Nuovo stadio, a metà febbraio arriva il progetto

IL ROMANISTA (A. DE ANGELIS) – Tutto procede per il verso giusto ed entro poche settimane potremo vedere il progetto definitivo per il nuovo stadio della Roma a Pietralata. Sembrano infatti risolte le questioni principali che stavano rallentando l’iter progettuale, su tutte quelle relative alla viabilità e alla mobilità.

In questi ultimi mesi sono proseguiti incessantemente i tavoli tecnici che hanno visto coinvolti gli incaricati del Comune di Roma e quelli della società giallorossa. Sarà interessante capire quali soluzioni saranno state trovate per permettere al 50% dei tifosi di raggiungere lo stadio con i mezzi pubblici (come previsto dalla delibera di pubblico interesse), come pure quelle relative ai parcheggi, o ancora come far coesistere l’impianto con le realtà circostanti, su tutte l’Ospedale Pertini su via dei Monti Tiburtini. Non preoccupa invece la problematica sollevata sulla presenza di un bosco urbano, su cui la Procura ha aperto un fascicolo. […]

La data buona in questo senso resta quella fissata (tra mille indiscrezioni e mai ufficialmente) già in passato, ovvero la seconda metà di febbraio. Data che permetterebbe anche di insediare nel frattempo il nuovo amministratore delegato della Roma (si continua a puntare su Alessandro Antonello dell’Inter), che potrebbe così presentare il progetto come primo atto della sua nuova avventura.

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Righetti: “Allegri? L’Arabia fa gola ma non credo andrà lì”

RADIO ROMANISTA – Ubaldo Righetti, notoriamente vicino a Massimiliano Allegri, ha commentato così le ultime indiscrezioni che vedrebbero l’ex allenatore della Juventus, accostato anche alla Roma, in procinto di accordarsi con l’Al Ahli per la prossima stagione: “No, alle 8.30 di questa mattina mi sembra che non sia vero. Ma ci siamo solamente sentiti per messaggio, doveva accompagnare il figlio a scuola. Se facciamo un discorso sulla Serie A dove potrebbe andare? Alla Juve no, l’Inter ha Inzaghi che non credo se ne andrà. Al Milan hanno impostato un lavoro a lungo termine con Conceicao e non credo abbia un gran rapporto con Ibra. A Napoli no, c’è Conte e anche senza di lui, non so se è convinto. So che c’era stata la Lazio qualche anno fa, ma al momento se analizziamo c’è la Roma e basta.

Ha continuato poi Righetti: “Ovviamente prende in considerazione l’estero, ha anche accelerato i corsi di inglese. Il Real Madrid? Non lo so, lui una volta l’ha rifiutato. Ogni momento comunque può essere quello giusto, non so cosa gli passi per la testa. Il panorama in Italia è quasi chiuso, e c’è questa situazione in Arabia che fa gola a tutti: guarda Pioli”.

Lazio-Udinese: scommesse anomale, indagato Okoye

Un’indagine della Procura di Udine scuote l’ambiente calcistico. Sullo sfondo c’è un flusso di scommesse anomale riferite a una delle partite dell’Udinese giocata durante lo scorso campionato. Nel registro degli indagati sono finiti il portiere bianconero Maduka Okoye, venticinquenne tedesco naturalizzato nigeriano, e Diego Giordano, imprenditore quarantenne, titolare della pizzeria Biffi di via Poscolle. Un locale quasi giornalmente frequentato dai giocatori e, occasionalmente, dai dirigenti dell’Udinese. L’accusa nei confronti dei due indagati è quella di truffa. Non è escluso che nelle prossime settimane possa aumentare il numero delle persone inquisite.

A far scattare l’indagine è stata una segnalazione giunta dalla Sisal per una serie di scommesse per importi rilevanti legata all’ammonizione dell’estremo difensore bianconero durante la partita tra Lazio e Udinese dell’11 marzo 2024. Un match vinto dai bianconeri per 2 a 1. Okoye venne ammonito dall’arbitro al diciannovesimo della ripresa per perdita di tempo. Un gesto normale per guadagnare qualche minuto quando la propria squadra vince, che diventa sospetto se però qualcuno, su quel cartellino, scommette del denaro. A rilevare la concretizzazione del sospetto è stata la Sisal, attraverso l’algoritmo creato proprio per individuare le anomalie nelle giocate, società che ha quindi segnalato la singolarità delle scommesse alle autorità competenti. È così che ha preso il via l’indagine che, su tutto, punta a verificare i rapporti intercorsi tra il calciatore e l’imprenditore prima della partita, e anche se tra loro ci sia stato un accordo per far andare a buon fine le puntate.

Gli indagati sono venuti a conoscenza dell’attività della Procura alla fine di dicembre. Okoye si è affidato all’avvocato Maurizio Conti, mentre Giordano al legale Vincenzo Cinque. La Procura ha dato mandato al personale della questura di Udine di eseguire gli accertamenti necessari.  In particolare ci sono state delle perquisizioni negli immobili frequentati dagli indagati alla ricerca delle ricevute delle giocate, ed è stato copiato il contenuto delle chat dei telefoni cellulari per scovare eventuali intese. Da quanto è emerso potrebbe esserci stato un accordo verbale tra le parti siglato durante uno dei tanti momenti conviviali ai Biffi, poi concretizzatosi in uno dei punti Sisal della città qualche giorno prima della partita tra Lazio e Udinese.

Chi indaga sta cercando anche di capire se la vicenda abbia coinvolto la criminalità organizzata, se si sia trattato di un caso isolato oppure di un tassello di un puzzle più ampio e diffuso.

I difensori di Okoye e di Giordano ostentano tranquillità. «La vicenda sta assumendo contorni più grandi di quelli che ha – è il commento di Cinque –. Il fatto contestato è totalmente insussistente». Per il legale dell’imprenditore il fatto contestato, e cioè l’ammonizione del portiere durante la partita dell’Olimpico, rappresenta un normale episodio di gioco, non diverso da altri che avvengono ogni domenica, che, tra l’altro, non ha avuto ripercussioni sul risultato finale.  «Il mio cliente è sereno – sono le parole dell’avvocato di Okoye, Conti –, al momento opportuno forniremo tutti i chiarimenti del caso. La questione è piuttosto delicata».

In questa fase di indagine la società bianconera resta alla finestra, nell’attesa di chiarire i contorni della vicenda, che potrebbe chiudersi con un nulla di fatto e quindi con un’archiviazione, o con un rinvio a giudizio.

(Messaggero Veneto)

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Serie America: così il calcio italiano si è arreso agli yankee

[…] Con la cessione del Verona agli americani di Presidio Investors sono diventate 11 le proprietà straniere in Serie A: più della metà. A fare la voce grossa sono le società a guida nordamericana, già 9, quasi la metà del totale. […] Le nuove proprietà guardano al medio-lungo termine e hanno una priorità condivisa: avere uno stadio moderno, funzionale, che sia attivo tutti i giorni.

[…] Chi compra, lo fa per un motivo: le condizioni d’acquisto. Oggi non si compra, si investe, e farlo in Italia conviene più che altrove. Il modello è quello americano ma i manager che gestiscono il club sono quasi sempre italiani. […] Le proprietà americane hanno fatto fronte comune anche in Lega Serie A, alleandosi con le grandi con cui condividono una strategia più manageriale hanno sovvertito l’equilibrio che storicamente premiava il gruppo guidato da De Laurentiis e Lotito.

(La Repubblica)

Saelemaekers: Ghisolfi vuole chiudere subito

La Roma insiste per Saelemaekers. Mentre il procuratore è segnalato a Milano, per discutere con il Milan proprietario del cartellino, Ghisolfi si è già confrontato con lo staff rossonero la scorsa settimana. L’intenzione è sistemare la questione in anticipo, quanto prima, per non far alzare il prezzo e la concorrenza. […]

Con il Milan è in ballo lo scambio definitivo con Tammy Abraham, decisivo per Conceiçao anche a Como con l’assist per Leao: i due club devono però accordarsi sulle valutazioni.

(corsport)

Frattesi si ferma e intanto aspetta ancora la Roma

Torna Mkhitaryan, ma rischia di fermarsi Frattesi. Insomma, non c’è pace per l’infermeria nerazzurra. Anche se l’eventuale stop dell’azzurro sarebbe solo di natura precauzionale. Gli accertamenti effettuati ieri, infatti, hanno confermato l’affaticamento che già accusava da qualche giorno e che non gli ha impedito di giocare uno spezzone sia contro il Venezia sia l’altra sera contro il Bologna. Con l’Empoli, quindi, non essendoci veri e propri allarmi, potrebbe rimanere fuori solo per rimettersi definitivamente in carreggiata. E il pronto recupero di Mkhitaryan, già ieri in gruppo, potrebbe effettivamente spingere in questa direzione. La decisione sul conto di Frattesi, comunque, verrà presa tra oggi e domani.

Per definire il suo futuro, invece, occorrerà aspettare che si concluda la prima fase di Champions e, quindi, la fine del mese di gennaio. In questi giorni, la posizione dell’Inter non è cambiata. Nel senso che c’è la disponibilità ad ascoltare e ad assecondare i desideri di chi non è contento. Ma solo a determinate condizioni. Che, nel caso dell’ex-Sassuolo, sempre deciso a fare ritorno alla Roma, possono essere sintetizzate con la valutazione di 45 milioni (con un piccolo margine di trattativa) per il suo cartellino e con la certezza di avere un sostituto all’altezza. […]

(Corsport)

RANIERI: “A fine stagione smetto: il club cercherà un allenatore per portare la Roma nell’élite del calcio”

RAI SPORT – Claudio Ranieri parlerà a ‘Dribbling’, storica trasmissione in onda ora il sabato alle 18.30. Un’anticipazione delle parole del tecnico della Roma che si esprime così sul futuro allenatore dei giallorossi: “Il club cercherà un nuovo allenatore in grado di portare la squadra nell’elite del calcio italiano ed europeo”.

Claudio Ranieri sembra poi fare definitivamente chiarezza su quello che succederà al termine della stagione: “A fine stagione smetto di allenare, è il momento di dire basta”.

TORRI: “Mi dicono che Svilar a giugno andrà via” – ROSSOMANDO: “A 40 milioni con rammarico lo venderei”

Tra presente e futuro. Lungo le frequenze radiofoniche, in vista di Roma-Genoa, si parla anche di mercato e delle necessità della Roma. “Mi dicono che Svilar a giugno andrà via”, dice Piero Torri. “A 40 milioni, anche se con grande rammarico, venderei Svilar”, aggiunge Marco Valerio Rossomando. 

“Rensch? Van Basten è un grande campione, se dice una cosa così mi fa pensare. Eviterei di prendere un altro terzino olandese…”, conclude Roberto Pruzzo.

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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La Roma è quella di domenica, è il 15 gennaio e non è arrivato nessuno. Ci auguravamo la Roma facesse in fretta, invece sei sempre lì. La risposta più interessante è sull’esterno: mi pare ci sia nella sua testa la volontà di giocare a quattro. Mi dicono che Svilar a giugno andrà via (PIERO TORRI, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Soulé deve abituarsi al fatto che se sbagli qualche giocata sono guai, ma magari questi mesi di stento possono essergli utili. Ranieri vuole una squadra verticale, ma quello che stiamo vedendo è esattamente ciò che non vuole (FEDERICO NISII, Manà Manà Sport Roma, 90.9) 

A 40 milioni, anche se con grande rammarico, venderei Svilar (MARCO VALERIO ROSSOMANDO, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Rensch? Van Basten è un grande campione, se dice una cosa così mi fa pensare. Eviterei di prendere un altro terzino olandese… (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport&News) 

A naso mi sembra che Ranieri faccia più affidamento sui giocatori che gli danno equilibrio, come Saelemaekers o El Shaarawy. Soulé è fuori dai radar in questo momento: per De Rossi era un titolare, poi è sceso con Juric e ora si è annullato (ANDREA DI CARO, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Calciomercato Roma, Farioli: “Voglio che Rensch rimanga qui”

Il tecnico dell’Ajax, l’italiano Farioli, ha risposto così alla domanda sul futuro di Rensch, negli ultimi giorni accostato con insistenza alla Roma: “È ancora uno dei nostri giocatori e contro l’AZ ha giocato una buona partita. Non sappiamo se sia stata l’ultima gara. Se mi chiedete se voglio trattenerlo, sicuramente risponderò ‘sì'”. Poi, chissà quanto scherzosamente, ha risposto “chiudiamo l’aeroporto” a chi gli chiedeva se si sarebbe arrabbiato in caso di cessione.

(De Telegraaf)

VIVIANO: “Il rendimento di Dovbyk è appena sufficiente” – TREVISANI: “Milan-Roma di Coppa Italia la partita più importante della stagione dei giallorossi”

All’interno delle trasmissioni delle emittenti radiofoniche della Capitale si parla di Artem Dovbyk: “Finora il suo rendimento è appena sufficiente. Sta mancando soprattutto in area di rigore, ha sbagliato diversi gol facili”, dice Emiliano Viviano. Riccardo Trevisani, invece, si sofferma sulle future partite della Roma: “Nei prossimi cinque mesi il match più importante della Roma è quello di Coppa Italia col Milan”.

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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Nei prossimi cinque mesi la partita più importante della Roma è quella di Coppa Italia col Milan (RICCARDO TREVISANI, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Frattesi? Il centrocampo è il reparto più folto della Roma, mi concentrerei su altro. Con la Fiorentina si sta lavorando a uno scambio di prestiti tra Kayode e Cristante (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport&News)

Pellegrini ha esaurito la sua esperienza alla Roma, farebbe meglio ad andare via (NANDO ORSIRadio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport&News)

Soulé? Ranieri è il terzo allenatore che non lo fa giocare, forse il problema è proprio l’argentino… (ROBERTO MAIDARadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Dovbyk? Mi aspetto molto da lui, finora il suo rendimento è appena sufficiente. Sta mancando soprattutto in area di rigore, ha sbagliato diversi gol facili (EMILIANO VIVIANORadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Inammissibile prendere 7 gol in contropiede… (LUIGI FERRAJOLORadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Dovbyk non mi piace e sta deludendo. La Roma ha speso 40 milioni per lui, quindi è giusto aspettarsi qualcosa di più (ENRICO CAMELIORadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)