MILAN-ROMA: le pagelle. ANGELINO “SOS” 6 – DYBALA “Innocuo” 4,5 – HUMMELS “Anche tu no” 4,5

LAROMA24.IT – La Coppa Italia era uno degli obiettivi stagionali e ora la Roma dovrà vedere come finirà da casa. E potremmo aver detto tutto, ma purtroppo è solo l’inizio. Ranieri stupisce tutti lanciando Shomurodov e Pisilli al posto di Dovbyk e Pellegrini e il campo non gli dà ragione, tanto che dopo 45′ è costretto a cambiare la formazione con 3 cambi. Partita subito in salita quando Svilar commette un errore che apre la strada al gol del vantaggio rossonero, Pisilli confeziona il contropiede rossonero che porta al secondo. Nel secondo tempo Dovbyk riempie l’area e ci mette poco a segnare, ma la gara è in salita per la Roma e in discesa per il Milan, infatti arriva il terzo gol rossonero. Estremamente negative le prestazioni di Dybala, Celik e Hummels: il primo è il grande assente di serata, dopo i fuochi d’artificio della gara di campionato, con tanti errori e altrettanto fumo. Il turco gioca 45′ in apnea e il tedesco mette la firma su due dei tre gol subiti. Se sbaglia anche lui, sono guai. Per quanto riguarda Ranieri, il giudizio al proprio operato lo ha dato da sé: tre cambi dopo 45′, è una mossa disperata che mette a nudo tutti i suoi errori di serata.

SVILAR 5 – Secondo errore grave in due partite, ma a questo non c’è rimedio. La sua respinta sbagliata stende il tappeto rosso all’1-0 rossonero. Incerto.

CELIK 4,5 – In difficoltà dal primo all’ultimo minuto passato in campo. Ranieri lo leva per disperazione, ma ormai il danno è fatto. DAL 45′ RENSCH 5,5 – Entrare sul 2-0 contro gente di gamba e qualità (prima Jimenez, poi Leao) è un mestiere usurante. Boccheggia.

HUMMELS 4,5 – Prestazione da incubo per la colonna difensiva giallorossa. Due suoi errori marchiani indirizzano la qualificazione verso Milano: il problema è che in genere lui risolve problemi, non ne crea. Anche tu no. DALL’80 NELSSON SV:

NDICKA 5 – Fatica tutto il tempo, sbaglia tanto, non sfigura solo perché gli altri si prendono la scena in negativo.

SAELEMAEKERS 5 – Quanti errori per il belga. I compagni lo cercano, ma lui infila un errore dopo l’altro, a volte mostrando anche una leggerezza che sfocia in superficialità. Serata no. DALL’80’ EL SHAARAWY SV

PAREDES 5 – Quando può guardare la porta avversaria non fa neanche male, e lo dimostrano le geometrie saltate una volta uscito lui, il problema è tutto quello che succede alle sue spalle o attorno a lui. DAL 45′ PELLEGRINI 5 – Entra nel ruolo di esterno sul 2-0 per il Milan e fatica a entrare nel vivo del match. Con un inserimento in area propizia un autogol rossonero, ma viene annullato.

KONE 5,5 – La sensazione è che non gli dispiacerà riposare. Boccheggiando si sposta sul rettangolo verde nel tentativo di tamponare gli errori degli altri, ma la lucidità è altrove. Lotta, spesso solo. 

PISILLI 5 – Ranieri gli dà ancora fiducia nonostante il momento poco positivo, ma arriva un’altra gara insufficiente. La traversa del primo tempo non pareggia i tanti errori in mezzo, come quello che dà il via al contropiede del 2-0. Confusione.

ANGELINO 6Segna, fa segnare, difende sulla linea di porta: il problema è che non può giocare da solo. Unica luce in una serata nera per tutti. Sos.

DYBALA 4,5Da Milano a Milano, da eroe a peggiore in campo, tutto in 180′. L’argentino inizia male, sbagliando un colpo di testa semplice, e finisce peggio, quando con il mancino sbuccia una buona sponda di Pellegrini. Volteggia per il campo senza costrutto. Innocuo.

SHOMURODOV 5,5 – Il nome più digitato nelle chat romaniste nell’immediato pre-partita. Non gioca bene, ma rispetto ad altri fa un figurone. Troppo poco in ogni caso. DAL 45′ DOVBYK 5,5 – Entra e segna, forse si chiede il perché della panchina, poi finisce schiacciato dalle maglie rossonere. Poco reattivo e attento in occasione del gol annullato.

RANIERI 4,5La formazione iniziale è sbagliata, la scelta di sostituire Paredes non paga, qualche giocatore rimane in campo ben oltre il necessario, il Milan ha tante, troppe, ripartenze che fortunatamente spreca: se questa sera non è stato tutto sbagliato, poco ci manca. Al tecnico giallorosso non riesce l’ennesima mossa a sorpresa, e questa volta forse non se ne sentiva il bisogno, e la Roma saluta un obiettivo stagionale. I tre cambi dopo 45′ sono un’ammissione di colpa che gli fa onore, ma il risultato purtroppo non cambia.

La rivoluzione della rivoluzione: il mea culpa di Ghisolfi

LAROMA24.IT – Hanno bocciato il mercato estivo della Roma, chi sia stato…beh, si sa. La scelta della canzone non è casuale, basta seguire un po’ di cronaca: la Roma è stata così a lungo ferma sul mercato che in questa piazza particolare, diciamo così, si è arrivati anche a parlare di un concerto serale a due giorni da un match. Il nulla assoluto, più o meno l’effetto prodotto da molti acquisti estivi targati Souloukou-Ghisolfi

In estate erano arrivati Dahl, Sangaré, Le Fée, Soulé, Hermoso, Hummels, Koné, Saud, Ryan, Saelemaekers e Dovbyk. Il primo non ha mai giocato o quasi, non era minimamente considerato: ha salutato, dopo esser stato proposto a destra e a manca. Al suo posto è arrivato Salah-Eddine. Il secondo, a quanto pare, è stato preso per la Primavera. Il terzo è in Inghilterra, è già stato ceduto (nelle speranze e nelle intenzioni del club), dopo un investimento di “soli” 23 milioni di euro e praticamente non lo abbiamo mai visto. Il ruolo da vice Paredes è ora condiviso tra Gourna-Douath e Cristante, quest’ultimo ancora a Trigoria non per volontà della dirigenza giallorossa ma per mancanza di offerte: Enzo di chance praticamente non ne ha quasi mai avute, ma ciò che conta è il risultato, è altrove e sta facendo vedere cose interessanti. Il quarto è stato preso per fior di soldi e soprattutto per fare il titolare nello scacchiere di Daniele De Rossi, allontanato in fretta e furia e in circostanze e modi grotteschi. Fino alle ultime partite era stato malinconicamente in panchina, riserva fissa, con tante squadre che lo volevano e lui che era combattuto perché non sapeva se restare all’ombra di Dybala (e di Saelemaekers, a volte di Baldanzi…) o se andare. Le chance arrivate nelle ultime partite lo hanno convinto a restare. Poi c’è Hermoso, anche lui andato via: arrivato a costo zero a mercato finito dopo aver parlato con De Rossi, ora è parcheggiato al Bayer Leverkusen perché alla ricerca di minuti. E quindi serviva un altro difensore, anche se già te ne serviva uno prima, alle spalle di Mancini, dove al suo posto (o di Hummels se questi non c’era) sono stati utilizzati un po’ tutti, da Celik fino a Zalewski, fino a Cristante. È arrivato Nelsson, il campo ci dirà, ma il vice Mancini è finalmente arrivato, seppur con diversi, troppi, mesi di ritardo.

Finalmente le note positive: Hummels e Koné. Il primo dopo l’horror show targato Juric (e Souloukou-Ghisolfi) ha finalmente ripreso possesso delle chiavi di casa sua, ovvero la titolarità. Mai più senza, ovviamente. Il secondo, probabilmente IL colpo dell’estate, è arrivato grazie a Daniele De Rossi, eredità dell’ex tecnico giallorosso, è stato un investimento benedetto, praticamente perfetto: è il giocatore con il rendimento più alto e continuo da inizio anno. Saud è un capitolo a parte, sicuramente non è un giocatore ritenuto affidabile, visto che non gioca mai. Al posto suo Ghisolfi avrebbe sicuramente potuto prendere un giocatore utile alla causa: così non è stato ed è successo a gennaio, con Rensch. Ryan, è un altro giocatore arrivato in estate che già ha salutato. Strano, veramente strano che una squadra che nel 2024 ha avuto 4 allenatori, ha visto andare via dirigenti importanti (ancora non sostituiti, come il CEO: ve lo ricordate?) veda gente chiedere la cessione. 

Dovbyk, invece, è una delle altre note positive del mercato giallorosso: 12 gol e 2 assist, molte reti decisive ai fini del risultato, il tutto mostrando ampi margini di crescita e tanto materiale sul quale poter lavorare in ottica futura. Con tre allenatori diversi e senza una squadra che giocasse per lui e non su di lui come ultima risorsa è riuscito a segnare 12 gol e a non sfigurare. In una stagione drammatica come quella giallorossa sta riuscendo comunque a lasciare il segno. Saelemaekers, poi, l’altro colpo perfettamente riuscito: in giallorosso sta giocando a livelli che finora non aveva mai toccato, neanche a Bologna, fra gol, duttilità e assist.

Dopo aver speso tanti, tantissimi, soldi in estate, la Roma stessa ha di fatto giudicato negativamente il mercato e quindi l’operato di Ghisolfi. Un po’ tutti ci aspettavamo una sessione invernale più aggressiva ed è successo quasi tutto nelle ultime 24 ore. Dopo il mercato estivo la rosa era gravemente incompleta, il 4 febbraio dopo due sessioni di mercato e tantissimi soldi spesi (o impegnati) all’appello manca ancora un vice Dovbyk: non è accettabile. In caso di fastidi o influenze per l’ucraino, in campionato o nelle fasi finali di una coppa, il titolare della Roma sarebbe Shomurodov. Se ce lo avessero detto ad agosto avremmo riso. R piccola, per carità, abbiamo già dato.

Ricordate la rivoluzione fatta circolare dai Friedkin per alzare fumo e polvere negli occhi dei tifosi inferociti, stuzzicando gli appetiti beceri di un popolo deluso, arrabbiato, ferito, indirizzando il fuoco verso i soliti capri espiatori, i “senatori” (uno di quei due si è rilanciato con gol e cose utili)? Solito populismo applicato al calcio, anche perché se prendete la rosa di quest’anno e quella di maggio scorso risulta evidente come la rivoluzione sia già avvenuta. In panchina, in campo, dietro la scrivania. Non del tutto, quest’ultima.

Una nota di merito, però, la merita Ghisolfi: non ha insistito sui propri errori, ha capito di aver sbagliato, ha trovato soluzioni in uscita per gli acquisti che si sono rivelati sbagliati o inutili (per diversi motivi). Umiltà sì, tempismo no, capacità comunicativa addirittura meno, idee tante, perché i profili arrivati sono interessanti e futuribili, soprattutto Gourna-Douath, potenzialmente un altro colpo stile Koné, per il presente e per il futuro, quando Paredes sarà finalmente (per lui) accontentato con il ritorno in Argentina. Ora sarà il campo a parlare e da quando c’è Ranieri l’unico settore davvero funzionante in casa Roma.

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MILAN-ROMA: i convocati di Ranieri. Prima per Nelsson, Gourna-Douath e Salah-Eddine (FOTO)

Claudio Ranieri ha diramato la lista dei giocatori convocati per la partita di domani sera contro il Milan. Presenti i tre nuovi acquisti Nelsson, Gourna-Douath e Salah-Eddine. Ecco l’elenco.

Portieri: De Marzi, Gollini, Svilar;
Difensori: Angelino, Celik, Hummels, Ndicka, Nelsson, Rensch, Salah-Eddine, Sangaré, Saud;
Centrocampisti: Baldanzi, Cristante, Gourna-Douath, Koné, Paredes, Pellegrini, Pisilli, Saelemaekers;
Attaccanti: Dovbyk, Dybala, El Shaarawy, Shomurodov, Soulé.

FOTO – Trigoria: il primo giorno di Salah-Eddine e Gourna-Douath. Dal saluto di Ranieri a quello di Pellegrini e Dybala

Oggi è stato il primo giorno a Trigoria per due dei nuovi acquisti giallorossi dell’ultimo giorno di mercato, Salah-Eddine e Gourna-Douath. Il club giallorosso ha pubblicato sul proprio sito la gallery dell’arrivo dei due nuovi giallorossi, dal saluto di Ranieri a quello di Pellegrini, Dybala e Dovbyk.

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PORTO-ROMA: info biglietti. Domani parte la vendita (COMUNICATO)

Alle 21:00 di giovedì 13 febbraio la Roma scenderà in campo in Europa League in casa del Porto. La società giallorossa ha pubblicato il comunicato con le info utili per i biglietti. Ecco la nota del club:

Dalle ore 12:00 di mercoledì 5 febbraio possono essere acquistati i biglietti di Porto-Roma, gara d’andata dei playoff di Europa League, in programma giovedì 13 febbraio alle 21.
La procedura online prevede l’acquisto di un voucher pdf che darà diritto alla ricezione via mail del biglietto valido per l’accesso al settore ospiti dello Stadio Dragao di Oporto. In tutte le fasi di vendita potrà essere acquistato massimo un biglietto per transazione. Il biglietto (titolo di accesso per lo stadio, formato PDF) sarà inviato all’indirizzo mail indicato in fase di acquisto del voucher, entro le ore 18 di martedì 11 febbraio 2025.

Fasi di acquisto

PRELAZIONE ABBONATI PLUS 24/25: riservata ai titolari di Abbonamento Serie A con formula PLUS sottoscritto per la stagione 2024/25.

Questa fase scatterà alle ore 12:00 di mercoledì 5 e terminerà alle 15:00 di giovedì 6 febbraio 2025. Per finalizzare l’acquisto dovrà essere inserito, nell’apposito campo di login, il PNR dell’abbonamento PLUS Serie A 24/25 e la data di nascita.

EVENTUALE VENDITA LIBERA: dalle ore 15:00 di giovedì 6 alle 18:00 di venerdì 7 febbraio 2025.

Prima di procedere all’acquisto è obbligatorio creare un account personale MYASR e potrà essere acquistato un solo voucher per transazione ed account.

Prezzo dei biglietti

Settore Ospiti (settori 47-50, Capienza 2.502 posti): 22€ 

Disabili in sedia a rotelle (settori 23-24, 12 posti disponibili): 15€ incluso accompagnatore. 

L’acquisto del biglietto per questa partita non costituirà alcun diritto di prelazione per le trasferte successive

(asroma.com)

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ROMA-NAPOLI: le pagelle. ANGELINO “Tiratore scelto” 7 – SAELEMAEKERS “Miccia” 7 – PISILLI “SPAESATO” 5

LAROMA24.IT – Prima del fischio d’inizio, formazione alla mano, l’aria non era delle migliori. Ranieri, però, ne sa una più del diavolo e alla fine la sua Roma esce dal giardino di casa con un punto che pesa e vale tanto, anche perché conquistato raggiungendo anche l’altro obiettivo di serata, ovvero far riposare un po’ i titolari, quanti più possibile. Brillano Angelino e Saelemaekers: il primo segna ancora, con un mancino velenoso e imparabile, il secondo accende la squadra aggiornando lo stradario della squadra con itinerari fino a quel momento inesplorati. Le note stonate sono Svilar e Mancini, colpevoli in occasione del gol del Napoli, oltre a Cristante e Pisilli, quest’ultimo mai nel vivo del match.

SVILAR 5,5 – Frettoloso e superficiale nella lettura della situazione che porta al gol di Spinazzola. Deve fare un bel regalo ad Angelino.

RENSCH 6 – Due indizi fanno una prova. Il nuovo acquisto giallorosso conferma le buone impressioni della prima uscita e ne aggiunge di nuove. DALL’80’ BALDANZI SV

MANCINI 5,5 – Soffre Neres, ancora di più soffre Spinazzola. In generale soffre e basta, aiutando Svilar ad aprire la via al gol dell’amico ed ex compagno. Impulsivo.

NDICKA 6,5 – Sulle sue spalle la linea difensiva giallorossa e tra le braccia Lukaku, a cui non lascia mai mezzo millimetro. Roccioso.

ANGELINO 7 – Letale il mancino che regala il punto alla Roma, sostanziosa e propositiva la sua prestazione. Lo spagnolo spinge e si propone fino a trovare il pertugio giusto. Tiratore scelto.

CRISTANTE 5,5 – La ruggine della lunga assenza dal 1′ si fa sentire e la sua prestazione è ricca di imprecisioni. Arrugginito. DAL 64′ DOVBYK 5,5 – Ranieri lo inserisce con altri titolari per cercare la svolta del match, ma la risposta è negativa.

PISILLI 5 – L’inizio è incoraggiante, ma con il passare dei minuti sparisce lentamente dal vivo della gara e i tocchi sbagliati fanno ancora più rumore. Spaesato.

KONE 6 – Gli straordinari si fanno sentire e in una gara comunque positiva si percepisce il peso del minutaggio, soprattutto nella lucidità che a volte viene meno. Riposo forzato. DAL 56′ PAREDES 6,5 – Ingrana dopo qualche minuto, poi prende il ritmo della gara in mano e ne fa quello che vuole, con la solita maestria.

SOULE 6 – Tocca tanti palloni, è sempre nel vivo e, si sa, chi la dura la vince. A fine partita vede una luce tra le gambe avversarie e innesca Saelemaekers che trova l’assist per Angelino. Caparbio.

EL SHAARAWY 5,5 – Non si accende mai e fatica a entrare nel match. Esce spento e acciaccato. DAL 55′ SAELEMAEKERS 7 – Entra, accende la Roma proponendo nuove soluzioni senza palla, balla da sinistra a destra fino all’assist decisivo. Miccia.

SHOMURODOV 6 – Ranieri gli dà fiducia per necessità e per convinzione, lui ripaga con sacrificio e lavoro sporco, le sue armi migliori. DALL’80 DYBALA SV

RANIERI 6 – Gli assi nelle sua manica sono infiniti: il mercato gli dà poco, allora lui si ingegna. Punta sulla Roma B, dando a molte seconde linee fiducia finora raramente concessa, un po’ alla volta inserisce quasi tutti i titolari rimasti in panchina e alla fine porta a casa un punto d’oro, che pesa tanto, anche per il morale. +1 in classifica contro la squadra capolista, riposo completo per Pellegrini e Hummels, parziale per Dybala, Paredes e Saelemaekers, segnali incoraggianti dalle seconde linee (Soulé in particolare): qualche minuto prima del fischio d’inizio, leggendo la formazione, avremmo firmato tutti. Quasi tutti, a questo punto.

MV

Calvani (coach Virtus 1960): “Io come Ranieri? Lui è unico, un modello”

CORRIERE DELLO SPORT – Marco Calvani, coach della Virtus 1960, ha rilasciato un’intervista al quotidiano sportivo. Ecco alcuni passaggi chiave, in particolare quelli riguardanti la figura di Claudio Ranieri.

Calvani, cosa la ha convita ad accettare questa nuova sfida?
“È la società ad avermi scelto, non viceversa. Potevano andare su altri allenatori ma hanno puntato forte su di me. Nei colloqui che abbiamo avuto ho percepito la volontà di strutturarsi in maniera forte per poter avere le giuste ambizioni. Ora tocca a noi, a me ad ai ragazzi, sostenere questa grande voglia. Alle spalle ci sono i tifosi. Vedere, come ho fatto io di persona, il Palazzetto esaurito anche in B regionale, accresce il senso di responsabilità”.

Potrà essere il Ranieri della Virtus Roma 1960?
“Non bestemmiamo per favore. Lui è unico e io sono un suo grande estimatore. Ho letto il suo libro sulla stagione al Leicester. È un modello, come uomo e come tecnico. Ed essere romano, come per me, lo considero un valore aggiunto”.

FOTO – Social, la Roma augura buon compleanno a Batistuta e Juan

Oggi è il compleanno di Gabriel Omar Batistuta e Juan. La Roma ha augurato buon compleanno all’ex attaccante protagonista del terzo Scudetto giallorosso e all’ex difensore centrale brasiliano, entrambi nati oggi rispettivamente nel 1969 e nel 1979.

 

 

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Tra i dubbi di Paredes

Sono ore di attesa, di riflessione e di speranza quelle che stanno vivendo i tifosi della Roma e Leandro Paredes nella Capitale. Se da una parte la società e tutto il popolo giallorosso rimangono in attesa di una risposta – ma anche della fine del mercato – dall’altra parte il campione argentino è alle prese con i suoi dubbi: rimanere a vestire la maglia giallorossa o tornare in Argentina con il Boca? […] Nella notte dell’Olimpico contro l’Eintracht Francoforte il centrocampista è stato sostituito al 60’ e durante la sua uscita dal campo ha manifestato un certo nervosismo lasciando spazio alle interpretazioni. Delusione per il cambio o malumori di mercato? Sarà solo il tempo a darci le giuste risposte, ma fino a che Paredes vestirà la maglia giallorossa le chiavi della cabina di regia saranno affidate a lui. Nel mentre il Boca Juniors non molla la presa e continua con la sua tecnica persuasiva per riportarlo in patria. […] E in queste sue riflessioni rientrerebbero anche questioni familiari… così come in caso di addio lascerebbe non solo un compagno di squadra, ma ormai un fratello come Paulo Dybala. […]

(ilromanista.eu)

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Dietro a Ranieri c’è il vuoto di una società senza dirigenti

La Roma ha vinto, evviva la Roma. Lo ha fatto con il settimo successo casalingo consecutivo, battendo la terza forza del calcio tedesco, confermando i progressi che la squadra sta mettendo in campo da quando Ranieri è risbarcato a casa sua per rimettere in piedi un gruppo uscito distrutto dal devastante periodo griffato Juric. […] Tutto questo nonostante la ribadita ed evidente assenza di una società che non c’era e continua a non esserci. Credeteci, dispiace in questo momento di ritrovata serenità dover tornare a parlare in negativo di un club che, nonostante i tanti soldi spesi, continua a brillare per inefficienza, incapacità di definire un progetto, alzare la voce quando c’è da alzare la voce. […] Nel momento in cui scriviamo a Trigoria non è arrivato nessun difensore, eppure si sa da tempo che, mercoledì, la Roma andrà a San Siro a sfidare il Milan per la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. I difensori a disposizione, oggi, sono due, perché Mancini è squalificato. È normale tutto questo oppure è figlio di una società dove competenza e conoscenza calcistica sono limite al solo allenatore? Se poi a tutto questo ci si aggiunge che da mesi l’organigramma societario è senza un capo nel ruolo di ad, che la scelte dell’allenatore del futuro è ancora tutto un quiz, che il settore commerciale (con tanti sponsor che scadono) è ridotto all’osso, che il ds ha legittimato dubbi e perplessità, è doveroso domandarsi: fino a quando Ranieri riuscirà a far dimenticare il vuoto societario che lo circonda?

(La Repubblica – P. Torri)