Torquati (pres. Federazione Fisioterapisti dello Sport): “Dybala? 8-12 settimane per il recupero, poi il rientro in campo”

“La Roma ha fatto una scelta eccellente riguardo allo staff chirurgico e ha creato al suo interno un’equipe di primissimo livello per il recupero e la riabilitazione dei propri atleti. Quindi il rientro di Dybala verrà certamente gestito nei tempi giusti e nella migliore modalità possibile”. Lo ha detto Riccardo Torquati, presidente della Federazione Italiana dei Fisioterapisti dello Sport e titolare dei centri Sport Health.

“Ad oggi – ha spiegato Torquati – non è possibile fare una previsione dettagliata sulle tempistiche del rientro in campo del calciatore. Bisognerà valutare come Dybala reagirà agli stimoli e al percorso post-operatorio. Inoltre non abbiamo a disposizione una descrizione dettagliata di quello che è stato l’intervento chirurgico. Per questo tipo di infortuni la letteratura scientifica ci dice che i tempi per tornare all’attività sportiva possono variare dalle otto alle dodici settimane, in relazione agli esiti dell’operazione, della riabilitazione e dell’adattamento dell’atleta ai carichi. Solo successivamente si valuteranno le tempistiche del rientro in gruppo del calciatore”.

Il fisioterapista ha poi analizzato le diverse tappe del recupero che il calciatore argentino dovrà affrontare nei prossimi mesi. “Il percorso riabilitativo consisterà in una prima fase di biostimolazione del tessuto operato, quindi della parte tendinea del muscolo semitendinoso sull’inserzione distale, verso il ginocchio. Nella fase successiva verranno iniziati ad attivare i muscoli sinergici del semitendinoso e gli antagonisti, ovvero il quadricipite e il polpaccio per dare supporto al muscolo e al tendine operato. Nello step seguente del percorso riabilitativo si lavorerà sulla forza, l’eccentrica e l’elasticità, perché l’intervento chirurgico comporta una ritrazione dei tessuti e un nuovo adattamento, di conseguenza questo tipo di lavori saranno fondamentali per scongiurare danni ai muscoli vicini a quello operato quando Dybala tornerà a giocare. La parte finale della riabilitazione si svolgerà in campo, insieme al personale dello staff che si occupa del recupero di infortuni. La Roma ha inserito nel suo organico una figura specifica, incrementando la proposta ai propri atleti, e oggi si pone tra le società di eccellenza da questo punto di vista. L’ultima fase che precederà il rientro in campo di Dybala sarà il reinserimento in gruppo dell’atleta” conclude Torquati.

Capozucca: “Gasperini andrebbe bene alla Roma e in tutte le squadre. Petrachi già lo aveva contattato…”

TELE RADIO STEREO – Negli ultimi giorni il nome di Gasperini è stato nuovamente accostato alla Roma con insistenza. A parlare dell’allenatore dell’Atalanta, questa mattina, è stato il direttore sportivo Stefano Capozucca, che insieme a Gasperini ha condiviso l’esperienza al Genoa.

Gian Piero Gasperini verrà alla Roma?
“Bisogna chiederlo a lui. L’ho sentito che era contento per il premio che ha ricevuto a Roma, gli hanno chiesto tutti della Roma. Poi è andato a Firenze, dove è arrivato secondo visto che ha vinto l’Europa League e ha fatto bene anche in campionato”

Sarebbe il tecnico giusto per la panchina giallorossa?
“Io ho due fratelli, ma Gasperini per me è più di un fratello. Siamo molto legati, siamo stati molti anni insieme. Abbiamo cominciato l’avventura insieme al Genoa, per me Gasperini andrebbe bene alla Roma così come in tutte le squadre. Lo ritengo tra i 5-6 allenatori in Europa. Continuo a dire che sia pronto per una big. L’esperienza all’Inter non si può neanche chiamare esperienza, è durata 5-6 partite ed è cominciata male per finire peggio. E’ arrivato a Milano dopo il triplete dell’Inter, non si ha avuta la pazienza di aspettarlo. Per lui parlano i fatti a Bergamo, dove ha fatto un capolavoro”

Conoscendo l’ambiente e la piazza di Roma, Gasperini realmente sarebbe un profilo giusto?
“Roma è una grandissima piazza, il pubblico è qualcosa di straordinario. C’è un entusiasmo eccezionale, ma chiunque arrivi a Roma non può vincere subito. Bisognerebbe fare una programmazione e vedere la proprietà che cosa mette a disposizione per costruire la squadra. La Roma è una buona squadra, ma va migliorata. La Juventus per me non poteva competere con Napoli e Inter, che hanno organici differenti, e così la Roma. Come allenatore Gasperini secondo me ha un grande pregio: arriverebbe in una piazza che ha bisogno di risultati importanti e soprattutto lui i giocatori li migliora. Questo è indiscutibile”

Quanto lavora sotto il profilo atletico Gasperini e come fa rendere così bene i giocatori?
“Li fa Gasperini i programmi, fa allenamenti diversi da tutti. Qualche giocatore ha abbandonato l’Atalanta perché non riusciva a tenere i ritmi. Con Gasperini si lavora molto, lui e Conte sono i due allenatori che lavorano di più in Italia. Gasperini è una persona di un certo tipo sul campo, e un’altra persona fuori dal campo. Lui non guarda in faccia a nessuno. Alla fine però i giocatori con lui si migliorano. Lookman all’Atalanta è esploso, aveva qualità ma Gasperini lo ha fatto diventare un giocatore di livello internazionale. Anche Retegui, al Genoa ha fatto bene ma poi… lui ha il grande merito che migliora tantissimo i giocatori, per me è un allenatore importante. Con lui devi essere sempre al top, non ammette pause”

Quali possono invece essere le cose da migliorare da Gasperini?
“Probabilmente la sua sincerità nelle interviste, a volte bisogna essere più diplomatici. Glielo dico, ovviamente. A Roma specialmente, dove ci sono radio e stampa: ogni taxi ha la radio accesa sulla Roma. E’ normale che se uno dice delle cose viene amplificato. A Bergamo le cose che vengono dette non vengono amplificate, a Roma invece sì” 

Gasperini era stato vicino ad allenare la Roma in passato?
“Sì, già in passato era stato vicino alla Roma. Ai tempi Petrachi lo aveva contattato ma poi c’è stato qualcosa all’interno”

Che idea ha di Ranieri e della società giallorossa?
“Ranieri vuol dire fiducia, per parafrasare una pubblicità. E’ romanista e già quello è molto importante per tifosi e piazza. La società è un po’ assente. Oggi alla fine vedo che le società che hanno qualche problema sono tutte quelle che hanno qualche problematica di gestione societaria. Marotta alla Juve era una macchina perfetta, va all’Inter e ora l’Inter funziona. Il Milan con Galliani era una società vincente, ora non si sa neanche chi comanda”

Che cosa ne pensa dei direttori sportivi italiani?
“Per me in Italia ci sono dei bravi direttori sportivi, abbiamo conoscenze dappertutto. Monchi per esempio è considerato un direttore sportivo bravo, ma è arrivato a Roma ed è fallito: la Roma è sempre la Roma. Lo straniero ha sempre qualche difficoltà caratteriale, di convivenza anche con la stampa. Sabatini invece è stato diverso, è un italiano e conosce il calcio italiano. Sono per i direttori italiani”

Stadio Roma: ieri rilievi topografici dell’area con droni

Continuano i lavori preparatori per la presentazione del progetto definitivo della Roma per il nuovo stadio che dovrà sorgere a Pietralata. Come fa sapere su X il giornalista Alessio Di Francesco, in attesa che riprendano gli scavi archeologici, ieri sono state svolte attività di sorvolo con droni per rilievi topografici nell’area interessata del progetto.

 

Con LaRoma24.it vivi l’esperienza live della Virtus Gvm Roma 1960!

Dopo l’importante vittoria contro la capolista Roseto, la Virtus Gvm Roma 1960 torna al PalaTiziano nell’atteso derby contro la Luiss. Un’altra gara di alta classifica e l’obiettivo di non fermarsi nella lunga e avvincente corsa ai playoff.

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Manda una mail a marketing@virtusroma1960.it e inserisci nell’oggetto LaRoma24.it per ricevere due biglietti omaggio per la sfida contro la Luiss in programma sabato 26 marzo alle 20.30 al Palazzetto dello Sport di piazza Apollodoro 10.  L’offerta è valida soltanto per le prime cinque mail che verranno ricevute.

Everton: vietato il ‘rosso’ nel nuovo stadio. Anche il ketchup diventa blu (FOTO)

L’Everton non prevederà il rosso, colore tipico dei rivali del Liverpool, nel nuovo stadio. Tutto deve richiamare al “blu” sociale, ketchup compreso. In una foto pubblicata dalla pagina ‘Il calcio inglese’, infatti, si vede come il tipico hot dog abbia sopra il ‘giallo’ della maionese ma con sopra un ketchup di colore blu.

L’Everton si trasferirà nel nuovo impianto da 52.888 posti dalla prossima stagione, nel frattempo sta svolgendo ‘prove tecniche’ con gare giovanili.

 

Calciomercato Roma, dall’Argentina: Paredes tornerà al Boca dopo i Mondiali del 2026

Dall’Argentina continuano le speculazioni riguardo il futuro di Paredes che nei giorni scorsi, dal ritiro della Nazionale, ha confessato come esista una clausola a favore del ritorno al Boca Juniors nel suo recente rinnovo con la Roma.

Ora, come fa sapere il quotidiano argentino, i dirigenti del Boca Juniors si sono espressi così sulla situazione: “Non è il momento di parlarne, vedremo. Tutto è chiaro da entrambe le parti. Paredes aveva già detto un mese fa che non era il momento di tornare. Ha un altro anno di contratto con la Roma e non interferiremo. Probabilmente tornerà dopo il Mondiale del 2026”.

(Olè)

Intanto l’argentino ha scambiato la maglia con Camilo Rey, giovane centrocampista del Boca Juniors, con lo scatto che è finito rapidamente sui social.

 

Risultati, boccaloni, solfiti e porte-malheur

LR24 (AUGUSTO CIARDI) – Campioni del mondo di “Che peccato!”, vantiamo una bacheca piena di coppe “A testa alta”. Impanati e impantanati sempre di più nella mediocrità dialettica che predica di identità e costruzioni a scapito della praticità. La new age del calcio salottiero filosofeggia sulle banalità. “Le squadre devono avere un’identità definita”. Come se quarant’anni fa le squadre di Trapattoni non fossero riconoscibili. Come se Capello e Lippi non abbiano lasciato tracce, come se Mourinho e Allegri e Simeone debbano tornare alla prima elementare, apprendendo da chi davanti a una telecamera o in punta di penna insegna il calcio, la vita e svela il futuro. Alla fine conta soltanto e sempre il risultato. È il risultato che svela, presente e futuro.

Guardate che farsa sta andando in scena a Torino. Dalle stelle alle stalle, Thiago Motta ha sedotto e poi è stato abbandonato nell’umido dagli stessi che lo hanno usato come e più di De Zerbi. Juventus eliminata dalla Champions, buttata fuori dalla Coppa Italia e quinta in Serie A. Risultato? Conta il risultato. Vanno a farsi friggere i percorsi, i progetti e le costruzioni, quelle dal basso. Motta il Profeta esonerato con una telefonata, e ora fioccano le ricostruzioni, per gettare ombre sul suo operato. Gli stessi che dopo la vittoria a Lipsia lo incoronavano re, ora lo riempiono di pecette, descrivendolo come distaccato dalla realtà, quasi ottuso, presuntuoso e fuori dal mondo. Auguri a Motta, un allenatore bravo che ha avuto la sventura di essere usato, appunto, da chi elogiando lui altro non voleva screditare il predecessore, Allegri.

Un po’ come fu usato De Zerbi quando la solita cricca combatteva una battaglia stupida contro Mourinho. Salvo accannarlo dopo la sconfitta pesante subita dalla Roma di De Rossi. Fanbase che manco porta troppo bene. Che fa danni, perché aumenta a dismisura le aspettative su chi deve ancora dimostrare tanto.

Hasta la rivolucion! Fino a quando fa comodo. Dalla casa madre juventina decidono di fare emergere i nei dell’italo-brasiliano per giustificare il cambio di rotta e scaricare il barile sul tecnico. E i media nazionali spurgano inchiostro, cancellando mesi di narrazione avveniristica. Motta nel cesso, si tira lo sciacquone, e ora il nuovo manifesto è: la Juventus ha bisogno di allenatori pragmatici! Chi si azzardava a dirlo mesi fa, veniva bruciato in piazza come gli eretici. Informazione nazionale double face.

Il vanto del gioco dimenticando il risultato, stesso copione pure in Nazionale. Quella di Spalletti ha giocato bene una manciata di partite inutili, facendo una figura miserrima agli Europei ed essendo stata tenuta in ostaggio dalla Germania a Dortmund. Ma giammai che si muova una critica. Si tiene il punto per quanto maturato nel secondo tempo, quando i tedeschi avevano staccato la spina. Ci si aggrappa a un rigore dubbio negato dal VAR, e già si prepara la sfida a Haaland in un girone ridicolo di qualificazione ai Mondiali, manco fosse la Superlega delle nazionali. In altri Paesi, commissario tecnico e presidente federale sarebbero stati defenestrati dopo la figura indecente della scorsa estate. Qua al massimo si dà la colpa dello sfacelo ai bambini che non giocano più a pallone nei cortili.

La Germania è più forte? E proprio per questo un tempo si sarebbe provato a contenere e ripartire (non useremo la parola contropiede per evitare l’evirazione). Oggi, invece, per opporsi a Musiala e compagni si tentano i passaggetti nella propria area e a ridosso della stessa, zone albergate da belli de mamma esaltati dalla cronache nazionalistiche ruffiane, che urlano al fenomeno per calciatori normali tendenti al buono, figli di una generazione di ragazzi che da quando sono piccoli vengono rincoglioniti dai media e dagli allenatori che scimmiottano gli dei del pallone. I danni del guardiolismo. Tentativi di imitazioni del più grande di tutti, che non è replicabile.

A Roma questa moda va e viene, a seconda delle antipatie. Se c’è Mourinho esonerato si “usa” De Rossi. Ricordate? La squadra è forte, è il portoghese che la svilisce. Risultato? Aspettative eccessive sul giovane allenatore, che meritava di essere accompagnato e che invece è stato, appunto, usato. E se nomini Allegri, c’è chi bussa a Farioli. Legittimo, se non fosse che chi ha gusti moderni, non tollera coloro che la pensano diversamente. Un tempo la parola bollito faceva venire in mente le taverne piemontesi. Oggi è l’espressione più usata da chi, non potendo contare sulla forza delle idee, mette in piedi teatrini mediatici che al massimo possono fare breccia tra gli adolescenti superficiali che bazzicano i social o negli adulti boccaloni che si bevono di tutto, dai vini pieni di solfiti alle cazzate propinate dai media. Quelli che consideravano Ancelotti un vecchio rincoglionito. Imboccati da comunicatori impreparati.

In the box – @augustociardi75

“Pepito day”: anche De Rossi alla partita d’addio di Giuseppe Rossi. Ospiti d’eccezione Ranieri e Ferguson

Giuseppe Rossi, ex talento della Nazionale e della Fiorentina, ma anche del Manchester United e Villarreal, saluta il calcio con una partita d’addio trasmessa in diretta e gratuitamente su Dazn, broadcaster esclusivo in Italia dell’evento: il ”Pepito Day”. Lo scrive la piattaforma digitale. La partita amichevole di addio al calcio di Giuseppe Rossi, prevista per sabato 22 marzo alle 18, si svolgerà in uno degli stadi che ha ospitato il talento azzurro, l’Artemio Franchi di Firenze.

Insieme a lui i campioni che lo hanno accompagnato durante la sua straordinaria carriera. Tra i partecipanti, Antonio Cassano, gli ex viola Gabriel Omar Batistuta, Francesco Toldo, Luca Toni, Borja Valero, Sebastian Frey, ma anche campioni del mondo come Fabio Grosso e Daniele De Rossi. Ospiti d’eccezione, Sir Alex Ferguson e Claudio Ranieri.

Dybala: sarà operato per la lesione al tendine. L’argentino: “Tornerò presto e ancora più forte” (FOTO)

Paulo Dybala sarà operato per la lesione al tendine riportata durante Roma-Cagliari, quando l’argentino è stato costretto ad uscire pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. Lo fa sapere il club giallorosso con una nota:

“Paulo Dybala si sottoporrà nei prossimi giorni a intervento chirurgico a seguito della lesione del tendine semitendinoso sinistro.  Il calciatore e la società hanno deciso di comune accordo che fosse la strada corretta per un recupero ottimale dall’infortunio.   

A Paulo i migliori auguri di pronta guarigione, ti aspettiamo!”

Sui social è arrivato anche il commento di Dybala che scrive: “Cari amici, innanzitutto vi ringrazio di cuore per l’affetto che sempre mi dimostrate. Dopo i risultati degli esami e aver valutato diverse opzioni, ho deciso di sottopormi a questo intervento ora per tornare il prima possibile. Anche se sarò momentaneamente lontano dal campo, continuerò a sostenere i miei compagni della Roma in questa fase cruciale del campionato e la nostra Nazionale, che seguirò come un tifoso in più durante queste partite di qualificazione. Tornerò presto, ancora più forte, promesso. Ci vediamo in campo! Forza Roma e vamos Argentina!”.

 

 

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La stagione di Paulo Dybala potrebbe dunque essere conclusa con due mesi d’anticipo, con tempi di recupero dall’operazione che possono essere previsti in circa tre mesi come fa sapere l’emittente radiofonica.

(Retesport)