Totti: “Una volta c’era più lealtà verso i club, ora c’è più business. È difficile trovare un nuovo Totti”

Francesco Totti si racconta e parla del suo rapporto con la Russia, tra le altre cose, soffermandosi anche sul rapporto con Miralem Pjanic, suo ex compagno in giallorosso, e di altri temi. Ecco le sue parole:

Può nominare un calciatore russo in cui vede delle somiglianze con lei?
Nel corso dei miei 25 anni di carriera, ho avuto l’opportunità di giocare con un ragazzo come Dmitry Alenichev. Come giocatore, in qualche modo mi assomiglia. È una persona eccezionale e in una certa misura mi rivedo in lui“.

In Russia, il portiere Igor Akinfeev ha trascorso tutta la sua carriera in un solo club. L’ha incrociato in campo quando ha giocato con la Roma contro il CSKA in Champions League. Come lo ricorda?
Non lo ricordo benissimo, ma ho alcuni ricordi di lui. È un portiere molto forte, ben preparato. Posso solo fargli i miei complimenti, perché rimanere in una squadra per così tanto tempo significa che il club è molto importante per lui“.

Ha menzionato Dmitry Alenichev. Mi viene subito in mente la foto di lei che lo porta in braccio. Si ricorda quel momento?
Mi ricordo quella foto. Era dopo un gol segnato. Lui ha tirato in porta, il portiere ha respinto la palla e io ho segnato sulla ribattuta. Abbiamo festeggiato il gol insieme. Alenichev non era pesante, quindi l’ho sollevato“.

Siete rimasti in contatto?
Non siamo in contatto, ma quando sono venuto in Russia ci siamo incontrati“.

Quando l’allenatore dello Spartak Dejan Stankovic ha saputo che lei sarebbe venuto in Russia, ha voluto incontrarla. Cosa vi unisce così tanto?
Ci unisce la passione per il calcio, quelle partite in cui ci siamo affrontati. E, naturalmente, una grande amicizia e rispetto reciproco. Se ci sarà l’opportunità di incontrarci, lo farò con piacere“.

Cosa gli chiederebbe?
Sicuramente gli chiederei cosa ha fatto negli ultimi anni. Non ci vediamo da molto tempo“.

Forse segue la sua carriera da allenatore, vede delle prospettive in lui?
No. Francamente, non l’ho seguita. Ma sapevo che allena in Russia. Quindi, se dovesse capitare, parleremo“.

Miralem Pjanic, che lei conosce bene, gioca nel CSKA. L’ha sorpresa che abbia deciso di trasferirsi in un club russo alla fine della sua carriera?
Ho un ottimo rapporto con Miralem sia dentro che fuori dal campo. Ci sentiamo spesso, so che vive qui a Mosca. Ha fatto questa scelta importante, credo, per concludere la sua carriera in questa città. È felice di quello che ha fatto e di quello che sta facendo“.

Il portiere dell’Italia Gianluigi Donnarumma e il portiere della Russia Matvey Safonov sono diventati campioni di Francia lo scorso fine settimana con il PSG. Cosa pensa della loro competizione per un posto da titolare nel club francese?
Per me, come italiano, è normale tifare per Donnarumma. Inoltre, lo conosco, l’ho incontrato spesso in campo, quindi so che gioca ad altissimo livello. La decisione su chi giocherà di più e chi di meno sarà presa da Luis Enrique“.

Abbiamo già parlato di calciatori russi. Si ricorda qualcun altro che ha incrociato? Ad esempio, Valeri Karpin e Alexander Mostovoy, che hanno giocato in Spagna. Li conosce, li ricorda come calciatori?
Mostovoy è un grande nome, conosciuto in tutto il mondo. Era un grande giocatore. Non so se farà l’allenatore, ma sono sicuro che sta facendo grandi cose“.

Lui vuole diventare allenatore.
Ho sempre detto che allenatore e giocatore sono due cose completamente diverse. Se ha questo desiderio, spero che prima o poi tutto si realizzi“.

Lei è stato corteggiato da grandi club. Forse alcune squadre russe la stavano osservando, ha avuto contatti?
Ci sono state diverse offerte da vari club in Europa. Per quanto ricordo, non ci sono stati contatti con club russi“.

Perché pensa che ci siano sempre meno calciatori pronti a giocare per un solo club per tutta la carriera?
Perché i tempi sono cambiati. Una volta c’era più lealtà verso i colori del club, c’erano più calciatori di questo tipo. Ora c’è più business, più opportunità di andare a giocare altrove e guadagnare soldi“.

Vede un “nuovo Totti” tra gli attuali giocatori italiani in Italia?
No… Perché non ce ne sono. È difficile trovarne“.

Chi sono i suoi principali favoriti in Champions League e nella lotta per il Pallone d’Oro oggi?
Spero di vedere la finale Inter-Real. Non so chi vincerà il Pallone d’Oro. Molto dipenderà da chi vincerà la Champions League“.

È giusto che Rodri abbia vinto il Pallone d’Oro invece di Vinicius?
Sono due giocatori completamente diversi. Due grandi campioni, dovresti chiedere a France Football perché hanno scelto Rodri“.

(bookmaker-ratings.ru)

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Calciomercato Roma: serve un altro attaccante. Occhi su Lucca, Krstovic e Paixao

La Roma ha un problema in attacco. Il sistema con la doppia punta sta dando i suoi frutti ed è stato decisivo con Udinese, Lecce, Juventus e Lazio, ma Ranieri ha spiegato: “Non posso schierarli dal 1’ entrambi perché non ho cambi nella ripresa”. In estate i giallorossi andranno su un altro attaccante, da affiancare a Dovbyk: sulla lista di Ghisolfi ci sono i nomi di Lucca, Paixao e Krstovic.

(calciomercato.com)

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Gualtieri: “Notizie positive e importanti sullo stadio nei prossimi giorni”

TRS – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha parlato ai microfoni dell’emittente radiofonica e ha lasciato intendere che nei prossimi giorno ci saranno buone nuove in merito al nuovo Stadio della Roma. Ecco le parole del primo cittadino della capitale: “Stiamo lavorando molto alacremente e vi posso dire che ci aspettiamo nei prossimi giorni che accada qualcosa di importante da parte della società. Siamo in attesa di un passaggio molto rilevante nei prossimi giorni, quindi non anticipo altro, ma basterà pazientare per vedere. Ci saranno delle notizie positive importanti a breve“.

Trigoria: ripresa degli allenamenti. Scarico per chi ha giocato il derby (FOTO E VIDEO)

La Roma torna al lavoro a Trigoria in vista dei prossimi impegni. I giallorossi si sono riuniti questa mattina sotto gli occhi di Claudio Ranieri. Scarico per i calciatori protagonisti nel derby di ieri sera, mentre gli altri hanno lavorato regolarmente.

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LAZIO-ROMA: le pagelle. SVILAR “La mano di dio” 7,5 – SOULE “Joyoso” 7 – MANCINI “Serataccia” 5

LATOMA24.IT – Occasione persa? Punto guadagnato o due punti persi? La cosa certa è che poteva essere la partita della svolta, come quella contro la Juventus, e invece è arrivato un altro pareggio, ancora una volta in rimonta. La cosa buona è che la squadra non molla mai, quella assolutamente negativa è che nelle due gare “decisive”, nei primi due big match di questo finale di stagione, i giallorossi hanno dato l’idea di voler evitare la sconfitta, prima ancora di cercare la vittoria. Il migliore è Svilar, senza dubbio, tiene la Roma appesa al match fino alla magia di Soulé, che pareggia i conti. In affanno Mancini e Paredes.

SVILAR 7,5La mano di dio è quella di Mile. Il portierone giallorosso, inspiegabilmente ancora in attesa di rinnovo, salva risultato e nottata a Ranieri e compagni con almeno tre interventi prodigiosi.

CELIK 6 – Ordinato e preciso contro un avversario ostico.

MANCINI 5Mandas gli nega un altro gol nel derby e così della sua prestazione rimangono solo cose negative. L’errore più grande è quello che porta al gol laziale, quando si perde Romagnoli, ma in area oggi non alza mai la voce e costringe Svilar a diversi ottimi interventi. Serataccia.

NDICKA 6 – Finisce negli highlights per aver spaventato Svilar salvando su Dia, ma la sua prestazione è solida e attenta.

ANGELINO 5,5 – Soffre Isaksen e Saelemaekers. Il primo non lo prende quasi mai, con il secondo non si trova e non si lega. Si propone sempre, ma con poco costrutto.

PAREDES 5 – A un campione del mondo come lui è giusto e lecito chiedere che incida sulle partite in positivo, non in negativo. Giallo e occasione da gol per gli avversari nei primi momenti di gara, poi è quasi trasparente e Ranieri lo leva al 45esimo, per evitare ulteriori danni. PericolosoDAL 45′ CRISTANTE 5,5 – Meglio dell’argentino, ma ci voleva poco. Tiene tutti in gioco in occasione del gol avversario, poi gestisce il possesso nelle fasi finali, mettendo un po’ d’ordine.

KONE 6 – I compagni in mediana non lo aiutano e lui è costretto agli straordinari di aprile. Rimbalza su avversari e pallone con costrutto e lucidità.

SOULE 7 – Un mancino magico il suo, la profezia che si compie, oltretutto in una delle serate più importanti nel finale di stagione. Ranieri gli dà fiducia e lui si prende palla e campo. Di costruito nella serata c’è poco o nulla, ma il genio è intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzioneJoyoso. DALL’88’ EL SHAARAWY SV

PELLEGRINI 5,5 – Ranieri sceglie di giocare sotto la linea della palla e lui è tra i pochi a giocarla in maniera pulita. Si libera spesso per vie centrali, ma è da fermo che crea l’unica altra chance della Roma di serata. DAL 59′ SHOMURODOV 5,5 – Avanti e indietro, nel tentativo di rendersi utile.

SAELEMAEKERS 5 – Appare sul tabellino grazie al colpo di genio di Soulé, per il resto tanto fumo da rendere inospitale la zona sinistra del campo. DALL’88’ RENSCH SV 

DOVBYK 5,5 – Servito male, anzi, mai servito. Lui spalle alla porta fatica drammaticamente e la Roma non fa altro che metterlo in quella condizione. DALL’84’ BALDANZI SV

RANIERI 6Il punto ripreso alza il voto fino alla sufficienza, perché il resto oggi è negativo, dall’atteggiamento tattico alla prestazione in generale. La Roma pareggia il secondo scontro diretto consecutivo e spreca un’ottima occasione per dare un colpo alla propria classifica e per vincere il derby, giocando più per non perderla che per vincerla. I cambi oggi non incidono, anzi. Niente record, ma continua la striscia positiva.

AGRESTI: “La Roma arriva meglio, ma la Lazio non è disastrata” – JURIC: “Credo finirà in pareggio”

A poco più di 24 ore dal derby tra Roma e Lazio, nell’etere romano si analizza il momento delle due squadre. “La Roma arriva meglio ed è favorita, ma la Lazio non è disastrata. Per Pellegrini questo derby è l’ultima chiamata”, il pensiero di Stefano Agresti. Così invece Marco Juric: “Ho molta paura di vedere una Lazio che proverà a non perderla perché è consapevole delle sue difficoltà, però si sa che il derby è pronto a ribaltare questi programmi. Io penso che il risultato sarà un pareggio ma la Roma deve vincere”

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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Penso che la Roma potrebbe dare qualcosa in più perché è l’ultimo derby di Ranieri, ma spero non sia l’ultimo di Pellegrini. Davanti i giallorossi hanno bisogno di qualcosa, con solo Dovbyk in area diventa difficile (ROBERTO PRUZZORadio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Pellegrini? Non me lo aspetto in campo, sta perdendo il feeling (FURIO FOCOLARIRadio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)

A bocce ferme il risultato più prevedibile nel derby è il pareggio (ENRICO CAMELIORadio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)

Ranieri sa che questo derby è un’occasione più unica che rara, la Lazio è fiacca e psicologicamente giù. Non mi è mai capitato di vedere una vigilia così sbilanciata tra le due squadre (FRANCO MELLIRadio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)

La Roma arriva meglio ed è favorita, ma la Lazio non è disastrata. Per Pellegrini questo derby è l’ultima chiamata (STEFANO AGRESTIRadio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)

Ho molta paura di vedere una Lazio che proverà a non perderla perché è consapevole delle sue difficoltà, però si sa che il derby è pronto a ribaltare questi programmi. Io penso che il risultato sarà un pareggio ma la Roma deve vincere (MARCO JURIC, Manà Manà Sport 90.9)

Non credo che la Lazio abbia le risorse per affrontare entrambe le competizioni alla grande, non troveremo una Lazio al massimo del suo splendore. Vorrei che la Roma si qualificasse in Europa League e vorrei vederla vincere in qualche scontro diretto: al di là della classifica, per testare il valore della squadra in vista dell’anno prossima Al netto di Ranieri staremmo a parlare di cose tristissime. All’orizzonte la Roma prenderà giocatori da valorizzare, almeno per come ce l’hanno prospettato. Per me la Roma dovrebbe lottare ogni anno per lo Scudetto, punto e basta, ma ho paura che la realtà sia diversa (ANTONIO FELICI, Tele Radio Stereo 92.7, Te la do io Tokyo)

 

 

RANIERI: “Il mio ultimo derby? Lo vivo in maniera normale, è importante per noi. Parlo spesso con Pellegrini, è tra i più forti in Italia” (VIDEO)

DAZN – Claudio Ranieri, allenatore giallorosso, ha rilasciato un’intervista ai giornalisti della testata sportiva. Ecco le sue parole.

Come descriverebbe il derby a chi non lo ha vissuto?
“Gli direi di venire allo stadio perché non ci sono parole, un evento del genere va vissuto come il Palio di Siena, ad esempio. Sono sensazioni che vanno solo vissute”.

Come sta vivendo l’attesa del suo ultimo derby?
“Lo sto vivendo in maniera normale, non sarà mai una partita come le altre, ci sono gli sfottò e la supremazia cittadina in palio. So che è una gara importante per noi”.

Cosa servirà per battere la Lazio?
“Serve tanta attenzione e determinazione perché la Lazio e Baroni stanno facendo bene. Nessuno gli dava credito eppure finora hanno onorato la stagione con i punti e con il gioco. Sarà una partita difficile per entrambi”.

Poteva immaginare di poterla superare battendola in questa gara dopo essersi trovato a -15?
“Non mi ero fissato un punteggio o un qualcosa dentro di me. Avevo detto ai ragazzi di lavorare e poi vedere dove saremmo arrivati. Ora manca il rettilineo finale, poi tireremo le somme. Posso già dire però che sia stato un campionato travolgente per i nostri tifosi, vogliamo arrivare all’estate sapendo di aver dato tutto”.

Cosa ha lasciato il 2-0 dell’andata?
“La gara di andata, come quelle vissute dopo, è stata importante. Ogni partita, a prescindere dal risultato, va però messa alle spalle. Se perdi e ti abbatti è sbagliato. Fondamentale pensare a una gara alla volta. Ora c’è il derby e dobbiamo dare tutto per i nostri tifosi”.

Che momento sta vivendo Pellegrini?
“Parlo spesso con lui. Lorenzo è uno dei più forti centrocampisti italiani, quest’anno non gli sta andando bene. Si aspetta spesso un fallo a favore, ma ormai i mezzi contatti non si fischiano più. Deve entrare in questo ordine di idee”.

Shomurodov si sta ritagliando un ruolo sempre più centrale.
“Eldor è importante, non l’ho voluto mandare via a novembre. Gli vogliono tutti bene, non l’ho mandato via, è sempre disponibile e si sacrifica per la squadra. Può sbagliare qualche gol ma è positivo per la squadra”.

Cosa le mancherà quando smetterà?
“Non mi mancherà niente perché alleno, amo questa squadra e cerco di dare tutto me stesso. Da giugno in poi mi mancherà lo scendere in campo ma c’è una fine per tutto. Devo solo essere felice di quanto fatto”.

Roma, Ranieri ha svelato la lista dei possibili allenatori: ora Friedkin deve decidere

Si avvicina l’annuncio, lo ha detto lui. Ranieri ha anche svelato che la lista dei possibili allenatori è stata già consegnata a Friedkin, che dovrà scegliere il candidato più idoneo. Ha parlato di un gruppo di 7-8 nomi che poi si è ristretto a 3-4. Della prima facevano parte ad esempio Fabregas ed Emery, che però hanno preferito declinare l’offerta essendo impegnati su altri fronti e in altri progetti. In quella definitiva invece ci sono quasi certamente Stefano Pioli e Maurizio Sarri. […] Pioli non è ancora stato ufficialmente contattato. La trattativa sarebbe quindi tutta da impostare. In Arabia Saudita sta bene, ha anche chiesto alla famiglia di raggiungerlo, e guadagna 12 milioni netti. Ma è logico che una chiamata della Roma, con il ritorno in bellezza in Serie A dopo una sola stagione di esilio dorato, lo stuzzichi eccome. Non è impossibile trovare un accordo, se Friedkin rompe gli indugi. […] È più semplice convincere Sarri, che ha un passato laziale più recente ma non per questo verrebbe scartato. […] La Roma sarebbe una destinazione gradita per il rilancio. Che renderebbe felice Paulo Dybala: i due hanno lavorato con grande profitto insieme un anno alla Juventus […] Friedkin valuta anche altre ipotesi, su input di Ranieri e/o Ghisolfi ma non solo. […] Friedkin ascolta tante proposte, poi incontra e decide. Italia o estero, ogni pista è plausibile fino all’ufficializzazione. In ribasso sembrano le candidature di Montella e Vieira, comparsi nelle scorse settimane. Smentita anche l’ultimissima voce circolata ieri, un contatto con Thiago Motta.

(Corsport)