Venerdì la Roma affronterà il Genoa per la ventunesima giornata di Serie A. L’obiettivo dei giallorossi è quello di tornare subito alla vittoria dopo il pareggio ottenuto in trasferta contro il Bologna. Domani alle 13, intanto, Claudio Ranieri interverrà in conferenza stampa per presentare il match contro la formazione di Patrick Vieira.
Trigoria, scarico per chi ha giocato contro il Bologna e lavoro in campo per gli altri: out Cristante. La squadra di Svilar vince la partitella (FOTO e VIDEO)
La Roma è tornata in campo questa mattina per preparare la gara di campionato contro il Genoa, in programma venerdì alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico. Nell’allenamento odierno mister Ranieri ha deciso di concedere a coloro che hanno giocato contro il Bologna un’ulteriore seduta di scarico, mentre il resto del gruppo ha lavorato in campo. Assente anche oggi Cristante, il quale non è ancora al meglio a causa del problema alla caviglia rimediato contro l’Atalanta.
La partitella di oggi è stata vinta dalla squadra composta da Svilar, Hermoso, Saud, Zalewski, Baldanzi ed El Shaarawy, i quali si sono regalati la consueta foto con esultanza finale: “Vieni anche tu Mile”, dicono il Faraone e Zalewski prima dello scatto.
Dopo aver lavorato sulla parte atletica, i giallorossi hanno eseguito delle esercitazioni su cross e tiri al volo. Infine si è giocata una partitella a campo ridotto tra la squadra arancione e bianca (la vincitrice) e l’allenamento si è concluso con un “Grazie ragazzi, grazie” di Ranieri.
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Verso Roma-Genoa 🔜#ASRoma pic.twitter.com/3PxwAtTKMg
— AS Roma (@OfficialASRoma) January 14, 2025
Europa League, dalle 12 via alla vendita dei biglietti per Roma-Eintracht
Alle 12 di oggi è scattata la vendita dei biglietti per l’ultima gara casalinga della fase iniziale di Europa League: giovedì 30 gennaio, con calcio d’inizio alle 21, la Roma ospiterà l’Eintracht Francoforte.
Il costo dei tagliandi parte da 22 euro, con riduzioni predisposte per chi ha meno di 18 anni a partire da 14 euro, valide su settori dedicati e a fronte dell’acquisto contestuale di un biglietto a tariffa intera. La partita è compresa anche nel Pack due partite: Eintracht e Napoli, acquistabile fino a mercoledì 15 gennaio alle ore 18:00. Il pacchetto permette di risparmiare notevolmente rispetto all’acquisto del singolo biglietto.
(asroma.com)
Post Match – I 7 vizi capitali
LR24 (MIRKO BUSSI) – Quando Bologna e Roma imboccano gli spogliatoi hanno appena lasciato sul campo più di 116 chilometri a testa, oltre a rimorsi di vario genere. Un dato decisamente sopra la media, almeno per la Roma, che per dire contro Lazio e Milan aveva corso 112 e 109 chilometri complessivi. Per spiegarlo, basta rivedere le ondate continue che sbattevano le squadre da un’area all’altra sempre di più col passare del tempo.
Come succede nell’1-1 del Bologna che allunga la striscia negativa di gol subiti in ripartenza dalla Roma: 7 come nessun altro in Serie A, 7 come solo il Montpellier tra i 5 principali campionati europei. Il conto è stato pagato principalmente nell’interregno di Juric: tra i due subiti col Verona, primo e terzo, quello con l’Inter sul pallone perso da Zalewski e un altro paio con la Fiorentina. La lista arriva a 7 per mano di Gabrielloni e, infine, Dallinga domenica. Ma situazioni simili hanno portato anche al gol di Reijnders col Milan o al rigore guadagnato dall’Empoli all’Olimpico a inizio campionato.
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Come ha detto Mancini nel post-partita, tutte le squadre subiscono transizioni.
Il punto è come ridurle o gestirle.
Le ripartenze nascono da palloni persi e la Roma, domenica, ha avuto il tasso più basso di passaggi riusciti della stagione (76,3%). pic.twitter.com/uENto7XWdA— Mirko Bussi (@MirkoBussi) January 14, 2025
“Tutte le squadre prendono transizioni”, ha detto Mancini nel post partita come premessa alla risposta, inevitabile, che a Trigoria si dedichi del lavoro alla risoluzione del caso che perseguita la Roma più di ogni altra squadra. Infatti, anche per i “tiri veloci” subiti, quelli in seguito a una riconquista avversaria, i 25 tentativi incassati dalla Roma sono il dato peggiore della Serie A. Se con De Rossi o Juric, per motivi diversi, i giallorossi tendevano a lasciarsi parecchio campo alle spalle degli ultimi difendenti, con Ranieri il problema sembra riproporsi sotto forme diverse. E si è visto in particolare a Bologna, quando il dato dei passaggi riusciti è coinciso con la peggiore percentuale della stagione: 76,3%. Accentuando, di conseguenza, gli inneschi in transizione.
Questo dato, oltre che per il volume di pressing che sa generare la squadra di Italiano è dovuto anche alla lunghezza media dei passaggi che con l’arrivo di Ranieri si è particolarmente allungata. Gli esempi mostrati sotto, dal cambio di campo di Paredes intercettato al rinvio lungo di Svilar ad inizio partita, aiutano a passare dalla statistica alla pratica: in entrambi i casi la Roma è inevitabilmente lunga e aperta per favorire lo sviluppo e la costruzione, questo non gli consente di poter accorciare e riaggredire, uno dei modi per evitare ripartenze, o quantomeno contendere a dovere la seconda palla ma è costretta a scappare all’indietro esponendosi a pericolosi attacchi avversari in parità numerica.
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Discorso che torna anche in costruzione: le ripetute giocate lunghe di Svilar stressavano i duelli su seconde palle, su cui la Roma faticava ad accorciare anche perché aperta e allungata per l’uscita.
Come qui, dove ci si ritrova 3v3 in pochi secondi. pic.twitter.com/mgCu3mIJih— Mirko Bussi (@MirkoBussi) January 14, 2025
Spie rosse che si erano accese più volte fino alla rottura dell’1-1: il tiro di Dovbyk dal limite dell’area viene ribattuto e Dominguez fa saltare il blocco di Saelemaekers e Paredes rovesciando immediatamente il senso dell’azione. In una gara di frequenti ribaltamenti, il Bologna ha commesso quasi il doppio dei falli della Roma (18-10 il conteggio finale), ultimo appiglio per bloccare eventuali ripartenze. Che, appunto, non si possono evitare ma le squadre più efficaci sono quelle in grado di ridurle al minimo o gestirle economicamente.
Senza una forte spinta alla riaggressione, anche perché lo stile di attacco particolarmente diretto difficilmente lo renderebbe possibile, la Roma più volte si ritrova a scappare a protezione dell’area, una scelta che incide poi sul chilometraggio complessivo. Succede anche sull’1-1 ma qui le scelte difensive a ridosso dell’area mostrano bassa sincronia: Hummels, infatti, decide di riparare al possibile 2 contro 1 su Ndicka ma in questo modo svuota il centro e soprattutto non è riconosciuta tempestivamente dal collega ivoriano che resta vicino al portatore e non ha modo di chiudere il passaggio. Che raggiungerà Dallinga ormai liberato da Mancini, costretto a stringere per assecondare la scelta difensiva iniziale di Hummels.
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Ormai a ridosso dell’area, la scelta di Hummels non risulta efficace: svuota il centro per affrontare il 2v2, la lettura non è condivisa tempestivamente da Ndicka e, oltre a non chiudere il passaggio, obbliga Mancini a stringere e liberare Dallinga. pic.twitter.com/ImIM426B7k— Mirko Bussi (@MirkoBussi) January 14, 2025
Tra i principali sistemi di protezione contro ripartenze c’è quello delle marcature preventive, sempre più spesso chiamate in causa anche se, nel caso della Roma, non sembrano essere la causa principale delle indigestioni in transizione. Raramente, infatti, la squadra di Ranieri attacca come nella sequenza raccolta sotto, al 51′, quando porta 9 giocatori negli ultimi 30 metri avversari. Qui si nota come il principale vertice avversario, giocatore posizionato in avanti e particolarmente importante per eventuali ripartenze, sia libero da presidi, con Mancini impegnato al cross pochi secondi prima e Saelemaekers distratto dallo sviluppo dell’azione. Una libertà che consente a Dominguez di azionare nuovamente la sua conduzione frenetica che in poco tempo sposterà il problema nella metà campo romanista in un 2 contro 2 ad alto rischio, poi sventato dal recupero di Paredes.
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L’altro tema è sulle marcature preventive, qui la Roma sviluppa esternamente con Mancini e ha 9 giocatori negli ultimi 30 metri ma nessuno che presidi i vertici avversari (Dominguez qui).
Tiro ribattuto e altro 2v2 ad alto rischio in campo aperto. pic.twitter.com/MF6sdUKeHq— Mirko Bussi (@MirkoBussi) January 14, 2025
Calciomercato Roma: Frattesi continua a spingere per la cessione. No dell’Inter a Cristante, può rientrare nell’operazione Pellegrini
Gli ultimi infortuni di Chalanoglu e Mkhitaryan potrebbero aprire le porte da titolare per Davide Frattesi nelle prossime gare ma non sembrano modificare le intenzioni del centrocampista inseguito dalla Roma che spinge ancora per essere ceduto.
L’Inter, però, non è disposta ad accettare offerte inferiori ai 40 milioni, con Pellegrini che può rientrare nell’operazione mentre il nome di Cristante non muove l’interesse dei nerazzurri, pronti invece a lanciarsi su Ricci.
🔴https://t.co/VdiktdtZ9x | #Frattesi può avere più spazio con gli ultimi infortuni, ma spinge ancora per la cessione: l’#Inter non accetta meno di 40 milioni🔥
🚨#Pellegrini può ancora rientrare nell’affare con l’#ASRoma, #Cristante non scalda e a #Marotta piace #Ricci📲…
— calciomercato.it (@calciomercatoit) January 14, 2025
Colpo Roma e primo posto. Il Torino va ko
La baby Roma rialza la testa dopo due sconfitte di fila che avevano aperto il nuovo anno. Il colpo è grosso perché arriva nella tana dol Torino: 4-2 il punteggio finale nonostante le assenze, tra le altre, di Misitano e Graziani. Il poker lo calano Sugamele, Marazzotti, Reale e Levak nella prima ora di gioco. Da segnalare l’ottima prova di Sangaré sulla corsia di destra, ma anche l’infortunio di Marin. (…)
(corsport)
L’ottava di Paulo, tutta un’altra storia
L’analisi degli errori, del settimo gol preso in contropiede addirittura in una situazione di vantaggio, ma anche la consapevolezza di un percorso che nei risultati sta diventando virtuoso: Ranieri ha trascorso il lunedì a Trigoria tra l’allenamento blando di coloro che avevano giocato a Bologna e un confronto coni giocatori per esaminare la partita. (…) Ma non c’è molto tempo di rimuginare: la Roma torna in campo già fra tre giorni contro il rinvigorito Genoa di Vieira, che nelle 8 partite in panchina ha conquistato 14 punti perdendo solo contro il Napoli. (…) Contro il Parma ha giocato El Shaarawy, a Milano è toccato a Pisilli, poi è stato scelto due volte Pellegrini. Venerdì potrebbe tornare in ballo El Sha, che proprio nel Genoa si è affermato da giovanissimo calciatore. Quanto a Dybala, salvo contrattempi fisici, Ranieri vorrebbe schierarlo per l’ottava volta consecutiva in campionato. Non gli è mai successo da quando gioca nella Roma. E più in generale non gli capita da 6 anni, per la precisione nel periodo tra il dicembre 2018 e il gennaio 2019, con la “prima” Juventus di Allegri. A Bologna, Ranieri gli ha risparmiato gli ultimi minuti proprio per evitare infortuni. Idea è di utilizzarlo contro il Genoa e anche il giovedì successivo in Olanda, contro l’Az Alkmaan in una serata che può rivelarsi decisiva per la qualificazione ai playoff di Europa League. Per domenica 26 a Udine poi si vedrà. (…)
(corsport)
È una Roma scoperta
Ranieri che subisce gol in contropiede è un po’ la sintesi della legge del contrappasso, ossia della rigorosa corrispondenza della pena alla colpa. (…) L’ultima, la più grave perché la Roma era in vantaggio 1-0 a Bologna con il pareggio di Dallinga – i giallorossi hanno subito rete sul rovesciamento di fronte. Era accaduto anche a Como con Paz e a Milano con Reijnders. Una tendenza che a Trigoria si portano dietro dall’inizio dell’anno perché oggi, nei top 5 campionati in Europa, la Roma e il Montpellier sono le squadre che hanno subito più reti (7) con le ripartenze. (…) La sensazione, confermata dalle situazioni che si ripetono sempre più frequentemente (a Milano ad esempio oltre al gol subito, ce ne sono state almeno un altro paio) è che sia un problema strutturale. Se la Roma vuole giocare con il 3-4-2-1 o 3-5-2 e ha due attaccanti (Dybala e Dovbyk), un trequartista (Pellegrini), un’ala prestata al ruolo di terzino (Saelemaekers) e un terzino che sa più attaccare che difendere (Angelino) o l’assetto è prettamente difensivo come accaduto con la Lazio oppure è inevitabile che la Roma si sbilanci. Anche perché basta che uno tra Koné e Paredes giochi sotto ritmo (a Bologna è accaduto al francese) e la squadra va in grande sofferenza su quelle che in gergo vengono ormai definite “seconde palle”. Tra l’altro se il baricentro si alza, dall’addio di Ibanez, indisciplinato tatticamente ma un ottocentista pre-stato al calcio, la Roma non ha più un difensore veloce nei recu-peri a tutto campo: Hummels non lo è mai stato, Mancini nemmeno. C’è Ndicka che pur essendo più lesto dei compagni di reparto non ha però ha la rapidità del brasiliano. Come risolverlo? Inserendo un centrocampista più dinamico (Pisilli) in mezzo al campo? (…)
(Il Messaggero)
Antonello, l’annuncio in arrivo a febbraio. Idea Sartori ds? Da Bologna smentiscono
IL ROMANISTA (A. DI CARLO) – Il countdown è destinato a terminare tra pochi giorni, interrompendo un arco temporale dove la struttura dirigenziale della Roma è stata davvero ridotta ai minimi termini, dopo l’addio, ormai datato settembre, dell’ex CEO greca Lina Souloukou. La cautela su questo tema dev’essere sempre massima, visti i costanti ribaltoni e lo slittamento dell’annuncio definito spesso sempre “imminente”. Ma Alessandro Antonello è pronto per diventare il nuovo CEO giallorosso. L’attuale amministratore delegato dell’Area Corporate dell’Inter ha superato l’agguerrita concorrenza di Marzio Perrelli di Sky Sport e di Claudio Fenucci del Bologna e ora sta sistemando gli ultimi dettagli di uscita dai quadri dirigenziali del club nerazzurro, per poi insediarsi a Trigoria per i primi di febbraio. (…) Per il ruolo di Ds da Verona parlano di un interesse manifestato nei confronti di Sogliano, mentre negli ultimi giorni con insistenza hanno accostato il nome di Sartori al club giallorosso. A blindare l’attuale ds bolognese ci ha pensato Claudio Fenucci: «Con Sartori stiamo parlando del rinnovo del contratto in scadenza a giugno. Per me non ci sono problemi. Lo vedo tutti i giorni, arriveremo a una soluzione. Quando ci saranno novità le comunicheremo».
La trasferta surreale dei tifosi
Comunque, é stata un’invasione. Erano 1.500 i tifosi della Roma presenti al Dall’Ara, nonostante il divieto di ingresso imposto dal Viminale ai residenti nella regione Lazio. Alcuni però sono riusciti a intrufolarsi lo stesso, aggiungendosi al contingente di appassionati che vivono nel centro-nord Italia. Altri invece hanno deciso di partire, avendo già pagato i biglietti del treno e gli alberghi, per vivere un weekend a Bologna e poi assistere alla partita in televisione, in uno dei pub del centro. (…) In molti si chiedevano se l’intervento del governo potesse dal loro diritto al rimborso del viaggio, oltre ovviamente alla restituzione dei soldi spesi per il biglietto dello stadio. E’ una questione di cui la Roma si sta occupando, senza escludere un risarcimento sotto forma di bonus per le trasferte future. (…)
(corsport)