Frattesi, che mal di…panchina

Davide Frattesi resterà all’Inter sino al termine della stagione, nonostante il mal di pancia. Oggi infatti la dirigenza dei campioni d’Italia non ha intenzione di privarsi del centrocampista, a meno che qualcuno non si presenti con un’offerta da 40-45 milioni. Ma in estate l’addio sembra addirittura inevitabile. (…)  Col ragazzo, definito dal ds dei giallorossi Ghisolfi ‘un figlio di Roma’, che sogna un ritorno da promesso sposo ai giallorossi (e comunque è sul taccuino di più di un’inglese). Tuttavia il club della Capitale, per motivi di fair play finanziario, non può permettersi ora un’offerta importante per il figliol prodigo e l’eventuale scambio con Pellegrini più conguaglio in favore dell’Inter è già stata rifiutato dai nerazzurri per stipendio ed età del giallorosso. Risultato: la Roma potrà provarci senza fretta, meno restrizioni e un piano d’azione preciso nella prossima finestra di calciomercato. Tutto quindi parte dalla volontà dell’ex Sassuolo di giocare di più. (…)

(tuttosport)

Paulo a giorni incontra la Roma per allungare il contratto

E se non è una Joya, che cos’è? Un Paulo Dybala così non si vedeva da due anni nella Capitale: rigenerato, continuo, efficace, decisivo. E con l’intima voglia di essere più leader che mai di una Roma con la quale si prepara ad entrare nel futuro. Il rinnovo automatico fino al 2026 scatterà tra appena tre partite giocate per più di 45’ (che potrebbero aumentare leggermente in caso di avanzamento nelle due coppe), ma con le nuove linee guida dettate da Claudio Ranieri l’argentino potrebbe allungare ulteriormente il suo contratto con il club giallorosso per diventarne una bandiera. (…) E così, come ha anticipato lo stesso ds Florent Ghisolfi, i contatti tra l’entourage del giocatore e la società proseguono nel migliore dei modi in ragione del nuovo inizio avviato da Sir Claudio. Già in settimana l’agente della Joya, Carlos Novel, dovrebbe incontrare lo stesso dirigente giallorosso per dare seguito alla volontà delle parti di continuare insieme. (…)

(gasport)

Jingle Bell Rocchi

IL ROMANISTA (G. FASAN) – E così, anche se a denti stretti, alla fine pure Rocchi lo ammette. Quello di Kyriakopoulos a Monza su Baldanzi era un pestone. Punibile. La Roma, dopo il derby, trova anche la “ragione” nella calza della Befana. Succede tutto nella notte tra il 5 e il 6 gennaio su Dazn, durante la trasmissione Open Var “edizione speciale”, perché accanto alla conduttrice Giorgia Rossi e ai commentatori Andrea Stramaccioni e Dario Marcolin l’ospite d’onore in quota Aia è Gianluca Rocchi in persona. (…) Si chiarisce che in Empoli-Napoli Anjorin su Politano non è “step on foot” ma un rigore deciso in campo che il Var solitamente non toglie perché c’è un tocco valutato. Niente pestone: «Abbiamo fatto un lavoro sul tema, spiegando che dev’essere una cosa chiara dove ci sarebbe tra l’altro anche l’ammonizione», spiega Rocchi. «Come nel caso di Dodò con la Lazio», irrompe Marcolin. «O Baldanzi in Monza-Roma», pareggia Strama. «Esattamente», benedice Rocchi. «Il caso Baldanzi è stato assimilato al caso Di Lorenzo, anche se potevano esserci situazioni differenti sotto alcuni punti di vista», chiosa Giorgia Rossi. Tutto chiarito, o quasi, perché dallo studio qualcuno (Stramaccioni?) vorrebbe definire ancora meglio il caso Baldanzi: «Ne abbiamo parlato, direi di andare oltre…», ribadisce la conduttrice, con tanto di gesto di approvazione di Rocchi. (…) Finita qui? No, a questo punto arriviamo fino in fondo per capire se si analizza anche qualche gol annullato per fallo precedente, leggasi Verona-Roma del 3 novembre scorso e la gomitata di Magnani su Ndicka, mai raccontata in tv nonostante la richiesta di Dazn e le tensioni con Rocchi & C. Eppure, noi che romperemo le scatole ogni giorno finché non ci faranno ascoltare gli audio tra Var e arbitro di quella sera, ce lo aspettavamo. Specie vista la premura di Rocchi sui falli gravi che possano mettere a repentaglio la salute dei calciatori («per me è la priorità assoluta»), niente da fare. Non bastano i due minuti di soccorsi prestati all’epoca al difensore ivoriano della Roma per considerare una gomitata in pieno volto un motivo per annullare un gol. Non basta il bel clima d’inizio anno e la metà raggiunta dal campionato per considerare l’interessante spazio tv su Dazn un’occasione per chiarire per la prima volta una posizione ufficiale.

A Pelle Degni Di una Storia

IL ROMANISTA (T, CAGNUCCI) – Da quando è nata la Roma è la seconda volta che vince un derby con un gol di un capitano romano allenato da un tecnico romano. Dal 1927 era successo solo il 6 ottobre 1946, Roma-Lazio 3-0, gol di Amedeo Amadei allenato da Giovanni Degni. (…) Nel 1946 c’era Giovanni Degni in panchina che, come Claudio Ranieri, è stato anche un giocatore della Roma, oltre ad essere chiamato sulla panchina di quella squadra in difficoltà che era la Roma nell’immediato post-guerra e che spesso ricorreva ai suoi ex calciatori perché simboli di uno spirito e di un tempo eroici. Degni non solo ha giocato la prima partita in assoluto della nostra storia, Roma-Ute, il 17 luglio 1927, non solo la prima partita ufficiale in campionato, il 25 settembre 1927, Roma-Livorno, ma in entrambe è stato chi ha dato il calcio d’inizio. Giovanni Degni, cioè, ha toccato il primo pallone della nostra storia. Ha dato il la. Lo passò a Ferraris IV, primo capitano dell’As Roma, romano e romanista. . (…) Giovanni Degni ogni tanto accompagnava il nipote Stefano al Verano a mettere un fiore sulla tomba di Attilio Ferraris IV. È questo l’uomo che ha toccato il primo pallone della Roma. Immaginatelo come un tocco che passa per tutti gli altri capitani romani della nostra storia: Ferraris, Bernardini, Amadei, Guarnacci, Di Bartolomei, Conti, Giannini, Totti, De Rossi, Florenzi e arriva fino al tiro di Pellegrini. È come se dal primo tocco, il primo pallone giocato dalla Roma nel luglio 1927, sia ancora lo stesso calciato in rete da Pellegrini domenica. (…)

Empoli, subito un attaccante: Shomurodov in prima fila

(…)  Le attenzioni dell’Empoli si stanno concentrando su un attaccante che fa gola a tanti e che  Claudio Ranieri, dopo averlo rivitalizzato a Cagliari, sta usando anche alla Roma: l’uzbeko Eldor Shomurodov che compirà 30 anni a fine giugno. (…) Shomurodov piace pure al Cagliari che lo riporterebbe, ma ha bisogno di liberare posti in lista (iin esubero ci sono Jankto e Rog, ma potrebbe partire pure Lapadula, in scadenza a giugno) e al Venezia che cerca un’alternativa a Pohjanpalo che (5 gol) resta comunque il faro davanti della squadra di Eusebio Di France-sco. La Roma sembra decisa a mandare nuovamente in prestito l’attaccante che per Gemmi è una prima scelta.

(gasport)

Si accelera per Alberto Costa. Scelto il nuovo Ceo: sarà Antonello

Riscattare Saelemaekers e consegnare a Ranieri 2-3 rinforzi. Ghisolfi ha tastato il terreno con la Fiorentina per Kayode, i rapporti tra i due club sono ottimi, ma c’è la concorrenza di Parma e Brighton. Il nome nuovo, invece, è quello di Alberto Costa del Vitoria Guimaraes. Classe 2003, costa circa 10 milioni. (…) La Roma ha scelto Alessandro Antonello come nuovo Ceo. Il dirigente, attuale a.d. Corporate dell’Inter, deve uscire dal contratto con i nerazzurri e poi potrà formalizzare l’accordo raggiunto con la Roma.

(gasport)

Pellegrini, basta una partita e tutto cambia

Il calcio vissuto sulle montagne russe. Basta una partita, un gol, un derby vinto e i giudizi di tifosi, ambiente e critica cambiano “da cosi a così”. Tutto si dimentica, tutto si perdona, tutto ricomincia. Mutano i giudizi, le prospettive, il futuro: chi aveva le valigie pronte deve restare o è addirittura pronto a firmare il rinnovo, chi veniva fischiato ora è acclamato, chi era accusato di scarso impegno e rendimento scadente torna ad essere un fuoriclasse imprescindibile. (…) A Roma per tante settimane Lorenzo Pellegrini è stato fischiato per le tante prestazioni deludenti, considerato un traditore di allenatori (una grande sciocchezza…), invitato ad andarsene e non degno di vestire la fascia di capitano che fu di Totti e De Rossi. Lo stesso Ranieri lo ha tenuto spesso in panchina perché non lo vedeva sereno e in grado di reggere l’impatto emotivo. Da lì le voci di mercato, l’interessamento di alcune squadre o la possibilità per la Roma di inserirlo come contropartita liberandosi del lauto ingaggi (circa sei milioni). Storia d’amore al capolinea. Poi Ranieri a sorpresa lo rilancia nel derby: Lorenzo, romano e romanista segna un 1-0 da favola e a fine partita lo ritroviamo osannato sotto la Sud. Il giorno dopo si scrive già che è fuori dal mercato e pronto a rinnovare. Capitolo Dybala: fragile, con un ingaggio monstre, spesso in infermeria, accusato di malanni quasi immaginari, ecc ecc. Il suo rinnovo automatico al raggiungimento di un certo numero di presenze è stato per mesi la spada di Damocle sulla testa del club e di almeno due tecnici (De Rossi e Juric). Tre partite di fila buone, uno stato di forma tornato accettabile e Paulo è tornato imprescindibile per il futuro. Stesso discorso per Leo Paredes, uscito dai radar per mesi e accusato di pensare già a un futuro al Boca: in poche partite si è ripreso tutto. (…)

(gasport)

Lazio, Lotito: “La Roma ha fatto due tiri in porta. Sembra che abbiano vinto lo scudetto”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, non ha ancora metabolizzato il ko della Lazio (2-0) con la Roma. Nell’intervista rilasciata al quotidiano romano, il numero uno biancoceleste è tornato sulla sconfitta nella stracittadina di domenica: “Abbiamo sbagliato i primi 20 minuti e loro hanno fatto due tiri in porta, ma dopo c’è stato un assalto al Fort Apache. Nel secondo tempo non avremmo meritato di perdere. Loro hanno segnato, noi no. E poi ci sono stati atteggiamenti scorretti come i palloni buttati in mezzo al campo e non solo. Hanno vinto una gara, sembrava una festa scudetto“.

(Il Messaggero)

Abraham-Saelemaekers, lo scambio è per sempre

Sale Abraham e Saelemaekers. I due derby giocati tra domenica e lunedì, l’Olimpico e Riyad, aumentano la convinzione di Milan e Roma: forse lo scambio dei prestiti è stato conveniente per tutti, tanto da meritare una valutazione in prospettiva. (…) Se l’affare impostato in fretta e furia alla fine di agosto, senza vincoli di riscatto da ambo i lati, diventasse definitivo? Bisognerebbe trovarsi sulle valutazioni dei cartellini, che soddisfino le rispettive necessità di bilancio senza ovviamente gonfiare le plusvalenze. Ma se i calciatori sono contenti di stare dove sono ora, un modo si troverà. Anche perché entrambi, sia Abraham sia Saelemaekers, hanno rinnovato i rispettivi contratti prima di muoversi. Al Milan tra l’altro piace Cristante, attualmente fermo per infortunio. La Roma lo considera cedibile. (…)

(corsport)

Oggi la ripresa, Pellegrini ok: niente esami

Tutti di nuovo in campo dopo i due giorni di riposo concessi da Ranieri ai suoi per recuperare le energie dopo la vittoria nel derby. La buona notizia per il tecnico arriva da Lorenzo Pellegrini che negli ultimi giorni non ha dovuto sostenere esami strumentali dopo la sua sostituzione contro la Lazio: soltanto stanchezza e affaticamento per lo sforzo – fisico e mentale – della partita, il centrocampista oggi svolgerà un lavoro di scarico per poi tornare probabilmente già domani a disposizione di Ranieri. (…) Tornerà invece Celik che ha smaltito l’influenza che lo ha costretto al forfait domenica scorsa. (…)

(corsport)