“Il mio ruolo? Non so bene cosa sarà”

IL TEMPO (GAB. TUR.) – L’ennesimo riconoscimento per una carriera memorabile. Nella giornata di ieri si è svolta a Coverciano la quinta edizione di “Inside The Sport” e Ranieri ha ricevuto un premio alla carriera. Il tecnico testaccino è stato il principale artefice della risalita in campionato della Roma, ancora in corsa per un posto in Champions League nonostante una prima parte di stagione da dimenticare. Sir Claudio ha mostrato ancora una volta la propria eleganza quando è stato interpellato sul lavoro dei suoi predecessori De Rossi e Juric: “Non mi piacciono questi paragoni, chi c’era prima di me ha fatto del suo meglio. Io sono arrivato in un momento difficile e, forse, proprio questo mi ha aiutato”. Con la vittoria sul campo dell’Inter, sono diventati 18 i risultati utili consecutivi della Roma in Serie A e in tanti si domandano quale sia stato il segreto di Ranieri.

“Io ho cercato di fare meno errori possibili, perché poi la bravura va sempre a chi scende in campo. L’allenatore deve essere credibile, ma i giocatori sono i principali attori” – ha spiegato il tecnico di San Saba – “Non so come ho rimotivato la squadra, ma non sono uno che ha studiato psicologia. Io dico quello che sento, parlo con il cuore ai giocatori. Forse la mia credibilità mi ha aiutato”. Ranieri, poi, ha rimarcato nuovamente la sua ferma volontà di concludere la carriera da allenatore: “C’è un momento in cui bisogna dire basta. Il calcio mi ha dato tantissimo, ma ora avrò un altro tipo di impegno. Quando mi ha chiamato la Roma, ho accettato un anno da allenatore e due da senior advisor, anche se a dirla tutta non so bene cosa sia”. Durante l’evento è stato premiato anche Gasperini come miglior allenatore della Serie A 2023/24. “Non ci ho parlato, magari lo farò con tutti voi presenti” ha affermato sarcasticamente il tecnico giallorosso.

Raggi di Soulé

IL TEMPO (L. PES) – “Il futuro è suo”. Ci aveva visto lungo Claudio Ranieri, anche se per la verità la scommessa giallorossa su Soulé arriva da lontano. De Rossi lo indica come ala ideale per il suo scacchiere tattico e il club ci punta forte investendo circa 30 milioni complessivi sul ventunenne argentino. Un po’ bastone e un po’ carota all’inizio da parte di Sir Claudio, ma ora Soulé cresce domenica dopo domenica e ha le spalle larghe per trascinare la Roma. Tre volte un suo gol è risultato decisivo per i tre punti: Parma, Empoli e San Siro contro l’Inter. Cinque in totale le reti siglate dall’ex bianconero, tutte in trasferta anche se la meraviglia con la quale riprende il derby l’ha tirata fuori all’Olimpico. Un 2025 nel quale Soulé ha nettamente cambiato marcia aumentando il minutaggio e diventando sempre più protagonista. Fino a febbraio un solo gol (nella sconfitta di Verona del 3 novembre) poi l’esplosione: quattro reti e due assist quasi tutti decisivi (suo il pallone da spingere in rete contro il Verona all’Olimpico che poi Shomurodov ha trasformato in gol) e sempre titolare dal 16 febbraio in poi quando incantò il Tardini con una punizione magistrale.

Sempre nel tabellino negli ultimi tre impegni tra gol e assist ma, soprattutto, una crescita complessiva nella gestione dei momenti e nelle scelte. “Quando prende il pallone deve farmi capire che può succedere qualcosa” aveva detto Ranieri qualche mese fa, alludendo al fatto che l’argentino dovesse migliorare nella gestione. Ma ora tutto è cambiato. Corsa, dribbling, intensità e giocate di qualità. Tutti gli ingredienti che servono per brillare nel calcio di oggi e che soprattutto mancano alla rosa della Roma. Bravo a sacrificarsi quando serve e sempre pericoloso nei continui uno contro uno a cui sottopone i difensori avversari. Un mix letale di classe e dinamismo che fa di Soulé un’ala dall’avvenire raggiante. Rimpianto per la Juve, patrimonio per la Roma.

A gennaio tante richieste per il classe 2003, soprattutto dall’Inghilterra, dopo una prima parte di stagione in seconda fila. Poi l’inserimento graduale di Ranieri che ha saputo valorizzarne le caratteristiche utilizzandolo da esterno con possibilità di partire largo e senza imbrigliarlo sulla trequarti. L’assenza di Dybala (col quale ha già ampiamente dimostrato di poter convivere) sembra averlo definitivamente lanciato. L’amico e connazionale è un suo idolo (dieci anni di differenza tra i due) e lo segue da vicino sin dal primo giorno nella Capitale. E’ stato uno dei suoi “sponsor” in estate e ora se lo gode dalla panchina, aspettando il ritorno. Dopo due giorni di riposo, domani mattina la squadra tornerà ad allenarsi a Trigoria per preparare la sfida dell’Olimpico con la Fiorentina di domenica. Ieri Shomurodov ha svolto una risonanza al Campus ma resta ancora da capire l’entità del problema.

Ripartire dai giovani e farsi una domanda sul ruolo di Dovbyk

La lezione di San Siro è che il calcio è sempre più uno sport fisico, in cui l’energia sovrasta l’esperienza. […] Non avesse sbagliato gol in quantità industriale, la Roma avrebbe chiuso la partita molto prima del fischio finale. […] La base per costruire una squadra davvero competitiva per la prossima stagione c’è ed ha l’età giusta: Svilar e Ndicka hanno 25 anni, Koné 23 e Soulé 22. Da loro bisogna ripartire, anche se il portiere serbo-belga e il difensore franco-ivoriano sarebbero formidabili plusvalenze. […]

Abbiamo parlato di un portiere, un difensore, un centrocampista e una seconda punta. Alla Roma manca purtroppo un centravanti da alta classifica. Shomurodov è una buona riserva e contro l‘Inter ha dimostrato capacità anche tattiche. […] Ma l’uzbeko resta una riserva. Dovbyk ha segnato 16 gol tra campionato e Coppe, che non sono pochi, ma raramente ha convinto. E anche a San Siro – in buona compagnia – si è divorato un gol già fatto. Il grande punto interrogativo per la Roma 2025-26 è proprio lui.

(corsera – L. Valdiserri)

Koné, il cuore e la mente: ora qualche gol in più per diventare completo

A volte, per capire il peso di una vittoria, basta guardare chi l’ha costruita nell’ombra. A San Siro è stato Manu Koné a far battere il cuore della Roma. In una delle sfide più dure delle stagione, infatti, Ranieri ha scelto il francese davanti alla difesa, in un ruolo non del tutto nuovo, avendolo già ricoperto con la nazionale transalpina. […] Koné ha risposto con una prestazione totale: 7 palloni recuperati, 102 metri percorsi palla al piede verso la porta avversaria, il 100% dei passaggi completati. […] Il suo percorso romanista, fin qui, non è stato lineare. Voluto a ogni costo da Daniele De Rossi, che si è imposto sul direttore sportivo Ghisolfi, […] Koné è arrivato dal Borussia Moenchengladbach per 18 milioni nell’ultimo giorno di mercato. […]

Con Ranieri è arrivata la definitiva consacrazione. […] La partita di San Siro, con Paredes in panchina e Cristante spostato mezzala, potrebbe aver segnato una svolta per questo finale di stagione. Koné ha mostrato maturità, freddezza, intensità. Ma sa bene che per completare la propria crescita dovrà imparare a essere più incisivo negli ultimi venti metri. In stagione ha firmato solo 2 gol. […] Sul mercato, il suo valore è ormai esploso: dai 18 milioni a oltre 40 in meno di un anno. Da giorni si parla di un possibile interessamento del Paris Saint-Germain, eppure la Roma non ha alcuna intenzione di privarsene. […]

(corsera)

Biancocelesti ko. Vince la Roma

IL TEMPO (E. INNOCENZI) – La Roma batte 2-1 il Genoa e stacca il pass per le semifinali scudetto, sconfitta amara per la Lazio che cade 2-0 con il Milan complicando il sogno playoff. Al La Sciorba passano i giallorossi grazie alle reti di Della Rocca e Graziani, inutile la rete rossoblù di Dorgu nel recupero. In virtù del vantaggio di 10 punti sul Sassuolo terzo a tre giornate dal termine della fase campionato la Roma di Falsini è certa dell’approdo in semifinale.

Sabato prossimo alle 11 arriva l’Inter al Tre Fontane e i capitolini possono suggellare anche il primo posto dopo una stagione favolosa. Ai biancocelesti non basta giocare un’ottima partita contro un Milan attento e bravo a sfruttare le occasioni. Il 2-0 firmato Paloschi e Liberali complica i piani della squadra di Pirozzi, ma non la condanna. La Lazio si trova a due punti dal sesto posto e mancano tre giornate: domenica prossima in casa della Sampdoria alle 13.

Bisseck, era rigore. L’arbitro “riposerà”

Era rigore. E andava fischiato subito, sul campo, senza nemmeno dover passare dalla revisione Var. Secondo i vertici arbitrali la trattenuta prolungata di Ndicka su Bisseck al 43′ di Inter-Roma era un fallo evidente. Fabbri quindi ha sbagliato, così come il varista Di Bello che è rimasto in silenzio. […]

L’arbitro ravennate resterà a riposo per un po’. Non si tratta di una punizione: l’episodio è considerato comunque difficile e la direzione complessiva è stata positiva. In più Fabbri, 41 anni, internazionale dal 2019, secondo i suoi capi sta disputando un’ottima stagione, forse la sua migliore. […]

(corsera)

Roma, Ranieri vuole dire basta con lo “scudetto” del 2025

[…] Claudio Ranieri è stato chiamato con la Roma quasi in zona retrocessione. Dopo aver perso le prime due contro il Napoli al Maradona e in casa contro l’Atalanta, la situazione era ancora più drammatica. Dal 7 dicembre 2024 in poi, però, la Roma in campionato ha vinto 14 partite, ne ha pareggiate 5 e persa una sola. […] Ranieri è stato sicuramente – insieme a Conte e Italiano – l’allenatore dell’anno. Tanto che ad ogni post-partita su Dazn o Sky c’è un opinionista che gli chiede per quale motivo dovrebbe smettere di allenare. […]

La risposta è stata sempre la stessa: “Non posso essere io il futuro della Roma, non voglio far perdere un anno al club”. […] Dopo la vittoria contro l’Inter, Ranieri ha addirittura detto, scherzando ma non troppo, di aver già rimandato il suo cartellino di allenatore a Coverciano. […] Ora lo aspetta un ruolo di consulente della famiglia Friedkin, che parlerà quando dovrà annunciare il nuovo allenatore e il nuovo Ceo: “Il calcio mi ha dato tanto, è la mia vita, ma c’è un momento per dire basta. Lo avevo detto a Cagliari e anche mia moglie mi aveva creduto. Però mi ha chiamato la Roma e ho detto sì a un anno da allenatore e due da senior advisor”. […]

(corsera)

Claudio, l’allenatore da corto muso: “Ma da giugno sarò advisor. Cos’è?”

[…] In un colpo solo, vincendo a Milano, Ranieri è riuscito a sparigliare la corsa Champions e a regalare trequarti dello scudetto all’amico Conte. Niente male per un ragazzetto di 73 anni che da quando è tornato a sedere sulla panchina della Roma continua a collezionare record su record. Dai risultati utili consecutivi (18 con 13 vittorie e 5 pareggi) ai 44 punti conquistati su 54 disponibili; […] Questo, signori, è Ranieri. Uno che sa prendersi in giro ma soprattutto prendere in giro. Come quando domenica ha ribaltato la domanda del perché la sua squadra non disponesse del colpo del ko con una battuta: “Vincere uno a zero non è mica un problema eh, sono sempre tre punti. E belli”. […] Ed è un peccato che abbia deciso di smettere a fine campionato.

Lo ha ribadito per l’ennesima volta ieri, dopo aver ritirato il premio alla carriera di Coverciano nell’ambito di Inside Sport: “Non mi tirate per la giacca. Il calcio mi ha dato tanto, è la mia vita, è tutto. Però c’è un momento in cui si deve dire basta”. […] “Avevo detto basta a Cagliari e lo dicevo con il cuore e anche mia moglie mi aveva creduto. Mi ha chiamato la Roma, ho detto sì a un anno da allenatore e due da senior advisor. Ho accettato, adesso per me è importante questa cosa, poi Dio vedrà. E a dirla tutta non so nemmeno bene cosa sia…”. […] Mancherà, eccome se mancherà. […] E paradossalmente potrebbe complicare la vita al prossimo tecnico. Perché arrivare dopo una cavalcata del genere non è semplice. […] A tal proposito: nella lista presentata ai Friedkin dovrebbero figurare i nomi di Farioli, Pioli e Fabregas. […]

(Il Messaggero)

Trio futuro

Loro tre sicuri, il resto si vedrà. Gianluca Mancini; Kouadio Emmanuel Boris Koné, detto Manu; Matias Soulé. […] 1) Mancini, se Pellegrini lascerà la Roma, diventerà molto probabilmente il capitano. […] Mancio è un leader dello spogliatoio, è insostituibile e spesso è uno dei migliori, sia se al fianco ha un colosso come Hummels, sia se il colosso lo deve fare lui. […] E’ stato titolare da quando è arrivato, con Fonseca, poi con Mou, ora con Ranieri, e lo è stato pure con De Rossi e Juric. […] Se è vero che Ndicka è una plusvalenza che cammina, è altrettanto realistico che Hummels se ne vada, così come Nelsson, e se è, infine, vero che l’adattato Celik come esterno dei tre centrali sta facendo bene ma resta un adattato, […] la Roma deve ristrutturare la difesa. […]

2) Su Koné il discorso corre sul doppio binario. Partiamo da quello più pericoloso: […] una possibile cessione. E’ chiaro che sul francese hanno messo gli occhi addosso grandi club, per cui se dovesse partire la Roma potrà almeno fissare il prezzo di suo gradimento. In caso contrario, il francese è uno di quei titolari che, con una stagione italiana sulle spalle, può alzare il livello qualitativo della squadra. […] La Roma non deve lasciarselo scappare. Ne deve valere proprio la pena. […] 3) Soulé. I soldi spesi per lui ci raccontano il futuro, suo e nella Roma. […] Il nuovo allenatore dovrà essere bravo a non disperdere il patrimonio tecnico (ed economico) di Soulé e allo stesso tempo non bruciare le potenzialità della Joya che, come sappiamo, se sta bene, fa sempre la differenza. La Roma, insomma, il dopo Dybala ce l’ha in casa e si chiama Matias, che di Paulo è grande amico e da lui prende ispirazione. […]

(Il Messaggero)

Roma, 4 da Champions

Quattro partite per continuare a inseguire il sogno Champions e un Matias Soulé in più. L’argentino ha preso per mano la Roma dopo l’infortunio di Dybala e ha “smentito” anche Ranieri quando lo ha sempre definito “il futuro della Roma“. Già, perché è molto di più. […] Non sono solo le reti a delineare la dimensione di un calciatore perché Soulé, a San Siro, è stato schierato quinto di centrocampo, in un ruolo dunque che non gli appartiene, ma producendo comunque la miglior prestazione della stagione. […]

Nel 2025 comincia la nuova vita di Matias. Dalla gara con il Genoa di metà gennaio non esce più o quasi, giocando 12 delle 14 gare di campionato da titolare. E sempre nel 2025 sono arrivati 4 dei 5 gol totali fin qui messi a segno, delle reti che alla Roma hanno portato 10 punti. […] Dunque se la Roma non ha mollato ancora il sogno Champions, parte del merito va anche a Soulé, oltre che a Claudio Ranieri. “Ma non è giusto parlare di squadra da scudetto con me – ha detto ieri a Coverciano -. La situazione difficile mi ha aiutato”. Per chiudere bene, però, restano ancora Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino. “Ormai sono tutte decisive”, ha sottolineato il tecnico. […]

(Tuttosport)