Venturi: “La Roma? I migliori anni della mia vita”. Il club ricorda il suo capitano con un’intervista d’archivio

Ieri, 2 dicembre 2025, è scomparso Arcadio Venturi, uno dei capitani storici della Roma del dopoguerra e membro della Hall of Fame del club. Centrocampista completo, ha indossato la maglia giallorossa per 290 partite tra il 1948 e il 1957. Per ricordarlo, il club giallorosso ha riproposto un’intervista realizzata qualche anno fa dai media ufficiali della società, in cui Venturi ripercorreva la sua carriera.

Cosa successe dopo la retrocessione nel 1951?
“Fu una tragedia. Venimmo bersagliati dalle chiacchiere e in quei giorni uscì pure uno scandalo sui giornali. Alcuni miei compagni di squadra furono beccati dalla stampa dopo alcune frequentazioni notturne (…). Per fortuna a me non venne mai in mente di dar retta a quei signori poco raccomandabili”.

Restò fuori dalle polemiche?
“Sì, ero molto giovane e qualsiasi cosa facessi dovevo rendere conto al direttore sportivo Biancone (…). Lui mi convocava in sede a via del Tritone e lì mi metteva in guardia su vari aspetti. Gli chiesi un permesso pure quando acquistai un’automobile”. (…)

Il primo campionato in giallorosso si concluse con una salvezza stentata.
“Vero, evitammo la Serie B per pochi punti, ma questo non servì per evitare la retrocessione nella stagione successiva. Ma era una Roma povera, la società non aveva grandi mezzi a disposizione. Per fortuna, dopo essere tornati in A, arrivò Sacerdoti che attuò un cambiamento radicale. Il presidente portò giocatori di livello internazionale come Ghiggia e costruì una squadra importante”.

Che rapporto la legava a Ghiggia? Alcides decise di chiamare il figlio Arcadio in suo onore…
“Vero e glielo sconsigliai pure… (ride, ndr) Arcadio non mi ha mai fatto impazzire come nome, pure oggi non è molto comune, ma a lui piaceva e decise così. Ero un suo grande amico. Tuttavia, avevo instaurato ottimi rapporti con tutti, ho sempre avuto un carattere espansivo”.

Lo stipendio dell’epoca?
“Circa 105.000 lire al mese. Ed era un ottimo ingaggio perché io militavo in una squadra come la Roma che faceva capo a una città con almeno cinquecentomila abitanti. All’epoca lo stipendio variava anche da questo fattore: più persone venivano a vederci allo stadio, più prendevamo ogni mese. Non c’erano ovviamente gli introiti delle televisioni o altre entrate. Tutto dipendeva dal botteghino”.

La Roma per lei?
“I migliori anni della mia vita. Se avessi potuto, sarei rimasto tutta la carriera. Non l’ho mai discussa la Roma, io, l’ho solo amata”.

(asroma.com)

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Pastorello (ag. FIFA): “Krstovic? La Roma era interessata. L’insistenza dell’Atalanta ha fatto la differenza”

Un retroscena di mercato che riguarda da vicino la Roma. Federico Pastorello, agente e intermediario, ha confermato che la scorsa estate i giallorossi erano tra i club fortemente interessati a Nikola Krstovic, l’attaccante poi passato dal Lecce all’Atalanta per circa 25 milioni di euro. Intervistato da Tuttomercatoweb, Pastorello ha ripercorso la trattativa, confermando l’inserimento della Roma. Ecco le sue parole.

Come avete messo in piedi l’operazione tra Lecce e Atalanta per il trasferimento di Krstovic?
“I suoi agenti ci hanno dato disponibilità a lavorare insieme e nella realtà c’erano tanti club in Premier e in Bundesliga che lo volevano, alcuni anche in Italia. Ma la sensazione avuta con l’Atalanta è che loro fossero più convinti degli altri”.

C’era la Roma molto interessata
“Sì è vero e aveva fatto un sondaggio anche lo stesso Napoli. Sul calciatore c’erano parecchi club, ma alla fine al calciatore vai sempre a suggerire quella che ti sembra la soluzione migliore. La società che ti cerca di più perché quando arrivi da un club relativamente piccolo a un altro super ambizioso e con tanti attaccanti come l’Atalanta che ti cerca con quella insistenza questo fa la differenza. D’Amico ha fatto un bel percorso con Krstovic per fargli capire che sarebbe stata la scelta giusta anche per lui”.

Cosa pensi della modifica sulle modalità di contratto inserita nel decreto sport di luglio? Sarà possibile far firmare contratti anche di otto anni
“E’ una iniziativa venuta fuori dalla Premier e dubito sinceramente verrà utilizzata tantissimo (gli ammortamenti restano a cinque anni, ndr). Per gli agenti avere dei contratti così lunghi non so quanto possa essere d’aiuto: non tanto dal punto di vista economico perché poi otto anni di contratto sono quasi una pensione, ma dal punto di vista delle motivazioni, delle possibilità di far cambiare squadra ai propri assistiti. Personalmente non sono molto d’accordo, ma poi ci si adatta a tutto”.

Chi vince lo Scudetto?
“Quest’anno è particolarmente difficile e io non escludo nemmeno la Juventus di Spalletti perché è una squadra che ha grandi qualità che spiccherà il volo quando inizierà a capire ciò che il mister vuole. La Roma di Gasperini sta proponendo un calcio importante, seppur con una rosa non completa. Quella dell’Inter per me resta la rosa migliore, il Napoli ha un grande allenatore, ha fatto un grande calciomercato ed è campione in carica. Il Milan con Allegri è una squadra estremamente pragmatica: non giocano il miglior calcio d’Italia, ma Allegri ha vinto tanto e sa come si vince. Sarà una battaglia: oggi una pretendente assoluta è impossibile da indicare, tutte queste hanno i loro argomenti per arrivare in fondo. Però è bello, è eccitante un campionato così perché in vetta c’è una lotta davvero serratissima”.

(tuttomercatoweb.com)

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Aldair: “La Roma ha carattere, ma servono i gol. Wesley? Deve imparare a difendere”

TELE RADIO STEREO – Aldair, leggendario difensore giallorosso che ha festeggiato i suoi 60 anni allo Stadio Olimpico prima del calcio d’inizio del big match contro il Napoli, è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica durante la trasmissione “Te la do io Tokyo” e tra i vari temi trattati si è soffermato anche sulla sua esperienza alla Roma. Ecco le sue dichiarazioni.

Che idea si è fatto di Wesley?
“Nel Flamengo l’ho visto spesso. Non è facile abituarsi al calcio italiano, ci ho parlato e aveva le gambe imballate all’inizio per gli allenamenti. Ma ora lo vedo bene, è bravo soprattutto in fase di spinta. Deve imparare a difendere”.

Cosa pensa della Roma di Gasperini?
“La Roma non ha fatto grandi partite, ma porta sempre il risultato a casa. Vuol dire che ha carattere e ci crede sempre. Non è facile per un allenatore arrivare a Roma e ottenere risultati dopo pochi mesi. Le punte? Manca il loro supporto, bisogna segnare di più”.

Dicevano che lei detestava Zeman, è vero?
“Sono stato da lui sabato scorso, sta meglio e sono contento. Questo discorso è uscito un po’ con tutti gli allenatori che ho avuto. Magari pensavamo qualcosa di diverso sul modo di giocare ma ci siamo sempre rispettati”.

Ti ha emozionato ciò che è successo all’Olimpico per i tuoi 60 anni?
“Il mio legame con i tifosi della Roma è forte, ho passato tanti anni qui. Il rispetto che ho avuto con la curva e con il club porta i tifosi ad amarmi. Sono passati 22 anni da quando ho smesso, ma ho provato tanta emozione domenica. Se restavo lì un altro po’ scoppiavo a piangere”.

Poteva vincere di più a Roma…
“Quando ci troviamo tra ex compagni lo diciamo sempre. In due o tre stagioni potevamo vincere lo scudetto. Penso ad esempio al 2002, siamo arrivati a un punto. Abbiamo sbagliato 2-3 partite che non dovevamo sbagliare. Speriamo che la Roma di oggi non faccia come noi contro le piccole”.

Quale è stata la Roma più forte in cui ha giocato?
“Quella di Capello sicuramente. Prima di lui faticavamo tanto, ci sono stati 7-8 anni difficili”.

Quando si è capito che era l’anno giusto per lo scudetto?
“L’eliminazione dalla Coppa Italia e la contestazione ci hanno dato la spinta. La squadra ogni domenica era sempre più convinta. La mentalità di Capello è stata fondamentale”.

È vero che Mazzone la stava per vendere all’Inter al posto di Festa?
“Sì, è vero. Ma sono cose passate. Anche con Zeman stavo per andare all’Inter, ma sono rimasto per fortuna”.

Il più forte di testa?
“Batistuta aveva un ottimo tempo e una potenza incredibile”.

Il tuo compagno fisicamente più forte?
“Candela, che fisico”.

Il più veloce?
“Caniggia era rapidissimo”.

Quello che copriva meglio il pallone?
“Emerson senza dubbio”.

Il più intelligente tatticamente?
“Direi Tommasi”.

Quello col dribbling migliore?
“Non ne abbiamo avuti tanti, penso sia stato Cafu”.

Il più tecnico?
“Cassano, peccato fosse matto. Rispettava poco i giocatori più grandi. Mi chiamava vecchio, trattava male anche Batistuta e Totti”.

Quello col tiro più forte?
“Totti tirava forte da tutte le parti”.

Mexes o Manolas?
“Mexes”.

Mexes o Zago?
“Zago”.

Zago o Chivu?
“Zago”

Zago o Benatia?
“Zago”.

Zago o Mancini?
“Mancini è forte, ma scelgo Zago”.

Zago o Marquinhos?
“Zago. Marquinhos era molto giovane quando giocava qui”.

Zago o Rudiger?
“Continuo con Zago, tutti e due menavano…”.

Zago o Juan?
“Ancora Zago”.

Zago o Samuel?
“In questo caso devo dire Samuel”.

Samuel o Aldair?
“Sempre Walter”.

Juventus, Gatti salta la Roma: lesione del menisco mediale del ginocchio destro, out almeno un mese

Brutte notizie per la Juventus di Luciano Spalletti. L’allenatore della Vecchia Signora dovrà rinunciare per almeno un mese a Federico Gatti in seguito all’infortunio rimediato ieri in Coppa Italia contro l’Udinese. Come rivelato dall’emittente televisiva, gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione del menisco mediale del ginocchio destro. Il 2025 del difensore centrale, che era arrivato al J Medical in stampelle, è da ritenersi concluso: il calciatore, come Dusan Vlahovic, salterà Roma-Juventus in programma il 20 dicembre.

(Sky Sport)


Ecco il report medico della Juventus: “Federico Gatti, sostituito durante il secondo tempo della gara Juventus-Udinese in seguito a un trauma distorsivo a carico del ginocchio destro, questa mattina è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici presso il J|medical. Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione del menisco mediale, tale da rendere necessario un intervento chirurgico che verrà eseguito nei prossimi giorni”.

(juventus.com)

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Celtic, Nancy nuovo allenatore: domani il primo allenamento

Rivoluzione in casa Celtic. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti da Martin O’Neill (6 vittorie e 1 sconfitta), che ha guidato momentaneamente la squadra in seguito alle dimissioni presentate da Brendan Rodgers il 27 ottobre, il club è pronto ad affidare il gruppo ad un nuovo allenatore. Come riportato da Fabrizio Romano, il nome scelto dalla dirigenza è Wilfried Nancy: il tecnico dei Columbus ha ricevuto l’autorizzazione da parte della società statunitense e ora si trova a Londra. In attesa dell’annuncio ufficiale, domani sarà a Glasgow per dirigere il primo allenamento da allenatore del Celtic. La formazione scozzese affronterà la Roma l’11 dicembre alle ore 21 al Celtic Park in occasione della sesta giornata della fase campionato di Europa League.

Roma-Como, Ndicka disponibile: c’è l’ok della Costa d’Avorio. Si attende la risposta del Marocco per El Aynaoui

L’inizio della Coppa d’Africa si avvicina e la competizione andrà in scena dal 21 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026. Nella giornata di ieri è arrivato l’annuncio della FIFA, che ha deciso di posticipare di un giorno la partenza e lasciare i calciatori ai club di appartenenza fino al 15 dicembre, giorno in cui si giocherà Roma-Como. Come rivelato dall’edizione odierna del quotidiano, la Costa d’Avorio ha già fatto sapere alla società giallorossa di essere disposta ad accogliere Evan Ndicka con 24 ore di ritardo, permettendo così al difensore di essere a disposizione di Gian Piero Gasperini in vista del difficile match contro i lariani. Attesa, invece, la risposta del Marocco per Neil El Aynaoui.

(gasport)

Giornata internazionale delle persone con disabilità: l’Under 18 si allena con l’AS Roma for Special (COMUNICATO e FOTO)

In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che ricorre il 3 dicembre, la Roma Under 18 si è resa protagonista di una splendida iniziativa e ha accolto al ‘Campo Agostino Di Bartolomei’ l’AS Roma for Special. Le due squadre hanno svolto un allenamento congiunto e successivamente si sono sfidate in un’amichevole. Ecco la nota ufficiale del club: “Allenamento congiunto e partita amichevole a Trigoria per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre.

Il 3 dicembre ricorre la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, istituita dall’ONU nel 1992 con l’intento di promuovere la piena inclusione, la tutela dei diritti e la valorizzazione della dignità delle persone con disabilità in ogni ambito della società.

Per questo motivo, sul campo intitolato alla memoria di Agostino Di Bartolomei all’interno del Centro Sportivo Fulvio Bernardini è andato in scena un incontro ricco di significato, ispirato alla policy “Calcio per tutte le abilità” della Strategia di Sostenibilità del Club.

I giovani calciatori della formazione Under 18 giallorossa, guidati da Mattia Scala, hanno accolto gli atleti dell’AS Roma for Special per svolgere una seduta congiunta di allenamento e sfidarsi in un match amichevole.

Per i ragazzi e le ragazze con disabilità intellettivo-relazionale è stata un’occasione per tornare di nuovo a casa e dimostrare a tutti come il calcio sia un linguaggio universale che unisce, ispira e abbatte le barriere, promuovendo integrazione, crescita e partecipazione per tutte e tutti. 

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L’AS Roma for Special

Gestita dalla Cooperativa Sociale Onlus CassiAvass per conto dell’AS Roma, la squadra “For Special” è composta da ventuno atleti e atlete, di età compresa tra i 17 e i 40 anni, con disabilità intellettivo-relazionale, unite e uniti dalla stessa passione: il calcio e i colori giallorossi.

Il team partecipa ai tornei organizzati dalla Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC, offrendo a chi ne fa parte l’opportunità di vivere tutte le emozioni di una stagione sportiva, indossando con orgoglio la maglia dell’AS Roma e sentendosi parte di una grande famiglia giallorossa.

Un progetto che l’AS Roma porta avanti con orgoglio per offrire a persone con disabilità la possibilità di coltivare una passione autentica e difendere sul campo i colori del Club”.

(asroma.com)

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Roma Femminile, Rieke: “Dobbiamo commettere meno errori” – Pandini: “In Champions le partite si giocano sui dettagli”

IL ROMANISTA – Annalena Rieke e Marta Pandini, calciatrici della Roma Femminile, hanno rilasciato un’intervista al quotidiano a tinte giallorosse e hanno fatto un bilancio della loro avventura nel club capitolino. Ecco le loro dichiarazioni.

Le parole di Rieke

Come ti senti a lavorare con Rossettini e cosa ti chiede?
“Lavoriamo spesso sulla tattica insieme a tutta la squadra. Tutte noi sappiamo ciò che ci chiede ed è molto utile sapere cosa vuole vedere da noi”.

Qual è la miglior caratteristica della squadra e in cosa deve migliorare ancora?
“La squadra è formata da calciatrici che si aiutano a vicenda e ho la sensazione che, sia in campo che fuori, tutte mi possano supportare in qualsiasi momento. Lotto per le mie compagne e loro lottano per me, e questa è una cosa molto positiva. Secondo me potremmo eseguire meglio il nostro gioco e sicuramente dovremmo commettere meno errori in campo”.

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Le parole di Pandini

Sulla tua posizione in campo: inizialmente venivi impiegata maggiormente come trequartista, ora come mezzala. Dove ti trovi meglio?
“È una bellissima domanda anche perché ultimamente in Champions League ho ricoperto anche il ruolo di Play, quindi mi reputo una giocatrice molto duttile e anche il Mister a quanto pare mi considera tale, quindi non ho preferenze. Sinceramente mi piace molto cambiare e mi piace molto adattarmi alle richieste della partita e non ho preferenze. Sicuramente ci sono ruoli e partite che richiedono determinate caratteristiche e dove mi posso trovare meglio. Il Mister può farmi giocare dove vuole”.

In Champions League non siete partite bene , in Campionato molto meglio. C’è qualcosa da cui potete tratte insegnamento per il proseguimento della stagione?
“Sicuramente le partite in Champions League sono gare in cui a livello fisico bisogna mettere qualcosa in più e sono partite che si giocano sui dettagli, sicuramente sono cose che possiamo acquisire anche in campionato per metterle lì. Sono due percorsi diversi, però noi prepariamo le partite in modo strategico e non poniamo differenze nel preparare partite o allenamenti”.

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Settore giovanile, primo contratto da professionista per il classe 2009 Strata: “Grande responsabilità, darò tutto me stesso” (FOTO)

Giornata indimenticabile per Giacomo Strata, terzino classe 2009 della Roma Under 18 dell’allenatore Mattia Scala. Come svelato dal giovane calciatore su Instagram, ieri ha firmato il suo primo contratto da professionista e si è legato al club giallorosso fino al 30 giugno 2028: “Oggi ho firmato il mio primo contratto da professionista con l’AS Roma, coronando un percorso iniziato circa otto anni fa al Centro Sportivo di Trigoria – scrive sui social –. Voglio ringraziare di cuore i miei genitori, che mi hanno sostenuto in ogni passo di questo cammino, il mio agente, la Società per l’immensa fiducia che mi sta dando e tutti gli allenatori e i membri dello staff che mi hanno accompagnato nella crescita dentro e fuori dal campo. Questo contratto è per me una grande responsabilità: darò tutto me stesso per onorare questi colori, continuando a lavorare con passione, umiltà e determinazione. Forza Roma!”.

FOTO – Striscione davanti all’Olimpico: “Laziale campione di mitomania”

Non si placa lo sfottò tra i tifosi di Roma e Lazio. Nella notte, infatti, davanti allo Stadio Olimpico, precisamente di fronte all’Obelisco, è apparso uno striscione firmato dalla Curva Sud rivolto ai tifosi biancocelesti. “Sallustio, Trilussa e D’Annunzio non li citare – si legge -. Se narrassi la tua mitomania caro laziale, allora sì che saresti il campione mondiale”.