Gravina: “Recuperi? Sarà predisposto un protocollo comune”

“Caos recuperi? Ne abbiamo parlato oggi e abbiamo stabilito che sarà predisposto, di comune accordo con le componenti, un protocollo che si dovrà seguire per tutti gli eventi che possono accadere”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, sul caos recuperi nelle ultime giornate dei campionati dopo la scomparsa di Papa Francesco e del fisioterapista del Lecce, Fiorita. “Quando avviene un caso drammatico come quello di Fiorita ci facciamo prendere da momenti di smarrimento, diventa una reazione piuttosto umorale. Dobbiamo avere la capacità di fissare un protocollo, non possiamo di volta in volta confrontarci e decidere se fare o adottare un determinato provvedimento, per questo serve un protocollo che preveda tutto quello che deve essere fatto in questi momenti”.

(adnkronos)

Borja Mayoral: “Alla Roma Mourinho scelse altri giocatori, non ho avuto l’opportunità di dimostrargli niente”

L’ex calciatore della Roma Borja Mayoral, ha rilasciato una lunga intervista a Cronache di Spogliatoio. L’attaccante spagnolo ha ripercorso i suoi anni in giallorosso e parlato del diabete, patologia di cui soffre fin da bambino. Le sue parole: «La Roma? Venivo da due anni al Levante dove avevo fatto molto bene. Il Real Madrid voleva che rimanessi, ma quando il mercato stava per chiudere, il mio agente mi fa: ‘Hai un’offerta dalla Roma. Però, vedi tu… è una piazza difficile’. Non ho avuto dubbi: ‘Mi piacciono le sfide. Sono stato al Real, voglio giocarmela anche lì’. Mi sentivo pronto e poi desideravo con tutto me stesso una chance per scendere in campo con continuità».

Ad incidere sulla scelta è stata anche una telefonata con Fonseca«Dalla prima chiamata mi ha convinto. Lui stava facendo bene, aveva bisogno di un attaccante con caratteristiche un po’ diverse da quelle di Dzeko. È stata un’esperienza unica, indimenticabile». L’ambientamento è stato semplice: «In quella Roma c’erano tanti spagnoli: Pedro, Perez, Villar. Ci ritrovavamo spesso insieme per guardare le partite, mangiare o conoscere la città. E poi c’era gente come Dzeko, Mkhitaryan, El Shaarawy, Pellegrini: tutti ragazzi splendidi. Anche con Edin avevo un bel rapporto: parlavamo molto. Nella mia prima stagione ho fatto molto bene: giocavo pochi minuti, ma riuscivo sempre a segnare. È stato un peccato non aver vinto nulla, nonostante la semifinale di Europa League con il Man United. Poi tra infortuni e l’addio di Fonseca la mia esperienza è cambiata totalmente».

Con l’arrivo di Mourinho, Borja finisce ai margini della squadra: «La Roma voleva che rimanessi anche perché dopo i 17 gol del primo anno volevano usare la recompra. Ma Mourinho ha preferito prendere altri rinforzi, scegliere i giocatori per la sua rosa: non ho avuto la possibilità di dimostrargli niente. Credo di aver giocato 3 partite. Io e Villar, anche lui in prestito, siamo andati al Getafe: avevo troppa voglia di giocare e dimostrare quello che potevo fare».

Poi il passaggio sul diabete: «La mia vittoria più grande è non aver permesso alla malattia di spegnere i miei sogni. Credo che il diabete abbia cambiato più la vita ai miei genitori che a me. Io ero piccolo, non mi rendevo conto di nulla. Loro si sono dovuti abituare a controllarmi, a medicarmi, a regolare lo zucchero. Immagino sia stato brutto all’inizio, ma penso che abbiano fatto tutto nel migliore dei modi. Anche nei primi anni in cui giocavo a calcio io andavo periodicamente in ospedale, ma erano i miei genitori o lo staff del Real Madrid a fare tutto. Col tempo ho imparato a farmi da solo le punture, a controllare i miei dati glicemici e l’alimentazione. È una malattia che ti insegna a rispettarti sotto tutti i punti di vista. E oggi so di essere un punto di riferimento per molti: famiglie e bambini mi scrivono spesso. In futuro vorrei creare un’associazione per tutte quelle persone che faticano a reperire informazioni corrette o a curarsi. Ho già aiutato molta gente in Spagna e in Italia, è una cosa che faccio con piacere».

(cronachedispogliatoio.it)

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Instagram, gaffe social di Tchaouna: il laziale mette like ad un post per il Bodo Glimt (FOTO)

Scivolone social per il calciatore della Lazio Louam Tchaouna. L’attaccante classe 2003, infatti, ha messo like ad un post pubblicato dall’account ufficiale dell’Europa League, in cui si celebrava lo straordinario viaggio europeo proprio del Bodo Glimt. Il Like è stato successivamente rimosso dal giocatore, che ha suscitato non poche polemiche tra i tifosi biancocelesti.

Instagram, sfida a padel per Totti, De Rossi, Candela e Cerci: “Tutti insieme si vince sempre” (FOTO)

Una grande reunion giallorossa all’insegna del Padel. Francesco Totti, Daniele De Rossi, Vincent Candela e Alessio Cerci, infatti, si sono sfidati come dimostra lo scatto pubblicato dal francese. “Quinta regola del Fight Club: tutti INSIEME si vince SEMPRE
Grazie all’associazione Abracadown per aver trascorso questa mattinata con noi”, ha scritto l’ex terzino. La partita si è svolta all’interno di un evento benefico organizzato con l’associazione Abracadown, che si occupa di ragazzi con sindrome di down. Tra i presenti anche Marco Amelia.

 

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U16, schiaffi all’avversario e al guardalinee: 9 turni di squalifica per Gioele Giammattei

Gioele Giammattei, il talento più puro della Roma Under 16 e nazionale azzurro di categoria, ha ricevuto 9 giornate di squalica. Al 22’ del primo tempo della gara d’andata degli ottavi di finale contro il Napoli, infatti, ha rifilato uno schiaffo sulla schiena a un difensore avversario venendo espulso dal direttore di gara. Poi, mentre usciva dal campo coprendosi la faccia con la maglia, ha colpito con un altro schiaffo l’assistente arbitrale che aveva segnalato l’accaduto. Il Giudice sportivo ha inflitto così 9 giornate di squalifica. Ecco quanto si legge nel comunicato: “Squalifica per 9 giornate effettive di gara a GIAMMATTEI GIOELE (ROMA) Espulso per aver colpito un avversario a gioco fermo con uno schiaffo sulla schiena, ritardava l’uscita dal terreno di giuoco per protestare e colpiva l’A.A. con uno schiaffo all’avambraccio, provocando lieve e momentaneo dolore e senza ulteriori conseguenze”

(figc.it)

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Totti: domenica 4 maggio l’ex capitano sarà ospite a “Che Tempo che Fa” (FOTO)

Francesco Totti sarà ospite in esclusiva a ‘‘Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio domenica 4 maggio 2025 in diretta sul Nove dalle 19,30, e in streaming su discovery+. Eterno numero 10, icona e bandiera della città di Roma, Francesco Totti nella sua straordinaria carriera ha vinto con la Roma uno scudetto (2000/01), due Coppe Italia (2006/07, 2007/08), due Supercoppe italiane (2001, 2007) e – con la nazionale italiana – lo storico Mondiale del 2006 in Germania.

Nainggolan: “Ho chiesto 100 mila euro ad un boss perchè avevo dei debiti, ma con la droga non c’entro”

BAR GOENS – Lo scorso gennaio Radja Nainggolan era stato arrestato in Belgio con l’accusa di traffico internazionale di droga, capo di imputazione che sarebbe poi decaduto, ma con il belga ancora sotto indagine. Lo stesso Nainggolan è tornato sull’arresto in un’intervista ad un programma televisivo belga, ammettendo di aver chiesto un prestito di 100mila euro al trafficante di droga Nasr-Eddine Sekkaki. Le sue parole: “Quei soldi mi servivano per ripagare dei debiti di gioco e perché avevo i conti correnti bloccati per la causa di divorzio. Non erano loro ad aver bisogno di soldi, ero io. La gente crede a quello che legge sul giornale, ovvero che io sia al centro di un caso di spaccio. Ma non esiste alcun legame con la droga. 

Trigoria, ripresa in vista della Fiorentina: ok Nelsson (FOTO E VIDEO)

Dopo la vittoria contro l’Inter, e i due giorni di riposo concessi da Claudio Ranieri, questa mattina la Roma è tornata ad allenarsi a Trigoria per preparare la sfida di domenica pomeriggio alle 18 contro la Fiorentina. Eccetto Dybala, tutti a disposizione di Ranieri, che potrà contare anche su Nelsson, tornato ad allenarsi con la squadra. Non sono mancate le indicazioni di Ranieri prima della partitella finale: “Due tocchi, gol di prima, è obbligatorio”. 

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CASANO: “Ora la Roma deve credere alla Champions” – DAMASCELLI: “Soulé soffriva la presenza di Dybala”

All’interno delle trasmissioni delle emittenti radiofoniche della Capitale l’argomento principale è la vittoria della Roma a San Siro per 0-1 contro l’Inter grazie alla conclusione di destro di Matias Soulé. Secondo Tony Damascelli “Soulé soffriva la presenza di Dybala”. “Ora la Roma deve credere alla Champions, lo deve fare per lo sforzo fatto e lo deve alla gente romanista”, dice Checco Oddo Casano. 

“Credo che la striscia di risultati utili della Roma non sia ancora finita”, conclude Mario Mattioli.

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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Capolavoro sportivo di Ranieri e squadra. Dovbyk? Riporterei indietro #Abraham e investirei dei soldi su altro attaccante (CICCIO GRAZIANIRete Sport 104.2)

Credo che la striscia di risultati utili della Roma non sia ancora finita. Mi ha stupito la serenità con cui i giallorossi hanno affrontato la partita con l’Inter. Non ho visto momenti in cui c’era del nervosismo da parte dei giocatori, ma tranquillità fin dall’inizio e questa cosa mi ha colpito positivamente (MARIO MATTIOLI, Radio Radio 104.5, Mattino – Sport e News)

Ranieri può fare benissimo il responsabile tecnico, la saggezza è migliore della tattica. Dovbyk mi fa arrabbiare, sembra un giocatore troppo pesante. Soulé? Soffriva la presenza di Dybala (TONY DAMASCELLI, Radio Radio 104.5, Mattino – Sport e News)

Volevamo una Roma ambiziosa e Ranieri ci ha sorpassati a destra con una formazione molto coraggiosa. La vittoria è sua e dei ragazzi che hanno dato tutto. Ora la Roma deve credere alla Champions, lo deve fare per lo sforzo fatto e lo deve alla gente romanista. Oggi esiste luce oltre Dybala grazie a Soulé, il quale ha il talento del campione (CHECCO ODDO CASANO, Rete Sport 104.2)

Grazie Ranieri per averci finalmente fatto vedere una Roma coraggiosa che va a San Siro e non si nasconde, ma gioca a pallone e stramerita di vincere. Cristante migliore in campo, prestazione totale. Champions? Dopo ieri ci credo (FABIO PETRUZZI, Rete Sport 104.2)

Ranieri sta compiendo un autentico miracolo. Ieri a Milano ha incartato la partita ad Inzaghi con alcune mosse a sorprese. Ora la Roma può credere alla Champions, anche se resta veramente un obiettivo difficile da centrare… (TIZIANO MORONI, Rete Sport 104.2)

La vittoria a San Siro contro l’Inter è un capolavoro di Claudio Ranieri. La chiave del successo sta nell’intelligenza tattica e umana del mister, il quale non ha bisogno di ricorrere ai sofismi e alle filosofie tanto amate dagli allenatori moderni. Lui applica e fa cose apparentemente “semplici”, che in realtà dimostrano una conoscenza superiore del calcio: da allenatore vero di campo e non da studioso da lavagna (MARIO CORSI, Tele Radio Stereo 92.7, Te la do io Tokyo)