Ma Ranieri mantiene il basso profilo: «Ancora non guardo la classifica»

«Vincere uno a zero non è mica un problema eh, sono sempre tre punti. E belli». Ranieri, elegantissimo, sorride e gioca. Il corto muso non va vissuto mica come un’onta, no. C’è chi, prima di lui, non a Roma però, ci ha vinto gli scudetti. A Claudio questi uno a zero in serie piacciono e servono per sperare, per vivere un sogno, fino alla fine. E pensare che quando è arrivato, Roma non era una città che sognava, anzi, si era incattivita, si respirava un’atmosfera pelante, dopo la cacciata di De Rossi e per le negatività legate ai risultati di Juric. «Voi con-tinuate a denigrare gli uno a zero, a me va bene così, mi serve per cari-care i calciatori». Questo corto muso contro l’Inter brilla, dà forza, ti fa uscire da Milano con consapevolezza. (…) Koné centrale, Shomurodov su Cahla, insomma un’idea dietro l’altra, vero Ranieri? «Abbiamo giocato in questo modo anche a Udine, non c’era Soulé ma Rensch e mi era piaciuto. Gli avevo rifatto vedere la partita e gli avevo chiesto di ripeterci, siamo andati molto bene. Io sono veramente contento, non avevamo mai vinto contro una grande (e la Lazio? ndi) e siamo ve-nuti qui a vincere. Siamo molto felice, ora arriva la Fiorentina e pensiamo a loro perché sono in un bel momento. (…) Pensare alla Fiorentina, va dicendo Ranieri, e non al futuro, ok. Quindi nemmeno al suo di futuro, magari come allenatore, per una altro giro sulla panchina della sua Roma. Nemmeno a dirlo. Ecco la risposta di Ranieri, che non ne può più di sentirselo ripetere. «Ho smesso, ho consegnato il tesserino a Coverciano. E se poi mi mancherà la panchina? “Si lo so, poi andrò ai giardinetti».

(Il Messaggero)

Soulé batte l’Inter: la Roma adesso sogna la Champions League

La miglior Roma della stagione vince a casa dell’Inter e rilancia le proprie ambizioni Champions. Guidata dalla star del momento: Matias Soulé. L’argentino, al quinto gol stagionale, dopo l’infortunio di Dybala, si è caricato la Roma sulle spalle. Dopo Parma e Empoli anche San Siro. «Adesso sento la fiducia di tutti – ha ammesso il 21enne – sto facendo molto bene e sono contento. Dybala? Lui è da sempre un mio idolo, provo a imparare da tutto ciò che mi dice e che mi dicono i più esperti. Io provo ad ascoltare tutto e a replicarlo in campo». Per Soulé è il terzo gol da tre punti e per la Roma l’ottava vittoria per1-0 in campionato della sta-gione. Un record europeo firmato Claudio Ranieri. L’uomo della provvidenza che a fine stagione cambierà ruolo, nonostante le pressioni della piazza, dei calci-tori e degli stessi Friedkin (…) Ma è il cammino nelle ultime 20 partite che racconta la cura di Ranieri. La Roma è saldamente al primo posto con 14 vittorie, 5 pareggi e 1 sola sconfitta, a Como a dicembre scorso. Un ruolino da scudetto che aumenta le recriminazioni dei tifosi per i primi mesi disastrosi. Tra scelte scellerate della proprietà – esonero di De Rossi e ingaggio di Juric – e responsabilità dei calciatori. Se solo Ranieri ci fosse stato da settembre. (…)

(La Repubblica)

Colpo Roma

IL TEMPO (L. PES) – Coraggio. Quello che è mancato negli altri due big match del mese di aprile e che Ranieri aveva chiesto a gran voce. Quello dimostrato dal tecnico che ha deciso di presentarsi a San Siro, nella gara più complicata di questo finale di stagione, con due punte giocandosela a specchio con Inzaghi. E quello di Soulé che la scorsa estate ha scelto la Roma per consacrarsi e ieri alla Scala del calcio ha vissuto il suo pomeriggio di gloria regalando tre punti fondamentali ai giallorossi per crede-re ancora alla Champions League. La vittoria contro l’Inter nasconde una miriade di significati per li Roma e per il suo condottiero. Non è soltanto il diciottesimo risultato utile di fila (ultima sconfitta datata 15 dicembre 2024 sul campo del Como), è la dimostrazione di volerci essere fino alla fine. È il ritorno alla vittoria nelle sfide contro le grandi dopo tante amarezze e una sola gioia nel derby d’andata. E la gioia ritrovata di Sir Claudio a San Siro che dopo diciassette anni di
digiuno (sponda nerazzurra, aveva vinto l’ultima volta proprio con la Roma battendo il Milan nel dicembre 2010) ha deciso di tornare a trionfare proprio nell’ultima apparizione al Meazza. Lavine soprattutto lui. Col coraggio delle scelte, con i cambi giusti e con un impianto tattico che ha messo in crisi un’Inter che in sette giorni rischia di aver compromesso una stagio-ne che fino a prima di Pasqua sembrava potesse essere trion-fale. Soulé a tutta fascia contro Dimarco è la mossa chiave per mettere subito alle strette gli avversari in avvio. Koné sorprendentemente in cabina di regia vero mattatore dei primi quarantacinque minuti e Cri-stante a giganteggiare da mezzala destra. Poi quelle due pun-te che tanto hanno fatto meditare l’allenatore di San Saba. La tentazione sempre frenata dal non avere cambi giusti per intervenire. Ma quella contro i campioni d’Italia in carica era la partita da vincere a tutti i costi, quella nella quale non c’era nulla da perdere. Per que-sto Ranieri ha cucito la bocca a tutti quelli che continuano a definirlo un difensivista, un «catenacciaro». Altroché: da quando è tornato a Roma ha dimostrato di saper cambiare ed evolversi nel corso delle settimane e, all’occorrenza, anche nel corso dei novanta minuti. Tanti ne sono bastati ieri nel pomeriggio di San Siro per tornare a sorridere in casa interista (l’ultima volta era succes-so a ottobre 2022). È bastato il tap-in di Soulé dopo ventidue minuti anche se contrariamente a quanto si possa pensare, il settimo 1-0 stagionale dei gial-lorossi è trai meno sofferti. An-zi, più i rimpianti che le paure dopo il fischio finale con almeno quattro occasioni pulite di raddoppiare fallite clamorosamente (Cristante, Shomurodov, Pisilli e Dovbyk). Finalmente Roma, finalmente l’urlo contro una grande. Ma ora guai a fermarsi: Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino poi si tirano le somme. Intanto Ranieri si gode il sesto posto momentaneo sopra la Lazio e pari al Bologna.

Soulè firma l’impresa e la Roma sbanca San Siro

LEGGO (F. BALZANI) – L’ennesima impresa pesa come un macigno sul campionato. Claudio Ranieri sbanca San Siro nella sua ultima alla Scala del calcio e aumenta le possibilità europee della Roma. Grazie a un lampo di Soulé, infatti, i giallorossi condannano l’Inter alla terza sconfitta consecutiva, tra campionato e coppe, e si portano per 24 ore al quinto posto in campionato con una striscia impressionante di 18 risultati utili di fila. Una vittoria di sacrificio, ma che poteva essere più larga viste le tante occasioni sprecate da Pellegrini e compagni. Decisive le mosse a sorpresa di Ranieri: Koné davanti alla difesa, Soulé a tutta fascia e la coppia pesante Dovbyk-Shomurodov in attacco. Nella prima mezz’ora in campo c’è stata solo la Roma che ha sbloccato il risultato al 22′ con un Soulé sempre più protagonista bravo a sfruttare un pallone vagante in area piccola. L’Inter ha subito il colpo e rischiato il raddoppio in due occasioni: prima ha svirgolato Cristante a pochi passi da Sommer, poi Shomurodov ha trovato il salvataggio decisivo di Carlos Augusto. Nella ripresa la squadra di Inzaghi ha preso campo e provato a cercare il pareggio ma Svilar si è sporcato i guanti solo in un paio di uscite. Così è la Roma ad essere andata di nuovo vicino al vantaggio con Dovbyk e Pisilli che hanno calciato fuori da ottima posizione. Nel finale qualche polemica per un contatto tra Ndicka e Bisseck in area prima del tentativo di bis di Angelino e della respinta a pugni chiusi di Sommer. «Siamo venuti qui per vincere, la voglia credo si sia vista – ha detto Ranieri – L’importante era giocarsela alla pari e uscire a testa alta. Abbiamo osato e giocato una grande prima mezz’ora, poi ovviamente è uscita fuori l’Inter che è di un’altra categoria. Siamo stati diligenti a chiudere le loro occasioni. Dedico questa vittoria ai tifosi che non sono potuti venire, spero siano orgogliosi di noi». Sul futuro è chiaro: «Nessun ripensamento, ho già consegnato il tesserino. Ora penso solo alla gara con la Fiorentina». Sui social, però, i tifosi lo omaggiano e c’è chi invita il Vaticano a pensare a Claudio come nuovo Papa. D’altronde a miracoli sta già un bel passo avanti.

FOTO – Inter-Roma 0-1

La Roma sbanca San Siro e vince 0-1 contro l’Inter grazie alla rete di Matias Soulé, che regala ai giallorossi il diciottesimo risultato utile consecutivo. La squadra di Ranieri gioca una grande partita e sblocca la sfida al minuto 22 grazie al tap-in vincente dell’argentino dopo un batti e ribatti in area. Successivamente i capitolini vanno più volte vicino al gol nel corso della partita ma Cristante e Dovbyk sciupano delle grandi occasioni e non riescono a chiuderla. L’Inter si riversa in avanti alla ricerca del pareggio, ma la Roma resiste e vince 0-1: grazie a questo successo i giallorossi agganciano il Bologna (che ha una partita in meno) quarto in classifica a 60 punti.

embedgallery_1013176

Inter-Roma, Marotta: “Serve la mente molto libera oggi per portare a casa un risultato positivo”

Intervistato prima di Inter-Roma, il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

MAROTTA A DAZN

Come sta la squadra?
“Lo stato d’animo è di una squadra consapevole di recitare un ruolo importante. L’aspetto mentale gioca un ruolo importante. Thuram sta recuperando lentamente e sono ottimista, sono convinto che ce la possa fare per mercoledì. La prima considerazione da fare è che ai ragazzi e all’allenatore non c’è niente da rimproverare, solo complimenti per la stagione. Dico grazie con il cuore. Ci saranno altre difficoltà ma possiamo ritagliarci delle soddisfazioni. Dobbiamo avere la mente molto libera per portare a casa oggi un risultato positivo”

Su Jair.  
“Ho avuto modo di vederlo e apprezzarne le grandi qualità. Era parte integrante di un’Inter campione sotto l’Inter di Angelo Moratti. Io vidi qui il suo goal contro il Benfica. Ci sono ancora dei rappresentanti di quella squadra che corrisponde ad un grande ricordo per la società”

Inter-Roma, CRISTANTE: “Queste le gare che contano davvero. Champions? Dobbiamo provarci”

Il centrocampista della Roma, Bryan Cristante, ha parlato prima del fischio di inizio di Inter-Roma. Le sue parole

CRISTANTE A DAZN

Di sfide importanti ne hai affrontate tante. Cosa c’è nella testa della squadra?
“Sappiamo l’importanza di questa partita, sappiamo che queste gare contano davvero. È difficile, bella, importante in ottica Champions e dobbiamo provarci”.

A cosa dovrete fare attenzione?
“L’Inter è fortissima, si sta giocando il campionato e i risultati precedenti valgono poco. Sono bravi in ripartenza, non dovremo scoprirci troppo. Basta il minimo errore”.

Inter-Roma, GHISOLFI: “Non contano i miei obiettivi, conta la Roma. Faremo il massimo per il finale di stagione”

Prima di Inter-Roma, ha parlato il ds dei giallorossi Ghisolfi. Queste le sue parole prima del fischio di inizio.

GHISOLFI A DAZN

Cosa vuol dire essere all’altezza della Roma, ci sono degli obiettivi prefissati con la società?
“Si, i miei obiettivi personali non contano. Conta la Roma, quando dico questo intendo che abbiamo la responsabilità di fare un buon lavoro. Dobbiamo costruire un club e sono un uomo organizzato”.

Quanto può incidere vedere il settore ospiti vuoto per voi ?
“Siamo tristi perché sappiamo quanto sia importante avere con noi i nostri tifosi. Il calcio senza i tifosi non può essere definito Calcio. Non penso sia la strada giusta per risolvere il problema che si è riscontrato, perché tutti i nostri tifosi pagano per una minoranza. È un peccato, ma sappiamo che sono con noi nel nostro cuore”.

Fa venire un po’ di rimpianto vedere i 17 risultati utili consecutivi, forse è mancata un po’ di tempestività nella scelta dell’allenatore?
“Sì, Claudio è stata la persona giusta e questo è vero. Non pensiamo al futuro, ma ad oggi. Spero che faremo il massimo per fare un gran finale di stagione”.