Iachini

LAROMA24.IT (AUGUSTO CIARDI) – A un punto dal Milan in campionato, in evidente difficoltà in Europa League (la Roma in coppa è sempre partita male), la popolarità di Gasperini, acquisita grazie al lavoro serio e non certo per l’immagine (per molti a fine maggio la Roma sembrava che stesse ingaggiando Salvini), viene scalfita da critiche legittime fino a quando non sfociano nel nonsense. Sta allenando la stessa squadra che un anno fa era in zona retrocessione, sta provando in corsa a darle un senso e a dare un senso a un mini esercito di calciatori nuovi, che almeno a oggi non sono all’altezza di ciò che chiede l’allenatore. Nuovi calciatori che sono arrivati quasi tutti a luglio, perché ad agosto la Roma ha partorito una serie di errori gravi, bucando ogni tipo di obiettivo, soprattutto in un reparto che andava rivoluzionato e che invece in questi due mesi ha riproposto Pellegrini, Dybala, Dovbyk, El Shaarawy e Baldanzi, che fra l’estate 2024 e l’estate 2025 dovevano andare via per contratti in scadenza, trattative avanzate, bocciatura tecniche o tattiche.

Gasperini dovrebbe cambiare tattica per adattarsi al materiale di cui dispone? Facciamo una cosa, risoluzione contrattuale e chiamiamo Iachini. Nonsense. Gasperini sta facendo un lavoro i cui frutti si dovranno valutare nei prossimi mesi, e poi nelle prossime due stagioni. Se a metà autunno del 2025 si deve constatare che la mediana non può prescindere neanche quest’anno da Cristante, se basta un gol annullato a Pisilli per pensare che Gasperini debba adattare gli schemi anche a lui per dargli spazio, se sono bastate due partite decenti di Celik per farsi venire l’acquolina in bocca pensando al suo rinnovo, chiamiamo Iachini, uno di quelli che si chiamano in corsa. Gasperini sta facendo molto più di chiunque altro farebbe se stesse al suo posto. Al ritorno dalla sosta, la scorsa settimana e non due mesi fa, si celebrava la Roma che se avesse battuto l’Inter sarebbe andata in fuga. Poi la Roma perde senza straperdere con l’Inter (il cui quarto attaccante, Esposito, nella Roma sarebbe capitano) sbaglia completamente una partita di Europa League (quattro anni fa in questi giorni il Bodo ne faceva sei alla squadra che avrebbe vinto la coppa), e i fari si accendono su Gasperini. Propone l’attacco leggero e si invoca il centravanti. Mette il centravanti e ci si rende conto che sabato contro l’Inter il falso nueve non era Dybala in campo, ma Dovbyk e Ferguson che stavano in panchina. In estate la dirigenza ha perso la bussola, perché non si conosce il motivo per cui si sia puntato su un’incognita, Ferguson, a inizio mercato, non avendo la minima certezza sulla cessione di Dovbyk nelle settimane successive. Dovbyk che sarebbe stato sostituito da Gimenez, che nella classifica di Serie A dei centravanti che litigano con la porta è secondo alle spalle indovinate di chi? Bravi, di Dovbyk. Ed è inutile tornare sul tema degli esterni d’attacco, il vero buco nero della sessione di mercato estiva.

Anche se, piano piano, certi discorsi li stanno capendo un po’ tutti. Ricapitolando, o si chiama Iachini così vedremo una Roma che sfrutta tutti gli straordinari petali della rosa, oppure più semplicemente si deve dare fiducia totale a Gasperini. E si dovrà allo stesso tempo essere molto esigenti con proprietà e dirigenza, perché a gennaio servono un centravanti, un esterno sinistro offensivo e un centrocampista centrale. Molto da fare e poco tempo a disposizione? Tempo ce n’è, agosto e gennaio. Agosto è passato? Pazienza, ci si è allenati, il tempo si recupera. E non si spreca. Come quando a fine agosto si trattavano gli ingaggi di Pessina del Monza e Dominguez del Bologna e la cessione di Baldanzi al Verona. Nonsense.

In the box – @augustociardi75

Panathinaikos, ufficiale il terzo cambio in panchina: arriva Benitez

Non c’è pace per il Panathinaikos. Siamo solo ad ottobre e il club greco è già al terzo cambio in panchina. A Rui Vitoria era infatti subentrato a metà settembre Christos Kontis. Da poco, però, è ufficiale anche l’esonero dell’ex difensore di Olympiakos ed AEK Atene. Per sostituirlo, la società di Atene ha scelto una vecchia conoscenza della Serie A, Rafael Benitez. Lo spagnolo ex Napoli e Liverpool, senza una squadra dal 2024, è il nuovo tecnico dei greci, che il 29 gennaio sfideranno la Roma nell’ultima giornata del girone unico di Europa League.

Instagram, gli auguri di Aldair a Candela: “Buon compleanno amico mio, goditi questa giornata” (FOTO)

Vincent Candela compie oggi 52 anni. Il francese, ormai naturalizzato romano, ha passato ben 8 stagioni con la maglia della Roma ed ha lasciato un magnifico ricordo nella mente di tutti i tifosi e compagni di squadra. Soprattutto ad Aldair, centrale brasiliano, che tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram ha voluto augurargli un buon compleanno: “Buon compleanno amico mio. Un fratello di tante battaglie in giallorosso. Goditi questa giornata!”. Poi anche una battuta riguardante la foto scelta: “PS: ti ricordi cosa ci stavamo dicendo?”.

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BONIEK: “Mi piace Fabregas: è giovane e fa un buon calcio” – TORRI: “Non escludo che sia venuto il pensiero di Ancelotti”

Le riflessioni sul futuro della panchina giallorossa accendono come sempre il dibattito nell’etere romano e coinvolgono anche grandi ex come Zibi Boniek, che indica le sue preferenze: “A me piacciono Conte e Fabregas. Antonio è una sicurezza (…) Cesc fa giocare bene la squadra”. Nel frattempo, Piero Torri lancia un’altra suggestione di alto profilo: “Non escludo assolutamente che (…) sia venuto il pensiero di Ancelotti”.

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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Per far sì che la Roma vada in Champions servono troppo incastri, si è bruciata tutte le possibilità ad inizio stagione. Dovrà però giocarsi le sue carte cercando di vincerle tutte, vedremo che succederà… (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Non escludo assolutamente che, soprattutto a Mister Dan, sia venuto il pensiero di Ancelotti visto anche il calo nel sentimento popolare. Se dovessi scegliere un solo ruolo sul quale investire, punterei su un attaccante (PIERO TORRIManà Manà Sport Roma, 90.9)

La Roma è una squadra con valori anche senza Dybala. Non è vero che esiste una squadra con e senza l’argentino, di partite alla fine ne ha risolte poche. Serve la squadra, poi magari i giocatori come lui ti possono dare qualcosa in più, ma 18 risultati utili consecutivi non li fai senza le idee dell’allenatore (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Aspettare la Champions per scegliere l’allenatore sarebbe un rischio altissimo. Il budget sullo stipendio è libero (UGO TRANI, Tele Radio Stereo, Te la do io Tokyo, 92.7)

A me piacerebbe un allenatore come Fabregas, con quel tipo di calcio (GIAMPIERO MAINI, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Chivu? Per il momento non mi sento di metterlo nella lista. (PAOLO ASSOGNAManà Manà Sport Roma, 90.9)

La Roma l’ha preparata bene tatticamente, ma l’atteggiamento è quello che ha fatto la differenza a San Siro. La Roma si è difesa con ordine, senza subire l’assedio dell’Inter, e poi è ripartita con la testa, con raziocinio (DANIELE CECCHETTIManà Manà Sport Roma, 90.9)

A me piacciono Conte e Fabregas. Antonio è una sicurezza, ottiene il massimo dai proprio calciatori anche nei primi due anni. Cesc fa giocare bene la squadra, non è marchiato da esperienza in altre società: è pulito, giovane e verrebbe da una realtà nella quale ha fatto un buon calcio. Ricordiamo anche che avrebbe sempre Ranieri vicino. I Friedkin hanno anche un’altra realtà molto forte, che è l’Everton. Bisogna vedere come gestiranno tutto questo. Dovbyk? Ha capacità realizzative, però gioca poco a calcio con gli altri. Diamogli chance (ZIBI BONIEK, Rete Sport, 102.2)

Mourinho? Non credo ci sia la voglia di tornare a lavorare insieme, da entrambe le parti, che non si sono lasciate bene. Chivu? Capisco l’idea per via dello stesso procuratore di Ranieri, ma non mi sembra possibile ad oggi. Magari diventerà un grande allenatore, ma ha solo 10 partite in Serie A (LORENZO PESTele Radio Stereo, 92.7)

 

Futuro Roma, il casting per l’allenatore: Fabregas e Farioli in pole. Spunta anche l’ipotesi Chivu

LEGGO (F. BALZANI) – Due verdetti in meno di un mese. La Roma di Ranieri si gioca da protagonista il rush finale per un posto in Europa. […] In questi giorni, però, tiene banco anche il tema riguardante il prossimo allenatore. L’attesa dei romanisti è alta da settimane e la corsa all’impero di Ranieri vede due favoriti: Francesco Farioli e Cesc Fabregas. Il primo sta conquistando lo scudetto con l’Ajax ed è stato proposto a Ghisolfi dopo l’esperienza insieme al Nizza. Il secondo piace al tecnico giallorosso e sta stupendo con il suo Como. Sullo sfondo rimangono Pioli, Montella e anche Chivu. Occhio, però, alla sorpresa Friedkin che sono attesi a Roma per l’ultima partita in casa contro il Milan e potrebbero stupire. […] La suggestione Ancelotti non è da scartare a priori, almeno fino a che Carletto non trovi l’accordo con il Brasile. […] Nel frattempo Ranieri pensa alla Fiorentina. Oggi a Trigoria riprenderanno gli allenamenti con la sola assenza di Dybala e il possibile ritorno in gruppo di Nelsson.

Fiorentina: rimonta proibitiva con l’Europa che incombe

IL TEMPO (A. DI PASQUALE) – Quattro giornate al termine del campionato con nel mezzo il doppio confronto nella semifinale di Conference League: la Fiorentina si prepara alla volata finale con l’obiettivo di restare protagonista, in Italia e in Europa. Palladino ed i suoi, infatti, puntano a raggiungere la finale di coppa, senza però trascurare la lotta Champions. […] Da qui a fine stagione la Viola dovrà vedersela all’Olimpico con la Roma, giocherà poi a Venezia e a seguire ospiterà il Bologna, per poi finire il campionato ad Udine. […] In questi giorni, però, la testa è soprattutto alla Conference League: i toscani infatti tra domani e giovedì prossimo si giocheranno contro il Betis la possibilità di ritornare in finale. La buona notizia è che Kean è tornato ad allenarsi dopo aver saltato gli ultimi due impegni di Serie A: l’attaccante aveva lasciato il ritiro il 23 aprile per motivi di famiglia e ieri ha svolto un allenamento differenziato al Viola Park. Oggi, poi, la partenza per Siviglia con la squadra.

Gasperini guida la corsa e aspetta Ranieri

IL TEMPO (M. VITELLI) – Sembra incredibile, ma per l’Atalanta chiudere il campionato nei primi quattro posti guadagnando così l’iscrizione alla Champions League è diventato l’obiettivo minimo stagionale. Già, perché fino a poche settimane fa la Dea era in corsa per il titolo e adesso non è nemmeno più sicura di staccare il pass per l’Europa. Una certezza è che raggiungendo quota 73 punti i nerazzurri avrebbero l’aritmetica sicurezza di avercela fatta. La Dea arriva allo sprint dopo il pareggio interno con il Lecce e nel prossimo turno farà visita al Monza che è già con la testa alla Serie B. Poi, lunedì 12 la partita decisiva per le sue sorti, ma anche per quelle della Roma. Alle 20:45, il Gewiss Stadium ospiterà il match tra i bergamaschi e i capitolini, una sfida che dirà molto sulle ambizioni di entrambe. […] Un capitolo a parte riguarda il futuro di Gian Piero Gasperini, che non troppo tempo fa aveva annunciato di non voler rinnovare il suo contratto in scadenza al termine della prossima stagione. Si preannuncia un’estate infuocata.

Ranieri fa muro e punta su Soulé

IL TEMPO (L. PES) – Chi l’avrebbe mai detto. A trecentosessanta minuti dalla fine del campionato la Roma è ancora in corsa per un posto nella prossima Champions League. E anzi, dopo una giornata che sulla carta sembrava proibitiva per incroci e trasferta a San Siro con l’Inter, i giallorossi hanno guadagnato punti in questa corsa folle che coinvolge 6 squadre. La vittoria del Meazza aumenta le speranze della squadra di Ranieri che comunque deve inseguire e sulla sua strada ha altri 3 big match, a cominciare da quello di domenica contro la Fiorentina. L’allenatore di San Saba non ci scommetterebbe un euro eppure la squadra con i suoi protagonisti continua a spingere per cercare l’obiettivo che solo pochi mesi fa sembrava utopia pura. Merito del grande lavoro di Sir Claudio che ha rivitalizzato una squadra al tappeto a metà novembre e più preoccupata di non restare intrappolata in zona retrocessione che ambire a posizioni europee. Trentasette punti nel girone di ritorno, almeno sette in più di ogni altra squadra in Serie A. I diciotto risultati utili consecutivi, i soli otto gol subiti nelle sedici gare del 2025. Tutti numeri che fanno ben sperare e si aggiungono a una valorizzazione globale della rosa. Soulé è l’uomo copertina, ma, dietro in tanti hanno contribuito alla risalita. Celik è diventato affidabile e con Mancini centrale e Ndicka costruisce una diga per Svilar che poi ci mette del suo. Angelino non si ferma più, Cristante è tornato uomo in più e Shomurodov inaspettatamente ha vestito i panni del risolutore. […] Il paradosso di essere nel posto dove nessuno pensava di poter essere e al contempo la consapevolezza che un passo falso potrebbe compromettere una rimonta faticosa. La Fiorentina arriverà all’Olimpico nel mezzo delle due semifinali di Conference con Betis e il Milan pochi giorni dopo aver giocato la finale di Coppa Italia. Bergamo è un tabù, ma, l’Atalanta nel 2025 ha vinto una sola volta al Gewiss Stadium e il Torino arriverà salvo all’ultima di campionato. Ranieri sa come si fa. […]

Serve un allenatore figlio del “ranierismo”

Se qualcuno ha ancora dubbi sull’importanza di avere in panchina un allenatore capace, può andarsi a ricontrollare ciò che è successo in casa Roma con Claudio Ranieri. Con la stessa rosa, i giallorossi di Ivan Juric stavano per precipitare in Serie B, con il Sir ci si sta giocando la qualificazione in Champions League. Questo epilogo deve invogliare la famiglia Friedkin a non sbagliare con il prossimo allenatore. […] A Roma hanno vinto praticamente soltanto allenatori dalla grandissima personalità. Tipo Liedholm, Capello e Mourinho. La Capitale non è una piazza in cui fare esperimenti o scelte filosofiche. Il clamoroso rendimento di Ranieri è frutto della sua capacità di interpretare il difficile mondo romano. Per sostituirlo, servirebbe un altro Ranieri, ma, in giro non c’è. Si potrebbe seguire, però, la sua traccia: il ranierismo. Un mix tra romanità e romanismo, magari senza essere romani. […]

(corsera)

Ndicka senza fine: adesso lo insegue mezza Europa

C’è chi ruota, chi sparisce e chi rifiata. Poi c’è Evan Ndicka, sempre presente. L’ivoriano le ha giocate tutte, sia con De Rossi, con Juric e con Ranieri. In un’annata segnata da 3 cambi in panchina, l’ex Eintracht Francoforte è rimasto uno dei pochi punti fermi. […] Non è un fuoriclasse ma una vera e propria colonna. Nelle 47 presenze stagionali, ha saltato solo la trasferta belga contro l’Union Saint-Gilloise e non è mai stato sostituito: uno dei due calciatori di movimento, insieme a Baschirotto del Lecce, ad aver giocato tutti i minuti in Serie A. La Roma l’ha preso a parametro zero nel 2023 e, ad oggi, è una scommessa vinta. Ora, però, c’è da respingere le prime offerte delle big: il PSG lo ha sondato, in Bundesliga lo riabbraccerebbero volentieri, in Premier League lo seguono e in Liga qualche interessamento c’è stato. […] I giallorossi non hanno intenzione di trattare con chi non offra almeno 40 milioni di euro, nel mentre Ndicka continua a non fermarsi.

(corsera)