Nainggolan: “Fa male vedere la Roma così in classifica. Pellegrini? Forse gli sta pesando la fascia”

RETESPORT – In vista del derby in programma domenica Radja Nainggolan è intervenuto ai microfoni dell’emittente sportiva. Le sue dichiarazioni:

Sei in attesa di un’offerta?
“Sì ma ormai sto accettando il fatto che il calcio non è basato solo sulla qualità del calciatore ma sull’età. Io fisicamente sto bene, mi sto tenendo in forma ma alla lunga è difficile allenandosi da solo senza una squadra”.

Radja sull’esperienza in Indonesia.
“Sono andato al Bhayangkara per vedere com’era la vita: un’esperienza che mi ha soddisfatto sul piano umano. Non c’era stress nel giocare a calcio. In Indonesia stanno crescendo: Thohir sta facendo un buon lavoro che è il presidente della federazione calcistica”.

Che effetto ti fa vedere la Roma 10° a 15 punti dalla Lazio?
“Fa male. A Roma ho vissuto i miei anni migliori in cui siamo stati sempre in alto in classifica. Da quando sono andato via la squadra giallorossa non ha più giocato la Champions. Credo che la Roma stia migliorando ma ancora è lunga: sono tanti i punti da recuperare e non è facile. Fa strano vedere 3 allenatori che la pensano in maniera diversa: Paredes, ad esempio, prima non giocava mentre ora sì, Bove viene lanciato da Mourinho e poi viene ceduto. Edoardo, visto quello che ha fatto a Firenze, non lo avrei mai mandato via”.

Esonero De Rossi?
“Mi ha sorpreso: è la testimonianza dell’incapacità della società. Il club ha fatto 3 anni di contratto a un allenatore che, in quella stagione, aveva fatto meglio di Mourinho raccogliendo tanti punti e poi l’annata successiva è stato cacciato via dopo 4 partite. Insomma è inspiegabile”.

Quale è stato il derby che ti ha fatto godere di più?
“Il bilancio è sempre stato positivo. Erano partite che ti caricavano sempre di più. Noi siamo riusciti a guadagnarci la capienza dello stadio mentre ora l’ambiente è differente, soprattutto dopo l’arrivo di Mourinho, l’Olimpico è sempre pieno anche contro squadre di basso livello: ciò testimonia l’amore dei romanisti”.

Hai esordito in Serie A con Allegri, credi sia l’allenatore giusto per la Roma del futuro?
“Non lo so perché Roma non è una piazza facile. È un ambiente che, comunque, ti dà qualcosa in più e anche Dybala, che ha giocato nella Juventus, se ne è accorto”.

Prosegue Radja.
“Ho giocato tanto partite lesionato per dare un messaggio ai compagni di squadra. La cosa più importante è dare tutto in campo, poi ognuno gestisce la propria vita come ritiene più opportuno”.

Cessione all’Inter?
“Monchi all’epoca fece il doppio gioco. Io mi sentivo uno dei capitani e lui mi faceva sentire importante ma alle spalle mi stava vendendo. Io non me ne sarei mai andato via ma per me l’essere uomo è più importante di ogni altra cosa. Monchi voleva vincere alla Roma mandando vai tutti i calciatori presi da Sabatini”.

Pellegrini?
“All’epoca era giovane e si doveva inserire nella squadra ma lottava per entrarci dentro. Non lo conosco come un calciatore che soffre troppo la pressione, forse la fascia gli sta pesando”.

Leader in questa Roma?
“Sono quelli che ti tirano fuori dalle difficoltà. Leader non significa alzare le braccia e farsi vedere nei momenti dove ci sono dei confronti caldi durante la partita come fa spesso Mancini: quello è solo un aspetto dell’essere leader”.

Liverpool?
“Salah ci fece male. Anfield è stato l’unico stadio, al netto dello stadio Olimpico, in cui ho avuto i brividi e mi sono cag*to sotto”.

Dybala?
“Se sta bene fa la differenza: è un giocatore che devi sempre tenere”.

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Prima sfida del 2025 per la Virtus Gvm Roma 1960, che domani torna al Palazzetto contro la Benacquista Latina per riprendere la corsa ai playoff. Una sfida importante per la formazione capitolina pronta a riscattarsi dopo l’ultima sconfitta contro Ruvo di Puglia.

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Derby, la Questura: “La stracittadina serale una prova di maturità per società e tifosi”

Il derby serale tra Roma e Lazio del 5 gennaio sarà una prova di “maturità” per società e tifoseria. Lo sottolinea la Questura spiegando che: “Come ribadito oggi in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, la scelta – condivisa tra Prefetto, Questore e Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza – di non chiedere la pianificazione del derby in programma il 5 gennaio prossimo in orario diverso da quello serale rappresenta un’occasione per le società sportive e le rispettive tifoserie per mostrare segni di maturità in cui anche le logiche ultrà trovino spazi di espressione colorati e folkloristici nell’ambito di una cornice di legalità”. Le misure di sicurezza saranno messe a punto in un tavolo tecnico che sarà presieduto domani pomeriggio dal questore, Roberto Massucci.

Intanto, è già stata definita la modalità di afflusso. Un arresto in flagranza di reato, 92 denunce, 91 istruttorie avviate per l’adozione di Daspo (di cui 53 già notificati ai rispettivi destinatari), 100 illeciti amministrativi contestati per violazione del regolamento d’uso dell’impianto e 15 segnalazioni indirizzate alle due società di calcio romane della serie A per la violazione del “codice etico” e l’applicazione del “mancato gradimento” a carico di altrettanti spettatori, rispetto alle quali la condotta più frequente tra quelle contestate è il tentativo di elusione dei controlli ai tornelli di accesso all’impianto, dove spesso si registra l’espediente del cosiddetto “passaggio multiplo”. Lo rende noto la Questura di Roma relativamente all’illegalità all’Olimpico.

Kings League Italia, Pizarro torna in campo: è un nuovo giocatore dei Boomers

David Pizarro torna in campo. Ritiratosi nel 2019, l’ex centrocampista della Roma parteciperà alla Kings League Italia, la nuova competizione di calcio a sette creata da Gerard Piqué e sbarcata quest’anno anche nel nostro paese. Il Pek è stato ufficialmente nominato come nuovo giocatore dei Boomers, il club di Fedez, ed è stato scelto come terza ‘wild card’.

La storia di Pietro Ciucci, da 71 anni sempre all’Olimpico: “La Roma è una fede che non va mai messa in discussione”

Pietro ha 76 anni e da 71 segue la Roma. Sempre allo Stadio. “Fu mio zio a trasmettermi questo amore qua. Ma devo tanto anche a Dante”. Dante è Dante Ghirighini. Il papà del “Daje Roma daje”. […] “Era amico di mio padre. Salivo a bordo della sua Vespa e andavamo in Curva Sud”. Crescendo, passa in Tribuna: “Un anno di Monte Mario, ingresso numero 10, poi sempre in Tevere”. Pietro ha continuato ad abbonarsi anche quando dopo i 60 anni ha accusato dei problemi di salute. “Io mi sono sempre abbonato a prescindere dalle aspettative di inizio stagione. La Roma è una fede che non va mai messa in discussione. Specie durante la partita”.
Il suo romanismo ha abbracciato più generazioni di Roma: “Ho provato un grandissimo amore per Giacomino Losi, ma anche per “Kawasaki” Rocca. Francisco Lojacono era un mostro, un calciatore di una tecnica incredibile. E sono stato legato a Peppe Giannini. E non penso che ci sia bisogno che citi Totti”.
[…] “Io la metto davanti a tante cose. È una passione che può capire solo chi la vive. Capisco che chi non ce l’ha possa pensare che uno come me sia matto, ma non credo di essere l’unico. Come le dicevo prima, sono convinto che sia davvero una fede”. […]
Lode a te, Pietro Ciucci.
(asroma.com)
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Lutto nel mondo del calcio: addio alla bandiera del Torino Aldo Agroppi

Aldo Agroppi è morto questa mattina all’ospedale di Piombino, dove era ricoverato da giorni per una polmonite. L’ex calciatore del Torino (200 presenze dal 1967 al 1975) e allenatore di Pisa, Perugia, Padova, Fiorentina, Ascoli e Como, ha indossato anche la maglia azzurra in 5 occasioni. Uscito dal mondo del calcio giocato, Agroppi divenne un opinionista televisivo noto per le sue posizioni critiche e anticonformiste, lasciando un segno indelebile nella storia del calcio italiano.

Camara: “Roma? Ricordi fantastici, Mourinho mi studiava da anni. La finale di Europa League fu una grande delusione”

GIANLUCADIMARZIO.COM – Mady Camara, ex centrocampista della Roma nella stagione 2022/23 e ora in forza al PAOK, ha rilasciato un’intervista al sito e tra i vari temi trattati si è soffermato proprio sulla sua avventura nella Capitale. Ecco le sue parole: “L’altra sera ho visto la partita contro il Milan. Li seguo ancora e tifo per loro: parlo con Pellegrini e Svilar, a volte anche con Mancini. La nostra era una grande squadra, peccato per la sconfitta in finale contro il Siviglia. Ma ho ricordi fantastici. La passione della città mi è rimasta dentro: l’atmosfera in Serie A è magica”.

Futuro?
“Ora sono concentrato sul Paok, ma in futuro chissà: tornare in Italia non mi dispiacerebbe. In giallorosso è stato un anno molto positivo e ho avuto la fortuna di essere allenato da Mourinho“.

Mourinho?
“Ho un bel rapporto con lui, gli ho scritto anche quando ha firmato con il Fenerbahce per augurargli il meglio”.

La chiamata di Mourinho nel 2022?
“Mi ha chiamato a sorpresa. Aveva parlato con Pedro Martins, che era il mio allenatore all’Olympiacos e Martins gli aveva detto solo cose positive di me. 
Mou mi studiava da anni: era rimasto impressionato da una mia performance in Europa League nel 2019 contro il suo Tottenham. Mi ha conquistato con una frase: ‘Se verrai con me, devi essere sempre il Mady che ho visto in quella partita’. È un allenatore che dà tanta fiducia ai giocatori e tanti consigli con la sua esperienza. Anche quando ero infortunato continuava a convocarmi con la squadra: non mi ha mai lasciato indietro. Infatti in finale di Europa League ero in panchina. Mi ha detto che mi voleva con il gruppo perché me lo meritavo e per portare sorrisi e energia positiva: quella Roma era un bel gruppo, mi sono divertito. Tutti i leader mi hanno accolto come a casa sin dal primo giorno”.

Chi ti impressionò di quella Roma?
“Mi impressionavano in molti. Se ne devo scegliere tre per qualità e talento è una lotta tra Dybala, Pellegrini e… Volpato. Cristian due anni fa era giovanissimo ma aveva qualità enormi: tutti alla Roma sentivano che sarebbe potuto diventare un grande giocatore, e credo che se continuerà a lavorare bene con il tempo potrà diventarlo”.

La finale di Europa League?
“La finale contro il Siviglia è stato un momento speciale ma allo stesso tempo una grande delusione. Dopo la sconfitta eravamo dispiaciuti. Mourinho ci ha detto di tenere la testa alta: ‘Avete fatto un grande lavoro. Non ci hanno dato un rigore solare, meritavamo di più. Ma se continuerete a lavorare così, questa squadra potrà raggiungere grandi traguardi’”
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FOTO e VIDEO – La Roma abbraccia i tifosi al Tre Fontane: le immagini dell’allenamento

La Roma inizia il 2025 ricevendo l’abbraccio della sua gente: nel pomeriggio la squadra ha svolto il primo allenamento dell’anno al Tre Fontane davanti ai suoi tifosi. Tra sorrisi, partitella, applausi, il discorso di Ranieri, la presenza di Ghisolfi e il saluto finale corredato dalla foto di squadra, i giallorossi si preparano in vista del derby di domenica all’Olimpico. Gli scatti e il video riassuntivo della giornata al Tre Fontane:

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Cristante alle prese con l’infortunio: in campo zoppicante per il saluto ai tifosi al Tre Fontane (VIDEO)

Servirà ancora un po’ di tempo per il recupero di Bryan Cristante dopo l’infortunio alla caviglia riportato durante Roma-Atalanta e, secondo gli ultimi aggiornamenti, l’obiettivo è quello di rivederlo in campo a metà gennaio.

Oggi il centrocampista ha seguito la seduta dei compagni al Tre Fontane aperta ai tifosi per il primo allenamento del 2025 ed è entrato in campo zoppicante per salutare i romanisti sugli spalti e scattare la foto di gruppo. Con lui presente anche Artem Dovbyk: per l’ucraino era prevista una seduta in palestra per gestirlo in via precauzionale.

Milan-Roma, Ranieri a Pisilli a fine partita: “Se gliela dai a Saelemaekers lì…” (VIDEO)

DAZN – Il consueto ‘Bordocam’, realizzato al termine delle partite di maggior rilievo, fa rivivere alcuni momenti e dialoghi inediti di Milan-Roma, andato in scena domenica scorsa.

Oltre ai vari momenti di tensione tra Paulo Fonseca, poi espulso, e l’arbitro Fabbri, protagonista di uno scambio acceso anche con Theo Hernandenz, si nota come a fine partita Claudio Ranieri, mentre saluta i suoi giocatori all’uscita dal campo, fermi Pisilli che aveva avuto nel secondo tempo uno dei migliori palloni a disposizione. Proprio riguardo a quell’episodio, il tecnico si rivolge così al proprio giovane centrocampista: “Se gliela appoggi lì ad Alex, eh…dai, bravo”, prima di dargli un’affettuosa pacca sulla spalla.

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