Dovbyk o Shomurodov, dipende da Dybala

Siamo arrivati a chiederci: ma il centravanti titolare della Roma, oggi, chi è? Un interrogativo forse paradossale e/o eccessivo, sicuramente impensabile anche dalle menti più perverse soltanto qualche settimana fa. Quando, cioè, Dovbyk (nonostante tutto) era intoccabile e Shomurodov (nonostante quel Dovbyk) era una riserva con poche speranze di gloria. Poi molto è cambiato: chi doveva essere ceduto è rimasto a Roma e chi doveva finalmente convincere ha continuato fatalmente a non convincere. (…) Chi è oggi il centravanti della Roma? E allora giù discussioni. E spiegazioni variegate, più teoriche che convincenti. Tipo: Dybala gioca meglio quando al suo fianco c’è il generoso Eldor, il terzo miglior centravanti al mondo (citazione presa in prestito da Spallettone). Esagerando in maniera vistosa il passo e pure il concetto, potremmo dire che c’è una Roma con Dovbyk e un’altra con Shomu. Due punte centrali con caratteristiche diverse, praticamente opposte. Tutti giri di parole per spiegare in maniera indiretta che per la Roma, probabilmente, sarebbe stato meglio avere un attaccante che fosse un mix dell’uno e dell’altro. (…)

(corsera)

Futuro Roma: per la panchina si libera Gasp

«C’è un inizio e una fine. Non ci sarà un rinnovo a questo contratto, vedremo se sarà il caso di andare a scadenza nel 2026 o interrompere già alla fine di questa stagione». Così Gian Piero Gasperini, dopo un decennio saluta Bergamo Alta, e dall’alto di un lavoro straordinario, partito lentamente e che ha toccato vette quasi impensabili per una squadra come l’Atalanta. Lascia, a fine di questa stagione o al termine della prossima, dice: il ciclo è finito e oltre non si può andare. C’è da scommettere che dopo una dichiarazione di questo tipo, sia più probabile vedere Gasp in un’altra panchina già a giugno. E quale potrebbe essere? LLa Roma, il Napoli? Non si sa, ciò che è sicuro è che a Claudio Ranieri, un tecnico come Gasp piace parecchio. Perché ha il profilo giusto per ciò che servirà alla Roma: ricostruire dal basso, con idee e investimenti, si spera solo al momento, non stratosferici. Un progetto lungo, la ripetizione dell’Atalanta, arrivata a giocare costantemente la Champions e meno di un anno fa è riuscita la dove aveva (per modo di dire) fallito la Roma, cioè portarsi a casa l’Europa League. Gasperini da queste parti è considerato un top allenatore (a tanti non simpaticissimo). (…) Del resto, sir Claudio aveva parlato di un allenatore top. Lo scorso anno Gasperini era stato a un passo dal Napoli, che aveva definito «l’amante» che lo stava corteggiando.  (…) Conte è un altro genere di allenatore ranieriana, come lo era (lo è) Max Allegri, che al momento appare defilato (gli piacerebbe un’esperienza in Premier), così come Carlo Ancelotti, che non sbaglia un colpo a Madrid. (…) La fila, insomma, al momen-to si allunga, il mistero non può essere sciolto ora. Restano in penombra profili di allenatori diversi, più da ridimensionamento e quindi da scommessa, vedi Francesco Farioli, individuato dal ds Ghisolfi, o Vincenzo Italiano, pronto ad accettare una panchina come quella della Roma, oppure più stagionati, come Maurizio Sarri o addirittura come José Mourinho, tanti a Roma auspicano il suo ritorno. (…)

(Il Messaggero)

Provaci ancora Mats

IL TEMPO (L. PES) –  Cinque febbraio, quarti di finale di Coppa Italia a San Siro contro il Milan. Quasi venti giorni separano Mats Hummels dall’ultima presenza con la Roma. Prima le «vacanze» a Venezia, poi la scel-ta tecnica in Europa fino all’attesa di Parma e alla nuo-va panchina giovedì scorso nel ritorno col Porto all’Olimpico. Quattro esclusioni che fanno rumore, soprattutto per chi da quando c’è Ranie-ri aveva saltato soltanto tre gare contro Como, Udinese e Napoli. L’ultima presenza del tedesco in campionato, infatti, è datata 17 gennaio in Roma-Genoa. Una vita. Nelle scorse settimane si sono inevitabilmente rincorse diverse voci sui possibili mo-tivi dell’esclusione ma anche dall’entourage del difensore arrivano smentite: tutto procede serenamente, solo gestione. La pessima prova di Hummels a Milano, probabilmente, ha suggerito a Ranieri di concedergli un periodo di riposo che si è prolungato «a causa» dell’ottima prova del terzetto difensivo con Mancini al centro e Celik a destra nel match di Oporto. Questione fisica, indubbia-mente, ma anche psicologi-ca. Le difficoltà a livello per-sonale a causa ella lontananza della famiglia sono un te-ma delicato per la sfera di Mats, tanto da essere un ostacolo pure sull’eventuale rin-novo per un’altra stagione, come ammesso anche dal calciatore. Ma ora è tempo di tornare in campo e l’appun-tamento contro il Monza di domani arriva al momento giusto. Il tedesco è pronto a tornare al centro della difesa in una gara che dopo i risultati di ieri diventa ancora più importante per la Roma. Dopo le fatiche di coppa Ranieri dovrà ragionare sul turnover, anche se rispetto ad altre situazioni limite in que-sto caso i giallorossi rigiocheranno in casa e hanno goduto di qualche ora in più di riposo. Oltre al fatto che torneranno in campo domenica prossima sempre all’Olimpico col Como. Motivo per il quale il tecnico potrebbe fa-re delle scelte non troppo rivoluzionarie. In difesa N’Dicka, che ha giocato tutti i minuti del campionato, potrebbe avere un turno di riposo così come Paredes. Si candidano Nelsson, Gourna-Douath e Cristante menre Saelemaekers torna sulla destra. Davanti sarà out Dovbyk che non si è allenato neanche ieri con Soulé che spinge per tornare titolare in campionato dopo Parma. Riflessioni sul minutaggio di Pellegrini e Dybala. Intanto dalla Curva Sud arriva l’appello per la gara col Bilbao degli ottavi di Europa: tutti allo stadio con la bandiera giallorossa.

Dovbyk ancora out: spazio a Shomurodov. Hummels verso il ritorno da titolare

Artem Dovbyk salta anche la sfida contro il Monza. Dopo il forfait in Europa League, l’attaccante ucraino resta fuori a causa di un problema all’adduttore. Lo staff medico ha preferito non rischiarlo, con un rientro previsto per il 2 marzo contro il Como. Al suo posto confermato Shomurodov, sempre più centrale negli equilibri di Ranieri. (…) Chi potrebbe tornare titolare è Mats Hummels, dopo sei panchine nelle ultime sette partite. Ranieri lo aveva tenuto a riposo, ma contro il Monza potrebbe essere il suo momento.

(La Repubblica)

L’idea di Ranieri: in Europa tutti i big, i giovani in Serie A

Quelle lì davanti frenano e allora oggi, ancora più di ieri, la Roma all’Europa è tornata crederci davvero. Al di là delle dichiarazioni di circostanza o delle scaramanzie di ogni tipo. Sta di fatto che da ieri a Trigoria c’è un po’ di fiducia in più. E non solo per gli ottavi di finale di Europa League da disputare contro l‘Athletic Bilbao e da giocarsi il 6 e il 13 marzo, ma anche per un campionato che sembra pronto a regalare emozioni quasi impensabili fino a un paio di mesi fa. (…) Domani con il Monza Ranieri cambierà ancora molto. Dovbyk resterà ancora fuori e l’attacco si poserà sulle spalle di Shomurodov, proprio come contro i portoghesi. E dentro dovrebbero andare tutti e tre i nuovi: Gourna-Douath, Salah-Eddine e Nelsson, con i primi due che non sono neanche in lista Uefa. A centrocampo spazio poi a uno tra Cristante e Paredes, considerando che l’argentino è squalificato nella sfida d’andata con il Bilbao (anche se poi in mezzo c’è anche la partita casa-linga con il Corno). E poi fiducia anche a due giovani rampanti come Soulé e Baldanzi, a cui Ranieri negli ultimi tempi ha riservato svariati elogi. Insomma, se la Roma dovesse andare avanti (e considerando che in tal caso si giocherebbe praticamente ogni tre giorni), allora è facile che i big siano preservati proprio per le sfide di Europa League. In coppa spazio fisso per Dovbyk, Dybala, Pellegrini, Koné, Saelemaekers e Angelino (in questo momento tra i migliori esterni sinistri d’Europa, con due gol e sei assist), con Paredes costretto a saltare la prima, ma predisposto al percorso europeo. Esattamente come Mancini e Ndicka, insostituibili, con accanto a loro uno tra Hummels (Ranieri potrebbe anche decidere di ributtarlo dentro già domani sera, dopo che nelle ultime sette partite ha giocato una sola volta) e Celik, che l’allenatore giallorosso tiene in gran-de considerazione. In campiona-to, invece, spazio ad El Shaarawy, ai tre nuovi (Gourna-Douath, Salah-Eddine e Nelsson) ed ai giovani, Soulé e Baldanzi in testa. (…)

(gasport)

Monza, Nesta: “Sento molto questa partita. Ranieri persona corretta e positiva, è un signore in tutto”

A due giorni da Roma-Monza, il tecnico dei brianzoli Alessandro Nesta ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Nesta, come si può superare questo momento complicato?
“Non abbiamo ancora scollinato, altrimenti non sarei andato a casa. Purtroppo non siamo riusciti in precedenza a portare la squadra a un livello superiore. Siamo ripartiti dal pari con il Lecce, benino direi ma per vincere le partite serve qualcosa di più. La ripresa dei lavori il mercoledì? Non è che se ci alleniamo di più vinciamo le partite. Qualche giocatore l’ho ritrovato un po’ stanco fisicamente e mentalmente, ecco perché abbiamo deciso di dare dei benefici a tutti. A volte insistere a lavorare sul campo è come andare contro un muro. Meglio due giorni di riposo e non punire, passatemi questa parola. A volte due giorni da passare in famiglia fanno meglio che stare sul campo”.

Ranieri ha parlato di come è complesso il vostro lavoro. Quanto è complicato il suo e quale giocatore ha visto con lo spirito giusto?
“Un gruppo di giocatori ha sempre determinate qualità, ci sono dei leader tecnici e altri che magari tengono su il morale dei compagni. In questa rosa ci sono Gagliardini e Pessina, per esempio, che in carriera hanno vissuto diverse situazioni. Anche Keita Balde può aiutarci. Poi ci sono tanti giovani che vanno trascinati e aspettati. Io dico sempre ai miei calciatori che non devono spaventarsi, le ondate negative ci sono all’interno di una stagione. E la squadra forte è quella che sa resistere a queste ondate. Nell’Italia campione d’Europa che ho visto dal vivo i leader erano Bonucci e Chiellini che poi hanno trascinato tutti. Ranieri è rimasto nella storia in Premier League, persona corretta e positiva. Un signore in tutto, persona onesta anche nei giudizi e nei post gara. In quella città lui è un valore aggiunto, non tutti riescono a gestire Roma”.

La sfida alla Roma richiama alla mente la sfida fra Lei e Totti. I giovani sono ancora disposti a carpire i segreti dai più grandi?
“Lo spero. Ai giovani di oggi manca l’ambizione, questo ho avuto modo di riscontrare. La differenza rispetto alla mia generazione è il benessere, io riuscii a capire che per me all’epoca era una grande opportunità. Purtroppo la generazione di adesso si accontenta. E questo non mi piace. Se per me sarà una gara differente rispetto alle altre? Io sono cresciuto a Roma e sono entrato alla Lazio a 8 anni. Io sono cresciuto con il derby di Roma, ho giocato quelli di Milano ma in tranquillità. A Roma è un’altra roba, il calcio è molto importante e non solo uno sport. Si vive anche di passato, ci piace questa roba. La sento questa partita”.

C’è qualche recuperato? Keita può giocare dall’inizio?
“Keita può darci qualcosa a gara in corso. Birindelli lo avevamo recuperato ma in allenamento si è fatto male di nuovo, Pessina e Gagliaridini non ancora. Ma io ho bisogno di Pessina e spero di averlo presto a disposizione. Ci è mancato tanto”

A questa squadra manca ancora la giusta cattiveria per riuscire a mantenere la categoria?
“La grande difficoltà che ho avuto è stata quella di non aver accesso quella fiammella. Tutto sta nelle motivazioni nel voler stare in un posto, questo fa la differenza. Poi possiamo parlare di tecnica e di altro, ma ciò che conta davvero è desiderare restare in un posto. Io quando sono stato al Milan desideravo fortmente restare in quel club e ho fatto di tutto per farne parte. Serve anche questo atteggiamento.

Come pensa di fermare Dybala e gli attaccanti della Roma?
“La partita è stata preparata in un certo modo, non andiamo a difenderci in otto. Non ci abbasseremo troppo, cercheremo di essere equilibrati consapevoli che sarà complicato. L’importante è giocare tutti insieme ma non andremo a fare barricate perché poi contro questa Roma prima o poi il gol lo prendi. La squadra deve avere il piacere di giocare le partite? La posizione è quella che è, ma i calciatori sono stati sempre rassicurati. Poi è chiaro che ci sono dei momenti in cui serve la testa giusta e le motivazioni giuste. Che per me sono tutto”.

Serie A: Lazio fermata a Venezia sullo 0-0. Il Bologna cade a Parma

Si ferma la Lazio, che sul campo del Venezia di Di Francesco non va oltre lo 0-0. La squadra di Baroni sale a quota 47 scavalcando momentaneamente la Juventus al quarto posto. Nell’altra sfida buona la prima per Chivu sulla panchina del Parma, che batte 2-0 il Bologna con le reti di Bonny e Sohm. In caso di vittoria sul Monza, la Roma ha l’occasione di accorciare a -1 dai rossoblu.

Udinese, Lucca si scusa citando Lucio Corsi: “Volevo essere un duro però, da solo, non sono nessuno”

Dopo il gesto di ieri in Lecce-Udinese, quando si è preso di forza il calcio di rigore (poi realizzato) litigando con i compagni e venendo immediatamente sostituito, Lorenzo Lucca si è scusato su Instagram citando Lucio Corsi. “Volevo essere un duro però, da solo, non sono nessuno”, ha scritto l’attaccante.

 

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Napoli, Conte sul futuro: “Mi piacerebbe iniziare un percorso con qualche squadra che ha già vinto e che ha basi solide” (VIDEO)

Antonio Conte, alla vigilia di Como-Napoli, ha parlato in conferenza stampa anche del suo futuro. Le sue parole: “Mi piacerebbe iniziare un percorso con i più forti, in pole position. Mi è capitato qualche volta, ma sarebbe carino iniziare dal primo anno con qualche squadra che ha vinto e che ha basi solide. Ognuno ha la propria storia. Noi siamo gestori, ci viene dato un patrimonio e se a fine anno è rimasto lo stesso significa che non abbiamo fatto danni; se sarà più basso, avremo fatto danni; se il patrimonio sarà corposo, significa aver fatto un buon lavoro”

Instagram, momenti di relax per Shomurodov: “Family time” (FOTO)

Eldor Shomurodov si sta ritagliando sempre più spazio nella Roma di Claudio Ranieri e si candida per un posto da titolare anche contro il Monza. Nel frattempo l’attaccante uzbeko, negli ultimi giorni, si è goduto anche del tempo in famiglia tra una visita al Bioparco di Roma una passeggiata al mare. “Family time”, ha scritto sul suo ultimo post Instagram.

 

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