Ndicka e El Aynaoui, ultime con la Roma. Chance per i giovani

Domani il match di Cagliari, giovedì il viaggio a Glasgow per sfidare il Celtic in Europa League e lunedì 15 dicembre la partita casalinga contro il Como. Poi Gasperini vedrà la rosa della Roma numericamente limitata, perdendo due interpreti fondamentali per il suo 3-4-2-1: il titolarissimo Ndicka e il dodicesimo uomo El Aynaoui. […] I giovani Ghilardi, Ziolkowski e Pisilli, più di altri, sono avvertiti. Fino a metà gennaio avranno sicuramente spazio. Non devono sprecare, quindi, le chance che riceveranno dall’allenatore. In sintesi si giocano la Roma. Se non quella di oggi (sessione invernale di mercato), quella di domani. […] Rischiano di essere 8 le gare senza il l’ivoriano e il marocchino: 6 di campionato e 1 di Coppa Italia. […] Gasperini, però, guarda all’attualità e prepara chi dovrà entrare con più frequenza in campo. Sul palcoscenico è pronto a salire Pisillì che diventa il primo e unico cambio a centrocampo. Niccolò ultimamente non è stato mai chiamato in causa, ma Gian Piero è convinto che abbia capito come comportarsi in mediana. […] Pisilli, chiamato da diversi club di A a cominciare dal Genoa di De Rossi, proverà a riprendersi la Roma. […] Ma lo stesso discorso vale per Ghilardi e per Ziolkowski. Devono anche loro alzare il livello delle loro prestazioni per permettere all’allenatore di non spostare Celik nei tre dietro e continuare con l’attuale linea difensiva. Doppia alternativa per sostituire Ndicka: solo 3 presenze per Daniele (96 minuti), dall’inizio contro il Midtjylland il 27 novembre all’Olimpico. E’ andata meglio a Jan: 6 presenze (139 minuti e 2 gialli), 2 da titolare contro l’Inter e il Viktoria Plzen, senza mai arrivare in fondo al match. Tocca a loro tre. E’ quasi dentro o fuori.

(Corsera)

Angelino rientra in gruppo. Il Brighton vuole Ferguson

Fine del calvario per Angeliño che dopo oltre due mesi è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo. L’ultima presenza è quella del 28 settembre, un’ora contro il Verona. Da lì in poi non si è più visto. Prima l’influenza poi la bronchite asmatica che lo ha fortemente debilitato e in mezzo un problema al polpaccio. […] Presto per fissare una data per il ritorno in campo, ma l’obiettivo è ritrovare la condizione migliore prima della fine del 2025 per finire il prima possibile nella lista dei convocati. […] Un rientro fondamentale anche in chiave mercato, Massara non dovrà andare a cercare un esterno sinistro e potrà concentrarsi solamente sul tanto atteso centravanti. […] In queste ore Gasperini scioglierà gli ultimi dubbi di formazione che riguardano – come al solito – l’attacco. Il ballottaggio è tra Baldanzi e Dybala col primo leggermente favorito, ad insidiare tutti e due c’è Ferguson. A proposito dell’irlandese: il tecnico del Brighton ha parlato di un suo possibile rientro a gennaio a causa dell’infortunio di Tzimas: «Vedremo. Appena inizierà il mercato cercheremo di migliorare la squadra». Un suo addio favorirebbe l’arrivo di un attaccante: in pole c’è Zirkzee. […]

(Il Messaggero)

Gasp torna e il sogno continua

Si attendono miracoli, Gasp ci sta pensando. Fino a ora ce ne ha mostrati tanti, non solo facendo toccare alla Roma la vetta della classifica, ma pure per come ha gestito i calciatori, inventandosi di volta in volta nuovi ruoli, e l’emergenza in attacco, con la punta mancante dall’estate e con parecchi giocatori infortunati, da Dybala a Bailey, fino a Dovbyk. La Roma l’abbiamo vista lassù senza avere un attacco esplosivo ma con una difesa di ferro, con principi guida diversi da quelli a cui di solito si aggrappava Gasp. […] Il primo posto è a un solo punto, nonostante tutto. E adesso? Gasp ci riprova, prepara altre magie per la feste di Natale, a partire da domani, quando a Cagliari ritroverà la panchina dopo un turno di squalifica scontato domenica con il Napoli. E la squadra sa quanto, quell’assenza, si sia sentita. Va bene Gritti, ma Gasp in campo è un’altra storia, si sussurra da Trigoria. La Roma non aveva previsto di ballare tra le prime della classifica, l’obiettivo iniziale era di rincorrere timidamente il quarto posto. Ed ora, prima della fine dell’anno, la voglia è quella di tornare lassù, in attesa di buone notizie dal mercato di gennaio. Quattro partite in trasferta, da qui al sei gennaio: Cagliari, Juve, Atalanta e Lecce. La comfort zone di Gasp è proprio quella: fuori casa la Roma ha infatti ottenuto il maggior numero di punti (15 su 27), al contrario di quanto accadeva lo scorso anno, quando si è inseguito un successo esterno per tredici partite malinconicamente finite senza vittorie, con sette pari e sei sconfitte. […] La Roma nel 2025 che sta per chiudersi è la regina dei successi fuori casa: dodici, più due pareggi e due sconfitte, contro Atalanta (con Claudio in panchina) e Milan, lo scorso due novembre, quando la squadra ha mostrato la sua miglior versione di sé, dominando per un’ora a San Siro. La Roma è passata da una media punti in trasferta dello 0.9 (3 vittorie 9 pareggi, 7 sconfitte) nel 2024 a 2,37 (12 vittorie 2 pareggi, 2 sconfitte) nel 2025, che deve ancora chiudersi. Gasp domenica vuole fare trenta, cioè i punti dopo quattordici giornate, un qualcosa che non si vede di frequente da queste parti: l’ultima volta, 34, erano stati messi insieme nel 2017. […] Quest’anno la differenza in negativo l’ha fatta l’Olimpico, ma qui il discorso vale solo per la Roma di Gasp, che ha perso in casa gli scontri diretti con Inter e Napoli, ha lasciato i tre punti al Torino, ha battuto con qualche difficoltà il Bologna, Verona, poi il Parma e l’Udinese.

(Il Messaggero)

Campo e mercato: Dybala si prende tutta la scena

La Roma si ritrova a fare i conti con una necessità sempre più evidente: recuperare il miglior Paulo Dybala. E, allo stesso tempo, il numero 21 ha bisogno di ritrovare continuità dopo mesi segnati da infortuni e stop ravvicinati. […] C’è da scrivere il futuro, che mai come oggi sembra essere sempre più lontano da Roma. Ma andiamo per gradi: l’ultimo problema al flessore sinistro, più la febbre degli ultimi giorni, hanno rallentato ancora una volta il suo rientro a pieno ritmo. In vista della sfida al Cagliari è in vantaggio su Baldanzi e Ferguson, ma per Gasperini il ballottaggio è aperto. […]. L’ultima rete in campionato di Dybala risale però alla sfida contro il Sassuolo di fine ottobre, un’assenza dal tabellino che fotografa bene un rendimento spezzettato, condizionato dai continui stop fisici, che stavolta più che mai potrebbero incidere sulle decisioni in tema futuro. Il silenzio della società sul rinnovo è indicativo e quella scadenza fissata a giugno prossimo non passa inosservata. […] Il Boca Juniors, ad esempio, continua a corteggiarlo, non solo attraverso le parole del papà di Paredes, certo che la Joya tornerà a giocare insieme al figlio. In realtà l’idea di Dybala e del suo entourage sembrerebbe orientata verso un percorso diverso: restare ancora in Europa, rimandando un eventuale ritorno in patria, con la possibilità di valutare un domani anche la Major League Soccer sul modello di altri grandi argentini. […] Le prossime settimane diranno se l’argentino saprà rimettersi al centro della scena o se la sua avventura giallorossa si avvia a un bivio inevitabile. […]

(Tuttosport)

Andreazzoli: “Quei fischi di Roma mi hanno fatto male. Diventai l’unico colpevole”

GASPORT – Aurelio Andreazzoli, ex allenatore della Roma tra le altre squadre, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sportivo. Ecco le parole del tecnico sul tema giallorosso:

Il 26 maggio? Una brutta macchia, indelebile per i tifosi. Cancellò tutto il lavoro fatto fino a quel momento, che era stato molto buono. Non se lo ricorda nessuno, però. Mi interessa solo il parere di chi mi ha vissuto. Negli ultimi tempi a Empoli mi chiamavano “nonno”. Spero di aver lasciato qualcosa ai ragazzi che ho allenato. La vera sfida è riuscire a trasmettere al gruppo il tuo pensiero, i tuoi valori».

Andreazzoli, la finale persa con la Lazio nel 2013 resta una ferita aperta. Si è sentito abbandonato dopo la sconfitta?
L’allenatore in questo è un uomo solo. Perde la squadra, ma il giudizio ricade su chi era in panchina. Credo che quella partita l’abbiano persa più Totti, De Rossi & Co. Non Andreazzoli. O per lo meno, non soltanto“.

Roma poi è una piazza particolare…
Credo manchi l’oggettività nel pesare il lavoro. E gli elogi sono peggio delle critiche. Vinci due partite e ti stendono i tappeti rossi: ti invitano a cena, ti chiama il politico, perdi la misura. Ci hanno provato anche con me, non mi sono mai fatto coinvolgere. Poi perdi e improvvisamente vali zero“.

L’anno dopo lei scelse di restare nello staff di Rudi Garcia. Alla presentazione della squadra fu il primo ad uscire, ricoperto dai fischi.
Mi hanno fatto male. Anche perché fischiavano solo me, come fossi l’unico colpevole. Me li sono presi a testa alta, sono passato oltre. Ma è incredibile pensare quanto ci si dimentichi in fretta del lavoro fatto in precedenza. Era stato buono, una media di 1,8 punti a partita e nessuno se lo ricorda“.

Le diedero anche del laziale…
Ci fu una polemica con Osvaldo, che fece un po’ troppo il furbetto. Se ne uscì con un’esternazione infelice, diciamo cosi“.

Lulic segnò, sfruttando una mezza papera di Lobont, Totti invece prese la traversa. Si è mai chiesto come sarebbe andata se…?
So che sarei stato riconfermato e avrei avuto la possibilità di giocarmi le mie chance, ma non ci penso più. Sono felice del percorso fatto“.

A Roma ha fatto il collaboratore per dieci anni. Togliendo Spalletti, con cui ha condiviso anche Udine, chi le è rimasto più impresso tra gli allenatori con cui ha lavorato?
Luis Enrique, una persona stupenda. Mi ha insegnato a tenere sempre la schiena dritta: lasciò un contratto per andare a studiare calcio. È un uomo incredibile quando parla alla mamma di sua figlia Xana, quando parla ai ragazzi in spogliatoio, per l’umanità e il rispetto con cui tratta tutti. Lo vorrei abbracciare e mi piacerebbe molto andarlo a trovare a Parigi“.

Koné uomo d’acciaio. Non c’è Roma senza Manu: ora va a caccia del primo gol

Sempre in campo, dall’inizio alla fine. Anche con una caviglia in disordine, pure se la forma fisica sembra dare qualche piccolo segnale negativo. Non c’è possibilità d’errore, per Gian Piero Gasperini è praticamente impossibile rinunciare a Manu Koné. Almeno in campionato, dove la Roma sta facendo la sua corsa principale e dove il centrocampista francese finora le ha giocate tutte. Da titolare, dal via e fino al fischio finale, appunto. Un impiego che testimonia anche la grande fiducia che ha l’allenatore della Roma nel suo paladino di centrocampo, l’uomo deputato a legare il gioco, a unire la fase difensiva e quella offensiva, trasformando le azioni in corsa come sanno fare solo i migliori giocatori da box to box. La stagione Insomma, se si eccettua Svilar (che di ruolo fa il portiere), Manu Koné è il giallorosso che ha giocato di più in assoluto in campionato. Ben 1.170 minuti, senza averne saltato neanche uno. Come lui ci sono altri tre giallorossi che hanno giocato tutte e 13 le partite della Roma in questo primo scorcio di campionato, ma che rispetto al francese hanno messo insieme meno minuti, venendo sostituiti in almeno un’occasione: Mancini 1.165 minuti, Ndicka 1.116 e Cristante 1.084. […] Solo che con lui in campo dall’inizio alla fine si viaggia a una media di 2,1 punti a partita, quando invece Manu gioca a intermittenza si scende a quota 1,8. In campo A Cagliari toccherà ancora a lui guidare la Roma, a caccia di una rivincita dopo la quarta sconfitta del torneo. È possibile anche che Gasperini decida di mettere in piedi il centrocampo di ferro. con il francese, Cristante ed El Aynaoui. […] Ecco, per diventare un centrocampista davvero perfetto il francese deve migliorare il suo rapporto con il gol. In Serie A finora ha tirato solo in 4 circostanze, centrando il palo appena una volta (tra l’altro, con il clamoroso gol divorato a porta vuota contro il Bologna). È l’ultimo passaggio per diventare davvero indispensabile. In tutto e per tutto.

(Gasport)

Mario Rui: “L’ultima Roma di Spalletti aveva più talento del mio Napoli. Totti top”

TUTTOSPORT – Lunga intervista rilasciata da Mario Rui alla vigilia di Napoli-Juventus, con l’ex terzino tra le altre anche della Roma che ha parlato non solo del suo cammino con gli azzurri, ma anche del suo periodo a Roma e del rapporto che ha avuto con Luciano Spalletti, prima in giallorosso e poi appunto con il Napoli diventato campione d’Italia.

Spalletti mi portò a Roma, ma mi feci subito male in ritiro. Ero a terra psicologicamente, non mi sentivo mai bene dal punto di vista fisico. Lui prima della partita contro il Palermo mi ha detto “ti darò fiducia, anche se non stai bene. Te lo meriti per come stai lavorando”. Mi ha voluto bene, non mi ha abbandonato nei nomenti più complicati: gli ho dato tutto me stesso, ma lui mi ha ripagato con il suo rispetto e la sua stima.

Il giocatore più forte con cui ho giocato? Totti nell’ultimo anno di carriera aveva dei colpi assurdi. Ma in quella Roma c’erano dei campioni incredibili: penso a De Rossi, Salah, Nainggolan. Quella Roma aveva più talento del Napoli dello Scudetto, ma il mio Napoli aveva uno spirito incredibile“.

Disordini a Roma-Juve: tifosi assolti dopo 10 anni

Dopo dieci anni da quel 30 agosto 2015, quando in occasione della partita Roma-Juventus, i tifosi giallorossi voltarono le spalle al campo per protestare contro l’installazione delle barriere nelle curve dello stadio Olimpico per dividerle a metà, si è concluso ieri il processo agli 11 tifosi romanisti accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale aggravata. La Corte d’Appello di Roma ha assolto tre di loro e per gli altri otto ha escluso l’aggravante, dichiarando prescritto il reato. All’ingresso dello stadio vi furono delle perquisizioni serrate e a un certo punto i poliziotti in tenuta antisommossa entrarono nei settori popolari. Il clima di forte tensione sfociò nella denuncia di 12 supporter giallorossi. Uno di loro fu assolto in primo grado, mentre, gli altri 11 furono condannati dal Tribunale di Roma a pene comprese tra i nove mesi e un anno di reclusione. Ieri si è dunque ribaltata la sentenza. […]

(Il Messaggero)

Calciomercato Roma, Conte vuole Pellegrini: trattativa aperta con i giallorossi

[…] I tempi lunghi di De Bruyne spingono il club azzurro a fare in fretta: Mainoo è convinto che sia il Napoli l’approccio giusto a gennaio, ma, il Manchester United non apprezza la richiesta di prestito. Conte e De Laurentiis sono però d’accordo su un nome da inseguire: Lorenzo Pellegrini. È in scadenza a giugno, può essere un colpaccio nella sessione invernale soprattutto se la Roma aprirà alla cessione del suo ex capitano. La trattativa c’è.

(Il Mattino)

Rebus attacco

IL TEMPO (L. PES) – Attacco da inventare. Ancora una volta Gasperini dovrà trovare la soluzione migliore per il reparto offensivo della Roma tra febbre, infortuni e giocatori nel tunnel di una crisi senza fine. Il bollettino da Trigoria riserva sorprese ogni giorno: dopo la febbre di Dybala, l’influenza ha colpito anche Baldanzi che ora è in dubbio per la trasferta in Sardegna. Il tecnico avrebbe affidato probabilmente a lui le chiavi dell’attacco contro il Cagliari ma ora le carte si mescolano per l’ennesima volta e la candidatura della Joya torna forte. Il centravanti più fisico non convince Gasp. O meglio, a non convincere è Ferguson, che anche contro il Napoli ha mostrato tutti i suoi limiti. Per questo l’allenatore piemontese è chiamato a riflettere sulla formula offensiva migliore. Soulé sembra l’unico certo di una maglia. L’argentino è stato l’unico fino ad oggi a regolare imprevedibilità e gol all’attacco romanista. Poi i dubbi sono tanti. Pellegrini nelle ultime settimane ha mostrato una buona continuità di rendimento ma attenzione anche alla soluzione con un centrocampista in più.

Koné ed El Aynaoui stanno sempre meglio e Gasp potrebbe riproporli in coppia con Cristante più avanti e due attaccanti a dividersi l’attacco. Dybala se darà garanzie ha buone chance di giocare dall’inizio, ma, dipenderà anche dal recupero di Baldanzi che da ieri si è fermato per influenza. Più indietro è l’ipotesi Bailey che però il tecnico vuole testare. Al momento Ferguson sembra la soluzione meno probabile ma Gasperini ha imparato a sorprendere. Ragionamenti e tentativi in attesa del mercato di gennaio dal quale l’ex Atalanta ha detto di aspettarsi poco, ma, le sue richieste sono sul tavolo. Un centravanti e un’ala sinistra di piede sinistro, ovvero quel colpo mancato in estate. Massara è al lavoro a caccia di soluzioni di livello che possano rientrare nei parametri economici della società. Senza cessioni è difficile ipotizzare investimenti ingenti, più percorribile la strada del prestito. Ancora presto per parlare di vere e proprie trattative, ora c’è il campo e i giallorossi vogliono ripartire da Cagliari e tornare a vincere. Subito.