Post Match – Cosa cambia con Dovbyk o Shomurodov?

LR24 (MIRKO BUSSI) – Uno era rimasto per caso in estate, l’altro è arrivato come principale colpo di mercato considerando l’investimento. Uno, per anni, è stato elevato a paradigma di operazioni di mercato sbagliate, l’altro valeva come rappresentazione plastica delle ambizioni estive. Per mesi, uno indiscusso titolare e l’altro eventuale arma di riserva. Oggi, a poche ore dal punto più atteso, almeno per il momento, della stagione della Roma, il conto alla rovescia è accompagnato da un dubbio: Dovbyk o Shomurodov?

L’ultima gara con l’Empoli, in cui hanno partecipato entrambi, ha sottolineato cosa cambia nella Roma con la presenza dell’uno o dell’altro.

Shomurodov e Dovbyk hanno dna calcistici differenti e questo produce interazioni diverse nell’organismo di squadra. L’uzbeko prende aria lontano dalla porta, l’ucraino vive invece per l’area di rigore. Lo si nota chiaramente dal numero di tocchi ogni 90 minuti: quasi il doppio per Shomurodov, 42,8 a partita, rispetto a Dovbyk, 24,4, comunque aumentati rispetto alle abitudini che aveva al Girona.

A Shomurodov, come si è visto più volte nel primo tempo di Empoli, piace abbassarsi e mettersi in linea con chi gli si muove sotto, come Soulé e Pellegrini domenica scorsa. Questo facilita le possibili combinazioni, il suo variare la posizione complica le interpretazioni difensive dei suoi marcatori, dilatandone le distanze e, di conseguenza, offrendo golose opportunità di inserimento. Ne hanno approfittato in più occasioni Pellegrini e Koné.

Dovbyk è invece un riferimento più fisso, impegna e fissa centralmente i propri avversari, svuotando quei canali intermedi che nel tempo sono stati codificati come “mezzi spazi”, l’area identificabile tra le proiezioni delle linee dei vertici dell’area di rigore e dell’area piccola. Da quello di centro-destra, ad esempio, riceve Baldanzi nel finale di Empoli-Roma e a quel punto Dovbyk può fare quello che preferisce: attaccare la profondità, ancor più se su taglio.

Quella tendenza di Shomurodov a svuotare il centro, domenica scorsa, ha permesso di ricevere palloni centrali in rifinitura anche a Soulé, come nelle prime due foto qui sotto. E allungare pericolosamente le distanze tra i centrali difensivi di D’Aversa, tanto che Koné, in una delle migliori combinazioni della partita, legge e divora quel varco con un inserimento che lo porterà di fronte a Silvestri.

Dovbyk, al contrario, vuole guadagnarsi il contatto con la porta il prima possibile, rendendosi disponibile a giocate da pivot che permettano l’accesso a zone di rifinitura o di finalizzazione dal limite dell’area solo quando ha esaurito le possibilità di smarcamenti utili per minacciare il portiere avversario. Inevitabilmente, in porzioni così avanzate di campo, gli spazi d’inserimento sono ridotti e la qualità necessaria per accedervi ha un prezzo più elevato. Il margine d’errore su una profondità di 3 metri è, intuitivamente, ridotto rispetto a quello ammesso per un passaggio decisivo con 15 metri di disponibilità in cui far cadere il pallone.

La fluidità che sa raggiungere la Roma nelle combinazioni offensive quando ha Shomurodov come riferimento offensivo viene tradotta nel numero più alto di SCA (opportunità di tiro) prodotte dal numero 14 (3,32 ogni 90′) rispetto a quelle di Dovbyk (1,82  a partita). Shomurodov calcia anche più di Dovbyk, in realtà di tutta la rosa giallorossa, con 3,74 conclusioni a partita contro le 2,23, di media, del collega ex Girona.

Se il classe 1995 sa fare da corista negli sviluppi offensivi, il quasi 28enne offre opportunità di sintesi come quella che gli regalerà la migliore occasione ad Empoli. Un rinvio lungo 50 metri da Svilar, il duello aereo vinto che svela il 2v2 da cui Baldanzi lo spedirà verso la profondità. Dovbyk, infatti, calcia meno ma con maggior precisione tanto da spedire in porta il 42,9% dei tiri mentre il tasso di Shomurodov è fermo al 35,1%. In più, se Shomurodov ha in dote quasi il doppio dei passaggi chiave (1,52 contro 0,86) per quell’abilità a mettersi in rima coi compagni e il triplo dei contrasti offensivi (0,33 a 0,11 sempre x90), la capacità di convertire tiri in gol di Dovbyk rimane superiore.

Resta, allora, solo da indovinare il tema della serata e scegliere il vestito più adatto.

Athletic Club-Roma: al San Mames prove generali per la finale del 21 maggio

Questa sera il San Mames ospiterà il ritorno degli ottavi di Europa League, con un’atmosfera che si annuncia particolarmente calda nel tentativo di ribaltare il 2-1 con cui la Roma si è procurata un vantaggio all’andata.

Lo stadio di Bilbao, inoltre, sarà lo scenario dell’ultimo atto della competizione, con la finale del 21 maggio. E stasera l’evento è vissuto come una sorta di prova generale tra dispiegamento di forze dell’ordine e l’installazione di cancelli di pre-filtraggio che possano facilitare i controlli e la gestione della situazione. Il piano di sicurezza, inoltre, vedrà la chiusura di alcune strade limitrofe al San Mames e presidi nelle zone principali e da dove scorrerà il fiume di tifosi romanisti pronti a raggiungere lo stadio.

LR24

Athletic Club-Roma: le info per la trasferta. Meeting point a Iparraguirre Kalea

Giovedì i tifosi della Roma seguiranno i giallorossi a caccia di un’altra notte da ricordare in Europa. Sul proprio sito, il club romanista ha comunicato le varie informazioni per la trasferta di Bilbao:

L’AS Roma informa che i biglietti acquistati per la partita sono stati inviati nella serata di lunedì da parte del sistema ticketing dell’Athletic Club. Per facilitare la ricerca della mail in tutte le cartelle della propria casella di posta elettronica, si ricorda che il mittente è entradas.ath@no-reply.laliga.es.   La stampa non è obbligatoria. Il biglietto potrà essere scannerizzato ai tornelli direttamente dallo smartphone.  Su indicazione dell’Athletic Club, si avvisa che alcuni biglietti riportano un importo di vendita errato, ma sono comunque da ritenersi validi ai fini dell’accesso allo stadio.  Chi non avesse ricevuto la mail o non riuscisse a scaricare il pdf, potrà richiedere assistenza chiamando lo 06/89386000 o scrivere una mail all’indirizzo trasferta@asroma.it, a partire dalle ore 15 di martedì.

Per raggiungere lo stadio di San Mamés, i nostri tifosi dovranno recarsi alle ore 15:45 al Meeting Point (MP) situato a Iparraguirre Kalea.   

Le aree raccomandate intorno al Meeting Point ed al Guggenheim Museum sono quelle di Henao, Ajuriaguerra ed Heros Kalea. In quest’area saranno a disposizione dei tifosi giallorossi bar, pub e ristoranti.  A partire dalle ore 16:00 sarà consentito intraprendere il percorso pedonale protetto per lo Stadio (accesso da Felipe Serrate Kalea). 

Sarà garantito l’accesso all’impianto ai soli tifosi che arriveranno dal Meeting Point.

(asroma.com)

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Instagram, Totti meglio di Ibra e Del Piero per Pirlo. Solo CR7 supera l’ex capitano della Roma (VIDEO)

Nel tipico gioco delle coppie, ormai popolare sui social, Andrea Pirlo incorona Francesco Totti preferendolo nei ballottaggi a Ibrahimovic, Drogba, Vieri, Benzema, Rooney, Schevchenko, Del Piero, Aguero, facendo capitolare solo al confronto con Cristiano Ronaldo, che poi “pareggerà” in finale con Messi.

 

ATHLETIC CLUB-ROMA: arbitra Turpin. 3 vittorie in 4 precedenti: arbitrò il 3-0 al Barcellona

Sarà Clement Turpin l’arbitro di Athletic Club-Roma, ritorno degli ottavi di Europa League in programma giovedì al San Mames. Con lui i connazionali Nicolas Danos e Benjamin Pages, con Mathieu Vernice come IV uomo. Al VAR e AVAR sono stati designati rispettivamente Brisard e Fedayi San.

I precedenti sono positivi tra la Roma e l’arbitro francese, che la scorsa stagione arbitrò l’andata dei quarti in casa del Milan, con lo 0-1 della squadra di De Rossi. Ancora prima, nel 2018, fu lui a fischiare tre volte in una delle pagine storiche della storia giallorossa: 3-0 al Barcellona e passaggio alla semifinale di Champions League. Altri due precedenti sono la sconfitta (0-2) all’Olimpico col Real Madrid nel 2018/19 e la vittoria per 2-1 in casa del Feyenoord nel 2014/15.

EMPOLI-ROMA: le pagelle. SOULÈ “Servito” 7,5 – KONÈ “Fiammante” 7

LAROMA24.IT – Non è come sembra. Perché nello 0-1 di Empoli non c’è la retorica preconfezionata del corto muso ma la densità di argomenti di una squadra che ha la colpa di non prendersi adeguata ricompensa agli sforzi e alla qualità mostrata in campo.

Ranieri accarezza Soulé, la carta vincente della domenica, e può crogiolarsi con un Koné tornato di nuovo fiammante. Adesso sì, è già giovedì.

SVILAR 6,5 – Squilla il telefono all’inizio, legge il prefisso avversario. E mette subito giù.

NELSSON 6 – Ne esce pulito.

HUMMELS 6,5 – Un paio di gite fuori porta, per il resto domenica sul divano.

NDICKA 6 – Mantiene la seduta comoda per l’intera partita.

SAUD 6 – Resta impigliato nelle intenzioni. DAL 64′ RENSCH 6 – Sottolinea la differenza.

PAREDES 6 – Piccolo trotto, cospicuo costrutto. DAL 64′ CRISTANTE 6 – Ispessisce il reparto.

KONÈ 7 – Torna dal tagliando con un assetto di nuovo fiammante: scarichi laccati, motore ruggente, luci sul cruscotto e casse rumorose. Gioca col braccio fuori dal finestrino.

SALAH-EDDINE 6 – Il pallone per Soulé, un altro lasciato nel vuoto. Pari e patta. DAL 64′ ANGELINO 6 – Pensa al gol dell’anno, lo scarabocchia sul tiro.

SOULÈ 7,5 – Cala l’asso alla prima mano. Ma poi è comunque pieno di briscole. Servito.

PELLEGRINI 6,5 – Nel primo tempo il grafico della prestazione tocca picchi verso l’alto e il basso. Si stabilizza nella ripresa dalla parte migliore. DAL 80′ BALDANZI SV – Fa le bollicine, anche se per pochi minuti.

SHOMURODOV 6 – La varietà di movimenti, la capacità di svuotare centralmente e favorire inserimenti altrui lo aiuta a nascondere la polvere accumulata in finalizzazione. DAL 72′ DOVBYK 6 – Neanche lui riesce ad inserire il gettone dello 0-2.

RANIERI 6,5 – Il pianista. Con la maestria degli artisti consumati tocca tutti i tasti della rosa, ora praticamente nella sua massima estensione vista in stagione.

Social, polemiche dall’ex arbitro Guerrero per l’abbraccio di Schärer a Ndicka: “Il peggio è passato…” (FOTO)

L’ex arbitro spagnolo Rafa Guerrero, oggi commentatore per la trasmissione Chiringuito, ha pubblicato un post velenoso su X in cui mostra il momento in cui ieri l’arbitro Schärer ha abbracciato Ndicka sorridendo durante la gara tra Roma e Athletic Club. Guerrero ha aggiunto: “Coraggio Athletic, il peggio è passato…”.

 

Paredes racconta il disguido con Messi: “Non mi parlò per 3 mesi. Ora abbiamo un rapporto meraviglioso”

In un’intervista, Leo Paredes ha raccontato del disguido con Messi che portò la stella argentina a non parlargli per un po’ di tempo. Questo il racconto del centrocampista della Roma: “Gli ho mandato subito un messaggio il giorno dopo dicendogli che non erano riferite a lui quelle frasi. Poi gliene ho mandato un altro 15 giorni dopo… silenzio. Gli scrissi ancora: ‘Non era per te, non era per offenderti’. Ma lui non ha mai risposto: è rimasto tre mesi senza rivolgermi più la parola. Leo è un fenomeno, un fenomeno vero in tutto. Ad un certo punto è apparso nella mia stanza mentre mi stavo lavando i denti e mi ha gettato l’acqua addosso e tutto è finito lì. Ora abbiamo ancora un rapporto meraviglioso”. 

Poi Paredes passa a raccontare il suo rapporto con Roma: “Sono qui dal 2023 ed è stato un anno bellissimo, mi sono divertito. A volte gioco a padel con Angeliño e anche con Perotti”.

(Infobae)