Moratti: “Sensi era disperato per i debiti e mi offrì Totti piangendo”. La replica di Rosella: “Mai pensato di venderlo, chiedete a Florentino Perez…”

In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Massimo Moratti questa mattina ha rivelato: “L’allora proprietà della Roma era piena di debiti, strapiena di debiti… Il presidente era così disperato che arrivò a offrirmi Totti. Piangendo… Poi forse Totti avrebbe comunque scelto di restare a Roma, ma anche in quel caso lasciammo stare noi dell’Inter”.

Con un post su Instagram è arrivata la secca risposta di Rosella Sensi: “Sono rimasta sorpresa e delusa stamattina. Mi dispiace leggere le parole di Massimo Moratti al Corriere della Sera in cui parla di una Roma disperata che aveva offerto Totti all’Inter. Mio padre non ha mai pensato nemmeno lontanamente di vendere Francesco a nessun club. Basterebbe chiedere al presidente e amico Florentino Perez che ha capito da subito come non ci fosse la minima possibilità di aprire una trattativa per portarlo a Madrid”.

 

 

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Post Match – La fobia degli angoli

LR24 (MIRKO BUSSI) – La gonofobia è la paura degli angoli dei palazzi, che arriva a comprendere, come si legge in un autentico dizionario delle ansie stilato sul sito Tiscali, la paura di scontrarsi con persone che sbucano dagli angoli. Un trauma che la Roma ha vissuto nell’andata col Porto quando da un calcio d’angolo a favore si è ritrovata improvvisamente sbattuta 60 metri indietro a rincorrere una pericolosa ripartenza finita poi nell’1-1.

E gli effetti si sono visti a Parma dove, con 10 angoli a disposizione, la squadra di Ranieri è sembrata più preoccupata dalle controindicazioni che intrigata dalla possibilità di far male all’avversario. Cambiano le stagioni, con loro le persone e dunque il modo di guardare la realtà: poco più di un anno fa ogni tiro dalla bandierina era vissuto con l’acquolina alla bocca dalla Roma, oggi, invece, pare provocare principalmente aumenti della sudorazione.

Il conteggio degli angoli viene inaugurato al 15′ del primo tempo: la Roma porta 5 giocatori ad attaccare l’area di rigore e sfidare il castello difensivo a zona del Parma composto da 8 elementi. L’ottavo, al limite dell’area, è contrapposto a Soulé disposto centralmente proprio in funzione preventiva. Pecchia infatti sceglie di lasciare due vertici fuori dai 16 metri per accendere il gas in possibili ripartenze. Sulla respinta difensiva, la Roma si trova a quel punto con Soulé a gestire un pericoloso duello al limite dell’area contro il più manesco Keita. L’argentino se la caverà rimediando un fallo che spegne la possibile transizione.

Al secondo angolo, però, il timore di ripartenze prende definitivamente forma: battuta dall’angolo opposto, la struttura difensiva del Parma cambia per via di una traiettoria che sarà ad uscire stavolta e sulla respinta al limite dell’area c’è Celik in marcatura preventiva. Ma la seconda palla che ne scaturisce finisce per far sfogare il Parma in transizione: la Roma non riesce a riaggredire e 40 metri più in là, ormai nella metà campo romanista, c’è ancora Soulé coinvolto in un 1 contro 1 difensivo in cui rischia di far pagare l’inferiorità qualitativa di un esterno offensivo seduto dalla parte sbagliata del tavolo.

 

Se sul terzo angolo la Roma pare quasi rinunciare alla battuta, portando appena 2 giocatori in area contro i 7 del Parma, sul quarto tentativo dalla bandierina, ancora sullo 0-0 e dunque in parità numerica, i fantasmi escono nuovamente dall’armadio romanista. La parabola di Paredes viene infatti inghiottita in presa alta da Suzuki che immediatamente fa ripartire l’azione obbligando la Roma a precipitarsi all’indietro in una pericolosa parità numerica. Sarà Salah-Eddine a spegnere l’incendio ormai al limite dell’area romanista.

Nel secondo tempo, l’angolofobia romanista è ormai manifesta: nel primo calcio d’angolo della ripresa, il quinto complessivo, il Parma utilizza tutti i propri effettivi rimasti (10) a proteggere l’area di rigore. Ma la Roma ha la ferita ancora aperta al punto da lasciare comunque 3 giocatori in posizionamenti preventivi, con Gourna-Douath che ha rilevato i compiti difensivi di Koné sugli angoli a favore. La preoccupazione è rintracciabile anche nella scelta di Paredes che, invece di tentare la fortuna calciando in area, mette nel mirino Pellegrini sul versante opposto, fuori dalla mischia, con la Roma che finisce così per rilegare l’azione all’indietro. Sarà proprio sullo sviluppo che ne consegue, però, che produrrà l’occasione più gustosa, con il tiro di Soulé e la timida ribattuta di Salah-Eddine strozzata da Suzuki sulla linea.

Sesto e settimo tentativo dalla bandierina confermano la scelta conservativa della Roma: i 9 giocatori di movimento rimasti a disposizione del Parma ripiegano tutti in area di rigore ma Ranieri non autorizza più di 4 giocatori a minacciarli, tenendone 3 al limite per agguantare possibili respinte difensive e Celik ancora più indietro come ultimo controllore.

Gli ultimi tre angoli arriveranno dal 75′ in poi e qui la Roma prende le maggiori precauzioni possibili, scegliendo di batterli tutti corti e riavvolgere l’azione all’indietro. Una scelta che riduce le possibilità di minaccia per l’area di rigore ma spegne anche i rischi di transizioni lunghe, consolidando il possesso e cambiare, di conseguenza, lo scenario. Perché non sai mai cosa può sbucare dietro l’angolo.

Ufficiale: Chivu è il nuovo allenatore del Parma

La sconfitta contro la Roma è costata la panchina a Pecchia, nonostante un rinnovo di contratto arrivato a stagione in corso. Il suo posto è stato preso da Cristian Chivu, ex giocatore tra le altre anche della Roma e che ha iniziato la sua carriera da allenatore nel settore giovanile dell’Inter arrivando fino alla Primavera, lasciata poi la scorsa estate.

 

Roma-Porto: domani alle 11 la rifinitura. Alle 13 parlerà Ranieri

Domani sarà la vigilia di Roma-Porto, match che ha assunto un’importanza cruciale visti i risvolti della stagione romanista. Alle 11 di domani la squadra scenderà in campo per la rifinitura a Trigoria con i consueti primi 15 minuti aperti alla stampa.

A seguire, alle 13, Claudio Ranieri parlerà in conferenza stampa affiancato da un giocatore giallorosso.

Europa League, ROMA-PORTO: arbitra Letexier. 3 precedenti in Europa League: 2 ko e il 4-0 al Brighton

Dopo le polemiche della gara d’andata, è stato scelto il francese Francois Letexier per Roma-Porto, ritorno del playoff di Europa League in programma giovedì alle 18.45 allo Stadio Olimpico. Gli assistenti saranno Mugnier e Rahmouni, il IV uomo Vernice. Al Var Delajod, coadiuvato dall’Avar Millot.

Tre i precedenti con la Roma dell’arbitro che ha diretto anche l’ultima finale di Euro 2024: due sconfitte lo scorso anno in Europa League a Praga contro lo Slavia (2-0) e in casa col Bayer Leverkusen nella semifinale d’andata. Nel mezzo il successo per 4-0 contro il Brighton, all’Olimpico, nell’andata degli ottavi di finale.

Stadio Roma: il Tar dà torto al Comune, l’autodemolitore non è abusivo

Nuovo intralcio sulla strada per il futuro Stadio della Roma. Il Tar, infatti, dà torto al Comune considerando l’autodemolitore presente nella zona dell’impianto come non abusivo. In questo modo, i giudici amministrativi non possono revocarne la licenza e viene annullato il precedente provvedimento che vietava la prosecuzione delle attività commerciali.


[…] Un ostacolo per l’iter dello Stadio della Roma? Sì, ma non insormontabile. Il Comune, infatti, può decidere di ricorrere contro la decisione del TAR. Ed anche in caso la decisione attuale venisse confermata, si potrebbe procedere ad espropriare l’area, come previsto per altre particelle presenti nella zona non ancora nella disponibilità del Comune. Un procedimento che verrebbe attuato in una seconda fase, dopo la Conferenza dei servizi. Niente che possa bloccare l’iter quindi, ma certo capace di rallentarlo.

(Il Romanista – A. De Angelis)

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Parma-Roma, il club giallorosso celebra su X la giocata di Paredes e lo stop al volo di Soulé. Matias esalta Leo: “Don rabona” (FOTO e VIDEO)

Nella giornata di ieri la Roma ha sbancato lo Stadio Tardini di Parma per 0-1 grazie alla magia di Matias Soulé e l’argentino si è reso protagonista anche di altre grandi giocate. Sul proprio profilo X il club giallorosso ha infatti condiviso l’azione in cui Leandro Paredes sfoggia la rabona e Soulé aggancia il pallone con un controllo al volo. Tra i vari commenti è comparso anche quello di Lele Adani col suo tipico “Facciamo calcio” accompagnato da una serie di emoticon che mimano la sua gestualità ormai diventata virale.

Anche Paredes ha pubblicato il video della giocata e tra i commenti spicca quello di Soulé: “Don rabona”, il messaggio di Matias su Instagram.

 

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Roma-Porto: massima allerta per l’amicizia tra ultras portoghesi e laziali. Nel 2019 sciarpe e maglia di Di Canio nel settore ospiti

Massima allerta da parte delle forze dell’ordine in vista di Roma-Porto, ritorno del playoff di Europa League in programma giovedì allo Stadio Olimpico. Ad aumentare l’attenzione sulla sfida c’è la vicinanza tra gli ultras portoghesi e una parte di tifoseria della Lazio, tanto che già nel Roma-Porto del 2019, nel settore dedicato alla tifoseria ospite furono esposte sciarpe, bandiere e una maglia di Di Canio (in foto).

Le operazioni di sicurezza prenderanno il via già dalla giornata di domani, con un dispiegamento massiccio di forze dell’ordine per monitorare i flussi di tifosi e prevenire eventuali scontri. L’obiettivo è garantire che la serata rimanga nel segno dello sport e non degeneri in episodi di violenza, sia dentro che fuori dallo stadio.

Serie A, Simonelli: “No a 18 squadre, sì al Var a chiamata. Prossima stagione al via il 23 agosto”

RADIO 1 – Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Serie A, è intervenuto all’emittente radiofonica toccando vari temi del calcio italiano, dagli stadi di proprietà al ritorno a 18 squadre fino al Var a chiamata.

Primo problema da risolvere?
“I problemi sono molti. Citerei quello degli stadi, dobbiamo riuscire prima di ogni altra cosa a risolvere il problema. Il ministro Abodi la pensa come me, c’è la necessità di avere un commissario unico per snellire i lavori e le procedure. Mi auguro che entro la fine di febbraio possa essere nominato il commissario per gli stadi, sarebbe utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un’anzianità media di 66 anni. 66 anni fa il calcio era molto diverso rispetto a oggi, gli spettatori hanno altre esigenze. Questo è il primo punto su cui dobbiamo lavorare per dare ai tifosi un ambiente confortevole” 

Sulla Serie A a 18 squadre
“Lascio sempre la sovranità all’Assemblea per decidere su certi argomenti. Qualche presidente, provocatoriamente, vorrebbe fare un campionato a otto squadre. Un campionato a 18 squadre vorrebbe dire quattro partite in meno, però vorrebbe dire anche un campionato meno avvincente, meno rappresentativo di tutta Italia. Il cambio di format al momento non mi sembra realizzabile a breve. Anche gli altri campionati come Spagna e Inghilterra sono a 20 squadre”

Sul VAR a chiamata
“Assolutamente sì. Da appassionato di tennis, il fatto di poter chiamare in caso di dubbio sarebbe a mio avviso un’evoluzione positiva. Darebbe anche responsabilità alle squadre. Sono favorevole. Non abbiamo avuto modo di confrontarci in assemblea su questo tema, ma penso che molti presidenti e allenatori la pensino come me”

Sull’inizio della prossima stagione
“Posso anticipare che, al 99%, il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto. Vogliamo evitare il calcio a Ferragosto”

La scalata di Ranieri: 21 punti in 9 giornate, solo il Napoli come la Roma. +6 sulla Lazio, +7 sull’Atalanta

Il pareggio del Napoli all’Olimpico contro la Lazio e la vittoria di ieri della Roma a Parma ha permesso alla squadra di Ranieri di diventare la più in forma del campionato, insieme proprio alla capolista. 21 punti nelle ultime 9 giornate, infatti, è il bottino della Roma, equivalente a quello del Napoli e come nessun’altra squadra in Serie A.

L’Inter, battuta ieri sera dalla Juventus, è ferma infatti a 20 punti nelle ultime 9 giornate, 2 in più rispetto a Milan e bianconeri che sono 4a e 5a in questa classifica. 6 i punti ‘mangiati’ alla Lazio in questo tratto, 7 quelli all’Atalanta, addirittura 13 sulla Fiorentina.