Gasp espulso, tocca al vice Gritti: con lui in panchina la media punti (2.11) non ne risente. Anzi…

LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – La Roma continua a sognare ad occhi aperti e, in seguito alla vittoria per 1-3 ottenuta in casa della Cremonese e alla sconfitta dell’Inter contro il Milan, si trova da sola al primo posto in Serie A con 27 punti dopo 12 giornate. I giallorossi non erano in testa alla classifica da 10 anni e 26 giorni, ovvero dal decimo turno di campionato della stagione 2015/16 con Rudi Garcia in panchina. Il merito è certamente di Gian Piero Gasperini, ma il segreto del successo risiede anche nella grande competenza dello staff tecnico che aiuta il mister.

A Cremona l’ex allenatore dell’Atalanta ha ricevuto la prima espulsione da quando siede sulla panchina della Roma, motivo per cui dal minuto 62 la squadra è stata guidata dal vice Tullio Gritti. Il “debutto” del secondo di Gasp è stato positivo e con lui al comando sono arrivate le reti di Evan Ferguson e Wesley, che hanno regalato la vittoria e il primo posto ai giallorossi. Ora toccherà proprio a Gritti sfidare il Napoli di Antonio Conte nell’attesissimo big match in programma domenica alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico.

Il rapporto tra Gritti e Gasperini dopo 20 anni di lavoro: “Basta uno sguardo per capirci”

Tullio Gritti è il braccio destro di Gian Piero Gasperini e lavorano insieme da quasi 20 anni: “Il rapporto vero nasce al Genoa nel 2006. Io ero già lì e facevo parte dello staff di Vavassori, mentre lui fu ingaggiato da Preziosi come allenatore – il suo racconto ai canali ufficiali della Roma -. In un primo momento mi affidarono i fuori rosa della prima squadra, dato che i tesserati erano tanti. Successivamente, lui stesso mi propose di entrare nello staff e da quel momento ho sempre lavorato con lui, eccezione per la parentesi di pochi mesi all’Inter in cui il mister non riuscì a portare con sé tutti i suoi collaboratori”.

I due hanno un legame profondissimo, che è diventato ancora più solido nelle avventure al Palermo, all’Atalanta e alla Roma: “Al di là del lavoro quotidiano sul campo, ci sono stima e fiducia reciproca, ci sono sempre state. E ormai basta soltanto uno sguardo per capirci, senza nemmeno parlare. Lavorare con lui ti arricchisce totalmente. È davvero un visionario, riesce a capire in anticipo cose che altri non colgono. Con lui il calcio lo vedi e lo vivi in tutte le sue sfaccettature. La forza di Gasp è stata quella di aggiornarsi sempre, andare avanti, non restare ancorato al suo credo. Io ancora oggi mi meraviglio di alcune sue idee. Ha fatto la storia dell’Atalanta, ma anche del calcio italiano degli ultimi 20 anni, non a caso diversi tecnici hanno riproposto alcuni suoi concetti”.

Il vice al comando: il bilancio di Gritti da allenatore dopo le espulsioni di Gasperini in Serie A e Coppa Italia

Tullio Gritti ha ricoperto vari ruoli sotto la gestione di Gian Piero Gasperini, passando da collaboratore tecnico a vice allenatore. La sua esperienza da “secondo” inizia nella stagione 2013/14 con il Genoa e da quel momento ha sempre avuto questa mansione. Gasp è un allenatore molto passionale e vive le partite con grande fervore, motivo per cui in alcune occasioni tende ad andare sopra le righe dal punto di vista comportamentale. Nel corso della lunga carriera ha rimediato diverse espulsioni ed è stato proprio Gritti a sostituirlo, ottenendo risultati molto importanti soprattutto all’Atalanta.

Nelle nove stagioni all’Atalanta il vice ha guidato la squadra in ben 34 partite di Serie A e Coppa Italia (comprese anche quelle da “subentrato” dopo i cartellini rossi sventolati a Gasperini) e il bilancio è davvero positivo: 22 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte (3 contro la Fiorentina), per una media di 2.11 punti a gara. Da “subentrato” ha ottenuto 11 successi, 1 pareggio e 3 ko (media di 2.26 punti a partita), mentre dal primo minuto è a quota 11 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte (media di 2 punti a partita). Leggermente inferiore il rendimento di Gasperini tra Serie A e Coppa Italia sulla panchina della Dea: in totale ha disputato 371 partite (342 in campionato e 29 in coppa), per una media di 1.81 punti a match.

Stagione 2016/17

  • Atalanta-Torino 2-1 (11 settembre 2016): Gasperini espulso all’86’ per proteste
  • Atalanta-Inter 2-1 (23 ottobre 2016): Gasperini espulso al 51′ per proteste
  • Pescara-Atalanta 0-1 (26 ottobre 2016): Gasperini squalificato
  • Lazio-Atalanta 2-1 (15 gennaio 2017): Gasperini espulso al 79′ per proteste e squalifica di due giornate per insulti all’arbitro
  • Atalanta-Sampdoria 1-0 (22 gennaio 2017): Gasperini squalificato
  • Torino-Atalanta 1-1 (29 gennaio 2017): Gasperini squalificato

Stagione 2017/18

  • Roma-Atalanta 1-2 (6 gennaio 2018): Gasperini espulso al 45′ per proteste
  • Atalanta-Napoli 0-1 (21 gennaio 2018): Gasperini squalificato
  • Atalanta-Milan 1-1 (13 maggio 2018): Gasperini espulso al termine di Lazio-Atalanta 1-1 (6 maggio 2018) per proteste contro il VAR e squalificato contro il Milan

Stagione 2018/19

  • Milan-Atalanta 2-2 (23 settembre 2018): Gasperini squalificato dal Giudice Sportivo per un’espressione blasfema in SPAL-Atalanta 2-0 (17 settembre 2018)
  • Sampdoria-Atalanta 1-2 (10 marzo 2019): Gasperini espulso al 65′ per proteste e spinta al segretario della Sampdoria Massimo Ienca
  • Atalanta-Chievo 1-1 (17 marzo 2019): Gasperini squalificato e multato di 15 mila euro
  • Napoli-Atalanta 1-2 (22 aprile 2019): Gasperini espulso al 71′ per proteste

Stagione 2019/20

  • Atalanta-Sassuolo 4-1 (21 giugno 2020): Gasperini espulso al 72′ per proteste contro il VAR
  • Atalanta-Lazio 3-2 (24 giugno 2020): Gasperini squalificato
  • Atalanta-Bologna 1-0 (21 luglio 2020): Gasperini espulso al 36′ per una lite con Sinisa Mihajlovic
  • Milan-Atalanta 1-1 (24 luglio 2020): Gasperini squalificato

Stagione 2020/21 

  • Atalanta-Napoli 4-2 (21 febbraio 2021): Gasperini espulso al 25′ per proteste
  • Sampdoria-Atalanta 0-2 (28 febbraio 2021): Gasperini squalificato

Stagione 2021/22 

  • Atalanta-Udinese 1-1 (24 ottobre 2021): Gasperini espulso al 91′ per proteste contro l’arbitro
  • Sampdoria-Atalanta 1-3 (27 ottobre 2021): Gasperini squalificato e multato di 5 mila euro
  • Fiorentina-Atalanta 1-0 (20 febbraio 2022): Gasperini espulso al 63′ per proteste contro l’arbitro
  • Atalanta-Sampdoria 4-0 (28 febbraio 2022): Gasperini squalificato e multato di 10 mila euro

Stagione 2022/23

  • Atalanta-Monza 5-2 (4 giugno 2023): Gasperini espulso al 70′ per proteste

Stagione 2023/24

  • Sassuolo-Atalanta 0-2 (20 agosto 2023): Gasperini squalificato e multato di 5 mila euro per proteste in Atalanta-Monza (4 giugno 2023 – ultima giornata della Serie A 2022/23)
  • Milan-Atalanta 1-2 (10 gennaio 2024 – quarti Coppa Italia): Gasperini espulso al 38′ per proteste e squalifica di due giornate
  • Fiorentina-Atalanta 1-0 (3 aprile 2024 – andata semifinale Coppa Italia): Gasperini squalificato
  • Atalanta-Fiorentina 4-1 (24 aprile 2024 – ritorno semifinale Coppa Italia): Gasperini squalificato
  • Lecce-Atalanta 0-2 (18 maggio 2024): Gasperini ammonito da diffidato in Atalanta-Roma 2-1 (12 maggio 2024) e squalificato contro il Lecce

Stagione 2024/25

  • Parma-Atalanta 1-3 (23 novembre 2024): Gasperini espulso al 55′ per proteste contro il IV Uomo e squalifica di due giornate
  • Roma-Atalanta 0-2 (2 dicembre 2024): Gasperini squalificato
  • Atalanta-Milan 2-1 (6 dicembre 2024): Gasperini squalificato
  • Atalanta-Inter 0-2 (16 marzo 2025): Gasperini espulso all’88’ per proteste
  • Fiorentina-Atalanta 1-0 (30 marzo 2025): Gasperini squalificato

Da Wesley a Ferguson: sono 11 i giocatori della Roma andati in gol in questa stagione

LAROMA24.IT – Dopo 12 giornate è la Roma di Gian Piero Gasperini la capolista solitaria della Serie A. Il 3-1 in casa della Cremonese, infatti, ha proiettato i giallorossi a quota 27 punti in classifica. Una vittoria significativa anche perché ha visto il primo gol in maglia Roma di Evan Ferguson, la cui rete certifica una cosa: la banda Gasperini è una vera e propria cooperativa del gol. Sono ben 11, infatti, i giocatori che hanno già siglato una o più reti in questa stagione tra campionato ed Europa League. Dal primo di Wesley con il Bologna all’esordio all’Olimpico, fino a quello dell’irlandese di ieri pomeriggio. Ecco tutti i giocatori andati in gol.

I giocatori andati in gol:

Wesley (Roma-Bologna, Cremonese-Roma)

Soulé (Pisa-Roma, Roma-Verona, Fiorentina-Roma, Rangers-Roma, Cremonese-Roma)

Pellegrini (Lazio-Roma, Rangers-Roma, Roma-Udinese)

Dovbyk (Roma-Verona, Roma-Parma)

Ndicka (Nizza-Roma)

Mancini (Nizza-Roma)

Hermoso (Roma-Parma)

Dybala (Sassuolo-Roma, Roma-Viktoria Plzen)

Cristante (Fiorentina-Roma)

Celik (Roma-Udinese)

Ferguson (Cremonese-Roma)

Mai senza Koné: il romanista è l’unico centrocampista con il minutaggio al massimo in Serie A. Solo Xhaka come lui tra le top 4 dei primi 5 campionati europei

LAROMA24.IT – Alla terza sosta della stagione, il bilancio degli insostituibili si è ridotto a 24 giocatori in Serie A. Tra quelli che non hanno perso neanche un minuto dei 990, più recuperi, disputati finora nel campionato italiano, ci sono 11 portieri e 12 difensori. Oltre a un solo centrocampista: Manu Koné. Il francese arrivato alla Roma nell’estate del 2024 è infatti l’unico, dalla metà campo in su, ad aver giocato tutti i minuti fin qui della Serie A. Kalulu e Di Lorenzo, oltre a Gabbia nel Milan senza coppe, gli unici calciatori di movimento delle “big” ad avere un minutaggio massimo finora, escludendo i portieri, tra cui il romanista Svilar.

La cerniera con Cristante, sempre titolare ma sostituito in tre occasioni, rappresenta una delle fondamenta su cui Gasperini sta costruendo la sua Roma. Se l’ex centrocampista dell’Atalanta è tornato anche a ricoprire compiti più offensivi, d’assalto, Koné ha sempre agito nella coppia di mediani fin qui. Il riposo è arrivato principalmente in Europa per il classe 2001 e nazionale francese: nelle prime 4 gare della fase a campionato, Koné non ha mai giocato tutti i 90 minuti. Subentrato con Lille e Rangers, è stato sostituito nella ripresa e all’intervallo nelle altre due sfide contro Nizza e Viktoria Plzen.

Allargando lo sguardo all’Europa, il record di Koné viene eguagliato da altri 14 giocatori, centrocampisti o esterni offensivi, capaci di giocare fin qui tutti i minuti a disposizione. Tra questi, però, soltanto uno gioca in una squadra di alta classifica (considerando le prime 4 posizioni), nei principali campionati europei: si tratta di Granit Xhaka che fin qui ha fatto il pieno di minuti col Sunderland, attualmente 4° in Premier League. Gli altri, tra centrocampisti come Szoboszlai, Sano del Mainz in Bundesliga o Maxime Lopez (sì, quel Maxime Lopez…) ora capitano al Paris FC, sono stati sempre presenti ma in squadra che non sono ai vertici del proprio campionato. Nell’elenco figurano anche Semenyo del Bournemouth, Bowen del West Ham o Issa Soumaré del Le Havre che hanno il massimo dei minuti giocati addirittura da esterni offensivi.

TUTTI I CALCIATORI AL 100% DI MINUTI GIOCATI IN CAMPIONATO (ESCLUSI PORTIERI E DIFENSORI):

Serie A: Koné.

Premier League: Xhaka, Garner, Bowen, Anderson, Semenyo, Szoboszlai.

Bundesliga: Sano, Eggestein, Kaminski, Remberg.

Liga: Milla, Febas.

Ligue1: Maxime Lopez, Soumaré.

LR24

Con Ayroldi il primo ko della Roma di Gasperini: giallorossi a secco di vittorie in trasferta

Sarà Giovanni Ayroldi l’arbitro di Cremonese-Roma, partita valida per la dodicesima giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 15 allo Stadio Zini. Il fischietto della sezione di Molfetta incontrerà i giallorossi per la seconda volta in stagione e con lui arrivò la prima sconfitta di Gian Piero Gasperini sulla panchina dei capitolini (Roma 0-1 Torino). Il bilancio totale, invece, recita 3 vittorie, 1 pareggio e 2 ko: tutti i successi sono arrivati allo Stadio Olimpico, mentre in trasferta la Roma non ha mai vinto (Sassuolo 1-1 Roma e Fiorentina 2-1 Roma).

Sono cinque i precedenti tra il direttore di gara classe ’91 e la Cremonese, ma è la prima volta che si incontrano in questa annata. In cinque gare i grigiorossi hanno ottenuto 2 vittorie e 3 sconfitte e l’unico match di Serie A risale al 4 gennaio 2023 (Cremonese 0-1 Juventus).

LR24

YURI ALBERTO: chi è? (VIDEO)

LAROMA24.IT (Matteo Morale) – Il calciomercato invernale è alle porte e molti direttori sportivi si stanno iniziando a muovere per cercare di rinforzare le rose costruite in estate, compreso Frederic Massara. In questo inizio di stagione, infatti, la Roma ha mostrato una difficoltà incredibile nel concretizzare le azioni da gol create, segnale che qualcosa in attacco va migliorato.

Di sicuro, il ds giallorosso vorrà regalare a Gian Piero Gasperini una nuova punta, visto lo scarso rendimento della coppia Artem Dovbyk ed Evan Ferguson. L’irlandese potrebbe addirittura tornare in anticipo al Brighton per lasciare spazio a qualcun altro. Tra i nomi visionati, oltre al sogno Joshua Zirkzee, c’è anche Yuri Alberto, classe 2001 del Corinthians. Il brasiliano è un nome che piace da tempo a Trigoria, anche se valutazione del club brasiliano è di 30 milioni di euro.

LA CARRIERA

Nato a Sao José dos Campo (comune situato nello Stato di San Paolo) il 18 marzo del 2001, Yuri Alberto è considerato una delle “Hidden Gems” del calcio mondiale, ovvero un ragazzo non ancora scoperto dalle big europee ma che però merita l’attenzione di esse. Si innamora del gioco del calcio sin da piccolo e grazie agli insegnamenti di suo padre, coltiva il sogno di sfondare come calciatore. Tra sacrifici familiari e ore di allenamento viene ingaggiato da un club ormai famoso in quanto a talenti: il Santos. Entra a far parte dei Peixe nel 2013 e ci resterà fino al 2020, giocando anche al fianco di Rodrygo, ora al Real Madrid. Promosso in Prima Squadra nel 2017, ha debuttato a soli 16 anni, entrando a far parte della cerchia ristretta dei più giovani debuttanti nella storia del club. Il talento espresso nelle giovanili, però, fatica a fuoriuscire anche tra i grandi e le difficoltà realizzative (solo 3 gol in 25 presenze) convinsero il Santos a liberarlo alla scadenza del suo contratto.

Nel 2020 a puntare su di lui è l’Internacional che lo accoglie in rosa e lo rilancia. Nelle 3 stagioni passate nella squadra di Porto Alegre, di mezzo anche la pandemia del Covid, Yuri affina la sua abilità sotto porta e arriva a realizzare ben 31 centri in 85 presenze, sfiorando anche la vittoria del campionato brasiliano nel 2021. Nel 2022, poi, la voglia di calcio europeo prende il sopravvento e Yuri Alberto sceglie lo Zenit, illustre club russo che però è escluso da tutte le competizioni UEFA a causa della guerra con l’Ucraina (apparte per l’ultima apparizione in Europa League della stagione 2021/2022). I blu bianco-azzurri sborsano addirittura 25 milioni di euro e si assicurano le prestazioni dell’allora 20enne. La sua prima esperienza europea, però, dura meno di 6 mesi e la difficile situazione politica del paese lo spinge a fare ritorno in patria.

Dopo le avventure con Santos e Internacional, il classe 2001 si trasferisce al Corinthians, dove gioca tutt’ora. Il legame che si crea con il club di San Paolo non è immediato anche a causa del rischio di retrocessione che aleggiava sulla squadra (“Ero davvero convinto di voler andare via. Non ce la facevo più. Avremmo fatto di tutto per cercare di andarcene. Ero al limite” ha dichiarato in una recente intervista). Il periodo di difficoltà passa e, l’alchimia con il gol aumenta sempre di più. In meno di 3 stagioni, infatti, Yuri Alberto mette a segno 73 reti, diventando il calciatore più prolifico nella storia Timao. Nel 2025, poi, corona il suo sogno di vincere un campionato Paulista, terminando l’anno da capocannoniere assoluto con 31 gol. Nonostante la letalità sottoporta della stagione appena terminata, Yuri non è sempre stato infallibile. Lo sa bene Agustin Rossi, portiere del Flamengo che il 29 settembre del 2025 si è reso protagonista di un episodio alquanto simpatico. Durante il match tra il Corinthians e i Mengao (poi terminato con la sconfitta dei Timao per 1-2) al minuto 14 l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore per i padroni di casa. Sul dischetto si è ovviamente presentato bomber Yuri Alberto che, superficialmente, ha deciso di tentare un cucchiaio ai danni dell’estremo difensore argentino. La conclusione, oltre ad essere stata pessima, è stata facilmente intuita da Rossi che ha semplicemente bloccato il tiro da seduto. Per lo meno, l’attaccante del Corinthians si è rifatto riuscendo a segnare al 47esimo, gol che però non è bastato per portare a casa il risultato. Adesso il nome del 24enne di San Paolo è tornato sulla bocca di tutti ed ha già attirato le attenzioni di tante big europee.

IL CAPITOLO NAZIONALE BRASILIANA

Grazie alle sue prestazioni è riuscito a ritagliarsi anche uno spazio importante con il suo Brasile. Fino ad ora solo a livello giovanile, ma, Carlo Ancelotti lo sta già monitorando per quanto riguarda le prossime convocazioni. Nel 2017, infatti, con l’Under 17 verdeoro ha vinto il campionato sudamericano in finale contro il Cile con 2 reti in 4 apparizioni. Nello stesso anno, ha poi raggiunto il terzo posto al Mondiale Under 17 siglando una sola rete in 4 presenze. Nel 2023, invece, seppur in campo per soli 5 minuti ha realizzato il suo sogno di esordire in Nazionale maggiore durante l’amichevole persa per 2-1 contro il Marocco.

LE SUE CARATTERISTICHE

Come detto, Yuri Alberto è una punta centrale e potrebbe essere ciò che serve alla Roma per fare il definitivo salto di qualità in attacco. Il brasiliano nonostante i 183 cm di altezza, è un attaccante moderno e completo: sa giocare spalle alla porta ed è estremamente cinico in area di rigore. Grazie agli allenamenti del padre sull’ossessione di saper tirare con entrambi i piedi, è considerabile un giocatore ambidestro, dotato di una buona progressione palla al piede e di una buona tecnica di base. Volessimo azzardare un paragone con la nostra Serie A, per movenze e modo di stare in campo ricorda Santiago Castro del Bologna. Sa sfruttare bene anche il suo fisico e non ha paura di andare a puntare l’avversario. Nel Corinthians è un vero e proprio punto di riferimento e la maggior parte delle azioni partono e finiscono con lui. Dunque, ha tutte le carte in regola per potersi affermare anche in un campionato europeo, visto il processo di maturazione che a 24 anni l’ha portato finalmente ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità.

Infortunati, Coppa d’Africa e Giudice Sportivo: la situazione nel breve e medio termine per Gasp

LAROMA24.IT (Matteo Morale) – Grazie all’ultima vittoria ottenuta contro l’Udinese, la Roma potrà godersi la settimana dedicata alla pausa Nazionali in testa alla classifica di Serie A insieme all’Inter. Gian Piero Gasperini, però, nonostante il buon campionato condotto fino ad oggi, dovrà fare i conti con i molti infortuni della rosa giallorossa. Nelle ultime settimane, infatti, ben 5 giocatori hanno dovuto dare forfait: Evan Ferguson, Leon Bailey, Paulo Dybala, Evan Ndicka e Artem Dovbyk. A loro, si aggiunge anche Angelino, il quale è fuori da Fiorentina-Roma del 5 ottobre scorso. L’infermeria di Trigoria si è improvvisamente riempita ed il tecnico spera di poterli riavere presto a disposizione. Andiamo dunque a scoprire i tempi di recupero di ciascun indisponibile.

EVAN FERGUSON: Infortunatosi dopo appena 20 secondi dall’inizio di Roma-Parma dello scorso 29 ottobre, l’attaccante irlandese si è finalmente lasciato alle spalle il trauma distorsivo alla caviglia ed è attualmente il calciatore più vicino al rientro. Il giocatore attualmente in prestito dal Brighton non ha risposto alla chiamata della sua Irlanda per l’importante sfida di domani contro il Portogallo, ma, c’è sempre la possibilità che possa raggiungere il ritiro in tempo per la partita contro l’Ungheria. Per domani è atteso il suo ritorno in gruppo, mentre, la Roma sta spingendo per non farlo partire.

LEON BAILEY: Per lui è stato un inizio di stagione maledetto. Dopo il primo infortunio rimediato al primo allenamento con la maglia della Roma, circa una settimana fa l’esterno giamaicano è andato incontro ad un nuovo stop: lesione al bicipite femorale della gamba sinistra. L’ex Aston Villa tornerà in gruppo nei prossimi giorni e sarà pronto per la trasferta del 23 novembre contro la Cremonese.

PAULO DYBALA: La Joya è fuori da quel maledetto Milan-Roma del 2 novembre, partita in cui si è fatto male calciando il rigore che successivamente Maignan gli ha parato. L’argentino ha rimediato una lesione di medio grado del bicipite femorale sinistro e i tempi di recupero stimati sono stati di circa 3 settimane. Dybala resterà quindi fermo fino ad inizio dicembre, più precisamente tornerà per la trasferta di Cagliari del 7.

ANGELINO: Partita come una semplice influenza, lo stop dello spagnolo si è rivelato più serio del previsto. Oramai manca dai convocati dalla trasferta di Firenze del 5 ottobre a causa di una bronchite asmatica, ma, il suo calvario sembrerebbe quasi finito. L’ex Lipsia in questi giorni si sta allenando a parte e Gasperini spera di riaverlo a breve, anche se prima dovrà andare incontro ad una nuova preparazione atletica. I tempi di recupero non sono ancora chiari, però, rivederlo in campo è una cosa positiva.

ARTEM DOVBYK: Uscito al minuto 44 dell’ultima sfida tra Roma ed Udinese, gli esami a cui si è sottoposto l’ucraino hanno evidenziato una lesione del tendine del retto femorale. I tempi di recupero stimati vanno dalle 4 alle 6 settimane e l’ex Girona potrebbe aver terminato in anticipo il 2025. Molto probabile, infatti, che la Roma voglia recuperarlo a pieno e attendere il nuovo anno.

EVAN NDICKA & NEIL EL AYNAOUI: Altre due pesanti assenze saranno quelle dell’ivoriano e del marocchino. A metà dicembre, infatti, partirà la trentacinquesima edizione della Coppa D’Africa ed entrambi saranno chiamati a partecipare dalle loro rispettive Nazionali. La partita inaugurale si terrà il 21 dicembre, quindi è presumibile pensare che sia El Aynaoui, che Ndicka raggiungeranno il ritiro circa una settimana prima. Celtic-Roma, potrebbe quindi essere la loro ultima partita prima della partenza. Il Marocco (nonché paese ospitante), è stato inserito nel girone A e scenderà in campo il 21 dicembre contro le Comore, il 26 contro il Mali e il 29 contro lo Zambia. La Costa D’Avorio, invece, è nel gruppo F ed esordirà il 24 contro il Mozambico, poi giocherà il 28 contro il Camerun ed il 31 contro il Gabon. Le fasi ad eliminazione diretta partiranno dal 3 gennaio e, se Costa D’Avorio e Marocco dovessero entrambe arrivare in finale, potrebbero mancare fino al 18, data in cui si giocherà la finale della competizione. Nel caso in cui questo scenario si dovesse verificare, Gasperini potrà riabbracciarli in tempo per Roma-Milan di fine gennaio. In totale, i due calciatori, rischierebbero di saltare ben 8 partite tra Serie A ed Europa League (Como, Juventus, Genoa, Atalanta, Lecce, Sassuolo, Torino e Stoccarda). L’ivoriano, inoltre, durante la gara contro l’Udinese aveva riportato una distorsione alla caviglia, ma, non dovrebbe essere nulla di grave. Il difensore sarà regolarmente a disposizione per la trasferta di Cremona.

Il punto sulle ammonizioni

Altro tema importante per il continuo del campionato sono le sanzioni arbitrali. Da regolamento, in Serie A ogni 5 ammonizioni si va incontro ad una squalifica che corrisponde ad un turno di stop (dopo la prima squalifica il conto dei cartellini necessari allo stop diminuisce). Dall’inizio del campionato, la Roma ha preso 21 cartellini gialli e 0 cartellini rossi. Arrivati a questo punto, ci sono già giocatori che hanno accumulato 3 cartellini: Gianluca Mancini, Mario Hermoso e Wesley. A quota due ci sono Evan Ndicka e Bryan Cristante. Infine, quelli ammoniti solo una volta sono 8: Evan Ferguson, Angelino, Kostas Tsimikas, Tommaso Baldanzi, Jan Ziolkowski, Zeki Celik, Neil El Aynaoui, Lorenzo Pellegrini.

Gasp a quota 10: da Wesley a Celik i giocatori della Roma andati in gol

LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) – 11 giornate di campionato e 4 di Europa League, 17 gol segnati e 9 subiti, un primo posto in classifica in Serie A con 24 punti conquistati: è la fotografia della Roma di Gian Piero Gasperini. Una Roma che prende forma, “cresce e ci crede” come dice il tecnico, acquisisce un’identità e prosegue nel percorso di crescita, migliorando anche i singoli. Se il tema principale nell’avvio di stagione giallorossa è cercare soluzioni in attacco, ponendo rimedio alla scarsa capacità di concretizzare rispetto alle occasioni create, Gasperini si gode la cooperativa del gol: sono ben 10 i giocatori che hanno già siglato una o più reti in questa stagione tra campionato ed Europa League. Dal primo di Wesley con il Bologna all’esordio all’Olimpico all’ultimo di Celik nella vittoria per 2-0 con l’Udinese. In attesa della crescita dei due centravanti e del rientro degli infortunati, Dybala e Bailey su tutti.

I giocatori andati in gol:

Wesley (Roma-Bologna)

Soulé (Pisa-Roma, Roma-Verona, Fiorentina-Roma, Rangers-Roma)

Pellegrini (Lazio-Roma, Rangers-Roma, Roma-Udinese)

Dovbyk (Roma-Verona, Roma-Parma)

Ndicka (Nizza-Roma)

Mancini (Nizza-Roma)

Hermoso (Roma-Parma)

Dybala (Sassuolo-Roma, Roma-Viktoria Plzen)

Cristante (Fiorentina-Roma)

Celik (Roma-Udinese)

Roma, la punta meglio del falso 9: con il centravanti 12 contributi al gol su 13 del reparto offensivo, piazzati esclusi

LAROMA24.IT – La punta di peso porta punti e ne giovano trequartisti e attaccanti: per ora, dopo 14 giornate, è questo il verdetto del campo. Gian Piero Gasperini è alla ricerca della soluzione ideale per l’attacco giallorosso e finora ha alternato Ferguson, Dovbyk e Dybala. L’esperimento legato alla Joya schierata falso 9, preferito in diverse occasioni al riferimento in area, non ha per ora portato i risultati sperati dal tecnico di Grugliasco, quantomeno dal punto di vista del bottino. Anzi. Fin qui, con una delle due punte al centro dell’attacco è arrivato il 92.3% dei contributi del reparto offensivo (piazzati esclusi). Con il falso 9, per ora Dybala e per qualche minuto El Shaarawy, è arrivata una sola partecipazione del reparto offensivo, proprio del numero 21.

Con Dovbyk o Ferguson al centro dell’attacco sono arrivati il gol di Soulé su assist di Ferguson, con la Lazio il gol di Pellegrini su assist di Soulé, con il Verona il gol di Dovbyk e quello di Soulé, con la Fiorentina il gol di Soulé su assist Dovbyk, con il Parma la rete di Dovbyk (subentrato) e i gol di Soulé e Pellegrini (su assist di Dovbyk) contro i Rangers. Dunque, il sistema con la punta supportata da due trequartisti ha prodotto 12 dei 13 contributi del reparto offensivo, piazzati esclusi: corner-assist di Pellegrini con il Nizza, di Dybala con il Parma e il gol dal dischetto della Joya contro il Plzen. In totale, 8 gol e 4 assist. Il falso 9, per ora, ha prodotto solo 1 gol, contro il Sassuolo, proprio grazie a Dybala: niente contro il Torino, niente contro l’Inter e di nuovo niente contro il Milan. Sicuramente influisce la scelta di aver utilizzato questo sistema contro due delle squadre più forti del campionato. Il minutaggio recita: 932’ con il centravanti, 328’ senza.

Dentro la crisi dei Rangers: l’esonero del “peggior allenatore della storia”, l’arrivo di Röhl e i pilastri Butland-Tavernier

LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – Torna l’Europa League e la Roma affronta i Rangers (primo incontro nella storia tra queste due squadre) in occasione della quarta giornata della fase campionato della competizione europea. La sfida andrà in scena domani alle ore 21 all’Ibrox Stadium e sarà la prima delle due trasferte che i giallorossi disputeranno a Glasgow, dato che l’11 dicembre è in programma il match contro il Celtic. La partita contro i Gers può essere già decisiva per gli uomini di Gian Piero Gasperini, i quali sono partiti con il piede sbagliato e si trovano al ventitreesimo posto in classifica con 3 punti in 3 turni. Peggiore, invece, il rendimento dei Rangers, attualmente ultimi a quota zero.

La stagione dei Rangers tra campionato ed Europa League: la contestazione, l’esonero di Martin e le prime quattro partite di Röhl

Nonostante l’incredibile storia a livello nazionale (55 campionati vinti come il Celtic, 34 coppe e 28 coppe di Lega), i Rangers stanno faticando moltissimo in questa stagione. L’annata si apre con la pesantissima eliminazione all’ultimo turno dei playoff di Champions League per mano del Club Brugge, che vince 1-3 all’andata all’Ibrox Stadium e al ritorno mette a referto un clamoroso 6-0.

Anche nella Scottish Premiership il rendimento è negativo e la prima vittoria (1-2 in casa del Livingston grazie alla rete di Max Aarons al 94′) arriva soltanto alla sesta giornata dopo ben quattro pareggi consecutivi (tre 1-1 e uno 0-0 nell’Old Firm) e una sconfitta (0-2 contro la capolista Heart of Midlothian).

Retrocessi in Europa League, i Rangers partono con il piede sbagliato nella competizione europea e incassano due sconfitte: 0-1 in casa contro il Genk e 2-1 contro lo Sturm Graz. Dopo il ko contro il club austriaco, gli uomini di Russell Martin pareggiano nuovamente in campionato (1-1 contro il Falkirk) e la dirigenza decide di esonerare l’allenatore poiché “i risultati non hanno soddisfatto le aspettative del club”. I tifosi, furiosi nei confronti del tecnico (definito “il peggiore nella storia della società”), si erano già resi protagonisti di una simpatica protesta: al minuto 11 della gara di coppa contro l’Hibernian lanciarono un centinaio di palline nell’area di rigore in cui si trovava il proprio portiere Jack Butland e l’arbitro fu costretto a interrompere il gioco. Nello stesso momento venne esposto uno striscione con un messaggio chiarissimo: “Ritardate l’inevitabile, Martin se ne deve andare”. Il tecnico lascia i Gers con la percentuale di vittorie più bassa (29%) della storia del club e nessuno era stato esonerato dopo così poco tempo.

Steven Smith, tecnico ad interim, guida la squadra nel 2-2 contro il Dundee United e successivamente arriva il trentaseienne tedesco Danny Röhl. L’esordio, tre giorni dopo l’annuncio, è da incubo: sconfitta per 3-0 contro i norvegesi del Brann nella terza giornata della fase campionato di Europa League e ultimo posto nel torneo. I Rangers si rialzano in campionato con un doppio successo contro Kilmarnock e Hibernian, ma l’entusiasmo si spegne immediatamente a causa del ko per 3-1 contro il Celtic nella semifinale della Scottish League Cup.

Al momento, quindi, gli uomini di Röhl sono quarti in classifica nella Scottish Premiership con 15 punti in 10 giornate e la vetta, occupata dall’Heart of Midlothian, dista ben 14 lunghezze. In Europa League, invece, si trovano in ultima posizione con tre sconfitte in altrettante partite e una differenza reti di -5 (1 gol fatto e 6 subiti), mentre il percorso nella coppa nazionale è terminato in semifinale.

Il calciomercato e la rosa dei Rangers

L’acquisto principale del mercato estivo dei Rangers è senza dubbio l’attaccante portoghese Youssef Chermiti, arrivato dall’Everton dei Friedkin per quasi 9 milioni di euro. Il centravanti sta deludendo le aspettative sia dal punto di vista realizzativo sia del minutaggio: in campionato è partito titolare in un solo match, mentre in Europa League è sempre sceso in campo dal 1′. In totale ha collezionato 11 presenze (solo 516 minuti) e ha messo a referto un gol e un assist.

Oltre a lui, i colpi principali in entrata sono: l’ala destra Oliver Antman (4.4 milioni dal Go Ahead Eagles), il centrocampista Thelo Aasgaard (quasi 4 milioni dal Luton Town), il centravanti Bojan Miovski (3 milioni dal Girona), il difensore centrale Emmanuel Fernandez (2.9 milioni dal Peterborough United), l’ala sinistra Djeidi Gassama (2.4 milioni dallo Sheffield Wednesday) e l’esperto mediano Joe Rothwell (400.000 euro dal Bournemouth). Sono arrivati anche diversi giocatori con la formula del prestito tra cui l’esterno diciassettenne Mikey Moore (Tottenham), i difensori Nasser Djiga (Wolverhampton) e Derek Cornelius (Marsiglia), il terzino sinistro Jayden Meghoma (Brentford) e soprattutto il terzino destro Max Aarons (Bournemouth), accostato in passato anche alla Roma.

In uscita, invece, spiccano le cessioni degli attaccanti Hamza Igamane (al Lille per 11.5 milioni) e Cyriel Dessers (al Panathinaikos per oltre 4.5 milioni), dei terzini sinistri Jefté (al Palmeiras per 6 milioni) e Rıdvan Yılmaz (al Besiktas per 2.9 milioni), del difensore Robin Pröpper (al Twente per meno di 2 milioni) e del figlio d’arte Ianis Hagi (a titolo gratuito all’Alanyaspor).

Nonostante la rivoluzione effettuata in estate e i tanti movimenti di mercato completati, le stelle della rosa restano il portiere Jack Butland (87 presenze in Premier League e 33 nelle competizioni europee) e il leggendario terzino destro James Tavernier (ai Rangers dal lontano 2015 e recordman di presenze). L’estremo difensore può essere un fattore determinante dal dischetto, un aspetto in cui la Roma fatica davvero moltissimo a segnare (4 penalty su 5 sbagliati): Butland ha parato tutti i rigori affrontati in questa stagione (3) e ne ha respinti sei degli ultimi sette. Il secondo, invece, è un attaccante che gioca nel reparto arretrato e i numeri sottolineano la propensione offensiva di Tavernier: 136 gol e 144 assist in 535 partite con la maglia della squadra scozzese e capocannoniere stagionale con 6 reti. Occhio anche alla coppia di centrocampo formata da Mohamed Diomandé e Nicolas Raskin e all’esterno offensivo Gassama (vice capocannoniere).

Le caratteristiche tecnico-tattiche dei Rangers di Röhl

La partita di domani sarà delicatissima per entrambe le squadre, ma i padroni di casa potranno contare sulla spinta dell’Ibrox Stadium (50.987 posti) per provare a portare a casa un match fondamentale. In questa stagione però il rendimento dei Rangers nel proprio impianto non è stato di altissimo livello e sono solo cinque le vittorie ottenute in 11 gare.

Inoltre i principi di gioco dei Gers sono un’incognita, dato che il nuovo allenatore è in panchina dal 20 ottobre e ha disputato appena 4 match. Nel corso della sua carriera Röhl ha avuto grandi maestri come Ralf Rangnic (Danny ricopriva il ruolo di video analyst del Lipsia), Ralph Hasenhüttl (video analyst e vice allenatore del Lipsia e del Southampton) e Hansi Flick (vice allenatore del Bayern Monaco e della Germania). La sua prima esperienza da tecnico l’ha avuta allo Sheffield Wednesday (89 partite), dove ha ottenuto una doppia salvezza arrivando ventesimo in Championship nell’annata 2023/24 e dodicesimo nella stagione 2024/25. Nelle quattro partite alla guida dei Rangers ha utilizzato tre moduli differenti ed è ancora alla ricerca dello schieramento tattico migliore: 4-2-3-1 contro il Brann, 3-5-2 contro il Kilmarnock e 3-4-2-1 contro Hibernian e Celtic.

La Roma di Gasperini può approfittare degli esperimenti di Röhl, il quale non ha avuto il tempo necessario per imporre il suo stile di gioco basato sulla verticalità, l’aggressività e l’intensità tipica dei tecnici tedeschi. I pericoli maggiori arrivano dalle corsie laterali e dal piede di Tavernier (specialista dei calci piazzati), ma la difesa dei Rangers non è particolarmente solida e nelle 22 partite disputate finora ha incassato 33 reti (5 clean sheet). Inoltre c’è un problema evidente nel reparto offensivo e in Europa League la squadra scozzese ha messo a segno una sola rete. In totale sono 28 i gol realizzati, per una media di 1.27 a gara. A guidare la classifica marcatori c’è Tavernier a 6, seguito da Gassama a 5 e dalla coppia Curtis-Danilo a quota 3.

Secondo incrocio per la Roma con Collu dopo la vittoria contro il Pisa. Udinese sconfitta nell’unico precedente con l’arbitro

Sarà Giuseppe Collu l’arbitro di Roma-Udinese, match valido per l’undicesima giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 18 allo Stadio Olimpico. Il fischietto classe 90′ della sezione di Cagliari dirigerà una partita dei giallorossi per la seconda volta in carriera: nell’unico incrocio, avvenuto in questa stagione, i capitolini vinsero 0-1 in casa del Pisa grazie alla rete di Matias Soulé. L’arbitro si rese protagonista di una prestazione sufficiente, ma resta qualche dubbio sul secondo gol annullato all’argentino per un tocco di mano involontario e molto vicino al corpo in area di rigore.

Un solo precedente anche con l’Udinese e risale allo scorso campionato: il bilancio però è negativo, dato che i friulani persero 2-0 contro il Torino in occasione della trentatreesima giornata di Serie A.

LR24