ROMA-NAPOLI: le pagelle. ANGELINO “Tiratore scelto” 7 – SAELEMAEKERS “Miccia” 7 – PISILLI “SPAESATO” 5

LAROMA24.IT – Prima del fischio d’inizio, formazione alla mano, l’aria non era delle migliori. Ranieri, però, ne sa una più del diavolo e alla fine la sua Roma esce dal giardino di casa con un punto che pesa e vale tanto, anche perché conquistato raggiungendo anche l’altro obiettivo di serata, ovvero far riposare un po’ i titolari, quanti più possibile. Brillano Angelino e Saelemaekers: il primo segna ancora, con un mancino velenoso e imparabile, il secondo accende la squadra aggiornando lo stradario della squadra con itinerari fino a quel momento inesplorati. Le note stonate sono Svilar e Mancini, colpevoli in occasione del gol del Napoli, oltre a Cristante e Pisilli, quest’ultimo mai nel vivo del match.

SVILAR 5,5 – Frettoloso e superficiale nella lettura della situazione che porta al gol di Spinazzola. Deve fare un bel regalo ad Angelino.

RENSCH 6 – Due indizi fanno una prova. Il nuovo acquisto giallorosso conferma le buone impressioni della prima uscita e ne aggiunge di nuove. DALL’80’ BALDANZI SV

MANCINI 5,5 – Soffre Neres, ancora di più soffre Spinazzola. In generale soffre e basta, aiutando Svilar ad aprire la via al gol dell’amico ed ex compagno. Impulsivo.

NDICKA 6,5 – Sulle sue spalle la linea difensiva giallorossa e tra le braccia Lukaku, a cui non lascia mai mezzo millimetro. Roccioso.

ANGELINO 7 – Letale il mancino che regala il punto alla Roma, sostanziosa e propositiva la sua prestazione. Lo spagnolo spinge e si propone fino a trovare il pertugio giusto. Tiratore scelto.

CRISTANTE 5,5 – La ruggine della lunga assenza dal 1′ si fa sentire e la sua prestazione è ricca di imprecisioni. Arrugginito. DAL 64′ DOVBYK 5,5 – Ranieri lo inserisce con altri titolari per cercare la svolta del match, ma la risposta è negativa.

PISILLI 5 – L’inizio è incoraggiante, ma con il passare dei minuti sparisce lentamente dal vivo della gara e i tocchi sbagliati fanno ancora più rumore. Spaesato.

KONE 6 – Gli straordinari si fanno sentire e in una gara comunque positiva si percepisce il peso del minutaggio, soprattutto nella lucidità che a volte viene meno. Riposo forzato. DAL 56′ PAREDES 6,5 – Ingrana dopo qualche minuto, poi prende il ritmo della gara in mano e ne fa quello che vuole, con la solita maestria.

SOULE 6 – Tocca tanti palloni, è sempre nel vivo e, si sa, chi la dura la vince. A fine partita vede una luce tra le gambe avversarie e innesca Saelemaekers che trova l’assist per Angelino. Caparbio.

EL SHAARAWY 5,5 – Non si accende mai e fatica a entrare nel match. Esce spento e acciaccato. DAL 55′ SAELEMAEKERS 7 – Entra, accende la Roma proponendo nuove soluzioni senza palla, balla da sinistra a destra fino all’assist decisivo. Miccia.

SHOMURODOV 6 – Ranieri gli dà fiducia per necessità e per convinzione, lui ripaga con sacrificio e lavoro sporco, le sue armi migliori. DALL’80 DYBALA SV

RANIERI 6 – Gli assi nelle sua manica sono infiniti: il mercato gli dà poco, allora lui si ingegna. Punta sulla Roma B, dando a molte seconde linee fiducia finora raramente concessa, un po’ alla volta inserisce quasi tutti i titolari rimasti in panchina e alla fine porta a casa un punto d’oro, che pesa tanto, anche per il morale. +1 in classifica contro la squadra capolista, riposo completo per Pellegrini e Hummels, parziale per Dybala, Paredes e Saelemaekers, segnali incoraggianti dalle seconde linee (Soulé in particolare): qualche minuto prima del fischio d’inizio, leggendo la formazione, avremmo firmato tutti. Quasi tutti, a questo punto.

MV

ROMA-EINTRACHT: le pagelle. ANGELINO “Angeli Rock” 7,5 – SHOMURODOV “Diritto di riscatto “7

LAROMA24.IT – La Roma ha peccato abbastanza per guadagnarsi il paradiso ma, almeno, riesce a prendersi un posto nel purgatorio dei playoff di Europa League. Al passo successivo i giallorossi ci arrivano grazie alla saetta Angelino, all’etereo Dybala e al “diritto di riscatto” di Shomurodov. Nonostante la serataccia di Dovbyk.

SVILAR 6,5 – Esce in giardino a scacciare via avversari, prima coi piedi e poi con le mani. Poi chiude la porta in faccia a Larsson. Padrone di casa.

MANCINI 7 – Fa girare il vento della partita prima col colpo di testa sul palo, poi col cross trasformato nell’1-0 da Angelino. Dietro, prima da centrale e poi da terzino, tiene le finestre chiuse.

HUMMELS 6,5 – Qualche vibrazione quando gli si aprono le distanze di sicurezza o deve gestire Ekitike sulla profondità. Alla lunga, però, controlla la temperatura a piacimento.

NDICKA 6 – Larsson gli salta sopra e fa suonare l’allarme. Da lì indossa la divisa, accende la torcia e svolge il regolare turno di guardia.

SAELEMAEKERS 6 – Colpito e ammonito al primo giro. Si tiene in partita stando attento a non finire sulle caselle sbagliate. DAL 61′ SOULÈ 7 – È uno di quelli che ha bisogno di giocare difficile. Tanto che realizza la cosa inaccessibile a molti e lascia a metà un paio di retropassaggi qualunquisti. Specie protetta.

PAREDES 6,5 – Lascia un pallone tempestato di diamanti per Pellegrini, dentro un’ora intermittente. DAL 61′ CRISTANTE 6,5 – Aumenta i presidi e stabilizza la struttura generale.

KONÈ 6,5 – Non lo vedi sempre ma si sente, quando deve.

ANGELINO 7,5 – Come una saetta, viene scagliato ripetutamente da sinistra, riempiendo l’area di cross, fino a perforare lo scudo dell’Eintrach. Angeli Rock.

DYBALA 7 – Gli manca l’atto finale nell’ultimo settore del campo ma è in tutto il resto che sposta le correnti della partita e misurarlo statisticamente ne farebbe perdere l’essenza. Etereo. DAL 80′ PISILLI SV – Si tiene in movimento.

PELLEGRINI 6,5 – Sostanzioso. Senza far venire l’acquolina in bocca ma ricco di nutrienti. DAL 80′ CELIK SV – Chissà dov’era Karsdorp mentre Celik e Kristensen si ritrovavano sullo stesso campo.

DOVBYK 5 – Serataccia. Fatica a mettersi in rima coi compagni, rallenta o scarabocchia tutto ciò che gli capita tra i piedi. Esce poco dopo aver fatto la prima cosa buona, di tacco. Al rovescio, come il resto della serata. DAL 67′ SHOMURODOV 7 – Diritto di riscatto. Lo applica autonomamente, Ranieri lo certifica a fine partita.

RANIERI 7 – La squadra ci mette un po’ a trovare la presa migliore sull’Eintracht, poi dopo essersi sbracciato ed esser stato ricompensato da pressioni più intense e l’1-0, sistema definitivamente il quadro col 4-4-2 con cui rientra dall’intervallo. Riparatore.

UDINESE-ROMA: le pagelle. SHOMURODOV “Riscalda” 6,5 – DOVBYK “Rigoroso” 6,5

LAROMA24.IT – Udine era, Udine è. Terminato, o quasi, il giro delle trasferte la Roma torna in Friuli e chiude il cerchio negativo dei viaggi senza gloria. Lo fa grazie a un paio di rigori e coi contributi principali di chi è appena arrivato, come Rensch, tra i migliori, e chi pare sul punto di andarsene, come Shomurodov.

SVILAR 6 – Nulla può su Lucca, nel resto del tempo usa più la voce che le mani per tenere l’area al sicuro.

CELIK 5,5 – Va sotto la doccia all’intervallo per lavare una macchia difensiva e l’ammonizione lasciate sul campo in un tempo. DAL 46′ SHOMURODOV 6,5 – Come quando sembri sul punto di buttare quel maglione che tanto non metti mai. Poi lo indossi all’improvviso e, se non fa fare un figurone, almeno riscalda un po’.

MANCINI 6 – Raggiungere Lucca, per chi nasce a Pontedera, non è poi così complicato. Guida sicura.

NDICKA 6 – Oltre ai brutti ricordi, non ha altre particolari preoccupazioni.

RENSCH 6,5 – Utilizzo di entrambi i piedi, gestione del pallone sicura e senza particolari azzardi, velocità sul lungo incoraggiante, difensivamente mostra l’attenzione tipica del primo giorno di scuola. Il vestito da quinto, comunque, non pare esaltarne le forme, si mostra anche da terzo di difesa. Nessuno chiederà il reso. DAL 70′ ZALEWSKI 6 – Dieci minuti di sopravvivenza da difensore. Poi da mezzala arriva anche al tiro.

PISILLI 5,5 – Più legato a Koné che libero di svolazzare come preferirebbe. Ne esce una prestazione piena di pensieri che finiscono per complicarne l’espressione.

KONÈ 6 – Lascia tanto sporco nel mezzo che alla lunga, almeno, riesce a nascondere sotto il divano.

ANGELINO 6 – Un pallone perso nel primo tempo che ha il bollino rosso, i successivi però li distribuisce o indirizza in area col consueto marchio di qualità.

BALDANZI 5,5 – Interrogativo. Pare mancargli l’aria così stretto a Dovbyk e oscurato dai corazzieri dell’Udinese. Dall’intervallo riesce addirittura travestito da quinto e, lì, se ne può apprezzare soltanto la disponibilità. DAL 58′ EL SHAARAWY 6,5 – Aumenta i giri della squadra, guadagnando il rigore che poi sarà l’atto decisivo dell’incontro.

PELLEGRINI 6 – Per metà fatica a trovare un punto di ricezione, commette ingenuamente il fallo della punizione su cui poi scivolerà nello 0-1. Nell’altro lato della partita, invece, trova con più frequenza il contatto del pallone e, con uno di questi, cava via un rigore che poi trasformerà nell’1-1. Pari e patta. DAL 81′ DYBALA 6 – Tranquillante per i minuti finali.

DOVBYK 6,5 – La cosa migliore gli viene cancellata per fuorigioco. Il resto è nella solita lotta disperata e solitaria in fondo alla quale, però, viene ricompensato dal rigore decisivo. Rigoroso. DAL 81′ CRISTANTE SV – Rientra col vestito da difensore.

RANIERI 6,5 – Per un tempo, la scelta degli uomini, principalmente centrocampisti, non trova riscontro in campo. Quando raddoppia il peso offensivo, allora, la richiesta di verticalizzazioni trova compimento, in qualche modo. Riparatore.

AZ ALKMAAR-ROMA: le pagelle. DYBALA “Predica nel deserto” 6 – KONE “Fuorigiri” 5 – PISILLI “Serataccia” 4,5

LAROMA24.IT (Matteo Vitale) Un po’ di Dybala, sprazzi di Hummels e poco altro. La Roma in trasferta perde ancora, anche in Olanda. Il rendimento esterno continua a essere drammatico e neanche Ranieri è riuscito a trovare la soluzione. Spazio a Pisilli dal 1′, ma al numero 61 non riesce nulla e la mossa non paga. Si salvano solo il numero 21, costretto a predicare nel deserto in cerca di connessioni che però non arrivano mai, e Hummels, che nonostante qualche incertezza tiene alta la bandiera della difesa giallorossa. Acqua da tutte le parti anche in mediana: filtro poco, costruzione ancora meno. Inefficaci tutte le mosse di Ranieri, che oggi non riesce a pescare la carta giusta dal mazzo, né a risolvere i soliti problemi.

SVILAR 6 – Deve fare poco nulla, può fare anche meno. Assiste all’ennesima sconfitta lontano dall’Olimpico.

CELIK 4,5 – Non inizia neanche male, ma con il passare dei minuti e il trasformarsi del match non riesce a seguire il nuovo copione. Rimane in mezzo in occasione del gol avversario.

HUMMELS 6 – Le poche incertezze spariscono di fronte alla testardaggine del campione. Si adatta alle difficoltà del match: uscite precise e puntuali, letture determinanti, anche tante uscite palla al piede di cui deve farsi carico. Straordinari forzati.

NDICKA 5,5 – Meno pulito del solito, soprattutto meno attento e attaccato agli avversari.

SAELEMAEKERS 5 – Impreciso nei cross e dalla trequarti in su, molle in fase difensiva: lontano parente dell’Alexis a cui ci eravamo abituati. DAL 74′ EL SHAARAWY 5,5 – I fuochi d’artificio dell’ultimo match sono rimasti nella Capitale. Entra con le polveri bagnate, si adegua facilmente ai ritmi bassi del match.

PAREDES 5Tanti, troppi errori, il tutto accentuato dall’importanza del ruolo (chiave) che riveste. Numerose letture sbagliate, alcune delle quali potenzialmente determinanti. AssenteDALL’85’ BALDANZI SV – Mossa della disperazione a impatto zero.

KONE 5 – Fra tanti errori e imprecisioni spicca la chiusura in area di rigore. Tutto il resto, però, è da dimenticare. Sarà fatica, sarà la partita complicata, ma oggi il suo apporto è mancato. E il vuoto si fa sentire. Fuorigiri.

PISILLI 4,5Serataccia. Il talento giallorosso sbaglia quasi tutte le scelte, con palla e senza. Non segue le tracce sbagliate, ma la palla oggi sembra sua nemica. La partita si svolge lontana da lui.

ANGELINO 5,5 – Il momento migliore della Roma coincide con il momento di massima spinta a sinistra, in particolare con il suo coinvolgimento. Sfiora l’euroassist per Dybala, insiste con cross e traiettorie interessanti ma in area Dovbyk non c’è più.

DYBALA 6Predica nel deserto. I suoi compagni “tradiscono”, lui si spalma su tutto il campo per proporre soluzioni, ma nessuno gli tende la mano. Spreca la chance migliore capitata ai giallorossi, ma in questa notte uggiosa è stato un arcobaleno.

DOVBYK 5 – Lotta con un paio di avversari, ma l’unica impronta lasciata in 45′ è il cartellino giallo rimediato dopo un duello perso. Ininfluente. DAL 46′ SOULE 5 – Entra bene, cambia l’inerzia del match e dà verve alla manovra offensiva giallorossa, poi il ritmo del match cala e lui finisce nel pantano con tutti i suoi compagni.

RANIERI 5,5 – Al tecnico giallorosso finora sono riuscite tante cose, quasi tutto a dirla tutta, ma il rendimento della squadra lontano dall’Olimpico non riesce a cambiarlo neanche lui. Oggi la sua Roma ha mostrato poche idee e confuse: pochi tiri, poco furba, poco pratica, tante ripartenze concesse, pochi cambi e purtroppo inefficaci. Le scelte iniziali non pagano, anzi, la Roma è costantemente sotto ritmo e gli avversari prendono palla e campo. Non crede al gol subito, è tranchant sui difetti della sua squadra, ma lui è l’unico che può fare qualcosa per invertire la rotta. Lo ha fatto una volta, deve farlo ancora.

ROMA-GENOA: le pagelle. DYBALA “Faro” 7 – EL SHAARAWY “Elettroshock” 7 – RANIERI “Master in risorse umane” 6,5

LAROMA24.IT – Serviva una vittoria ed è arrivata, con un buon secondo tempo per reagire allo schiaffo di Masini nel primo tempo. La Roma va in vantaggio con un tap-in di Dovbyk dopo un buon inserimento di Pellegrini, ma poi subisce il gol del momentaneo pareggio regalando corner e area di rigore al Genoa. Nel secondo tempo El Shaarawy pesca il jolly e porta la Roma in vantaggio. Poi ci pensa Leali a chiudere il match con un generoso autogol. Tra i giallorossi brilla Dybala, che pure senza gol distribuisce magie a compagni e spettatori e soprattutto prende per mano la squadra, ma anche El Shaarawy: il numero 92 entra, segna e si gode una serata perfetta per festeggiare le 300 gare in giallorosso.

SVILAR 6 – Il tiro di Masini è centrale, ma molto forte, può poco.

MANCINI 6 – Qualche uscita in ritardo, ma la serata è tutto sommato tranquilla e porta la serata a casa.

HUMMELS 6 – La faccia che fa quando Ranieri lo sostituisce è tutto un programma: sta bene e si vede. DAL 76′ PISILLI 6 – Ingresso pimpante e positivo, sul destro ha anche una bella chance che però spreca.

NDICKA 6,5 – Il migliore dei tre, spigliato anche in conduzione, poi Ranieri ordina la difesa a 4 e lui risponde di nuovo “presente”.

SAELEMAEKERS 6 – Non brilla e le energie si esauriscono in fretta, ma fortunatamente la cosa più importante la fa a inizio match, quando premia l’inserimento di Pellegrini con un cross al bacio. Quanto basta. DAL 76′ CELIK 6 – Pilota automatico.

KONE 6 – Sembra sempre al limite, a volte fermo sulle gambe (ed è normale, visto che non riposa mai), ma va da 0 a 100 in un attimo e da solo apparecchia la tavola per il terzo gol giallorosso.

PAREDES 6Svagato e leggero nel primo tempo, soprattutto prima del corner del momentaneo pareggio, poi capisce che c’è da rimboccarsi le maniche e cresce nel match.

ANGELINO 6,5 – Non sbaglia una giocata, né in attacco, né in difesa. Sempre attento in marcatura, freddo e preciso dalla metà campo in su. Impeccabile.

DYBALA 7 – Non segna, ma è comunque il migliore in campo. Una traversa e qualche millimetro gli negano il gol, ma oggi sarebbe stato un dettaglio. Ispira i compagni, distribuisce magie, produce occasioni e crea situazioni di gioco anche in mezzo a tante maglie bianche. Faro. DALL’84’ SOULE 6 – Pochi minuti per lasciare il segno, ma lui ci prova lo stesso e per poco non ci riesce.

PELLEGRINI 5,5  – Inizia bene, va sempre in verticale di prima, senza palla propizia il primo gol: con un inserimento costringe Leali all’unica parata della serata e Dovbyk ringrazia. Colpevole, invece, quando si perde Masini in occasione del gol del pari. DAL 45′ EL SHAARAWY 7 – Entra, risolve la partita e poi si esalta su tutto il rettangolo verde. Si scuote da un periodo un po’ così con una prestazione che sa di altri tempi. Elettroshock.

DOVBYK 6 – Una palla, un gol. Non una grande serata per l’ucraino, con qualche stop sbagliato di troppo, ma come un rapace si fionda sulla palla vagante e firma l’1-0. DALL’85’ SHOMURODOV 6 – Prende parte alle scorribande finali.

RANIERI 6,5 – La Roma ha vinto, si è presa sul campo punti persi nel girone d’andata e sul risultato ci sono le mani del tecnico giallorosso. La mossa El Shaarawy, preferito a Soulé e Baldanzi, ha portato i tre punti e per l’ennesima volta ha mostrato una qualità straordinaria nella scelta di uomini e momenti. Tutti si fidano di lui e il motivo è sotto gli occhi di tutti. Master in risorse umane.

BOLOGNA-ROMA: le pagelle. PAREDES “Pompiere” 6,5 – HUMMELS “Disarmato” 5,5

LAROMA24.IT – Scegliete la vostra pillola. Rossa: la Roma non mostra ancora un passo in grado di far sperare in fantasiose rimonte. Blu: la Roma non vince ma in qualche modo, ora, riesce a ripararsi dal peggio e fare 4 partite, di cui tre con avversari che la precedono in classifica, senza sconfitte.

I migliori della serata risultano Paredes, da architetto a pompiere, e Angelino, che assicura bevande calde e coperte a tutta la via di competenza.

SVILAR 6 – Lascia le impronte sui tentativi di Dallinga e Odgaard. Per il resto citofonare più in alto.

MANCINI 6 – Per tenere Dominguez deve usare tutto il campionario. Arte dell’arrangiarsi.

HUMMELS 5,5 – È costretto a consegnare distintivo e armatura quando i venti della partita si alzano. E, sull’1-1, la sua interpretazione difensiva finisce per svuotare il centro. Disarmato. DAL 78′ CELIK 6 – Allunga la linea a 4.

NDICKA 6 – A fine gara, sul suo lato, restano meno macchie.

SAELEMAEKERS 6 – Alexa, trova un modo per sbloccare la partita. Offre Skorupski. Il resto è particolarmente difettoso. DAL 84′ ZALEWSKI SV – Aggiornamento graduatoria: il suo nome compare ancora davanti a quello di Soulé.

KONÈ 5,5 – Rimane sott’acqua e quando le onde delle ripartenze si alzano violentemente verso l’area della Roma se ne misura tutta l’assenza.

PAREDES 6,5 – Da architetto per le costruzioni, nella fase iniziale, esce dopo aver messo la divisa da pompiere e aver spento possibili ripartenze incendiarie. DAL 78′ PISILLI 6 – Alza il tasso di corse, lascia inalterato quello della qualità.

ANGELIÑO 6,5 – Col piede sinistro sa comporre giocate in rima, dietro assicura bevande calde e coperte.

DYBALA 5,5 – Il sinistro per far cadere palloni ingioiellati come quello per Saelemaekers, il destro stavolta non canta a dovere sull’uscio di Skorupski. Maldestro. DAL 84′ BALDANZI 6 – Trova modo, tempo e spazio per intrufolarsi in area avversaria. Ma lascia solo il brivido.

PELLEGRINI 5,5 – Resta laterale alla partita, senza riuscire a guadagnarsi mai il centro del palco. DAL 78′ EL SHAARAWY 6 – Senza cambiare tono.

DOVBYK 6,5 – Ottiene la vitamina del gol su rigore dopo che Beukema, alla lunga, gli aveva sottratto quei palloni che i compagni, più che consegnargli, tendevano a tirargli addosso. Fa 10, tutto sommato.

RANIERI 6 – Ha fissato le gerarchie, rimesso in ordine le idee ma, per la prima volta nell’ultimo mese, la squadra finisce a gambe all’aria in pochi minuti dopo un vantaggio subendo una sequenza di ripartenza che sembrano spasmi del passato. Dovrà tenere il camice ancora per un po’.

ROMA-LAZIO: le pagelle. PELLEGRINI “Romana fenice” 9 – KONÈ “Super Saiyan” 9 – RANIERI “Mastercoach” 9

LAROMA24.IT (Matteo Vitale) – Roma ha vinto, Roma è giallorossa. La partita era delicatissima e Ranieri l’ha preparata alla perfezione. I suoi ragazzi hanno azzannato la partita ed è merito suo, come dimostra la sua striscia vincente nei derby. L’uomo più atteso era Dybala, comunque tra i migliori, ma Ranieri schiera dal 1′ Pellegrini, forse anche sorprendendo Baroni, e quella mossa è la sua firma su un’altra pagna di storia: il Capitano ripaga la fiducia e indirizza il match verso i colori giallorossi, Saelemaekers la chiude. Il belga scrive il proprio nome sulla corsia destra: attenzione in difesa, assist e gol, gara perfetta. Spiccano anche le prestazioni di Svilar, impeccabile in diverse occasioni, Hummels, Dybala e Ndicka. Questa è la via: seguirla a tutti i costi.

SVILAR 8 – La prima parte della gara la passa in Curva Sud, poi deve alzare il muro e non concede neanche le briciole agli avversari. Respinge o trattiene tutto quello che gli capita tra le mani. Fortino.

MANCINI 7,5 – Non era facile, anche perché Saelemaekers ammonito lo priva di raddoppi utili, ma rimane concentrato e chiude il cancello da quella parte. Insegue Zaccagni su tutto il verde e non sbaglia un intervento. Lucido.

HUMMELS 8,5 – Al centro della difesa è commovente, non sbaglia mai un tempo di uscita e un possesso, ma quello che fa quando sale in regia dà l’idea della sua grandezza, tanto che a volte sembra un alieno.

NDICKA 8 – Non passa neanche uno spiffero. Di testa respinge tutto e su tanti palloni in area piccola è il più rapido e attento.

SAELEMAEKERS 8,5 – Alzi la mano chi quando ha tentato la scivolata con il giallo sulle spalle non ha sentito saltare qualche battito. E quella è l’immagine della sua prestazione. Fa segnare, segna il gol che chiude il match e poi tiene Tavares senza rischiare il secondo giallo. Padrone della fascia. DAL 67′ EL SHAARAWY 6,5 – La zona di campo è calda e Ranieri gli chiede un lavoro duro, lui si mette a disposizione e sbaglia il meno possibile.

KONÈ 9 – Circa il 70,8% della superficie terreste è coperta da Manu Koné, il resto è sua gentile concessione. I capelli non hanno cambiato colore, ma Koné si è trasformato in Super Saiyan e ha dominato ogni millimetro di campo, portandosi in spalle squadra e avversari.

PAREDES 7,5 – Le chiavi del gioco hanno le sue iniziali sopra e lui non le perde mai. Gestisce ritmi e possessi con freddezza e lucidità, nel finale finisce nel vortice di scintille ma oggi porta la tuta ignifuga.

ANGELINO 8 – Si allarga, si accentra, allunga la fascia e supporta Ndicka, il tutto senza sprecare un possesso.

DYBALA 8 – Negli occhi di molti rimarrà il guizzo che porta al 2-0, ma la prestazione dell’argentino è totale. Domina il possesso, sparisce tra le maglie avversarie e fa piovere cartellini gialli, pulisce e rende giocabili anche palloni sgonfi. Brilla come un gioiello nella notte giallorossa. DAL 74′ BALDANZI 7 – Entra al posto di una delle stelle del match in un momento delicatissimo e fa solo cose utili, anche e soprattutto in difesa. Esemplare.

PELLEGRINI 9 Protagonista della nuova favola della buonanotte giallorossa, in quello che è sempre stato il match dei Capitani Lorenzo rinasce nell’abbraccio della sua gente e dopo 10′ spacca il match con un gol che solo lui e pochi altri sanno fare. Poi riempie la gara di giocate utili e determinanti fin quando non ne ha più. Romana Fenice. DAL 67′ PISILLI 6,5 – Entra e le gambe non tremano mai. Chi ben comincia (nei derby)…

DOVBYK 7 – La squadra non gli regala occasioni da gol, ma lui con umiltà capisce l’aria e lotta su ogni pallone disponibile, come quello che conquista e mette a disposizione di Dybala e Saelemaekers per il 2-0. DAL 74′ SHOMURODOV 6,5 – Lotta a testa bassa, questo chiedeva il match e questo ha fatto.

RANIERI 9Cinque derby su cinque, punta sul Capitano dopo avergli dato fiducia a parole e aver chiesto una mano ai tifosi, gestisce le energie della squadra pescando senza paura dalla panchina e una pennellata dopo l’altra dipinge l’ennesimo capolavoro della sua carriera. La serenità con la quale si prende responsabilità e assolve i relativi compiti è degna della leggenda. Se mai dovessero fare un talent show per gli allenatori nel logo ci sarebbe lui. Mastercoach.