MATTIOLI: “Ranieri e Baroni sullo stesso piano” – MAINI: “Dovbyk fondamentale per il derby”

La prima uscita del 2025 propone il derby per la Roma e nei discorsi si comincia ad avvicinare la sfida di domenica. “Qualche giocatore giallorosso potrebbe essere più abituato a giocare questo tipo di incontri, ma niente è scontato nel calcio” dice Roberto Pruzzo. “Per la partita contro la Lazio la presenza di Dovbyk sarebbe fondamentale, i loro centrali possono soffrire la fisicità dell’ucraino” l’opinione di Giampiero Maini.

Nei giorni scorsi, invece, si è palesata la possibilità di un affare tra Roma e Inter con Pellegrini e Frattesi coinvolti. “Penso sia un fatto abbastanza oggettivo che il centrocampista dell’Inter farebbe il titolare nella Roma”, sostiene Antonio Felici.

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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Derby importantissimo per entrambe le squadre: se lo vinci si dimenticano tutte le sconfitte. L’idea di aprire l’allenamento al pubblico è una bella trovata e permette di far riavvicinare i tifosi alla squadra (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Il derby? Ranieri ha già vissuto queste partite, Baroni ha dato la sua identità alla Lazio e non dovrebbe subire psicologicamente il match. Qualche giocatore giallorosso potrebbe essere più abituato a giocare questo tipo di incontri, ma niente è scontato nel calcio (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Per la partita contro la Lazio la presenza di Dovbyk sarebbe fondamentale, i loro centrali possono soffrire la fisicità dell’ucraino (GIAMPIERO MAINI, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Ranieri e Baroni? Li metto sullo stesso piano. Non c’entra nulla il fatto che l’allenatore della Lazio non ne abbia mai vissuto uno (MARIO MATTIOLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Non mi aspetto Pellegrini titolare al derby, poi nei derby Ranieri ha sempre fatto scelte anche sorprendenti (MARCO JURIC, Mana Manà Sport Roma, 90.9)

Frattesi? Penso sia un fatto abbastanza oggettivo che nella Roma farebbe il titolare mentre nell’Inter è la riserva di Mkhitaryan, dal punto di vista del giocatore secondo me qualche qualche carta da giocare per convincerlo ce la potresti avere. Il problema è la società: che gli dai, Pellegrini? Si mettono a ridere, quindi gli devi dare molti soldi… (ANTONIO FELICI, Tele Radio Stereo, 92.7, Te la do io Tokyo)

Non credo all’ipotesi di scambio tra Pellegrini e Frattesi (ANDREA DI CARO, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Mi ha spaventato la risposta di Ranieri nell’intervista alla domanda sulla possibilità di restare sulla panchina anche il prossimo anno. Nella testa di chi deve scegliere il nuovo allenatore non può albergare neanche all’1% il dubbio che possa continuare a stare in panchina (PINO VACCARO, Tele Radio Stereo, 92.7)

RANIERI: “Con i Friedkin la Roma lotterà per lo scudetto. E sentirò Totti”

GASPORT – Un po’ allenatore, un po’ dirigente. Ma soprattutto molto cuore giallorosso. Claudio Ranieri, l’uomo che è riuscito a placare una tempesta che sembrava poter portare via qualsiasi cosa.

È appena finito il 2024 e ci si è tuffati nell’anno nuovo. Bilancio e aspettative?
“Il bilancio è positivo, salvare il Cagliari è stato bello. Poi pensavo di aver smesso e invece è arrivata la Roma. Quando subentri c’è sempre un po’ di sbandamento, il morale dei giocatori non è a mille. Ho cercato di ridargli entusiasmo e sorriso, non servono despoti… Pian piano ci stiamo compattando: abbiamo fatto bene ,ma non ancora come vorrei. La strada nel calcio sempre in salita”.

Quanto manca per arrivare lì dove vorrebbe arrivare?
“Manca, manca… In Inghilterra dicono che Roma non è stata costruita in una notte. Nessuno ha la bacchetta magica. Mi è stato chiesto di riportare le cose al loro posto, facendo anche da consigliere. Me lo avevano già chiesto al Chelsea, ma avevo detto di no. In Inghilterra non ho le conoscenze che ho qui per fare le cose per bene. Roma è la mia vita, ora ho più esperienza, sono vaccinato a tutto. E poi ho il sogno da bambino, quello di chi andava in Curva Sud. E mi piace il doppio ruolo, tra allenatore e dirigente”.

Come ci si divide in due ruoli tra di loro molto diversi?
“Ci si organizza: da allenatore vedo i giocatori anche per chi verrà. Tutto e subito non si può, alcuni campioni bisogna anche crearseli. Sono convinto che i nostri giovani siano buoni. Ora se diventeranno campioni lo può dire solo un indovino, ma hanno le qualità per essere giocatori importanti”.

Come giovani si riferisce a Pisilli?
“Lui è bravo, ma ci sono pure Baldanzi e Soulé, che sono convinto che presto sboccerà. I giovani vanno supportati, aiutati. E invece si sono trovati in mare aperto, da soli. E anche qui dobbiamo migliorare. Per questo ho puntato su gente esperta come Hummels, Paredes, Pellegrini, Cristante e Mancini, sono loro che devono tracciare la strada. Se i giovani sono intelligenti, fanno tesoro di questo e imparano. Ecco, diciamo che io mi sento il martello della società per fare le cose in una certa maniera”.

Pisilli e Svilar, però, sono ancora entrambi in attesa del rinnovo di contratto
“Da allenatore e da consigliere ho suggerito di mettersi d’accordo, di chiudere il prima possibile la questione. È bene che i ragazzi siano sereni e che sappiano che la società conta su di loro”.

Prima parlava di Hummels, Dybala e Paredes, che con lei sono rinati
“Sono tre campioni del mondo. Nel calcio non esiste un sistema vincente, sono i giocatori ad essere vincenti. È stato logico ripartire da loro”.

Pellegrini invece fatica a ripartire
“È la questione che mi sta più a cuore. Lorenzo è un ragazzo meraviglioso e un professionista esemplare. Ma è un romano atipico, non esterna le emozioni, in questo siamo simili. Resta però uno dei migliori centrocampisti italiani, lui e Lampard mi hanno segnato tanti gol. Ora deve rimettere il sorriso, ma serve anche l’aiuto dei tifosi. Invece sembra che oramai sia stato condannato. Se si riprenderà? Non lo so, lo spero”.

Dopo la partita di Milano ha detto di volersi tenere stretto Dybala
“In generale non voglio gente non felice. Paulo è un campione: se lui vuole restare, deve restare. Il contratto? Non spetta a me, ma alla presidenza decidere se rinnovare o spalmare. A me tocca la valutazione tecnica e capire se può essere un giocatore valido per il nuovo allenatore. E questo Dybala lo è”.

Si è posto un obiettivo?
“Arrivare il più in alto possibile. Abbiamo sbagliato a Napoli e il secondo tempo a Como. Per il resto sono contento. Anche con l’Atalanta abbiamo fatto una buona partita, poi i cambi hanno fatto la differenza. Loro stanno lì da 9 anni, io qui da un mese”.

Il modello Atalanta può “vivere” a Roma?
“Difficile, le aspettative sono diverse. Nei primi 5 anni il presidente Percassi diceva sempre: ‘Dobbiamo salvarci’, facendo il lavaggio del cervello ai tifosi. All’inizio pure Gasperini ha faticato, poi la squadra è salita. La Roma può fare una cosa del genere? No. La Roma deve fare cosa ha chiesto il presidente: tornare tra le prime per andare in Champions League e poi cercare di competere per lo scudetto. Tu a Roma puoi parlare di salvezza quest’anno che sei partito male, ma già dal prossimo devi lottare per andare in Europa”.

Ci racconta il suo rapporto con i Friedkin?
“Molto chiaro, come sempre con i miei presidenti: io lotto al massimo per l’idea che mi viene affidata, poi se cambia impazzisco. È successo e me ne sono andato, mi sono sentito tradito. Il nostro invece è un rapporto bellissimo, ci sentiamo spesso. E loro si informano, vogliono sapere”.

È vero che gli ha detto: “Siete sicuri di non voler riprendere De Rossi”?
“No, di Daniele non ho parlato, loro mi hanno detto che si sono lasciati in ottimi rapporti. È vero invece che su Dybala gli ho detto che se sta bene, deve giocare e che non accettavo intromissioni. E non ci sono state”.

Dove deve crescere Dovbyk?
“Nella cattiveria e nella determinazione. Artem è un ragazzo molto sensibile. Era abituato a giocare in modo diverso, ma ora cominciamo a capirci. Forse non ha segnato tanti gol, ma le occasioni se le crea. Lasciamolo in pace, con i gol arriverà la fiducia”.

Oggi parte il mercato, dove avete bisogno?
“Dobbiamo valutare bene tutto. È un mercato difficilissimo, abbiamo delle idee, ma non tutti ti danno i giocatori. Con 2-3 innesti sarei felice”.

E se alla fine i Friedkin decidessero di darle la squadra in mano per un altro anno?
“Non lo so, io vado di pancia e di cuore. Bisognerebbe vedere. Dentro di me ora ho questa missione, fare bene con la Roma ed aprire i miei orizzonti. Non ci penso ad un altro anno, ma non ci pensavo nemmeno quando ho lasciato Cagliari. Non avevo smesso perché mi sentissi scarico. Dentro di me il fuoco c’è sempre, ma volevo vedere il mondo”.

Domenica c’è il derby, come si sta preparando?
“Il derby è una gara che si prepara da sola. L’allenatore deve fare l’equilibratore, è una partita che sentono in tantissimi, dobbiamo stare sereni. Sarà una sfida difficile, la Lazio è in un momento splendido: gioca bene, crea tanto, sta dove si merita. Sa essere compatta, ha creato problemi a tutti”.

Ma lei ne ha vinti 4 su 4
“È acqua passata, io guardo sempre al domani. E noi ora stiamo sotto 15 punti, questa è la realtà”.

Sta pensando di riportare dentro Totti?
“Devo capire che cosa può e vuole fare Francesco, arriverà il giorno che glielo chiederò. Al Milan Maldini è stato preso in considerazione, ma ora c’è Ibra e non penso possano coesistere. Poi c’è Del Piero che può fare qualsiasi cosa. Noi attendiamo di capire da Francesco cosa vuole fare”.

È mai stato vicino alla Nazionale italiana?
“Sì, c’è stato un momento. Albertini mi ha detto spesso: ‘Sei stato l’unico che mi ha detto di no’. E sapete perché? Perché di mezzo c’era sempre la Roma, che per me è una cosa speciale”.

Si può vincere una coppa?
“Ci proveremo, non lasciamo nulla di intentato. Sono stato un giocatore da battaglia, ce l’ho sempre messa tutta. Se tu lotti fino infondo, anche le avversità riesci ad aggirarle. Io non credo molto nella fortuna e nella sfortuna, credo nel lavoro”.

A fine stagione sarà contento se?
“Se i programmi saranno stati portati a termine”.

Bagno di folla per ripartire

IL TEMPO (M. CIRULLI) – Bagno di folla all’insegna dell’amore e della passione per i colori giallorossi. Un allenamento in famiglia per iniziare al meglio il nuovo anno. Circa 3000 tifosi si sono radunati al Tre Fontane per assistere alla prima sgambata del 2025 della Roma a quattro giorni dal derby. […] Pellegrini e compagni sono stati accolti con l’affetto dei presenti, anche il Capitano ha ricevuto applausi, mentre ci sono state delle vere ovazioni per Dybala, Svilar e Ranieri. L’allenatore ha diretto una seduta divisa in due fasi: un riscaldamento e una partitella tra “bianchi” e “arancioni”. […] Entrambe le squadre hanno creato, ma il gol decisivo è stato segnato da Giulio Misitano. […] Hanno assistito alla seduta da bordocampo Cristante e Dovbyk. Il primo sta ancora recuperando da problema alla caviglia, il secondo, invece, sta gestendo i carichi di lavoro in vista dei prossimi impegni. Al termine dell’allenamento, Ranieri ha voluto ringraziare i tifosi che hanno riempito il Tre Fontane: “Ci fate sentire amati e questa è la cosa più importante. Faremo di tutto per far sì che voi siate orgogliosi di noi”. […]

Dybala e Dovbyk: attenti a quei due

IL TEMPO (L. PES) – A volte i sogni diventano realtà. E se dopo quel “no” all’Arabia di Dybala del 22 agosto i tifosi della Roma hanno cominciato ad immaginare il tandem offensivo composto dall’argentino e dal neo acquisto Dovbyk, nel freddo dicembre che ha chiuso il 2024 qualche sprazzo è arrivato. […] Entrambi sono a quota cinque gol in campionato, anche se l’ucraino ha segnato anche in Coppa Italia e in Europa League. […] Ranieri ha lavorato sulla maggiore profondità e verticalità della squadra, ma ha soprattutto rimotivato Dybala, grande assente della prima parte di stagione. Giocano l’uno per l’altro, si cercano e si muovono in funzione della squadra e di fare gol. L’emblema della coppia è ovviamente il gol al Milan. […] un’azione spettacolare che proietta i due attaccanti al derby, pronti ancora una volta a trascinare la Roma nel primo match dell’anno.

Al Tre Fontane l’orgoglio giallorosso: bagno d’amore in vista del derby

La gioia dei bambini sugli spalti che hanno potuto vedere i loro beniamini. Cori, incitamenti e tanti sorrisi per la festa per i tifosi della Roma. Un primo dell’anno speciale per i fortunati 3000 che hanno riempito gli spalti del Tre Fontane. Ragazzi, famiglie e tifosi hanno festeggiato il nuovo anno insieme alla Roma e a Claudio Ranieri che ha poi detto al pubblico: “Grazie a tutti per essere venuti. Ci fate sentire amati e questa è la cosa più importante. Faremo di tutto per far sì che voi siate orgogliosi di noi”. Un augurio ma anche una speranza in vista del derby di domenica. […] Il primo gol dell’anno della Roma porta la firma di Giulio Misitano, giovane attaccante della Primavera. […] Tra i più acclamati ovviamente Paulo Dybala, coccolato da tutti gli spalti. Poi svetta Svilar e applausi anche per Pellegrini, nonostante il suo futuro sia ancora incerto. Resta vivo lo scambio con Frattesi e conguaglio a favore dell’Inter, già a partire dal mercato invernale. […]

(La Repubblica)

15 punti di distacco: un record mai visto prima del derby nel girone d’andata

Lazio 35, Roma 20, un distacco di esattamente 15 punti. Non c’è mai stato un divario così ampio in 95 anni di derby prima della sfida di andata. Il massimo erano stati i 14 punti della stagione 2006/2007 o nella stagione 2008/2009 ma in entrambi i casi era virtualmente un +11. […] Considerando anche il girone di ritorno, solo due volte la Lazio ha giocato un derby con più di 15 punti di vantaggio: l’anno dell’unica retrocessione in Serie B della Roma e l’anno del primo scudetto biancoceleste. […]

(corsera)

Festa al Tre Fontane. Ranieri, grazie ai tifosi: “Ci fate sentire amati”

“Ci fate sentire amati e faremo di tutto perché siate orgogliosi di noi”. Tra i buoni propositi per il nuovo anno, c’è anche quello di Claudio Ranieri che ieri ha voluto mandare un messaggio di speranza ai tremila tifosi della Roma presenti al Tre Fontane. […] Dopo circa un’ora di lavoro, il tecnico ha interrotto l’allenamento e ha ringraziato i supporter. L’allenatore giallorosso senza dubbio il più applaudito, mentre ovazioni per Dybala, Koné e Hummels. […] Non è invece sceso in campo Bryan Cristante, ancora alle prese con un problema alla caviglia, mentre Artem Dovbyk ha lavorato in palestra ed era un’assenza già programmata, al derby ci sarà. Contro la Lazio, gli undici a scendere in campo saranno gli stessi contro il Milan con il solito ballottaggio Pisilli-El Shaarawy. Ancora panchina per Lorenzo Pellegrini, ieri applaudito dal pubblico. Il capitano, però, è sempre più lontano da Roma con l’Inter che si è fatta avanti. […]

(corsera)

L’addio di Shomu apre all’arrivo di Beto. Il Betis spinge per Le Fée, piace Reitz

Oggi si apre il calciomercato invernale e la Roma vuole provare ad essere protagonista. […] Ghisolfi deve dunque mettersi al lavoro per rinforzare la rosa. La prima mossa dovrebbe essere fatta per il vice Dovbyk. L’obiettivo è Beto, che gradirebbe un ritorno in Serie A dopo il flop all’Everton. […] I Toffees non aprono al prestito secco, ma, vorrebbero inserire un diritto di riscatto di circa 16 milioni di euro. […] Il possibile arrivo del portoghese porta dunque ad un addio di Shomurodov su di cui si stanno muovendo Empoli, Cagliari e Venezia. […]

Chi invece è già pronto a salutare dopo appena pochi mesi è Enzo Le Fée. Il francese non sta trovando spazio e ha già accettato il Betis. In caso di addio non servirebbe un altro centrocampista anche se la sinergia con l’Everton porta a Doucouré. In lista c’è anche Rocco Reitz, calciatore in forza al Borussia Monchengladbach nonché ex compagno di Manu Koné. […] Torna di moda anche Prati, ragazzo che Ranieri ha già allenato al Cagliari la scorsa stagione. Il resto dei movimenti, invece, verranno fatti in difesa. Hermoso è pronto a dire di si al Fenerbahce mentre nelle scorse settimane si era offerto lo svincolato Luiz Felipe. […] Ghisolfi sta però guardando in Liga, in particolare al Las Palmas e a Mika Marmol, centrale che ha una clausola rescissoria di 10 milioni di euro. […] Sulla fascia destra i nomi sono quelli di Zappa, Aarons, Rensch, Ratiu e Sildillia. Il club è anche attivo sul fronte cessioni e Cristante è tra i senatori che può salutare, nonostante il dolore alla caviglia. […] In bilico Baldanzi, che potrebbe partire in prestito, e Zalewski che a giugno la Roma perderà a zero. […]

(Il Messaggero)

“Sarete orgogliosi” parola di Claudio

Il derby è già iniziato. La voglia dei tifosi di accompagnare la squadra verso la partita di domenica è tanta, soprattutto dopo il nefasto girone di andata e i 3 allenatori cambiati. […] Tutto può attendere, ma non la Roma. E Claudio Ranieri è stato il primo ad accorgersene, che non ha potuto fare a meno di emozionarsi vedendo tutte quelle persone là: “Grazie a tutti per essere venuti oggi. Ci fate sentire amati e questa è la cosa più importante. Faremo di tutto per far sì che siate orgogliosi di noi”.

[…] Applausi per tutti, anche a Pellegrini. Ieri quando è andato a consegnare un pallone ad un bambino, è stato applaudito come se avesse appena vinto qualcosa. […] Questo messaggio dei tifosi è l’ennesima prova di stima e fiducia verso una squadra che sta dando qualche segnale di risveglio. […] In campo non ci sono Dovbyk, Ryan e Cristante mentre è presente Manu Koné con il suo solito tutore. […] Uno dei più gettonati è Saud Abdulhamid che non fa mancare a nessuno un sorriso. […] Ranieri ha diviso la squadra in due gruppi e dopo il solito riscaldamento, ecco la partitella finale: i due gol vittoria siglati entrambi da Giulio Misitano, classe 2005. Chissà che Ranieri non possa concedergli una chiamata.

(Il Messaggero)

Venezia, non c’è solo Zerbin: idea Shomurodov in attacco

C’è anche il Venezia su Eldor Shomurodov, attaccante in uscita dalla Roma di Ranieri in questa sessione invernale. Tra le altre squadre interessate all’uzbeko anche l’Empoli che deve sostituire l’infortunato Pellegri. […] Arrivato alla Roma nel 2021 dopo che l’anno precedente era stato portato in Italia dal Genoa, ha giocato una sola stagione con i giallorossi per poi essere ceduto in prestito allo Spezia prima e al Cagliari poi. […]

(gasport)