Vierchowod: “Bello vedere la Roma prima in classifica. Le rivali hanno giocatori di maggiore qualità, ma non si può mai sapere…”

TUTTOMERCATOWEB.COM – Pietro Vierchowod, ex difensore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del Festival dello Sport a Trento e tra i vari temi trattati si è soffermato anche sul rendimento della squadra giallorossa. Ecco le sue parole.

Che effetto fa vedere la Roma in testa alla classifica?
“Bello, con la Roma ho vinto lo scudetto nell’82’. Poi dopo tanti anni i giallorossi lo hanno rivinto e ora si aspetta il quarto”

Può lottare per il titolo?
“Ci sono squadre davanti che hanno giocatori di maggiore qualità rispetto a quelli della Roma, ma non si può mai sapere. Facendo tutto il girone di andata in testa alla classifica ti viene anche la fiducia e puoi dare qualcosa in più che prima non davi”.

E il Milan?
“Le tre squadre davanti sono lì e se la possono giocare. A gennaio-febbraio, quando ci sarà un calo di forze, penso che la squadra con più qualità possa distaccare le altre”.

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Boca Juniors, muore a 69 anni l’allenatore Russo. Il cordoglio di Soulé: “Riposa in pace” (FOTO)

Il mondo del calcio piange Miguel Angel Russo, allenatore del Boca Juniors scomparso nella notte all’età di 69 anni. Il tecnico stava combattendo da tempo contro un tumore alla prostata ed era ricoverato in terapia intensiva a causa di un’infezione alle vie urinarie. Tra i tanti messaggi di cordoglio spicca anche quello di Matias Soulé, il quale ha voluto ricordare Russo tramite una storia su Instagram: “Riposa in pace”.

“Grazie per aver difeso i nostri colori con tanta passione e per aver lottato fino all’ultimo giorno per essere presente al fianco della tua squadra – il messaggio di Leandro Paredes, ex centrocampista della Roma e ora in forza proprio al Boca Juniors –. Ci lasci molti ricordi e insegnamenti. Addio Miguel! Sentite condoglianze a tutta la famiglia Russo”.

 

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Italia, CRISTANTE: “Vicini alla Roma che vuole Gasperini, dobbiamo migliorare alcuni dettagli”

Parla Bryan Cristante e lo fa direttamente dal ritiro della Nazionale a Coverciano. Il centrocampista della Roma è intervenuto in conferenza stampa e ha toccato numerose tematiche, tra cui il lavoro di Gian Piero Gasperini sulla panchina giallorossa. Ecco le sue parole.

Da Berlino a oggi, cosa ti è rimasto dentro?
“La Nazionale è sempre un obiettivo, è sempre bello essere qui. Era finita un po’ male e sono contento di essere tornato, spero di vivere esperienze più belle di quell’ottavo di finale”.

Come ti trovi con Gattuso? L’avevi incrociato al Milan?
“Sì, nei primi anni che salivo in prima squadra al Milan c’era ancora il mister che giocava. L’ho visto carico, così come l’ambiente. Stiamo lavorando davvero nel modo giusto, con l’intensità giusta e con le idee giuste. Ci sono tutte le possibilità di fare un bellissimo percorso”.

Perché bisogna essere positivi? Come spieghi i recenti passi falsi?
“Perché abbiamo un gruppo forte, stiamo lavorando davvero benissimo e c’è grande attaccamento alla maglia. Gattuso ha scritto la storia di questa Nazionale e trasmette questa voglia. Sui passi falsi, purtroppo non c’è la soluzione… Ci sono stati vari episodi, a volte anche un po’ di sfortuna. Soprattutto il cammino verso lo scorso Mondiale, a volte c’è anche la componente sfortuna”.

Che caratteristiche di Gattuso hai ritrovato? Ci sono nuovi punti di riferimento nello spogliatoio?
“Il mister è sempre stato un trascinatore, dà più del 100% negli allenamenti e questo l’ho ritrovato anche in Nazionale. Il gruppo è cresciuto, ci sono tanti ragazzi giovani con esperienza a livello europeo, qualche anno in più aiuta sempre. C’è più esperienza e una consapevolezza diversa, questo in gare delicate aiuta”.

Hai trovato differenze tra questo gruppo e quelli precedenti?
“Ho trovato voglia di fare bene, alta intensità e tutti a disposizione. Un ambiente sereno dove è facile lavorare bene, questo credo sia fondamentale. Quando ci si trova bene l’uno con l’altro è fondamentale, soprattutto qui dove ci si frequenta solo per pochi giorni”.

In carriera hai fatto tutti i ruoli. Qui in Nazionale puoi giocare anche trequartista o incursore? In vista di Italia-Israele ci sono schiarite di pace…
“Ho fatto un po’ tutti i ruoli, sono a disposizione del mister. lo sono centrocampista ma non ho mai preferito troppo una posizione specifica, mi sono sempre trovato bene un po’ ovunque. Alla seconda domande rispondo che è una notizia bellissima, siamo tutti contentissimi per quanto uscito stamattina. E’ ciò che volevamo tutti e speriamo a Udine lo stadio possa riempirsi, abbiamo bisogno dei nostri tifosi per avere una marcia in più”.

Quante possibilità ci sono secondo voi di chiudere il girone al primo posto? E che pensieri ci sono circa i play-off?
“Vogliamo andare al Mondiale. Pensiamo partita dopo partita, poi si vedrà se sarà primo posto o play-off”.

Hai ritrovato i concetti che Gasperini esprimeva a Bergamo? Quanto vi manca per essere la Roma di Gasperini?
“Ho ritrovato i suoi concetti di gioco, quelli che avevo già visto a Bergamo. In quel periodo giocavo un po’ più avanzato, ora un po’ più indietro. Per me siamo vicini a ciò che chiede, ci chiede qualche gestione migliore nella fase offensiva ma ci manca poco. E’ solo questione di migliorare i dettagli”.

Come siamo messi in termini di centrocampisti?
“Siamo messi bene, ce ne sono tanti anche di giovani. E’ un ruolo dove ce n’è in abbondanza e che è un po’ cambiato. Il calcio europeo è più intenso e bisogna interpretare bene entrambe le fasi. Si corre e contrasta di più e questo a livello europeo si accentua maggiormente”.

Cosa rappresenta per te questo ritorno in Nazionale?
“Un orgoglio, è sempre un obiettivo essere qui. Bisogna sempre passare dal club per raggiungerla”.

Coma mai la Roma non è accreditata nella corsa per lo Scudetto?
“Per le ultime stagioni, è un po’ di anni che non raggiungiamo la Champions e il Napoli lo scorso anno ha vinto il campionato. Ci sono squadre più abituate di noi a stare lì in vetta, credo per questo”.

Credi che Gattuso richiamando giocatori come te e Spinazzola premi di più il merito e  guardi meno all’aspetto giovani da lanciare?
“Credo sia fondamentale il merito, la Nazionale è la cima ed è l’obiettivo da raggiungere. Per giocare in Nazionale devi avere anche una certa esperienza, un certo numero di partite. Credo sia giusto premiare il merito, chi sta facendo bene. Poi magari deve esserci anche spazio per i giovani, per iniziare a farli crescere, ma credo che alle fondamenta debbano esserci giocatori che dimostrano e che hanno dimostrato di essere importanti nei rispettivi club”.

Con tuo padre hai iniziato a parlare del Canada, paese in cui si giocherà parte del prossimo Mondiale? Che partita ti aspetti contro l’Estonia?
“Mio padre è nato lì, i miei nonni si sono trasferiti lì per lavoro. L’atmosfera sarà tosta, non esistono partite facili e le insidie sono dietro l’angolo. Andiamo lì con un solo risultato da portare a casa, vogliamo vincere”.

Hai ricevuto tante critiche eppure poi nessuno rinuncia a te, perché pensi di essere indispensabile?
“Di giocatori indispensabili ce ne sono pochi. Io penso al lavoro sul campo. Voglio solo far vedere che ci sono, poi le decisioni spettano sempre al mister. Voglio farmi trovare pronto, questo è ciò che ha pagato di più nella mia carriera e continuerò così fino alla fine. Parlo poco e mi concentro sul campo”.

DOVBYK: “I rigori contro il Lille? L’unico rimpianto è non aver tirato anche il terzo” (VIDEO)

VZBIRNA – Artem Dovbyk parla dal ritiro della nazionale ucraina e tra i vari temi trattati si è soffermato sui clamorosi rigori falliti nella partita contro il Lille in Europa League. Il centravanti della Roma sbagliò i primi due e successivamente lasciò il terzo penalty a Matias Soulé, il quale si fece ipnotizzare nuovamente dal portiere avversario. Ecco le parole dell’attaccante ucraino: “Quello contro il Lille è stato un momento davvero spiacevole nella mia carriera ed è il primo a questo livello. La squadra ha sostenuto tutti e il giorno dopo non si è parlato del fatto che non abbiamo segnato tre rigori, bensì si è analizzato più approfonditamente l’andamento generale della partita. La partita era difficile e non abbiamo giocato al nostro livello. Ho analizzato i rigori e l‘unica cosa di cui mi pento è di non aver tirato il terzo, davvero. Questa è una cosa di cui mi dispiace tanto“.

Eri convinto che Soulé avrebbe segnato?
“Non so, ma ormai è andata così e non ha senso parlarne ora. L’unica cosa di cui sono sicuro è che avrei dovuto tirare per la terza volta”. 

Spycam

LAROMA24.IT (AUGUSTO CIARDI) – Come stanno le altre? Siamo bravissimi ad analizzare e giudicare la Roma pure nei dettagli, spesso superflui, ma è bene studiare i momenti delle avversarie dirette.

La Roma condivide la vetta col Napoli, che ha perso contro il Milan, ma oggettivamente il Napoli sembra appartenere a un’altra dimensione. Napoli che, come Inter, Atalanta e Juventus, lo scorso anno ha chiuso il campionato davanti alla Roma, brava comunque a passare dal medioevo di metà stagione fino a un passo dal paradiso grazie a Ranieri. E la Roma di Gasperini sta facendo il copia incolla del cammino intrapreso lo scorso gennaio. Vittorie di misura, pochi gol subiti, ogni intanto un passo falso. Sulla falsariga del primo semestre 2025 segna poco, anche perché le lacune offensive non sono state colmare dal mercato, che in attesa di Bailey apparentemente ha indebolito il reparto, perché fra gli altri la Roma ha perso Saelemaekers.

E le altre? A inizio campionato c’erano molte ombre sull’Inter. In discussione soprattutto Chivu. Alla vigilia della terza giornata, trasferta in casa della Juventus, i titoli a nove colonne dei quotidiani sportivi nazionali erano sulla precarietà dell’allenatore, che aveva già perso in casa con l’Udinese. A Torino l’Inter gioca bene e perde male, apriti cielo. L’anello debole è il romeno, e come al solito i media cuor di leone gli danno addosso. Accusato di tutto, Chivu tiene la barra dritta e le vince tutte. Nessun gigante abbattuto, ma bottino pieno con Sassuolo, Cagliari, Cremonese, oltre ad Ajax e Slavia Praga. In un mese, le grandi firme cambiano maschera e sfornano grandi banalità. Chivu è il nuovo genio, saggio e coraggioso, aspirante profeta. Voglia di vendere. Le copie in edicola. L’Inter in più della Roma ha una rosa molto più ampia, ha un numero superiore di singoli in grado di fare la differenza. E, a proposito di rosa, ha quattro attaccanti. Ma in fondo pure il Torino ha più attaccanti della Roma. La sensazione è che l’Inter finirebbe alle spalle della Roma soltanto se la sta stagione si rivelasse un flop colossale.

Più abbordabile è la Juventus. Ha tenuto Tudor soltanto perché ha bucato ogni obiettivo fissato, da Conte fino a Gasperini, passando per Genesio. Ha fatto un mercato in funzione della cessione di Vlahovic (prima David e poi Openda sono stati presi dando per scontata la partenza del centravanti) e del ritorno, sfumato, di Kolo Muani. Dopo un avvio promettente, come un anno fa la Juventus ha sposato i pareggi, ha iniziato ad alternare i titolari, soprattutto in attacco. Pagando dazio alla continuità e ai punti di riferimento. Tudor, fra i tecnici delle big, è l’unico che arriva alla seconda sosta col mirino puntato addosso.

Allegri invece si sta mangiando ancora le mani per il rigore sbagliato da Pulisic, e per gli orrori sottoporta di Leao. Il suo Milan ha pagato il biglietto alla prima, perdendo con la Cremonese, poi non si è fermato più. Non ha le coppe, quindi ha più tempo per recuperare fiato e per preparare le partite, come la Roma ha un attacco che non convince, ma più della Roma ha centrocampisti che hanno confidenza con il gol. Curioso che i più grandi detrattori di Allegri, quelli che lo hanno linciato usando gli insulti al posto delle critiche, davanti a un Milan che mostra già una buona identità, rigirano la frittata dicendo che finalmente Allegri si è aggiornato. Volendo avere loro ragione anche davanti a una figura di melma colossale. Praticamente Allegri dovrebbe ringraziarli secondo le loro bislacche teorie, perché convinti di averlo spronato a cambiare. Deliri di onnipotenza. Ipertrofia dell’ego.

Alzi la mano che credeva che dopo sei giornate l’Atalanta di Juric avrebbe avuto al massimo quattro-cinque punti. Ammetto che sto scrivendo con la sinistra. Dopo un paio di partite apatiche, la squadra è ripartita. Nonostante un’infinità di assenti, che piano piano stanno tornando. Non è l’Atalanta di Gasperini (e un giorno mi spiegheranno in cosa le squadre di Gasperini e di Juric si assomigliano) ma la memoria storica esiste. L’Atalanta dà la sensazione che potrà bazzicare il quarto posto, ma non viene vista più come una squadra che travolge chiunque con lo strapotere fisico e con l’intensità di gioco.

La Lazio è fuori dai giochi. Dilaniata dell’immobilismo, guidata da un allenatore che non sembra più in grado di lasciare un’impronta, ha una classifica che è specchio fedele del suo momento storico.

Il Bologna ha i fari bassissimi, ma il progetto offre continuità, la squadra è rodata e sta iniziando a corricchiare. Difficile possa lottare per il quarto posto ma occhio, perché sottovalutare il Bologna per il terzo anno consecutivo sarebbe peccato mortale.

La Fiorentina potrebbe lasciare a piedi Pioli se perdesse in casa del Milan. Il tecnico ci era rimasto male quando in estate Allegri non aveva menzionato la Viola fra le aspiranti a un posto Champions League, e aveva risposto dicendo in conferenza stampa “ci vediamo alla fine del campionato”. Difficile.

In the box – @augustociardi75

Marsiglia, De Zerbi: “Serie A? Tifo per Gasperini. Lo avevano etichettato come uno che non poteva sedersi su una grande panchina…”

CORRIERE.IT – Roberto De Zerbi, allenatore del Marsiglia, è stato invitato come ospite nella Sala Albertini (il cuore del Corriere della Sera) e ha rilasciato un’intervista al quotidiano. Tra i vari temi trattati si è soffermato su Gian Piero Gasperini. Ecco le sue dichiarazioni.

Fino ad aprile, i suoi genitori non erano mai stati allo stadio…
«Perché gli allenatori sono spesso insultati e mio papà è più caldo di me… Anche i miei figli non scherzano: a Roma-Brighton non sono venuti».

Come vede l’ammucchiata in testa alla Serie A?
«Sono contento per Gasperini, che all’Inter pagò colpe non sue: un po’ tifo per lui, perché gli avevano dato l’etichetta che non poteva sedersi su una grande panchina. E invece può stare ovunque. Il Napoli è più che vivo, l’Inter è forse ancora la più forte, il Milan sta giocando bene. È bello vedere tanta competitività».

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Friedkin: il presidente giallorosso diretto a Trigoria (FOTO)

Questa mattina si è svolto l’ultimo giorno dell’assemblea EFC presso l’hotel Hilton di Roma. Anche questa mattina ha partecipato il presidente della Roma Dan Friedkin. Il texano ha lasciato l’evento intorno alle 12:20 per dirigersi al centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, dove anche oggi incontrerà allenatore, dirigenza e squadra.

Incontro Friedkin-Simonelli: possibile un intervento di Dan nelle prossime assemblee di Lega. Il numero uno giallorosso pronto a dare supporto alle attività internazionali

È andato in scena questa mattina l’ultimo dei 3 giorni dell’assemblea EFC. Presente anche il presidente giallorosso Dan Friedkin, che ha avuto modo di incontrare per la prima volta il presidente della Lega Calcio Ezio Simonelli.

Tanti i temi toccati nell’incontro, tra cui quello relativo al calendario delle partite. Il numero uno giallorosso ha promesso anche un suo intervento nelle prossime assemblee di Lega. Friedkin ha inoltre ribadito il proprio supporto per quanto riguarda le attività internazionali, soprattutto verso il mercato statunitense. La Lega Serie A infatti sarà presente all’assemblea generale della NIAF, la più importante lobby italo-americana, in programma il prossimo 18 ottobre, dove verranno ospitate tutte le proprietà americane in Italia: sarà il modo per fare il punto sullo sviluppo della Serie A negli Stati Uniti. Non ancora certa, però, la presenza di Dan.

 

VIDEO – Stadio Roma, Gualtieri: “Incontro molto positivo con Friedkin, progetto entro il 2025”

A margine dell’Assemblea dell’EFC, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha parlato del nuovo impianto giallorosso a Pietralata e dell’incontro con Dan Friedkin. Le sue parole:

Siamo all’ultima tappa dello stadio. Quanto manca alla presentazione del progetto?

“Siamo davvero nello stadio finale, gli ultimi incontri sono andati molto bene, il lavoro sta procedendo bene. La società a breve sarà nelle condizioni di presentare il progetto, spetterà a loro a farlo. Questo ci consentirà di rispetterare le dead line europee, che prevedono la conclusione del processo ento giugno, in modo di formalizzare l’utilizzo dello sadio per l’Europeo. Gli ultimi passaggi sono positivi riguardi i vari temi specifici, siamo molto fiduciosi. Il progetto è bellissimo, per noi ha una duplice valenza positiva. Sarà uno degli stadi più belli del mondo, con grande qualità architettonica che consentirà la perfetta visione della partita. Ma è anche una riqualificazione urbana che riqualifica spazi fruibili per I cittadini, un progetto molto bello anche per la rigenerazione urbana di Pietralata. I nostri uffici sono al lavoro, così come la Roma”

Entro il 2025 è possibile la presentazione del progetto definitivo?

“Sicuramente, la data precisa la annuncerà la Roma. Ma questo posso confermarlo. L’incontro è andato bene, il prsidente è molto imegnato sl fronte sportivo e sullo stadio. L’incontro ha confermato l’impegno della società per costruire un’opera molto importante per la città. Ci siamo”

Le tempistiche?

“Questo spetta alla società, sono soddisfatto del lavoro fatto”

L’obiettivo è avere 2 stadi a Roma?

“Certo, è positivo che in questo provvedimento si siano coinvolti i sindaci, un metodo di collaborazione interistituzionale importante. Con il Giubileo abbiamo sperimentato grandi sfide. Io farò la mia parte insieme al commissario e a tutti i livelli istituzionali. Roma collabora con tutti e si impegna per realizzare interventi. Questo è un investimento privato che realizzerà l’opera, ma questo non cambia il nostro metodo, c’è un coinvolgimento diretto della città”

 

LIVE – Assemblea EFC: il saluto tra Friedkin e Gualtieri. Il sindaco: “Lo Stadio della Roma è all’ultima tappa e sarà tra i più belli al mondo”. Al-Khelaifi: “Dan è una delle persone migliori incontrate nel calcio” (FOTO)

Oggi è l’ultimo dei tre giorni previsti per l’assemblea dell’EFC. Tra i tanti ospiti, oggi anche il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Il primo cittadino, secondo il programma dell’evento, parlerà per primo e terrà un intervento in cui molto probabilmente proporrà uno tra lo stadio Olimpico e il nuovo impianto a Pietralata, come possibili stadi per Euro 2032. Prima dell’incontro, però, Gualtieri ha avuto modo di scambiare un saluto ed una chiacchierata di circa 5 minuti con Dan Friedkin, presidente della Roma e uno dei membri dell’EFC insieme al presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi.

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LIVE

12:00 – Dan Friedkin lascia in questo momento l’assemblea dell’EFC

11:45 – Al termine dell’evento, Al-Khelaifi ha tenuto una conferenza stampa finale. Le sue parole: “Roma è una città fantastica con due club storici, c’è una cultura per lo sport che coinvolge le persone. Ogni volta che vengo qui, ricevo un messaggio del genere. È un privilegio essere qui. Il rapporto con Dan? È diverso da tutti gli altri e penso che questa cosa lo contraddistingua. È un gentiluomo, un uomo di classe e apprezzo la sua visione del calcio e il suo tentativo di investire. A volte non è facile e lo sappiamo nel mondo del calcio ma lui è una persona di classe, una delle migliori che abbia mai incontrato. Vogliamo fare il massimo per questo sport e per farlo crescere. Naturalmente non è facile per un club come la Roma – lo sapete meglio di me – ma sono sicuro che farà un lavoro fantastico e con quello che sta facendo avrà un grande futuro”

10:43 – Dopo Al-Khelaifi, è il turno del presidente della Fifa Gianni Infantino.

10:28 – Queste invece le parole di Al-Khelaifi su Dan Friedkin durante il suo intervento“Devo fare un particolare ringraziamento a Dan. Questa assemblea generale è stata la migliore a cui ho presenziato. Senza di te non sarebbe stato possibile tutto ciò. Sei una delle persone migliori ed eleganti che abbia incontrato in questi anni nel calcio”

10:20 – Gualtieri, nel suo intervento, ha parlato anche dello stadio della Roma: “La EFC mette i tifosi al centro della scena, è una questione che a Roma conosciamo bene. Vogliamo migliorare gli stadi e gli impianti. Insieme con i due principali club della città stiamo lavorando per questo. Vorrei sottolineare l’impegno dell’Italia nell’EFC ci sono 38 dub tra maschili e femminile. Questa assemblea rappresenta un momento importante e celebra il calcio in ogni sua forma. Roma deve condividere questa transizione, in questa citta lo sport rappresenta comunità e voglia di stare insieme. È cosi da migliaia di armi: dalle feste romane fino alle manifestazioni sportive come le Olimpiadi e i Mondiali. Questo continuerà nel futuro. Siamo all’ultima tappa del nuovo stadio della Roma,sarà uno dei più belli del mondo portando con se un’intera riqualificazione urbanistica creando delle zone verdi per i cittadini e impianti sportivi. Roma è una citta che parla al mondo, mi auguro che questo incontro possa creare un nuovo inizio per il calcio europeo”.