ROMA-COMO: le pagelle. SAELEMAEKERS “Piede d’oro” 7 – DOVBYK “Servitelo bene e lui farà gol” 6,5

LAROMA24.IT – A Ranieri, non ad honorem. Ma per quello che sta facendo. Quarta vittoria consecutiva. Nelle ultime dieci giornate, la Roma ha fatto cinque punti più dell’Inter, sei più del Napoli, ossia di chi si sta giocando lo scudetto. Panchina d’oro perché contro il Como rivelazione, dopo un primo tempo passato anche ad ammirare il fraseggio a mille all’ora dei ragazzi di Fabregas (e del suo collaboratore Marco Cassetti, celebrato dalla Tevere, come è giusto che sia), subendo lo svantaggio nell’unico tiro in porta della prima frazione, la Roma cambia pelle.

Dentro Saelemaekers e Dovbyk, autori dei gol del ribaltone. Dentro Cristante e Rensch, che confezionano l’azione e l’assist del due a uno. Finale che scalda i guanti a Svilar che respinge un tiro non semplice, ma l’eventuale gol sarebbe stato annullato per fuorigioco. La Roma va.

SVILAR 6 – Ordinaria amministrazione, subisce un gol imparabile, poi salva nel finale il vantaggio mettendo in mostra le sue doti, ma fosse finito in porta il pallone, quel gol sarebbe stato annullato

CELIK 7 – Lo racconteremo ai nostri nipoti. Quel giorno facemmo le pagelle premiando il difensore turco come migliore in campo, probabilmente in condominio, ma è giusto rendergli il merito non non essersi mai chiamato fuori. Anche sotto la bufera. L’assist per il primo gol è il giusto premio. DAL 74′ RENSCH 6,5 -Basterebbe quel piattone col piede destro al volo per il gol di Dovbyk per promuoverlo. Aggiunge una chiusura opportuna in angolo e la personalità di chi sa entrare nel match quando il match è bollente.

MANCINI 5,5 – Interrompe il magic moment di Diao controllandolo con esperienza. Poi però, mentre i compagni sonnecchiano, lui dorme proprio sul gol del Como, perdendo l’orientamento sulla verticalizzazione di Perrone.

NDICKA 5,5 – Primo tempo incertissimo, svagato, con una leggerezza in area che poteva costare cara.

SOULE 6 – In un primo tempo con la Roma spesso sorpresa dal fraseggio a mille all’ora del Como, risulta quello più propositivo, pur partendo da una posizione poco congeniale. Affonda e si allarga, va in mezzo ma sempre attento a non pestare i piedi a Dybala, perché il rischio è quello. DAL 60′ SAELEMAEKERS 7 – Piede d’oro. Ancora una volta. Stavolta appena entrato, dopo soli due minuti. Da quando ha superato la frattura di inizio stagione, è un valore aggiunto.

KONE 5,5 – Unico col passo giusto per sfidare la mediana del Como, e ci rimette lui, perché corre, tampona e prova a riproporre, ma alla lunga perde lucidità. DAL 60′ CRISTANTE 6,5 –
Affianca Paredes per fare il doppio regista, e quando apre per Rensch che serve il pallone del vantaggio, diventa porto sicuro per i palloni da amministrare. Lucidissimo.

PAREDES 6 – Palla al piede fa Paredes, pulito e lineare. Senza palla soffre. Questione di caratteristiche.

ANGELINO 6 – Un po’ stanco. Legittimato a esserlo. Non si ferma mai manco oggi, ma vederlo sbagliare un paio di appoggi e un cross di questi tempi è merce rarissima.

DYBALA 7 – Da inizio stagione ha causato quattordici ammonizioni degli avversari. Quest’anno sembra si diverta a costruire e a terrorizzare gli avversari a centrocampo come quando segna gol decisivi. Primo tempo di studio, secondo tempo da campione.

PELLEGRINI 5 – Messo in mezzo nel fraseggio del Como, poco partecipativo e impreciso nella rifinitura. Un passo indietro, e forse qualche punto perso nella corsa alla maglia da titolare per giovedì. DAL 45′ EL SHAARAWY 6,5 – Corse a perdifiato, un gol che avrebbe meritato. Il dodicesimo uomo della Roma non gradisce mai.

SHOMORODOV 5 – Vorrei tanto ma proprio non posso. Stavolta la buona volontà non fa ombra ai limiti tecnici. DAL 45′ DOVBYK 6,5 – Entra e sembra destinato alla solita partita in cui deve sbattersi per farsi sbattere addosso e difendere i palloni spalle alla porta. Poi su un’illuminazione di Rensch dimostra di non essere un attaccante d’area. Ma un attaccante d’area piccola. Servitelo bene, e lui farà gol. Con buona pace dei creatori di meme di scherno per i calciatori romanisti.

RANIERI 7,5 – Non sbaglia la formazione titolare, è semplicemente bravo a correggerla. Ma da uno che tolse Totti e De Rossi in un derby che stava per portare allo scudetto, non puo che andare così. Ribaltato il Como, nel 2025 la sua Roma è la migliore, e poteva esserlo soltanto con lui in panchina.

AC

ROMA-MONZA: le pagelle. SAELEMAEKERS “Saele finissimo” 7 – SOULÈ “Incantatore” 7

LAROMA24.IT – Dopo 3 mesi a scavare tra le macerie che si era lasciata franare addosso, la Roma torna a vedere la luce di un orizzonte dignitoso. La squadra di Ranieri mette il Monza all’angolo, quello più lontano, col tiro girevole di Saelemaekers, poi è Soulé a riporre, come un incantatore, le speranze degli avversari in una cesta di vimini, con l’assist per Shomurodov, “utile e dilettevole”.

SVILAR 6,5 – Si veste all’improvviso per rispondere alla chiamata di Ganvoula. Poi può sdraiarsi di nuovo.

MANCINI 6,5 – Inizia centrale, poi scivola da terzino. La sostanza non cambia.

HUMMELS 6,5 – Il tempo di sistemare le cose sulla scrivania, poi esce dalla stanza per fare l’ordine del 3-0.

NDICKA 6,5 – Chiude a chiave.

SAELEMAEKERS 7 – Insaporisce la partita dopo appena 10 minuti, fingendosi mancino. Saele finissimo. DAL 68′ RENSCH 6 – Tiene la rotta.

CRISTANTE 7 – Sta al casello, chiedendo il pedaggio ad ogni passante non autorizzato. Quando ormai il traffico avversario è esaurito, si ricorda persino di girare in porta un angolo attaccando il primo palo come nei tempi migliori. Da casello a casello.

PISILLI 6 – Si lascia inibire dall’occasione che gli scivola dal piede all’inizio. Da lì si preoccupa di gestire i risparmi.

ANGELINO 7 – Come quegli elettrodomestici ultra-accessoriati che lavano, stirano, puliscono e asciugano il pavimento, in più da una tasca laterale danno da accendere e offrono il caffè. Folletto. DAL 80′ SALAH EDDINE SV – Sistema con cura le zolle di chi l’ha preceduto.

SOULÈ 7 – Parte a sinistra, da dove prepara un pallone gustoso per Pisilli. Trasloca sul lato preferito e, da qui, suona il flauto che ipnotizza il difensore del Monza fino a riporlo dentro il cesto di vimini. Incantatore.

BALDANZI 6,5 – Fonte di fosforo, fa prendere vita a palloni apparentemente innocui. DAL 62′ DYBALA 6 – Mezz’ora quasi di passerella.

SHOMURODOV 7 – C’è il velo per Pisilli cerchiato in rosso, ancor prima del gol. Utile e dilettevole. DAL 69′ PAREDES 6 – Camminata per aiutare la digestione.

RANIERI 7 – Allenatore taumaturgo: tocca la Roma nei punti giusti e in tre mesi l’ha rialzata fino a farle sbirciare la corsa europea. Se conserverà il “tocco” anche da dirigente, allora, varrà la pena di impegnare un’altra speranza nel futuro.

ROMA-PORTO: le pagelle. DYBALA “Opera d’arte? No, tutto il museo” 8 – MANCINI “Dominante” 7 – PELLEGRINI “Costruttivo” 6,5

LAROMA24.IT – La Roma domina ed è costantemente in controllo, merita ampiamente la qualificazione e soprattutto tutti i gol del Porto sono figli di errori dei giallorossi, sia nella gara di andata sia oggi. Anche oggi la Roma si prende il campo e ha la maggior parte delle occasioni, ma per un errore di Svilar finisce sotto. Poi Dybala indossa il mantello con la S e porta la Roma in vantaggio, prima con un’incursione centrale finita d’esterno, poi con una perla degna del suo mancino. Il digiuno europeo è stato interrotto da una scorpacciata. Brilla la catena sinistra dei giallorossi, con Angelino e Pellegrini che si trovano a meraviglia. Ingresso perfetto di Pisilli: entra e chiude il match. Solo applausi per Ranieri, che ha preso la Roma in piena tempesta anche in Europa e l’ha portata agli ottavi: anche oggi azzecca tutto.

SVILAR 5,5 – Una sua leggerezza grave e inspiegabile rischia di complicare la serata della Roma. Dovrà offrire una cena ai compagni.

CELIK 6 – Nei primi 45′ soffre tantissimo Samu, che gli scappa in continuazione, ma in qualche modo regge e alla lunga lima le imprecisioni. DAL 93′ SAUD SV

MANCINI 7 – La gara uomo su uomo con Samu sembra proprio disegnata per lui. Non sbaglia un’uscita, non se lo perde una volta. Dominante.

NDICKA 6 – Brividi lungo la schiena per qualche svarione di troppo, in particolare quando si perde Samu, ma sono più le cose buone.

EL SHAARAWY 6 – Ordinato, attento, controlla la fascia con diligenza anche contro avversari impegnativi. Promosso. DALL’87’ RENSCH 5,5 – Troppa foga. Anche lui si sente generoso nei confronti del Porto.

KONE 6,5 – Probabilmente pesa la diffida. Alterna letture perfette a qualche errore di misura, ma riempie la mediana giallorossa con grande continuità.

PAREDES 6 – Gioca bene, è quasi sempre al posto giusto e dirige l’orchestra, ma la leggerezza che gli costa la squalifica non è accettabile da uno della sua importanza.

ANGELINO 7 – Lui e Pellegrini si trovano alla perfezione, duettano di prima e dominano la corsia. Nel finale trova anche l’assist, l’ennesimo. Garanzia.

DYBALA 8Quanta bellezza. L’argentino è arte in movimento: più che un’opera d’arte è tutto il museo. Sale in cattedra e nel giro di pochi minuti interrompe il digiuno europeo con una doppietta tanto bella quanto importante. Se lo guardi bene quel 21 sembra quasi una S giallorossa. DALL’87’ BALDANZI SV. 

PELLEGRINI 6,5Come un router. Domina il centro-sinistra e duetta con i compagni, soprattutto con Angelino, ballando spesso a due. Tra le altre cose, mette anche un’ottima palla sulla testa di Shomurodov. Costruttivo. DAL 78′ PISILLI 6,5 – Entra e la chiude. Meglio di così.

SHOMURODOV 6 – Eldor fa quasi tutto bene: a parte le occasioni da gol, non sbaglia praticamente nulla. Si sacrifica per la squadra, si rende utile con un assist e tante altre cose. Sostituto all’altezza. DAL 78′ SOULE 6 – Prende parte alla alla gestione finale.

RANIERI 7 – C’è una luce che non si spegne mai ed è quella negli occhi del tecnico della Roma. Sceglie ancora una volta la formazione giusta, i suoi ragazzi premiano la sua fiducia e i giallorossi conquistano il passaggio del turno soffrendo solo per errori propri. Gestisce anche le energie di qualche titolare. Ha preso una Roma quasi fuori dall’Europa League, l’ha presa per mano e l’ha portata agli ottavi. Fallo ancora Claudio.

MV 

PARMA-ROMA: le pagelle. SOULÈ “18 carati” 7,5 – SALAH-EDDINE “Fermato alla dogana” 6

LAROMA24.IT – La Roma torna da Parma con la lista della spesa completamente spuntata: tre punti, terza vittoria consecutiva in trasferta in campionato, minimo sforzo e ampiamente distribuito tra i giocatori a disposizione.

I 18 carati di Soulé luccicano fino ad accecare su punizione, Salah-Eddine, alla prima da titolare, arriva di corsa alla dogana dell’area di rigore ma qui, spesso, viene respinto senza mostrare le adeguate credenziali.

SVILAR 6 – Fa la cartella con largo anticipo.

CELIK 6,5 – Sulla cresta del gol: asciuga quel poco che cola dietro, si vede anche più avanti.

MANCINI 6 – Esce in permesso, lasciando però la lista delle cose da fare. DAL 46′ NELSSON 6 – Un colpo a vuoto. Centra il bersaglio sul resto dei tentativi.

NDICKA 6 – Come un defaticante.

SAELEMAEKERS 5,5 – Rimane irrisolto tra scelte spesso contorte. DAL 65′ BALDANZI 6,5 – Riporta volume, ritmo e vibrazioni ad una partita che stava già sfumando.

GOURNA-DOUATH 6 – Montato senza dar retta alle istruzioni, si ritrova a fare il centrocampista d’assalto. Paradossalmente, va meglio che nel secondo tempo dove più fare attenzione a non oscurare la visuale di Paredes. DAL 80′ PISILLI SV – Entra smanioso di cose importanti. Ma trova le maledizioni di Baldanzi.

PAREDES 6,5 – Quando il Parma perde un uomo non riesce più ad oscurarlo. Allora si mette alla finestra e dipinge il paesaggio a piacimento.

KONÈ 6 – Tre quarti d’ora con le cuffie alle orecchie, la playlist preferita, un paio di prepotenze ai passanti e poi fischiettando resta negli spogliatoi. DAL 46′ PELLEGRINI 6,5 – Un tiro pericoloso in una collana di giocate sicure ma utili.

SALAH-EDDINE 6 – Tutto bene fino alla dogana dell’area. Lì viene ripetutamente fermato perché senza le dovute credenziali. DAL 77′ ANGELIÑO 6,5 – Sforna un cross fragrante e profumato al primo pallone. Un quarto d’ora per ricordare che servirà altro per metterlo in discussione.

SOULÈ 7,5 – 18, di numero ma soprattutto di carati. Scacco matto al Parma in due mosse: con la prima mangia un pedone, sulla punizione successiva poi fa cadere la corona alla Regina.

SHOMURODOV 6,5 – Meglio per gli altri che per sé. Effusioni tecniche con Soulé, a cui mostra lo scorcio mozzafiato della porta con l’assist immaginifico dell’espulsione.

RANIERI 6 – Torna a casa con quanto voleva e lo fa rispettando i limiti di velocità. Guida sicura.

PORTO-ROMA: le pagelle. CELIK “Zeki Chan” 6,5 – MANCINI “Identità violate” 7

LAROMA24.IT – Finisce 1-1, nonostante tutto, nonostante l’ingiallito Stieler. Porto e Roma se le danno inizialmente, poi quando la squadra di Ranieri stava tirando la lenza della partita dalla sua parte lo scenario viene ribaltato dall’espulsione di Cristante.

Mancini e Ndicka arrotondano la loro prestazione blindando l’area di rigore, Celik si regala una notte d’amore, Cristante è l’imprevisto, Baldanzi regge la maschera di Dybala.

SVILAR 6,5 – Più del tentativo scarabocchiato a Moura, un paio di uscite nella parte più calda della partita rasserenano i battiti.

CELIK 6,5 – Zeki Chan. Arriva quando meno te l’aspetti, a poco più di un’ora da San Valentino, con fiori e cioccolatino d’occasione. Una notte d’amore.

MANCINI 7 – Ha in consegna Aghehowa, già Omorodion, sulla maglietta Samu. Lo rilascia in panchina intorno all’85’ in piena crisi d’identità. Identità violate.

NDICKA 7 – Quando Samu tenta di scappare dal recinto di Mancini finisce per sbattere sulla colonna al lato. Circondato.

SAELEMAEKERS 5,5 – Si fa togliere il primo pallone della serata. Ammonito senza sapere perché, viene fatto accostare all’intervallo. DAL 46′ EL SHAARAWY 6 – Tiene pulito il corridoio.

CRISTANTE 5 – Imprevisto. Finisce sulla casella sbagliata e cambia senso alla partita.

KONÈ 5,5 – Nella battaglia di rimpalli iniziale finisce per alzare il tasso di confusione. Ammonito e fermato all’intervallo. DAL 46′ PISILLI 5 – Si lascia portar via tutti gli oggetti di valore.

ANGELIÑO 6,5 – Consegna pacchi a domicilio. Ma lo fa sulla porta, senza obbligarti a battere record mondiali di discesa delle scale. Professionale.

DYBALA 6 – Riesce addirittura a farne ammonire uno con la maglia a strisce. Ma gli costa l’eliminazione dalla partita. DAL 39′ BALDANZI 6,5 – Quando la Roma è costretta a pescare un’altra carta, trova un jolly inatteso nella prestazione vibrante del rampollo. Indossa l’abito di Dybala e stasera sembra addirittura calzargli.

PELLEGRINI 5 – Nel primo tempo compare di colpo con un tiro sgangherato, qualche segnale partecipativo dalla ripresa senza però lasciare tracce significative del passaggio. DAL 67′ SOULÈ 6 – Entra a sinistra, 5 minuti dopo si ritrova a spalare vista l’inferiorità numerica. Fuori fuoco.

DOVBYK 6 – Sei meno meno, in realtà. La sufficienza per la partecipazione dignitosa, il segno negativo per il trattamento ricevuto da un paio di palloni che parevano contenere premesse migliori. DAL 75′ PAREDES 5,5 – Entra per soccorrere, rischia di diventare un ulteriore elemento di caos tra nervosismi e palloni che gli scivolano via.

RANIERI 6 – Dentro la tempesta è costretto più a proteggersi dalle raffiche arbitrali che da quelle avversarie nella gestione dei cambi. Alla fine l’equipaggio è ridotto ma comunque salvo per il ritorno a casa.

VENEZIA-ROMA: le pagelle. DYBALA “Quanto basta” 6,5 – ANGELINO “Costante” 6,5 – MANCINI “Provvidenziale” 6,5

LAROMA24.IT – Un rigore: questo basta alla Roma per vincere. Prestazione per nulla esaltante dei giallorossi, ma è la classifica che conta e oggi sono arrivati 3 punti. Decisivo dal dischetto Paulo Dybala, che con la specialità della casa ha trovato il primo gol del 2025, il sesto stagionale (terzo su rigore). Fondamentale anche un salvataggio nel finale da parte di Mancini, che di testa anticipa Maric e salva i giallorossi. Buona la prima per Gourna-Douath, nonostante il giallo preso a inizio partita che lo ha limitato. Vicino al gol in due occasioni Dovbyk, ma oggi Radu era in giornata buona.

SVILAR 6 – Poco impegnato, ma attento quando in uscita bassa evita di dare motivi al direttore di gara per andare al VAR.

CELIK 6 – Partita ordinata del turco, che nel primo tempo accarezza anche l’idea dell’assist per Dovbyk.

MANCINI 6,5 – Partita solida del numero 23, nonostante l’inizio complicato contro Fila. Nel secondo tempo cresce di ritmo e attenzione: decisivo nel finale quando di testa salva i suoi. Provvidenziale.

NDICKA 6 – Non la migliore delle sue prestazioni, ma in qualche modo tiene il fortino.

RENSCH 5,5 – Gioca con freno a mano tirato e testa rivolta verso proprio la metà campo. Non è un esterno da difesa a 3, ma evidentemente deve imparare ad adattarsi. DAL 45′ SAELEMAEKERS 5,5Ingresso negativo su tutti i fronti. Con superficialità spreca una ghiotta ripartenza, fortunatamente non pesa sul risultato.

CRISTANTE 5,5 – Qualche errore di misura di troppo influenza negativamente il suo vuoto.

GOURNA-DOUATH 6 – Esordio incoraggiante per il neo acquisto giallorosso. Aggressivo, rapido, attento, a tratti irruente: il saldo è positivo. Mette in mostra idee interessanti anche in costruzione. DAL 58′ PISILLI 6 – Nel finale si rende utile con un paio di recuperi tutta voglia e determinazione.

ANGELINO 6,5 – Si conferma tra i più in forma in casa Roma. Da un suo guizzo nasce il rigore che spiana la strada verso i tre punti. Meno preciso del solito, ma la sua spinta è decisiva (ancora una volta). Costante.

DYBALA 6,5 – Nessun fuoco d’artificio, ma sul pallone finito in rete e sui tre punti che la Roma porta a casa c’è la sua firma. È la prima gioia del 2025: speriamo sia l’inizio di una serie. Quanto basta. BALDANZI DAL 68′ 6 – Ingresso molto positivo quello dell’ex Empoli. Allunga la squadra, offre soluzioni per le ripartenze e gestisce con intelligenza possessi complicati.

EL SHAARAWY 5,5 – Ranieri gli dà fiducia ma lui non riesce a trovare il proprio posto nel match. Spreca una buona chance all’interno dell’area lisciando il pallone. Esce senza lasciare traccia. DAL 58′ NELSSON 6 – Rischia spesso l’intervento duro, indovina sempre il tempo della scivolata. Diligente.

DOVBYK 6 – Radu si mette di prepotenza sulla strada tra lui e il gol. Ci prova prima di sinistro, poi di testa, aggiungendo anche tanto lavoro per la squadra. L’appuntamento con il gol, oggi, è rimandato. DAL 91′ SHOMURODOV SV.

RANIERI 6 –  Le recenti scelte di formazione del tecnico giallorosso hanno definitivamente mischiato le carte “titolari” e “riserve”. La discussione sulla gestione dei patrimoni tecnici è evidentemente tema per altre giornate: oggi servivano tre punti e sono arrivati. La forma passa in secondo piano quando c’è la sostanza. Rischia anticipando i cambi, alla fine ha ragione lui. Dispensa weekend di vacanza e porta a casa altri tre punti, di nuovo lontano dall’Olimpico. All inclusive. 

MILAN-ROMA: le pagelle. ANGELINO “SOS” 6 – DYBALA “Innocuo” 4,5 – HUMMELS “Anche tu no” 4,5

LAROMA24.IT – La Coppa Italia era uno degli obiettivi stagionali e ora la Roma dovrà vedere come finirà da casa. E potremmo aver detto tutto, ma purtroppo è solo l’inizio. Ranieri stupisce tutti lanciando Shomurodov e Pisilli al posto di Dovbyk e Pellegrini e il campo non gli dà ragione, tanto che dopo 45′ è costretto a cambiare la formazione con 3 cambi. Partita subito in salita quando Svilar commette un errore che apre la strada al gol del vantaggio rossonero, Pisilli confeziona il contropiede rossonero che porta al secondo. Nel secondo tempo Dovbyk riempie l’area e ci mette poco a segnare, ma la gara è in salita per la Roma e in discesa per il Milan, infatti arriva il terzo gol rossonero. Estremamente negative le prestazioni di Dybala, Celik e Hummels: il primo è il grande assente di serata, dopo i fuochi d’artificio della gara di campionato, con tanti errori e altrettanto fumo. Il turco gioca 45′ in apnea e il tedesco mette la firma su due dei tre gol subiti. Se sbaglia anche lui, sono guai. Per quanto riguarda Ranieri, il giudizio al proprio operato lo ha dato da sé: tre cambi dopo 45′, è una mossa disperata che mette a nudo tutti i suoi errori di serata.

SVILAR 5 – Secondo errore grave in due partite, ma a questo non c’è rimedio. La sua respinta sbagliata stende il tappeto rosso all’1-0 rossonero. Incerto.

CELIK 4,5 – In difficoltà dal primo all’ultimo minuto passato in campo. Ranieri lo leva per disperazione, ma ormai il danno è fatto. DAL 45′ RENSCH 5,5 – Entrare sul 2-0 contro gente di gamba e qualità (prima Jimenez, poi Leao) è un mestiere usurante. Boccheggia.

HUMMELS 4,5 – Prestazione da incubo per la colonna difensiva giallorossa. Due suoi errori marchiani indirizzano la qualificazione verso Milano: il problema è che in genere lui risolve problemi, non ne crea. Anche tu no. DALL’80 NELSSON SV:

NDICKA 5 – Fatica tutto il tempo, sbaglia tanto, non sfigura solo perché gli altri si prendono la scena in negativo.

SAELEMAEKERS 5 – Quanti errori per il belga. I compagni lo cercano, ma lui infila un errore dopo l’altro, a volte mostrando anche una leggerezza che sfocia in superficialità. Serata no. DALL’80’ EL SHAARAWY SV

PAREDES 5 – Quando può guardare la porta avversaria non fa neanche male, e lo dimostrano le geometrie saltate una volta uscito lui, il problema è tutto quello che succede alle sue spalle o attorno a lui. DAL 45′ PELLEGRINI 5 – Entra nel ruolo di esterno sul 2-0 per il Milan e fatica a entrare nel vivo del match. Con un inserimento in area propizia un autogol rossonero, ma viene annullato.

KONE 5,5 – La sensazione è che non gli dispiacerà riposare. Boccheggiando si sposta sul rettangolo verde nel tentativo di tamponare gli errori degli altri, ma la lucidità è altrove. Lotta, spesso solo. 

PISILLI 5 – Ranieri gli dà ancora fiducia nonostante il momento poco positivo, ma arriva un’altra gara insufficiente. La traversa del primo tempo non pareggia i tanti errori in mezzo, come quello che dà il via al contropiede del 2-0. Confusione.

ANGELINO 6Segna, fa segnare, difende sulla linea di porta: il problema è che non può giocare da solo. Unica luce in una serata nera per tutti. Sos.

DYBALA 4,5Da Milano a Milano, da eroe a peggiore in campo, tutto in 180′. L’argentino inizia male, sbagliando un colpo di testa semplice, e finisce peggio, quando con il mancino sbuccia una buona sponda di Pellegrini. Volteggia per il campo senza costrutto. Innocuo.

SHOMURODOV 5,5 – Il nome più digitato nelle chat romaniste nell’immediato pre-partita. Non gioca bene, ma rispetto ad altri fa un figurone. Troppo poco in ogni caso. DAL 45′ DOVBYK 5,5 – Entra e segna, forse si chiede il perché della panchina, poi finisce schiacciato dalle maglie rossonere. Poco reattivo e attento in occasione del gol annullato.

RANIERI 4,5La formazione iniziale è sbagliata, la scelta di sostituire Paredes non paga, qualche giocatore rimane in campo ben oltre il necessario, il Milan ha tante, troppe, ripartenze che fortunatamente spreca: se questa sera non è stato tutto sbagliato, poco ci manca. Al tecnico giallorosso non riesce l’ennesima mossa a sorpresa, e questa volta forse non se ne sentiva il bisogno, e la Roma saluta un obiettivo stagionale. I tre cambi dopo 45′ sono un’ammissione di colpa che gli fa onore, ma il risultato purtroppo non cambia.

ROMA-NAPOLI: le pagelle. ANGELINO “Tiratore scelto” 7 – SAELEMAEKERS “Miccia” 7 – PISILLI “SPAESATO” 5

LAROMA24.IT – Prima del fischio d’inizio, formazione alla mano, l’aria non era delle migliori. Ranieri, però, ne sa una più del diavolo e alla fine la sua Roma esce dal giardino di casa con un punto che pesa e vale tanto, anche perché conquistato raggiungendo anche l’altro obiettivo di serata, ovvero far riposare un po’ i titolari, quanti più possibile. Brillano Angelino e Saelemaekers: il primo segna ancora, con un mancino velenoso e imparabile, il secondo accende la squadra aggiornando lo stradario della squadra con itinerari fino a quel momento inesplorati. Le note stonate sono Svilar e Mancini, colpevoli in occasione del gol del Napoli, oltre a Cristante e Pisilli, quest’ultimo mai nel vivo del match.

SVILAR 5,5 – Frettoloso e superficiale nella lettura della situazione che porta al gol di Spinazzola. Deve fare un bel regalo ad Angelino.

RENSCH 6 – Due indizi fanno una prova. Il nuovo acquisto giallorosso conferma le buone impressioni della prima uscita e ne aggiunge di nuove. DALL’80’ BALDANZI SV

MANCINI 5,5 – Soffre Neres, ancora di più soffre Spinazzola. In generale soffre e basta, aiutando Svilar ad aprire la via al gol dell’amico ed ex compagno. Impulsivo.

NDICKA 6,5 – Sulle sue spalle la linea difensiva giallorossa e tra le braccia Lukaku, a cui non lascia mai mezzo millimetro. Roccioso.

ANGELINO 7 – Letale il mancino che regala il punto alla Roma, sostanziosa e propositiva la sua prestazione. Lo spagnolo spinge e si propone fino a trovare il pertugio giusto. Tiratore scelto.

CRISTANTE 5,5 – La ruggine della lunga assenza dal 1′ si fa sentire e la sua prestazione è ricca di imprecisioni. Arrugginito. DAL 64′ DOVBYK 5,5 – Ranieri lo inserisce con altri titolari per cercare la svolta del match, ma la risposta è negativa.

PISILLI 5 – L’inizio è incoraggiante, ma con il passare dei minuti sparisce lentamente dal vivo della gara e i tocchi sbagliati fanno ancora più rumore. Spaesato.

KONE 6 – Gli straordinari si fanno sentire e in una gara comunque positiva si percepisce il peso del minutaggio, soprattutto nella lucidità che a volte viene meno. Riposo forzato. DAL 56′ PAREDES 6,5 – Ingrana dopo qualche minuto, poi prende il ritmo della gara in mano e ne fa quello che vuole, con la solita maestria.

SOULE 6 – Tocca tanti palloni, è sempre nel vivo e, si sa, chi la dura la vince. A fine partita vede una luce tra le gambe avversarie e innesca Saelemaekers che trova l’assist per Angelino. Caparbio.

EL SHAARAWY 5,5 – Non si accende mai e fatica a entrare nel match. Esce spento e acciaccato. DAL 55′ SAELEMAEKERS 7 – Entra, accende la Roma proponendo nuove soluzioni senza palla, balla da sinistra a destra fino all’assist decisivo. Miccia.

SHOMURODOV 6 – Ranieri gli dà fiducia per necessità e per convinzione, lui ripaga con sacrificio e lavoro sporco, le sue armi migliori. DALL’80 DYBALA SV

RANIERI 6 – Gli assi nelle sua manica sono infiniti: il mercato gli dà poco, allora lui si ingegna. Punta sulla Roma B, dando a molte seconde linee fiducia finora raramente concessa, un po’ alla volta inserisce quasi tutti i titolari rimasti in panchina e alla fine porta a casa un punto d’oro, che pesa tanto, anche per il morale. +1 in classifica contro la squadra capolista, riposo completo per Pellegrini e Hummels, parziale per Dybala, Paredes e Saelemaekers, segnali incoraggianti dalle seconde linee (Soulé in particolare): qualche minuto prima del fischio d’inizio, leggendo la formazione, avremmo firmato tutti. Quasi tutti, a questo punto.

MV

ROMA-EINTRACHT: le pagelle. ANGELINO “Angeli Rock” 7,5 – SHOMURODOV “Diritto di riscatto “7

LAROMA24.IT – La Roma ha peccato abbastanza per guadagnarsi il paradiso ma, almeno, riesce a prendersi un posto nel purgatorio dei playoff di Europa League. Al passo successivo i giallorossi ci arrivano grazie alla saetta Angelino, all’etereo Dybala e al “diritto di riscatto” di Shomurodov. Nonostante la serataccia di Dovbyk.

SVILAR 6,5 – Esce in giardino a scacciare via avversari, prima coi piedi e poi con le mani. Poi chiude la porta in faccia a Larsson. Padrone di casa.

MANCINI 7 – Fa girare il vento della partita prima col colpo di testa sul palo, poi col cross trasformato nell’1-0 da Angelino. Dietro, prima da centrale e poi da terzino, tiene le finestre chiuse.

HUMMELS 6,5 – Qualche vibrazione quando gli si aprono le distanze di sicurezza o deve gestire Ekitike sulla profondità. Alla lunga, però, controlla la temperatura a piacimento.

NDICKA 6 – Larsson gli salta sopra e fa suonare l’allarme. Da lì indossa la divisa, accende la torcia e svolge il regolare turno di guardia.

SAELEMAEKERS 6 – Colpito e ammonito al primo giro. Si tiene in partita stando attento a non finire sulle caselle sbagliate. DAL 61′ SOULÈ 7 – È uno di quelli che ha bisogno di giocare difficile. Tanto che realizza la cosa inaccessibile a molti e lascia a metà un paio di retropassaggi qualunquisti. Specie protetta.

PAREDES 6,5 – Lascia un pallone tempestato di diamanti per Pellegrini, dentro un’ora intermittente. DAL 61′ CRISTANTE 6,5 – Aumenta i presidi e stabilizza la struttura generale.

KONÈ 6,5 – Non lo vedi sempre ma si sente, quando deve.

ANGELINO 7,5 – Come una saetta, viene scagliato ripetutamente da sinistra, riempiendo l’area di cross, fino a perforare lo scudo dell’Eintrach. Angeli Rock.

DYBALA 7 – Gli manca l’atto finale nell’ultimo settore del campo ma è in tutto il resto che sposta le correnti della partita e misurarlo statisticamente ne farebbe perdere l’essenza. Etereo. DAL 80′ PISILLI SV – Si tiene in movimento.

PELLEGRINI 6,5 – Sostanzioso. Senza far venire l’acquolina in bocca ma ricco di nutrienti. DAL 80′ CELIK SV – Chissà dov’era Karsdorp mentre Celik e Kristensen si ritrovavano sullo stesso campo.

DOVBYK 5 – Serataccia. Fatica a mettersi in rima coi compagni, rallenta o scarabocchia tutto ciò che gli capita tra i piedi. Esce poco dopo aver fatto la prima cosa buona, di tacco. Al rovescio, come il resto della serata. DAL 67′ SHOMURODOV 7 – Diritto di riscatto. Lo applica autonomamente, Ranieri lo certifica a fine partita.

RANIERI 7 – La squadra ci mette un po’ a trovare la presa migliore sull’Eintracht, poi dopo essersi sbracciato ed esser stato ricompensato da pressioni più intense e l’1-0, sistema definitivamente il quadro col 4-4-2 con cui rientra dall’intervallo. Riparatore.

UDINESE-ROMA: le pagelle. SHOMURODOV “Riscalda” 6,5 – DOVBYK “Rigoroso” 6,5

LAROMA24.IT – Udine era, Udine è. Terminato, o quasi, il giro delle trasferte la Roma torna in Friuli e chiude il cerchio negativo dei viaggi senza gloria. Lo fa grazie a un paio di rigori e coi contributi principali di chi è appena arrivato, come Rensch, tra i migliori, e chi pare sul punto di andarsene, come Shomurodov.

SVILAR 6 – Nulla può su Lucca, nel resto del tempo usa più la voce che le mani per tenere l’area al sicuro.

CELIK 5,5 – Va sotto la doccia all’intervallo per lavare una macchia difensiva e l’ammonizione lasciate sul campo in un tempo. DAL 46′ SHOMURODOV 6,5 – Come quando sembri sul punto di buttare quel maglione che tanto non metti mai. Poi lo indossi all’improvviso e, se non fa fare un figurone, almeno riscalda un po’.

MANCINI 6 – Raggiungere Lucca, per chi nasce a Pontedera, non è poi così complicato. Guida sicura.

NDICKA 6 – Oltre ai brutti ricordi, non ha altre particolari preoccupazioni.

RENSCH 6,5 – Utilizzo di entrambi i piedi, gestione del pallone sicura e senza particolari azzardi, velocità sul lungo incoraggiante, difensivamente mostra l’attenzione tipica del primo giorno di scuola. Il vestito da quinto, comunque, non pare esaltarne le forme, si mostra anche da terzo di difesa. Nessuno chiederà il reso. DAL 70′ ZALEWSKI 6 – Dieci minuti di sopravvivenza da difensore. Poi da mezzala arriva anche al tiro.

PISILLI 5,5 – Più legato a Koné che libero di svolazzare come preferirebbe. Ne esce una prestazione piena di pensieri che finiscono per complicarne l’espressione.

KONÈ 6 – Lascia tanto sporco nel mezzo che alla lunga, almeno, riesce a nascondere sotto il divano.

ANGELINO 6 – Un pallone perso nel primo tempo che ha il bollino rosso, i successivi però li distribuisce o indirizza in area col consueto marchio di qualità.

BALDANZI 5,5 – Interrogativo. Pare mancargli l’aria così stretto a Dovbyk e oscurato dai corazzieri dell’Udinese. Dall’intervallo riesce addirittura travestito da quinto e, lì, se ne può apprezzare soltanto la disponibilità. DAL 58′ EL SHAARAWY 6,5 – Aumenta i giri della squadra, guadagnando il rigore che poi sarà l’atto decisivo dell’incontro.

PELLEGRINI 6 – Per metà fatica a trovare un punto di ricezione, commette ingenuamente il fallo della punizione su cui poi scivolerà nello 0-1. Nell’altro lato della partita, invece, trova con più frequenza il contatto del pallone e, con uno di questi, cava via un rigore che poi trasformerà nell’1-1. Pari e patta. DAL 81′ DYBALA 6 – Tranquillante per i minuti finali.

DOVBYK 6,5 – La cosa migliore gli viene cancellata per fuorigioco. Il resto è nella solita lotta disperata e solitaria in fondo alla quale, però, viene ricompensato dal rigore decisivo. Rigoroso. DAL 81′ CRISTANTE SV – Rientra col vestito da difensore.

RANIERI 6,5 – Per un tempo, la scelta degli uomini, principalmente centrocampisti, non trova riscontro in campo. Quando raddoppia il peso offensivo, allora, la richiesta di verticalizzazioni trova compimento, in qualche modo. Riparatore.