La Roma cade a Cagliari Gasp: “Errori grossolani”. È crisi per gli attaccantu

A forza di tirarla, la coperta s’è ristretta. Ora i limiti della Roma si vedono tutti. Gian bene». Nella sconfitta di Cagliari – gol di Gaetano – non bastano le toppe del timoniere per evitare la deriva. La seconda di fila dopo aver perso la vetta del campionato, sotto i colpi del Napoli, la scorsa domenica. È la fine di una «settimana difficile» – così l’aveva etichettata Gasp nella conferenza del sabato – ma rischia di essere l’inizio di un vortice letale: Celtic (giovedì 11 dicembre); Como (il 15) e Juventus (il 20). Anche se il tecnico assicura che la rosa basti «per fare bene in tre competizioni diverse», la trasferta sarda restituisce un quadro diverso, realista. Se la stagione della Roma era iniziata con un problema (la scarsa capacità realizzativa) e una certezza (la grande solidità difensiva), ora quella unica convinzione s’è sgretolata. Con il Cagliari – non certo una macchina da gol – i giallorossi hanno rischiato tantissimo, complice pure l’espulsione di Celik nella ripresa, frutto di una lettura difensiva sbagliata. (…) Gasp dai suoi, comunque, s’aspettava qualcosa di più. Soprattutto dai subentrati: Ferguson e Dybala, tra gli altri. Quegli attaccanti che, nella conferenza del sabato, Gasperini aveva schiaffato nella categoria dei «poco continui e presenti». Dove stanno pure Dovbyk (ai box per infortunio) e Bailey, che in Sardegna ha visto solo la panchina. E poi l’errore di Ghilardi, che in campionato – prima di entrare a Cagliari – aveva racimolato appena sei minuti. (…)

(La Repubblica)

Niente festa e riposo per la squadra. Allenamento oggi: c’è l’Europa League

Niente riposo per la Roma dopo la sconfitta di Cagliari: i calciatori si ritroveranno già domani mattina a Trigoria. E poco importa che sia un giorno di festa visto che è l’Immacolata. La scelta però non va Interpretata come una punizione dopo la prestazione deludente in Sardegna che ha portato alla seconda sconfitta consecutiva, la quinta in campionato. C’è da preparare la gara di Europa League. la sfida con i Celtic. (…)

(corsera)

Gasperini non fa più gol. E si ferma con il rosso

Il cancello degli arrivi dell’aeroporto di Elmas ha controllato le liste, perché pare che Roma non sia mai sbarcata in Sardegna. Alla Domus Arena si presenta una squadra bianca come la (bellissima) maglia che indossa, per niente gasperiniana nello spirito, nei duelli, nella determinazione. La seconda sconfitta di fila dopo il ko con il Napoli, e già la settima della prima stagione del Gasp nella Capitale, segna una bruschissima interruzione del processo di crescita, e ancora di più delle ambizioni da primato. Ma tanto merito va anche al Cagliari di Fabio Pisacane, che maneggia magistralmente sia le mosse iniziali sia quelle a partita in corso, quando si ritrova in su-periorità numerica per l’espulsione di Celik: il giovane tecnico non vinceva da 79 giorni, nel frattempo ha lavorato e si vede. Il premio finale capitalizzato dal piede di Gaetano, una delle aggiunte dalla panchina, rende giustizia alla partita perfetta giocata dai sardi e soprattutto alla formidabile prestazione dell’imprendibile Palestra, dell’anima Deiola, dello sfondatore Folorunsho, dell’inventivo Seba Esposito. La Roma è senza attacco – di nuovo zero gol, due tiri in porta moscetti e nient’altro – e si sapeva: Baldanzi da nove non è proponibile, ma non è che con Dybala e Ferguson sia andata meglio, e non solo per il dieci contro undici(…) Pellegrini gira a vuoto. Poi certo, c’è Baldanzi che gioca da centro-vanti senza esserlo: non svuota ma riempie con quel poco che può. Solo Koné che ha di fronte l’incerto Adopo dà qualche im-
pulso ma mai un’accelerata decisa. (…) Il possesso giallorosso che sfiora il 60% non serve a niente. (…)

(gasport)

Folorunsho insulta Hermoso. In campo la rissa, poi si pente. Ndicka: «Abbiamo perso la testa»

Se c’è un limite alla decenza ieri è stato sicuramente superato. A Cagliari Folorunsho è andato oltre le solite scaramucce tra giocatori e gli irripetibili epiteti pronunciati nei confronti della madre di Hermoso sono un gesto da condannare. Tutto nasce al minuto 77 quando Palestra cade in area dopo un leggero contatto con Ghilardi. Per Zufferli non c’è niente, ma gli animi si scaldano. Il centrocampista prende di mira lo spagnolo e il direttore di gara ammonisce entrambi dopo una mini rissa. Ma non finisce qui e a distanza urla una serie di insulti sessisti accompagnati da gesti scurrili che fanno andare su di giri Hermoso. Zufferli, però, non estrae un altro cartellino che avrebbe riportato le due squadre a giocare in parità numerica. Qualche minuto più tardi – dopo il gol di Gaetano -scoppia un altro parapiglia. I protagonisti? Sempre i soliti. Folorunsho rimane a terra per crampi, Palestra se ne accorge e appoggia il pallone verso il fallo laterale per far intervenire i soccorsi, Mario ne approfitta, non fa uscire la palla e corre sulla fascia fino a quando l’azione non sfuma. Altro caos. (… In campo l’adrenalina ha preso il sopravvento, era un momento delicato, c’era tensione e ad un’offesa ho risposto con un’altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso. Anche se si dice “finita la partita, finisce tutto», le parole di Folorunsho. (…) «Abbiamo perso la testa e non siamo riusciti a rimanere concentrati», ha detto Ndicka a fine partita. Ha poi aggiunto: «Non siamo contenti di come abbiamo giocato. Ci aspettavamo di vincere e c’è tanta delusione:Dobbiamo rialzare la testa». Continua a tenere banco la situazione legata alla sua partenza per la Coppa d’Africa. La Fifa ha dato l’ok per poter tenere i giocatori fino al 15 dicembre (data di Roma-Como), manca ancora il via libera della Costa d’Avorio: «Non so quando dovrò partire», ha dichiarato ieri. Stessa situazione per El Aynaoui.

(Il Messaggero)

La Roma si ferma davanti ai propri limiti: il problema è l’attacco

Questione di cuore: il Cagliari ce l’ha, la Roma no e rimedia la quinta sconfitta in campionato, la seconda consecutiva. Tutte per 1-o. Il giorno atteso per il rilancio dopo lo scivolone contro il Napoli, certificai i limiti dei giallorossi. Una domenica maledetta in cui i discepoli del Gasp, pigri e inconcludenti, si fanno trascinare dentro una partita sporca, nervosa e condizio-nata dal vento. Ma le giustificazioni non servono. Troppo molle la Roma sino all’intervallo quando, in parità numerica, si limita a controllare le ripartenze dei sardi, smaniosi di tornare a vincere dopo nove giornate senza gloria, condite appena da quattro pareggi. Cristante e Koné, che guidano il centrocampo romanista, si muovono compassati, l’attacco non graffia. (…) E invece il Cagliari schiaccia sull’acceleratore. Svilar, dopo aver salvato in uscita su Obert, si deve arrendere al diagonale millimetrico del nuovo entrato Gaetano. Il Cagliari fa festa. 2 Roma si ferma davanti ai propri limiti. L’attacco non va. E vero che stavolta neppure la difesa, la migliore del campionato, in-grana. Ma i problemi sono davanti. Dybala e Ferguson, entrati dopo un’ora abbondante, non incidono. Serve un centroavanti sul mercato altrimenti per il Gasp diventa dura difendere la Champions. (…)

(corsera)

Folorunsho: frasi choc a Hermoso

IL TEMPO (GAB. TUR.) – Insulti pesanti e gesti inqualificabili. Il protagonista è Michael Folorunsho, centrocampista romano di proprietà del Cagliari, che ha etichettato la madre di Hermoso con epiteti irripetibili nel corso della gara di ieri all’Unipol Domus. «Tua madre fa i bi, quella ta di tua madre, figlio di p**a» si evince dal labiale dell’ex giocatore del Napoli ripreso dalle telecamere. Folorunsho sembrerebbe anche augurare la morte alla madre del numero ventidue dell’Eterno. Il tutto nasce da un contatto tra Ghilardi e Palestra in area di rigore, con il giocatore del Cagliari che si lascia cadere troppo facilmente. Un episodio che incendia la partita con Folorunsho e il difensore spagnolo che si ritrovano faccia a faccia, vengono quasi alle mani, prima di essere separati dai rispettivi compagni di squadra e ammoniti dal direttore di gara. Dopo la partita, Folorunsho è stato costretto a disattivare i commenti sui suoi profili social presi di mira per quanto accaduto e in serata si è scusato: «Non posso che chiedere scusa. C’era tensione e l’adrenalina ha preso il sopravvento. Ho risposto a un’offesa con un’altra». Sarà la Procura (il Var in questi casi è tagliato fuori), eventualmente, a decretare se il numero novanta rossoblù dovrà pagare le gravi e deplorevoli offese.

Tracollo Roma

IL TEMPO (L. PES) – Allarme Roma. I giallorosso-i cadono ancora sopraffatti da un Cagliari affamato e senza vittorie da oltre due mesi. Seconda sconfitta consecutiva dopo il ko col Napoli e quinta complessiva in campionato (settima stagione-le considerando l’Europa), tutte per 1-0. In Sardegna decide il gol di Gaetano a otto minuti dalla fine dopo che la Roma era in dieci giù da mezz’ora per il rosso diretto a Celik. Squadra spenta e molto lontana dall’ottima condizione fisica che si era vista fino alla trasferta di Cremona, e stavolta anche i cambi di Gasp non hanno aiutato. Troppi giocatori sottotono e con la spia della riserva accesa per una squadra che se manca di ritmo e intensità fa grande fatica ad essere pericolosa. Colpa di un attacco sterile e senza leader (Soulé a parte) e di una rosa che pecca di imprevedibilità e cambio di passo. Il tecnico ci mette del suo con qualche scelta iniziale (Cristante era apparso appannato già contro il Napoli e N’Dicka è andato parecchio in difficoltà). Dybala, in condizioni fisiche discutibili, con la squadra in difficoltà e Ghilardi quinto a duellare con Palestra tra le letture meno riuscite della partita. Ilpiemon-tese si affida agli «highlander» con Tsimikas al posto dell’infortunato Wesley e ancora una volta Baldanzi nel ruolo di centravanti di manovra. Il Cagliari parte subito forte e mette in difficoltà Roma un paio di volte nei primi minuti. Al 23′ arriva il primo intervento salva-risultato di su Esposito. La Roma prova ad alzare i ritmi nel finale di prima frazione ma Caprile, di fatto, non corre mai pericoli. L’episodio del match arriva al quinto della ripresa quando Ce-lik stende Folorunsho al limite dell’area. Inizialmente Zufferli assegna il rigore, ma il Var lo manda al monitor per correggere la decisione (punizione dal limite) e segnalare la possibile chiara occasione da gol che il turco ha interrotto. L’arbitro vede bene ed espelle Celik. Da lì in poi per 1j Roma è solo sofferenza. La prima mossa di Gasp è togliere Baldanzi per inserire Rensch e recuperare l’uomo sulla fascia. Poi il triplo cambio con l’ingresso di El Aynaoui, Dybala e Ferguson al posto di Cristante, Pellegrini e Soulé. Nel frattempo Svilar aveva salvato ancora su Obert dopo l’ennesimo svarione di N’Dicka. Entra anche Ghilardi per Tsimikas ma Palestra continua a giganteggiare sulla fascia destra cagliaritana sfiorando anche il gol con un’azione personale. Preludio di quanto accade al minuto 82: calcio d’angolo lungo di Esposito che pesca Gaetano sul secondo palo. Il fantasista batte Svilar e regala tre punti preziosi ai sardi. Una sconfitta, questa, che segna il primo vero momento difficile della prima stagione di Gasp.

Roma ferma al rosso: dal primato alla crisi. Il gol è sconosciuto

Una squadra che non conosce mezze misure. Se non fa passi avanti, ne fa due indietro. La Roma è incapace di galleggiare, di reagire, di ribaltare situazioni difficili. All’ultima sosta era prima in classifica, aveva certezze difensive, qualche difetto in avanti portato con disinvoltura e un atteggiamento sicuro. (…) A Cagliari ha incassato la quinta sconfitta in campionato, la seconda di fila, e scoperto di non essere quello che sembrava. Non è concreta, ha molti limiti, anche caratteriali: c’è un motivo se non sa pareggiare e non l’ha fatto ancora in 14 partite. È nervosa. Reagisce alle provocazioni. Non ragiona. Quando la partita nel finale si è fatta brutta e sporca e cattiva, Hermoso con Folorunsho a terra ha provato a giocare un contropiede e si è scatenata la rissa. Lo spagnolo voleva reagire agli insulti ripetuti che Folorunsho aveva riservato a sua madre. (…) Ha rischiato di farsi cacciare. E ha scatenato un tutti contro tutti. formazione non adatta, attacco troppo leggero Pellegrini-Baldanzi-Soulé, non ha fatto subito i cambi quando il Cagliari aveva già avuto quattro occasioni. Poi, nel secondo tempo, dopo sei minuti l’espulsione: Folorunsho è scattato tra le linee, Celik lo ha atterrato, Zufferli prima ha indicato il dischetto, poi si è corretto al monitor: fallo fuori area, ma espulsione del turco per chiara occasione da rete negata. Il Cagliari non vinceva dal 19 settembre. La Roma è sparita. E ora teme che sia finita la pacchia.

(La Repubblica)

Gasperini non ci sta: “Errori grossolani. Mercato? È presto”

E adesso le sconfitte in campionato sono cinque, iniziano ad essere tante. Ma soprattutto questa è la prima volta che Gasperini cade due volte di seguito, con il ko di Cagliari che arriva subito dopo quello di Napoli. Due partite in cui la Roma ha tirato in porta appena 4 volte, anche se poi la conclusione vera è una sola, quella di Baldanzi alla fine della sfida con il Napoli. Insomma, una sterilità offensiva che non è più una questione di cinismo, di mancanza di lucidità sottoporta. No, adesso la Roma non riesce neanche a costruire più, a creare. La famosa “svolta” sottolineata a Cremona è evaporata in pochissimi giorni… “Eil momento del campionato in cui cí sono partite molto spezzettate, – dice a fine partita l’allenatore della Roma – poco giocate e molto agonistiche, dove si gioca spesso con la palla lunga. In situazioni come queste bisogna pure sapersi adattare”. Anche se il gol in casa giallorossa resta un problema grande. E va risolto già il prossimo mese, con il mercato di gennaio. “Ma credo sia troppo presto per parlare adesso dí mercato e di cosa potrà succedere a gennaio. Vogliamo prima recuperare i giocatori che abbiamo ín rosa e gestirli al meglio. E poí speriamo di crescere di rendimento, sia a livello di individualità sia come squadra.

(gasport)

Cagliari, Pisacane: “Un piacere affrontare per la prima volta Gasperini. Mina non è al 100%”

Fabio Pisacane, alla vigilia della sfida contro la Roma, ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Se la partita di Coppa vi dà maggior consapevolezza delle vostre possibilità in vista di una gara difficile come quella con la Roma, dimostra che potreste giocare anche contro una grande? E poi: questione infermeria, in particolare Mina.
«Buongiorno a tutti. Sicuramente rimane l’amarezza per essere usciti ai rigori, perché comunque eravamo lì a 11 metri dalla qualificazione. Peccato, perché volevamo regalare una gioia ai nostri tifosi. Ripeto, siamo arrivati a 11 metri da questo. Per quanto riguarda la botta di energia, è normale che quando vai in uno stadio del genere a fare una partita come l’abbiamo fatta noi, di grande sacrificio e di grande unione, è normale che faccia ben sperare per il futuro. Ma anche a Torino, penso che al netto della qualità degli avversari, la squadra abbia fatto la prestazione. Poi è normale che queste squadre, appena sbagli una piccola cosa, ti puniscono. Però, ripeto, da un punto di vista regolamentare è finita in parità e mi auguro che domani si possa continuare su questa scia. Non all’insegna del pareggio sicuramente, ma cercando anche di fare qualcosa in più. Vogliamo a tutti i costi, al netto dell’avversario, ritrovare e assaporare quel gusto di vincere. L’infermeria: Mina ha questa contusione alla gamba da 15 giorni. Comanda la clinica: il ragazzo è sta lavorando a parte, fa di tutto per riprendersi, però in questo momento non è ancora al 100%. Per il resto rimangono a casa Zortea, Mazzitelli, Belotti e Felici».

Quale effetto fa giocare contro Gasperini, con il quale tutto è iniziato?
«Per Felici ci dispiace profondamente, perché è un ragazzo che ha molte qualità; dal suo inserimento e per quello che ci stava dando, perdiamo un ragazzo energico, un ragazzo che aveva voglia di spaccare il mondo. Dispiace perché sono momenti che pesano sul gruppo, sul lavoro quotidiano e sulle nostre scelte. Però, come ho detto alla squadra e dico a voi, mi piace pensare sempre positivo e mi piace pensare che l’infortunio di Belotti due mesi fa abbia dato inizio a un momento complicato. Purtroppo, per Mattia e per noi, credo che il suo infortunio possa invece chiudere questo momento complicato. Come si dice in questi casi, l’uomo si sacrifica e il gruppo deve reagire. Gasperini? Sicuramente è un’emozione, anche perché l’esordio in A l’ho fatto davanti ai suoi occhi in un Cagliari-Atalanta. Sarà un piacere ritrovarlo. Secondo me – non lo dico io, ma lo dicono i numeri – la sua Atalanta è stata un riferimento per il nostro calcio, con qualità, coraggio e qualità del lavoro. Ha portato avanti le sue idee, ha trovato una squadra che le ha sposate in pieno. È sulla bocca di tutti. Sarà un piacere affrontarlo per la prima volta in questa veste. Sarò felicissimo di abbracciare un grande allenatore».

C’è una possibilità che contro la Roma possa essere confermato Rodrguez? Come sta lui fisicamente anche dopo questa gara?
«E’ uno scugnizzo, sappiamo che non avrebbe tradito le attese anche di fronte ad uno stadio affollato. È un ragazzo che ha sangue freddo, come ho detto in tempi non sospetti. È un ragazzo che, secondo me e secondo lo staff, può essere il futuro del Cagliari. E ce lo auguriamo per lui, ma soprattutto per la nostra società, per il nostro club. Perché avere un giovane del genere dentro dà anche merito e lustro al lavoro che fa tutta l’Area Scouting.