La Roma affronta il Neom nell’ultima amichevole prima del debutto in campionato contro il Bologna, in programma tra una settimana esatta allo Stadio Olimpico. Presente sugli spalti dello stadio Benito Stirpe di Frosinone ad assistere al match anche il direttore sportivo giallorosso Frederic Massara, impegnato nelle ultime ore in una serie di trattative di mercato importanti.
Autore: MorabitoP
Calciomercato Roma, Kumbulla va al Mallorca: prestito con diritto a 8 milioni di euro
Roma molto attiva sul mercato, non solo in entrata ma anche in uscita. Come riportato da Fabrizio Romano, i giallorossi hanno infatti raggiunto l’accordo con il Mallorca per la cessione di Marash Kumbulla. Trattativa chiusa sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato ad 8 milioni di euro. Il difensore partirà in queste ore in direzione Spagna per svolgere le visite mediche.
🚨🇦🇱 Excl: Mallorca agree deal to sign Marash Kumbulla from AS Roma.
Deal done on loan with €8m buy option clause, player authorized to travel as Mallorca sources confirm medical booked. pic.twitter.com/gqtEIVAgUp
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) August 15, 2025
LIVE – Calciomercato Roma, Koné resta in giallorosso: Friedkin decisivi, comunicato formalmente il ‘no’ all’Inter
Sono ore davvero caldissime per quanto riguarda il mercato in entrata e in uscita della Roma e una delle principali trattative vede come protagonista Manu Koné, il quale è nel mirino dell’Inter. Ecco tutti gli aggiornamenti in tempo reale sull’affare.
LIVE
23:05 – Come spiegato da Fabrizio Romano, l’Inter era pronta a presentare l’offerta scritta alla Roma per Manu Konè. L’intervento dei Friedkin è stato decisivo per togliere il francese dal mercato, accontentando anche Gasperini, che considera l’ex Borussia Monchengladbach un giocatore indispensabile.
22:28 – Come riportato dal giornalista Francesco Guerrieri di calciomercato.com, la decisione di trattenere Koné arriva su richiesta di Gasperini. Il tecnico lo considera un calciatore fondamentale nel suo gioco.
La decisione della #Roma di tenere #Koné arriva su richiesta di Gasperini, che lo considera fondamentale nel nuovo progetto 🔐🇫🇷🟡🔴#calciomercato pic.twitter.com/ieJ4Z0wk2z
— Francesco Guerrieri (@francGuerrieri) August 15, 2025
20:52 – Sembrava fatta, non si farà: niente Inter per Manu Koné. Il centrocampista francese non solo non si trasferirà a Milano, ma certamente rimarrà alla Roma. Per precisa volontà dei Friedkin, che nonostante il via libera del tecnico Gasperini, disposto a sacrificare Koné pur di incassare il tesoretto necessario per affondare sui colpi Sancho e Bailey, hanno tolto l’ex Gladbach dal mercato. A seguito di una valutazione più approfondita, basata anche sulla reazione della piazza all’ipotetico addio del francese. […] L’accordo tra società pressoché raggiunto, quello tra Inter e giocatore pure, dopo che il ds giallorosso Massara aveva dato il via libera ai nerazzurri per trattare con il calciatore stesso. […]
(gazzetta.it)
19:55 – Come confermato da Eleonora Trotta di calciomercato.it, i Friedkin – che non avevano ancora preso una decisione definitiva su Koné – sono stati di nuovo decisivi. La proprietà ha registrato gli umori della piazza e ha deciso di bloccare tutto.
#Friedkin di nuovo decisivi. La proprietà ha registrato gli umori della piazza. Ecco perché non era ancora stata presa una decisione su #Koné https://t.co/M9DVJh2UKX
— Eleonora Trotta (@eleonora_trotta) August 15, 2025
19:51 – Come riportato da Fabrizio Romano, l’intervento dei Friedkin è stato decisivo e la proprietà ha scelto di tenere Koné. I proprietari del club giallorosso hanno comunicato formalmente all’Inter la decisione di respingere la proposta. Inoltre il centrocampista francese è considerato da Gasperini un giocatore chiave per il nuovo progetto tecnico.
🚨⚠️ AS Roma owners Friedkin family want to keep Manu Koné after official approach made by Inter on Thursday.
Gasperini told the club he considers Koné as key player for his project.
Inter approach has been rejected. ❌ pic.twitter.com/uZOYUNtV4J
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) August 15, 2025
🚨🟡🔴 AS Roma informed Inter also with formal club to club communication about decision to reject approach for Manu Koné.
Friedkin family considers Koné not for sale after Gian Piero Gasperini indicated Manu as crucial player. pic.twitter.com/M31Ysn5DTM
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) August 15, 2025
19:49 – Come aggiunto da Alfredo Pedullà, ai Friedkin ha dato molto fastidio il fatto che l’eventuale cessione di Koné sia stata accostata all’investimento riguardante i due esterni offensivi. Inoltre la reazione dei tifosi della Roma sui social ha fatto la differenza. Il club giallorosso si era mosso a prescindere per il doppio acquisto in attacco e nel pomeriggio la proprietà ha comunicato al direttore sportivo Massara di interrompere qualsiasi collegamento con l’Inter.
Vicenda #Koné: ai #Friedkin ha dato molto fastidio il fatto che sia stata accostata la sua cessione agli investimenti sul doppio esterno offensivo. La reazione social dopo qualche sortita mediatica ha fatto la differenza. Perché sul doppio esterno la #Roma si era mossa ancor…
— Alfredo Pedullà (@AlfredoPedulla) August 15, 2025
19:45 – Come riportato da Gianluca Di Marzio, Manu Koné alla Roma. Come riportato da Sky Sport, è fumata nera nella trattativa tra i giallorossi e l’Inter per il passaggio del francese in nerazzurro. Non ci sono infatti le condizioni per chiudere la trattativa tra le due squadre. La mancata cessione del centrocampista all’Inter non riguarda comunque le trattative per Sancho e Bailey: i giallorossi proveranno infatti in queste ore a chiudere il doppio colpo per l’attacco.
La @OfficialASRoma ha deciso di tenere Koné: non ci sono le condizioni per proseguire la trattativa con l’@Inter @SkySport
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) August 15, 2025
19:30 – Come svelato da Ivan Zazzaroni del Corriere dello Sport, l’Inter si è semplicemente informata su Koné ma non ha presentato alcuna offerta. Inoltre al momento la Roma non è disposta a cederlo.
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Serie A, le previsioni Scudetto di Opta: Inter favorita, Roma quarta con il 10%
Poco più di una settimana all’inizio della Serie A 2025-2026. La nuova Roma di Gasperini farà il suo debutto sabato prossimo allo Stadio Olimpico contro il Bologna. Per i giallorossi, l’obiettivo dichiarato della nuova stagione sarà quello di centrare una qualificazione in Champions League che manca ormai da otto anni. Un obiettivo ampiamente alla portata secondo il fornitore di dati e statistiche Opta, che mette l’Inter (36%) in primissima fila come favorita per lo Scudetto davanti a Napoli e Atalanta (13%). Per la Roma, quotata al 10% per la vittoria del titolo, è previsto un quarto posto, sopra a Milan e Juventus (7%), Lazio (4%), Bologna e Fiorentina (3%).
Atalanta, Juric elogia Gasperini: “Qui ha avuto un ciclo ai livelli di Ferguson”
L’ECO DI BERGAMO – Dopo aver salutato Gasperini dopo ben nove stagioni, l’Atalanta ha scelto di ripartire da Ivan Juric, nonostante il tecnico croato sia reduce da due esperienze negative nella scorsa stagione, prima alla Roma e poi al Southampton. In un’intervista concessa al quotidiano locale, il nuovo allenatore nerazzurro ha parlato proprio del percorso straordinario avuto dal suo maestro e predecessore Gasperini a Bergamo: “Qui ha avuto un ciclo ai livelli di Sir Alex Ferguson con il Manchester United.”
EL AYNAOUI a LR24.IT: “Cercherò di far cambiare opinione a chi mi ha criticato prima che arrivassi” (FOTO e VIDEO)
ESCLUSIVA LAROMA24.IT DA ST. GEORGE’S PARK (Matteo De Rose) – Dal ritiro al St. George’s Park ha parlato Neil El Aynaoui, il primo acquisto della nuova Roma targata Gian Piero Gasperini e Frederic Massara. Il centrocampista marocchino è arrivato dal Lens per 23 milioni di euro più 2 di bonus e si è messo in mostra nelle ultime amichevoli, ricevendo anche i complimenti da parte dell’allenatore. Nel corso dell’intervista il classe 2001 si è soffermato su diversi argomenti: dall’inizio della sua carriera da attaccante al trasferimento alla Roma, passando per la scelta di chiudere i commenti su Instagram a causa degli insulti dei tifosi durante la trattativa e arrivando fino alle richieste di Gasperini e agli obiettivi stagionali. Ecco le sue dichiarazioni.
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Nasci in Francia da mamma francese e papà marocchino, il quale è stato un campione di tennis. Poi muovi i primi passi in Spagna. Quanto pensi abbia influito nella tua crescita questo melting pot di culture e lingue? Ti senti cittadino del mondo o c’è un posto che per te è casa?
“Indubbiamente è stata una fortuna e la considero una ricchezza. Fin da piccolo sono cresciuto con più lingue, questo mi permette di comunicare con persone che vengono da altri paesi e da altre nazionalità. Inoltre ho anche la fortuna di essere nato in una famiglia di sportivi e questo fin da piccolo mi ha dato la consapevolezza di quanto fossi fortunato”.
Da piccolo hai iniziato a giocare a calcio, ma anche a tennis e basket. C’è stato un momento in cui hai pensato di giocare a tennis come tuo padre e che la vocazione di famiglia fosse quella? Noi abbiamo avuto il caso di Edoardo Bove, che avrai conosciuto, il quale da più giovane giocava sia a tennis sia a calcio e poi decise di puntare su quest’ultimo. C’è stato un momento oppure tu hai scelto subito il calcio?
“A me è sempre piaciuto lo sport in generale fin da piccolo, ma la passione viscerale è sempre stata soltanto per il calcio. È stata una cosa spontanea, nella mia famiglia mai nessuno aveva giocato a calcio a livello professionistico e io sono stato il primo, ma è qualcosa che è venuto fuori in maniera naturale. Però anche il tennis e il basket mi piacciono molto”.
Li segui come sport a livello professionistico? Sei interessato alle partite?
“Sì. Mi piace tutto lo sport in generale, tennis e basket in particolare. Ma anche gli sport individuali e di squadra, sono un vero appassionato”.
Nelle giovanili del Nancy giocavi attaccante: quando è avvenuto l’arretramento a centrocampo? Pensi che questo trascorso in una posizione più avanzata ti abbia agevolato sotto porta? L’anno scorso abbiamo visto la tua capacità di inserimento e sei arrivato a fare 8 gol…
“Sì, è vero. Da bambino ho giocato in una posizione più avanzata e questo mi è tornato utile più avanti perché a quell’età ho lavorato molto sulle mie capacità offensive. Il cambio ruolo è avvenuto intorno ai 15 anni grazie a un allenatore che mi ha arretrato a centrocampo e mi sono subito sentito a mio agio. Ho immediatamente capito che quello era il mio ruolo in campo, perché avevo modo di toccare molto la palla. Ma è vero che i miei trascorsi da attaccante mi hanno aiutato a essere un giocatore efficace in entrambe le aree di rigore”.
L’inizio della trattativa per portarti alla Roma è avvenuto in contemporanea all’affare per Richard Rios. In quel momento c’è stato un po’ di clamore perché alcuni tifosi ti avevano scritto dei commenti non proprio simpatici sulla tua pagina e tu hai disattivato i commenti sotto un post. Come hai vissuto quel periodo? Hai mai pensato che Roma non fosse la scelta giusta oppure che semplicemente questa è la parte brutta dei social e può capitare ovunque?
“No, assolutamente. Non ho mai pensato che Roma fosse la scelta sbagliata. Quando un grande club come la Roma ti cerca non puoi che non esserne soddisfatto e contento. A dire il vero ho ricevuto anche tanti messaggi positivi sui social. Però ho disattivato i commenti e l’ho fatto su consiglio di mio padre, che mi aveva detto di toglierli in quel momento. Ora mi sento soltanto di impegnarmi e lavorare forte ogni giorno per far cambiare l’opinione a chi mi ha criticato prima ancora che arrivassi”.
Negli ultimi sei mesi al Lens hai avuto anche Mathew Ryan, il portiere che ha avuto una breve esperienza qua a Roma. Ti ha detto qualcosa prima che arrivassi in giallorosso?
“È curioso perché prima ancora di venire a conoscenza dell’interesse della Roma ho avuto modo di chiacchierare con lui della sua esperienza a Roma. Mi ha sempre parlato bene della città, del club e di tutto quello che rappresenta. Poi curiosamente si è concretizzato questo trasferimento”.
Due stagioni fa hai avuto Franck Haise come allenatore al Lens. Alcuni dei suoi principi di gioco sono simili a quelli di Gasperini: pressione alta uno contro uno, i cross da esterno a esterno… Hai ritrovato qualcosa di quell’esperienza con Gasp?
“Sì, indubbiamente. L’esperienza con Haise renderà più facile il mio adattamento, è un tipo di calcio che mi corrisponde e che si adatta bene alle mie caratteristiche. È un calcio dinamico e fatto di corsa, motivo per cui sicuramente sì”.
Qual è la parola o il principio che hai sentito più spesso richiedere da Gasperini in questi giorni?
“Sicuramente il mister vuole calciatori che in campo mettano il massimo dell’impegno, il cuore, la voglia e lo sforzo. Vuole che siano disposti a correre continuamente e a sudare per la maglia”.
I tifosi della Roma ti stanno scoprendo in queste prime amichevoli. Cosa devono aspettarsi da te?
“Un po’ quello che ho appena detto. Sono un giocatore che in campo dà il massimo, che darà sempre tutto per questa maglia e che giocherà con il cuore qualunque cosa succeda”.
Ti reputerai soddisfatto alla fine della stagione se?
“A me piace concentrarmi a breve termine e pensare giorno dopo giorno. Pensiamo alla partita di sabato (ieri, ndr). Credo che questo sia il modo migliore per migliorare. Poi è chiaro che l’obiettivo è sempre quello di finire il più in alto possibile e di vincere dei trofei. Ma l’unico modo per farlo è pensare giorno dopo giorno”.
Ritiro Inghilterra, la Roma saluta il St. George’s Park con una foto di gruppo: “Grazie!” (FOTO)
La Roma è pronta a partire per Liverpool, dove i giallorossi affronteranno domani l’Everton alle ore 16 nella seconda ed ultima amichevole in Inghilterra dopo la sconfitta contro l’Aston Villa. I giallorossi hanno lasciato in questi minuti il ritiro di St. George’s Park, come testimoniato dal club in un post pubblicato su Instagram: “Thanks, St. George’s Park!”.
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Manchester City, Echeverri non convocato per l’amichevole con il Palermo
Pep Guardiola ha diramato l’elenco dei convocati per l’amichevole che il Manchester City giocherà domani al “Renzo Barbera” contro il Palermo. Tra i giocatori scelti dal tecnico dei Citizens, non figura il nome di Claudio Echeverri. Il giovane argentino classe 2006 è uno dei nomi accostati alla Roma negli ultimi giorni per il reparto offensivo, anche se la pista sembra essere sfumata visto il muro degli inglesi nella trattativa con i giallorossi.
Zago con Pellegrini a Trigoria: “Grazie capitano, forza Roma sempre” (FOTO)
Incontro speciale a Trigoria tra Lorenzo Pellegrini e l’ex difensore Antonio Carlos Zago, campione d’Italia con la Roma nella stagione 2000-2001. Il brasiliano, che sarà uno dei protagonisti della sfida fra leggende con l’Everton domani dopo l’amichevole, ha postato sul suo profilo Instagram uno scatto con il numero 7 giallorosso, scrivendo: “Grazie capitano Lorenzo Pellegrini. Buona stagione e forza Roma sempre.”
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EL SHAARAWY: “Ci sono i presupposti per fare bene. La fascia è un onore, ho sempre dato tutto per la Roma” (VIDEO)
AS ROMA PODCAST – Stephan El Shaarawy ha parlato ai canali ufficiali della Roma nel format del club dal ritiro giallorosso in Inghilterra a St. George’s Park. La squadra di Gasperini sarà impegnata domani alle ore 16 contro l’Everton nell’ultima amichevole estiva nel Regno Unito.
Siamo a metà ritiro in questo bel posto, mi sembra un posto adeguato.
“Sì, struttura molto bella. Stiamo lavorando forte, con molta intensità, che è la cosa che sta richiedendo il mister in maniera prioritaria. C’è grande disponibilità ed entusiasmo da parte di tutti. Ci sono i presupposti per fare bene.”
E’ cambiato qualcosa dai primi ritiri cha hai fatto in carriera o è sempre la stessa dinamica?
“Un po’ di cose sono cambiate, soprattutto con l’avvento dei social si dà più importanza alle attività di marketing, che prediligono di fare le tournèe estive e le amichevoli di cartello. Dal punto di vista del lavoro non è cambiato tantissimo, c’è qualche metodologia nuova, ma alla fine il focus è sempre quello di migliorare la propria condizione per arrivare al campionato pronti. Massima serietà ed impegno da parte di tutti, che non è mai mancato.”
Tu hai attraversato tante fasi nella tua carriera. Ce n’è una che pensi ti abbia insegnato di più?
“Sicuramente le fasi che ti insegnano di più sono quelle in cui hai momenti di difficoltà, dove magari soffri un po’ di più. Nella mia carriera ne ho vissuta qualcuna, penso al primo grave infortunio avuto al Milan, avevo 20 anni, mi ha tenuto lontano dal campo per un anno intero. Non ho avuto paura di smettere ma ero in un periodo difficile, non avevo mai avuto un infortunio così lungo. Impari a rialzarti, che era l’unica via possibile, impari anche il valore della resilienza. Poi c’è stato quello del Monaco nel 2015. Lì stavo bene, però non rientravo nei piani dell’allenatore e della società. Mi sono allenato da solo, però impari ad andare avanti per la tua strada, ti alleni per te stesso, e speri che ci siano delle opportunità nuove. Poi l’opportunità della Roma è arrivata ed è arrivata bene. C’è stata anche quella della Cina, che è stata un insegnamento molto importante. Quella scelta è stata molto pensata, e ho ragionato un po’ più con la testa. Quando sono tornato sono stato veramente contento.”
Ti saresti immaginato al primo giorno a Trigoria che nel 2025 saresti stato uno dei capitani della Roma?
“No, è un orgoglio e un onore. Indossare la fascia di capitano della Roma è un qualcosa di speciale. Senti il peso della storia di una città intera, ti senti in dovere di dare tutto e di non risparmiarti. Questo è quello che ho fatto e che farò sempre, con o senza fascia. Chi mi conosce sa che sono sempre stato uno che ha dato tutto per la Roma, che ha sempre dato il massimo impegno quando chiamato in causa, e così continuerà ad essere. Il mister è stato chiero in questo: vuole che ci siano nello spogliatoio più giocatori che guidino il gruppo, che trasmettano lo spirito giusto, un senso di apparteneneza. Qui ci sono giocatori che ci sono da tanto tempo come me, Lorenzo, Bryan, Mancio, che lo hanno fatto in questi anni. Ci sono altri giocatori che sono qui da meno tempo ma hanno tanta esperienza. C’è un giusto mix per far andare le cose nella direzione giusta.”
Il tuo gol preferito è il più bello o ce n’è uno che significa di più anche se non è tra i più belli?
“Un po’ tutte e due. Il primo è stato quello che ho sentito di più, venivo dal periodo che avevo vissuto prima. E’ stato come una rinascita. Presentarsi all’Olimpico con un gol di tacco sotto la Sud all’esordio, oltre che bello, è stato significativo ed importante per me. Su tutti dico quello.”
Tolti i tuoi, hai un gol preferito nella storia del calcio?
“Ne ho anche tre o quattro. Ci sono quelli che mi fanno venire i brividi, che sono i tre gol del Mondiale del 2006: quello di Grosso, quello di Del Piero, ed il rigore in finale contro la Francia. Sono brividi continui. Tolti quelli i miei preferiti sono quello di Kaka contro il Manchester, quello di Ronaldinho al Bernabeu, e quello di Neymar al Santos, che ha vinto anche il Premio Puskas, una delle sue serpentine con gioco di tacco, uno-due e poi ha scavalcato il portiere con l’esterno destro. Gol stratosferico.”
Il tuo gol preferito che hai quasi fatto?
“Quello in semifinale col Liverpool. Ho preso un palo e poi una mano…”
Cos’è per te il talento? Sei riuscito a capire quanto conta il talento e quanto il lavoro per farlo fruttare?
“Penso che si debba partire da una buona base di talento sempre, perché ti permette di dimostrare quanto vali, di emergere e di arrivare ad un certo livello. Quando arrivi ad alto livello, la cosa che ti mantiene in alto è il lavoro, il sacrificio, la dedizione e la testa. Il talento non ti prepara al fallimento, il lavoro sì. Solo col talento fai fatica. Penso che la ricetta migliore sia una buona dose di talento, ma senza il lavoro non vai molto lontano. Quando arrivi ad un certo livello devi sempre avere quell’ambizione di migliorarti sempre, e solo col duro lavoro la ottieni. Ci vuole costanza, impegno e dedizione in quello che fai.”
Cosa ti emoziona ancora nel calcio, sia da giocatore che da spettatore?
“Da protagonista in campo il momento del gol. Per me è il momento di soddisfazione più alto, che mi riempie il cuore. Quando realizzi che la palla entra, soprattutto se sei in casa, è qualcosa di unico a cui non ci si abitua mai, e col passare degli anni mi emoziona ancora di più. Da spettatore mi sono sempre piaciute le giocate dei singoli, dei miei idoli. Quando ero piccolo guardavo i video delle loro skills, per poi cercare di replicarle. Accendere la tv e guardare la partita solo per quel giocatore lì è un qualcosa che mi emoziona.”
In diversi momenti della tua carriera alla Roma hai messo da parte l’individualità. Forse è lì l’equilibrio tra talento e lavoro.
“Sì, capisci che tipo di giocatore sei diventato. Negli anni a Roma, soprattutto quando sono tornato dalla Cina, ho visto questo cambiamento. Nelle volte in cui c’era bisogno di aiutare la squadra io ero sempre lì in prima linea, mettendo da parte l’individualità. E’ una caratteristica mia.”
Hai fatto anche l’esterno di copertura quando serviva.
“Sì, ti riesci ad adattare a quelle che sono le esigenze del mister, quello che richiede la situazione in quel momento. Credo di essere riuscito a farlo abbastanza bene.”
Hai qualche Serie tv o film che ti piace in particolare?
“Guardo entrambi. L’ultima Serie Tv che ho visto è Adolescence. Mi ha colpito perché è diversa da tutte, è tutta in piena sequenza. Unica e bellissima. Tratta tematiche delicate, però bella.”
Musica?
“Generalmente ascolto un po’ di tech house, un po’ di reggaeton, un po’ di tutto. Ogni tanto la metto in spogliatoio. Soulè e Dybala mettono un po’ di reggaeton, la mia è un po’ più spinta, ma magari nello spogliatotio non è il caso. Gli altri accettano.”