Calciomercato Roma, Banks conferma l’interesse dei giallorossi: “È stato fantastico che Ranieri mi abbia contattato”

La Roma continua a monitorare attentamente Noahkai Banks, giovane difensore centrale dell’Augsburg. Il giornalista Florian Plettenberg di Sky Sport DE conferma oggi l’interesse dei giallorossi, che avevano già manifestato la volontà di portare in Italia il talento statunitense classe 2006 durante l’ultima finestra di mercato. La Roma rimane quindi fortemente interessata al giocatore, il cui contratto con l’Augsburg scade nel 2027 e la cui valutazione supera i 10 milioni di euro.

A confermare il contatto tra le parti è lo stesso Banks, che in un’intervista a Sport Bild ha parlato dell’interesse della Roma e del contatto con Claudio Ranieri: “Quando ho saputo dell’interesse della Roma, è stato un grande onore per me. Il fatto che il tecnico Claudio Ranieri si sia messo in contatto con me personalmente è stato fantastico”. Tuttavia, il difensore ha ribadito il suo impegno con l’Augsburg: “Alla fine, sono un giocatore dell’FC Augsburg e so che il club ha grandi progetti per me”.

 

Costa D’Avorio: Ndicka convocato per i match di qualificazione ai Mondiali contro Burundi e Gambia (FOTO)

Il difensore della Roma, Evan Ndicka, è stato convocato dalla nazionale della Costa d’Avorio per le prossime partite di qualificazione ai Mondiali 2026. Gli “Elefanti” affronteranno il Burundi il 21 marzo 2025 alle 19:00 presso lo Stade de Meknès in Marocco, e il Gambia il 24 marzo 2025 alle 19:00 allo Stade Félix Houphouët-Boigny.

 

 

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Calciomercato Roma, dall’Argentina: da maggio 2025 clausola con obbligo di cessione di Paredes al Boca in caso di offerta da 3.5 milioni. Smentite da Trigoria

Leandro Paredes ha rinnovato con la Roma fino al 30 giugno 2026, ma nell’accordo è stata inserita una clausola particolare che potrebbe riportarlo in Argentina ancor prima della scadenza del contratto. A partire da maggio 2025, se il Boca Juniors presenterà un’offerta scritta di 3.5 milioni di euro, la Roma sarà obbligata a cedere il centrocampista agli Xeneizes. L’accordo è già stato formalizzato e firmato, stando a quanto riportato dal giornalistaa Gastòn Edul di TyC Sports.

Paredes, cresciuto nelle giovanili del Boca, ha spesso manifestato il desiderio di tornare un giorno a vestire la maglia della società che lo ha lanciato e questa clausola faciliterebbe il suo ritorno a Buenos Aires in futuro.


Da Trigoria arrivano secche smentite in merito alla presenza di una clausola nell’accordo del rinnovo di Leandro Paredes in favore del Boca Juniors.

Instagram, la gioia di Soulé e Dybala per il rinnovo di Paredes: “Vamos”. E la moglie di Leo risponde agli insulti dei tifosi del Boca (FOTO)

La Roma ha appena annunciato con un comunicato e un post social il rinnovo ufficiale di Leandro Paredes fino al 30 giugno 2026. Su Instagram i compagni hanno manifestato tutto il loro entusiasmo per la notizia: immancabile il commento dell’amico Paulo Dybala con l’emoji della faccia innamorata, mentre l’altro argentino Matias Soulé ha festeggiato con un “Vamos“. Anche Camila Galante, la moglie di Paredes, ha celebrato il prolungamento del contratto con due cuori giallorossi.

 

Al commento della moglie di Paredes, alcuni hater, presumibilmente tifosi del Boca, hanno offeso lei e il centrocampista (“Tuo marito è un mercenario!”). Camila Galante ha risposto con ironia a una di questi: “Ti mando dei baci, invidiosa“.

 

 

 

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Serie B, Giudice Sportivo: Vazquez squalificato 10 giornate per un insulto razzista a Dorval

Il Giudice Sportivo della Serie B, Ines Pisano, ha inflitto una squalifica di 10 giornate a Franco Vázquez, centrocampista della Cremonese, per insulti razzisti rivolti a Mehdi Dorval del Bari al termine della partita del 15 febbraio scorso.

Questo il testo del comunicato ufficiale: “Il Giudice Sportivo, letti il rapporto dei collaboratori nonché la relazione aggiuntiva richiesta alla Procura federale dalla quale emerge che il calciatore Franco Damian Vazquez (Soc. Cremonese), al termine della gara, ha rivolto al calciatore Emile Mehdi Dorval (Soc. Bari) un insulto espressivo di discriminazione razziale; visto l’art 28 comma 1 e 2 CGS; P.Q.M. delibera di sanzionare il calciatore Franco Damian Vazquez (Soc. Cremonese) con la squalifica per dieci giornate effettive di gara“.

Il tecnico del Bari, Moreno Longo, aveva denunciato l’accaduto nel post-partita, riferendo che Vázquez aveva rivolto un insulto razzista a Dorval, uscito dal campo in lacrime.

(legab.it)

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Giudice Sportivo: ammenda di 3500 euro alla Roma per lancio di petardi e fumogeni. Restano diffidati Saelemaekers e Pellegrini

È terminata la 28ª giornata di Serie A con il posticipo di ieri sera tra Lazio e Udinese ed è stato pubblicato il comunicato ufficiale del Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Carlo Moretti, che rende note le decisioni assunte. Dopo la trasferta di Empoli, non ci sono ulteriori sanzioni per la Roma sul lato sportivo e rimangono quindi in diffida Saelemaekers e Pellegrini. La società riceve però un’ammenda di 3.500 euro “per avere suoi sostenitori, al 30° del primo tempo, lanciato un petardo e due fumogeni nel recinto di giuoco”.

(legaseriea.it)

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“Il finale? Ho una certa età… Non molliamo”

IL TEMPO (F. BIAFORA) – Bastone e carota. Ancora una volta. «Sono una persona di una certa età, non mi possono far stare sul chi va là fino alla fine. Ero convinto di far bene con questa Roma, anche se non così tanto. Abbiamo giocato con grande determinazione e spirito di sacrificio». Ranieri, che sta facendo trottare la Roma ad un ritmo forsennato, continua ad usare carezze e bacchettate per il suo gruppo, anche dopo la vittoria per 1-0 in casa dell’Empoli. Un successo che poteva essere molto più rotondo con maggiore precisione sotto porta e che nel finale ha rischiato anche di trasformarsi in una beffa incredibile. Il tecnico giallorosso però non può che essere soddisfatto per l’ennesimo risultato positivo, con la squadra che, nonostante le grandi rotazioni e gli impegni infrasettimanali europei a drenare energie, sta avendo un ruolino di marcia da schiacciasassi. Dal suo arrivo dopo l’esonero di Juric sono dieci le volte in cui sono stati portati i tre punti a casa, su un totale di 16 partite in A. E nelle ultime 10 è imbattuta, con 8 vittorie, 2 pareggi, 19 reti realizzate e appena 6 subite. Numeri che, se proiettati sull’intera stagione, metterebbero la Roma nella lista delle squadre che rincorrono l’Inter per contenderle lo scudetto.

E su questo Ranieri non può che dar meriti ai giocatori, bravi a seguirlo in tutto e per tutto: «Ho messo ragazzi che sapevo avessero fame di giocare, ho lasciato chi aveva speso tantissimo in campo e adesso possiamo preparare la gara di Bilbao. Mi è piaciuta tutta la squadra, ma i cavalli si vedono all’arrivo. Stiamo facendo bene, sono contento ma ci mancano tanti piccoli particolari difficili da mettere a punto. Quando giochi con una squadra che lotta per non retrocedere devi dare tutto fino all’ultimo. È un peccato non averla chiusa, ma non si può allenare il cinismo». Passando ai singoli l’allenatore ha cercato di rincuorare ShomurodovEra dispiaciuto, ma ci ha risolto tante partite»), elogiato HummelsMi è piaciuto molto») ed ha punto qualcuno, senza farne il nome: «C’è chi ha giocato per sé stesso. Ma non dico chi è». Altro tema su cui si è soffermato è quello relativo a Pellegrini, per cui ha speso importanti parole di stima: «Il capitano ci ha deliziato, soprattutto nel primo tempo. Ha sempre giocato per la squadra, facendo una gara di quantità e di qualità. Io gliel’ho detto che non è lui a essere cambiato, ma io dovevo cercare cosa non andasse in lui. Il fatto è che ora gli arbitri hanno cambiato modo di arbitrare e lui è rimasto un po’ indietro in questo. Non si deve fermare».

E Pellegrini sta apprezzando i consigli paterni di Ranieri: «Sono contento del rapporto che ho con lui, sa la stima che ho di lui e sa quanto sono contento che sia arrivato a darci una mano. Non c’è dubbio che io cerchi di migliorare in qualsiasi cosa lui mi chieda». Un’unione di intenti che tutti riescono a vedere sul campo, dove la differenza tra titolari e riserve è stata quasi del tutto annullata.

Soulé meglio di Totti: “Mai stato tanto veloce”

Il gol di Soulé, realizzato dopo soli 22 secondi, è il più veloce segnato dalla Roma in Serie A dal 2004-05, superando anche Francesco Totti. “Non avevo mai segnato un gol così veloce, sono contento perché è servito per portare a casa la vittoria, ma dovevamo fare più gol“, ha dichiarato l’argentino, già proiettato alla sfida di Bilbao.

Anche Hummels ha parlato della partita e del rapporto con i tifosi: “Grazie ai tifosi, sembrava di giocare in casa. È tutto cambiato rispetto a qualche mese fa, c’è una grande unità di intenti con i tifosi e all’interno del gruppo, stiamo raddrizzando la stagione“. Hummels ha poi espresso la sua fiducia in vista del match contro l’Athletic: “Possiamo vincere la coppa. A Bilbao sarà una grande partita contro un avversario molto forte: ci sarà un’atmosfera bellissima, dovremo lottare contro 11 giocatori più i tifosi. Noi siamo una squadra dura da battere, quindi sarà difficile anche per loro ma vogliamo dimostrare di meritare il passaggio del turno”.

(corsera)

Bruno Conti: “Dribbling, tacchi, finte quanto mi sono divertito. La Roma unico amore”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – In occasione del suo 70° compleanno, Bruno Conti, leggenda della Roma, si è raccontato in una lunga e toccante intervista, ripercorrendo i momenti più importanti della sua carriera e della sua vita. Tra aneddoti, ricordi e emozioni, Conti ha parlato del suo amore per la Roma, dei suoi compagni di squadra, dei successi e dei rimpianti.

Di seguito, alcuni estratti dell’intervista:

Bruno, 70 anni di cui 50 passati nella Roma. Due traguardi…

“Sono l’uomo con la più lunga militanza in giallorosso da calciatore, allenatore e dirigente: un grande orgoglio”.

Cosa è stata la Roma per lei?

“Cosa è: tutta la mia vita. Ancora oggi quando sento gli inni di Venditti, Fiorini e Conidi mi emoziono, mi viene la pelle d’oca. Ho passato due anni al Genoa per farmi le ossa in prestito, avendo come maestro Simoni, ma non ho mai pensato di lasciare la Roma, neanche quando Maradona ogni volta che ci incontravamo mi diceva “vieni a Napoli”. Mio padre, romanista fino al midollo, non me l’avrebbe mai perdonato”.

Ricorda il primo allenamento con la Roma?

“Certo c’erano De Sisti, Cordova, Di Bartolomei, ma mister Liedholm chiamò me, un ragazzino, per mostrare un gesto tecnico: “Bruno fai vedere lo stop di interno”, “Ora di esterno…”. Liedholm, mi ha insegnato tanto e mi ha lasciato libero di esprimermi. Io andavo a destra, a sinistra, dribblavo e lui non mi ha mai ingabbiato o chiesto sacrifici, ma solo di sfruttare la mia fantasia. Chi mi mandava a quel paese era Bomber Pruzzo: “E dai ‘sta palla…”, io mi divertivo a fare finte e lui era costretto a liberarsi due tre volte dal suo marcatore prima che lo servissi. Ma quando gli arrivava il cross, era quasi sempre gol”.

La Roma di Liedholm degli anni ’80 è stata la più forte di sempre?

“La più forte non lo so, la più bella penso di sì. Era elegante, dominante, ci divertivamo a giocare. Nell’anno dello scudetto il Barone si inventò Di Bartolomei libero, due terzini mancini, Nela e Maldera. Falcao, Ancelotti, Prohaska, io, Pruzzo. Difendeva solo Vierchowod. L’anno dopo arrivarono Graziani e Cerezo. E pensate se avessimo avuto anche Rocca”.

(…)

Chi è stato Dino Viola?

“Un visionario, creò la Roma pezzo dopo pezzo. Era tutti i giorni a Trigoria, appena nasceva un problema lo risolveva e la sera faceva il giro a spegnere le luci lasciate accese”.

Il tempo che passa regala ricordi felici ma anche grandi dolori.

La perdita di Agostino Di Bartolomei è una ferita che non si rimarginerà mai. Era il mio idolo, il mio capitano. Prima che accadesse l’irreparabile avevo organizzato una partita al palazzetto dello sport per un ex compagno sfortunato. Vennero tutti i ragazzi dello scudetto, Agostino era lì con noi e suo figlio Luca. Rideva, era normale. Non ci siamo accorti del suo disagio, se solo avesse parlato, chiesto aiuto. Io non riesco ad accettarlo: Ago, perché?”.

(…)

Finita la carriera è stato responsabile del settore giovanile, scovando una infinità di talenti.

“Il primo anno presi Pepe, Bovo, Aquilani e il mio fiore all’occhiello di sempre, Daniele De Rossi. La lista negli anni è lunghissima. E quante plusvalenze… Romagnoli, Bertolacci, Caprari, Politano, Frattesi, Scamacca, Calafiori, Pellegrini, Zalewski, Bove, Pisilli”.

Quanto le spiace che Totti non sia nella Roma?

“Tantissimo, lui è la storia della Roma”.

Guardando indietro: a chi deve dire grazie?

“Ai miei genitori che hanno cresciuto sette figli facendo mille sacrifici. Mi hanno trasmesso i valori veri della vita. E poi a mia moglie, i miei figli e i miei nipoti, che mi sono stati vicino in un momento difficile, fortunatamente alle spalle”.

Le va di parlarne?

“Due anni fa mi hanno diagnosticato un tumore al polmone. Devo ringraziare il mio medico di famiglia, il dottor Camilli, che si è accorto subito della mia tosse persistente e il professor Rendina del S. Andrea per le cure che hanno funzionato. E non dimentico il presidente Dan Friedkin che voleva portarmi a sue spese negli Stati Uniti: conservo le sue affettuose lettere. Ora però sto bene, gli esami sono tutti a posto. E posso dire che mi è riuscito un altro dribbling…”.

La squadra di Valverde fa 1-1 in casa. Out Sancet

L’Athletic Bilbao frena in campionato, pareggiando 1-1 in casa contro il Maiorca e interrompendo una serie di tre vittorie consecutive. Un risultato che permette comunque ai baschi di mantenere il quarto posto in classifica, con un vantaggio di 5 punti sul Villarreal.

(…) L’Athletic, che ha faticato a creare occasioni da gol, è riuscito a pareggiare grazie a Nico Williams, che ha sfruttato un cross di Gorosabel. Nonostante l’assedio finale, il Maiorca è riuscito a difendersi con ordine.

In vista della sfida di ritorno contro la Roma, restano dubbi sulle condizioni di Sancet, assente nella partita contro il Maiorca. (…) Come Ranieri, anche Valverde ha fatto ampio turnover, cambiando otto giocatori rispetto all’ultima formazione. (…) Nonostante i cambi, l’Athletic non è riuscito a conquistare i tre punti. Il San Mamés, si preannuncia caldo, anche se non come l’Olimpico. Giovedì sarà diverso.

(Messaggero)