Roma-Genoa, EL SHAARAWY: “300 presenze? Il gol è il regalo più bello. Questa squadra non merita il nono posto, Ranieri ci ha dato equilibrio e identità”

La Roma vince 3-1 contro il Genoa nel match valido per la ventunesima giornata di Serie A e conquista la sesta vittoria consecutiva allo Stadio Olimpico tra tutte le competizioni. Al termine del successo Stephan El Shaarawy, autore della rete del momentaneo 2-1, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le sue parole.

EL SHAARAWY A SKY SPORT

Sei entrato benissimo in campo.
“Sono entrato con la voglia di aiutare la squadra e di cercare di cambiare il risultato. Abbiamo fatto un grande secondo tempo. Siamo contenti del risultato e della prestazione”.

Il campionato della Roma?
“Dovevamo fare di più, non è stato l’inizio di stagione che ci aspettavamo. Nell’ultimo periodo stiamo andando meglio, con Ranieri abbiamo più equilibrio e identità. La Roma non deve essere nona ma stare nelle posizioni alte”.

EL SHAARAWY A DAZN

Non potevi farti regalo migliore per le 300 in giallorosso.
“E’ il più bel regalo che potessi farmi, trecento presenze con questa maglia, un gol importante per la vittoria, sono davvero soddisfatto e orgoglioso di far parte di questa società, sono orgoglioso”.

Tu ti senti una bandiera della Roma?
“Cerco di dare il meglio, sia quando gioco che quando gioco meno, cerco di farmi trovare pronto e importante per questa squadra, mi sento parte di questa società, contento di aver raggiunto le 300 presenze, dobbiamo andare avanti così”.

La sfida col Genoa ha una storia speciale.
“Sì, perché ho esordito in questa società, la famiglia è tutta genoana perciò è stato un gol speciale e importante, me lo godo adesso ma da giovedì si pensa alla prossima”.

Roma-Genoa, DYBALA: “L’accoglienza al Colosseo Quadrato uno dei giorni più belli della mia vita. Il futuro? La partita di giovedì”

La Roma vince 3-1 contro il Genoa nel match valido per la ventunesima giornata di Serie A e conquista la sesta vittoria consecutiva allo Stadio Olimpico tra tutte le competizioni. Al termine del successo Paulo Dybala ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le sue parole.

DYBALA A SKY SPORT

Nel secondo tempo avete cambiato ritmo.
“Il Genoa ha fatto un bel primo tempo, è difficile segnare al Grifone. Noi però abbiamo mantenuto la stessa intensità e con l’ingresso di El Shaarawy abbiamo trovato più freschezza nella fascia sinistra. Stephan ha fatto un gol molto importante”.

Il nono posto?
“Siamo consapevoli della stagione che stiamo facendo. Ora stiamo facendo bene, manca tanto e speriamo di continuare così”.

Il tuo futuro?
“Il futuro è giovedì, c’è un’altra partita e sarà difficile”.

DYBALA A DAZN

Il tuo gol? 
“E’ stato autogol, ho calciato ma il portiere se l’è calciata dentro”.

Cento presenze anche per te in giallorosso, il momento più bello?
“Ce ne sono diversi, quando ci siamo conosciuti coi tifosi al Colosseo Quadrato è stata una delle giornate più belle nella mia storia nel calcio. Qua a Roma è stato unico”.

Ti senti un simbolo di questa squadra?
“Sono contento di poter aiutare la squadra, mi sento molto bene fisicamente, credo che tutti stiamo facendo bene per questo la squadra sta giocando bene e raggiungendo piccoli obiettivi che ci prefissiamo, speriamo di poter continuare così, mi sento bene e voglio dare qualcosa per i compagni e la gente”.

La punizione sulla traversa sarebbe entrata nella tua top ten?
“Se entrava sì ma non possiamo farci niente, dovevo metterla un centimetro più sotto. La prossima cercherò di fare gol”.

Roma-Genoa, 4a vittoria consecutiva con almeno due gol in casa in Serie A per i giallorossi: non accadeva da ottobre-dicembre 2019

La Roma vince 3-1 contro il Genoa nel match valido per la ventunesima giornata di Serie A e conquista la sesta vittoria consecutiva allo Stadio Olimpico tra tutte le competizioni. I giallorossi hanno dominato la gara, che è stata decisa dalle reti di DovbykEl Shaarawy e dall’autorete di Leali. Come riportato dal portale di statistiche OptaPaolo, i capitolini hanno vinto quattro partite di fila in casa in Serie A per la prima volta da settembre-novembre 2023 con José Mourinho. Inoltre hanno segnato sempre almeno due gol nello stesso campionato per la prima volta dall’ottobre-dicembre 2019.

ROMA-GENOA: dove vederla in tv, le probabili formazioni e le quote

La Roma cerca la sesta vittoria consecutiva in casa tra tutte le competizioni e oggi alle ore 20:45 affronta il Genoa nella partita valida per la ventunesima giornata di Serie A. I giallorossi sono reduci dal pareggio per 2-2 contro il Bologna e si trovano al decimo posto in classifica a 24 punti, mentre il Grifone è undicesimo a -1 proprio dai capitolini.

Pochissimi dubbi di formazione per mister Ranieri, il quale dovrebbe effettuare un solo cambio rispetto al match contro il BolognaSvilar in porta, trio difensivo composto da Ndicka-Hummels-Mancini, linea di centrocampo formata da Angelino-Paredes-Koné-Pisilli (favorito su Pellegrini)-Saelemaekers e davanti il duo Dybala-Dovbyk.

DOVE VEDERE ROMA-GENOA IN TV E IN STREAMING

Imbarazzo della scelta per i tifosi che vorranno vedere il match. Roma-Genoa infatti sarà trasmesso sia su DAZN sia su Sky (Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e Sky Sport). Per quanto riguarda DAZN, è necessario connettersi all’app tramite Smart tv collegata alla connessione internet, console di gioco (Play Station e Xbox) oppure Google Chromecast, Amazon Fire Stick Tv e TIMVISION BOX. La partita potrà essere vista in streaming anche su Sky Go e NOW.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ROMA: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pisilli, Angelino; Dybala, Dovbyk.
Diffidati Roma: Mancini, Cristante, Koné, Saelemaekers.

GENOA: Leali; De Winter, Bani, Vasquez, Martin; Zanoli, Masini, Frendrup, Kassa; Thorsby; Pinamonti.

LE QUOTE

ROMA-GENOA 1 X 2
EUROBET 1.47 4.20 7.40
SISAL 1.48 4.00 7.50
PLANETWIN365 1.46 4.15 7.40
SNAI 1.50 4.25 7.00

LR24

Lazio, Fabiani: “Ibrahimovic? Non bisogna mai partire prevenuti con i giovani, Pisilli è passato dalla Primavera alla prima squadra. Dispiace che si stia speculando sul caso Bernabé”

LAZIO STYLE RADIO – Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club e tra i vari temi trattati si è soffermato sull’acquisto del classe 2005 Arijon Ibrahimović. Il dirigente ha paragonato l’inserimento in rosa di questo calciatore al passaggio di Niccolò Pisilli dalla Primavera alla prima squadra della Roma. Ecco le sue parole.

Il nuovo acquisto Ibrahimovic?
“Ibrahimovic è un classe 2005 che non entra in lista. Lo abbiamo preso dal Bayern Monaco in prestito con diritto di riscatto, può mettere in mostra tutte le sue qualità che non sono poche. Poi bisognerà vedere se la Lazio possa essere la sua comfort zone, ma prima di prendere Ibrahimovic mi sono confrontato con Angelozzi che lo ha avuto a Frosinone e me ne ha parlato benissimo. Per fare un paragone dall’altra sponda del Tevere c’è un 2004 (Pisilli, ndr) che giocava in Primavera e ora gioca in prima squadra. Non bisogna mai partire prevenuti”.

Come placare questo circo intorno alla questione falconiere?
“Mi sono fatto più di un’idea, dovrebbe calare un sipario su questa faccenda. Juan ha chiesto scusa, si è reso conto di aver fatto una cosa che non doveva fare e si è pentito. C’è chi può accettare le scuse, dico che oggi è in convalescenza, la salute è un diritto e finché ha un certificato medico daremo tutto il supporto. Poi la faccenda sarà affrontata su altre questioni, la società da subito ha emesso un comunicato. La cosa che mi dispiace è che intorno a questa vicenda e a questa debolezza ci si stia speculando. Questa è una cosa seria, se uno vuole farsi un’operazione è libero di farla ma c’è un codice etico da dover rispettare. È come se mi ubriacassi e dessi in escandescenza, non rappresenterei al meglio la Lazio. Siamo esposti mediaticamente, ci dobbiamo privare di alcune debolezze e dobbiamo avere una condotta che deve essere di esempio per tutte le famiglie. Questo codice etico interno esiste e va rispettato necessariamente, poi quali sono le responsabilità verranno valutare successivamente. Invito Juan ad avere un atteggiamento diverso, ci ho parlato e ha detto che è stata una leggerezza. Non deve prestare il fianco a chi vuole fare gossip, dovremo tutti usare buonsenso”.

Chalamet e la battuta su Totti per l’uscita del nuovo film: “Sto aspettando il suo endorsement” (VIDEO)

Timothée Chalamet, noto attore e protagonista di moltissimi film tra cui Interstellar, è intervenuto nel corso della presentazione del film “A Complete Unknown” all’Auditorium Parco della Musica e ha citato Francesco Totti: “Sto aspettando il suo endorsement. Sto aspettando che veda il film”, la battuta dello statunitense. Successivamente una fan gli ha rivelato che il Capitano aveva già visto il video andato virale sui social: “Di già? Davvero? Wow!”, la risposta incredula di Chalamet.

Bologna, Italiano: “La partita contro la Roma? Fossimo andati sul 3-1 non avremmo subito il pareggio”

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Monza, valida per la ventunesima giornata di Serie A e tra i vari temi trattati è tornato a parlare del pareggio contro la Roma. Ecco le sue dichiarazioni.

Il tipo di calcio che propone il Bologna può portare a perdere i punti nel finale? Quanto pesa perdere questi punti?
“Sono andato a rivedere quante volte sono stato rimontato e quante volte ho rimontato io, il dato si equivale. Con la Roma se fossimo andati sul 3-1 non ci avrebbero rimontato, contro il Lecce invece abbiamo segnato noi. Sono situazioni che si ripetono in ogni partita. Anche l’Inter ha preso gol in Supercoppa nei minuti di recupero. Se le partite rimangono vive devi stare molto attento, fa parte del cammino di una squadra. Negli ultimi 4 minuti contro l’Inter siamo stati bravi e abbiamo portato via un punto, contro la Roma invece abbiamo rischiato troppo. Bisogna stroncare la reazione dell’avversario e chiudere le partite”.

Calciomercato Roma, idea Arnautovic come vice Dovbyk: l’attaccante gradisce i giallorossi ma ancora nessun contatto

La Roma è alla ricerca di un vice Artem Dovbyk ed è al lavoro per sostituire Eldor Shomurodov, considerato in uscita e seguito da Empoli, Venezia e Cagliari. Secondo quanto svelato dal giornalista di Sky Sport Paolo Assogna ai microfoni dell’emittente radiofonica, i giallorossi valuteranno alcune opportunità e Marko Arnautovic dell’Inter potrebbe essere la nuova soluzione.

(Radio Manà Manà Sport)


Secondo quanto appreso dalla redazione de LAROMA24.IT, Marko Arnautovic verrebbe volentieri in giallorosso per rafforzare il reparto offensivo. Con i nerazzurri i rapporti non sono ottimali, visto lo scarso minutaggio, la poca considerazione da parte di Inzaghi (solo 287 minuti in stagione) e il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. L’attaccante austriaco sarebbe intenzionato a cambiare aria già a gennaio, ma al momento non risultano ancora contatti tra le parti.

LR24

AS Roma, i Friedkin rinviano di un anno l’aumento di capitale: aggiunti 130 milioni

Zitti zitti i Friedkin non hanno chiuso l’aumento di capitale della As Roma fino a 520 milioni di euro previsto entro il 31 dicembre 2024 e l’hanno rinviato di un anno, stabilendo che il nuovo apporto di capitale in una o più tranches potrà avvenire fino a raggiungere un massimo di 650 milioni di euro, quindi 130 milioni di euro oltre le originarie previsioni.

L’attuale capitale sociale della As Roma risulta sottoscritto e versato per 93.942.205,19 euro ma è largamente insufficiente rispetto alle condizioni patrimoniali della società. Secondo l’ultimo bilancio della squadra di calcio della capitale al 30 giugno 2024 dopo avere registrato una perdita operativa di 81,3 milioni di euro il patrimonio netto consolidato della As Roma risultava essere negativo di 407,7 milioni di euro. La Romulus and Remus investments Llc, controllata dalla Need dei Friedkin, negli ultimi due anni ha erogato alla società 322,5 milioni di euro di finanziamenti (235 milioni nel 2022-23 e 90 milioni nel 2023- 24) a cui si sono aggiunti fino a metà dicembre altri 10 milioni di euro, ma gran parte di queste somme sono state utilizzate per il rimborso del prestito obbligazionario emesso nel 2019.

Per fare fronte al grave squilibrio patrimoniale i proprietari americani della squadra di calcio della capitale nell’ultimo anno hanno deciso di convertire 110,076 milioni di euro di debiti della società verso i soci (quindi verso i Friedkin) in riserva azionisti in conto futuro aumento di capitale della società. Questa voce, dopo precedenti scelte simili, ammonta oggi in bilancio a 505,427 milioni di euro. […]

(open.online)

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Tancredi: “Lo Scudetto nel 1983? Quella squadra era costruita per trionfare. Forse con il VAR avremmo vinto la Coppa dei Campioni e qualche campionato in più…”

ASROMA.COM – Franco Tancredi, ex portiere della Roma, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club nel corso del podcast “Serie A Preview” e ha ricordato tutti i momenti vissuti con la maglia giallorossa tra cui la vittoria dello Scudetto nel 1983. Ecco le sue parole.

Sei ancora un mito per tutte le generazioni dei tifosi della Roma…
“Sono orgoglioso e felice di essere stato un portiere che ha fatto il bene di questa eccellente società. Non finirò mai di ringraziarvi, soprattutto la società e il presidente Dino Viola. Abbiamo fatto qualcosa di importante, ma ci è mancato qualcosina per entrare nella storia e mi riferisco alla Coppa dei Campioni. Mi è rimasta sul groppone quella finale”.

Il percorso di quella squadra è stato splendido…
“Sì perché è stato programmato tutto. Ci è mancato poco, è stato un percorso mirato a partire dalla vittoria della Coppa Italia fino alla finale della Coppa dei Campioni. Quella sera mi è mancato qualcosa… Inoltre avevamo dei rigoristi fantastici come Maldera, Cerezo, Pruzzo. Siamo stati sfortunati e la fortuna serve”.

Hai scoperto di essere diventato un giocatore della Roma alla radio?
“Sì. Ero con mia moglie e mia suocera, il mercato chiudeva alle 18 e io ero seguito da diverse squadre. Quando sentimmo l’offerta della Roma eravamo tutti felici, c’era anche la possibilità di stare vicino casa e inoltre mi affascinava venire a giocare nella Capitale. Questo è stato un colpo di fortuna”.

Hai giocato 288 partite con la Roma, di cui 258 consecutive…
“Ci tengo tantissimo. Ho giocato quasi sempre e devo ringraziare anche Liedholm, il quale mi ha aiutato tantissimo e mi ha dato la possibilità di arrivare ad alti livelli. A volte sentivo la necessità di riposare, ma lui non voleva. Ha avuto grande coraggio perché mise fuori squadra Paolo Conti, che reputo un grande portiere. Ha scelto me e non mi ha più tolto. Va detto che si facevano 30 partite e non 38 in un campionato”.

Ti vedi ancora con i tuoi ex compagni di squadra?
“Sì, io sono entrato da 6/7 mesi ed è veramente fantastico. Ci divertiamo e andiamo a mangiare sempre al ristorante per ritrovarci. Con noi viene anche Bruno Giordano. Parliamo di calcio e a Giordano ricordo sempre che gli ho parato un rigore al derby (ride, ndr).

Segui ancora il calcio?
“Sono aggiornato e vedo con piacere, anche se è un altro calcio. C’è tutta un’altra tensione e situazione, ora i calciatori girano parecchio. Fanno i professionisti, i calciatori non hanno più la possibilità di avere un giorno libero e giocano sempre. Sono dei piccoli Superman, giocano tantissimo e lo fanno a grandi livelli e velocità”.

Con il calcio di oggi avresti almeno il doppio delle presenze…
“Prima c’era il portiere titolare e poi la riserva fissa, mentre ora spesso si alternano nelle coppe”.

Quando viene nominato il Genoa ai tifosi della Roma viene solo un ricordo: 8 maggio 1983, Roma Campione d’Italia.
“L’abbiamo voluto, il presidente Viola e Liedholm l’avevano programmato. Forse avremmo potuto fare qualcosa in più in campionato se ci fosse stato il VAR, perché il gol di Turone era valido. E forse anche la Coppa dei Campioni, perché non fu fischiato il fallo su di me per la regola del vantaggio… La cosa più bella dopo la partita di Genova è quando siamo arrivati a Ciampino e c’era tutta la gente in piazza, c’era un entusiasmo incredibile. Abbiamo meritato quello Scudetto e ammazzato sul piano del gioco e della personalità. Quella era una squadra fatta per vincere, anche gli avversari hanno riconosciuto la nostra grandezza”.

Avete regalato una gioia incredibile ai tifosi della Roma.
“Come posso dimenticare lo striscione fatto per me quando tornai all’Olimpico con la maglia del Torino nell’ultimo anno in cui ho giocato a calcio? Ti ripaga di tutti i sacrifici che hai fatto, è indimenticabile quello striscione e lo porto sempre nel mio cuore. Mi ha emozionato, la maggior parte delle emozioni che ho provato nella vita le devo a questa città e questa società. Poi sono diventato preparatore dei portieri e ho girato il mondo, ma non c’è paragone con ciò che è stato fatto nel 1983.

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