Tra Roma e Napoli sfida che fa storia

Da tanto, troppo tempo non era più una sfida scudetto. Si, perché oggi Roma-Napoli è un appuntamento che può davvero segnare il campionato. I giallorossi per consolidare il primato, mettere a cinque punti una rivale a questo punto diretta, dall’altra gli azzurri per riprendersi la vetta. […]

Mentre Conte si prendeva una settimana di ferie per smaltire il suo disappunto, Gasperini spingeva invece sull’acceleratore delle emozioni. «Lo scudetto?
Perché non dovremmo sognare?». Certo è che in questo Roma-Napoli che torna ad essere di alta classifica – sì, per puntare all’obiettivo più alto – i due allenatori sono davvero i due protagonisti assoluti. Quasi di fronte a uno specchio. […] Due che – strano il destino – si sarebbero potuti anche affrontare a panchine invertite: non è un mistero che la Roma, anni fa, cercò proprio Conte per affidargli la ricostruzione; cosi come non è un mistero che De Laurentiis pensò a lungo a Gasperini per farne il pilota azzurro. È invece andata diversamente, e ora si ritrovano in un faccia a faccia dal sapore speciale, dopo aver detto no – pensate il destino – entrambi alla Juve. […] A quel punto, ci ha provato proprio con Gasperini, ottenendo un no grazie «ma ormai ho dato la parola alla Roma».

Insomma, una storia curiosa, un intrigo imprevisto e imprevedibile tra due allenatori che hanno altri punti in comune. La capacità, per fare un esemplo, di farsi capire e saper toccare le corde giuste. Anche emotive. Quando Conte è arrivato a Napoli, il capitano – Di Lorenzo – aveva già annunciato praticamente l’addio. Sapete come è andata la storia. Stessa cosa per Gasperini alla Roma, con Pellegrini ormai ai margini, in attesa di salutare e trovare una nuova sistemazione. Anche in questo caso sapete come è andata la storia. […]

Le Roma è, nel suo calcio aggressivo e verticale, l’immagine praticamente riflessa del suo allenatore. Il Napoli è, nel suo calcio compatto ed equilibrato, un concentrato di quello che vuole il suo tecnico. […]

(gasport – A. Vocalelli)

Daniele Conti: “Lasciare Roma la chiave del mio percorso. I fischi all’Olimpico? Mi diedero del traditore per aver esultato”

GASPORT – Daniele Conti, ex bandiera del Cagliari e figlio della leggenda romanista Bruno Conti, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna del quotidiano e ha ripercorso la sua carriera. Ecco le sue dichiarazioni: “Mi sento romano e sardo allo stesso tempo. A Roma sarò sempre legato, ma Cagliari è casa mia. Questa terra mi ha adottato”.

Andare via da Roma e dai paragoni con suo padre è stata la chiave per farcela nel calcio? 
“Assolutamente. Avere un papà così è stato scomodo. Devi andare al doppio degli altri per toglierti l’etichetta del raccomandato e del “figlio di”. A Roma poi, ancora peggio. Io in giallorosso ho esordito in Serie A, ma poi sono stato contento di andare via. Avevo bisogno di fare il mio percorso”.

Il calcio ha fatto sempre parte della vostra vita in famiglia. Si tramanda di generazione in generazione. Un ricordo sul Bruno Conti giocatore?
“Mi portava sempre in spogliatoio, fin da piccolissimo. Una volta il presidente Dino Viola mi chiese con che maglia avrei voluto vedere mio padre, che al tempo era in scadenza. Gli risposi che avrei scelto il Napoli, perché c’era Maradona. Due ore dopo gli aveva già rinnovato il contratto”. 

C’è anche un’immagine di suo padre in panchina che si copre il volto dopo un suo gol alla Roma.
“Penso lo abbia fatto dopo tutti e 5 i miei gol. Ai giallorossi ho segnato spesso, ma non l’ho mai fatto per spirito di rivalsa o altro. Negli anni ne ho sentite e subite di tutti i colori”. 

Come quando la fischiarono all’Olimpico?
“Mi incolpavano di aver esultato troppo sotto il settore ospiti. Ma non mi pento di nulla, i cagliaritani sono la mia gente e io in quel momento rappresentavo loro. La Roma, mio padre e tutto il resto non c’entrano. Mi diedero del traditore, invece il mio era semplicemente amore incondizionato per una terra”. 

Alla Roma poi sarebbe potuto finire qualche anno dopo.
“Sì, mi chiamò un dirigente. In panchina c’era Spalletti e so che mi avrebbe voluto. Ma l’idea di lasciare la Sardegna mi faceva stare male. Le offerte che arrivavano non riuscivo nemmeno ad ascoltarle”.

ROMA-NAPOLI: le probabili formazioni dei quotidiani. Koné recupera e gioca titolare, Dybala in vantaggio su Baldanzi

È il giorno della verità: oggi alle ore 20:45 andrà in scena allo Stadio Olimpico l’attesissimo big match tra Roma e Napoli, valido per la tredicesima giornata di Serie A. In seguito alla vittoria del Milan contro la Lazio, i giallorossi sono scalati in seconda posizione in classifica con 27 punti (-1 dai rossoneri) e i partenopei sono terzi a quota 25.

Gasperini, sostituito in panchina dal vice Tullio Gritti a causa dell’espulsione rimediata contro la Cremonese, è pronto ad affidarsi allo zoccolo duro della squadra: davanti alla porta di Svilar ci sarà il trio difensivo composto da Mancini-Ndicka-Hermoso, mentre sulle fasce confermati Celik a destra e Wesley a sinistra. A centrocampo Cristante sarà affiancato dal recuperato Koné e sulla trequarti spazio alla fantasia di Soulé e Pellegrini. L’unico dubbio è in attacco, anche se Gasperini è intenzionato a puntare ancora sul falso nove: al momento Dybala è in vantaggio su Baldanzi.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI QUOTIDIANI

CORRIERE DELLO SPORT – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. 

GAZZETTA DELLO SPORT – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Pellegrini; Soulé, Dybala. 

TUTTOSPORT – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. 

IL MESSAGGERO – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. 

CORRIERE DELLA SERA – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Baldanzi. 

IL TEMPO – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. 

IL ROMANISTA – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Baldanzi. 

Koné subito in campo. Davanti Dybala con Soulé

IL TEMPO (G. TURCHETTI) – Allarme rientrato. Koné ha recuperato dal problema alla caviglia rimediato giovedì e sarà disponibile stasera contro il Napoli. Ieri, il centrocampista francese è stato gestito, ma non può saltare una sfida così importante ed è pronto per una magia da titolare al fianco di Cristante. Anche perché il dolore è limitato.

Difficile, a quel punto, l’impiego dal primo minuto anche di El Aynaoui, reduce dal primo gol con la maglia della Roma. Il marocchino – pure lui non ha svolto l’intero allenamento in gruppo ieri – e uscito malconcio (problema al ginocchio) dalla gara con il Midtjylland e rappresenterà un’opzione a gara in corso. Anche se le sue condizioni preoccupano di più rispetto al compagno di reparto.

La scelta in attacco dovrebbe ricadere sul tridente visto con l’Inter, con lo stesso intento di non dare punti di riferimento ai robusti difensori del Napoli. E, quindi, replicare la soluzione adottata in Europa League con Soulé e Pellegrini alle spalle di Dybala. La Joya sta bene, ha giocato ottanta minuti giovedì e, come spesso sottolineato da Gasperini, recupera velocemente da una partita all’altra. La sorpresa potrebbe essere rappresentata da Baldanzi, che ha convinto il tecnico giallorosso contro la Cremonese nella posizione di centravanti.

Verso la panchina, invece, Ferguson, El Shaarawy e Bailey. Pochi dubbi sulle fasce, dove Gasperini difficilmente si priva di Celik e Wesley, nonostante il brasiliano sia reduce da una prestazione poco brillante. Hermoso è pienamente ristabilito ed è pronto per riprendersi il suo posto in difesa. Ghilardi però ha convinto giovedì all’esordio da titolare e spera di essere confermato. Uno dei due completerà il terzetto difensivo con gli inamovibili N’Dicka, al centro, e Mancini, sul lato destro.

Roma vuole sognare

IL TEMPO (F. BIAFORA) – Non smettere di sognare. Per cercare uno slancio che può diventare qualcosa di più di un desiderio. La Roma si presenta all’Olimpico contro il Napoli per ritrovare il primato in classifica e rispondere al Milan. Ma soprattutto per dare un segnale a tutte quante le avversarie: prendeteci davvero sul serio, noi ci siamo per la corsa alla Champions League, mantenendo lo sguardo fisso su un orizzonte più ampio e ad ora inimmaginabile.

«E’ giusto sognare quando sei in queste posizioni, i sogni si avverano pochissime volte ma è bello viverli. Noi lo stiamo vivendo e finché si può cerchiamo di allungarlo», le frasi di Gasperini pronunciate dopo l’ultima vittoria in campionato contro la Cremonese. Parole che accendono ancora di più lo scontro di questa sera con gli uomini di Conte, che dopo il momento delicato vissuto durante la sosta si sono rilanciati battendo Atalanta e Qarabag.

Contro gli azzurri servirà l’abito delle grandi occasioni, mettendo in campo tutti i concetti fin qui inculcati da Gasperini al gruppo. Contro Inter e Milan sono arrivati due ko, ma i segnali erano stati positivi. Ora la Roma deve dimostrare di pensare ed agire da grande, non accontentandosi di belle prestazioni, ma inseguendo con ferocia il risultato ed il primato.

I passi in avanti delle ultime settimane vanno confermati: la difesa è ormai un anno che è stata blindata ed ultimamente pure la fase offensiva è diventata più fluida, con molte più occasioni prodotte e un centrocampo che non ha paura di riempire l’area avversaria. Gasp potrà soprattutto contare su tutti i suoi fedelissimi, senza doversi ingegnare con stravolgimenti di formazioni e scelte complicate.

La vigilia a Trigoria, nonostante l’importanza del match, si è consumata in maniera molto tranquilla. Lo staff non ha voluto sovraccaricare di pressioni la squadra, lasciando liberi i calciatori di trascorrere la serata in famiglia, con l’appuntamento fissato questa mattina per la colazione di gruppo obbligatoria. Come di consueto ci sarà una sgambata in campo per sciogliere gli ultimi dubbi di formazione e testare la gamba degli acciaccati. Le scelte le farà lui, ma stasera il tecnico piemontese non sarà in panchina dopo l’espulsione rimediata a Cremona, lasciando il comando al fidato vice Gritti.

I precedenti contro i campioni d’Italia raccontano di una partita più che complicata, nonostante in molti stiano sottovalutando i risultati dei partenopei: il Napoli è rimasto imbattuto in 10 delle ultime 11 sfide di campionato contro i giallorossi, mentre all’Olimpico, per Pellegrini e compagni, sono arrivate soltanto 2 vittorie nelle ultime 9 gare. Statistiche che confermano la difficoltà della serata, ma che non devono far cambiare l’atteggiamento. Perché oggi la Roma è chiamata a dimostrare di essere davvero all’altezza del posto che occupa: concreta e capace di trasformare il lavoro in risultati. E forse, continuando così, sognare non sarà più soltanto un esercizio di coraggio.

Rischio scontri: Olimpico blindato

Come accade da alcuni anni, Roma-Napoli si giocherà senza i tifosi residenti in Campania. […] Il divieto, però, non azzererà la presenza azzurra allo stadio. Sono infatti attesi oltre 15mila sostenitori del Napoli provenienti dal Lazio e dal resto d’Italia, regolarmente autorizzati all’acquisto dei tagliandi. Occuperanno il settore ospiti, ma anche posti sparsi in tribuna Tevere e Monte Mario. Per questo motivo è stato predisposto un dispositivo di sicurezza particolarmente robusto, sia dentro che fuori l’impianto. […]

(La Repubblica)

Roma-Napoli, sfida al vertice. Recupera Koné, rebus Dybala

Roma-Napoli. Una partita per mettere in fila tutto quello che la squadra di Gasperini è riuscita a esprimere fin qui e capire quale può essere il suo futuro. Il primo posto in classifica da solo non basta più a definire le ambizioni del gruppo giallorosso: ora servono quelle notti che valgono più dei tre punti, quelle in cui ci si misuri con chi ha già vinto e si indossano, uno per volta, i galloni di cui l’allenatore parla da settimane: «Se stiamo lassù non è un caso».

La Roma arriva al big match di questa sera (ore 20.45) con l’entusiasmo di chi guarda tutti dall’alto. Ma anche con il peso delle sconfitte contro Inter e Milan, unico dettaglio stonato di un percorso che finora ha superato ogni previsione. Per questo il Napoli di Antonio Conte diventa il banco di prova ideale: affrontare i campioni d’Italia mentre si è in vetta per verificare la solidità del presente e, allo stesso tempo, accreditarsi per un futuro che potrebbe non essere più «un sogno da far cullare ai tifosi».

Dentro questa cornice si definiscono le scelte di Gasp che per questa sera potrà contare su Koné e El Aynaoui. […] Se per il francese la maglia da titolare è una certezza, è attorno al marocchino che si sviluppano tutti i dubbi di formazione. […] Gasp sta pensando di riproporre lo stesso spartito messo in campo proprio contro Inter e Milan. Fuori Ferguson, dentro tecnica e palla a terra con Soulé, Pellegrini e Dybala. […] Ma i dubbi sulla tenuta atletica di Dybala restano, così come ci sono quelli dettati dalle scelte dello stesso Gasp, che nell’allenamento di ieri ha mischiato le carte lasciando tutte le porte aperte. Anche quella più estrema: Baldanzi ancora una volta al centro dell’attacco con Soulé e Bailey. […]

(La Repubblica)

Roma e Napoli, 36 anni dopo uno scudetto sull’Autosole

Esse come sole, ma nella circostanza soprattutto come scudetto. Il derby tra Roma e Napoli abbandona per una volta la sua etichetta dei tempi eroici e si proietta in una dimensione molto più ambiziosa, com’è successo di rado nei 178 incroci precedenti tra le due squadre più titolate del centro-sud. La posta in palio stasera allo stadio Olimpico è infatti il primato in classifica ed è insolito per due squadre non certo abituate fino a tre anni fa ai venti della cima. Ma la geografia italiana del calcio s’è già spostata verso il meridione con i due titoli vinti dagli azzurri nelle ultime tre stagioni e alla rivoluzione in atto sono smaniosi di dare il loro contributo pure i giallorossi, che si sono issati da soli al comando della Serie A dopo 12 giornate con un allungo tutt’altro che effimero. Lo lasciano intendere in modo inequivocabile i numeri, visto che il gruppo forgiato nei primi mesi dell’anno da Claudio Ranieri e affidato in estate alla guida altrettanto autorevole di Gian Piero Gasperini è al vertice anche nella speciale graduatoria del 2025. […]

Erano 36 anni che questa sfida non valeva per lo scudetto: 24 settembre 1989, era la sesta giornata, otto mesi dopo il titolo tricolore prese la strada del Vesuvio. Ancora più lontano il precedente del 1981, quando a 6 giornate dal traguardo le due regine del centro-sud si trovarono in testa alla classifica a pari merito con la Juventus, che nella volata finale mise ko entrambe. […]

(La Repubblica)

La vita rovesciata in mezzo al campo: ora le certezze sono di Gian Piero

Il ribaltone sta nel bel mezzo della sfida all’Olimpico. In estate impensabile, adesso d’attualità. Il centrocampo del Napoli, prima dell’inizio di questa stagione, è salito sul palcoscenico della Serie A. Il migliore o almeno alla pari di quello dell’Inter. […] Ora quel reparto è dimezzato, con Conte addirittura costretto a cambiare in corsa il sistema di gioco. Gasperini, intanto, ha invece trovato proprio nella linea dei quattro centrocampisti la rampa di lancio della Roma. Da destra: Celik, Cristante, Koné e Wesley. Intoccabili o quasi, con al centro l’alternativa El Aynaoui, diventata di lusso da qualche partita. […]

In partenza erano le certezze di Conte e i dubbi di Gasperini. Ma la situazione si è poi rovesciata. Il Napoli arriva all’Olimpico senza due tra i migliori centrocampisti del campionato: Anguissa e De Bruyne, cioè la fisicità e il genio. […]

Gasperini, senza la stessa profondità della rosa che avrebbe dovuto avvantaggiare il collega, ha insistito sugli stessi giocatori, preoccupandosi solo di aggiustare alcune posizioni in campo. La svolta giusto un mese fa nel match casalingo vinto contro il Parma (2-1), il nono del torneo. Celik è diventato il laterale destro con Wesley spostato dal lato opposto, quindi a sinistra. […] Partita, dunque, chiave per Gasperini che spostò pure Mancini sul centro destra della difesa. […]

(corsera)

Lungotevere chiuso dalle 16. Tifosi azzurri in tribuna

Bonifiche da questa mattina attorno allo Stadio Olimpico in vista di Roma-Napoli di stasera. Approntati una serie di servizi di vigilanza per il match che richiamerà circa 64mila spettatori. Ci saranno anche migliaia di sostenitori azzurri, non residenti in Campania, visto il divieto disposto dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni
sportive del Viminale all’acquisto dei biglietti, che vivono e lavorano nella Capitale e in altre regioni. Potrebbero aver trovato posto in tribuna Monte Mario, ma anche nella Tevere, tanto che c’è particolare attenzione sulla loro presenza in settori comunque occupati da tifosi romanisti. […]

Entro e non oltre le 13 saranno rimosse le auto sul lungotevere Cadorna e anche Armando Diaz, e nella zona di piazzale Maresciallo Giardino. Le chiusure al traffico, così come di ponte Duca d’Aosta, scatteranno invece attorno alle 16 e saranno mantenute «fino a cessate esigenze». […] Potenziate le linee di trasporto pubblico da e verso il Foro Italico dove già da ieri sera sono stati avviati controlli che saranno ripetuti questa mattina nella zona dell’Olimpico. V[…]

(corsera)