Gandini: “Ranieri consigliere? Ho vissuto Baldini che aveva un ruolo simile. Senza CEO trovato un equilibrio sorprendente”

RADIO ROMANISTA – L’ex amministratore delegato della Roma Umberto Gandini ha rilasciato una lunga intervista all’emittente radiofonica. Ecco alcuni passaggi della sua intervista:

Lei lasciò il Milan dopo tanti anni per venire alla Roma, come la contattarono? 
Franco Baldini era molto legato a Pallotta e mi chiese se potessi valutare l’idea di venire alla Roma. Dissi subito di sì”.

La Roma aveva una società molto diversa da quella del Milan, com’è stato questo cambiamento? 
Le differenze sono state tantissime. Pensare che io sarei potuto essere considerato un amministratore delegato in quei tempi al Milan era fantascienza. Alla Roma sono invece riuscito a fare ciò che non avrei potuto fare in un altro contesto. È stato un percorso in cui siamo riusciti a trovare un linguaggio, lavorando molto anche per dare informazioni a Pallotta e ai rappresentati di tutti gli investitori”.

Perché ha detto di non essere riuscito fino in fondo a realizzare il suo obiettivo?
È stata sicuramente una tappa felice quel biennio a Roma, abbiamo pensato in maniera globale in quel periodo, cercando di pensare un po’ di più anche come una grande società a livello internazionale. Io volevo pensarla proprio come una società grande che doveva sedere alla pari di squadre come Barcellona o Real Madrid. Perché aveva e ha lo status di questo tipo, non siamo riusciti a portarlo fino in fondo. Ho fatto delle cose che non sono state riconosciute dalla società e che hanno quindi portato a chiudere in anticipo con la Roma”.

 

Che idea si è fatto della nuova proprietà? È molto silente a Roma si dibatte questo.
Si lamentavano anche di Pallotta che non era presente, ma non era un presidente assente. Il suo quotidiano era la Roma, le sue relazioni con la dirigenza con cui parlavo tutti i giorni erano molto forti quindi lui si informava, sapeva tutto. La presenza fisica non era poi così necessaria, vi garantisco che però era presente. I Friedkin li conosco poco, non abbiamo mai approfondito l’argomento Roma. Sono una proprietà diversa, l’investimento che hanno fatto nell’Everton dimostra che hanno una visione molto ampia rispetto a quella di altre proprietà. Sicuramente hanno fatto degli errori, alcune scelte azzardate come dare la squadra a Ranieri. Ci voleva molto coraggio a farla quindi chapeau per la scelta, così come il colpo di teatro che ci fu quando portarono Mourinho. Ecco lì l’errore è stato di lasciare troppo campo a José, di non affiancargli una vera e propria dirigenza. Ma quello che secondo me è mancato è stato il fatto di avere una società forte, ma ammetto che ora con Ranieri si nota molto meno”.

Come si può attuare il ruolo di consigliere come Ranieri? 
Io ho vissuto Baldini che aveva un ruolo molto simile, aveva un rapporto con Pallotta non con la Roma. Un modo per gestire le relazioni, le capacità, le esperienze. Ora non ho idea di quale tipo di relazione ci sarà una volta che Ranieri smetterà di allenare, chiaramente molto dipenderà da quanto i suoi consigli verranno ascoltati, i valori e la mentalità che ha portato alla Roma di oggi”.

Secondo lei la Roma raggiungerà almeno l’Europa League? 
Lo auguro di gran cuore, non ho la palla di cristallo ma sicuramente sono in corsa. Peccato che siano usciti contro l’Athletic ma ora possono continuare la strada con una partita a settimana. Ci sono tante squadre e tanta concorrenza ma ogni domenica ormai c’è una sorpresa, quindi auguro a Ranieri di raccogliere i frutti di una stagione che lui ha sicuramente realizzato”.

Il ruolo di CEO nella Roma è vacante da settembre. Non è un po’ singolare? 
Sì, ma nello stesso tempo è un segnale di peculiarità. È stato trovato un equilibrio che sicuramente sorprende da un certo punto di vista. Di nomi ne sono stati fatti tanti, si è arrivati a pensare che la scelta fosse stata fatta ma penso che si debba ammettere che la struttura attuale è comunque riuscita ad andare avanti”.

(ilromanista.eu)

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Arrivano 61mila tifosi per spingere la Roma

Tre anni e 67 sold out dopo, la Roma giocherà stasera in casa contro il Verona davanti ad almeno 61mila spettatori. Non c’è ancora il tutto esaurito, ma è possibile che arrivi in giornata. […] Sono tre anni, da quando sono stati riaperti gli stadi a capienza piena, che i romanisti rispondono presente sempre. In massa. […] Il primo vero sold out dell’era Friedkin c’è stato il 10 aprile 2022: Roma-Salernitana, 64.266 tifosi. L’ultimo, per ora, contro la Juve due settimane fa: 65.778. In questa stagione sono stati 10 i tutto esaurito, non pochi considerando i tre allenatori e le due cocenti eliminazioni da Coppa Italia ed Europa League.[…] Senza retorica: è chiaro che ormai i tifosi, un po’ ovunque, vengono trattati come clienti, ma i Friedkin sono stati bravi a coniugare business e sentimento. E allora anche stasera previsti oltre 60mila spettatori, di cui 700 da Verona nel settore ospiti. Massima attenzione all’ordine pubblico dopo i disordini del derby: con le trasferte chiuse, l’Olimpico sarà ancora di più sotto osservazione. […]

(Corsport)

ROMA-HELLAS: le probabili formazioni dei quotidiani. Soulé e Baldanzi alle spalle di Shomurodov

La Roma questa sera scenderà in campo contro l’Hellas Verona. Ranieri e i suoi sono chiamati a tornare alla vittoria dopo i due pareggi con Juventus e Lazio. Per tornare ai tre punti il tecnico giallorosso punterà su Shomurodov in attacco, al posto di un Dovbyk non al meglio, e scalpita anche Baldanzi. Chance per Pisilli al centro del campo, dove Cristante sembra favorito rispetto a Paredes.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI PRINCIPALI QUOTIDIANI

GAZZETTA DELLO SPORT – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Angelino; Soulé, Baldanzi; Shomurodov.

CORRIERE DELLO SPORT – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Angelino; Soulé, Baldanzi; Shomurodov.

TUTTOSPORT – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Soulé, Pellegrini; Shomurodov.

IL MESSAGGERO – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Pisilli, Angelino; Soulé, Shomurodov.

IL TEMPO – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Pisilli, Angelino; Soulé, Shomurodov.

IL ROMANISTA – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Angelino; Soulé, Baldanzi; Shomurodov.

Ghisolfi al lavoro con Mister X. O no?

È ragionevole ipotizzare (illudersi?) che il ds Ghisolfi sia (già) al lavoro sul mercato. E che non si sia muovendo al buio; che, cioè, stia facendo tutto di testa sua, andando alla ricerca di giocatori validi per qualsiasi tipo di tecnico. Questo lascia ritenere, forse abusando della ragione (o dell’illusione), che sia in strettissimo contatto con il nuovo, prossimo allenatore della Roma. […] La Roma, seguendo una semplice grammatica dirigenziale, non può non aver (già) individuato e bloccato il sostituto di Claudio Ranieri. Il fatto che a Trigoria e dintorni non si fanno sfuggire il minimo indizio sul nome potrebbe contare poco, di fronte alla certezza della scelta di un allenatore (già) al lavoro per/con la Roma. […]

(M. Ferretti – Corriere della Sera)

Shomu davanti a Dovbyk. Pisilli spera in una chance

Da esubero a giocatore prezioso. L’anno di Shomurodov sembra un po’ la fiaba del brutto anatroccolo. A un passo dall’addio sia ad agosto che a gennaio e poi decisivo in campionato e nelle notti europee. […] Ranieri ha consigliato l’acquisto di un altro attaccante (occhi su Lucca in estate) ma per il momento si affida al numero 14. Oggi ritrova il Verona dopo la delusione del 2023 nello spareggio per non retrocedere con la maglia dello Spezia. Dovbyk non è al 100% ma figura nella lista die convocati. […] Nelle ultime 5 di campionato i giallorossi non hanno mai segnato più di una rete. Il “corto muso” non è bastato contro Juve e Lazio. […] Dubbi, però, sul modulo. In caso di 3-5-2 scalpita Pisilli. […] È stato provato in settimana ed è aperto il ballottaggio con Baldanzi che potrebbe giocare al fianco di Soulé. […]

(il Messaggero)

Pit stop Dovbyk. Baldanzi si scalda

Claudio Ranieri con grande onestà ieri ha ammesso le attuali difficoltà di una squadra che dopo due esoneri, i risultati negativi, poi sedici risultati utili consecutivi, in mezzo l’eliminazione dalla Coppa Italia e poi dall’Europa League, inevitabilmente sta risentendo di una stanchezza mentale. Vien da sè pensare allora a qualche sostituzione per la sfida di stasera, per rinfrescare l’undici e far riposare chi in questo momento sta accusando qualche difficoltà di troppo […] La prima sostituzione è probabilmente quella più naturale: fuori Artem Dovbyk, dentro Eldor Shomurodov. Oltre a non essere in uno stato di forma ottimale, il centravanti ucraino negli ultimi due giorni non ha svolto allenamento col gruppo […] Accanto a lui in panchina potrebbe accomodarsi anche Pellegrini. Non brillante contro la Lazio, il tecnico accanto a Soulé potrebbe preferirgli Baldanzi che scalpita e lo sta dimostrando anche in allenamento. […] Il terzo? A centrocampo. Fuori Paredes, dentro uno tra Cristante e Pisilli […]

(Corsport)

Soulé la prova del nove per il bis

Matias adesso ci sta prendendo gusto. […] Il derby gli ha dato un gran bell’assist, il suo gol splendido è servito ad acquisire ancora più fiducia nei propri mezzi e a sciogliersi maggiormente in campo. […] Ha segnato una punizione capolavoro al Parma, poi la rete lampo all’Empoli, un assist contro il Monza e infine la rete nel derby. Totale: cinque punti conquistati con le sue giocate nelle otto partite consecutive che l’argentino ha giocato da titolare. […] Stasera arriva l’Hellas, quella squadra che Matias ha già affrontato e alla quale nel girone d’andata ha segnato un gol magnifico di tacco. Il conto è in sospeso, perché la Roma quella partita poi la perse, e allora centrare un’altra volta la porta di Montipò gli regalerebbe non solo una gran bella iniezione di fiducia, ma anche due reti di fila che gli mancano dal gennaio 2024, quando con la maglia del Frosinone trafisse prima la Lazio e poi il Monza. […] L’adattamento ora procede a gonfie vele, Soulé è sempre più a suo agio nella Roma e vuole dimostrarlo a fatti, già dalla gara di stasera.

(Corsport)

Sacchi: “Se fossi un dirigente della Roma o del Milan una chiamata ad Ancelotti la farei”

GASPORT – Arrigo Sacchi, padre calcistico di Carlo Ancelotti, ha rilasciato un’intervista al quotidiano sportivo e si è soffermato sulle suggestioni relative al possibile ritorno dell’attuale tecnico del Real Madrid in Serie A. Le sue parole:

Non so quello che vorrà fare Carletto. Mi pare che la Federcalcio brasiliana gli stia sotto da un po’ di tempo e la possibilità di giocarsi un Mondiale sulla panchina della Seleçao è allettante. In ogni caso, se fossi un dirigente del Milan o della Roma un colpo di telefono a Carletto lo farei: non costa nulla“.

Restando in tema di romanticismo, si è parlato di un possibile interessamento della Roma. 
Carletto, calcisticamente, è diventato maturo alla Roma. È molto legato alla città, è amato dai tifosi. Quando io lo volli al Milan era il capitano dei giallorossi, e strapparlo al presidente Dino Viola fu tutt’altro che semplice. Per lui sarebbe come tornare ragazzo, anche se ormai ha i capelli grigi“.

L’ambiente di Roma, particolarmente passionale, non rischierebbe di metterlo in difficoltà?
Metterlo in difficoltà? State scherzando? Carletto è uno che non ha avuto paura nemmeno quando si è trovato di fronte a un orso durante una vacanza in Canada…Sono sicuro che, se gli amici che erano con lui non gli avessero detto che era meglio allontanarsi, Carlo avrebbe fatto amicizia con l’orso. È una pasta d’uomo. Sa farsi voler bene da tutti e tutti lo rispettano“.