Folorunsho: frasi choc a Hermoso

IL TEMPO (GAB. TUR.) – Insulti pesanti e gesti inqualificabili. Il protagonista è Michael Folorunsho, centrocampista romano di proprietà del Cagliari, che ha etichettato la madre di Hermoso con epiteti irripetibili nel corso della gara di ieri all’Unipol Domus. «Tua madre fa i bi, quella ta di tua madre, figlio di p**a» si evince dal labiale dell’ex giocatore del Napoli ripreso dalle telecamere. Folorunsho sembrerebbe anche augurare la morte alla madre del numero ventidue dell’Eterno. Il tutto nasce da un contatto tra Ghilardi e Palestra in area di rigore, con il giocatore del Cagliari che si lascia cadere troppo facilmente. Un episodio che incendia la partita con Folorunsho e il difensore spagnolo che si ritrovano faccia a faccia, vengono quasi alle mani, prima di essere separati dai rispettivi compagni di squadra e ammoniti dal direttore di gara. Dopo la partita, Folorunsho è stato costretto a disattivare i commenti sui suoi profili social presi di mira per quanto accaduto e in serata si è scusato: «Non posso che chiedere scusa. C’era tensione e l’adrenalina ha preso il sopravvento. Ho risposto a un’offesa con un’altra». Sarà la Procura (il Var in questi casi è tagliato fuori), eventualmente, a decretare se il numero novanta rossoblù dovrà pagare le gravi e deplorevoli offese.

Tracollo Roma

IL TEMPO (L. PES) – Allarme Roma. I giallorosso-i cadono ancora sopraffatti da un Cagliari affamato e senza vittorie da oltre due mesi. Seconda sconfitta consecutiva dopo il ko col Napoli e quinta complessiva in campionato (settima stagione-le considerando l’Europa), tutte per 1-0. In Sardegna decide il gol di Gaetano a otto minuti dalla fine dopo che la Roma era in dieci giù da mezz’ora per il rosso diretto a Celik. Squadra spenta e molto lontana dall’ottima condizione fisica che si era vista fino alla trasferta di Cremona, e stavolta anche i cambi di Gasp non hanno aiutato. Troppi giocatori sottotono e con la spia della riserva accesa per una squadra che se manca di ritmo e intensità fa grande fatica ad essere pericolosa. Colpa di un attacco sterile e senza leader (Soulé a parte) e di una rosa che pecca di imprevedibilità e cambio di passo. Il tecnico ci mette del suo con qualche scelta iniziale (Cristante era apparso appannato già contro il Napoli e N’Dicka è andato parecchio in difficoltà). Dybala, in condizioni fisiche discutibili, con la squadra in difficoltà e Ghilardi quinto a duellare con Palestra tra le letture meno riuscite della partita. Ilpiemon-tese si affida agli «highlander» con Tsimikas al posto dell’infortunato Wesley e ancora una volta Baldanzi nel ruolo di centravanti di manovra. Il Cagliari parte subito forte e mette in difficoltà Roma un paio di volte nei primi minuti. Al 23′ arriva il primo intervento salva-risultato di su Esposito. La Roma prova ad alzare i ritmi nel finale di prima frazione ma Caprile, di fatto, non corre mai pericoli. L’episodio del match arriva al quinto della ripresa quando Ce-lik stende Folorunsho al limite dell’area. Inizialmente Zufferli assegna il rigore, ma il Var lo manda al monitor per correggere la decisione (punizione dal limite) e segnalare la possibile chiara occasione da gol che il turco ha interrotto. L’arbitro vede bene ed espelle Celik. Da lì in poi per 1j Roma è solo sofferenza. La prima mossa di Gasp è togliere Baldanzi per inserire Rensch e recuperare l’uomo sulla fascia. Poi il triplo cambio con l’ingresso di El Aynaoui, Dybala e Ferguson al posto di Cristante, Pellegrini e Soulé. Nel frattempo Svilar aveva salvato ancora su Obert dopo l’ennesimo svarione di N’Dicka. Entra anche Ghilardi per Tsimikas ma Palestra continua a giganteggiare sulla fascia destra cagliaritana sfiorando anche il gol con un’azione personale. Preludio di quanto accade al minuto 82: calcio d’angolo lungo di Esposito che pesca Gaetano sul secondo palo. Il fantasista batte Svilar e regala tre punti preziosi ai sardi. Una sconfitta, questa, che segna il primo vero momento difficile della prima stagione di Gasp.

Roma ferma al rosso: dal primato alla crisi. Il gol è sconosciuto

Una squadra che non conosce mezze misure. Se non fa passi avanti, ne fa due indietro. La Roma è incapace di galleggiare, di reagire, di ribaltare situazioni difficili. All’ultima sosta era prima in classifica, aveva certezze difensive, qualche difetto in avanti portato con disinvoltura e un atteggiamento sicuro. (…) A Cagliari ha incassato la quinta sconfitta in campionato, la seconda di fila, e scoperto di non essere quello che sembrava. Non è concreta, ha molti limiti, anche caratteriali: c’è un motivo se non sa pareggiare e non l’ha fatto ancora in 14 partite. È nervosa. Reagisce alle provocazioni. Non ragiona. Quando la partita nel finale si è fatta brutta e sporca e cattiva, Hermoso con Folorunsho a terra ha provato a giocare un contropiede e si è scatenata la rissa. Lo spagnolo voleva reagire agli insulti ripetuti che Folorunsho aveva riservato a sua madre. (…) Ha rischiato di farsi cacciare. E ha scatenato un tutti contro tutti. formazione non adatta, attacco troppo leggero Pellegrini-Baldanzi-Soulé, non ha fatto subito i cambi quando il Cagliari aveva già avuto quattro occasioni. Poi, nel secondo tempo, dopo sei minuti l’espulsione: Folorunsho è scattato tra le linee, Celik lo ha atterrato, Zufferli prima ha indicato il dischetto, poi si è corretto al monitor: fallo fuori area, ma espulsione del turco per chiara occasione da rete negata. Il Cagliari non vinceva dal 19 settembre. La Roma è sparita. E ora teme che sia finita la pacchia.

(La Repubblica)

Gasperini non ci sta: “Errori grossolani. Mercato? È presto”

E adesso le sconfitte in campionato sono cinque, iniziano ad essere tante. Ma soprattutto questa è la prima volta che Gasperini cade due volte di seguito, con il ko di Cagliari che arriva subito dopo quello di Napoli. Due partite in cui la Roma ha tirato in porta appena 4 volte, anche se poi la conclusione vera è una sola, quella di Baldanzi alla fine della sfida con il Napoli. Insomma, una sterilità offensiva che non è più una questione di cinismo, di mancanza di lucidità sottoporta. No, adesso la Roma non riesce neanche a costruire più, a creare. La famosa “svolta” sottolineata a Cremona è evaporata in pochissimi giorni… “Eil momento del campionato in cui cí sono partite molto spezzettate, – dice a fine partita l’allenatore della Roma – poco giocate e molto agonistiche, dove si gioca spesso con la palla lunga. In situazioni come queste bisogna pure sapersi adattare”. Anche se il gol in casa giallorossa resta un problema grande. E va risolto già il prossimo mese, con il mercato di gennaio. “Ma credo sia troppo presto per parlare adesso dí mercato e di cosa potrà succedere a gennaio. Vogliamo prima recuperare i giocatori che abbiamo ín rosa e gestirli al meglio. E poí speriamo di crescere di rendimento, sia a livello di individualità sia come squadra.

(gasport)

I pro e i contro del mischione

CORSPORT (M. FERRETTI) – Pro e contro del “mischione”. Vinci una partita e ti ritrovi in testa alla classifica; perdi una partita e sei fuori dalla zona Champions. (…) La Roma non era partita per stare in testa alla classifica, eppure con tutti i suoi difetti e i suoi evidenti limiti c’è stata per 8 giornate su tredici. E questo non può essere giudicato come frutto del caso. (…)

La Roma ha vinto quando doveva (poteva) vincere e non ha vinto quando poteva (doveva) farlo per dare un senso ancor più compiuto al suo cammino. Ma, si sa, il campionato quest’anno è strano (modesto?) e il “mischione” lì in alto ne è la palese conferma. Il campionato aspetta tutti, in sintesi. Aveva ragione Gasperini quando diceva che non c’era (non c’è) una squadra dominante. Questo non significa che tutto sarà facile ma che non bisogna frenare le ambizioni. (…)

La Roma oggi a Cagliari dovrà essere più brava della squadra di casa. Perché ciò che sei oppure che hai fatto conta zero, quando comincia una nuova gara. (…) Dopo il ko interno contro il Napoli Gasperini si aspetta che la propria squadra sappia ripartire nella maniera più adeguata, anche se il lavoro settimanale non è stato quello che lui aveva sperato. Intoppi a raffica, allenamenti a ranghi ridotti, alcuni giocatori mezzi mezzi: non sarà una Roma rimaneggiata, ma GPG confidava in altro. Innanzitutto di non doversi inventare l’ennesima soluzione per sistemare il reparto d’attacco. Che, come numeri, è il peggiore tra coloro che frequentano il “mischione” lassù in classifica.

Le invenzioni di Gasperini per ogni turno di campionato

3ª giornata
Fuori i due centravanti per la prima volta. Dybala fa il falso nove.

4ª giornata
Pellegrini titolare nel derby e segna il gol decisivo.

5ª giornata
Dovbyk dall’inizio a sorpresa contro il Verona: si sblocca.

6ª giornata
Baldanzi titolare sulla trequarti. Dybala e Pellegrini fuori: la Roma espugna Firenze vincendo per la prima volta in rimonta.

7ª giornata
Sfida l’Inter con l’attacco leggero e sposta Wesley a sinistra. La Roma perde 1-0 ma con 15 tiri, 12 da dentro l’area.

8ª giornata
Prima da titolare per Bailey e Cristante avanza sulla trequarti come ai tempi di Bergamo.
(…)

10ª giornata
Mancini sul centro-destra. Nasce l’intesa con Celik che fa le fortune giallorosse.

12ª giornata
A Cremona l’intuizione di Baldanzi centravanti. La Roma per la prima volta segna 3 gol.
(…)

(corsport)

C’è Arena dopo l’ottimo Mondiale U18

C’è un volto nuovo tra i convocati della Roma: è quello di Antonio Arena, centravanti sedicenne che ha già conquistato la fiducia di Gasperini. Nato a Sydney da genitori italiani, Arena è un punto di forza della Nazionale Under 18 e sembra destinato a diventare il primo prodotto del vivaio a esordire in prima squadra dopo un’intera stagione senza debuttanti. Acquistato in estate dal Pescara, dove ha esordito tra i professionisti a soli 15 anni, si sta mettendo in luce con la Primavera di Federico Guidi, con cui ha già segnato 2 gol in 8 partite.

(…) Gasperini lo aveva già chiamato in occasione della trasferta di Pisa e ora attende il momento giusto per lanciarlo definitivamente. “Arena? Ho sempre pensato a una rosa di 17 giocatori e poi dei giovani dietro da far crescere”, ha commentato ieri il tecnico, confermando la sua filosofia.

(corsport)

Roma-FIFA, il pressing. El Aynaoui e Ndicka agitano Gasp: li vuole per la sfida al Como

[…] Evan N’Dicka e Neil El Aynaoui, due punti di riferimento della squadra ma anche delle nazionali di Costa d’Avorio e Marocco, saranno disponibili per la prossima partita di campionato contro il Como oppure già oggi, a Cagliari, dovranno salutare la Serie A con la prospettiva concreta (viste le ambizioni in Coppa d’Africa delle due selezioni) di saltare le prossime 6 o 7 giornate?

È una corsa contro il tempo, è una complessa partita diplomatica, è una sfida al potere costituito. […] La Roma non può chiaramente risolvere da sola il problema, però nei giorni scorsi ha chiesto alla Fifa di poter quanto meno ritardare di 24-36 ore la partenza dei due calciatori interessati. Il motivo è piuttosto semplice: la data di rilascio degli atleti è fissata al 15 dicembre, giorno di Roma-Como. Sarebbe bastato prevedere una fattispecie: per chi scende in campo nel “monday night”, in Italia come in altri Paesi d’Europa, la scadenza slitta al 16. Ma non è stato fatto. […]

La Roma già nell’ultima finestra internazionale aveva avuto colloqui complicati con la nazionale della Costa d’Avorio, che voleva N’Dicka per le ultime amichevoli di preparazione al torneo. Il difensore, però, aveva un problema alla caviglia e alla fine è rimasto a Trigoria per guarire e fare prevenzione. Così ora la federazione ivoriana sembra essersi irrigidita, vista anche la centralità di Evan nel progetto del ct Emerse Faé. Anche con il Marocco sono in corso dialoghi. Ma le due situazioni non si risolveranno tanto facilmente senza l’intervento della Fifa. […] Sono ora decisive e forse già nelle prossime 48 ore Zurigo dirimerà in un senso o nell’altro la controversia. […]

(corsport)

Antognoni: “Nel 1980 andai a casa del presidente Viola e mi offrì tante cose. Voleva portarmi alla Roma, ma dissi di no”

LA NAZIONE – Giancarlo Antognoni, bandiera della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati ha svelato un retroscena di mercato legato a un possibile trasferimento alla Roma nel 1980. Ecco le sue dichiarazioni.

Ma quando chiamò la Juve lei ha tentennato?
«Il presidente Melloni mi disse: “Ti vuole la Juve”. Mi offrivano tanti soldi ma vidi il presidente preoccupato. Erano gli anni di piombo e lui durante la trattativa ricevette delle minacce. Rimasi perché non volevo lasciare Firenze, ma anche le minacce incisero. Nel 1980 invece mi chiamò Viola, presidente della Roma. Andai a casa sua con mia moglie che è romana, mi offrirono tante cose. Ma Pontello era appena arrivato e annunciò grandi investimenti. E quindi dissi: “No, grazie”».

Primavera: operazione rilancio per le due romane

IL TEMPO – Operazione rilancio per le romane in questa 14ª giornata di Primavera1: la Roma è attesa a Cesena alle 13 per riprendersi la vetta e la Lazio ospita il Frosinone alle 15 in uno scontro diretto per la salvezza (Sportitalia). I giallorossi, a quota 24 e dopo due pareggi e una sconfitta, sono impegnati in una trasferta di alto livello, Lazio senza vittoria da due mesi.