Roma-Hellas Verona, Akpa Akpro: “Per me è un piccolo derby. Abbiamo bisogno di punti”

Allo Stadio Olimpico va in scena la partita tra Roma e Hellas Verona, valida per la quinta giornata di Serie A e in programma oggi alle ore 15. Poco prima del calcio d’inizio Akpa Akpro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della piattaforma streaming. Ecco le parole del centrocampista scaligero.

AKPA AKPRO A DAZN

Che partita ti aspetti? E’ una sfida speciale per te, dato che hai giocato nella Lazio…
“Mi aspetto una partita difficile contro una buona squadra. Per me è un piccolo derby, è una partita importante per noi perché abbiamo bisogno di punti. Dobbiamo giocare bene per portare punti a casa”.

Come ti stai ambientando?
“Sto bene, sto provando ad aiutare la squadra. Il gruppo è fantastico, ci sono tanti giovani che hanno fame. Stiamo lavorando tanto”.

Nizza-Roma, Haise: “Giallorossi più forti di noi. El Aynaoui? Era il mio obiettivo principale per il centrocampo”

La Roma vince 1-2 in casa del Nizza grazie alle reti di Ndicka e Mancini e inizia l’avventura in Europa League con un importante successo in trasferta. Al termine della partita Franck Haise, allenatore della formazione francese, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le sue parole.

HAISE IN CONFERENZA STAMPA

Il Nizza è stato troppo timido stasera?
“Non credo. Io vedo la forza della Roma ed è difficile uscire dalla loro pressione, è una squadra forte tecnicamente. Abbiamo provare a fuggire dalla pressione per non perdere il pallone troppo bassi. Potevamo gestire meglio delle situazioni, ma abbiamo fatto quello dovevamo. Siamo stati timidi in alcune occasioni, ma in campo non è facile quando devi uscire dalla pressione”.

Ci sono stati 5 minuti di buio…
“Sì, possiamo rimpiangere questi 5 minuti. Non abbiamo fatto tutto perfettamente a livello tecnico, ma per il 95% del tempo abbiamo difeso intelligentemente. Poi quando prendi gol su angolo è un peccato, regalare così due gol… Ma la Roma è stata più forte di noi, anche se non ha avuto tante opportunità e per noi è stato un aspetto positivo”.

Mancavano le armi per mettere in difficoltà la Roma?
“Abbiamo cercato di uscire un po’ più bassi, ma spesso ci hanno costretto a giocare lungo. Dovevamo dare più presenza intorno a Kevin Carlos soprattutto sulle seconde palle da attaccare. Su certe situazioni potevamo farlo meglio, ma la Roma ha messo una intensità impressionante”.

La prestazione della difesa?
“C’erano pochi centrali disponibili . Sono contento dei miei giocatori, non sono tutti pronti per cominciare dall’inizio soprattutto in partite di questo livello. Il portiere doveva giocare lungo, ma se analizziamo ogni errore non ne ho più di giocatori”.

Sei sconfitte su otto partite, la squadra sta migliorando?
“Dopo Nantes lo sentivo, dopo Brest no. Una squadra che migliora è una squadra regolare. Prima di parlare di risultati bisogna avere continuità e nelle ultime non siamo stati costanti. Dobbiamo avere continuità nelle prestazioni e poi potremo parlare di miglioramento”.

La difesa?
“Stasera abbiamo resistito abbastanza bene nel primo tempo, con un avversario così forse non abbiamo le capacità per resistere e attaccare per 90 minuti. Rispetto la vostra analisi, ma vedo la nostra forza e c’è una differenza con la Roma. I nostri hanno messo tanto cuore”.

I nuovi acquisti?
“So quello che volete che io dica, faremo i conti a fine stagione. Da certi giocatori ci aspettiamo di più. Ma abbiamo aspettative anche dagli altri, non solo dai nuovi. Tutti possono fare meglio. El Aynaoui era la mia priorità a centrocampo, non dico di più… Ci sono dei giocatori che possiamo prendere e altri no. Giocatori da 25/30 milioni sono difficili per noi. Il prezzo non dice tutto di un giocatore, ma dobbiamo lavorare per migliorare nel collettivo e le individualità”.

Lei parla di prezzi, mentre noi di profilo. Kevin Carlos serviva davvero?
“Possiamo rimettere in dubbio tutto il nostro mercato, non possiamo dire che abbiamo preso tutti i giocatori che volevamo. Sono cose che anche Maurice ha confermato, ma ora non possiamo più cambiare la rosa. Il mio ruolo è di far migliorare la squadra il più possibile. Poi possiamo fare altre scelte, giocare senza centravanti o altre soluzioni…. Vediamo le prossime settimane, ma non è che rifaccio il mercato il 24 settembre”.

Nizza-Roma, NDICKA: “La fase difensiva è merito di tutta la squadra. Il gol? Il calcio d’angolo di Pellegrini era perfetto” (VIDEO)

La Roma vince 1-2 in casa del Nizza grazie alle reti di Ndicka e Mancini e inizia l’avventura in Europa League con un importante successo in trasferta. Al termine della partita Evan Ndicka ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le parole del centrale giallorosso.

NDICKA A SKY SPORT

Partita sempre in controllo…
“Abbiamo avuto sempre il controllo. C’è stato il rigore, ma abbiamo sempre gestito la gara”.

È difficile farvi gol…
“La fase difensiva parte dagli attaccanti, fanno un lavoro straordinario con i centrocampisti. È tutta la squadra”.

Devi pagare un caffè a Pellegrini per come ha battuto il calcio d’angolo…
“L’ha battuta perfetto, quando si batte così si fa gol”.

NDICKA AI CANALI UFFICIALI DEL CLUB

“Va bene così, in Europa è sempre bello, quando c’è la vittoria ancora di più”

Roma fisicamente molto in salute, vi sentite bene.
“Sì, stiamo bene con l’allenatore e lo staff, lavoriamo bene e si sente in campo”

Ci racconti il gol: sei andato sul primo palo, te la sentivi?
“È un gol da calcio d’angolo, vado sul primo palo, so che Pelle la mette lì et voilà”

Nizza-Roma, MANCINI: “Miglioreremo in fase offensiva, i dettagli fanno la differenza. Il gol? Avevamo studiato quel tipo di azione” (FOTO e VIDEO)

La Roma vince 1-2 in casa del Nizza grazie alle reti di Ndicka e Mancini e inizia l’avventura in Europa League con un importante successo in trasferta. Al termine della partita Gianluca Mancini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le parole del centrale giallorosso.

MANCINI A SKY SPORT

Con Gasperini ancora di più partecipi al gioco…
“Sì, questa caratteristica l’ho sempre avuta. Va in base agli allenatori e il mister lavora tanto su questi aspetti. Dobbiamo essere organizzati, quando faccio questi inserimenti devo avere la copertura dei centrocampisti. All’inizio veniva fatta un po’ meno, perché dovevamo capire i meccanismi. Stasera l’avevamo studiata così, sapevamo che loro potevano lasciare qualche spazio e facevano fatica a prendere il mio inserimento. L’ho fatto due volte e ho fatto quasi due gol. Era importante vincere su un campo difficile e iniziare con 3 punti in Europa”.

È tanto difficile avvicinarsi alla vostra porta. Sentite questa sicurezza difensiva?
“Non parte da noi difensori, la fase difensiva è forte perché tutta la squadra la fa in modo eccezionale. Sotto quell’aspetto siamo un po’ avanti, ma in alcune occasioni siamo stati fortunati. Stasera in fase offensiva abbiamo fatto buone cose, piccoli miglioramenti. Questa è la parte più difficile, è la cosa nuova. Sono i piccoli dettagli che fanno fare la differenza davanti. Sono sicuro che con i ragazzi che abbiamo questa cosa migliorerà e riusciremo a fare più gol”.

Grande prestazione tua e di Ndicka…
“Noi difensori siamo quelli che difendiamo di più. Sai benissimo che il difensore può fare una partita stupenda per 90 minuti, poi all’ultimo può commettere una cavolata e rovinare tutto. Il difensore deve stare sempre al top, tenere sempre alta l’attenzione della squadra. Oggi ce la siamo complicata da soli con il rigore. Gli ultimi 10 minuti abbiamo sofferto, ma da parte di tutti c’è stata voglia di fare risultato. In fase difensiva dobbiamo attrezzarci. Anche l’occasione che abbiamo subito domenica contro la Lazio: io ero uscito e i braccetti erano troppo larghi. Dobbiamo migliorare su quello e capire bene cosa ci chiede il mister. La cosa più importante è la voglia e la tenuta mentale e tenerla al massimo tutta la partita”.

Che prospettive vedi in Europa?
“L’anno scorso c’è stato l’episodio di Bilbao che ha rovinato in nostri piani. Questa è una squadra che ha disputato una finale di Europa League e il mister l’ha vinta con l’Atalanta. Questa è una squadra che sta crescendo, dobbiamo pensare partita per partita. C’è modo per migliorare e crescere. Era importante vincere, abbiamo un girone difficile. L’importante è rimanere uniti e migliorare nei dettagli”.

MANCINI IN ZONA MISTA

Gasperini aveva chiesto alla vigilia di non fermarsi dopo aver segnato e la risposta è arrivata…
“Sì. Abbiamo fatto una buona partita. Il primo tempo è stato sotto controllo, abbiamo cercato di trovare gli spazi giusti e avevamo segnato, peccato mi abbiano annullato il gol. Ci sono state delle buone trame e in fase difensiva abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo siamo partiti benissimo e siamo andati sopra, poi c’è stato l’episodio del rigore e ce la siamo complicata negli ultimi 10 minuti. Dobbiamo migliorare su questo aspetto e cercare di arrivare ai finali delle partite in maniera diversa. La partita è stata tosta, era un campo difficile e abbiamo affrontato una squadra fisica e veloce. Siamo contenti di aver iniziato con 3 punti”.

Quanto ti piace questa libertà di movimento che ti dà Gasperini? Quanto ci state lavorando?
“Mi piace perché è un calcio offensivo e propositivo. Il mister l’ha detto, stiamo facendo una fase difensiva giusta e non dipende solo da noi difensori. Ciò che è stato fatto stasera è merito di tutta la squadra, che pressa e difende bene. Anche la fase offensiva deve essere uguale, non dipende solo dagli attaccanti. E’ chiaro che posso fare questa cosa 2/3 volte a partita, quando c’è lo spazio cerco di andare per trovare fortuna”.

Il passaggio di fascia a Pellegrini?
“Molto semplice. C’è una gerarchia, chi porta la fascia è quello che ha più presenze. Pellegrini è entrato e ha più presenze di me, ecco perché ha preso la fascia. Non è un gesto dello spogliatoio”.

Roma prima per vittorie in Europa League e prima vittoria in trasferta dopo due anni…
“Non sapevo queste cose. Pesa perché era importante iniziare bene, tutti i punti contano ed è un girone difficile. Siamo contenti di questa vittoria. Voi guardate le statistiche, noi andiamo in campo per cercare di fare il massimo e portare a casa i tre punti”.

Nizza-Roma, GASPERINI: “Dalla panchina serve di più. Pisilli? Grave ingenuità, a questi livelli non si guarda l’età” (FOTO e VIDEO)

La Roma vince 1-2 in casa del Nizza grazie alle reti di Ndicka e Mancini e inizia l’avventura in Europa League con un importante successo in trasferta. Al termine della partita Gian Piero Gasperini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le parole dell’allenatore giallorosso.

GASPERINI A SKY SPORT

Ha avuto la conferma che è difficile tirare in porta alla Roma…
“Abbiamo già giocato diverse partite e questa è una caratteristica nostra. Ci può stare qualche episodio acerbo, che ridà energia agli avversari. La prestazione di parecchi giocatori è stata di alto livello, ma quando entriamo dalla panchina non sempre abbiamo la forza necessaria per dare energia alla squadra”.

Qualcuno non è entrato con la testa giusta?
“No, ma ci vuole un po’ di più. Nei finali si decidono le partite, nel calcio di oggi servono 4-5 cambi per portare le partite in porto”.

Pellegrini?
“Ha qualità tecniche indubbie, anche come ha calciato il corner. Non ha recuperato bene dalla partita di domenica, che per lui è stata straordinaria. Ha giocato dopo tanto tempo e ha pagato un po’. Oggi era più in difficoltà”.

La solidità difensiva? Dovete migliorare davanti?
“Sì, ma in tutta la fase offensiva dobbiamo crescere. Non dobbiamo puntare il dito sulla punta centrale, Dovbyk è in crescita sul piano atletico. Dobbiamo migliorare nella finalizzazione e mettere in condizione gli attaccanti di essere pericolosi”

Tsimikas?
“Abbiamo tante partite, in quel ruolo abbiamo Tsimikas e Angelino, due giocatori affidabili. Tsimikas anche è reduce da mesi di inattività, ma ha fatto una buona partita. Entrambi calciano bene, hanno caratteristiche simile: difficilmente sono duttili, non sono né centrali né attaccanti, molto spesso devo adattare uno o l’altro. Ma sono giocatori che danno affidabilità”.

La nota più positiva è l’atteggiamento dopo i due gol…
“Nel calcio basta un episodio per dare delle svolte alle gare. La partita bisogna portarla in fondo, questa sera è capitato questo episodio evitabile. Abbiamo un nucleo forte e competitivo, dobbiamo integrarlo. Abbiamo bisogno di ragazzi che imparino da chi gioca con continuità. Devono raggiungere questi giocatori che da qualche mese sono su un livello importante”.

Hai rivisto il rigore?
“No, ma lo ricordo bene. L’azione era finita, ora la rivedrò.”

Sbagliata la postura di Pisilli?
“È un’ingenuità, dispiace per Pisilli. Sono livelli alti, bisogna fare esperienza in fretta dato che non c’è troppo tempo. Poi gli errori ci stanno, sono ragazzi giovani. Devono imparare veloci”.

GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA

Partita a due volti, nel primo tempo la solita Roma che conclude poco, poi l’ingresso di Pellegrini ha cambiato gli equilibri. Ha fatto un bel passo in avanti.
“Secondo me è stata una buona partita, non è mai facile venire in Europa e giocare con questa sicurezza e personalità. Sappiamo che anche nel primo tempo arrivando spesso al limite dell’area siamo stati poco pericolosi ma le partite durano 95 minuti. Quando giochi e domini una partita in quel modo però va così, abbiamo avuto occasioni nel primo tempo, dobbiamo alzare la velocità e anche la tecnica. Pellegrini ha qualità, ha calciato un calcio d’angolo ben fatto. È entrato bene tecnicamente, ma l’ho visto però un po’ affaticato, forse la partita di domenica ha pesato, l’ho visto meno brillante e meno ricco di energie. Arriva da mesi di inattività, ha bisogno magari di un percorso, di spezzoni di gara, l’importante è vedere sempre quel cuore”.

Le palle inattive sfruttate sono una precisa scelta?
“Valgono come gli altri gol, sono una risorsa. Tutte le squadre di livello realizzano gol da palla inattiva, poi il secondo è arrivato con un bell’inserimento di Mancini su cross di Tsimikas. La partita era sotto controllo, poi il rigore ha dato energie al Nizza ma l’avevamo controllata”.

L’ho vista arrabbiarsi per errori di postura. L’errore di Pisilli?
“Una grandissima ingenuità, gliela perdoniamo vedendo la carta d’identità ma a giocare a certi livelli non si guarda la carta d’identità. Certi errori bisogna imparare velocemente a non farli. La squadra ha continuato a proporsi dopo l’1-0, nel finale mi sono arrabbiato perché dovevamo mettere più energia lì davanti a disturbarli in costruzione. Dietro ci ha aiutato Hermoso nel contrato, ma dai fiducia all’avversario e può succedere di tutto. Era il momento di essere compatti. Abbiamo un nucleo molto competitivo, abbiamo ragazzi giovani che devono prendere esempio e mettere lo stesso spirito”.

Come si allena l’attitudine ad andare avanti anziché indietreggiare in certe situazioni?
“Non devi dare mai per scontato che la partita sia finita, se ti fermi dai energie agli avversari. Il possesso palla va fatto con pochi tocchi, c’è un po’ magari a volte la tendenza a giocare meno il pallone. In certe ripartenze poi ti accordi della differenza tra muovere bene il pallone e stare fermi”.

La gestione di Pellegrini può essere un problema vista la situazione contrattuale? “Assolutamente no, io penso al giocatore partita per partita. Quando lui sta bene e lo vedo forte e gioca, se lo vedo in difficoltà non lo faccio giocare”.

GASPERINI AI CANALI UFFICIALI DEL CLUB

“Non è mai facile in Europa venire a vincere in trasferta. Non lo è stato neanche oggi, soprattutto visto che ci siamo complicati il finale nuovamente in maniera incredibile, questa volta anche sul 2-0. Prendiamo atto e lavoriamo”

Partita totalmente in controllo e ce la complichiamo noi, forse questa è l’unica pecca.
“L’episodio a volte ci sta, non così acerbo. Una palla che non c’entrava più niente, era fuori. Però abbiamo retto anche su alcuni giocatori che hanno fatto veramente prestazioni importanti, come sempre. Abbiamo bisogno di allargarci un po’, di avere più giocatori con la forza, l’energia e la mentalità giusta, al di là degli errori. Altrimenti facciamo troppa fatica”.

Nizza-Roma, KONÉ: “Voglio ricambiare la fiducia del club. Noi favoriti? Restiamo umili, ma vogliamo essere i migliori”

La Roma vince 1-2 in casa del Nizza grazie alle reti di Ndicka e Mancini e inizia l’avventura in Europa League con un importante successo in trasferta. Al termine della partita Manu Koné ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le parole del centrocampista giallorosso.

KONÉ A SKY SPORT

Una Roma convincente nel secondo tempo. Da cosa è dipesa la differenza tra primo e secondo tempo?
“Nel primo tempo abbiamo fatto tanto possesso. All’intervallo il mister ci ha detto che avevamo fatto tante cose buone, che avremmo avuto tempo e che avremmo dovuto continuare così ma essere più decisivi”.

Ti aspettavi questa tendenza a vincere 1-0?
“Sì. Sappiamo quello che vuole Gasperini, ci dà tanto in allenamento e lavoriamo tanto. Sul campo stiamo bene e le vittorie stanno arrivando. Dobbiamo continuare così”.

Sei titolare nella Roma e in nazionale. Te lo aspettavi?
“È da tanto che lavoro per arrivare a questo. La Roma mi ha cercato e voglio ricambiare la fiducia. Non voglio rimanere seduto sugli allori, spero anche il ct veda quello che sto facendo con la Roma”.

Roma tra le favorite?
“Andiamo piano. Non ci interessa dirlo, ditelo voi. Noi dobbiamo restare umili e lavorare una partita alla volta. Siamo ambiziosi e vogliamo essere i migliori, speriamo sia una lunga storia da scrivere”.

Nizza-Roma, TSIMIKAS: “Ogni partita è una finale, un privilegio essere alla Roma”

Inizia il percorso europeo della Roma: i giallorossi sono attesi in casa del Nizza, alle 21.00 all’Allianz Riviera, nella prima giornata della fase campionato di Europa League. Prima del fischio d’inizio Kostas Tsimikas ha parlato ai microfoni dei cronisti:

TSIMIKAS A SKY SPORT

Come ti senti per l’esordio da titolare?
“Sono molto contento, è da un paio di settimane che lo aspettavo. Sono pronto e sono contento di partite titolare”.

Come ti sembra il calcio italiano?
“C’è tanta passione da parte dei tifosi, quindi parecchia pressione per cercare di vincere alcune partite come il derby qualche giorno fa. Per me ogni partita è come una finale. È un ottimo campionato e ci sono giocatori di talento, è un privilegio essere qui e giocare per una grande squadra come la Roma”. 

Nizza-Roma, MASSARA: “Nessuna dicotomia con Gasperini. Pellegrini? Nessuno scenario può essere precluso”

Inizia il percorso europeo della Roma: i giallorossi sono attesi in casa del Nizza, alle 21.00 all’Allianz Riviera, nella prima giornata della fase campionato di Europa League. Prima del fischio d’inizio il ds giallorosso Ricky Massara ha parlato ai microfoni dei cronisti:

MASSARA A SKY SPORT 

È una soddisfazione vedere i volti nuovi che ha scelto, come El Aynaoui e Tsimikas, significa che c’è sinergia con l’allenatore.
“È una soddisfazione vedere la Roma, qui non c’è nessuna dicotomia, giocatori nuovi o vecchi. C’è una squadra da costruire, abbiamo lavorato per allargare l’organico e dare più scelta all’allenatore. Questa sera inizia una competizione alla quale teniamo molto”.

Il ritorno in campo di Pellegrini cambia qualcosa nelle vostre intenzioni? Le prestazioni possono cambiare la scelta?
“Il calcio evolve rapidamente, nessuno scenario può essere precluso. Siamo concentrati sul campo, ci sono molte partite. Lorenzo è forte ed è attaccato a questa squadra. Ha fatto cose importanti in passato e continuerà a farle, ma noi siamo focalizzati sul campo a partire da questa sera”.

Le prospettive in Europa?
“Affrontiamo la competizione con l’ambizione di fare bene e la consapevolezza di avere una fase campionato difficile. Abbiamo l’ambizione di competere come la Roma ha fatto in passato e vogliamo farlo quest’anno”.

Le insidie del Nizza?
“È una squadra forte, l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato ed è arrivata al preliminare di Champions. C’è stata qualche partenza in estate e ha iniziato il campionato in modo meno positivo. Giocherà in maniera speculare a noi, è fisica e aggressiva, davanti può farci male. Dobbiamo stare attenti e affrontare la gara in modo serio”.

Lazio-Roma, Zaccagni: “Abbiamo perso per un errore stupido, siamo stati superficiali. Ci è mancato solo il gol”

La Roma vince il derby di misura: termina 1-0 la stracittadina valida per la quarta giornata di campionato grazie alla rete di Lorenzo Pellegrini. Dopo la gara il biancoceleste Mattia Zaccagni ha parlato ai microfoni dei cronisti:

ZACCAGNI A DAZN

“Abbiamo preso gol per un errore stupido, avevamo anche la partita in mano e dopo ci siamo abbassati troppo. Abbiamo avuto le occasioni per pareggiare ma non ci siamo riusciti e ci dispiace. Il mister ha ragione, logico che tre punti dopo quattro partite iniziano a pesare ma è il momento di ricompattarci e andare avanti”.

La reazione anche in inferiorità numerica è il punto di ripartenza?
“Ripartire dall’atteggiamento avuto soprattutto in dieci è l’unico appiglio per andare avanti e dobbiamo ripartire da questo già nella prossima partita col Genoa”.

ZACCAGNI IN CONFERENZA STAMPA

Cosa non ha funzionato?
“L’unico errore eclatante è stato in occasione del gol subito. Ci ha tagliato un po’ le gambe, avevamo la partita in mano e siamo arretrati parecchio. Nel secondo tempo abbiamo ripreso in mano la gara, abbiamo avuto anche tante opportunità ma purtroppo il gol non è arrivato. Siamo molto dispiaciuti”.

Come state vivendo questo momento?
“Un confronto c’è già stato e ce ne sarà un altro in settimana. Alcune volte è meglio non parlare a caldo. Tre punti in quattro partite non era senz’altro quello che ci aspettavamo, è il momento di ricompattarci e tornare più forti”.

Cosa vi ha detto Sarri a fine primo tempo?
“Il mister ci ha corretto su cose tecniche e tattiche. Nel secondo tempo abbiamo tenuto bene la partite, c’è mancato solo il gol. Però ripeto: abbiamo mancato di superficialità in qualche occasione, questo non possiamo permettercelo, soprattutto in un derby”.

Cosa migliorare lì davanti?
“In settimana cerchiamo di migliorare sia la fase difensiva sia offensiva. Oggi secondo me abbiamo fatto una buona gara, ma non abbiamo sfruttato le occasioni importanti”.

Rivedere le prospettive di questa squadra?
“Questa è una squadra che ha qualità. Però viene fuori quando giochiamo come collettivo. Se facciamo errori come quelli di oggi è difficile riprendere le partite in mano. Bisogna ricompattarsi e riprendere un po’ di umiltà”.

Cosa è successo nel finale al triplice fischio?
“Quello che è successo a fine partita è tra virgolette normale. C’è stato tanto nervosismo, Guendouzi è stato espulso per l’atteggiamento che ha avuto nei confronti dell’arbitro e questi sono comportamenti che dobbiamo toglierci. Per quanto riguarda la partita col Genova, vediamo in settimana”.

Arbitro?
“Non voglio attaccarmi a queste cose. Non è quello di cui dobbiamo parlare oggi”.

Lazio-Roma, Sarri: “Abbiamo perso per un errore, meritavamo il pareggio anche nel primo tempo”

La Roma vince il derby di misura: termina 1-0 la stracittadina valida per la quarta giornata di campionato grazie alla rete di Lorenzo Pellegrini. Dopo la gara il tecnico biancoceleste, Maurizio Sarri, ha parlato ai microfoni dei cronisti:

SARRI A DAZN

Sono mancati soltanto i dettagli?
“Ci sono state 4/5 occasioni nitide per segnare e andare in vantaggio. Abbiamo perso per un erroraccio, bisogna vedere se è un errore tecnico o superficialità. Abbiamo perso in un brutto modo nonostante la buona partita. Dispiace perderla così per i tifosi e per la squadra, che non meritava di perdere”.

Errore tecnico o di superficialità?
“Tutte e due”.

Con le scelte iniziali in attacco non volevi dare punti di riferimento alla Roma?
“Il tentativo era quello, facendo inserire i centrocampisti. Nel primo tempo ci siamo riusciti due volte e abbiamo creato due occasioni da gol. Dia ha fatto benissimo tutta la settimana e mi sembrava giusto dargli quest’opportunità. Inoltre Castellanos è entrato bene. La squadra ha costruito nonostante i minuti di sbandamento dopo il gol subito. C’era Rovella in difficoltà ma non potevo usare il secondo slot per i cambi già al primo tempo”.

Si riparte dalla reazione nel secondo tempo?
“Meritavamo il pareggio anche nel primo tempo. Fino al loro gol non avevamo concesso nulla di particolare. Abbiamo sbandato sul gol, nei 7/8 minuti successivi potevamo prendere anche il secondo. Ma prima del gol non c’erano segnali di poter perdere questa partita…”.

Cosa si aspetta dal punto di vista personale dopo questa sconfitta?
“La solita incazzatura e tristezza. L’altra volta ho perso 3-0 al 20’, questo è una storia diversa”.

SARRI IN CONFERENZA STAMPA

Il derby si è perso solo per l’errore di Tavares?
“Penso di sì. Fino a quel momento non avevamo concesso nemmeno dei tiri in porta. Eravamo stati pericolosi in 2/3 occasioni con Rovella, Guendouzi e Romagnoli. Poi abbiamo sbandato per dieci minuti dopo il gol e ripreso in mano la partita. Abbiamo sbagliato a 4/5 palle gol nitide. Ci rimane un grande rammarico, per la seconda partita consecutiva abbiamo concesso pochissimo e perso per banalità e superficialità. E’ il nostro limite in questo momento, oggi sembravamo anche più pericolosi del solito. Sul gol non siamo riusciti a uscire sulla sinistra e abbiamo insistito. Non contenti poi ci mettiamo anche le espulsioni. Il limite di questa squadra è evidente, ci dobbiamo togliere di dosso anarchia, superficialità e banalità. Così diventa difficile”.

Che ripercussione può avere il derby perso?
“La ripercussione è materiale, non mentale. Domenica contro il Genoa abbiamo un solo centrocampista a disposizione. Perdere un derby a me fa male: guardi la tribuna, la Curva e pensi che hai deluso un popolo. Spero faccia male anche ai giocatori”.

Gli obiettivi sono da rivedere?
“Può darsi che riusciamo a risolvere i nostri problemi, come anche no. Ho fatto giocare attaccanti di movimento per far inserire i centrocampisti e così è successo. Dobbiamo imparare a giocare così, sul piano della qualità pura qualcosa ci potrebbe mancare. Siamo comunque riusciti a tenere la partita equilibrata nonostante tutti gli episodi contrari”.

Questa non sembra la tua squadra, come se l’avessi presa in corsa…
“Queste sono tutte storie vere in parte. Io vado al Chelsea il 20 luglio, il campionato partiva il 9 agosto e ho fatto 13 risultati utili consecutivi, che è il record di un neo allenatore in Premier League. Ci sono degli aspetti che questa squadra sta assimilando, come l’utilizzo dei centrocampisti. Il nostro vertice basso ha numeri da Jorginho, nella mia Lazio precedente non avevo questi dati. Ci stiamo anche affidando alle caratteristiche dei giocatori. Ancora non attacchiamo lo spazio con la giusta continuità, quando l’abbiamo fatto oggi siamo stati pericolosi. Qualcosa sta venendo fuori, la squadra per 70 minuti contro il Sassuolo non ha creato occasioni pericolose ma contro la Roma sì. In quattro partite abbiamo subito quattro gol: uno da angolo, uno su punizione e uno oggi così. Ma stiamo concedendo poco. Vedo degli aspetti su cui insistere”.

Rovella?
“Non era al 100%, l’azione in cui ha attaccato si era sviluppata in una maniera in cui poteva fare ben poco. Aveva dato la disponibilità a finire il primo tempo, spendere il secondo slot sarebbe stata dura da gestire fino alla fine. Il suo sembrava un fastidio a un piccolo tendine largo due millimetri, senza interesse a zone muscolari. Vediamo quello che viene fuori”.

Com’era il clima dentro lo spogliatoio?
“I giocatori sono sicuramente dispiaciuti a livello di gruppo, non vorrei che lo fossero solo per loro stessi ma anche per i tifosi”.

Chi può giocare a centrocampo a Genova? Chi è adattabile?
“A due secondo me nessuno. Vediamo in settimana, qualcosa bisogna fare”.

Reinserire Basic in lista è una possibilità?
“Può darsi, mi sembra che abbiamo due slot. È un’eventualità da prendere in considerazione”.