Calciomercato Roma: contatti continui col Venezia per Shomurodov. Si attende l’ok dei giallorossi per chiudere oggi

Eldor Shomurodov domenica ha avuto una parte importante in Udinese-Roma subentrando nella ripresa. Ma l’attaccante uzbeko potrebbe lo stesso lasciare il club giallorosso nelle prossime ore: sono definiti “continui”, infatti, i contatti tra Venezia e Roma per chiudere il passaggio di Shomurodov in laguna già oggi. Si attende l’ok finale dei giallorossi.

 

Le cattive abitudini

LR24 (AUGUSTO CIARDI) Abbiamo passato gli ultimi sette anni a esprimere giudizi sui calciatori non rendendoci conto che li abbiamo ritenuti all’altezza o scarsi in base alla posizione in graduatoria deficitaria della Roma e non in funzione di una Roma di alta classifica, perché ci siamo via via assuefatti ai piazzamenti deprimenti. Ci siamo di conseguenza accontentati inconsciamente dei venticinque minuti di buon gioco, dei primi tempi decenti, di un paio di scorribande dei singoli, ci siamo persino esaltati per gli sparuti gol che riabilitavano tizio e caio. Per una Roma che da quinta e sesta ha iniziato poi a bazzicare il settimo posto, per poi ridursi addirittura ad agognarlo quel mediocre obiettivo. La Roma perennemente settima ha alterato il metro di giudizio sui singoli.

Ci dividiamo su Baldanzi, che nel Napoli di Conte avrebbe meno spazio persino di Raspadori. Tendiamo a esaltare Ndicka, che magari nell’Atalanta faticherebbe a trovare un posto da titolare. Ci aggrappiamo ad Angelino, che per spirito e qualità tecniche nella Roma attuale è un leader, ma che in una squadra costantemente in zona Champions League sarebbe una validissima pedina, ma alternativa ai titolari. Non ci rendiamo conto di quanto sia complicato mettere a punto la rivoluzione. Perché i tempi di bonifica sono lunghi.

Otto anni fa, per arrivare a Defrel la Roma infilava nel pacchetto dei gadget Frattesi, che oggi l’Inter è disposta a vendere per quaranta milioni. Spariamo sulla croce rossa Ghisolfi, omettendo di dire che la catastrofe ha origini lontane. Quando si lasciavano in dote Doumbia e Diawara, quando Monchi puntava Mahrez ma alla fine chiudeva per Schick e comprava per il centrocampo Nzonzi e Pastore, o quando Tiago Pinto realizzava i sogni degli altri strapagandogli Vina e Shomurodov. La Roma che in Europa ha mantenuto la rotta giusta grazie a cavalcate inaspettate o alle capacità di chi ci sa fare, in Italia è miseramente affondata. Al punto che una piazza solitamente spavalda e sfrontata nell’autoconsiderazione, ha avviato un processo di ridimensionamento dell’ego.

Pensiamoci bene: fra i calciatori e i tecnici più discussi degli ultimi anni, figurano Mourinho, Lukaku e Dybala. Davanti al nome di Allegri ci si chiede se sia il caso di puntare su di lui e se sia ancora all’altezza. Gente che ha vinto e stravinto. Gente che andrebbe seguita e ascoltata. Non a Roma. Dove invece di farci domande su calciatori e tecnici mediocri transitati a Trigoria nelle ultime stagioni, si sono aperti dibattiti sull’utilità di ingaggio di top manager e campioni.

Mourinho, Lukaku e Dybala sono da Roma?
Allegri farà giocare bene la Roma?
Quale Roma? Perché è certo che non siano funzionali in una Roma che via via si è appiattita.

Perché viaggiando nettamente sopra il livello di mediocrità, certe gente, certi campioni, non fanno pendant con un livello che irrimediabilmente si è abbassato anche alla voce ambizione. E invece di pensare a come affiancargli gente di personalità e qualità, si è cercato in loro il problema. Sia mai si fossero azzardati a diffondere il virus dell’ambizione. Facile e sbrigativo affermare che Dybala e Lukaku hanno contribuito al flop. Troppo complicato chiedersi quanti gol in più avrebbero fatto se i palloni glieli avessero recapitati calciatori diversi da Karsdorp, Celik e Kristensen. Gli ambienti non condizionano le stagioni. Ma il piattume a cui ci si è abituati, ha annacquato il senso di necessità di competitività. Ci basta un gol-cometa di Pellegrini per fare i caroselli, un’uscita palla al piede di Ndicka per chiederci se somiglia di più ad Aldair o a Juan, una mezza giocata di Angelino per urlare alla classe di Candela unita alle progressioni di Nela. Cerchiamo di capire chi non sia da Roma. Non rendendoci realmente conto che stiamo parlando di una Roma quasi da metà classifica. Perché per una Roma ambiziosa e competitiva faremmo prima a contare i pochi che potrebbero restare. Pochi pochi.

In the box – @augustociardi75

Europa League, ROMA-EINTRACHT: arbitra Obrenovic

Per l’ultima e decisiva sfida di Europa League, il fischietto di Roma-Eintracht Francoforte sarà nelle mani dello sloveno Rade Obrenovic, al primo confronto sia per quanto riguarda i giallorossi che con i tedeschi. Ad assisterlo ci saranno i connazionali Praprotnik e Kordez, con Smajc come IV uomo mentre Var e Avar del match saranno rispettivamente Brisard e Dieperink.

Nainggolan: arrestato in Belgio per traffico di cocaina. Il legale: “Non è un criminale, mi aspetto che torni in campo il prima possibile”

Radja Nainggolan, questa mattina, è stato arrestato in Belgio ed è attualmente sotto interrogatorio, come confermato dal suo avvocato Omar Souidi. L’ex centrocampista della Roma, che era tornato a giocare in patria col Lokeren, sarebbe accusato di traffico di cocaina attraverso il porto d’Anversa.

(sporza.be)

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Omar Souidi, legale di Radja Nainggolan, fa chiarezza sulla vicenda: “Il mio cliente nega formalmente il suo coinvolgimento nel traffico di droga. Mi aspetto che torni in campo a Lokeren il prima possibile. È menzionato nel dossier della Polizia, ma siamo chiari: non è ancora stato accusato. Il fatto che il mio cliente debba rispondere a determinate domande non significa che abbia a che fare con il caso. Ora siamo in attesa della decisione del giudice istruttore, il quale deciderà se volerlo rivedere o meno. La polizia ha interrogato il mio cliente e Radja ha collaborato e risposto alle domande. È un calciatore, non un criminale”.

(lesoir.be)

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As Roma: le iniziative del club al liceo di Trigoria per la Giornata della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio in ricordo delle vittime dell’Olocausto, il Club ha organizzato al Liceo Scientifico Sportivo di Trigoria una lezione di sensibilizzazione per i propri atleti-studenti.

Il corpo docente, dopo aver introdotto il tema, ha lasciato spazio alle immagini mostrando ai ragazzi il film del 2008 “Il bambino con il pigiama a righe”, tratto dal romanzo di John Boyne. Un momento di riflessione e consapevolezza su una delle pagine più drammatiche della storia dell’umanità.

(asroma.com)

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Serie A, Lazio-Fiorentina 1-2: il 4° posto ora è a 9 punti

Nel posticipo domenicale del 22° turno di Serie A, la Fiorentina espugna l’Olimpico vincendo 2-1 sulla Lazio. I gol della viola arrivano nel primo tempo, nel giro di sei minuto, tra l’11’, con Adli, e il 17′, quando raddoppia Beltran. Nella ripresa, Fiorentina in 10 per l’espulsione di Adli e Lazio che accorcia soltanto al 92′ con Marusic. Espulso anche Baroni nel finale.

Ora la Fiorentina è 6a in classifica con 36 punti, +6 dalla Roma con una partita ancora da recuperare, mentre la Lazio resta 4a a 39 punti, 9 in più dei giallorossi.

Instagram, Bruno Conti e la bandiera dedica del tifoso: “Orgoglioso di vederla sventolare in tutti gli stadi” (FOTO)

Nel settore ospiti per i tifosi della Roma a Udine sventolava una bandiera dedicata a Bruno Conti, con l’immagine di una celebre esultanza dell’ex numero 7 giallorosso. Su Instagram, Conti ha pubblicato un video che mostra la bandiera sventolata oggi al ‘Bluenergy Stadium’, scrivendo: “Grazie Riccardo, orgoglioso di vedere sventolare questa bandiera in tutti gli stadi d’Italia con la mia immagine. E io che l’ho fatto ti dico che pesa tantissimo”.

Instagram, Dovbyk: “A volte anche io mostro le emozioni…”. Rensch: “Debutto e vittoria: daje Roma!” (FOTO)

Messaggio social da parte di Artem Dovbyk, autore del gol su rigore per il 2-1 definitivo della Roma: “Un’importante vittoria lontano da casa. Ci vediamo a Roma. A volte mostro anche le emozioni…”, ha scritto l’attaccante ucraino sulla sua foto in cui esulta dopo il rigore con la vena del collo ben in vista.

 

 

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Prima volta con la maglia della Roma per Devyne Rensch che dopo la gara ha scritto in un post su Instagram: “Debutto e vittoria. Daje Roma!”.

 

 

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Ranieri: 200a vittoria in Serie A per il tecnico giallorosso

La vittoria in trasferta alla Roma mancava da 9 mesi e ha permesso al club giallorosso di regalare il 200° successo in Serie A a Claudio Ranieri. Cifra tonda per il tecnico della Roma dunque, raggiunta nella stessa giornata anche da Simone Inzaghi che in questo modo spodesta Allegri che fino ad oggi era stato l’allenatore più giovane a raggiungere quota 200 vittorie nel massimo campionato italiano.