Torna a parlare Gian Piero Gasperini. L’allenatore della Roma è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match contro l’Inter, valido per la settima giornata di Serie A e in programma sabato alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico. Tra i vari temi trattati il tecnico giallorosso si è soffermato sull’infortunio di Leon Bailey: “Assolutamente no, non me lo aspettavo per così tanto tempo ai box. Speravamo che fosse meno lungo questo stop, ma evidentemente l’infortunio ha richiesto questi tempi. La cosa confortante è che siamo abbastanza vicini al rientro dopo otto settimane. Sarà questione di una/due settimane massimo e sarà a disposizione. Viene da una lunga inattività, non sarà tutto subito rose e fiori e dovrà inserirsi e recuperare il tempo perso. Ora dobbiamo guardare avanti. Ci darà un bell’aiuto, ha caratteristiche differente dagli altri in rosa e contiamo su di lui”.
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Inter, Chivu: “Gasperini grande allenatore, in nerazzurro aveva bisogno di più tempo. Tornare all’Olimpico fa sempre effetto” (VIDEO)
SKY SPORT – Domani alle ore 20:45 va in scena allo Stadio Olimpico il big match tra Roma e Inter, valido per la settima giornata di Serie A. Dopo aver parlato in conferenza stampa, Christian Chivu ha rilasciato alcune dichiarazioni anche all’emittente televisiva. Ecco le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia della gara.
Che tipo di partita si aspetta, anche tatticamente? Che approccio ci sarà da parte degli avversari? E il vostro?
“Sono due squadre che hanno qualità e ambizioni, ambiscono ad arrivare in alto, hanno voglia di dare continuità, noi per quello che sono state le ultime cinque partite e loro dopo un buon inizio di stagione. Bisogna essere pronti sotto tutti i punti di vista, perché non è una partita facile né per noi né per loro”.
Cosa ti colpisce di Gasperini e del suo gioco? Cosa ti aspetti a livello tattico da lui?
“Noi non dobbiamo mai cambiare, ovvio che poi ci sono gli avversari. Gasperini poi sappiamo cosa porta nelle squadre che allena. È un grande allenatore che tutti noi stimiamo moltissimo, sappiamo qual è la sua idea di gioco e l’identità che dà alle squadre che allena. Sarà una bella partita”.
Ci sono tratti in comune tra il vostro calcio?
“Non lo so, io sono all’inizio. È un’ispirazione per noi allenatori giovani perché ha portato qualcosa che in Italia qualche anno fa nessuno osava fare e lui l’ha fatto per molti anni anche nel calcio europeo. Ha portato l’Atalanta a livelli top in Italia e ha vinto anche l’Europa League, quindi tanto di cappello per il lavoro che sta facendo e per quella che è stata la sua innovazione. Noi tutti giovani copiamo”.
Sei stato anche allenato da lui per qualche mese all’Inter: che ricordo hai di quell’esperienza?
“Io mi sono trovato bene, avevamo cambiato modulo e io ero il braccetto di sinistra. Ricordo bene la preparazione fatta con lui, dove ero anche meravigliato della condizione fisica che avevo acquisito e della brillantezza che avevo. Purtroppo poi i risultati non sono stati quelli che tutti noi ci aspettavamo, è stato un dispiacere perché secondo me aveva bisogno di un po’ di tempo per mettere in pratica tutte quelle che erano le sue idee che poi è riuscito a mettere in pratica quando gli è stato dato tempo ed è stato lasciato lavorare”.
Che emozioni proverai a tornare a Roma da allenatore avversario?
“Sono tornato da giocatore e ora torno da allenatore. Per me Roma è stato un capitolo importante, come l’Inter. Sono stati i miei primi quattro anni in Italia, un’esperienza meravigliosa che mi ha fatto crescere come persona e come giocatore, con l’abitudine a quelle che erano le richieste del campionato italiano che all’epoca era il più forte in Europa e nel mondo. Mi sono trovato bene, poi tornare all’Olimpico fa sempre effetto perché l’Olimpico è uno stadio sempre piacevole anche da avversari”.
Come hai trovato i giocatori dopo la sosta? Come sta Thuram?
“Sono tornati bene senza problemi, abbiamo avuto qualche problema fisico con Darmian e Di Gennaro, Thuram ancora non ha ripreso: sta meglio, ha iniziato già a correre piano piano e speriamo di riaverlo al più presto”.
Lautaro è tornato galvanizzato dai gol in nazionale. E poi ci sono i due ragazzi: chi gioca con lui, Bonny o Pio Esposito?
“Chi ha detto che giocherà Lautaro? In questo momento abbiamo tre attaccanti e vediamo domani chi scenderà in campo”.
GASPERINI: “Il nucleo della squadra? L’obiettivo è coinvolgere gradualmente tutti i calciatori. Contro l’Inter mi aspetto una prestazione coraggiosa e competitiva” (VIDEO)
SKY SPORT – Domani alle ore 20:45 va in scena allo Stadio Olimpico il big match tra Roma e Inter, valido per la settima giornata di Serie A. Dopo aver parlato in conferenza stampa, Gian Piero Gasperini ha rilasciato alcune dichiarazioni anche all’emittente televisiva. Ecco le sue parole alla vigilia della gara.
Roma-Inter può essere uno spot per il calcio italiano?
“È quello che ci auguriamo tutti, entrambe le squadre cercano il risultato attraverso il gioco. Può venire fuori una bella partita per il pubblico e questo è un obiettivo di tutti”.
Che momento è per la Roma? E che prestazione si aspetta?
“Mi aspetto una prestazione coraggiosa e competitiva contro una delle migliori squadre in Europa. È un confronto che può darci la misura del nostro momento e del nostro valore. Ci siamo conquistati di giocarla in una posizione ambiziosa, conosciamo il loro valore e sarà una serata attesa per i tifosi”.
C’è un blocco che ha contribuito a dare identità alla Roma…
“Mi sono affidato inizialmente a loro, lo ritengo importante perché sono giocatori abituati a stare insieme. Ora sto cercando di inserirne altri con maggiore minutaggio e devo dire che stanno rispondendo bene. L’obiettivo è coinvolgere gradualmente tutti quanti”.
Tutti quanti li avrà sempre nelle ultime ore dopo la sosta…
“Questa è una situazione alla quale siamo abituati e riguarda tutte le squadre. Questo comporta di organizzare una partita così importante all’ultimo giorno. La prima gara dopo la sosta è sempre una incognita”.
Che tipo di riconoscibilità diversa ha l’Inter di Chivu?
“È un allenatore che ha dato subito un’identità diversa rispetto a Inzaghi. Ha dato una pressione più alta alla squadra e anche una capacità offensiva, ci lavora molto. Si vedono già differenze, mi piace molto quello che sta facendo. Non era facile entrare dopo Inzaghi. Sta lavorando con qualità e personalità”.
Lautaro affronta la miglior difesa del campionato…
“E noi affrontiamo uno dei top mondiali… Questo è uno dei motivi per cui sabato sarà una partita che tutti aspettano”.
Milan, Pulisic in dubbio per la Roma: lesione di basso grado al bicipite femorale destro
Brutte notizie per il Milan di Massimiliano Allegri. Nella giornata odierna Christian Pulisic, stella della squadra rossonera, si è sottoposto agli esami strumentali in seguito all’infortunio rimediato in nazionale ed è emersa una lesione di basso grado al bicipite femorale destro. L’attaccante statunitense verrà rivalutato tra 10 giorni ed è in dubbio per la partita contro la Roma, valida per la decima giornata di Serie A e in programma domenica 2 novembre alle ore 20:45. Ecco il report medico: “La risonanza magnetica a cui si è sottoposto oggi Christian Pulisic ha evidenziato una lesione di basso grado al bicipite femorale destro. Il calciatore verrà rivalutato tra circa dieci giorni”.
VIDEO – Gasperini: “Tutti parlano di Champions perché porta soldi, sembra più importante dello Scudetto. Il nostro obiettivo? Mi fermo alle valutazioni tecniche”
Torna a parlare Gian Piero Gasperini. L’allenatore della Roma è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match contro l’Inter, valido per la settima giornata di Serie A e in programma sabato alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico. Tra i vari temi trattati il tecnico giallorosso non si è sbilanciato sull’obiettivo della squadra: “Tutti parlano di Champions perché porta un sacco di soldi, sembra quasi più importante il quarto posto dello scudetto. Tutte le squadre hanno quell’obiettivo. Non so quale sia l’obiettivo della Roma, poi ci sono gli obiettivi tecnici che sono diversi da quelli economici e vanno visti gara per gara. Io mi fermo alle valutazioni tecniche”.
Conferenza stampa, Chivu: “Ammiro Gasperini, è stato bravo a dare continuità al lavoro di Ranieri. A Roma ho vissuto quattro anni importanti”
Domani alle ore 20:45 va in scena allo Stadio Olimpico il big match tra Roma e Inter, valido per la settima giornata di Serie A. Alla vigilia della partita Christian Chivu, allenatore della squadra nerazzurra, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara. Ecco le sue dichiarazioni.
La sosta è stata importante per ricaricarsi. Come ha ritrovato i giocatori, prima della Roma?
“Sono tornati sani, senza problemi. In tanti hanno giocato parecchi minuti, con due gare da novanta minuti, ma abbiamo dato loro qualche giorno extra di riposo e li abbiamo gestiti per averli al meglio domani”.
I numeri offensivi dell’Inter sono impressionanti, ma domani arriva la miglior difesa d’Europa nel 2025. Come si aggira il blocco compatto di questa Roma?
“Della Roma mi piace che sono bravi a dare continuità a dare il lavoro di Ranieri. Gasperini ha aggiunto la marcatura a uomo tipica del suo gioco, trovando il giusto equilibrio tra una cosa e l’altra. Hanno una squadra organizzata, che difende bene e sa interpretare i momenti, che sa sia difendere col blocco basso che venire a prendere i riferimenti e ha un portiere solidissimo. Bisogna avere la lucidità e la forza di capire i momenti della partita, dovremo essere bravi e svegli per fare male alla loro organizzazione difensiva”.
Viste le doti difensive della Roma, punterà sul dribbling di Bonny o sul fisico di Pio Esposito?
“Ho tre attaccanti a disposizione, sono tutti e tre bravi a giocare a calcio e sanno farlo a prescindere dagli avversari o della loro difesa. Sono tutti e tre bravi a improvvisare e interpretare ogni situazione”.
Ci sono momenti che vanno oltre la singola partita, avrete tre big match consecutivi che diranno molto sull’Inter. Cosa ti aspetti da vedere?
“Mi aspetto di ripartire da come abbiamo concluso contro la Cremonese: prestazione, determinazione e grinta. Bisogna dare continuità, capire i propri punti di forza e continuare a fare dei passi in avanti senza tornare indietro. Siamo consapevoli dell’importanza di ogni partita, sono tutte finali e fa poca differenza l’avversario, sia che abbia più fama sia che ne abbia meno. La nostra preparazione e le nostre ambizioni, la nostra voglia di dominare e fare la partita devono essere intatte a prescindere dalla rivale. Questa squadra può lottare su ogni fronte, andando in fondo ovunque”.
Incontra Gasperini a tanti anni da quelle cinque gare all’Inter. Che emozioni prova?
“L’esperienza interista era stata breve, a me però aveva dato un’ottima impressione che poi ha confermato nel suo lavoro a Bergamo. Quasi tutti ci siamo ispirati al suo modo di aggredire e approcciare le partite, Gasperini gode di tutta la mia stima e ammirazione così come l’aveva avuta quando io ero giocatore e lui allenatore. Aveva fatto una preparazione tale che mi aveva fatto stare bene come non mi capitava da tanti anni, aveva cambiato modulo e facevo il braccetto sinistro con Samuel e Lucio. Purtroppo i risultati non ci sono stati ed è stato anche mandato via presto. Negli anni seguenti ha mostrato le sue idee, la sua innovazione e la sua identità, diventando un big che è un modello per noi allenatori giovani”.
C’è troppo hype e troppa esagerazione su Pio Esposito? Lei come lo vede?
“Questa è una bella domanda. Io un’idea ce l’ho e gliene ho parlato più volte, dandogli dei consigli. Bisogna anche essere consapevoli che Pio è un giocatore dell’Inter e della Nazionale italiana, la pressione fa parte del gioco. Quello che dà fastidio sono le speculazioni e i confronti che non hanno senso, ma questo ragazzo ha dimostrato di avere grande professionalità e di saperci fare. Bisogna prenderlo così com’è, lui deve adattarsi sia alle richieste della società che del calcio internazionale. Ormai è un giocatore internazionale ed è un profilo ammirato ovunque. Le regole non esistono, ma non dobbiamo dimenticarci che è un ragazzo giovane e la sua vita è cambiata in due mesi, anche se questo è quello che desiderava. Deve imparare a stare sul palcoscenico, accettare e fare degli errori, e continuare a migliorarsi. Ha enormi margini”.
Cosa hai preso da Gasperini?
“Il suo modo di interpretare il calcio e la fase difensiva, il coraggio che ha portato in Serie A e gli ha dato successo internazionale con l’Europa League. Tutti gli allenatori hanno imparato quella difesa aggressiva e hanno visto delle belle cose che magari erano nella testa di molti, ma nessuno osava provare. Il suo modo è unico, in tanti abbiamo preso spunto e abbiamo adattato le sue idee alle nostre. Bisogna sempre rubare da quelli più bravi, lui è uno dei big”.
Gioca Sommer? Quando rientra Thuram?
“Gioca Sommer, Thuram non sappiamo ancora”.
Cosa vuol dire per lei tornare a Roma?
“I quattro anni a Roma per me sono stati importanti. Ho avuto modo di assaggiare il campionato più forte del mondo, lavorando con Capello e Spalletti, avendo tanti maestri e grandi allenatori. Ho avuto anche Voller e Prandelli per dei brevi periodi, Bruno Conti, Delneri… Sono stati quattro anni formativi, mi sono innamorato dell’Italia e di tutto ciò che mi ha dato. Sono arrivato nel 2003, siamo nel 2025 e sono ancora qua. Ringrazio l’Italia e Roma per come mi hanno accolto, sono cresciuto come atleta e come uomo”.
La Roma segna poco, è quella che può crescere di più tra le big?
“Siamo solo all’inizio, alla 7a giornata. Tutti hanno margini di miglioramento, a prescindere dalle ambizioni che hanno. Siamo solo a ottobre, il campionato è ancora lungo e sono sicuro che la Roma lotterà per traguardi importanti e continuerà a crescere. Quando arriva un allenatore nuovo, non si stravolge tutto in due mesi. Hanno margini di miglioramento importanti, saranno al vertice”.
Inter, rifinitura pre Roma: ancora a parte Thuram, convocazione a forte rischio. Out Darmian e Di Gennaro
Domani alle ore 20:45 andrà in scena allo Stadio Olimpico il big match tra Roma e Inter, valido per la settima giornata di Serie A. Brutte notizie per Christian Chivu, il quale rischia di dover rinunciare a Marcus Thuram: anche oggi il centravanti francese si è allenato a parte e la sua presenza in vista della sfida contro i giallorossi è fortemente a rischio. Assenti anche gli infortuni Matteo Darmian e Raffaele Di Gennaro.
(pazzidifanta.com)
Conferenza stampa, GASPERINI: “Bailey torna tra 1/2 settimane, out anche Angelino. Inter una delle migliori squadre d’Europa, sarà un modo per misurarci” (VIDEO)
Terminata la sosta per le nazionali, la Roma è pronta a tornare in campo e lo farà sabato alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico contro l’Inter nel big match valido per il settimo turno di Serie A. Oggi, giornata di vigilia della partita, Gian Piero Gasperini interverrà in conferenza direttamente dalla sala stampa del “Fulvio Bernardini” di Trigoria alle ore 13:45. Come di consueto, LAROMA24.IT seguirà l’evento in diretta.
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“La squadra, quando c’è la sosta, è divisa in due tronconi. I nazionali hanno fatto il primo allenamento ieri, Ndicka farà il primo oggi… Ma questo è normale con la sosta. Con gli altri che sono rimasti qui abbiamo fatto due buone settimane”.
Come sta Dybala? Può riproporlo in attacco come falso nove?
“Le soluzioni che abbiamo sono conosciute. Dybala ha fatto due buone settimane, sono servite molto a lui, a Pellegrini e a tutti gli altri. Sono soddisfatto di quanto fatto in questi giorni. Tanti hanno giocato in nazionale, è difficile avere il polso della loro condizioni ma l’incognita della sosta vale per tutti”.
La Champions è un obiettivo chiesto dalla società?
“Tutti parlano di Champions perché porta un sacco di soldi, sembra quasi più importante il quarto posto dello scudetto. Non so quale sia l’obiettivo della Roma, ma poi ci sono gli obiettivi tecnici che sono diversi da quelli economici e vanno visti gara per gara. Io mi fermo alle valutazioni tecniche, ora siamo in una buona posizione e cerchiamo di giocarcela al meglio. Domani sarà un evento di livello contro la miglior squadra insieme al Napoli, l’Inter è straordinaria. Arrivare a giocarci da primi in classifica è un bel traguardo”.
La partita di domani può darle una risposta sul valore della squadra?
“Tutti abbiamo un’idea e sappiamo pregi e difetti della squadra. Siamo in una fase iniziale e tutti ci auguriamo di poter migliorare e di ripetere questi risultati. Ora sono ancora importanti le prestazioni, che ti rendono più sicuro e fiducioso. Parlando di organici ce ne sono alcuni superiori, come quello dell’Inter, ma questo non deve essere una colpa. Lavoriamo per avvicinarci a chi è più avanti”.
La partita di domani sarà più leggibile del suo periodo atalantino contro l’Inter?
“Quando la Juventus era molto forte era difficile batterla e lo stesso valeva per l’Inter. Quando l’Inter era meno forte siamo riusciti a batterla. Dal punto di vista tattico le squadre si conoscono bene, in alcune occasioni abbiamo subito brutte sconfitte e in altre abbiamo fatto meglio. L’Inter ha grande valore, ma è una bella sfida anche per noi ed è un modo per misurarci. La soluzione migliore è giocare contro le squadre più forti”.
Pisilli fa fatica a giocare nei due a centrocampo o ci sono altre situazioni?
“Non fa fatica a giocare nei due e nei tre, è un giocatore di grossa prospettiva ma in questo momento ci sono calciatori forti: lei farebbe star fuori Koné o Cristante? Ora giocano loro insieme a El Aynaoui. Pisilli ha avuto i suoi spazi e speriamo nel tempo possa averne anche di più, ma in questo momento giocano loro. C’è un nucleo molto forte e sempre presente che dà continuità di prestazioni e risultati di alto livello. Inoltre ci sono giocatori che stanno recuperando e migliorando come Dybala, Pellegrini, Rensch… Non è che ci siano solo otto-nove giocatori. È chiaro che ce ne vogliono di più: è una rosa, in certi ruoli, anche molto folta. Ci vogliono più partite anche per avere più rendimento”.
Come sta Angelino?
“C’è un comunicato medico e bisogna attenersi a quello”.
Ci saranno novità domani dal punto di vista tattico? Che cosa chiede al tifoso romanista?
“Non bisogna chiedere niente al tifoso, già ci sono passione ed entusiasmo e sono componenti fantastiche. Noi dobbiamo portare questo entusiasmo dalla nostra parte e renderlo un’ulteriore spinta per la squadra. La cosa più importante è fare una partita di livello, coraggiosa, competitiva, contro una squadra che è tra le migliori in Europa. Dobbiamo trasformare tutto questo in qualcosa positivo per essere apprezzati dal pubblico”.
A che punto è il processo per esprimere il miglior valore di questa Roma?
“Cercheremo di migliorare e farlo al livello dei risultati è difficile se si fanno 15 punti su 18. Dobbiamo farlo attraverso le prestazioni, ne abbiamo fatte di buone ed è il nostro compito. Non si può ridurre tutto a essere o meno da Scudetto, Champions… Non partecipo alla discussione”.
Dalla Roma si aspetta più un approccio tattico o di personalità?
“Mi auguro entrambi. Sono partite in cui si deve fare bene tutto sotto ogni aspetto. L’Inter ha una rosa molto ampia, hanno qualche assenza ma non così tante. Mi aspetto un’Inter molto determinata, che vuole recuperare le gare perse e che vuole ristabilire le graduatorie del campionato. Mi aspetto che verrà qui per cercare di vincere e riportarsi in alto. Mi sembra una bella sfida”.
Nel derby Pellegrini schermò Rovella: domani può replicarlo con Calhanoglu?
“Può essere una soluzione ma ce ne sono diverse. Tra quelle possibili c’è anche questa”.
Vista l’assenza di Angelino, è probabile vedere Rensch di nuovo a sinistra?
“E’ una delle soluzioni, ma c’è anche Tsimikas. Rensch e Wesley possono giocare lì, due di questi tre calciatori giocheranno”.
Cosa si aspetta da Bailey? Si aspettava di non poterlo avere a disposizione per due mesi?
“Assolutamente no, non me lo aspettavo. Speravamo che fosse meno lungo questo stop, ma evidentemente l’infortunio ha richiesto questi tempi. La cosa confortante è che siamo abbastanza vicini al rientro dopo otto settimane. Sarà questione di una/due settimane massimo e sarà a disposizione. Viene da una lunga inattività, non sarà tutto subito rose e fiori e dovrà inserirsi e recuperare il tempo perso. Ora dobbiamo guardare avanti. Ci darà un bell’aiuto, ha caratteristiche differente dagli altri in rosa e contiamo su di lui”.
Manolas: “Roma cruciale nella mia carriera, Spalletti il miglior allenatore. Il club merita di tornare in Champions”
ASROMA.COM – Kostas Manolas, ex difensore centrale della Roma, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club giallorosso e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura nella Capitale.
Roma-Inter 2-1 del 2 ottobre 2016, l’ultimo successo giallorosso in casa contro i nerazzurri.
“Sono passati nove anni, è anche ora di cambiare questa statistica…”. […]
Il gol decisivo di quella partita la Lega Serie A non gliel’ha mai assegnato, dando autorete di Icardi. Ma il colpo di testa verso la porta fu il suo.
“È anche giusto, staccai di testa dalla punizione di Florenzi, la palla prese prima Perisic e poi finì sulla testa di Icardi ingannando Handanovic. L’importante è stato fare gol e vincere. Esultammo tanto, mi trovai tutti i compagni sopra. Eravamo forti, in campo e in panchina”.
Ogni riferimento a Spalletti è puramente voluto?
“Sì, per me è l’allenatore migliore che ho avuto nella Roma. E ne sono passati tanti bravi. Ma aveva cura di ogni dettaglio, con lui abbiamo fatto il record di punti della Roma (87, ndr) e anche segnato tanti gol”. […]
Che opinione ha del nuovo tecnico giallorosso?
“È un ottimo allenatore, ha tanta esperienza e sa come far rendere le squadre. La Roma merita di tornare a giocare la Champions League”.
Roma è stata la squadra più importante della sua carriera?
“Sicuramente è stata cruciale. Sono arrivato giovane, mi sono affermato definitivamente qui e in ogni partita ho sempre dato tutto. E mi piacerebbe tornare un giorno di questi a vedere una partita”. […]
L’occasione
LAROMA24.IT (AUGUSTO CIARDI) – Firmereste per il pareggio? La domanda più banale che si possa fare nei giorni che precedono un big match, ma chi di noi non l’ha fatta, agli altri o a se stesso? Perché Roma-Inter è una grande occasione per la Roma ma non bisogna mai sottovalutare gli effetti di una sconfitta in uno scontro diretto, soprattutto perché negli ultimi anni la squadra giallorossa ha faticato tantissimo contro le più forti. In particolare quando davanti si ritrova l’Inter.
Che però, va detto, è oggi nei nomi meno forte rispetto alle Inter del recente passato. Non più debole. Meno forte. Anche in panchina. Perché, al netto del futuro di Chivu, nelle ultime stagioni la Roma ha avuto a che fare con l’Inter di Simone Inzaghi, di Conte e di Spalletti. E in attacco? Lanciatissimi Bonny e Pio Esposito, ma c’è un Thuram in meno. In mediana Chivu si affida alla vecchia guardia, perché Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu sono la colonna portante del centrocampo, ma qualche problemino interno la scorsa estate c’è stato e soprattutto l’età avanza.
Anche se al momento l’Inter gode di buona salute. Arriva di slancio all’Olimpico, ma grazie a un calendario favorevole. Dopo la vittoria contro il Torino e la sconfitta contro l’Udinese, l’Inter ha perso l’unico scontro diretto, in casa della Juventus, giocando bene ok, ma subendo quattro gol. Quindi, dopo Torino, percorso netto, ma battendo squadre abbordabili: Cagliari, Sassuolo e Cremonese in Italia, Ajax e Slavia Praga in Europa. Ora il test più tosto, a cui ne seguirà uno ancora più difficile. Perché l’Inter, dopo Roma e Champions League, giocherà a Napoli. Da qui, per i nerazzurri sabato sera ci sarà un peso superiore sulle spalle rispetto alla Roma. Per i punti lasciati per strada finora e per il calendario che in nove giorni presenta due trasferte insidiose.
Roma senza responsabilità? Tutt’altro. Avere una grande occasione non significa potersi permettere di mancarla. E qua torniamo alla firma per il pareggio. La tentazione di non apporla in calce a un ipotetico documento è forte. Sicuramente non firma Gasperini. E questo è confortante. Fidarsi di lui è doveroso.
In the box – @augustociardi75