Dentro la crisi dei Rangers: l’esonero del “peggior allenatore della storia”, l’arrivo di Röhl e i pilastri Butland-Tavernier

LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – Torna l’Europa League e la Roma affronta i Rangers (primo incontro nella storia tra queste due squadre) in occasione della quarta giornata della fase campionato della competizione europea. La sfida andrà in scena domani alle ore 21 all’Ibrox Stadium e sarà la prima delle due trasferte che i giallorossi disputeranno a Glasgow, dato che l’11 dicembre è in programma il match contro il Celtic. La partita contro i Gers può essere già decisiva per gli uomini di Gian Piero Gasperini, i quali sono partiti con il piede sbagliato e si trovano al ventitreesimo posto in classifica con 3 punti in 3 turni. Peggiore, invece, il rendimento dei Rangers, attualmente ultimi a quota zero.

La stagione dei Rangers tra campionato ed Europa League: la contestazione, l’esonero di Martin e le prime quattro partite di Röhl

Nonostante l’incredibile storia a livello nazionale (55 campionati vinti come il Celtic, 34 coppe e 28 coppe di Lega), i Rangers stanno faticando moltissimo in questa stagione. L’annata si apre con la pesantissima eliminazione all’ultimo turno dei playoff di Champions League per mano del Club Brugge, che vince 1-3 all’andata all’Ibrox Stadium e al ritorno mette a referto un clamoroso 6-0.

Anche nella Scottish Premiership il rendimento è negativo e la prima vittoria (1-2 in casa del Livingston grazie alla rete di Max Aarons al 94′) arriva soltanto alla sesta giornata dopo ben quattro pareggi consecutivi (tre 1-1 e uno 0-0 nell’Old Firm) e una sconfitta (0-2 contro la capolista Heart of Midlothian).

Retrocessi in Europa League, i Rangers partono con il piede sbagliato nella competizione europea e incassano due sconfitte: 0-1 in casa contro il Genk e 2-1 contro lo Sturm Graz. Dopo il ko contro il club austriaco, gli uomini di Russell Martin pareggiano nuovamente in campionato (1-1 contro il Falkirk) e la dirigenza decide di esonerare l’allenatore poiché “i risultati non hanno soddisfatto le aspettative del club”. I tifosi, furiosi nei confronti del tecnico (definito “il peggiore nella storia della società”), si erano già resi protagonisti di una simpatica protesta: al minuto 11 della gara di coppa contro l’Hibernian lanciarono un centinaio di palline nell’area di rigore in cui si trovava il proprio portiere Jack Butland e l’arbitro fu costretto a interrompere il gioco. Nello stesso momento venne esposto uno striscione con un messaggio chiarissimo: “Ritardate l’inevitabile, Martin se ne deve andare”. Il tecnico lascia i Gers con la percentuale di vittorie più bassa (29%) della storia del club e nessuno era stato esonerato dopo così poco tempo.

Steven Smith, tecnico ad interim, guida la squadra nel 2-2 contro il Dundee United e successivamente arriva il trentaseienne tedesco Danny Röhl. L’esordio, tre giorni dopo l’annuncio, è da incubo: sconfitta per 3-0 contro i norvegesi del Brann nella terza giornata della fase campionato di Europa League e ultimo posto nel torneo. I Rangers si rialzano in campionato con un doppio successo contro Kilmarnock e Hibernian, ma l’entusiasmo si spegne immediatamente a causa del ko per 3-1 contro il Celtic nella semifinale della Scottish League Cup.

Al momento, quindi, gli uomini di Röhl sono quarti in classifica nella Scottish Premiership con 15 punti in 10 giornate e la vetta, occupata dall’Heart of Midlothian, dista ben 14 lunghezze. In Europa League, invece, si trovano in ultima posizione con tre sconfitte in altrettante partite e una differenza reti di -5 (1 gol fatto e 6 subiti), mentre il percorso nella coppa nazionale è terminato in semifinale.

Il calciomercato e la rosa dei Rangers

L’acquisto principale del mercato estivo dei Rangers è senza dubbio l’attaccante portoghese Youssef Chermiti, arrivato dall’Everton dei Friedkin per quasi 9 milioni di euro. Il centravanti sta deludendo le aspettative sia dal punto di vista realizzativo sia del minutaggio: in campionato è partito titolare in un solo match, mentre in Europa League è sempre sceso in campo dal 1′. In totale ha collezionato 11 presenze (solo 516 minuti) e ha messo a referto un gol e un assist.

Oltre a lui, i colpi principali in entrata sono: l’ala destra Oliver Antman (4.4 milioni dal Go Ahead Eagles), il centrocampista Thelo Aasgaard (quasi 4 milioni dal Luton Town), il centravanti Bojan Miovski (3 milioni dal Girona), il difensore centrale Emmanuel Fernandez (2.9 milioni dal Peterborough United), l’ala sinistra Djeidi Gassama (2.4 milioni dallo Sheffield Wednesday) e l’esperto mediano Joe Rothwell (400.000 euro dal Bournemouth). Sono arrivati anche diversi giocatori con la formula del prestito tra cui l’esterno diciassettenne Mikey Moore (Tottenham), i difensori Nasser Djiga (Wolverhampton) e Derek Cornelius (Marsiglia), il terzino sinistro Jayden Meghoma (Brentford) e soprattutto il terzino destro Max Aarons (Bournemouth), accostato in passato anche alla Roma.

In uscita, invece, spiccano le cessioni degli attaccanti Hamza Igamane (al Lille per 11.5 milioni) e Cyriel Dessers (al Panathinaikos per oltre 4.5 milioni), dei terzini sinistri Jefté (al Palmeiras per 6 milioni) e Rıdvan Yılmaz (al Besiktas per 2.9 milioni), del difensore Robin Pröpper (al Twente per meno di 2 milioni) e del figlio d’arte Ianis Hagi (a titolo gratuito all’Alanyaspor).

Nonostante la rivoluzione effettuata in estate e i tanti movimenti di mercato completati, le stelle della rosa restano il portiere Jack Butland (87 presenze in Premier League e 33 nelle competizioni europee) e il leggendario terzino destro James Tavernier (ai Rangers dal lontano 2015 e recordman di presenze). L’estremo difensore può essere un fattore determinante dal dischetto, un aspetto in cui la Roma fatica davvero moltissimo a segnare (4 penalty su 5 sbagliati): Butland ha parato tutti i rigori affrontati in questa stagione (3) e ne ha respinti sei degli ultimi sette. Il secondo, invece, è un attaccante che gioca nel reparto arretrato e i numeri sottolineano la propensione offensiva di Tavernier: 136 gol e 144 assist in 535 partite con la maglia della squadra scozzese e capocannoniere stagionale con 6 reti. Occhio anche alla coppia di centrocampo formata da Mohamed Diomandé e Nicolas Raskin e all’esterno offensivo Gassama (vice capocannoniere).

Le caratteristiche tecnico-tattiche dei Rangers di Röhl

La partita di domani sarà delicatissima per entrambe le squadre, ma i padroni di casa potranno contare sulla spinta dell’Ibrox Stadium (50.987 posti) per provare a portare a casa un match fondamentale. In questa stagione però il rendimento dei Rangers nel proprio impianto non è stato di altissimo livello e sono solo cinque le vittorie ottenute in 11 gare.

Inoltre i principi di gioco dei Gers sono un’incognita, dato che il nuovo allenatore è in panchina dal 20 ottobre e ha disputato appena 4 match. Nel corso della sua carriera Röhl ha avuto grandi maestri come Ralf Rangnic (Danny ricopriva il ruolo di video analyst del Lipsia), Ralph Hasenhüttl (video analyst e vice allenatore del Lipsia e del Southampton) e Hansi Flick (vice allenatore del Bayern Monaco e della Germania). La sua prima esperienza da tecnico l’ha avuta allo Sheffield Wednesday (89 partite), dove ha ottenuto una doppia salvezza arrivando ventesimo in Championship nell’annata 2023/24 e dodicesimo nella stagione 2024/25. Nelle quattro partite alla guida dei Rangers ha utilizzato tre moduli differenti ed è ancora alla ricerca dello schieramento tattico migliore: 4-2-3-1 contro il Brann, 3-5-2 contro il Kilmarnock e 3-4-2-1 contro Hibernian e Celtic.

La Roma di Gasperini può approfittare degli esperimenti di Röhl, il quale non ha avuto il tempo necessario per imporre il suo stile di gioco basato sulla verticalità, l’aggressività e l’intensità tipica dei tecnici tedeschi. I pericoli maggiori arrivano dalle corsie laterali e dal piede di Tavernier (specialista dei calci piazzati), ma la difesa dei Rangers non è particolarmente solida e nelle 22 partite disputate finora ha incassato 33 reti (5 clean sheet). Inoltre c’è un problema evidente nel reparto offensivo e in Europa League la squadra scozzese ha messo a segno una sola rete. In totale sono 28 i gol realizzati, per una media di 1.27 a gara. A guidare la classifica marcatori c’è Tavernier a 6, seguito da Gassama a 5 e dalla coppia Curtis-Danilo a quota 3.

Secondo incrocio per la Roma con Collu dopo la vittoria contro il Pisa. Udinese sconfitta nell’unico precedente con l’arbitro

Sarà Giuseppe Collu l’arbitro di Roma-Udinese, match valido per l’undicesima giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 18 allo Stadio Olimpico. Il fischietto classe 90′ della sezione di Cagliari dirigerà una partita dei giallorossi per la seconda volta in carriera: nell’unico incrocio, avvenuto in questa stagione, i capitolini vinsero 0-1 in casa del Pisa grazie alla rete di Matias Soulé. L’arbitro si rese protagonista di una prestazione sufficiente, ma resta qualche dubbio sul secondo gol annullato all’argentino per un tocco di mano involontario e molto vicino al corpo in area di rigore.

Un solo precedente anche con l’Udinese e risale allo scorso campionato: il bilancio però è negativo, dato che i friulani persero 2-0 contro il Torino in occasione della trentatreesima giornata di Serie A.

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JEREMY ARÉVALO: chi è (VIDEO)

LAROMA24.IT (Paolo Rosi) – La Roma guarda al futuro e programma le mosse per rinforzare la squadra con talenti di prospettiva. L’ultimo nome accostato al club giallorosso arriva dalla Spagna e risponde a quello di Jeremy Arévalo, attaccante classe 2005 del Racing Santander che sta dominando la seconda divisione spagnola, di cui è attualmente capocannoniere.

LA CARRIERA – Nato il 19 marzo 2005 a Maliaño, in Spagna, ma con doppio passaporto spagnolo ed ecuadoriano, Arévalo è un prodotto del settore giovanile del Racing Santander. In Nazionale ha disputato 3 match tra le fila dell’Under18 con la Spagna e in Under20 ha collezionato 5 presenze con la maglia dell’Ecuador, mentre non è stato ancora convocato da nessuna delle due nazionali maggiori. Dopo aver fatto esperienza nelle giovanili, ha esordito in prima squadra nella stagione 2023-2024, collezionando scampoli di partita. La stagione attuale, 2025-2026, sembra quella della sua consacrazione: con 7 gol segnati nelle prime 12 partite di campionato, si è imposto come il capocannoniere de LaLiga 2, mettendosi in luce con il suo Racing al primo posto in classifica. Un’esplosione che lo ha visto passare da giovane promessa a titolare, come dimostrano le 6 presenze dal primo minuto e un minutaggio in crescita. Il suo contratto con il club spagnolo scade il 30 giugno 2027.

LE CARATTERISTICHE – Mancino naturale, alto 1,82 m, Jeremy Arévalo è una punta centrale moderna e completa. Nonostante la giovane età, dimostra una maturità tattica e una freddezza sotto porta da veterano. È un vero e proprio “uomo d’area di rigore”, come dimostrano le sue statistiche: la maggior parte dei suoi tiri avviene dall’interno dei sedici metri e ha una media di quasi 6 tocchi in area avversaria a partita.

La sua dote principale è una straordinaria capacità di finalizzazione. I dati di questa stagione sono impressionanti: i suoi 7 gol (statistica che non include i rigori) sono stati realizzati a fronte di un valore di xG (Expected Goals) di 3.49, a testimonianza di una freddezza e di una capacità di convertire le occasioni in rete fuori dal comune per la sua età. A questo unisce un’ottima struttura fisica, che lo rende pericoloso nei duelli aerei (oltre il 62% di successo) e abile nel proteggere palla. Non è un attaccante statico, ma che ama attaccare la profondità e dialogare con i compagni, come dimostra l’alta percentuale di dribbling riusciti (76,9%). Per movenze e istinto da finalizzatore, è un profilo di prospettiva interessante nel panorama europeo.

(dati: FBref, FotMob)

Nel video, la rete del numero 29 al Mirandés lo scorso 25 ottobre:

Mancini d’anticipo: intercetta più di tutti in Serie A. Ed è 2° per duelli vinti

In una continua evoluzione, Gianluca Mancini ha messo la propria targhetta come principale referente fuori dall’ufficio difensivo della Roma. Alla settima stagione, con 286 presenze già sommate con la maglia giallorossa, ha interpretato atteggiamenti difensivi di ogni genere fino a ripartire dal punto di partenza, almeno in Serie A, riprendendo i file dei principi difensivi di Gasperini. Che l’hanno portato, a 29 anni, a tornare ad essere un marcatore aggressivo con capacità di anticipo spiccate. Tanto che in Serie A, alla 9a giornata, nessuno conta più intercetti difensivi: 17, davanti alla coppia della Fiorentina, Pongracic e Pablo Marì, con 16 e 15 a testa.

Perché col tempo Mancini ha sempre più affinato le proprie capacità di duellare con l’avversario in maniera più fine, senza i corpo a corpo che lo contraddistinguevano inizialmente. Così può esaltarsi anche nel tornare ad avere a che fare continuamente con un riferimento avversario, in una struttura difensiva che accentua i duelli. Aspetto nel quale, Mancini, giganteggia: 55 i duelli vinti, soltanto Tiago Gabriel, tra i difensori, lo supera di appena una lunghezza. 56 come quelli di Manu Koné, il romanista che fin qui ne ha divorati di più, posizionandosi al 7° posto della classifica generale di Serie A, considerando tutti i ruoli.

Quarto match tra Roma e Milan per Guida: solo vittorie dei rossoneri. Gasp ritrova Di Bello: “Gran maleducato. Retrocesso in B? Giustizia fatta…”

Sarà Marco Guida l’arbitro di Milan-Roma, big match valido per la decima giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 20:45 a San Siro. Il fischietto della sezione di Torre Annunziata incontrerà le squadre più dirette in carriera: il classe ’81 ha arbitrato 38 gare dei rossoneri e 34 dei giallorossi, ma in questa stagione non aveva mai incrociato gli uomini di Gian Piero Gasperini.

Il quarantaquattrenne ha arbitrato tre volte le sfide tra Roma e Milan e in tutte le occasioni ha vinto il Diavolo (2-1 il 31 agosto 2018, 1-2 il 28 febbraio 2021 e 3-1 il 14 gennaio 2024). L’ultimo precedente tra Guida e la Roma risale al 2 dicembre 2024, quando i giallorossi furono battuti 0-2 allo Stadio Olimpico proprio dall’Atalanta di Gasp.

In totale i capitolini hanno ottenuto 11 vittorie, 9 pareggi e 14 sconfitte con l’arbitro e il successo manca dal 6 aprile 2024, quando vinsero 1-0 il Derby della Capitale grazie al colpo di testa di Gianluca Mancini. Migliore, invece, il bilancio del Milan: 18 vittorie, 11 pareggi e 9 ko in 38 incontri. I rossoneri sono imbattuti con Guida da 5 partite e l’ultima sconfitta è datata 20 novembre 2021 (Fiorentina 4-3 Milan).

L’AVAR di Milan-Roma sarà Marco Di Bello e non scorre buon sangue tra lui e Gasperini. L’attuale tecnico della Roma insultò pesantemente l’arbitro durante Milan-Atalanta (match valido per i quarti di Coppa Italia 2023/24) e fu espulso: “Faccia di m***a”, le parole dell’allenatore. Nel post partita continuò ad attaccarlo: “Il VAR è un mezzo straordinario, ma ormai qui c’è una guerra fra la tecnologica e gli arbitri. Non si capisce più bene chi arbitra ed è un problema grosso. Vi dico che Di Bello è un gran maleducato: c’è una storia pregressa con lui e Valeri, una casistica enorme nel caso dell’Atalanta. Ma io dopo le partite azzero sempre tutto e lo farò anche stavolta. Lui prima della partita è passato e non mi ha neanche salutato…. Alcuni mesi dopo Gasperini tornò a parlare di Di Bello e usò nuovamente toni particolarmente duri: “Mi è dispiaciuto essere espulso perché le semifinali di Coppa Italia non le vivi ogni anno. Ma dopo aver fatto abbastanza disastri in campionato quell’arbitro ora sta spesso in Serie B, almeno un po’ di giustizia c’è stata”.

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Caccia al CEO, spunta Mauro Balata: la carriera dell’ex presidente della Serie B tra il ritorno a 20 squadre e l’introduzione del VAR

LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – L’infinita telenovela legata alla ricerca del nuovo CEO da parte della Roma continua. Dopo aver salutato Lina Souloukou il 22 settembre 2024, la società giallorossa ha studiato diversi profili tra cui Alessandro Antonello (ex CEO dell’Inter e ora general manager del Marsiglia) e Marzio Perrelli (ex Executive Vice President Sport di Sky Italia). Come rivelato dall’edizione odierna del quotidiano, i Friedkin stanno monitorando da qualche settimana un nuovo nome e si tratta di Mauro Franco Balata, presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B dal 2017 al 2024.

La carriera di Mauro Balata 

Nato il 26 giugno 1963 a Tempio Pausania (un comune in Sardegna), Mauro Balata svolge i suoi studi universitari presso l’Università di Sassari e dopo la laurea si trasferisce a Roma per frequentare dei corsi di specializzazione presso la Lumsa. Nel 1992 diventa avvocato, si iscrive all’albo degli avvocati di Roma e viene nominato Giudice Onorario. Proprio nella Capitale fonda il suo studio legale (Studio Balata Law Firm). Successivamente entra nell’Albo degli Avvocati che esercitano presso la Corte di Cassazione e tutte le Magistrature Superiori. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerose cariche: Presidente della Commissione Nazionale Procuratori Sportivi della Federazione Italiana Pallacanestro (dal 2001 al 2005), Sostituto Procuratore dell’Ufficio della Procura Federale della Federazione Italiana Giuoco per 27 anni, Procuratore Federale Interregionale (nominato nel 2016), Presidente della Commissione di esame per l’abilitazione all’iscrizione all’albo dei procuratori di atleti professionisti della FIP e anche membro della Commissione Nazionale d’Esame per gli Agenti di calciatori autorizzati dalla FIGC. Inoltre è stato componente della “Nuova Commissione Sociale e Sportiva” dell’Ordine degli Avvocati di Roma, componente della Commissione “Magistratura Onoraria” dell’Ordine degli Avvocati di Roma, componente della Commissione di Conciliazione dell’Ordine degli Avvocati di Roma, componente del Collegio Scientifico della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando” del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma (fino al 2011) e componente della Commissione Deontologica dell’Ordine degli Avvocati di Roma (fino al 2011).

Il 13 settembre 2017 viene nominato commissario della Lega Nazionale Professionisti Serie B e il 23 novembre ne diventa presidente. Nel corso della sua gestione Balata effettua numerose riforme e riporta in Serie B il format a 20 squadre. La vera rivoluzione arriva con l’introduzione del VAR nel campionato cadetto (inizialmente nelle gare di playoff e playout) e lo annuncia il 17 aprile 2019: “Siamo molto soddisfatti, anche se dobbiamo aspettare l’autorizzazione del protocollo IFAB – le sue parole –. Ringrazio il presidente della FIGC Gravina e quello dell’AIA Nicchi, credo siamo il primo campionato al mondo di seconda divisione ad avere la tecnologia in campo. Per noi è un grande motivo di orgoglio”. Durante il suo mandato Balata ha contribuito in modo significativo alla crescita e allo sviluppo del brand della Serie B a livello nazionale e internazionale, rendendolo uno dei campionati di “seconda divisione” più avvincenti. Il 7 gennaio 2021 viene rieletto per un secondo mandato e due mesi più tardi Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, lo nomina capo-delegazione dell’Italia Under 21 al posto di Massimo Ambrosini. Il 16 dicembre 2024 termina l’incarico da presidente della Serie B e viene sostituito da Paolo Bedin. Il 27 gennaio 2025 riceve, su proposta del Presidente del CONI Giovanni Malagò, la Stella d’Oro riservata ai dirigenti per l’attività svolta nel 2022 e il 9 giugno Sergio Mattarella gli ha conferito l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Manganiello e il bilancio positivo con la Roma: 11 vittorie e 2 sconfitte, l’ultimo ko costò la panchina a Juric. Il Sassuolo non vince da 6 partite

Sarà Gianluca Manganiello l’arbitro di Sassuolo-Roma, partita valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 15. Per il fischietto classe ’81 della sezione di Pinerolo sarà il 14esimo incontro con i giallorossi e il bilancio nei 13 precedenti è davvero positivo: 11 vittorie e soltanto 2 sconfitte (7-1 contro la Fiorentina ai quarti di Coppa Italia nell’annata 2018/19 e 2-3 contro il Bologna nella passata stagione, che ha rappresentato l’ultima partita di Ivan Juric sulla panchina dei capitolini prima dell’esonero). L’incrocio più recente è datato 29 marzo 2025 e la Roma vinse 0-1 in casa del Lecce grazie alla rete di Artem Dovbyk.

Sono 15, invece, i precedenti con il Sassuolo: 3 successi, 6 pareggi e 6 ko. I neroverdi non vincono con Manganiello da sei partite (ultimo trionfo il 28 novembre 2021 in Milan-Sassuolo 1-3) e in questa striscia negativa c’è anche la sconfitta allo Stadio Olimpico per 1-0 proprio contro la Roma con gol di Lorenzo Pellegrini.

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Gasperini ritrova l’incubo Meler: la folle aggressione in Turchia, il “peggior rigore nella storia del calcio” in Bruges-Atalanta e le polemiche in Arabia (VIDEO)

Sarà Halil Umut Meler l’arbitro di Roma-Viktoria Plzen, match valido per la terza giornata della fase campionato di Europa League e in programma giovedì alle ore 21 allo Stadio Olimpico. Fischietto classe ’86 della sezione di Izmir, dirigerà per la prima volta entrambi i club. Nella sua carriera ha però incontrato in numerose occasioni squadre italiane: due volte Lazio (una vittoria e una sconfitta) e Atalanta (una vittoria e una sconfitta) e una volta Milan (una vittoria), Fiorentina (un pareggio), Juventus (una vittoria) e Napoli (una vittoria).

La storia di Meler è caratterizzata da numerosi episodi controversi e l’ultimo è stato vissuto in prima persona proprio da Gian Piero Gasperini. Durante Club Brugge-Atalanta, andata del playoff della passata edizione della Champions League, l’arbitro assegnò un rigore inesistente in favore dei padroni di casa per un leggerissimo tocco di Isak Hien con il braccio destro sul volto di Gustaf Nilsson: Il peggior rigore nella storia del calcio?”, titolò il The Athletic. Furioso anche l’ex tecnico della Dea: “L’arbitro ci ha spiegato la decisione? La deve spiegare a tutto il calcio, mica a noi. Prima in Europa non si fischiavano questi contatti? Dall’Italia stiamo contagiando tutto il calcio, che va in una direzione diversa da quello che è. Tutti i protagonisti hanno un’idea completamente diversa sui falli di mano, ma soprattutto sui contatti, che sono diventati il vero dramma. Ormai i calciatori simulano di continuo, si buttano, urlano subito e amplificano con la speranza di rubacchiare un giallo o un rigore. Siamo lontani dallo spirito dal calcio, che va in una direzione guidata da pochi ma non so da chi. Di sicuro non mi piace quello che sta diventando, non conosco più le regole di questo sport. Si sta eliminando il contatto o non lo si distingue, ora toccherà correre e saltare come i pinguini. Regolamento e arbitraggi sono oggi distanti da quello che sostengono i calciatori, ormai è uno sport diverso da quello che è stato per secoli”.

L’arbitro è però conosciuto in tutto il mondo per una bruttissima aggressione subita l’11 dicembre 2023 al termine della partita tra Ankaragucu e Caykur Rizesport. Il direttore di gara fu aggredito con un pugno al volto dal presidente dei padroni di casa, Faruk Koca, e ricevette anche alcuni calci dai suoi collaboratori dopo aver assegnato un rigore (poi realizzato) al minuto 97 agli ospiti. Colpi violentissimi, tanto che Meler fu ricoverato in ospedale con un trauma cranico e fratture al costato: “Sono crollato e sono caduto a terra. I calci quando ero a terra non li dimenticherò mai – le sue parole -. Non perdonerò mai chi mi ha aggredito”. Il campionato turco fu temporaneamente sospeso e riprese il 19 dicembre.

Meler fu criticato anche in Arabia Saudita, quando arbitrò Al Shabaab-Al Hilal: i padroni di casa presentarono un reclamo ufficiale al comitato arbitrale e la Federcalcio Saudita diede ragione al club, ammettendo che l’arbitro “ha influenzato il risultato con le sue decisioni sbagliate”. Un altro episodio negativo risale a Oman-Arabia Saudita (semifinale di Coppa del Golfo): il commissario tecnico degli ospiti, Hervé Renard, non accettò alcune decisioni del direttore di gara e lo affrontò quasi faccia a faccia prima di essere bloccato dai suoi assistenti.

 

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Da Wind all’addio di Riyadh Season: la cronistoria degli sponsor della Roma americana

LAROMA24.IT – Da quando la proprietà della Roma si è fatta americana, molte delle fantasie su decollo del brand, cascate di sponsor, si sono scontrate con la realtà. All’arrivo del primo consorzio Usa, nel 2011, il club giallorosso aveva ancora in essere il contratto con la Wind, che per 6 anni campeggerà sulla divisa romanista, fino al 2013.

Con la parentesi di Roma Cares, costola benefica del club, bisognerà arrivare alla primavera del 2018, e ad una storica semifinale di Champions League, per siglare un nuovo accordo. Qatar Airways divenne così il 7° main sponsor della storia della Roma, garantendo nelle casse giallorosse un introito di 10 milioni di euro l’anno fino al 2021. L’estate precedente, in pieno periodo Covid, la Roma era passata alla famiglia Friedkin. Che erediterà anche Hyundai come back sponsor, l’etichetta che viene appiccicata sotto il numero nel retro della maglia.

Sarà Digitalbits, dalla stagione 2021/22, a riempire il vuoto lasciato da Qatar Airways ma le cose non andranno come previsto. Alla presentazione di Mourinho, nel luglio del 2021, fa da sfondo il tipico cartellone con gli sponsor in vista. C’è il marchio New Balance, sponsor tecnico della Roma in quel momento, Hyundai, e appunto Digitalbits, società che si occupa di criptovalute e blockchain. Sarà il nuovo sponsor della Roma con un accordo triennale, con cifre a salire: 5 milioni per il primo anno, 10 nel secondo e addirittura 25 nel terzo. Non si arriverà mai al terzo, con la Roma, come l’Inter che nel frattempo gli aveva concesso lo stesso ruolo, che toglieranno dalle maglie il logo dello sponsor già prima delle finali di Europa League e Champions League per inadempienze. In sostanza, non pagavano. Contro il Siviglia, infatti, la maglia della Roma riporterà la scritta SPQR come già avveniva da settimane.

La nuova maglia della Roma per la stagione 2023/24 verrà dunque presentata immacolata, per la gioia dei puristi e meno dei responsabili che continuano a inserire nuove figure nel settore marketing e commerciale. Nell’ottobre del 2023, poi, ecco Riyadh Season, nei giorni in cui si decide se assegnare l’Expo 2030 alla città saudita o a Roma. Nonostante il forte vantaggio di Riad nella corsa, la mossa non viene accolta con grande piacere nelle stanze dei bottoni della capitale. L’accordo, biennale e che ha nei rapporti del Ceo Souloukou una chiave decisiva, prevedeva un corrispettivo totale di 25 milioni di euro.

Esaurito lo scorso da 30 giugno, da quest’anno la maglia della Roma è tornata in campo senza loghi di aziende, eccezion fatta per quello tecnico. 20 milioni di euro all’anno, stando alle indiscrezioni più recenti, la richiesta della Roma, con l’aumento della valutazione dovuto all’imminenza del centenario, che cadrà nel 2027.

Un tentativo di rinegoziazione con Riyadh pare essere già sfumato, Turkish Airlines è un nome che è tornato di moda dopo che già nel 2018, prima di Qatar Airways, era circolato come possibile nuovo main sponsor. La questione, ora, è nelle mani di Michael Gandler, da settembre nominato nuovo Chief Revenues Officer della società. A lui il compito di dare forme concrete a fantasie e speranze passate.

TUTTI GLI SPONSOR DELL’AS ROMA DALL’ARRIVO DELLE PROPRIETÀ USA IN POI:

  • 2011-2013: Wind (accordo rinnovato dal 2010 fino al 2013), compenso a salire da 5 milioni del primo anno fino ai 6 della stagione 2012/13
  • 2018-2021: Qatar Airways, 39 milioni di euro complessivi.
  • 2021-23: Digitalbits, accordo triennale poi interrotto per inadempimenti economici sul finire della seconda stagione. Le cifre stipulate: 5 milioni il primo anno, 10 il secondo e 25 il terzo in cui l’accordo non avrà poi seguito.
  • 2023-25: Riyadh Season, accordo biennale da 25 milioni di euro complessivi.

Torna Massa dopo quasi un anno: la Roma non vince da 7 partite. Ma l’ultimo ko dell’Inter con l’arbitro fu proprio contro i giallorossi

Sarà Davide Massa l’arbitro dell’attesissimo big match tra Roma e Inter, valido per la settima giornata di Serie A. Il direttore di gara incontrerà i giallorossi per la 32esima volta in carriera e la squadra capitolina rappresenta la seconda più arbitrata alle spalle della Lazio (33 precedenti).

Nonostante i tantissimi incroci, il fischietto della sezione di Imperia non dirige la Roma da quasi un anno e l’ultima incontro risale al 24 novembre 2024 in occasione di un Napoli-Roma terminato 1-0 per i padroni di casa. Il bilancio per i giallorossi non è molto positivo, dato che l’ultima vittoria con Massa risale al 1° ottobre 2022 (Inter-Roma 1-2) e nelle successive sette gare sono arrivate 4 sconfitte e 3 pareggi. Il conteggio totale recita 10 vittorie, 12 pareggi e 9 sconfitte e fu proprio lui ad arbitrare Roma-Inter della passata stagione (0-1 per i nerazzurri con gol di Lautaro Martinez).

30 i precedenti tra l’arbitro classe ’81 e la Beneamata e il bilancio parla chiaro: 20 successi, 5 pareggi e 5 ko. L’ultima sconfitta dell’Inter con Massa risale però proprio a una sfida contro la Roma e coincide anche con l’ultima vittoria dei capitolini: in quell’occasione i giallorossi vinsero 1-2 in casa della squadra lombarda grazie alla rimonta firmata da Paulo Dybala e Chris Smalling.

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