L’attacco in crisi: tutto su Dybala

Un cenno di vita, un gol. La Roma ne ha un disperato bisogno e si affida a Paulo Dybala, l’uomo che tecnicamente resta il più forte della rosa, ma che finora ha deluso tra infortuni e prestazioni altalenanti. Il suo oneroso contratto scade a giugno e a Trigoria nessuno sembra intenzionato a rinnovarlo a quelle cifre. Lui vorrebbe restare, ma per convincere la società serve una svolta. A Dybala si chiede uno sforzo in più, per il presente, senza garanzie per il futuro. Gasperini ha bisogno della sua magia per risollevare un attacco che ha definito “con un problema di struttura”. Paulo non è l’unico responsabile, ma è quello che più di tutti può aiutare la squadra a uscire dalla crisi.

(…) Stasera, nella fredda Glasgow, Dybala tornerà titolare. Gasperini ha bisogno di concretezza, di gol, ha bisogno che il suo numero dieci torni a essere un leader tecnico. L’argentino è il capitano di un attacco che non segna e che tira poco in porta, ma in Europa ha spesso regalato serate magiche. Quest’anno, però, è fermo a un solo gol su rigore. (…) Accanto a lui, ci sarà un reparto offensivo quasi al completo, con il solo Dovbyk assente. “È in grado di giocare novanta minuti”, ha garantito Gasperini. Che sia la volta buona per rivedere il vero Dybala.

(Il Messaggero)

Noemi: “Gasperini spacca e ho un brano per Totti”

GASPORT – La cantante Noemi, grande tifosa della Roma, ha parlato della sua passione per i colori giallorossi in un’intervista, analizzando il momento della squadra e svelando aneddoti e preferenze.

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A proposito di sogni, della sua Roma cosa vogliamo dire?
«In maniera molto cauta, perché sono scaramantica, posso ritenermi soddisfatta. Al netto di qualche piccolo incidente di percorso, per me Gasperini sta spaccando. Erano tutti molto diffidenti, a me invece è piaciuto subito. Anche perché dietro alla sua scelta c’è di sicuro lo zampino del grande Claudio Ranieri (…). Il Gasp è molto figo, non solo per il livello di gioco che si vede in campo, ma anche sotto il profilo psicologico: mi sembra che abbia lo stesso balsamo mentale di Ranieri, questi ragazzi sono rinvigoriti, quindi speriamo bene… Magari con qualche ritocchino a gennaio perché davanti siamo un po’ sguarniti».

Giocatore preferito?
«Dybala è fortissimo, ma io ho una grandissima stima per Stephan El Shaarawy: mi piace la sua storia, così tortuosa, fatta di cadute e rivincite, ogni volta che entra in campo dimostra quanto sia forte. E altruista».

L’abbiamo vista spesso allo stadio Olimpico.
«Mi piace tantissimo andarci, è uno dei pochi luoghi in cui a nessuno interessa chi tu sia, si pensa solamente ai nostri colori, siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. E poi l’Olimpico quando gioca la Roma ha davvero qualcosa di magico».
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Una da dedicare ai giallorossi?
«Direi “Se t’innamori muori”, per me spacca! Forse anche “Makumba”, quella con Carl Brave, altro romanista perso».

Da dove nasce la passione per questa squadra?
«Da papà, mamma invece è juventina… Un ricordo? La festa con i miei e mia sorella davanti alla tv per lo scudetto!».
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C’è una storia di uno sportivo che vorresti raccontare in musica?
«In realtà potrei già avere una canzone su Francesco Totti, il nostro grande capitano. La prima volta che l’ho incontrato mi sono molto emozionata (…) lui rappresenta un po’ la mentalità olimpica, fatta di valori autentici come l’attaccamento alla maglia. Ha rinunciato a molte occasioni (…). Quanto alla mia canzone per Francesco, vi dico solo “stay tuned”…».

Rilancio in Europa

IL TEMPO (L. PES) – Torna l’Europa e insieme a lei deve tornare anche la vera Roma. Dopo i due ko consecutivi in campionato con Napoli e Cagliari i giallorossi volano a Glasgow (…). Stasera la sfida al Celtic (fischio d’inizio ore 21, diretta Sky Sport) per ottenere punti utili alla qualificazione diretta agli ottavi di finale. Gasperini prepara qualche cambio anche se, come sempre, alla stanchezza crede poco. «Se s’intende stanchezza fisica, no, anche per i parametri che abbiamo. (…) Faccio fatica a capire quale tipo di stanchezza si possa avere giocando dopo quattro giorni, perché il recupero è possibile».

Rispetto ai recenti impegni di coppa stavolta il tecnico potrebbe fare qualche cambio in più, e nella conferenza stampa di ieri si è soffermato su alcuni singoli, da Ferguson a Pisilli. (…) «Ferguson? Non ci sono antipatie o simpatie con i giocatori, ci sono le prestazioni. Ferguson ha avuto tante possibilità: se andiamo a vedere, a parte quando è stato chiaramente infortunato, ha praticamente sempre avuto l’opportunità di entrare in campo. Lo vogliamo aspettare? Certo che lo vogliamo aspettare. È un ragazzo giovane e ci si può attendere che abbia prestazioni migliori di quelle fornite finora, non tanto sul piano tecnico».

(…) «Posso dire che giocherà Celik, che è squalificato, vorrei dare spazio a Pisilli, ci sono caratteristiche giuste domani per lui. È un ragazzo che merita, ha fatto ottime prestazioni con l’Under 21 e domani può essere un bel test anche per lui. Sul fatto di El Aynaoui, devo vedere se ha superato bene il problema al ginocchio che si sta trascinando e Ndicka può giocare ogni giorno (ride, ndr) (…)».

Punti che pesano per la Roma che fino a ora nelle trasferte europee (…) ha sempre vinto ma è scivolata due volte all’Olimpico rendendo bassissimo il margine d’errore. Per questo stasera è fondamentale tornare dalla Scozia con punti in tasca (…). Il calore del pubblico e la trasferta poco agevole non rendono le cose semplici per i giallorossi di Gasp, che però hanno bisogno di una scossa per ritrovare fiducia.

L’Europa chiama la Roma. E Gasp chiama gli attaccanti

“Adesso i punti pesano”. Gian Piero Gasperini suona la carica da Glasgow, dove la Roma cerca di scacciare i fantasmi delle due sconfitte consecutive contro Napoli e Cagliari. Il tecnico nega che il problema sia la stanchezza fisica , ma ammette che possa esserci “stanchezza nervosa”. Contro il Celtic, la vittoria è fondamentale per avvicinare la qualificazione diretta agli ottavi di Europa League ed evitare i playoff di febbraio.

Ma la partita è soprattutto un’occasione per affrontare il problema più evidente: la sterilità offensiva. Per la prima volta, il tecnico ha denunciato pubblicamente le carenze del suo reparto: “Probabilmente è una difficoltà strutturale, non siamo mai stati molto prolifici”. Un’analisi impietosa, seguita da una stoccata: “Lì davanti al centro quello che ha fatto meglio è Baldanzi”, un complimento che suona come una bocciatura per gli altri. (…) Parole dure anche per Ferguson, il cui futuro in giallorosso appare segnato: “Non ci sono antipatie o simpatie, ci sono le prestazioni. Ha avuto tante possibilità”. Un messaggio chiaro in vista del mercato di gennaio, dove l’obiettivo numero uno resta Zirkzee, operazione per cui sarebbe arrivato anche l’ok dei Friedkin. Gasperini chiede però una reazione immediata da parte di tutti.

La grande novità di serata sarà l’esordio dal primo minuto di Niccolò Pisilli. In attacco, Dybala viaggia verso il ritorno da titolare, probabilmente supportato dalla coppia Pellegrini-Soulé. In difesa ci sarà Ndicka, prima dell’imminente partenza per la Coppa d’Africa insieme a El Aynaoui. (…)

(corsera)

Quest’anno c’è un Hermoso in più: “Io e Folorunsho? Intervenga la Lega”

Da esubero con le valigie in mano a colonna portante della difesa, incensato pubblicamente da Gasperini. È la parabola di Mario Hermoso, che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Celtic, tornando anche sugli insulti ricevuti da Folorunsho a Cagliari. “Non ci siamo chiariti, è una situazione delicata che si commenta da sola. Spetta alla Lega determinare quali parole siano accettabili”, ha detto con signorilità.

Lo spagnolo ha poi raccontato il suo rapporto con Gasperini: “Mi ricorda Simeone per come trasmette il suo credo calcistico. Prima di questa stagione ho avuto un colloquio con lui e mi ha dato l’opportunità di prepararmi. Mi ha fatto tornare il piacere di allenarmi e gli sono grato”. E sul futuro: “Siamo due personalità simili e spero di continuare insieme a lungo in questo progetto”.

Questa sera Hermoso guiderà la difesa con Mancini e Ndicka. A centrocampo, invece, ci sarà spazio per Pisilli, che affiancherà uno tra Cristante e Koné, con quest’ultimo non al meglio. Dubbi anche in attacco: Dybala dovrebbe partire titolare, ma è difficile che Gasp rischi anche Bailey dall’inizio. Per questo Soulé e Pellegrini potrebbero essere chiamati agli straordinari.

(…) Intanto, il club attende di conoscere la data esatta in cui Ndicka ed El Aynaoui dovranno raggiungere le rispettive nazionali per la Coppa d’Africa.

(Il Messaggero)

Sono 2.100 i romanisti presenti in Scozia

Glasgow si tinge ancora di giallorosso. Per la trasferta di Europa League contro il Celtic, la Roma sarà accompagnata da 2100 tifosi, che hanno polverizzato i biglietti del settore ospiti del Celtic Park. Un’altra testimonianza d’amore di un tifo che non fa mai mancare il proprio sostegno. (…) Le autorità scozzesi hanno predisposto un punto di ritrovo nel centro di Glasgow, a Merchant City, da cui partirà il corteo dei sostenitori romanisti. Poi a piedi i 45 minuti di tragitto fino allo stadio, dove tutti saranno sottoposti a rigidi controlli di sicurezza prima di poter accedere agli spalti.

(corsport)

Roma, Bologna e Viola: l’Europa come spinta

GASPORT (A. VOCALELLI) – Si sono ritrovati faccia a faccia, in diretta televisiva e alla vigilia delle loro delicatissime sfide di Europa League. Poi Gasperini e Italiano (…) hanno messo da parte i convenevoli e sono andati al nocciolo della questione. «Dai, cerchiamo di migliorare entrambi il ranking europeo dell’Italia». Una missione tutt’altro che disinteressata, perché Roma e Bologna sono lì, attualmente al quarto e quinto posto in campionato, e far bene gioverebbe al loro attuale cammino internazionale ma potrebbe anche allargare la partecipazione delle nostre rappresentanti alla prossima Champions. (…)

Certo è che, tornando all’Europa League, Roma e Bologna hanno tanti punti in comune. Due allenatori che hanno saputo finora coniugare bel gioco e risultati, in un’altalena in cui però – tra tanti colpi di reni – ci sono state anche improvvise delusioni (…). Alla Roma è capitato nelle ultime due giornate, soprattutto a Cagliari, dove ha lasciato i tre punti (…). Niente di allarmante (…) sia per Gasperini che per Italiano, ma anche la necessità di scacciare in fretta certe ansie. Con un problema però completamente opposto da risolvere: in attacco in casa giallorossa, in difesa in quella rossoblù.

Gasperini, infatti, ha dimostrato con i fatti (…) e confermato ieri a parole che lì davanti c’è una complicazione grossa come una casa. (…) Le sue parole su Ferguson non potevano essere più chiare, così come la necessità di far passare in fretta questo dicembre per sperare di ricevere una strenna almeno per la Befana: un attaccante che serve assolutamente ed era, non a caso, la sua prima richiesta estiva. E chissà che proprio con questo filo rosso ideale che oggi lega Roma e Bologna non venga confezionato il regalo tanto atteso, e cioè Zirkzee. (…)

Roma, Gasperini boccia l’attacco. Contro il Celtic tocca a Pisilli

Alla ricerca del gol perduto. Gian Piero Gasperini, alla vigilia della sfida contro il Celtic, bacchetta il suo attacco, definendone le difficoltà “strutturali“. “Non siamo mai stati prolifici, per tutto l’anno”, ha dichiarato il tecnico, chiedendo una reazione immediata ora che “i punti cominciano a pesare” in Europa League.

Il problema non è fisico, ma forse di “stanchezza nervosa”. I nervi vanno risaldati, così come il feeling con il gol. L’assenza di Dovbyk pesa, e tra gli attaccanti a disposizione, in pochi hanno convinto. Secondo Gasperini, tra Ferguson, Dybala e Baldanzi, “Tommaso è quello che ha fatto meglio”, mentre gli altri hanno funzionato “in modo alterno”. Le parole più dure sono per Ferguson: “Non ci sono antipatie o simpatie, ci sono le prestazioni. Gli ho dato tante opportunità”. Il messaggio è chiaro: serve una certezza in attacco. Magari quella certezza si chiama Zirkzee, con la dirigenza giallorossa ottimista sulla trattativa con il Manchester United. (…)

In conferenza stampa, con Hermoso al suo fianco, Gasperini è tornato sul caso Folorunsho, definendo gli insulti ricevuti dal suo difensore a Cagliari “atteggiamenti” su cui “spetta alla Lega decidere fino a che punto possano essere accettabili”.

Infine, due annunci per la partita di stasera: Angeliño torna tra i convocati, mentre Niccolò Pisilli avrà finalmente la sua chance. “Voglio dargli spazio”, ha confermato Gasp, alla continua ricerca di esperimenti per ritrovare la via della porta.

(Repubblica)

Roma, il lusso Dybala. In estate sarà addio

“Non siamo mai stati molto prolifici, probabilmente è una difficoltà strutturale”. Le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza stampa suonano come un messaggio chiaro alla società a 22 giorni dall’inizio del mercato. Il tecnico ha rincarato la dose: “Come centravanti quello che ha fatto meglio è Baldanzi”, sottolineando come il più efficace sia stato un giocatore quasi ceduto in estate.

In attesa di rinforzi, con la trattativa per Zirkzee che procede, nel mirino non può che finire Paulo Dybala. Con soli cinque gol in tutto il 2025, la sua stagione è la meno prolifica da quando è in Italia. Numeri che pesano, soprattutto se rapportati all’ingaggio da top player.

Stasera contro il Celtic l’argentino tornerà titolare. “Ora sta bene e può giocare 90 minuti”, ha assicurato Gasp. Ma il suo futuro a Roma è sempre più in bilico. Il contratto è in scadenza tra sei mesi e, nonostante la volontà del giocatore di restare, da Trigoria non arrivano segnali di apertura per il rinnovo. La strada sembra segnata verso l’addio in estate, a meno che la Joya non riesca a invertire la rotta in tre modi: limitare gli infortuni, tornare a segnare con continuità e, soprattutto, accettare una drastica riduzione dell’ingaggio. (…) Intanto, a Glasgow la Roma cerca certezze dopo due sconfitte consecutive. Serve una reazione da parte di tutta la squadra, a cominciare da Dybala.

(corsera)

Vietato sbagliare

La Roma arriva a Glasgow sotto una pioggia battente e dopo due passi falsi in campionato che hanno spento i facili entusiasmi. La sfida di Europa League contro il Celtic arriva nel momento giusto per rialzare la testa. L’avversario è nobile ma in difficoltà, e per i giallorossi centrare la vittoria significherebbe fare un passo decisivo verso la qualificazione diretta agli ottavi, evitando i playoff di febbraio.

Gasperini in conferenza stampa respinge le accuse di stanchezza fisica, ma non si nasconde di fronte al vero problema, l’attacco. Per la prima volta, il tecnico ammette pubblicamente la crisi del suo reparto offensivo. (…) “Nel ruolo di centravanti hanno giocato più o meno tutti e chi ha fatto meglio è stato Baldanzi. Non siamo mai stati molto prolifici, probabilmente è una difficoltà strutturale”. Un messaggio chiaro alla società: a questa Roma mancano i gol. Il discorso si è poi spostato su Ferguson, con parole che suonano come una bocciatura: “Il ragazzo ha avuto tante opportunità… possiamo aspettare che abbia prestazioni migliori di quelle fornite finora. Non mi riferisco solo al piano tecnico”. La carezza finale non cambia la sostanza, e non è un caso che Massara stia già lavorando per interrompere il prestito a gennaio.

Chi invece avrà finalmente la sua occasione è Niccolò Pisilli. “È un ragazzo che merita, ha fatto ottime prestazioni. Vorrei dargli spazio”, ha annunciato Gasp, che ha poi messo in guardia sul Celtic: un avversario da non sottovalutare, capace di trasformarsi in casa e di giocare un calcio offensivo. Proprio quello che la Roma deve tornare a fare.

(Il Messaggero)