AZ ALKMAAR-ROMA: le pagelle. DYBALA “Predica nel deserto” 6 – KONE “Fuorigiri” 5 – PISILLI “Serataccia” 4,5

LAROMA24.IT (Matteo Vitale) Un po’ di Dybala, sprazzi di Hummels e poco altro. La Roma in trasferta perde ancora, anche in Olanda. Il rendimento esterno continua a essere drammatico e neanche Ranieri è riuscito a trovare la soluzione. Spazio a Pisilli dal 1′, ma al numero 61 non riesce nulla e la mossa non paga. Si salvano solo il numero 21, costretto a predicare nel deserto in cerca di connessioni che però non arrivano mai, e Hummels, che nonostante qualche incertezza tiene alta la bandiera della difesa giallorossa. Acqua da tutte le parti anche in mediana: filtro poco, costruzione ancora meno. Inefficaci tutte le mosse di Ranieri, che oggi non riesce a pescare la carta giusta dal mazzo, né a risolvere i soliti problemi.

SVILAR 6 – Deve fare poco nulla, può fare anche meno. Assiste all’ennesima sconfitta lontano dall’Olimpico.

CELIK 4,5 – Non inizia neanche male, ma con il passare dei minuti e il trasformarsi del match non riesce a seguire il nuovo copione. Rimane in mezzo in occasione del gol avversario.

HUMMELS 6 – Le poche incertezze spariscono di fronte alla testardaggine del campione. Si adatta alle difficoltà del match: uscite precise e puntuali, letture determinanti, anche tante uscite palla al piede di cui deve farsi carico. Straordinari forzati.

NDICKA 5,5 – Meno pulito del solito, soprattutto meno attento e attaccato agli avversari.

SAELEMAEKERS 5 – Impreciso nei cross e dalla trequarti in su, molle in fase difensiva: lontano parente dell’Alexis a cui ci eravamo abituati. DAL 74′ EL SHAARAWY 5,5 – I fuochi d’artificio dell’ultimo match sono rimasti nella Capitale. Entra con le polveri bagnate, si adegua facilmente ai ritmi bassi del match.

PAREDES 5Tanti, troppi errori, il tutto accentuato dall’importanza del ruolo (chiave) che riveste. Numerose letture sbagliate, alcune delle quali potenzialmente determinanti. AssenteDALL’85’ BALDANZI SV – Mossa della disperazione a impatto zero.

KONE 5 – Fra tanti errori e imprecisioni spicca la chiusura in area di rigore. Tutto il resto, però, è da dimenticare. Sarà fatica, sarà la partita complicata, ma oggi il suo apporto è mancato. E il vuoto si fa sentire. Fuorigiri.

PISILLI 4,5Serataccia. Il talento giallorosso sbaglia quasi tutte le scelte, con palla e senza. Non segue le tracce sbagliate, ma la palla oggi sembra sua nemica. La partita si svolge lontana da lui.

ANGELINO 5,5 – Il momento migliore della Roma coincide con il momento di massima spinta a sinistra, in particolare con il suo coinvolgimento. Sfiora l’euroassist per Dybala, insiste con cross e traiettorie interessanti ma in area Dovbyk non c’è più.

DYBALA 6Predica nel deserto. I suoi compagni “tradiscono”, lui si spalma su tutto il campo per proporre soluzioni, ma nessuno gli tende la mano. Spreca la chance migliore capitata ai giallorossi, ma in questa notte uggiosa è stato un arcobaleno.

DOVBYK 5 – Lotta con un paio di avversari, ma l’unica impronta lasciata in 45′ è il cartellino giallo rimediato dopo un duello perso. Ininfluente. DAL 46′ SOULE 5 – Entra bene, cambia l’inerzia del match e dà verve alla manovra offensiva giallorossa, poi il ritmo del match cala e lui finisce nel pantano con tutti i suoi compagni.

RANIERI 5,5 – Al tecnico giallorosso finora sono riuscite tante cose, quasi tutto a dirla tutta, ma il rendimento della squadra lontano dall’Olimpico non riesce a cambiarlo neanche lui. Oggi la sua Roma ha mostrato poche idee e confuse: pochi tiri, poco furba, poco pratica, tante ripartenze concesse, pochi cambi e purtroppo inefficaci. Le scelte iniziali non pagano, anzi, la Roma è costantemente sotto ritmo e gli avversari prendono palla e campo. Non crede al gol subito, è tranchant sui difetti della sua squadra, ma lui è l’unico che può fare qualcosa per invertire la rotta. Lo ha fatto una volta, deve farlo ancora.

ROMA-GENOA: le pagelle. DYBALA “Faro” 7 – EL SHAARAWY “Elettroshock” 7 – RANIERI “Master in risorse umane” 6,5

LAROMA24.IT – Serviva una vittoria ed è arrivata, con un buon secondo tempo per reagire allo schiaffo di Masini nel primo tempo. La Roma va in vantaggio con un tap-in di Dovbyk dopo un buon inserimento di Pellegrini, ma poi subisce il gol del momentaneo pareggio regalando corner e area di rigore al Genoa. Nel secondo tempo El Shaarawy pesca il jolly e porta la Roma in vantaggio. Poi ci pensa Leali a chiudere il match con un generoso autogol. Tra i giallorossi brilla Dybala, che pure senza gol distribuisce magie a compagni e spettatori e soprattutto prende per mano la squadra, ma anche El Shaarawy: il numero 92 entra, segna e si gode una serata perfetta per festeggiare le 300 gare in giallorosso.

SVILAR 6 – Il tiro di Masini è centrale, ma molto forte, può poco.

MANCINI 6 – Qualche uscita in ritardo, ma la serata è tutto sommato tranquilla e porta la serata a casa.

HUMMELS 6 – La faccia che fa quando Ranieri lo sostituisce è tutto un programma: sta bene e si vede. DAL 76′ PISILLI 6 – Ingresso pimpante e positivo, sul destro ha anche una bella chance che però spreca.

NDICKA 6,5 – Il migliore dei tre, spigliato anche in conduzione, poi Ranieri ordina la difesa a 4 e lui risponde di nuovo “presente”.

SAELEMAEKERS 6 – Non brilla e le energie si esauriscono in fretta, ma fortunatamente la cosa più importante la fa a inizio match, quando premia l’inserimento di Pellegrini con un cross al bacio. Quanto basta. DAL 76′ CELIK 6 – Pilota automatico.

KONE 6 – Sembra sempre al limite, a volte fermo sulle gambe (ed è normale, visto che non riposa mai), ma va da 0 a 100 in un attimo e da solo apparecchia la tavola per il terzo gol giallorosso.

PAREDES 6Svagato e leggero nel primo tempo, soprattutto prima del corner del momentaneo pareggio, poi capisce che c’è da rimboccarsi le maniche e cresce nel match.

ANGELINO 6,5 – Non sbaglia una giocata, né in attacco, né in difesa. Sempre attento in marcatura, freddo e preciso dalla metà campo in su. Impeccabile.

DYBALA 7 – Non segna, ma è comunque il migliore in campo. Una traversa e qualche millimetro gli negano il gol, ma oggi sarebbe stato un dettaglio. Ispira i compagni, distribuisce magie, produce occasioni e crea situazioni di gioco anche in mezzo a tante maglie bianche. Faro. DALL’84’ SOULE 6 – Pochi minuti per lasciare il segno, ma lui ci prova lo stesso e per poco non ci riesce.

PELLEGRINI 5,5  – Inizia bene, va sempre in verticale di prima, senza palla propizia il primo gol: con un inserimento costringe Leali all’unica parata della serata e Dovbyk ringrazia. Colpevole, invece, quando si perde Masini in occasione del gol del pari. DAL 45′ EL SHAARAWY 7 – Entra, risolve la partita e poi si esalta su tutto il rettangolo verde. Si scuote da un periodo un po’ così con una prestazione che sa di altri tempi. Elettroshock.

DOVBYK 6 – Una palla, un gol. Non una grande serata per l’ucraino, con qualche stop sbagliato di troppo, ma come un rapace si fionda sulla palla vagante e firma l’1-0. DALL’85’ SHOMURODOV 6 – Prende parte alle scorribande finali.

RANIERI 6,5 – La Roma ha vinto, si è presa sul campo punti persi nel girone d’andata e sul risultato ci sono le mani del tecnico giallorosso. La mossa El Shaarawy, preferito a Soulé e Baldanzi, ha portato i tre punti e per l’ennesima volta ha mostrato una qualità straordinaria nella scelta di uomini e momenti. Tutti si fidano di lui e il motivo è sotto gli occhi di tutti. Master in risorse umane.

BOLOGNA-ROMA: le pagelle. PAREDES “Pompiere” 6,5 – HUMMELS “Disarmato” 5,5

LAROMA24.IT – Scegliete la vostra pillola. Rossa: la Roma non mostra ancora un passo in grado di far sperare in fantasiose rimonte. Blu: la Roma non vince ma in qualche modo, ora, riesce a ripararsi dal peggio e fare 4 partite, di cui tre con avversari che la precedono in classifica, senza sconfitte.

I migliori della serata risultano Paredes, da architetto a pompiere, e Angelino, che assicura bevande calde e coperte a tutta la via di competenza.

SVILAR 6 – Lascia le impronte sui tentativi di Dallinga e Odgaard. Per il resto citofonare più in alto.

MANCINI 6 – Per tenere Dominguez deve usare tutto il campionario. Arte dell’arrangiarsi.

HUMMELS 5,5 – È costretto a consegnare distintivo e armatura quando i venti della partita si alzano. E, sull’1-1, la sua interpretazione difensiva finisce per svuotare il centro. Disarmato. DAL 78′ CELIK 6 – Allunga la linea a 4.

NDICKA 6 – A fine gara, sul suo lato, restano meno macchie.

SAELEMAEKERS 6 – Alexa, trova un modo per sbloccare la partita. Offre Skorupski. Il resto è particolarmente difettoso. DAL 84′ ZALEWSKI SV – Aggiornamento graduatoria: il suo nome compare ancora davanti a quello di Soulé.

KONÈ 5,5 – Rimane sott’acqua e quando le onde delle ripartenze si alzano violentemente verso l’area della Roma se ne misura tutta l’assenza.

PAREDES 6,5 – Da architetto per le costruzioni, nella fase iniziale, esce dopo aver messo la divisa da pompiere e aver spento possibili ripartenze incendiarie. DAL 78′ PISILLI 6 – Alza il tasso di corse, lascia inalterato quello della qualità.

ANGELIÑO 6,5 – Col piede sinistro sa comporre giocate in rima, dietro assicura bevande calde e coperte.

DYBALA 5,5 – Il sinistro per far cadere palloni ingioiellati come quello per Saelemaekers, il destro stavolta non canta a dovere sull’uscio di Skorupski. Maldestro. DAL 84′ BALDANZI 6 – Trova modo, tempo e spazio per intrufolarsi in area avversaria. Ma lascia solo il brivido.

PELLEGRINI 5,5 – Resta laterale alla partita, senza riuscire a guadagnarsi mai il centro del palco. DAL 78′ EL SHAARAWY 6 – Senza cambiare tono.

DOVBYK 6,5 – Ottiene la vitamina del gol su rigore dopo che Beukema, alla lunga, gli aveva sottratto quei palloni che i compagni, più che consegnargli, tendevano a tirargli addosso. Fa 10, tutto sommato.

RANIERI 6 – Ha fissato le gerarchie, rimesso in ordine le idee ma, per la prima volta nell’ultimo mese, la squadra finisce a gambe all’aria in pochi minuti dopo un vantaggio subendo una sequenza di ripartenza che sembrano spasmi del passato. Dovrà tenere il camice ancora per un po’.

ROMA-LAZIO: le pagelle. PELLEGRINI “Romana fenice” 9 – KONÈ “Super Saiyan” 9 – RANIERI “Mastercoach” 9

LAROMA24.IT (Matteo Vitale) – Roma ha vinto, Roma è giallorossa. La partita era delicatissima e Ranieri l’ha preparata alla perfezione. I suoi ragazzi hanno azzannato la partita ed è merito suo, come dimostra la sua striscia vincente nei derby. L’uomo più atteso era Dybala, comunque tra i migliori, ma Ranieri schiera dal 1′ Pellegrini, forse anche sorprendendo Baroni, e quella mossa è la sua firma su un’altra pagna di storia: il Capitano ripaga la fiducia e indirizza il match verso i colori giallorossi, Saelemaekers la chiude. Il belga scrive il proprio nome sulla corsia destra: attenzione in difesa, assist e gol, gara perfetta. Spiccano anche le prestazioni di Svilar, impeccabile in diverse occasioni, Hummels, Dybala e Ndicka. Questa è la via: seguirla a tutti i costi.

SVILAR 8 – La prima parte della gara la passa in Curva Sud, poi deve alzare il muro e non concede neanche le briciole agli avversari. Respinge o trattiene tutto quello che gli capita tra le mani. Fortino.

MANCINI 7,5 – Non era facile, anche perché Saelemaekers ammonito lo priva di raddoppi utili, ma rimane concentrato e chiude il cancello da quella parte. Insegue Zaccagni su tutto il verde e non sbaglia un intervento. Lucido.

HUMMELS 8,5 – Al centro della difesa è commovente, non sbaglia mai un tempo di uscita e un possesso, ma quello che fa quando sale in regia dà l’idea della sua grandezza, tanto che a volte sembra un alieno.

NDICKA 8 – Non passa neanche uno spiffero. Di testa respinge tutto e su tanti palloni in area piccola è il più rapido e attento.

SAELEMAEKERS 8,5 – Alzi la mano chi quando ha tentato la scivolata con il giallo sulle spalle non ha sentito saltare qualche battito. E quella è l’immagine della sua prestazione. Fa segnare, segna il gol che chiude il match e poi tiene Tavares senza rischiare il secondo giallo. Padrone della fascia. DAL 67′ EL SHAARAWY 6,5 – La zona di campo è calda e Ranieri gli chiede un lavoro duro, lui si mette a disposizione e sbaglia il meno possibile.

KONÈ 9 – Circa il 70,8% della superficie terreste è coperta da Manu Koné, il resto è sua gentile concessione. I capelli non hanno cambiato colore, ma Koné si è trasformato in Super Saiyan e ha dominato ogni millimetro di campo, portandosi in spalle squadra e avversari.

PAREDES 7,5 – Le chiavi del gioco hanno le sue iniziali sopra e lui non le perde mai. Gestisce ritmi e possessi con freddezza e lucidità, nel finale finisce nel vortice di scintille ma oggi porta la tuta ignifuga.

ANGELINO 8 – Si allarga, si accentra, allunga la fascia e supporta Ndicka, il tutto senza sprecare un possesso.

DYBALA 8 – Negli occhi di molti rimarrà il guizzo che porta al 2-0, ma la prestazione dell’argentino è totale. Domina il possesso, sparisce tra le maglie avversarie e fa piovere cartellini gialli, pulisce e rende giocabili anche palloni sgonfi. Brilla come un gioiello nella notte giallorossa. DAL 74′ BALDANZI 7 – Entra al posto di una delle stelle del match in un momento delicatissimo e fa solo cose utili, anche e soprattutto in difesa. Esemplare.

PELLEGRINI 9 Protagonista della nuova favola della buonanotte giallorossa, in quello che è sempre stato il match dei Capitani Lorenzo rinasce nell’abbraccio della sua gente e dopo 10′ spacca il match con un gol che solo lui e pochi altri sanno fare. Poi riempie la gara di giocate utili e determinanti fin quando non ne ha più. Romana Fenice. DAL 67′ PISILLI 6,5 – Entra e le gambe non tremano mai. Chi ben comincia (nei derby)…

DOVBYK 7 – La squadra non gli regala occasioni da gol, ma lui con umiltà capisce l’aria e lotta su ogni pallone disponibile, come quello che conquista e mette a disposizione di Dybala e Saelemaekers per il 2-0. DAL 74′ SHOMURODOV 6,5 – Lotta a testa bassa, questo chiedeva il match e questo ha fatto.

RANIERI 9Cinque derby su cinque, punta sul Capitano dopo avergli dato fiducia a parole e aver chiesto una mano ai tifosi, gestisce le energie della squadra pescando senza paura dalla panchina e una pennellata dopo l’altra dipinge l’ennesimo capolavoro della sua carriera. La serenità con la quale si prende responsabilità e assolve i relativi compiti è degna della leggenda. Se mai dovessero fare un talent show per gli allenatori nel logo ci sarebbe lui. Mastercoach.