JEREMY ARÉVALO: chi è (VIDEO)

LAROMA24.IT (Paolo Rosi) – La Roma guarda al futuro e programma le mosse per rinforzare la squadra con talenti di prospettiva. L’ultimo nome accostato al club giallorosso arriva dalla Spagna e risponde a quello di Jeremy Arévalo, attaccante classe 2005 del Racing Santander che sta dominando la seconda divisione spagnola, di cui è attualmente capocannoniere.

LA CARRIERA – Nato il 19 marzo 2005 a Maliaño, in Spagna, ma con doppio passaporto spagnolo ed ecuadoriano, Arévalo è un prodotto del settore giovanile del Racing Santander. In Nazionale ha disputato 3 match tra le fila dell’Under18 con la Spagna e in Under20 ha collezionato 5 presenze con la maglia dell’Ecuador, mentre non è stato ancora convocato da nessuna delle due nazionali maggiori. Dopo aver fatto esperienza nelle giovanili, ha esordito in prima squadra nella stagione 2023-2024, collezionando scampoli di partita. La stagione attuale, 2025-2026, sembra quella della sua consacrazione: con 7 gol segnati nelle prime 12 partite di campionato, si è imposto come il capocannoniere de LaLiga 2, mettendosi in luce con il suo Racing al primo posto in classifica. Un’esplosione che lo ha visto passare da giovane promessa a titolare, come dimostrano le 6 presenze dal primo minuto e un minutaggio in crescita. Il suo contratto con il club spagnolo scade il 30 giugno 2027.

LE CARATTERISTICHE – Mancino naturale, alto 1,82 m, Jeremy Arévalo è una punta centrale moderna e completa. Nonostante la giovane età, dimostra una maturità tattica e una freddezza sotto porta da veterano. È un vero e proprio “uomo d’area di rigore”, come dimostrano le sue statistiche: la maggior parte dei suoi tiri avviene dall’interno dei sedici metri e ha una media di quasi 6 tocchi in area avversaria a partita.

La sua dote principale è una straordinaria capacità di finalizzazione. I dati di questa stagione sono impressionanti: i suoi 7 gol (statistica che non include i rigori) sono stati realizzati a fronte di un valore di xG (Expected Goals) di 3.49, a testimonianza di una freddezza e di una capacità di convertire le occasioni in rete fuori dal comune per la sua età. A questo unisce un’ottima struttura fisica, che lo rende pericoloso nei duelli aerei (oltre il 62% di successo) e abile nel proteggere palla. Non è un attaccante statico, ma che ama attaccare la profondità e dialogare con i compagni, come dimostra l’alta percentuale di dribbling riusciti (76,9%). Per movenze e istinto da finalizzatore, è un profilo di prospettiva interessante nel panorama europeo.

(dati: FBref, FotMob)

Nel video, la rete del numero 29 al Mirandés lo scorso 25 ottobre:

Mancini d’anticipo: intercetta più di tutti in Serie A. Ed è 2° per duelli vinti

In una continua evoluzione, Gianluca Mancini ha messo la propria targhetta come principale referente fuori dall’ufficio difensivo della Roma. Alla settima stagione, con 286 presenze già sommate con la maglia giallorossa, ha interpretato atteggiamenti difensivi di ogni genere fino a ripartire dal punto di partenza, almeno in Serie A, riprendendo i file dei principi difensivi di Gasperini. Che l’hanno portato, a 29 anni, a tornare ad essere un marcatore aggressivo con capacità di anticipo spiccate. Tanto che in Serie A, alla 9a giornata, nessuno conta più intercetti difensivi: 17, davanti alla coppia della Fiorentina, Pongracic e Pablo Marì, con 16 e 15 a testa.

Perché col tempo Mancini ha sempre più affinato le proprie capacità di duellare con l’avversario in maniera più fine, senza i corpo a corpo che lo contraddistinguevano inizialmente. Così può esaltarsi anche nel tornare ad avere a che fare continuamente con un riferimento avversario, in una struttura difensiva che accentua i duelli. Aspetto nel quale, Mancini, giganteggia: 55 i duelli vinti, soltanto Tiago Gabriel, tra i difensori, lo supera di appena una lunghezza. 56 come quelli di Manu Koné, il romanista che fin qui ne ha divorati di più, posizionandosi al 7° posto della classifica generale di Serie A, considerando tutti i ruoli.

Quarto match tra Roma e Milan per Guida: solo vittorie dei rossoneri. Gasp ritrova Di Bello: “Gran maleducato. Retrocesso in B? Giustizia fatta…”

Sarà Marco Guida l’arbitro di Milan-Roma, big match valido per la decima giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 20:45 a San Siro. Il fischietto della sezione di Torre Annunziata incontrerà le squadre più dirette in carriera: il classe ’81 ha arbitrato 38 gare dei rossoneri e 34 dei giallorossi, ma in questa stagione non aveva mai incrociato gli uomini di Gian Piero Gasperini.

Il quarantaquattrenne ha arbitrato tre volte le sfide tra Roma e Milan e in tutte le occasioni ha vinto il Diavolo (2-1 il 31 agosto 2018, 1-2 il 28 febbraio 2021 e 3-1 il 14 gennaio 2024). L’ultimo precedente tra Guida e la Roma risale al 2 dicembre 2024, quando i giallorossi furono battuti 0-2 allo Stadio Olimpico proprio dall’Atalanta di Gasp.

In totale i capitolini hanno ottenuto 11 vittorie, 9 pareggi e 14 sconfitte con l’arbitro e il successo manca dal 6 aprile 2024, quando vinsero 1-0 il Derby della Capitale grazie al colpo di testa di Gianluca Mancini. Migliore, invece, il bilancio del Milan: 18 vittorie, 11 pareggi e 9 ko in 38 incontri. I rossoneri sono imbattuti con Guida da 5 partite e l’ultima sconfitta è datata 20 novembre 2021 (Fiorentina 4-3 Milan).

L’AVAR di Milan-Roma sarà Marco Di Bello e non scorre buon sangue tra lui e Gasperini. L’attuale tecnico della Roma insultò pesantemente l’arbitro durante Milan-Atalanta (match valido per i quarti di Coppa Italia 2023/24) e fu espulso: “Faccia di m***a”, le parole dell’allenatore. Nel post partita continuò ad attaccarlo: “Il VAR è un mezzo straordinario, ma ormai qui c’è una guerra fra la tecnologica e gli arbitri. Non si capisce più bene chi arbitra ed è un problema grosso. Vi dico che Di Bello è un gran maleducato: c’è una storia pregressa con lui e Valeri, una casistica enorme nel caso dell’Atalanta. Ma io dopo le partite azzero sempre tutto e lo farò anche stavolta. Lui prima della partita è passato e non mi ha neanche salutato…. Alcuni mesi dopo Gasperini tornò a parlare di Di Bello e usò nuovamente toni particolarmente duri: “Mi è dispiaciuto essere espulso perché le semifinali di Coppa Italia non le vivi ogni anno. Ma dopo aver fatto abbastanza disastri in campionato quell’arbitro ora sta spesso in Serie B, almeno un po’ di giustizia c’è stata”.

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Caccia al CEO, spunta Mauro Balata: la carriera dell’ex presidente della Serie B tra il ritorno a 20 squadre e l’introduzione del VAR

LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – L’infinita telenovela legata alla ricerca del nuovo CEO da parte della Roma continua. Dopo aver salutato Lina Souloukou il 22 settembre 2024, la società giallorossa ha studiato diversi profili tra cui Alessandro Antonello (ex CEO dell’Inter e ora general manager del Marsiglia) e Marzio Perrelli (ex Executive Vice President Sport di Sky Italia). Come rivelato dall’edizione odierna del quotidiano, i Friedkin stanno monitorando da qualche settimana un nuovo nome e si tratta di Mauro Franco Balata, presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B dal 2017 al 2024.

La carriera di Mauro Balata 

Nato il 26 giugno 1963 a Tempio Pausania (un comune in Sardegna), Mauro Balata svolge i suoi studi universitari presso l’Università di Sassari e dopo la laurea si trasferisce a Roma per frequentare dei corsi di specializzazione presso la Lumsa. Nel 1992 diventa avvocato, si iscrive all’albo degli avvocati di Roma e viene nominato Giudice Onorario. Proprio nella Capitale fonda il suo studio legale (Studio Balata Law Firm). Successivamente entra nell’Albo degli Avvocati che esercitano presso la Corte di Cassazione e tutte le Magistrature Superiori. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerose cariche: Presidente della Commissione Nazionale Procuratori Sportivi della Federazione Italiana Pallacanestro (dal 2001 al 2005), Sostituto Procuratore dell’Ufficio della Procura Federale della Federazione Italiana Giuoco per 27 anni, Procuratore Federale Interregionale (nominato nel 2016), Presidente della Commissione di esame per l’abilitazione all’iscrizione all’albo dei procuratori di atleti professionisti della FIP e anche membro della Commissione Nazionale d’Esame per gli Agenti di calciatori autorizzati dalla FIGC. Inoltre è stato componente della “Nuova Commissione Sociale e Sportiva” dell’Ordine degli Avvocati di Roma, componente della Commissione “Magistratura Onoraria” dell’Ordine degli Avvocati di Roma, componente della Commissione di Conciliazione dell’Ordine degli Avvocati di Roma, componente del Collegio Scientifico della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando” del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma (fino al 2011) e componente della Commissione Deontologica dell’Ordine degli Avvocati di Roma (fino al 2011).

Il 13 settembre 2017 viene nominato commissario della Lega Nazionale Professionisti Serie B e il 23 novembre ne diventa presidente. Nel corso della sua gestione Balata effettua numerose riforme e riporta in Serie B il format a 20 squadre. La vera rivoluzione arriva con l’introduzione del VAR nel campionato cadetto (inizialmente nelle gare di playoff e playout) e lo annuncia il 17 aprile 2019: “Siamo molto soddisfatti, anche se dobbiamo aspettare l’autorizzazione del protocollo IFAB – le sue parole –. Ringrazio il presidente della FIGC Gravina e quello dell’AIA Nicchi, credo siamo il primo campionato al mondo di seconda divisione ad avere la tecnologia in campo. Per noi è un grande motivo di orgoglio”. Durante il suo mandato Balata ha contribuito in modo significativo alla crescita e allo sviluppo del brand della Serie B a livello nazionale e internazionale, rendendolo uno dei campionati di “seconda divisione” più avvincenti. Il 7 gennaio 2021 viene rieletto per un secondo mandato e due mesi più tardi Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, lo nomina capo-delegazione dell’Italia Under 21 al posto di Massimo Ambrosini. Il 16 dicembre 2024 termina l’incarico da presidente della Serie B e viene sostituito da Paolo Bedin. Il 27 gennaio 2025 riceve, su proposta del Presidente del CONI Giovanni Malagò, la Stella d’Oro riservata ai dirigenti per l’attività svolta nel 2022 e il 9 giugno Sergio Mattarella gli ha conferito l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Gasp al minimo: 10 gol segnati nelle prime 10 partite, è il suo record negativo in carriera

LAROMA24.IT – 10 gol in 10 partite: il razionamento della produttività offensiva ha smesso di essere auto-sufficiente appena l’immunità romanista è stata scalfita. Soltanto in due partite, contro Nizza e Fiorentina, la Roma ha segnato più di una rete, permettendo di aggiustare la media con le giornate contro Torino e Inter in cui ha chiuso senza neanche un’esultanza. Nelle ultime 4 gare, da Lille a ieri, Svilar ha sempre subito almeno un gol e questo ha complicato maledettamente i piani romanisti, traducendosi in 3 sconfitte su 4.

Il fascicolo, già aperto, è stato sbattuto nuovamente sul tavolo ieri dopo la partita. “Bisogna farsi un esame di coscienza e pensare come mai c’è tanta gente che non segna da tempo”, le parole di Gasperini dopo l’1-2 col Viktoria Plzen. Un’emergenza offensiva così acuta, d’altronde, Gasperini non si era ancora trovato a doverla fronteggiare. Mai, nelle stagioni in cui ha iniziato in panchina, una sua squadra aveva avuto un rendimento realizzativo più basso.

19 i gol segnati dall’Atalanta un anno fa nelle prime 10 gare, addirittura 24 nella stagione 2020/21. Nel peggiore degli inizi, al primo anno a Bergamo, aveva comunque visto la propria squadra segnare 15 gol nelle prime 10 gare ufficiali della stagione. La Roma, praticamente, viaggia al ritmo del Genoa di Gasperini per gol segnati. Furono 10 anche nel 2015/16, ultimo anno in rossoblu, 11 nella stagione precedente. Sempre 10, comprendendo un gol ai supplementari in Coppa Italia, nella stagione 2010/11, ancora al Genoa. Dove, comunque, la vena realizzativa pulsava forte nell’anno precedente: 19 reti nelle prime 10 gare ufficiali nel 2009/10. Meglio, anche, al primo anno di Serie A in assoluto: 12 gol nel 2007/08, migliori anche i dati in Serie B o Serie C, con Genoa e Crotone, agli esordi della carriera. Alla Roma, invece, la spia era già accesa: la scorsa stagione, nelle prime 10 uscite ufficiali, la squadra prima di De Rossi e poi di Juric contava appena 9 gol.

I GOL SEGNATI DALLE SQUADRE DI GASPERINI NELLE PRIME 10 PARTITE UFFICIALI:

2025/26 10 gol segnati

2024/25 19

2023/24 17

2022/23 16

2021/22 17

2020/21 24

2019/20 22

2018/19 23

2017/18 17

2016/17 15

2015/16 10

2014/15 11

2010/11 10 (compreso un gol nei supplementari di Coppa Italia)

2009/10 19

2008/09 15

2007/08 12

2006/07 20 (Serie B)

2005/06 15 (Serie B)

2003/04 15 (Serie C)

Manganiello e il bilancio positivo con la Roma: 11 vittorie e 2 sconfitte, l’ultimo ko costò la panchina a Juric. Il Sassuolo non vince da 6 partite

Sarà Gianluca Manganiello l’arbitro di Sassuolo-Roma, partita valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 15. Per il fischietto classe ’81 della sezione di Pinerolo sarà il 14esimo incontro con i giallorossi e il bilancio nei 13 precedenti è davvero positivo: 11 vittorie e soltanto 2 sconfitte (7-1 contro la Fiorentina ai quarti di Coppa Italia nell’annata 2018/19 e 2-3 contro il Bologna nella passata stagione, che ha rappresentato l’ultima partita di Ivan Juric sulla panchina dei capitolini prima dell’esonero). L’incrocio più recente è datato 29 marzo 2025 e la Roma vinse 0-1 in casa del Lecce grazie alla rete di Artem Dovbyk.

Sono 15, invece, i precedenti con il Sassuolo: 3 successi, 6 pareggi e 6 ko. I neroverdi non vincono con Manganiello da sei partite (ultimo trionfo il 28 novembre 2021 in Milan-Sassuolo 1-3) e in questa striscia negativa c’è anche la sconfitta allo Stadio Olimpico per 1-0 proprio contro la Roma con gol di Lorenzo Pellegrini.

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Gasperini ritrova l’incubo Meler: la folle aggressione in Turchia, il “peggior rigore nella storia del calcio” in Bruges-Atalanta e le polemiche in Arabia (VIDEO)

Sarà Halil Umut Meler l’arbitro di Roma-Viktoria Plzen, match valido per la terza giornata della fase campionato di Europa League e in programma giovedì alle ore 21 allo Stadio Olimpico. Fischietto classe ’86 della sezione di Izmir, dirigerà per la prima volta entrambi i club. Nella sua carriera ha però incontrato in numerose occasioni squadre italiane: due volte Lazio (una vittoria e una sconfitta) e Atalanta (una vittoria e una sconfitta) e una volta Milan (una vittoria), Fiorentina (un pareggio), Juventus (una vittoria) e Napoli (una vittoria).

La storia di Meler è caratterizzata da numerosi episodi controversi e l’ultimo è stato vissuto in prima persona proprio da Gian Piero Gasperini. Durante Club Brugge-Atalanta, andata del playoff della passata edizione della Champions League, l’arbitro assegnò un rigore inesistente in favore dei padroni di casa per un leggerissimo tocco di Isak Hien con il braccio destro sul volto di Gustaf Nilsson: Il peggior rigore nella storia del calcio?”, titolò il The Athletic. Furioso anche l’ex tecnico della Dea: “L’arbitro ci ha spiegato la decisione? La deve spiegare a tutto il calcio, mica a noi. Prima in Europa non si fischiavano questi contatti? Dall’Italia stiamo contagiando tutto il calcio, che va in una direzione diversa da quello che è. Tutti i protagonisti hanno un’idea completamente diversa sui falli di mano, ma soprattutto sui contatti, che sono diventati il vero dramma. Ormai i calciatori simulano di continuo, si buttano, urlano subito e amplificano con la speranza di rubacchiare un giallo o un rigore. Siamo lontani dallo spirito dal calcio, che va in una direzione guidata da pochi ma non so da chi. Di sicuro non mi piace quello che sta diventando, non conosco più le regole di questo sport. Si sta eliminando il contatto o non lo si distingue, ora toccherà correre e saltare come i pinguini. Regolamento e arbitraggi sono oggi distanti da quello che sostengono i calciatori, ormai è uno sport diverso da quello che è stato per secoli”.

L’arbitro è però conosciuto in tutto il mondo per una bruttissima aggressione subita l’11 dicembre 2023 al termine della partita tra Ankaragucu e Caykur Rizesport. Il direttore di gara fu aggredito con un pugno al volto dal presidente dei padroni di casa, Faruk Koca, e ricevette anche alcuni calci dai suoi collaboratori dopo aver assegnato un rigore (poi realizzato) al minuto 97 agli ospiti. Colpi violentissimi, tanto che Meler fu ricoverato in ospedale con un trauma cranico e fratture al costato: “Sono crollato e sono caduto a terra. I calci quando ero a terra non li dimenticherò mai – le sue parole -. Non perdonerò mai chi mi ha aggredito”. Il campionato turco fu temporaneamente sospeso e riprese il 19 dicembre.

Meler fu criticato anche in Arabia Saudita, quando arbitrò Al Shabaab-Al Hilal: i padroni di casa presentarono un reclamo ufficiale al comitato arbitrale e la Federcalcio Saudita diede ragione al club, ammettendo che l’arbitro “ha influenzato il risultato con le sue decisioni sbagliate”. Un altro episodio negativo risale a Oman-Arabia Saudita (semifinale di Coppa del Golfo): il commissario tecnico degli ospiti, Hervé Renard, non accettò alcune decisioni del direttore di gara e lo affrontò quasi faccia a faccia prima di essere bloccato dai suoi assistenti.

 

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Da Wind all’addio di Riyadh Season: la cronistoria degli sponsor della Roma americana

LAROMA24.IT – Da quando la proprietà della Roma si è fatta americana, molte delle fantasie su decollo del brand, cascate di sponsor, si sono scontrate con la realtà. All’arrivo del primo consorzio Usa, nel 2011, il club giallorosso aveva ancora in essere il contratto con la Wind, che per 6 anni campeggerà sulla divisa romanista, fino al 2013.

Con la parentesi di Roma Cares, costola benefica del club, bisognerà arrivare alla primavera del 2018, e ad una storica semifinale di Champions League, per siglare un nuovo accordo. Qatar Airways divenne così il 7° main sponsor della storia della Roma, garantendo nelle casse giallorosse un introito di 10 milioni di euro l’anno fino al 2021. L’estate precedente, in pieno periodo Covid, la Roma era passata alla famiglia Friedkin. Che erediterà anche Hyundai come back sponsor, l’etichetta che viene appiccicata sotto il numero nel retro della maglia.

Sarà Digitalbits, dalla stagione 2021/22, a riempire il vuoto lasciato da Qatar Airways ma le cose non andranno come previsto. Alla presentazione di Mourinho, nel luglio del 2021, fa da sfondo il tipico cartellone con gli sponsor in vista. C’è il marchio New Balance, sponsor tecnico della Roma in quel momento, Hyundai, e appunto Digitalbits, società che si occupa di criptovalute e blockchain. Sarà il nuovo sponsor della Roma con un accordo triennale, con cifre a salire: 5 milioni per il primo anno, 10 nel secondo e addirittura 25 nel terzo. Non si arriverà mai al terzo, con la Roma, come l’Inter che nel frattempo gli aveva concesso lo stesso ruolo, che toglieranno dalle maglie il logo dello sponsor già prima delle finali di Europa League e Champions League per inadempienze. In sostanza, non pagavano. Contro il Siviglia, infatti, la maglia della Roma riporterà la scritta SPQR come già avveniva da settimane.

La nuova maglia della Roma per la stagione 2023/24 verrà dunque presentata immacolata, per la gioia dei puristi e meno dei responsabili che continuano a inserire nuove figure nel settore marketing e commerciale. Nell’ottobre del 2023, poi, ecco Riyadh Season, nei giorni in cui si decide se assegnare l’Expo 2030 alla città saudita o a Roma. Nonostante il forte vantaggio di Riad nella corsa, la mossa non viene accolta con grande piacere nelle stanze dei bottoni della capitale. L’accordo, biennale e che ha nei rapporti del Ceo Souloukou una chiave decisiva, prevedeva un corrispettivo totale di 25 milioni di euro.

Esaurito lo scorso da 30 giugno, da quest’anno la maglia della Roma è tornata in campo senza loghi di aziende, eccezion fatta per quello tecnico. 20 milioni di euro all’anno, stando alle indiscrezioni più recenti, la richiesta della Roma, con l’aumento della valutazione dovuto all’imminenza del centenario, che cadrà nel 2027.

Un tentativo di rinegoziazione con Riyadh pare essere già sfumato, Turkish Airlines è un nome che è tornato di moda dopo che già nel 2018, prima di Qatar Airways, era circolato come possibile nuovo main sponsor. La questione, ora, è nelle mani di Michael Gandler, da settembre nominato nuovo Chief Revenues Officer della società. A lui il compito di dare forme concrete a fantasie e speranze passate.

TUTTI GLI SPONSOR DELL’AS ROMA DALL’ARRIVO DELLE PROPRIETÀ USA IN POI:

  • 2011-2013: Wind (accordo rinnovato dal 2010 fino al 2013), compenso a salire da 5 milioni del primo anno fino ai 6 della stagione 2012/13
  • 2018-2021: Qatar Airways, 39 milioni di euro complessivi.
  • 2021-23: Digitalbits, accordo triennale poi interrotto per inadempimenti economici sul finire della seconda stagione. Le cifre stipulate: 5 milioni il primo anno, 10 il secondo e 25 il terzo in cui l’accordo non avrà poi seguito.
  • 2023-25: Riyadh Season, accordo biennale da 25 milioni di euro complessivi.

Torna Massa dopo quasi un anno: la Roma non vince da 7 partite. Ma l’ultimo ko dell’Inter con l’arbitro fu proprio contro i giallorossi

Sarà Davide Massa l’arbitro dell’attesissimo big match tra Roma e Inter, valido per la settima giornata di Serie A. Il direttore di gara incontrerà i giallorossi per la 32esima volta in carriera e la squadra capitolina rappresenta la seconda più arbitrata alle spalle della Lazio (33 precedenti).

Nonostante i tantissimi incroci, il fischietto della sezione di Imperia non dirige la Roma da quasi un anno e l’ultima incontro risale al 24 novembre 2024 in occasione di un Napoli-Roma terminato 1-0 per i padroni di casa. Il bilancio per i giallorossi non è molto positivo, dato che l’ultima vittoria con Massa risale al 1° ottobre 2022 (Inter-Roma 1-2) e nelle successive sette gare sono arrivate 4 sconfitte e 3 pareggi. Il conteggio totale recita 10 vittorie, 12 pareggi e 9 sconfitte e fu proprio lui ad arbitrare Roma-Inter della passata stagione (0-1 per i nerazzurri con gol di Lautaro Martinez).

30 i precedenti tra l’arbitro classe ’81 e la Beneamata e il bilancio parla chiaro: 20 successi, 5 pareggi e 5 ko. L’ultima sconfitta dell’Inter con Massa risale però proprio a una sfida contro la Roma e coincide anche con l’ultima vittoria dei capitolini: in quell’occasione i giallorossi vinsero 1-2 in casa della squadra lombarda grazie alla rimonta firmata da Paulo Dybala e Chris Smalling.

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10 anni dopo, la Roma di nuovo prima in classifica: l’ultima volta era ad ottobre 2015. Ma poi arrivò l’Inter…

LAROMA24.IT – Da 10 anni la Roma non era prima in classifica superata la prima curva che, indicativamente, può essere considerata nelle prime 5 giornate di campionato. Perché già nel 2022/23, Gasperini fece come Mourinho: 10 punti nelle prime 4 partite, per un totale di 10 punti che metteva Atalanta e Roma davanti a tutte. Già alla 5a, dopo un pesante 4-0 in casa dell’Udinese, i giallorossi erano scesi indietro al 6° posto, la posizione che poi occuperanno a fine stagione.

Stavolta, invece, la Roma, con Gasperini, ha superato il guado della 6a giornata: 15 punti come il Napoli che significano primo posto in classifica. Poco, per carità, quando è stato consumato appena il 15% del campionato. Ma è già qualcosa. Qualcosa che non succedeva da 10 anni, tanto per rendere l’idea. L’ultima volta che la Roma è andata a dormire sullo scalino più alto del campionato era il 28 ottobre del 2015: 10a giornata, infrasettimanale, della stagione 2015/16. Era appena andata in archivio Roma-Udinese, 3-1 con Pjanic e Maicon che inclinavano il piano della sfida già dopo 9 minuti, prima del tris di Gervinho nella ripresa. Quel mercoledì sera, la classifica dichiarava: Roma prima a 23 punti, seguita da Napoli, Fiorentina e Inter a 21. Cadrà nel weekend successivo, perdendo così la vetta. E la premessa, prima di proseguire, è che è possibile fermare la lettura al momento oppure anticipare le righe che seguono dalla gestualità propiziatoria preferita.

Infatti, nel weekend successivo, all’11a giornata di Serie A, era in cartello Inter-Roma. Finirà 1-0, con rete decisiva di Medel, per quello che sarà il suo unico gol segnato nel campionato italiano. Da lì, la squadra di Garcia, poi esonerato a gennaio e sostituito da Spalletti, finirà terza in classifica, con 80 punti, dietro a Napoli e Juventus. Sempre con Rudi Garcia, due anni prima, è l’altro episodio di Roma prima in classifica oltre la 5a giornata. Con lo straordinario inizio che portò i giallorossi a divorare interamente i primi 30 punti nelle 10 gare iniziali. Il primato durerà fino alla 12a, con i 3 pareggi consecutivi che costarono il sorpasso della Juventus.