Sassuolo-Roma, Ferguson in panchina per una forte contusione alla caviglia. Gasperini: “Non so se sarà disponibile”

Tegola per Gian Piero Gasperini in vista di Sassuolo-Roma, partita valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma oggi alle ore 15. Come svelato dall’allenatore giallorosso nell’intervista pre partita ai microfoni di DAZN, Evan Ferguson non è al meglio a causa di una forte contusione rimediata in allenamento: “Ha fatto tanti allenamenti, ma il migliore è stato l’ultimo. Purtroppo ha subito una forte contusione alla caviglia, lo portiamo in panchina ma non so se sarà disponibile oggi”.

Serie A, Torino-Genoa 2-1: decide Maripan al 90′. Il Grifone ultimo in classifica

Alle ore 12:30 è andata in scena la partita tra Torino e Genoa, valida per l’ottava giornata di Serie A e terminata con il risultato di 2-1 in favore dei padroni di casa. Il Grifone parte meglio e si porta in vantaggio al minuto 7 con Thorsby, bravo a sfruttare l’intervento a vuoto di Asllani. Successivamente gli ospiti collezionano diverse occasioni e vanno vicini al raddoppio con Malinovskyi, Ekhator e ancora Thorsby. Nella ripresa i granata sembra più vivaci e al 63′ pareggiano i conti grazie all’autorete di Sabelli, il quale devia involontariamente il pallone nella propria porta per anticipare Che Adams. La partita si avvia verso il pareggio, ma al 90′ arriva la svolta: calcio d’angolo di Lazaro e conclusione al volo di Maripan, che buca Leali e regala la vittoria ai granata. Con questo risultato il Torino sale all’undicesimo posto con 11 punti, mentre il Genoa è ultimo a quota 3.

Sassuolo-Roma, GASPERINI: “Contusione alla caviglia per Ferguson, non so se sarà disponibile. Soulé? Può essere una risorsa importante dalla panchina”

Al Mapei Stadium va in scena la partita tra Sassuolo Roma, valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma oggi alle ore 15. Poco prima del calcio d’inizio Gian Piero Gasperini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della piattaforma. Ecco le parole dell’allenatore giallorosso.

GASPERINI A DAZN

Soulé in panchina?
“Giochiamo molto spesso e lui non ha mai saltato un minuto. Oggi partiamo così, magari può essere una risorsa importante dalla panchina”.

Ferguson?
“Deve essere un fattore importante. Ha fatto tanti allenamenti, ma il migliore è stato l’ultimo. Purtroppo ha subito una forte contusione alla caviglia, lo portiamo in panchina ma non so se sarà disponibile oggi”.

Oggi ci sono tantissimi tifosi della Roma: in caso di vittoria sarete primi…
“La classifica ci fa piacere, ma è presto per guardarla. Dobbiamo concentrarci su questa partita, il Sassuolo è pericoloso e sta facendo buoni risultati”.

Sassuolo-Roma, Matic: “Sempre bello rivedere amici, ma voglio vincere”

Al Mapei Stadium va in scena la partita tra Sassuolo Roma, valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma oggi alle ore 15. Poco prima del calcio d’inizio Nemanja Matic, ex della sfida, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della piattaforma. Ecco le parole del centrocampista neroverde.

MATIC A DAZN

Cosa significa questa partita per te?
“Sempre bello rivedere amici. Ora sono al Sassuolo, loro vogliono vincere e anche io voglio farlo”.

C’è voglia di rivalsa?
“Ho sempre motivazioni per giocare contro tutte le squadre”.

Vi aspettate una Roma più cattiva?
“Se vince diventa prima, ma anche noi abbiamo le nostre motivazioni. Vediamo come finirà”.

Sassuolo-Roma, Carnevali: “Matic un fuoriclasse. Il nostro obiettivo è la salvezza”

Al Mapei Stadium va in scena la partita tra Sassuolo Roma, valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma oggi alle ore 15. Poco prima del calcio d’inizio  Giovanni Carnevali ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della piattaforma. Ecco le parole dell’amministratore delegato dei neroverdi.

CARNEVALI A DAZN

Matic è il leader della squadra?
“Abbiamo acquistato più di 10 giocatori e tra questi c’è Matic, il quale è un campione. Si tratta di un fuoriclasse, un ragazzo speciale e ci sta dando un contribuito importante dentro e fuori dal campo”.

Si può puntare a un traguardo importante?
“La Serie A è un campionato difficilissimo, il nostro obiettivo è la salvezza e abbiamo tutte le capacità per farcela. Tutto ciò che riusciremo a fare dopo la salvezza sarà qualcosa di guadagnato. L’anno scorso eravamo in B, sono fiducioso perché ho un gruppo di ragazzi fantastico”.

Il rinnovo di Thorstvedt?
“Stiamo parlando con gli agenti. Abbiamo un rapporto speciale con lui, sta recuperando dall’infortunio. Stiamo lavorando per il rinnovo, non ci sono problemi e lo definiremo nei prossimi giorni”.

Muharemovic?
“Giocatore di prospettiva, per il momento non ci ha chiamato nessuno. Dispiace per l’infortunio in nazionale, per noi è un danno enorme e sono arrabbiato”.

Sassuolo-Roma, EL AYNAOUI: “Sono pronto e a disposizione di Gasperini”

Al Mapei Stadium va in scena la partita tra Sassuolo Roma, valida per l’ottava giornata di Serie A e in programma oggi alle ore 15. Poco prima del calcio d’inizio Neil El Aynaoui ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della piattaforma. Ecco le parole del calciatore giallorosso.

EL AYNAOUI A DAZN

Ti sta mancando continuità?
“Io sono a disposizione di Gasperini. Quando il mister mi chiama in causa mi faccio trovare pronto”.

SASSUOLO-ROMA 0-1: segui in tempo reale. Ultimo cambio per Gasperini. Fuori Wesley, dentro Rensch (FOTO, VIDEO e DIRETTA)

Dopo la dolorosa sconfitta in Europa League contro il Viktoria Plzen, la Roma di Gian Piero Gasperini affronta il Sassuolo al Mapei Stadium in occasione dell’ottava giornata di campionato. I giallorossi si trovano al terzo posto in classifica con 15 punti e in caso di vittoria aggancerebbero il Napoli capolista, mentre i neroverdi sono undicesimi a quota 10.

L’allenatore dei capitolini effettua diversi cambi rispetto alla gara contro la formazione ceca: a difesa della porta di Svilar torna il trio Celik-Mancini-Ndicka, sulla fascia destra ancora fiducia a Wesley e sulla sinistra spazio a Tsimikas. A centrocampo Cristante sarà affiancato da Koné, il quale ha recuperato dopo il colpo alla caviglia subito contro il Viktoria Plzen. In attacco, invece, torna il falso nove con Bailey (esordio dal 1′) ed El Aynaoui alle spalle di Dybala in versione centravanti. Fuori Soulé, Ferguson (forte contusione alla caviglia in allenamento) e Dovbyk.

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IL TABELLINO

SASSUOLO: Muric; Walukiewicz, Idzes, Romagna (39′ Candé), Doig; Koné (81′ Cheddira), Matic, Thorstvedt 60′ Vranckx); Berardi (60′ Volpato), Pinamonti, Fadera (81′ Laurienté).
A disp.: Turati, Zacchi, Nyarko, Paz, Moro, Coulibaly, Odenthal, Lipani, Iannoni, Pierini.
All.:
Grosso.

ROMA: Svilar; Çelik, Mancini, Ndicka; Wesley (87′ Rensch), Koné, Cristante (66′ Pellegrini), Tsimikas (46′ Hermoso); El Aynaoui, Bailey (50′ Dovbyk); Dybala (Soulé).
A disp.: Vasquez, Gollini, Ziolkowski, Sangaré, Ghilardi, Baldanzi, Pisilli, Ferguson, El Shaarawy.
All.:
Gasperini.

Arbitro: Manganiello. Assistenti: Berti-Fontemurato. IV Uomo: Fabbri. VAR: Pezzuto. AVAR: Sozza.

MARCATORE: 16′ Dybala

AMMONITI: 24′ Mancini (R), 34′ Thorstvedt (S), 37′ Doig (S), 47′ Hermoso (R), 77′ Volpato (S)


LA CRONACA DELLA PARTITA


PREPARTITA

14:29 – Inizia il riscaldamento.

14:15 – Il Sassuolo annuncia la formazione ufficiale scelta da Grosso.

14:05 – La Roma annuncia la formazione ufficiale scelta da Gasperini.

13:57 – Roma arrivata al Mapei Stadium.

13:34 – Il giornalista di Sky Sport Angelo Mangiante anticipa la formazione ufficiale della Roma.

13:26 – Ecco una panoramica dello spogliatoio giallorosso.

13:02 – Ecco una panoramica del Mapei Stadium a due ore dal calcio d’inizio di Sassuolo-Roma.

Atalanta, Juric smentisce Carnesecchi come Gasperini con Dybala: “Parli di meno e faccia il professionista”

Nella serata di ieri è andata in scena la partita tra Cremonese e Atalanta, valida per l’ottava giornata di Serie A e terminata con il risultato di 1-1. La Dea è rimasta imbattuta, ma non è riuscita a ingranare e in 8 partite ha ottenuto soltanto 2 vittorie e 6 pareggi. Nel post partita Marco Carnesecchi, portiere nerazzurro, si è sfogato ai microfoni di Sky Sport: “Finché hai questi ritmi non vai avanti, quindi o ci diamo una svegliata o arriveremo molto molto indietro. Dobbiamo darci una svegliata tutti quanti, dal primo all’ultimo me compreso, bisogna andare più forte, essere più cattivi, non si può prendere sempre gol alla prima occasione. Penso che sia una cosa di squadra, dobbiamo metterci lì, parlarne e darci una grandissima svegliata. Chi è stanco deve alzare il braccio e dire ‘sono stanco, voglio riposare’. Quando si va in campo si deve dare l’anima. Io sono il primo che si deve dare una svegliata e mi devo analizzare”.

Poco dopo è arrivata la risposta dell’allenatore Ivan Juric, in un battibecco che ha ricordato molto quanto accaduto nel post gara di Roma-Viktoria Plzen tra Paulo Dybala e Gian Piero Gasperini: “Carnesecchi è ambizioso, però ha sbagliato completamente. Deve imparare a fare il professionista: parlare molto di meno, ma non solo lui, e concentrarsi sul lavoro e quello da fare in campo. Non credo che Carnesecchi sia indicato per parlare della situazione. Si impegnano tutti, non è un discorso da fare, se crei 20 occasioni e non segni ci sono tanti motivi”.

Greco: “Luis Enrique un visionario, a Roma trattato come un incapace”

FANPAGE.IT – Leandro Greco, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista al portale e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura nella Capitale. Ecco le sue dichiarazioni.

Tornare sulla panchina della Roma cos’è, un semplice obiettivo o solo un sogno?
“Ho appena cominciato a fare l’allenatore, mi sembra prematuro fare questo tipo di discorsi. Non è per sviare la domanda, tutti conoscono il mio attaccamento alla Roma, ma direi che per il momento sono messi molto bene…”.

Ecco, appunto: lei è stato giocatore di Gasperini nella stagione 2014/2015 al Genoa: che effetto le fa vederlo sulla panchina giallorossa e si aspettava, da lui, una carriera così importante?
“Sì, me lo sarei aspettato. Perché si vedeva subito che aveva concetti di gioco all’avanguardia e una grandissima determinazione. Perché il Gasperini che vedo oggi sulla panchina della Roma è esattamente lo stesso che ho vissuto io, solo che adesso ha raggiunto quella autorevolezza per cui, quando dice o fa qualcosa di ‘tosto’, non viene più guardato come un marziano, come magari succedeva qualche anno fa”.

Tornando all’attualità: ha fiducia nella sua Roma quest’anno?
“Grandissima fiducia, perché in quell’ambiente serviva proprio uno come Gasperini, che non si fa condizionare da un clima molto caldo e spesso umorale e che non ha paura di entrare ‘a gamba tesa’, se serve. Lui va sempre dritto per la sua strada, non lo scalfisce nulla. Mi aspetto che il mister ribalti tutto e sono convinto che farà benissimo”.

Gasp è l’allenatore che più di ogni altri ti ha fatto venir la voglia di allenare?
“Ne ho avuti tanti bravi, da Spalletti a Ranieri, passando per Gasperini, ma il tecnico che mi ha veramente cambiato da calciatore, e ha cominciato a farmi ragionare da allenatore, è Luis Enrique. È semplicemente un visionario, talmente avanti nei concetti, nel suo modo di gestire il gruppo e svolgere il suo ruolo, che a Roma purtroppo non è stato capito. Anzi, a volte è stato trattato proprio da incapace, quando invece era semplicemente avanti anni luce. Credo che sia stata un’opportunità persa per tutti. Quanto ha fatto nel proseguo della sua carriera, lo dimostra, ma già a quei tempi aveva metodologie uniche e, probabilmente, se l’avessimo trattato diversamente, avremmo assistito a qualcosa di storico”.

Tornando alla tua “carriera” da tifoso: qual è il ricordo più bello?
“Sicuramente la vittoria dello Scudetto, anche se quel giorno non ero sugli spalti…”.

Ma, come, uno della Curva Sud che si perde la partita della storia della Roma?
“Ho detto che non ero sugli spalti, non che non ci fossi… (ride, ndr). Ero in campo a fare il raccattapalle, proprio sotto la Sud, e ricordo l’emozione al momento dell’invasione di campo. Eravamo tutti convinti che fosse finita e stavamo già festeggiando, poi ci hanno richiamato per gli ultimi minuti ed è stato strano contenere l’emozione ancora per un po’. È stato comunque un momento indimenticabile”.

Quali altri momenti di questo tipo hai vissuto, invece, da calciatore?
“Tanti, a partire dall’esordio in Champions League a Basilea, dove per altro ho anche segnato. Quell’anno (stagione 2010/2011, ndr) ero destinato ad andare ancora in prestito, ma ho fatto un ottimo pre-campionato e Ranieri un giorno mi ha preso da parte: ‘Non ti posso garantire nulla, ma tu continua così e poi vediamo cosa si può fare’. Alla fine, alcune opportunità di mercato non si sono concretizzate e sono rimasto a Roma. Per un paio di mesi non ho visto il campo, poi a Basilea dovevo andare in tribuna e, all’ultimo momento, mi chiamano per andare in panchina perché non c’erano più centrocampisti. Alla fine, entro e segno, da lì è cambiato tutto…”.

Pochi giorni dopo (7 novembre 2010), hai giocato quasi tutto il derby, per altro vincendolo in “trasferta” (0-2)…
“Un’emozione forte, devo dire, perché fino a qualche giorno prima non stavo attraversando un momento particolarmente positivo e in pochissimo tempo mi è cambiata la vita. Esordio in Champions League e derby vinto, giocando più di un tempo. Al 39’ Menez si è infortunato e, vista la buona prestazione di Basilea, Ranieri mi ha dato fiducia. Io viaggiavo veramente a un metro da terra, mi riusciva tutto e infatti anche in quella partita ho fatto un’ottima figura. E, poi, abbiamo anche vinto, quindi non potevo chiedere di meglio”.

Come si fa a spiegare a chi non è di Roma, cos’è il derby?
“Semplice, non si può. A volte non si riesce a spiegare nemmeno a quelli di Roma, figurati agli altri (ride, ndr). È uno stress, soprattutto per i calciatori romani, perché si è troppo coinvolti. Hai perennemente genitori, parenti, amici, tifosi che ti ricordano che si deve vincere, come se ce ne fosse bisogno. Dunque, quando finisce, è quasi una liberazione. A volte, vincerlo è prima di tutto un sollievo e solo dopo ti godi il momento (sorride, ndr)”.

E pensare che, ad un certo punto, prima di vivere queste emozioni, hai rischiato anche di dover abbandonare il calcio…
“In realtà, ho rischiato proprio di abbandonare questo Mondo. Ero nella Primavera della Roma e sono stato ricoverato per un’infezione. Mi rivoltano come un calzino, poi la diagnosi: setticemia. Sono stato in ospedale per mesi, non camminavo più. In quel momento l’ho vissuta con l’incoscienza giovanile, il mio unico obiettivo era tornare a giocare, ma con il tempo ho realizzato quanto sia stato fortunato. Devo ringraziare i medici, anche quelli della Roma che non mi hanno mai abbandonato, poi la società, Conti e De Rossi senior che mi sono stati vicinissimi e mi hanno aiutato tanto a superare quel momento”. […]

A proposito di divinità: che effetto ti ha fatto, da tifoso giallorosso, giocare con l’idolo di tutti i romanisti?
“Ovviamente è stato strano ritrovarmi con Totti nello stesso spogliatoio, ma dopo i primi momenti di inevitabile soggezione, poi Francesco si è rivelato per quello che è, una persona semplice, che ti mette a tuo agio. Nonostante sia praticamente un idolo a Roma, non è certamente uno che vive sul piedistallo. Anzi, è un ragazzo molto alla mano, simpaticissimo, davvero un uomo-spogliatoio, un leader vero”.

A proposito di quello spogliatoio, come è stato dividerlo con Cassano e le sue “cassanate”?
“Diciamo che non ci siamo annoiati, anche perché quelle che sono uscite sono solo una parte di quelle che in quegli anni abbiamo vissuto da dentro. Antonio è un ragazzo simpaticissimo, ma devo dire che ammiro i mister dell’epoca, perché – con sincerità e tanta umiltà – oggi, da allenatore, se capitasse a me, non so se sarei in grado di gestire certe situazioni (sorride, ndr). Lo spogliatoio è un ambiente molto delicato e trovare un equilibrio non è affatto facile. Quando ci riesci, devi preservarlo in ogni modo”.

Qual è stato, invece, il giocatore più “fastidioso” incontrato nella tua carriera?
“Anche se era un mio compagno, devo dire che Pizarro era veramente insopportabile. Non dal punto di vista caratteriale perché anche lui era simpaticissimo e un uomo-spogliatoio, ma perché, quando lo andavi a pressare in partitella, cercando di togliergli la palla, cominciava a sterzare una-due, dieci volte, e tu non la vedevi mai. Un giocatore di un livello eccezionale, forse anche sottovalutato per la sua qualità e quella che riusciva a dare al gioco delle squadre in cui giocava. Che giocatore El Pek…”.

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SASSUOLO-ROMA: dove vederla in tv, le probabili formazioni e le quote

La Roma vuole dimenticare il clamoroso ko casalingo contro il Viktoria Plzen e oggi alle ore 15 ha l’occasione per riscattarsi: i giallorossi affronteranno il Sassuolo al Mapei Stadium nel match valido per l’ottava giornata di Serie A. I capitolini si trovano al terzo posto in classifica con 15 punti e in caso di vittoria aggancerebbero il Napoli in vetta, mentre i neroverdi sono undicesimi a quota 10.

Gasperini è pronto ad affidarsi allo zoccolo duro della squadra, effettuando alcuni cambi rispetto alla gara di Europa League: Celik-Mancini-Ndicka davanti a Svilar, a destra Wesley e a sinistra Tsimikas. A centrocampo Koné recupera e gioca al fianco di Cristante, mentre in attacco torna Dybala in versione falso nove e alle sue spalle agiranno Soulé e uno tra Pellegrini e Bailey.

DOVE VEDERE SASSUOLO-ROMA IN TV E IN STREAMING

Sassuolo-Roma sarà trasmessa in esclusiva sulla piattaforma DAZN. Per vedere la partita in diretta è necessario connettersi all’app Dazn tramite Smart tv collegata alla connessione internet, console di gioco (Play Station e Xbox) oppure Google Chromecast, Amazon Fire Stick Tv e TIMVISION BOX. Inoltre coloro che sono abbonati anche a Sky potranno seguire il match sul canale 214 attivando ‘Zona DAZN’.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SASSUOLO: Muric, Walukiewicz, Idzes, Romagna, Doig, Koné, Matic, Thorstvedt, Berardi, Pinamonti, Laurienté.

ROMA: Svilar; Çelik, Mancini, Ndicka; Wesley, Koné, Cristante, Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Dybala.

LE QUOTE

SASSUOLO-ROMA1X2
EUROBET4.303.451.85
SISAL4.503.401.90
PLANETWIN3654.303.451.87
SNAI4.403.501.85

LR24