Ranieri sprint: sono già nove i gol segnati nei primi 20′

È una nuova Roma quella di Ranieri. Una squadra che sembra rinata – anche dal punto di vista atletico – e che parte a mille all’ora in quasi tutte le partite. Nel derby, ad esempio, la pratica è stata ‘chiusa’ nei prirni 8 minuti grazie alle reti di Pellegrini e Saelemaekers. Un uno-due micidiale che sta diventando un vero e proprio marchio di fabbrica: in 10 partite con Ranieri i giallorossi hanno realizzato 21 reti, mentre con Juric 15 con due gare di più. (…) E i dati difensivi migliorano. La squadra con l’allenatore croato ne ha subiti 17, con Sir Claudio 10 mantenendo tre volte la porta inviolata, Merito anche di un super Svilar che attende il prolungamento delcontratto.

(Il Messaggero)

La rincorsa di Dybala

Nella versione Peaky Blinders, è stato un inedito. Domenica all‘Olimpico, lui e Paredes, due facce d’angelo a celare la perfidia sudamericana, non avevano nulla da invidiare ai fratelli Shelby. (…)  Dal primo giorno, dalla prima conferenza, dal primo incontro tra i due, Ranieri lo ha sempre messo al centro del progetto. E non solo del suo personale ma della Roma in generale. A tal punto che anche l’incontro che doveva precedere la trasferta di Bologna che le parti avevano progettato di avere, ormai non ha più senso di andare in scena. Dopo le ultime prestazioni e la ritrovata continuità (nelle ultime 9 gare ha riposato soltanto con la Sampdoria in coppa Italia), cosa bisogna dirsi? Senza contare che da domenica il rinnovo sarà automatico. (…) Dybala è virtualmente già legato alla Roma fino al 2026 alle stesse cifre attuali. È bastata una chiacchierata telefonica tra l’agen-te Novel e il ds Ghisolfi, confermata dal francese nel pre-derby («Resta? Sì, ne stiamo parlando con il suo procuratore e siamo allineati»), per darsi appuntamento più in avanti. Paulo è disponibile, ha il coltello dalla parte del manico, tocca alla Roma fare il primo passo e l’intento del club è chiaro: spalmare (con leggero aumento) e allun-gare di un anno per abbassare il peso economico contrattuale. (…)

(Il Messaggero)

Ceo: sarà Antonello il post Souloukou

La notizia circolava ormai da giorni, soprattutto da quando le quotazioni di Marzio Perrelli (Sky) erano scese drasticamente, nonostante i due colloqui avuti con i Friedkin. Alla fine nel casting messo in scena dalla proprietà Usa l’ha spuntata Alessandro Antonello (attuale ad corporate dell’Inter) che sarà quindi il nuovo Ceo giallorosso. (…) Dan e Ryan hanno voluto affidare il compito ad un personaggio già inserito nel mondo del calcio da diverso tempo per sostituire Lina Souloukou (ora al Nottingham Forest). Il nuovo Ceo inizierà nelle prossime settimane (probabilmente dal 1 febbraio). L’assenza di un Ceo all’interno del club giallorosso ha anche ritardato i rinnovi di alcuni giocatori come Pisilli e Svilar. Prolungamenti richiesti anche da Ranieri. Laureato in Economia e Finanza all’Università degli Studi di Bergamo, ha conseguito l’abilitazione di Dottore Commercialista. Ha iniziato la propria carriera lavorando per Deloitte&Touche. Successivamente ha percorso la propria carriera aziendale nell’ambito finanziario ricoprendo vari ruoli manageriali, fino al 2011 quando è entrato nel mondo dello sport come direttore finanziario di Puma Italia. Poi il passaggio all’Inter nel 2015 e ora dopo 10 anni è pronto a iniziare una nuova avventura, stavolta in giallorosso. (…)

(Il Messaggero)

RANIERI: “Siamo in crescita ma la squadra va completata. Nel derby ho visto una Roma diversa. Ho parlato con De Rossi, farò lo stesso con Totti”

CORSPORT – Dopo il derby vinto contro la Lazio, il tecnico della Roma Claudio Ranieri ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano tra presente e futuro giallorosso. Ecco le parole del tecnico nella prima parte pubblicata nell’edizione odierna:

(…)

Riesci ancora a emozionarti? Penso naturalmente a domenica sera, al derby.
“Sono emozioni forti, anche perché sono le ultime”.

Vuoi dire che a giugno chiudi sul serio?
“È iniziata l’ultima tappa e quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita”.

Che fantastica storia è la vita. Sarà contento Antonello. Preciso: Venditti, non Alessandro.
“Ho capito di essere cambiato”.

Dove e quando?
“All’Olimpico, quando veniva cantato l’inno di Antonello, io non salivo dal tunnel perché mi commuovevo, mentre adesso riesco a reggere l’emozione e, anzi, il canto dei sessantamila mi dà l’ultima botta d’energia”.

E pensare che avevi annunciato l’addio alle armi.
“Mi credi se ti dico che negli ultimi mesi ho ricevuto più richieste che dopo il trionfo col Leicester? Quando mi sono accorto che c’era ancora voglia di Ranieri, la voglia è tornata pure a me, ma sapevo che l’avrei fatto solo per due squadre, Cagliari e Roma. Mi hanno tirato giù dall’Aventino”.

La chiamata – annunciazione!, annunciazione! – quando è arrivata di preciso?
“Quel lunedì di novembre, mi telefonò Ghisolfi per dirmi che i Friedkin volevano parlarmi. Sono partito subito per Londra”.

Volo di linea, giusto per non farlo sapere in giro.
“Ragazzo, non fare il furbetto. A Londra ho casa”.

Durante il viaggio cos’hai pensato?
“Cos’altro avrei dovuto pensare? Avevano appena esonerato Juric, chiamano me e che pensiero posso mai fare? Claudio, si ricomincia”

Come va con l’inglese?
“Maccheronico, come sempre”. E ride.

I Friedkin ti hanno capito.
“E io ho capito loro, hanno voglia di fare bene, di riportare in alto la Roma. Non parlano in pubblico? Perché, vedi altri americani, mi riferisco a proprietari di squadre, che rilasciano interviste o semplici dichiarazioni? Gli americani sono fatti così. Affidano i compiti alle persone che scelgono e se non vanno bene le cambiano”.

(…)

Come hai trovato la squadra?
“Come tutte le squadre che escono da un esonero. In questo caso addirittura due in pochi mesi. Giù moralmente, ma a posto fisicamente. Con Daniele e Juric avevano lavorato bene sul piano atletico. Io ho semplicemente portato le mie idee, ho provato a stimolare i ragazzi, siamo entrati presto in sintonia. Cosa significa entrare in sintonia? Pensare le stesse cose, dare tutto l’uno per gli altri. Giocare sempre alla morte. Sono uno che in allenamento pretende tanto, quando arriva la partita lascio libertà ai giocatori perché, se hanno lavorato bene, sanno come comportarsi sia difensivamente sia offensivamente. A ogni errore deve corrispondere una reazione, nessuno deve ripensare allo sbaglio che ha appena commesso. C’è tanto tempo ancora. Sbagliamo tutti, in campo, nella vita… Tempo fa lessi una frase che mi piacque parecchio”.

Quale?
“Se un errore non è un trampolino di lancio, è un errore”.

(…)

 

Hai vinto il quinto derby su cinque: la prima cosa che hai pensato.
“Ero contento per i tifosi. La gioia che riesci a donare è più grande di quella che provi. Io non ho paura di dire le cose: abbiamo battuto una Lazio che sta facendo una grande stagione e un bellissimo calcio. Domenica ho visto una Roma diversa, una Roma che sa stare in campo. Molto distante da quella di Napoli, ma ero arrivato solo da un giorno e i nazionali erano appena rientrati. Il progresso, la crescita è notevole. A Napoli avevamo fatto una partita buonina, ma eravamo stati troppo timidi, non avevamo mai provato a vincere”.

Da qui al 3 febbraio quanto e dove cambierete?
“Ho già una buona rosa, ma va completata perché tra poco giocheremo tre partite a settimana. Serve qualcosa in più, del resto si parla di mercato di riparazione e allora anche noi proviamo a riparare”.

Qualcosa in più, ma anche qualcosa in meno.
“Ci saranno delle partenze, certo, e gli ingressi dovranno rispettare i parametri del Fair Play Finanziario”.

Come vedi Dybala?
“Con il sorriso. Il sorriso è importante, chi arriva al campo col sorriso, come Paulo, facilita le cose e ti riempie il cuore. Dybala mi piaceva tanto già quand’era al Palermo”.

Sbaglio o gli hai garantito la centralità che inseguiva da anni?
“Per me sono tutti centrali, devono esserlo. Paulo è di un calcio superiore, ora gioca tanto perché sta bene, ma va salvaguardato. Lo tolgo non appena lo vedo stanco. Nel derby lui e Dovbyk hanno fatto un lavoro eccezionale, contribuendo al successo in modo decisivo”.

A Paredes e Hummels hai restituito spazio e dignità.
“A Paredes e Hummels non devi dire niente, loro sanno bene cosa fare e i compagni gli riconoscono la leadership, non a caso si appoggiano sempre su di loro”.

(…)

Ogni volta che ti chiedono di Totti, del suo ipotetico – e aggiungo auspicabile – ritorno alla Roma, rispondi che gli telefonerai, che parlerai con lui. È una non-risposta. O hai trovato sempre occupato?
“È una non-risposta. Ma posso garantire che parlerò con Francesco, prima però dovrà capire cosa vuol fare da grande. Parlerò con lui, così come ho parlato con Daniele e vorrei tanto abbracciare Bruno Conti, che non vedo da troppo tempo”.

Pensi che ci siano preclusioni dei Friedkin relativamente al ritorno di Francesco.
“Non ne abbiamo ancora parlato. Ma non penso, non lo so”.

Pellegrini resta davvero?
(continua nella parte 2 in uscita domani)

Saelemaekers, c’è il piano per trattenerlo. Ma Conceição spinge per un ritorno al Milan

La partita più importante per Alexis Saelemaekers si gioca sul mercato. Roma e Milan a breve dovranno sedersi di nuovo al tavolo delle trattative anche per delineare il futuro di Abraham con la maglia rossonera. (…) Da un lato c’è il Milan, osservatore interessato delle prestazioni romaniste di Saelemaekers e sempre meno convinto di trattenere Abraham a Milano, nonostante il gol che è valso la Supercoppa Italiana. Dall’altra c’è la Roma che vuole trattenere a tutti i costi l’esterno belga a Trigoria, ma sa bene che toccare l’argomento in questo momento di picco potrebbe essere controproducente. La Roma oltre Abraham è pronta a mettere sul piatto anche Cristante come alternativa. Un profilo che potrebbe interessare ai rossoneri anche per una questione di liste, essendo cresciuto nel vivaio dei rossoneri. (…) In questa ingarbugliata partita a scacchi, da poco più di una settimana, è subentrata la variabile Sergio Conceicao. Saelemaekers piace molto al portoghese e sarebbe l’esterno destro perfetto per il suo 4-4-2. L’allenatore rossonero lo stima, al contrario del predecessore Fonseca che aveva avallato la sua cessione. (…)

(La Repubblica)

Dybala si è ripreso la Roma, dall’addio alla consacrazione

LEGGO (F. BALZANI) – Una Joya mai vista, almeno da queste parti. Dal possibile addio alla consacrazione e a un rinnovo ormai più in discussione. Paulo Dybala in un mese si è ripreso la Roma, anzi è andato oltre. Perché l’argentino oltre a gol e assist ha mostrato un agonismo fisico inedito sotto la cura Ranieri. Dybala non giocava sei partite di fila in campionato da più di 70 minuti da due anni. Col nuovo tecnico Paulo ha saltato praticamente solo la sfida col Napoli per poi accumulare 595 minuti in otto partite consecutive tra campionato ed Europa League col culmine del derby dominato. Non accadeva dal “record” del gennaio 2023 quando con Mourinho in panchina giocò di fila 631′ prima di fermarsi. Ranieri in queste settimane è stato medico del fisico e dell’anima di Dybala, che è stato di nuovo vicino alla cessione dopo il dietrofront all’Arabia di quest’estate. Il tecnico ha parlato con Paulo ottenendo piena disponibilità. Tra una settimana scade la clausola da 13 milioni, ma ormai nessuno a Trigoria pensa più alla partenza. L’obiettivo è concentrato sul rinnovo sempre più vicino (mancano 3 partite). In tal senso Ghisolfi ha già incontrato l’entourage dell’attaccante. L’obiettivo è spalmare il ricco stipendio da 8 milioni su altre due stagioni. In questi giorni di ritrovata serenità la dirigenza è al lavoro per rinforzare la rosa. A destra avanza Kayode della Fiorentina mentre a centrocampo vista la probabile partenza di Le Fée (Sunderland e Lille in pole) si cerca un vice Kone: piacciono Bondo del Monza e Prati del Cagliari. In difesa occhi su Marmol del Las Palmas e Zézé del Nantes. Si lavora anche al riscatto di Saelemaekers, ipotesi concreta di scambio definitivo con Abraham. Oggi, infine, ripresa degli allenamenti in vista di Bologna. Ancora out Cristante, tutti gli altri a disposizione.

Fiorentina, Valentini: “De Rossi è un amico, ho parlato con lui e la Roma”

Primo acquisto di questa sessione invernale per la Fiorentina, si tratta di Nicolas Valentini, arrivato a paramentro zero dal Boca. Il giocatore, nei mesi scorsi, era stato seguito anche dalla Roma, come ha dichiarato lui stesso nella conferenza stampa di presentazione: “Mi sono allenato con la squadra, ma senza giocare, con tutto questo casino che è successo al Boca. Ma sono molto felice di essere qua. Sono amico di De Rossi, e ho parlato con lui e la Roma. Pradè però mi è piaciuto tantissimo quando mi ha chiamato, poi ho visto questo centro sportivo è mi è piaciuto tanto”

As Roma, in vendita il pack 2 partite per le gare contro Eintracht Francoforte e Napoli

Come fa sapere la Roma sul proprio sito ufficiale, è in vendita il pack 2 partite per le gare contro Eintracht Francoforte e Napoli, rispettivamente in calendario giovedì 30 gennaio alle 21:00 e domenica 2 febbraio alle 20:45.

Per questi due big match, il club offre ai propri tifosi un Pack che dà la possibilità di risparmiare rispetto al prezzo del singolo biglietto. Il Pack è infatti disponibile dalle ore 16:00 del 7 gennaio a partire da 49€. Previsto anche una riduzione per gli Under 14 riservata a tutti coloro che al giorno dell’acquisto non avranno ancora compiuto 14 anni. L’acquisto del pack a tariffa “Under 14″ è consentito esclusivamente insieme a un pack a tariffa intero e potranno essere acquistati esclusivamente nei settori contrassegnati dalla relativa icona.

(asroma.com)

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Primavera, Falsini: “Avrei preferito gare di andata e ritorno ma ci adatteremo. Il Lecce giocherà sull’intensità” (VIDEO)

Gianluca Falsini, tecnico della Primavera, ha parlato alla vigilia della sfida contro il Lecce, valida per gli ottavi di Coppa Italia Primavera in gara unica. Le sue parole: “Un test importante, menomale che arriva subito, lo affronteremo al massimo e cercheremo di sviluppare il nostro gioco”.

Perchè si aspetta una gara simile a quella contro il Verona?

“Scurto è un ottimo allenatore, il Lecce ha dettami tattici simili all’Hellas ma con interpreti più forti. Mi aspetto giochino sull’intensità, sul fatto che possano chiudersi e ripartire ma con una qualità maggiore di quella dell’Hellas. Sicuramente dobbiamo fare meglio nelle preventive e nel palleggio, oltre che nella qualità negli ultimi 20 metri”

Questo è un gruppo giovane ma che ha già affrontato gare da dentro o fuori. È tranquillo da questo punto di vista?

“Avrei preferito andata e ritorno, però ci dobbiamo adattare. Come ho sempre detto, il talento non ha età, sappiamo che fisicamente possiamo avere qualche problema, ma queste partite servono ai ragazzi per crescere per poi affrontare questo meraviglioso sport”

Giudice Sportivo: entra in diffida Saelemaekers, ammenda di 10mila euro alla Roma. Un turno di squalifica per Castellanos

Sono state rese note le decisioni del giudice sportivo dopo la 19a giornata di Serie A, che ha visto la Roma battere la Lazio nel derby. Per quanto riguarda i giallorossi, ammenda al club di 10mila euro “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato tre fumogeni in un settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria, per avere, inoltre lanciato, nel recinto di giuoco, tre petardi e due fumogeni; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.”. Un turno di squalifica per il fisioterapista Aldo Lacopo “per avere, al 50° del secondo tempo, a giuoco fermo, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dei calciatori della squadra avversaria contribuendo ad alimentare il clima di tensione che si era generato a seguito di un fallo di giuoco”. Quarta sanzione invece per Alexis Saelemaekers, che entra dunque in diffida.

In casa Lazio, invece, un turno di squalifica per Castellanos “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (Sesta sanzione); per avere, al 50° del secondo tempo, in reazione ad un fallo di giuoco subito, colpito con i tacchetti la coscia di un calciatore della squadra avversaria”. Anche per la società biancoceleste due ammende di 10mila euro per lancio di fumogeni da parte dei suoi tifosi e “per avere suoi sostenitori, al 41° del secondo tempo, rivolto un fascio di luce-laser in direzione del Direttore di gara”.

(legaseriea.it)

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