IL ROMANISTA (T, CAGNUCCI) – Da quando è nata la Roma è la seconda volta che vince un derby con un gol di un capitano romano allenato da un tecnico romano. Dal 1927 era successo solo il 6 ottobre 1946, Roma-Lazio 3-0, gol di Amedeo Amadei allenato da Giovanni Degni. (…) Nel 1946 c’era Giovanni Degni in panchina che, come Claudio Ranieri, è stato anche un giocatore della Roma, oltre ad essere chiamato sulla panchina di quella squadra in difficoltà che era la Roma nell’immediato post-guerra e che spesso ricorreva ai suoi ex calciatori perché simboli di uno spirito e di un tempo eroici. Degni non solo ha giocato la prima partita in assoluto della nostra storia, Roma-Ute, il 17 luglio 1927, non solo la prima partita ufficiale in campionato, il 25 settembre 1927, Roma-Livorno, ma in entrambe è stato chi ha dato il calcio d’inizio. Giovanni Degni, cioè, ha toccato il primo pallone della nostra storia. Ha dato il la. Lo passò a Ferraris IV, primo capitano dell’As Roma, romano e romanista. . (…) Giovanni Degni ogni tanto accompagnava il nipote Stefano al Verano a mettere un fiore sulla tomba di Attilio Ferraris IV. È questo l’uomo che ha toccato il primo pallone della Roma. Immaginatelo come un tocco che passa per tutti gli altri capitani romani della nostra storia: Ferraris, Bernardini, Amadei, Guarnacci, Di Bartolomei, Conti, Giannini, Totti, De Rossi, Florenzi e arriva fino al tiro di Pellegrini. È come se dal primo tocco, il primo pallone giocato dalla Roma nel luglio 1927, sia ancora lo stesso calciato in rete da Pellegrini domenica. (…)
Autore: FedericoL
Empoli, subito un attaccante: Shomurodov in prima fila
(…) Le attenzioni dell’Empoli si stanno concentrando su un attaccante che fa gola a tanti e che Claudio Ranieri, dopo averlo rivitalizzato a Cagliari, sta usando anche alla Roma: l’uzbeko Eldor Shomurodov che compirà 30 anni a fine giugno. (…) Shomurodov piace pure al Cagliari che lo riporterebbe, ma ha bisogno di liberare posti in lista (iin esubero ci sono Jankto e Rog, ma potrebbe partire pure Lapadula, in scadenza a giugno) e al Venezia che cerca un’alternativa a Pohjanpalo che (5 gol) resta comunque il faro davanti della squadra di Eusebio Di France-sco. La Roma sembra decisa a mandare nuovamente in prestito l’attaccante che per Gemmi è una prima scelta.
(gasport)
Si accelera per Alberto Costa. Scelto il nuovo Ceo: sarà Antonello
Riscattare Saelemaekers e consegnare a Ranieri 2-3 rinforzi. Ghisolfi ha tastato il terreno con la Fiorentina per Kayode, i rapporti tra i due club sono ottimi, ma c’è la concorrenza di Parma e Brighton. Il nome nuovo, invece, è quello di Alberto Costa del Vitoria Guimaraes. Classe 2003, costa circa 10 milioni. (…) La Roma ha scelto Alessandro Antonello come nuovo Ceo. Il dirigente, attuale a.d. Corporate dell’Inter, deve uscire dal contratto con i nerazzurri e poi potrà formalizzare l’accordo raggiunto con la Roma.
(gasport)
Pellegrini, basta una partita e tutto cambia
Il calcio vissuto sulle montagne russe. Basta una partita, un gol, un derby vinto e i giudizi di tifosi, ambiente e critica cambiano “da cosi a così”. Tutto si dimentica, tutto si perdona, tutto ricomincia. Mutano i giudizi, le prospettive, il futuro: chi aveva le valigie pronte deve restare o è addirittura pronto a firmare il rinnovo, chi veniva fischiato ora è acclamato, chi era accusato di scarso impegno e rendimento scadente torna ad essere un fuoriclasse imprescindibile. (…) A Roma per tante settimane Lorenzo Pellegrini è stato fischiato per le tante prestazioni deludenti, considerato un traditore di allenatori (una grande sciocchezza…), invitato ad andarsene e non degno di vestire la fascia di capitano che fu di Totti e De Rossi. Lo stesso Ranieri lo ha tenuto spesso in panchina perché non lo vedeva sereno e in grado di reggere l’impatto emotivo. Da lì le voci di mercato, l’interessamento di alcune squadre o la possibilità per la Roma di inserirlo come contropartita liberandosi del lauto ingaggi (circa sei milioni). Storia d’amore al capolinea. Poi Ranieri a sorpresa lo rilancia nel derby: Lorenzo, romano e romanista segna un 1-0 da favola e a fine partita lo ritroviamo osannato sotto la Sud. Il giorno dopo si scrive già che è fuori dal mercato e pronto a rinnovare. Capitolo Dybala: fragile, con un ingaggio monstre, spesso in infermeria, accusato di malanni quasi immaginari, ecc ecc. Il suo rinnovo automatico al raggiungimento di un certo numero di presenze è stato per mesi la spada di Damocle sulla testa del club e di almeno due tecnici (De Rossi e Juric). Tre partite di fila buone, uno stato di forma tornato accettabile e Paulo è tornato imprescindibile per il futuro. Stesso discorso per Leo Paredes, uscito dai radar per mesi e accusato di pensare già a un futuro al Boca: in poche partite si è ripreso tutto. (…)
(gasport)
Lazio, Lotito: “La Roma ha fatto due tiri in porta. Sembra che abbiano vinto lo scudetto”
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, non ha ancora metabolizzato il ko della Lazio (2-0) con la Roma. Nell’intervista rilasciata al quotidiano romano, il numero uno biancoceleste è tornato sulla sconfitta nella stracittadina di domenica: “Abbiamo sbagliato i primi 20 minuti e loro hanno fatto due tiri in porta, ma dopo c’è stato un assalto al Fort Apache. Nel secondo tempo non avremmo meritato di perdere. Loro hanno segnato, noi no. E poi ci sono stati atteggiamenti scorretti come i palloni buttati in mezzo al campo e non solo. Hanno vinto una gara, sembrava una festa scudetto“.
(Il Messaggero)
Abraham-Saelemaekers, lo scambio è per sempre
Sale Abraham e Saelemaekers. I due derby giocati tra domenica e lunedì, l’Olimpico e Riyad, aumentano la convinzione di Milan e Roma: forse lo scambio dei prestiti è stato conveniente per tutti, tanto da meritare una valutazione in prospettiva. (…) Se l’affare impostato in fretta e furia alla fine di agosto, senza vincoli di riscatto da ambo i lati, diventasse definitivo? Bisognerebbe trovarsi sulle valutazioni dei cartellini, che soddisfino le rispettive necessità di bilancio senza ovviamente gonfiare le plusvalenze. Ma se i calciatori sono contenti di stare dove sono ora, un modo si troverà. Anche perché entrambi, sia Abraham sia Saelemaekers, hanno rinnovato i rispettivi contratti prima di muoversi. Al Milan tra l’altro piace Cristante, attualmente fermo per infortunio. La Roma lo considera cedibile. (…)
(corsport)
Oggi la ripresa, Pellegrini ok: niente esami
Tutti di nuovo in campo dopo i due giorni di riposo concessi da Ranieri ai suoi per recuperare le energie dopo la vittoria nel derby. La buona notizia per il tecnico arriva da Lorenzo Pellegrini che negli ultimi giorni non ha dovuto sostenere esami strumentali dopo la sua sostituzione contro la Lazio: soltanto stanchezza e affaticamento per lo sforzo – fisico e mentale – della partita, il centrocampista oggi svolgerà un lavoro di scarico per poi tornare probabilmente già domani a disposizione di Ranieri. (…) Tornerà invece Celik che ha smaltito l’influenza che lo ha costretto al forfait domenica scorsa. (…)
(corsport)
Roma, via ai rinnovi: si parte con Dybala, poi tocca a Paredes
In casa Roma è ufficialmente scattata la missione rinnovi. Claudio Ranieri vuole blindare tutti i suoi gioielli. A partire da Paulo Dybala. Nel giro di poche settimane è cambiato radicalmente il sentimento della dirigenza giallorossa nei confronti della Joya, che da vendibile è tornato al centro del progetto. Al di là del rinnovo automatico fino al 2026 (mancano 4 gare da almeno 45 minuti) le parti stanno ragionando per un possibile prolungamento biennale, spalmando l’alto ingaggio (9 milioni bonus inclusi) e cancellando la famigerata clausola rescissoria (da 12 milioni per i club esteri) tuttora in vigore. Da un Campione del Mondo all’altro: la Roma lavora pure al prolungamento di Paredes, che ha ricevuto una ricca offerta dagli arabi dell’Al Shabab (nei prossimi giorni ufficializzeranno la nomina di Pavel Nedved come General Manager). L’argentino, però, ha dato la priorità ai giallorossi. (…) Tra innesti imminenti e progetti a medio-lungo termine c’è Cristante. Quest’ultimo è in uscita dai giallorossi come Hermoso, Shomurodov (seguito da Venezia, Cagliari ed Empoli) e Le Fee (piace al Sunderland). Chi invece non sembra intenzionato a lasciare la Capitale è Soulè, sondato da Genoa e Betis.
(tuttosport)
Missione trasferta
IL TEMPO (L: PES) – Prossima fermata: Bologna. La prima gara del girone di ritorno rappresenta anche un test importante per dimostrare i reali segnali di crescita della Roma. Dopo un dicembre abbastanza positivo, macchiato dallo scivolone di Como, è arrivata la grande vittoria nel derby della Capitale. Un’ondata di entusiasmo e consapevolezza ritrovata che ora spingono Ranieri e la sua squadra ad affrontare il prossimo step di cresci-ta: tornare a conquistare tre punti lontano dall’Olimpico. In quasi due mesi Ranieri ha visto costanti miglioramenti da parte del gruppo che dapprima è tornato ad essere squadra riducendo la distanza con le big del campionato (pur perdendo), poi è tornato a vincere le gare casalinghe con sicurezza. Con la Lazio infatti è arrivato il quinto successo consecutivo tra le mura amiche tra campionato e coppe. Poi, per chiudere l’anno, il pari con rimpianti di San Siro col Milan che ha restituito credibilità e fiducia ai giallorossi. Ma domenica contro la squadra di Italiano serve tornare a vincere. Quasi nove mesi ormai sono trascorsi da quel 25 aprile quando la zuccata di Cristante all’ultimo respiro regalò alla Roma di De Rossi la vittoria sul campo dell‘Udinese. Nel frattempo ben sedici gare tra Serie A ed Europa League senza vittorie passando dalle delusioni del finale della scorsa stagione all’inizio diffi-cile di questa con De Rossi e Juric. L’approccio mentale ora è certamente diverso rispetto a quando Ranieri ha preso in mano la squadra e la spinta della stracittadina non va dispersa in appena una settimana ma alimentata con una vittoria al Dall’Ara. Oggi la squadra si ritroverà a Trigoria per riprendere gli allenamenti dopo i due giorni liberi concessi dal tecnico. L’unico assente quasi certo per la trasferta emiliana è Cristante, per il resto ci saranno tutti. L’undici scelto da Sir Claudio in questa fase sta consentendo di aumentare la sintonia e creare identità a una squadra che aveva completamente smarrito ogni logica nei mesi scorsi. Ovviamente col ritorno delle coppe aumenteranno anche le rotazioni, ma per l’allenatore era essenziale trovare un assetto base dal quale poi modificare all’occorrenza. E chissà che nell’undici titolare non possa tornare anche Lorenzo Pellegrini. Il gol nel derby e l’abbraccio con i tifosi hanno restituito il sorriso al centrocampista giallorosso. Ma solo Ranieri sa cos’ha in serbo per lui e se è pronto per tornare a giocare con continuità. La possibilità di andare via a gennaio è sempre stata remota ma ora appare addirittura improbabile. La scelta sul futuro andrà fatta a giugno, a un anno dalla scadenza del ricco contratto che lo lega al club. Né facili entusiasmo né pregiudizi, bisognerà pensare soltanto al bene della Roma.
Ghisolfi ha un mese per tenersi la Roma
IL TEMPO (L. PES) – Il mese di Ghisolfi. La finestra di mercato invernale, che chiuderà il prossimo 3 febbraio, sarà decisiva per il futuro del ds francese a Trigoria. Dopo un’estate in ombra, l’ex Nizza deve dimostrare di essere all’altezza di una piazza ambiziosa ed esigente come Roma, e nelle prossime settimane oltre a regalare almeno due rinforzi a Ranieri, bisognerà sistemare diverse situazioni contrattuali. Da Dybala in giù diversi protagonisti delle ultime settimane sono in bilico o da blindare (Paredes, Svilar, Pisilli, El Shaarawy e lo stesso Pellegrini tra gli altri). I ruoli scoperti o che necessitano di intervento sono noti da settimane: ai giallorossi servono un terzino destro, un difensore centrale e un attaccante. Ghisolfi non è riuscito ancora a dare un’impronta definita del suo lavoro nella Capitale, per questo i Friedkin lo valuteranno attentamente dopo il mercato invernale e nei mesi immediatamente successivi. Per il futuro, oltre al prossimo allenatore e al Ceo (la prossima settimana potrebbe essere quella giusta per l’ufficialità), serve un diretto-re sportivo che abbia intuizioni e dia stabilità al progetto. Uno dei colpi che porta la firma del francese è certamente il connazionale Le Fée. Poco spazio, soprattutto con l’arrivo di Ranieri, e la necessità di ritrovare continuità di impiego lo hanno spinto a cercare una soluzione già per gennaio. La trattativa col Betis era ben avviata, ma il tentennamento degli spagnoli ha fatto arenare la negoziazione. Sull’ex Rennes c’è anche l’interesse del Sunderland, che inizialmente non era stato preso in considerazione visto che gioca la Championship (Serie B inglese). Ma nelle ultime ore la corte dei britannici si è fatta più serrata per cercare di convincere il centrocampista ad accettare la proposta di prestito con diritto di riscatto, seppur dovrebbe trasferirsi in una serie minore. Capitolo entrate. Oltre a lavorare per trattenere Saelemaekers anche dopo questa stagione, la Roma cerca un esterno destro per la seconda parte di campionato. Come anticipato da OJogo, sulla lista di Ghisolfi c’è il portoghese Alberto Costa, classe 2003 del Vitoria Guimaraes. La trattativa è complicata e da Trigoria non arrivano conferme sull’offerta recapitata ai lusitani. Sul calciatore c’è il forte interesse dello Sporting Lisbona che sarebbe più avanti rispetto alle concorrenti ma certamente non manca l’apprezzamento della dirigenza romanista. Restano fredde le piste delle alternative tra il gradimento sempre in essere per Rensch e i nomi di Mingueza e Marmol proposti ma ad oggi non convincenti. Serve una mossa che possa sbloccare gli affari e creare l’effetto domino tra entrate e uscite. Quel che è certo è che Ghisolfi non può sbagliare.