Juric, altra sconfitta: il Southampton crolla in casa, 0-5 contro il Brentford

Altra sconfitta per Juric e il suo Southampton, questa volta però particolarmente pesante. La squadra allenata dall’ex tecnico giallorosso è crollata in casa, davanti ai propri tifosi: clamoroso 0-5 contro il Brentford. La classifica rimane disperata: la squadra di Juric ha soltanto 6 punti, con la penultima a quota 14.

Lazio: recuperati Noslin e Lazzari. Striscione a Formello: “Senza paura, la Nord vi guarda le spalle” (FOTO)

Baroni recupera due pedine in vista del derby di domani. Oggi pomeriggio la Lazio è scesa in campo per l’allenamento a porte aperte alla vigilia della stracittadina di domani e il tecnico biancoceleste ha recuperato Noslin e Lazzari, entrambi considerati in dubbio. Anche Castrovilli si è allenato con il gruppo.

A Formello i tifosi biancocelesti hanno esposto uno striscione che recita: “Senza paura ragazzi, la Nord vi guarda le spalle!”.

Sabatini: “I Friedkin sbagliano a non affidarsi a dirigenti come Baldissoni. La Roma si guardi le spalle, la sconfitta nel derby sarebbe pericolosa per la classifica”

IL NEWYORKESE – Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, ha rilasciato un’intervista al portale e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura sotto la presidenza di James Pallotta e sul Derby della Capitale. Ecco le sue dichiarazioni.

Lei ha lavorato a Roma con una proprietà americana, sotto la presidenza di James Pallotta. Ad oggi tante proprietà americane sono sbarcate in Italia.
«La proprietà americana della Roma rappresentata da Pallotta potrei definirla la più europea, italiana, di quelle che ci sono state dopo: Pallotta è entrato subito nel contesto, ha voluto vivere in mezzo alla gente, capiva i problemi e se non li capiva se li faceva spiegare. A distanza di anni posso dire che Pallotta è stato un presidente americano ma molto vicino alla cultura italiana e al calcio europeo».

Eppure ricordo che all’epoca si rimproverava a Pallotta di non essere mai a Roma e di delegare tanto…
«Pallotta delegava ma se lo poteva permettere, perché aveva dirigenti di grande sensibilità e conoscenza, compreso me. Veniva spesso a Roma e incontrava spesso anche i tifosi. È stato un presidente importante. In quell’epoca l’ho anche un po’ sottovalutato ma lui non ha mai osteggiato operazioni di mercato, non ha mai chiesto cose che non potevano essere realizzate, ha sempre difeso gli allenatori e i dirigenti quindi è stato un ottimo presidente».

Pensa di essere stato più tutelato come dirigente di quanto non lo siano oggi i dirigenti di due società facenti capo a proprietà americane, Milan e Roma?
«Io sono stato molto rispettato ed è stata molto rispettata la mia autonomia, in questo senso sono stato molto fortunato, fortunatissimo. Oggi non è che non vengono tutelati i direttori sportivi: li hanno cancellati. Le nuove proprietà americane o i fondi americani non vogliono più il direttore sportivo: vogliono far loro con i loro scouting che si portano dietro». […]

Ivan Zazzaroni ai nostri microfoni ha detto che i modelli oggi vincenti delle proprietà americane in Italia sono quelli in cui il management è stato affidato a dirigenti italiani, come Atalanta e Inter. Anche Walter Sabatini pensa che sia questa la strada?
«Questa sarebbe la strada più consigliabile. Le faccio un esempio: Mauro Baldissoni è stato un grande direttore generale della Roma, bastava che i Friedkin l’avessero chiamato e tutti i guai che sono successi quest’anno nella gestione tecnica del gruppo non ci sarebbero stati. Appoggiarsi a qualcuno così è una cosa che i Friedkin non hanno fatto e sono certo che sia stato un errore». […]

Però è un dato di fatto che oggi le proprietà di Roma e Milan, Friedkin e Cardinale, non sono amate dai tifosi.
«Non è un segreto che i tifosi si vogliono sentire partecipi: una sensibilità evoluta coglie questa esigenza, soprattutto a Roma. Le squadre non sono delle proprietà ma della gente, e a Roma la gente ama la squadra, tanto che l’Olimpico fa il tutto esaurito tutte le partite. Ma questo privilegio non è stato sfruttato al massimo, perché la partecipazione, la gioia e l’entusiasmo dei tifosi vanno anche convogliati, invece non è successo né alla Roma né al Milan». […]

Ricordo che con Pallotta fu proprio lei a decidere di interrompere il rapporto…
«Decisi io perché Pallotta aveva chiesto a Franco Baldini di fare il suo consulente personale e non c’è nessun direttore sportivo che può accettare una soluzione come questa: tu fai il ds e combatti contro il mondo intero e il tuo presidente ha un suo consulente personale… Allora a che serve il direttore sportivo? Sia bene inteso, non ci sono colpe da parte di Baldini, che aveva solo accettato un’offerta, ma quando è successo io ho ringraziato e me ne sono andato». […]

 

Guardando avanti, domenica scenderanno in campo Roma e Lazio nel derby capitolino, lei che è stato dirigente di entrambe le squadre che partita si aspetta?
«Il derby è sempre derby, inutile chiarire l’importanza di una partita simile. Quello che posso dire è che in questo momento il risultato del derby di Roma determinerà effetti importanti. La Lazio sta vivendo un momento magico e perdere il derby sarebbe un colpo molto deludente per tutta la popolazione laziale, alla luce dello splendido campionato che stanno disputando i biancocelesti: una sconfitta rischierebbe di rappresentare un freno per una squadra lanciata. Per quanto riguarda la Roma il discorso è molto diverso perché un risultato negativo inciderebbe in maniera pericolosissima nella classifica, perché la Roma si deve guardare alle spalle: mi dispiace doverlo dire ma è una questione aritmetica. La Roma si deve guardare le spalle e deve vivere e affrontare il derby per il risultato».

Parlare di Roma che rischia di andare in Serie B non le sembra un esercizio retorico? Alla luce del valore della rosa intendo, rispetto alle competitor che lottano per non retrocedere. Per lei è un rischio concreto?
«Ma il calcio è una tragedia, io questo l’ho anche scritto, e come tragedia a volte procura danni irreparabili. Non credo neanche io, valutando il valore assoluto delle squadre, che la Roma possa rischiare però a volte le partite si perdono in maniera del tutto imprevedibile, per un episodio, un calcio d’angolo, un autogol, una situazione non controllabile. Allora speriamo…».

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“Stronger Together”: una Befana giallorossa per i bambini della Parrocchia Sant’Atanasio (FOTO)

Una Befana speciale, tinta di giallorosso, quella che l’AS Roma ha voluto far trascorrere ai bambini di una delle tante parrocchie della Community romanista. Per iniziare il 2025 con il piede giusto e ribadire l’impegno sociale del Club sul territorio, i dipendenti dell’AS Roma hanno organizzato il primo appuntamento annuale del programma di volontariato “Stronger Together” avviando una raccolta interna di giocattoli – a cui hanno aderito anche i calciatori della prima squadra – da donare per questa occasione ai bambini della Parrocchia Sant’Atanasio, nel quartiere di Pietralata. Il 3 gennaio, alla presenza della Vice Presidente del IV Municipio Annarita Leobruni, una delegazione giallorossa guidata dalla mascotte Romolo ha poi provveduto alla consegna dando vita ad un anticipo di Epifania con una tombolata e l’immancabile distribuzione di dolciumi romanisti, gentilmente offerti dal licenziatario Icam, che sono stati donati anche ad altre parrocchie della Capitale. Una tradizione, quella della Befana in giallorosso, che si rinnova e che conferma la volontà dell’AS Roma di restituire alla propria Community l’affetto e l’attenzione che riceve incessantemente nel corso della stagione. Come una grande famiglia.

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(asroma.com)

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Caicedo: “Il derby di Roma? Ne ho vissuti tanti, ma quello della Capitale è unico perché ti entra dentro”

RADIO LAZIALE – Felipe Caicedo, ex calciatore della Lazio, è intervenuto alla trasmissione della radio romana “Diario di Bordocampo” per parlare del derby di domenica. Ecco le sue parole.

Sul rapporto coi tifosi romanisti su X
“Non so perché si arrabbino tanto sinceramente. Lo sfottò ci sta, fa parte del calcio. Anche loro lo fanno con me, è così. Ci facciamo due risate, poi finisce lì”.

Sul derby di Roma
“Sono stato in diversi paesi, ma il derby a Roma è unico. Ho vissuto il derby di Manchester, di Milano, di Barcellona. Però a Roma si vive diversamente. Vai al ristorante e al supermercato e ti parlano del derby anche due-tre mesi prima. Ti entra proprio dentro. Inter-Milan è un derby pesante, ma non si vive. È una bella partita da giocare, da vedere, ma non è la stessa di quello di Roma”.

Sui battibecchi in campo
“Io e Fazio in campo ci dicevamo cose poco carine, non mi stava simpatico. Litigavamo però solamente in campo. Credo che fuori sia un bravo ragazzo”.

Salernitana: esonerato Petrachi

Termina l’avventura di Gianluca Petrachi da direttore sportivo della Salernitana. Come annuncia il club, l’ex ds giallorosso è stato sollevato dall’incarico. “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver sollevato dall’incarico il direttore sportivo Gianluca Petrachi. A lui un ringraziamento per il lavoro svolto”, la nota della Salernitana.

(salernitana.it)

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Nainggolan: “Fa male vedere la Roma così in classifica. Pellegrini? Forse gli sta pesando la fascia”

RETESPORT – In vista del derby in programma domenica Radja Nainggolan è intervenuto ai microfoni dell’emittente sportiva. Le sue dichiarazioni:

Sei in attesa di un’offerta?
“Sì ma ormai sto accettando il fatto che il calcio non è basato solo sulla qualità del calciatore ma sull’età. Io fisicamente sto bene, mi sto tenendo in forma ma alla lunga è difficile allenandosi da solo senza una squadra”.

Radja sull’esperienza in Indonesia.
“Sono andato al Bhayangkara per vedere com’era la vita: un’esperienza che mi ha soddisfatto sul piano umano. Non c’era stress nel giocare a calcio. In Indonesia stanno crescendo: Thohir sta facendo un buon lavoro che è il presidente della federazione calcistica”.

Che effetto ti fa vedere la Roma 10° a 15 punti dalla Lazio?
“Fa male. A Roma ho vissuto i miei anni migliori in cui siamo stati sempre in alto in classifica. Da quando sono andato via la squadra giallorossa non ha più giocato la Champions. Credo che la Roma stia migliorando ma ancora è lunga: sono tanti i punti da recuperare e non è facile. Fa strano vedere 3 allenatori che la pensano in maniera diversa: Paredes, ad esempio, prima non giocava mentre ora sì, Bove viene lanciato da Mourinho e poi viene ceduto. Edoardo, visto quello che ha fatto a Firenze, non lo avrei mai mandato via”.

Esonero De Rossi?
“Mi ha sorpreso: è la testimonianza dell’incapacità della società. Il club ha fatto 3 anni di contratto a un allenatore che, in quella stagione, aveva fatto meglio di Mourinho raccogliendo tanti punti e poi l’annata successiva è stato cacciato via dopo 4 partite. Insomma è inspiegabile”.

Quale è stato il derby che ti ha fatto godere di più?
“Il bilancio è sempre stato positivo. Erano partite che ti caricavano sempre di più. Noi siamo riusciti a guadagnarci la capienza dello stadio mentre ora l’ambiente è differente, soprattutto dopo l’arrivo di Mourinho, l’Olimpico è sempre pieno anche contro squadre di basso livello: ciò testimonia l’amore dei romanisti”.

Hai esordito in Serie A con Allegri, credi sia l’allenatore giusto per la Roma del futuro?
“Non lo so perché Roma non è una piazza facile. È un ambiente che, comunque, ti dà qualcosa in più e anche Dybala, che ha giocato nella Juventus, se ne è accorto”.

Prosegue Radja.
“Ho giocato tanto partite lesionato per dare un messaggio ai compagni di squadra. La cosa più importante è dare tutto in campo, poi ognuno gestisce la propria vita come ritiene più opportuno”.

Cessione all’Inter?
“Monchi all’epoca fece il doppio gioco. Io mi sentivo uno dei capitani e lui mi faceva sentire importante ma alle spalle mi stava vendendo. Io non me ne sarei mai andato via ma per me l’essere uomo è più importante di ogni altra cosa. Monchi voleva vincere alla Roma mandando vai tutti i calciatori presi da Sabatini”.

Pellegrini?
“All’epoca era giovane e si doveva inserire nella squadra ma lottava per entrarci dentro. Non lo conosco come un calciatore che soffre troppo la pressione, forse la fascia gli sta pesando”.

Leader in questa Roma?
“Sono quelli che ti tirano fuori dalle difficoltà. Leader non significa alzare le braccia e farsi vedere nei momenti dove ci sono dei confronti caldi durante la partita come fa spesso Mancini: quello è solo un aspetto dell’essere leader”.

Liverpool?
“Salah ci fece male. Anfield è stato l’unico stadio, al netto dello stadio Olimpico, in cui ho avuto i brividi e mi sono cag*to sotto”.

Dybala?
“Se sta bene fa la differenza: è un giocatore che devi sempre tenere”.

Con Laroma24.it vivi l’esperienza live della Virtus Gvm Roma 1960!

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Prima sfida del 2025 per la Virtus Gvm Roma 1960, che domani torna al Palazzetto contro la Benacquista Latina per riprendere la corsa ai playoff. Una sfida importante per la formazione capitolina pronta a riscattarsi dopo l’ultima sconfitta contro Ruvo di Puglia.

Grazie alla partnership con Laroma24.it, adesso hai l’opportunità di seguire e sostenere dal vivo la Virtus Gvm Roma 1960!

Manda una mail a marketing@virtusroma1960.it e inserisci nell’oggetto Laroma24.it per ricevere due biglietti omaggio per la sfida contro la Benacquista Latina in programma sabato 4 gennaio alle 19.15 al Palazzetto dello Sport di piazza Apollodoro 10.

L’offerta è valida soltanto per le prime cinque mail che verranno ricevute.

Derby, la Questura: “La stracittadina serale una prova di maturità per società e tifosi”

Il derby serale tra Roma e Lazio del 5 gennaio sarà una prova di “maturità” per società e tifoseria. Lo sottolinea la Questura spiegando che: “Come ribadito oggi in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, la scelta – condivisa tra Prefetto, Questore e Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza – di non chiedere la pianificazione del derby in programma il 5 gennaio prossimo in orario diverso da quello serale rappresenta un’occasione per le società sportive e le rispettive tifoserie per mostrare segni di maturità in cui anche le logiche ultrà trovino spazi di espressione colorati e folkloristici nell’ambito di una cornice di legalità”. Le misure di sicurezza saranno messe a punto in un tavolo tecnico che sarà presieduto domani pomeriggio dal questore, Roberto Massucci.

Intanto, è già stata definita la modalità di afflusso. Un arresto in flagranza di reato, 92 denunce, 91 istruttorie avviate per l’adozione di Daspo (di cui 53 già notificati ai rispettivi destinatari), 100 illeciti amministrativi contestati per violazione del regolamento d’uso dell’impianto e 15 segnalazioni indirizzate alle due società di calcio romane della serie A per la violazione del “codice etico” e l’applicazione del “mancato gradimento” a carico di altrettanti spettatori, rispetto alle quali la condotta più frequente tra quelle contestate è il tentativo di elusione dei controlli ai tornelli di accesso all’impianto, dove spesso si registra l’espediente del cosiddetto “passaggio multiplo”. Lo rende noto la Questura di Roma relativamente all’illegalità all’Olimpico.

Kings League Italia, Pizarro torna in campo: è un nuovo giocatore dei Boomers

David Pizarro torna in campo. Ritiratosi nel 2019, l’ex centrocampista della Roma parteciperà alla Kings League Italia, la nuova competizione di calcio a sette creata da Gerard Piqué e sbarcata quest’anno anche nel nostro paese. Il Pek è stato ufficialmente nominato come nuovo giocatore dei Boomers, il club di Fedez, ed è stato scelto come terza ‘wild card’.