Sassuolo-Roma, EL AYNAOUI: “Sono pronto e a disposizione di Gasperini”

Al Mapei Stadium va in scena la partita tra Sassuolo Roma, valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma oggi alle ore 15. Poco prima del calcio d’inizio Neil El Aynaoui ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della piattaforma. Ecco le parole del calciatore giallorosso.

EL AYNAOUI A DAZN

Ti sta mancando continuità?
“Io sono a disposizione di Gasperini. Quando il mister mi chiama in causa mi faccio trovare pronto”.

SASSUOLO-ROMA 0-1: Decide Dybala. Giallorossi che agganciano il Napoli in vetta al campionato (FOTO, VIDEO e DIRETTA)

Dopo 2 partite senza vittorie, tra Serie A ed Europa League, la Roma torna a vincere in campionato e lo fa convincendo. I giallorossi battono per 0-1 il Sassuolo in trasferta grazie ad un gol di Paulo Dybala, il 201esimo della sua carriera. Il primo tempo inizia in salita per la formazione di Gasperini, con i neroverdi che mettono in forte difficoltà la retroguardia difensiva. Più volte, infatti, la squadra di Grosso sfiora il vantaggio con gli inserimenti di Thorstvedt e Berardi. Al 16’, peró esce fuori la Roma. Dybala pesca Cristante in area, il centrocampista tenta la conclusione ma Muric para. Sulla ribattuta arriva la Joya che fa 1-0. Lo stesso argentino sfiora il raddoppio al 33’ su calcio di punizione che fa la barba al palo. Il resto dei primi 45 minuti, poi, scorre via velocemente, con il Sassuolo che cerca invano spazi per ripartire.

Nella ripresa i neroverdi tornano in forte pressing nell’area della Roma e cercano con insistenza il gol del pareggio. Il pericolo più grande, peró, lo creano lo stesso i giallorossi al 68’. Buono scambio tra i due subentrati Dovbyk e Pellegrini, il centrocampista romano arriva davanti a Muric e tenta lo scavetto, la conclusione finisce peró sul palo. I ragazzi di Gasperini crescono di condizione e sfiorano più volte il raddoppio, soprattutto con un ispiratissimo Wesley. Dopo gli ultimi minuti di gestione, la Roma strappa i 3 punti da un campo ostico e si riprende la vetta della Serie A. Sassuolo che invece scende al dodicesimo posto.

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IL TABELLINO

SASSUOLO: Muric; Walukiewicz, Idzes, Romagna (39′ Candé), Doig; Koné (81′ Cheddira), Matic, Thorstvedt 60′ Vranckx); Berardi (60′ Volpato), Pinamonti, Fadera (81′ Laurienté).
A disp.: Turati, Zacchi, Nyarko, Paz, Moro, Coulibaly, Odenthal, Lipani, Iannoni, Pierini.
All.:
Grosso.

ROMA: Svilar; Çelik, Mancini, Ndicka; Wesley (87′ Rensch), Koné, Cristante (66′ Pellegrini), Tsimikas (46′ Hermoso); El Aynaoui, Bailey (50′ Dovbyk); Dybala (Soulé).
A disp.: Vasquez, Gollini, Ziolkowski, Sangaré, Ghilardi, Baldanzi, Pisilli, Ferguson, El Shaarawy.
All.:
Gasperini.

Arbitro: Manganiello. Assistenti: Berti-Fontemurato. IV Uomo: Fabbri. VAR: Pezzuto. AVAR: Sozza.

MARCATORE: 16′ Dybala

AMMONITI: 24′ Mancini (R), 34′ Thorstvedt (S), 37′ Doig (S), 47′ Hermoso (R), 77′ Volpato (S)


LA CRONACA DELLA PARTITA


PREPARTITA

14:29 – Inizia il riscaldamento.

14:15 – Il Sassuolo annuncia la formazione ufficiale scelta da Grosso.

14:05 – La Roma annuncia la formazione ufficiale scelta da Gasperini.

13:57 – Roma arrivata al Mapei Stadium.

13:34 – Il giornalista di Sky Sport Angelo Mangiante anticipa la formazione ufficiale della Roma.

13:26 – Ecco una panoramica dello spogliatoio giallorosso.

13:02 – Ecco una panoramica del Mapei Stadium a due ore dal calcio d’inizio di Sassuolo-Roma.

Atalanta, Juric smentisce Carnesecchi come Gasperini con Dybala: “Parli di meno e faccia il professionista”

Nella serata di ieri è andata in scena la partita tra Cremonese e Atalanta, valida per l’ottava giornata di Serie A e terminata con il risultato di 1-1. La Dea è rimasta imbattuta, ma non è riuscita a ingranare e in 8 partite ha ottenuto soltanto 2 vittorie e 6 pareggi. Nel post partita Marco Carnesecchi, portiere nerazzurro, si è sfogato ai microfoni di Sky Sport: “Finché hai questi ritmi non vai avanti, quindi o ci diamo una svegliata o arriveremo molto molto indietro. Dobbiamo darci una svegliata tutti quanti, dal primo all’ultimo me compreso, bisogna andare più forte, essere più cattivi, non si può prendere sempre gol alla prima occasione. Penso che sia una cosa di squadra, dobbiamo metterci lì, parlarne e darci una grandissima svegliata. Chi è stanco deve alzare il braccio e dire ‘sono stanco, voglio riposare’. Quando si va in campo si deve dare l’anima. Io sono il primo che si deve dare una svegliata e mi devo analizzare”.

Poco dopo è arrivata la risposta dell’allenatore Ivan Juric, in un battibecco che ha ricordato molto quanto accaduto nel post gara di Roma-Viktoria Plzen tra Paulo Dybala e Gian Piero Gasperini: “Carnesecchi è ambizioso, però ha sbagliato completamente. Deve imparare a fare il professionista: parlare molto di meno, ma non solo lui, e concentrarsi sul lavoro e quello da fare in campo. Non credo che Carnesecchi sia indicato per parlare della situazione. Si impegnano tutti, non è un discorso da fare, se crei 20 occasioni e non segni ci sono tanti motivi”.

Greco: “Luis Enrique un visionario, a Roma trattato come un incapace”

FANPAGE.IT – Leandro Greco, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista al portale e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura nella Capitale. Ecco le sue dichiarazioni.

Tornare sulla panchina della Roma cos’è, un semplice obiettivo o solo un sogno?
“Ho appena cominciato a fare l’allenatore, mi sembra prematuro fare questo tipo di discorsi. Non è per sviare la domanda, tutti conoscono il mio attaccamento alla Roma, ma direi che per il momento sono messi molto bene…”.

Ecco, appunto: lei è stato giocatore di Gasperini nella stagione 2014/2015 al Genoa: che effetto le fa vederlo sulla panchina giallorossa e si aspettava, da lui, una carriera così importante?
“Sì, me lo sarei aspettato. Perché si vedeva subito che aveva concetti di gioco all’avanguardia e una grandissima determinazione. Perché il Gasperini che vedo oggi sulla panchina della Roma è esattamente lo stesso che ho vissuto io, solo che adesso ha raggiunto quella autorevolezza per cui, quando dice o fa qualcosa di ‘tosto’, non viene più guardato come un marziano, come magari succedeva qualche anno fa”.

Tornando all’attualità: ha fiducia nella sua Roma quest’anno?
“Grandissima fiducia, perché in quell’ambiente serviva proprio uno come Gasperini, che non si fa condizionare da un clima molto caldo e spesso umorale e che non ha paura di entrare ‘a gamba tesa’, se serve. Lui va sempre dritto per la sua strada, non lo scalfisce nulla. Mi aspetto che il mister ribalti tutto e sono convinto che farà benissimo”.

Gasp è l’allenatore che più di ogni altri ti ha fatto venir la voglia di allenare?
“Ne ho avuti tanti bravi, da Spalletti a Ranieri, passando per Gasperini, ma il tecnico che mi ha veramente cambiato da calciatore, e ha cominciato a farmi ragionare da allenatore, è Luis Enrique. È semplicemente un visionario, talmente avanti nei concetti, nel suo modo di gestire il gruppo e svolgere il suo ruolo, che a Roma purtroppo non è stato capito. Anzi, a volte è stato trattato proprio da incapace, quando invece era semplicemente avanti anni luce. Credo che sia stata un’opportunità persa per tutti. Quanto ha fatto nel proseguo della sua carriera, lo dimostra, ma già a quei tempi aveva metodologie uniche e, probabilmente, se l’avessimo trattato diversamente, avremmo assistito a qualcosa di storico”.

Tornando alla tua “carriera” da tifoso: qual è il ricordo più bello?
“Sicuramente la vittoria dello Scudetto, anche se quel giorno non ero sugli spalti…”.

Ma, come, uno della Curva Sud che si perde la partita della storia della Roma?
“Ho detto che non ero sugli spalti, non che non ci fossi… (ride, ndr). Ero in campo a fare il raccattapalle, proprio sotto la Sud, e ricordo l’emozione al momento dell’invasione di campo. Eravamo tutti convinti che fosse finita e stavamo già festeggiando, poi ci hanno richiamato per gli ultimi minuti ed è stato strano contenere l’emozione ancora per un po’. È stato comunque un momento indimenticabile”.

Quali altri momenti di questo tipo hai vissuto, invece, da calciatore?
“Tanti, a partire dall’esordio in Champions League a Basilea, dove per altro ho anche segnato. Quell’anno (stagione 2010/2011, ndr) ero destinato ad andare ancora in prestito, ma ho fatto un ottimo pre-campionato e Ranieri un giorno mi ha preso da parte: ‘Non ti posso garantire nulla, ma tu continua così e poi vediamo cosa si può fare’. Alla fine, alcune opportunità di mercato non si sono concretizzate e sono rimasto a Roma. Per un paio di mesi non ho visto il campo, poi a Basilea dovevo andare in tribuna e, all’ultimo momento, mi chiamano per andare in panchina perché non c’erano più centrocampisti. Alla fine, entro e segno, da lì è cambiato tutto…”.

Pochi giorni dopo (7 novembre 2010), hai giocato quasi tutto il derby, per altro vincendolo in “trasferta” (0-2)…
“Un’emozione forte, devo dire, perché fino a qualche giorno prima non stavo attraversando un momento particolarmente positivo e in pochissimo tempo mi è cambiata la vita. Esordio in Champions League e derby vinto, giocando più di un tempo. Al 39’ Menez si è infortunato e, vista la buona prestazione di Basilea, Ranieri mi ha dato fiducia. Io viaggiavo veramente a un metro da terra, mi riusciva tutto e infatti anche in quella partita ho fatto un’ottima figura. E, poi, abbiamo anche vinto, quindi non potevo chiedere di meglio”.

Come si fa a spiegare a chi non è di Roma, cos’è il derby?
“Semplice, non si può. A volte non si riesce a spiegare nemmeno a quelli di Roma, figurati agli altri (ride, ndr). È uno stress, soprattutto per i calciatori romani, perché si è troppo coinvolti. Hai perennemente genitori, parenti, amici, tifosi che ti ricordano che si deve vincere, come se ce ne fosse bisogno. Dunque, quando finisce, è quasi una liberazione. A volte, vincerlo è prima di tutto un sollievo e solo dopo ti godi il momento (sorride, ndr)”.

E pensare che, ad un certo punto, prima di vivere queste emozioni, hai rischiato anche di dover abbandonare il calcio…
“In realtà, ho rischiato proprio di abbandonare questo Mondo. Ero nella Primavera della Roma e sono stato ricoverato per un’infezione. Mi rivoltano come un calzino, poi la diagnosi: setticemia. Sono stato in ospedale per mesi, non camminavo più. In quel momento l’ho vissuta con l’incoscienza giovanile, il mio unico obiettivo era tornare a giocare, ma con il tempo ho realizzato quanto sia stato fortunato. Devo ringraziare i medici, anche quelli della Roma che non mi hanno mai abbandonato, poi la società, Conti e De Rossi senior che mi sono stati vicinissimi e mi hanno aiutato tanto a superare quel momento”. […]

A proposito di divinità: che effetto ti ha fatto, da tifoso giallorosso, giocare con l’idolo di tutti i romanisti?
“Ovviamente è stato strano ritrovarmi con Totti nello stesso spogliatoio, ma dopo i primi momenti di inevitabile soggezione, poi Francesco si è rivelato per quello che è, una persona semplice, che ti mette a tuo agio. Nonostante sia praticamente un idolo a Roma, non è certamente uno che vive sul piedistallo. Anzi, è un ragazzo molto alla mano, simpaticissimo, davvero un uomo-spogliatoio, un leader vero”.

A proposito di quello spogliatoio, come è stato dividerlo con Cassano e le sue “cassanate”?
“Diciamo che non ci siamo annoiati, anche perché quelle che sono uscite sono solo una parte di quelle che in quegli anni abbiamo vissuto da dentro. Antonio è un ragazzo simpaticissimo, ma devo dire che ammiro i mister dell’epoca, perché – con sincerità e tanta umiltà – oggi, da allenatore, se capitasse a me, non so se sarei in grado di gestire certe situazioni (sorride, ndr). Lo spogliatoio è un ambiente molto delicato e trovare un equilibrio non è affatto facile. Quando ci riesci, devi preservarlo in ogni modo”.

Qual è stato, invece, il giocatore più “fastidioso” incontrato nella tua carriera?
“Anche se era un mio compagno, devo dire che Pizarro era veramente insopportabile. Non dal punto di vista caratteriale perché anche lui era simpaticissimo e un uomo-spogliatoio, ma perché, quando lo andavi a pressare in partitella, cercando di togliergli la palla, cominciava a sterzare una-due, dieci volte, e tu non la vedevi mai. Un giocatore di un livello eccezionale, forse anche sottovalutato per la sua qualità e quella che riusciva a dare al gioco delle squadre in cui giocava. Che giocatore El Pek…”.

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SASSUOLO-ROMA: dove vederla in tv, le probabili formazioni e le quote

La Roma vuole dimenticare il clamoroso ko casalingo contro il Viktoria Plzen e oggi alle ore 15 ha l’occasione per riscattarsi: i giallorossi affronteranno il Sassuolo al Mapei Stadium nel match valido per l’ottava giornata di Serie A. I capitolini si trovano al terzo posto in classifica con 15 punti e in caso di vittoria aggancerebbero il Napoli in vetta, mentre i neroverdi sono undicesimi a quota 10.

Gasperini è pronto ad affidarsi allo zoccolo duro della squadra, effettuando alcuni cambi rispetto alla gara di Europa League: Celik-Mancini-Ndicka davanti a Svilar, a destra Wesley e a sinistra Tsimikas. A centrocampo Koné recupera e gioca al fianco di Cristante, mentre in attacco torna Dybala in versione falso nove e alle sue spalle agiranno Soulé e uno tra Pellegrini e Bailey.

DOVE VEDERE SASSUOLO-ROMA IN TV E IN STREAMING

Sassuolo-Roma sarà trasmessa in esclusiva sulla piattaforma DAZN. Per vedere la partita in diretta è necessario connettersi all’app Dazn tramite Smart tv collegata alla connessione internet, console di gioco (Play Station e Xbox) oppure Google Chromecast, Amazon Fire Stick Tv e TIMVISION BOX. Inoltre coloro che sono abbonati anche a Sky potranno seguire il match sul canale 214 attivando ‘Zona DAZN’.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SASSUOLO: Muric, Walukiewicz, Idzes, Romagna, Doig, Koné, Matic, Thorstvedt, Berardi, Pinamonti, Laurienté.

ROMA: Svilar; Çelik, Mancini, Ndicka; Wesley, Koné, Cristante, Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Dybala.

LE QUOTE

SASSUOLO-ROMA1X2
EUROBET4.303.451.85
SISAL4.503.401.90
PLANETWIN3654.303.451.87
SNAI4.403.501.85

LR24

Serie A, Cremonese-Atalanta 1-1: a Vardy risponde Brescianini

Nel match serale dello stadio Zini, la Cremonese di Davide Nicola ha fermato sull’1-1 l’Atalanta di Ivan Juric. Continua quindi l’imbattibilità della Dea che è rimasto l’unico club senza sconfitte in questa Serie A, mentre, i lombardi confermano le impressioni positive delle prime giornate. A portare in vantaggio il club di casa è stato Jamie Vardy con il suo primo gol italiano. All’inglese ha poi risposto Brescianini, entrato poco prima. Il pareggio tra le due compagini non sposta gli equilibri della classifica, con la Cremonese che sale momentaneamente al decimo posto con 11 punti. L’Atalanta, invece, raggiunge la Juventus al settimo posto con 12 punti.

Serie A, Napoli-Inter 3-1: partenopei in vetta a +3 sulla Roma

Il Napoli vince il big match dell’ottava giornata e batte 3-1 l’Inter, volando a 18 punti in classifica. Una vittoria importante per i partenopei, che però hanno perso per infortunio Kevin De Bruyne, uscito subito dopo aver trasformato il calcio di rigore del momentaneo vantaggio al 33′. Nella ripresa, dopo il gran gol di McTominay per il raddoppio dei padroni di casa e il rigore di Çalhanoğlu per gli ospiti, è stato Anguissa a trovare il gol del definitivo 3-1, che ha chiuso i conti.

Un risultato che ridisegna le zone alte della classifica e che interessa da vicino la Roma, impegnata domani contro il Sassuolo. Con questa vittoria, il Napoli si porta a 18 punti, staccando l’Inter che resta ferma a 15, alla pari proprio dei giallorossi. Un’eventuale vittoria della squadra di Gasperini a Reggio Emilia permetterebbe quindi di agganciare il Napoli in vetta alla classifica.

Napoli, si ferma De Bruyne: problema muscolare dopo il rigore, a rischio la sfida con la Roma

Brutta notizia in casa Napoli a poco più di un mese dalla sfida contro la Roma del 30 novembre. Nel corso della partita di oggi, infatti, il club partenopeo ha dovuto fare i conti con l’infortunio occorso a Kevin De Bruyne. Al 32′ minuto, il centrocampista belga si è presentato sul dischetto per calciare un calcio di rigore. Dopo aver trasformato il penalty, ha immediatamente avvertito un forte dolore muscolare ai flessori della coscia. Le immagini del giocatore, accompagnato a braccio dallo staff medico per lasciare il campo, hanno subito fatto temere il peggio.

L’infortunio appare serio e, anche se i tempi di recupero sono tutti da valutare, la sua presenza per il big match contro la Roma è ora a rischio.

Primavera, Della Rocca: “Stiamo giocando da grande squadra, con i principi del mister” – Terlizzi: “L’esordio dal 1′? Una grande emozione” (VIDEO)

Al termine della vittoria per 2-0 contro il Torino, anche i protagonisti in campo Mattia Della Rocca, autore del gol che ha sbloccato il match, e Federico Terlizzi, all’esordio dal primo minuto, hanno commentato la prestazione ai canali ufficiali del club.

Le parole di Della Rocca:
Una grande prestazione, la sensazione è che la squadra si senta forte e consapevole.
“Dentro al campo, sicuramente lo percepiamo. Stiamo giocando veramente da grande squadra, con i principi che ci ha dato il mister sin dall’inizio, sin dalla preparazione.


Quarta vittoria consecutiva contro un avversario non facile. Il tuo gol è arrivato in un momento chiave, quando il Torino sembrava crederci.
“Anche dal campo sapevamo che il Torino era una squadra molto fisica, poteva metterci sicuramente in difficoltà. Siamo stati bravi noi a gestire i momenti, a difendere soprattutto, e poi, quando c’è stato da attaccare, a sfruttare al meglio le occasioni che


Il tuo gol è sembrato facile, ma non lo era affatto. Hai pensato subito a quel tocco sotto?
“Sì, appena mi è arrivata la palla fantastica di Romano ho pensato subito a controllare. Ho visto che il portiere mi arrivava in tuffo basso e ho scavalcato la palla. Non ci ho


Le parole di Terlizzi:
Una grande emozione per te, l’esordio dal primo minuto in una vittoria così importante.
“È una grande emozione, fare l’esordio dal primo minuto soprattutto in una partita del genere, vincendo in casa e conquistando tre punti importanti contro un’ottima squadra”.

Sei un giocatore molto fisico e coraggioso. Dove pensi di dover migliorare?
“Penso di dover migliorare sui primi metri, come mi dice sempre il mister, e magari a essere più concentrato durante tutto l’arco della partita per 90 minuti”.
Questa è la quarta vittoria consecutiva senza subire gol. Voi difensori state lavorando molto bene.

“Sì, sì, stiamo facendo bene difensivamente e speriamo di allungare questa striscia di clean sheet”.

Cosa speri per il resto della tua stagione?
“Spero di continuare così, giocando e migliorando”.

(asroma.com)

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Primavera, Guidi: “Stiamo diventando squadra. I ragazzi sono calciatori futuribili per il calcio professionistico” (VIDEO)

Al termine della vittoria per 2-0 contro il Torino, la quarta consecutiva senza subire gol, il tecnico della Roma Primavera Federico Guidi ha commentato la prestazione dei suoi ragazzi ai canali ufficiali del club, mostrando grande soddisfazione ma tenendo alta la concentrazione in vista del futuro:
“La soddisfazione nasce dal fatto che la prestazione è stata fatta al cospetto di una grandissima squadra, quindi siamo tutti contenti. Mi ripeto per l’ennesima volta: la strada è tracciata, perché stanno dando segnali evidenti di crescita, ma dobbiamo percorrerla ancora molto, molto, molto velocemente. Dobbiamo stare a testa bassa e pedalare forte perché siamo soltanto all’inizio”.

Quattro vittorie consecutive e quattro partite senza subire gol. La squadra ha trovato una sua solidità?
“Sì, la squadra sta diventando squadra. Non stiamo commettendo gli errori che facevamo all’inizio della stagione, sia a livello di squadra ma soprattutto a livello di singoli, nella tattica individuale. I ragazzi, come speravo, avevano ampi margini di miglioramento e ce ne sono ancora tantissimi. Gliel’ho detto proprio oggi in riunione: nemmeno loro sanno quali sono i loro limiti. Ora devono spingere, perché penso che possano diventare calciatori di prospettiva e futuribili nel calcio professionistico”.

(asroma.com)

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