Tavano (ag. Bove): “Edoardo ha voglia di giocare, siamo ottimisti. Italia o estero? Non possiamo sbilanciarci”

RADIO 1 SPORT – Diego Tavano, agente di Bouaskar Slim e di Edoardo Bove, ha parlato del ritorno in campo di quest’ultimo. Dopo il malore che lo ha colpito poco più di un anno fa, l’ex centrocampista della Roma ha voglia di tornare in campo. Ecco le sue parole.

Sul rientro in campo
“Edoardo ha una grandissima voglia di giocare. Stiamo rispettando i tempi, ma, siamo ottimisti: vederlo di nuovo in campo è il sogno di tanti italiani. Tutti, indistintamente, gli vogliono bene”.

Le ultime novità
“Si sta allenando e speriamo di vederlo presto in azione. Italia o estero? Non possiamo sbilanciarci, ma, il desiderio di tornare è fortissimo”.

Coppa Italia, Napoli ai quarti: battuto il Cagliari dopo i rigori. Errori di Felici, Neres e Luvumbo

Napoli ai quarti di finale di Coppa Italia dopo i calci di rigore. Allo Stadio Maradona, negli ottavi di finale della competizione, gli azzurri sfidano il Cagliari, prossimo avversario della Roma in campionato nella gara prevista per domenica pomeriggio. Al 28′ gli azzurri sbloccano la gara grazie alla rete di Lucca, nella ripresa Esposito pareggia i conti chiudendo la partita sull’1-1. Dopo i tempi regolamentari il Napoli passa dopo 20 tiri dal dischetto: per i sardi errori di Felici che centra la traversa e Luvumbo, per gli azzurri quello di Neres.

AS Roma: primo workshop per lo staff sanitario e atletico. Presenti Gasperini, Ranieri e Massara (FOTO)

Oggi è andato in scena presso il Policlinico Campus Bio-Medico il workshop intitolato “Allenarsi allo sprint e attraverso lo sprint” su iniziativa della Roma per aggiornamento professionale per per tutti i componenti dello staff sanitario e atletico. La nota della Roma:

Iniziativa di aggiornamento professionale e team-building organizzata dal Club per tutti i componenti dello staff sanitario e atletico presso il Policlinico Campus Bio-Medico.

Un’occasione per incontrarsi, confrontarsi e fare il punto sullo stato dell’arte della preparazione atletica e del recupero dei calciatori infortunati. Questo il senso del workshop intitolato “Allenarsi allo sprint e attraverso lo sprint”, che si è svolto il 3 dicembre all’Auditorium del Cu.Bo. presso la sede di Trigoria della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Official Medical Partner dell’AS Roma.

Il Responsabile Medico Bernardino Petrucci e l’Head of Performance Carlo Spignoli hanno riunito lo staff sanitario e i preparatori atletici di tutte le formazioni giallorosse per dare vita ad una preziosa occasione di condivisione e di aggiornamento sui temi della performance, della prevenzione, della gestione dell’infortunio e del ritorno in campo.

A dare il benvenuto agli oltre cento partecipanti del workshop – accolti da Claudio Ranieri e Gian Piero Gasperini – sono stati l’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Paolo Sormani e il Responsabile della Traumatologia e Medicina dello Sport e Vicedirettore Scientifico del Policlinico Umile Giuseppe Longo

Presenti in platea anche alcuni dirigenti dell’Area Sportiva del Club come Ricky Massara, Maurizio Lombardo, Betty Bavagnoli Alberto De Rossi oltre all’allenatore della Primavera maschile Federico Guidi.

(asroma.com)

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Addio a Maurizio Thermes: giocò nella Roma tra il 1958 e il 1960. Il club: “Ci stringiamo al dolore della famiglia”

Lutto in casa giallorossa: addio a Maurizio Thermes, scomparso oggi all’età di 86 anni. Thermes, di ruolo centrocampista, indossò la maglia della Roma tra il 1958 e il 1960. Lo rende noto il club giallorosso pubblicando su X il suo cordoglio: “L’AS Roma piange la scomparsa di Maurizio Thermes, che vestì la nostra maglia tra il 1958 e il 1960. Il Club si stringe al dolore della famiglia”.

Angelino: attesi nuovi esami per capire come procede la fase di riatletizzazione

Novità per quanto riguarda le condizioni fisiche e atletiche di Angelino. Secondo quanto riferito dall’edizione online del quotidiano, infatti, nei prossimi giorni lo spagnolo svolgerà ulteriori esami per capire come sta procedendo la fase di riatletizzazione. Angelino è out da due mesi a causa di una bronchite asmatica che lo ha fortemente debilitato.

(ilmessaggero.it)

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Roma-Napoli, scontro verbale fra Cristante e McTominay. Il 4 allo scozzese: “Pesi 100 kg e fai ‘ste sceneggiate” (VIDEO)

Scontro verbale fra Bryan Cristante e Scott McTominay. Durante il match di domenica, il centrocampista della Roma e del Napoli non se le sono mandate a dire dopo un contrasto a centrocampo. Come riportato da Dazn, il numero 4 ha detto all’avversario: “Pesi 100 kg e fai ‘ste sceneggiate?“. “Chiudi la bocca e sparisci“, la risposta del giocatore del Napoli.

Venturi: “La Roma? I migliori anni della mia vita”. Il club ricorda il suo capitano con un’intervista d’archivio

Ieri, 2 dicembre 2025, è scomparso Arcadio Venturi, uno dei capitani storici della Roma del dopoguerra e membro della Hall of Fame del club. Centrocampista completo, ha indossato la maglia giallorossa per 290 partite tra il 1948 e il 1957. Per ricordarlo, il club giallorosso ha riproposto un’intervista realizzata qualche anno fa dai media ufficiali della società, in cui Venturi ripercorreva la sua carriera.

Cosa successe dopo la retrocessione nel 1951?
“Fu una tragedia. Venimmo bersagliati dalle chiacchiere e in quei giorni uscì pure uno scandalo sui giornali. Alcuni miei compagni di squadra furono beccati dalla stampa dopo alcune frequentazioni notturne (…). Per fortuna a me non venne mai in mente di dar retta a quei signori poco raccomandabili”.

Restò fuori dalle polemiche?
“Sì, ero molto giovane e qualsiasi cosa facessi dovevo rendere conto al direttore sportivo Biancone (…). Lui mi convocava in sede a via del Tritone e lì mi metteva in guardia su vari aspetti. Gli chiesi un permesso pure quando acquistai un’automobile”. (…)

Il primo campionato in giallorosso si concluse con una salvezza stentata.
“Vero, evitammo la Serie B per pochi punti, ma questo non servì per evitare la retrocessione nella stagione successiva. Ma era una Roma povera, la società non aveva grandi mezzi a disposizione. Per fortuna, dopo essere tornati in A, arrivò Sacerdoti che attuò un cambiamento radicale. Il presidente portò giocatori di livello internazionale come Ghiggia e costruì una squadra importante”.

Che rapporto la legava a Ghiggia? Alcides decise di chiamare il figlio Arcadio in suo onore…
“Vero e glielo sconsigliai pure… (ride, ndr) Arcadio non mi ha mai fatto impazzire come nome, pure oggi non è molto comune, ma a lui piaceva e decise così. Ero un suo grande amico. Tuttavia, avevo instaurato ottimi rapporti con tutti, ho sempre avuto un carattere espansivo”.

Lo stipendio dell’epoca?
“Circa 105.000 lire al mese. Ed era un ottimo ingaggio perché io militavo in una squadra come la Roma che faceva capo a una città con almeno cinquecentomila abitanti. All’epoca lo stipendio variava anche da questo fattore: più persone venivano a vederci allo stadio, più prendevamo ogni mese. Non c’erano ovviamente gli introiti delle televisioni o altre entrate. Tutto dipendeva dal botteghino”.

La Roma per lei?
“I migliori anni della mia vita. Se avessi potuto, sarei rimasto tutta la carriera. Non l’ho mai discussa la Roma, io, l’ho solo amata”.

(asroma.com)

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Pastorello (ag. FIFA): “Krstovic? La Roma era interessata. L’insistenza dell’Atalanta ha fatto la differenza”

Un retroscena di mercato che riguarda da vicino la Roma. Federico Pastorello, agente e intermediario, ha confermato che la scorsa estate i giallorossi erano tra i club fortemente interessati a Nikola Krstovic, l’attaccante poi passato dal Lecce all’Atalanta per circa 25 milioni di euro. Intervistato da Tuttomercatoweb, Pastorello ha ripercorso la trattativa, confermando l’inserimento della Roma. Ecco le sue parole.

Come avete messo in piedi l’operazione tra Lecce e Atalanta per il trasferimento di Krstovic?
“I suoi agenti ci hanno dato disponibilità a lavorare insieme e nella realtà c’erano tanti club in Premier e in Bundesliga che lo volevano, alcuni anche in Italia. Ma la sensazione avuta con l’Atalanta è che loro fossero più convinti degli altri”.

C’era la Roma molto interessata
“Sì è vero e aveva fatto un sondaggio anche lo stesso Napoli. Sul calciatore c’erano parecchi club, ma alla fine al calciatore vai sempre a suggerire quella che ti sembra la soluzione migliore. La società che ti cerca di più perché quando arrivi da un club relativamente piccolo a un altro super ambizioso e con tanti attaccanti come l’Atalanta che ti cerca con quella insistenza questo fa la differenza. D’Amico ha fatto un bel percorso con Krstovic per fargli capire che sarebbe stata la scelta giusta anche per lui”.

Cosa pensi della modifica sulle modalità di contratto inserita nel decreto sport di luglio? Sarà possibile far firmare contratti anche di otto anni
“E’ una iniziativa venuta fuori dalla Premier e dubito sinceramente verrà utilizzata tantissimo (gli ammortamenti restano a cinque anni, ndr). Per gli agenti avere dei contratti così lunghi non so quanto possa essere d’aiuto: non tanto dal punto di vista economico perché poi otto anni di contratto sono quasi una pensione, ma dal punto di vista delle motivazioni, delle possibilità di far cambiare squadra ai propri assistiti. Personalmente non sono molto d’accordo, ma poi ci si adatta a tutto”.

Chi vince lo Scudetto?
“Quest’anno è particolarmente difficile e io non escludo nemmeno la Juventus di Spalletti perché è una squadra che ha grandi qualità che spiccherà il volo quando inizierà a capire ciò che il mister vuole. La Roma di Gasperini sta proponendo un calcio importante, seppur con una rosa non completa. Quella dell’Inter per me resta la rosa migliore, il Napoli ha un grande allenatore, ha fatto un grande calciomercato ed è campione in carica. Il Milan con Allegri è una squadra estremamente pragmatica: non giocano il miglior calcio d’Italia, ma Allegri ha vinto tanto e sa come si vince. Sarà una battaglia: oggi una pretendente assoluta è impossibile da indicare, tutte queste hanno i loro argomenti per arrivare in fondo. Però è bello, è eccitante un campionato così perché in vetta c’è una lotta davvero serratissima”.

(tuttomercatoweb.com)

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Aldair: “La Roma ha carattere, ma servono i gol. Wesley? Deve imparare a difendere”

TELE RADIO STEREO – Aldair, leggendario difensore giallorosso che ha festeggiato i suoi 60 anni allo Stadio Olimpico prima del calcio d’inizio del big match contro il Napoli, è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica durante la trasmissione “Te la do io Tokyo” e tra i vari temi trattati si è soffermato anche sulla sua esperienza alla Roma. Ecco le sue dichiarazioni.

Che idea si è fatto di Wesley?
“Nel Flamengo l’ho visto spesso. Non è facile abituarsi al calcio italiano, ci ho parlato e aveva le gambe imballate all’inizio per gli allenamenti. Ma ora lo vedo bene, è bravo soprattutto in fase di spinta. Deve imparare a difendere”.

Cosa pensa della Roma di Gasperini?
“La Roma non ha fatto grandi partite, ma porta sempre il risultato a casa. Vuol dire che ha carattere e ci crede sempre. Non è facile per un allenatore arrivare a Roma e ottenere risultati dopo pochi mesi. Le punte? Manca il loro supporto, bisogna segnare di più”.

Dicevano che lei detestava Zeman, è vero?
“Sono stato da lui sabato scorso, sta meglio e sono contento. Questo discorso è uscito un po’ con tutti gli allenatori che ho avuto. Magari pensavamo qualcosa di diverso sul modo di giocare ma ci siamo sempre rispettati”.

Ti ha emozionato ciò che è successo all’Olimpico per i tuoi 60 anni?
“Il mio legame con i tifosi della Roma è forte, ho passato tanti anni qui. Il rispetto che ho avuto con la curva e con il club porta i tifosi ad amarmi. Sono passati 22 anni da quando ho smesso, ma ho provato tanta emozione domenica. Se restavo lì un altro po’ scoppiavo a piangere”.

Poteva vincere di più a Roma…
“Quando ci troviamo tra ex compagni lo diciamo sempre. In due o tre stagioni potevamo vincere lo scudetto. Penso ad esempio al 2002, siamo arrivati a un punto. Abbiamo sbagliato 2-3 partite che non dovevamo sbagliare. Speriamo che la Roma di oggi non faccia come noi contro le piccole”.

Quale è stata la Roma più forte in cui ha giocato?
“Quella di Capello sicuramente. Prima di lui faticavamo tanto, ci sono stati 7-8 anni difficili”.

Quando si è capito che era l’anno giusto per lo scudetto?
“L’eliminazione dalla Coppa Italia e la contestazione ci hanno dato la spinta. La squadra ogni domenica era sempre più convinta. La mentalità di Capello è stata fondamentale”.

È vero che Mazzone la stava per vendere all’Inter al posto di Festa?
“Sì, è vero. Ma sono cose passate. Anche con Zeman stavo per andare all’Inter, ma sono rimasto per fortuna”.

Il più forte di testa?
“Batistuta aveva un ottimo tempo e una potenza incredibile”.

Il tuo compagno fisicamente più forte?
“Candela, che fisico”.

Il più veloce?
“Caniggia era rapidissimo”.

Quello che copriva meglio il pallone?
“Emerson senza dubbio”.

Il più intelligente tatticamente?
“Direi Tommasi”.

Quello col dribbling migliore?
“Non ne abbiamo avuti tanti, penso sia stato Cafu”.

Il più tecnico?
“Cassano, peccato fosse matto. Rispettava poco i giocatori più grandi. Mi chiamava vecchio, trattava male anche Batistuta e Totti”.

Quello col tiro più forte?
“Totti tirava forte da tutte le parti”.

Mexes o Manolas?
“Mexes”.

Mexes o Zago?
“Zago”.

Zago o Chivu?
“Zago”

Zago o Benatia?
“Zago”.

Zago o Mancini?
“Mancini è forte, ma scelgo Zago”.

Zago o Marquinhos?
“Zago. Marquinhos era molto giovane quando giocava qui”.

Zago o Rudiger?
“Continuo con Zago, tutti e due menavano…”.

Zago o Juan?
“Ancora Zago”.

Zago o Samuel?
“In questo caso devo dire Samuel”.

Samuel o Aldair?
“Sempre Walter”.