SASSUOLO-ROMA: le formazioni UFFICIALI. Dybala falso nove, esordio dal 1′ per Bailey. Fuori Soulé, gioca El Aynaoui (FOTO, VIDEO e DIRETTA)

Dopo la dolorosa sconfitta in Europa League contro il Viktoria Plzen, la Roma di Gian Piero Gasperini affronta il Sassuolo al Mapei Stadium in occasione dell’ottava giornata di campionato. I giallorossi si trovano al terzo posto in classifica con 15 punti e in caso di vittoria aggancerebbero il Napoli capolista, mentre i neroverdi sono undicesimi a quota 10.

L’allenatore dei capitolini effettua diversi cambi rispetto alla gara contro la formazione ceca: a difesa della porta di Svilar torna il trio Celik-Mancini-Ndicka, sulla fascia destra ancora fiducia a Wesley e sulla sinistra spazio a Tsimikas. A centrocampo Cristante sarà affiancato da Koné, il quale ha recuperato dopo il colpo alla caviglia subito contro il Viktoria Plzen. In attacco, invece, torna il falso nove con Bailey (esordio dal 1′) ed El Aynaoui alle spalle di Dybala in versione centravanti. Fuori Soulé, Ferguson e Dovbyk.

IL TABELLINO

SASSUOLO: Muric; Walukiewicz, Idzes, Romagna, Doig; Vranckx, Matic, Koné; Berardi, Pinamonti, Laurienté.
A disp.:
All.:
Grosso.

ROMA: Svilar; Çelik, Mancini, Ndicka; Wesley, Koné, Cristante, Tsimikas; El Aynaoui, Bailey; Dybala.
A disp.: Vasquez, Gollini, Rensch, Hermoso, Ziolkowski, Sangaré, Ghilardi, Pellegrini, Baldanzi, Pisilli, Soulé, Dovbyk, Ferguson, El Shaarawy.
All.:
Gasperini.

Arbitro: Manganiello. Assistenti: Berti-Fontemurato. IV Uomo: Fabbri. VAR: Pezzuto. AVAR: Sozza.


PREPARTITA

14:05 – La Roma annuncia la formazione ufficiale scelta da Gasperini.

13:57 – Roma arrivata al Mapei Stadium.

13:34 – Il giornalista di Sky Sport Angelo Mangiante anticipa la formazione ufficiale della Roma.

13:26 – Ecco una panoramica dello spogliatoio giallorosso.

13:02 – Ecco una panoramica del Mapei Stadium a due ore dal calcio d’inizio di Sassuolo-Roma.

Atalanta, Juric smentisce Carnesecchi come Gasperini con Dybala: “Parli di meno e faccia il professionista”

Nella serata di ieri è andata in scena la partita tra Cremonese e Atalanta, valida per l’ottava giornata di Serie A e terminata con il risultato di 1-1. La Dea è rimasta imbattuta, ma non è riuscita a ingranare e in 8 partite ha ottenuto soltanto 2 vittorie e 6 pareggi. Nel post partita Marco Carnesecchi, portiere nerazzurro, si è sfogato ai microfoni di Sky Sport: “Finché hai questi ritmi non vai avanti, quindi o ci diamo una svegliata o arriveremo molto molto indietro. Dobbiamo darci una svegliata tutti quanti, dal primo all’ultimo me compreso, bisogna andare più forte, essere più cattivi, non si può prendere sempre gol alla prima occasione. Penso che sia una cosa di squadra, dobbiamo metterci lì, parlarne e darci una grandissima svegliata. Chi è stanco deve alzare il braccio e dire ‘sono stanco, voglio riposare’. Quando si va in campo si deve dare l’anima. Io sono il primo che si deve dare una svegliata e mi devo analizzare”.

Poco dopo è arrivata la risposta dell’allenatore Ivan Juric, in un battibecco che ha ricordato molto quanto accaduto nel post gara di Roma-Viktoria Plzen tra Paulo Dybala e Gian Piero Gasperini: “Carnesecchi è ambizioso, però ha sbagliato completamente. Deve imparare a fare il professionista: parlare molto di meno, ma non solo lui, e concentrarsi sul lavoro e quello da fare in campo. Non credo che Carnesecchi sia indicato per parlare della situazione. Si impegnano tutti, non è un discorso da fare, se crei 20 occasioni e non segni ci sono tanti motivi”.

Greco: “Luis Enrique un visionario, a Roma trattato come un incapace”

FANPAGE.IT – Leandro Greco, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista al portale e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura nella Capitale. Ecco le sue dichiarazioni.

Tornare sulla panchina della Roma cos’è, un semplice obiettivo o solo un sogno?
“Ho appena cominciato a fare l’allenatore, mi sembra prematuro fare questo tipo di discorsi. Non è per sviare la domanda, tutti conoscono il mio attaccamento alla Roma, ma direi che per il momento sono messi molto bene…”.

Ecco, appunto: lei è stato giocatore di Gasperini nella stagione 2014/2015 al Genoa: che effetto le fa vederlo sulla panchina giallorossa e si aspettava, da lui, una carriera così importante?
“Sì, me lo sarei aspettato. Perché si vedeva subito che aveva concetti di gioco all’avanguardia e una grandissima determinazione. Perché il Gasperini che vedo oggi sulla panchina della Roma è esattamente lo stesso che ho vissuto io, solo che adesso ha raggiunto quella autorevolezza per cui, quando dice o fa qualcosa di ‘tosto’, non viene più guardato come un marziano, come magari succedeva qualche anno fa”.

Tornando all’attualità: ha fiducia nella sua Roma quest’anno?
“Grandissima fiducia, perché in quell’ambiente serviva proprio uno come Gasperini, che non si fa condizionare da un clima molto caldo e spesso umorale e che non ha paura di entrare ‘a gamba tesa’, se serve. Lui va sempre dritto per la sua strada, non lo scalfisce nulla. Mi aspetto che il mister ribalti tutto e sono convinto che farà benissimo”.

Gasp è l’allenatore che più di ogni altri ti ha fatto venir la voglia di allenare?
“Ne ho avuti tanti bravi, da Spalletti a Ranieri, passando per Gasperini, ma il tecnico che mi ha veramente cambiato da calciatore, e ha cominciato a farmi ragionare da allenatore, è Luis Enrique. È semplicemente un visionario, talmente avanti nei concetti, nel suo modo di gestire il gruppo e svolgere il suo ruolo, che a Roma purtroppo non è stato capito. Anzi, a volte è stato trattato proprio da incapace, quando invece era semplicemente avanti anni luce. Credo che sia stata un’opportunità persa per tutti. Quanto ha fatto nel proseguo della sua carriera, lo dimostra, ma già a quei tempi aveva metodologie uniche e, probabilmente, se l’avessimo trattato diversamente, avremmo assistito a qualcosa di storico”.

Tornando alla tua “carriera” da tifoso: qual è il ricordo più bello?
“Sicuramente la vittoria dello Scudetto, anche se quel giorno non ero sugli spalti…”.

Ma, come, uno della Curva Sud che si perde la partita della storia della Roma?
“Ho detto che non ero sugli spalti, non che non ci fossi… (ride, ndr). Ero in campo a fare il raccattapalle, proprio sotto la Sud, e ricordo l’emozione al momento dell’invasione di campo. Eravamo tutti convinti che fosse finita e stavamo già festeggiando, poi ci hanno richiamato per gli ultimi minuti ed è stato strano contenere l’emozione ancora per un po’. È stato comunque un momento indimenticabile”.

Quali altri momenti di questo tipo hai vissuto, invece, da calciatore?
“Tanti, a partire dall’esordio in Champions League a Basilea, dove per altro ho anche segnato. Quell’anno (stagione 2010/2011, ndr) ero destinato ad andare ancora in prestito, ma ho fatto un ottimo pre-campionato e Ranieri un giorno mi ha preso da parte: ‘Non ti posso garantire nulla, ma tu continua così e poi vediamo cosa si può fare’. Alla fine, alcune opportunità di mercato non si sono concretizzate e sono rimasto a Roma. Per un paio di mesi non ho visto il campo, poi a Basilea dovevo andare in tribuna e, all’ultimo momento, mi chiamano per andare in panchina perché non c’erano più centrocampisti. Alla fine, entro e segno, da lì è cambiato tutto…”.

Pochi giorni dopo (7 novembre 2010), hai giocato quasi tutto il derby, per altro vincendolo in “trasferta” (0-2)…
“Un’emozione forte, devo dire, perché fino a qualche giorno prima non stavo attraversando un momento particolarmente positivo e in pochissimo tempo mi è cambiata la vita. Esordio in Champions League e derby vinto, giocando più di un tempo. Al 39’ Menez si è infortunato e, vista la buona prestazione di Basilea, Ranieri mi ha dato fiducia. Io viaggiavo veramente a un metro da terra, mi riusciva tutto e infatti anche in quella partita ho fatto un’ottima figura. E, poi, abbiamo anche vinto, quindi non potevo chiedere di meglio”.

Come si fa a spiegare a chi non è di Roma, cos’è il derby?
“Semplice, non si può. A volte non si riesce a spiegare nemmeno a quelli di Roma, figurati agli altri (ride, ndr). È uno stress, soprattutto per i calciatori romani, perché si è troppo coinvolti. Hai perennemente genitori, parenti, amici, tifosi che ti ricordano che si deve vincere, come se ce ne fosse bisogno. Dunque, quando finisce, è quasi una liberazione. A volte, vincerlo è prima di tutto un sollievo e solo dopo ti godi il momento (sorride, ndr)”.

E pensare che, ad un certo punto, prima di vivere queste emozioni, hai rischiato anche di dover abbandonare il calcio…
“In realtà, ho rischiato proprio di abbandonare questo Mondo. Ero nella Primavera della Roma e sono stato ricoverato per un’infezione. Mi rivoltano come un calzino, poi la diagnosi: setticemia. Sono stato in ospedale per mesi, non camminavo più. In quel momento l’ho vissuta con l’incoscienza giovanile, il mio unico obiettivo era tornare a giocare, ma con il tempo ho realizzato quanto sia stato fortunato. Devo ringraziare i medici, anche quelli della Roma che non mi hanno mai abbandonato, poi la società, Conti e De Rossi senior che mi sono stati vicinissimi e mi hanno aiutato tanto a superare quel momento”. […]

A proposito di divinità: che effetto ti ha fatto, da tifoso giallorosso, giocare con l’idolo di tutti i romanisti?
“Ovviamente è stato strano ritrovarmi con Totti nello stesso spogliatoio, ma dopo i primi momenti di inevitabile soggezione, poi Francesco si è rivelato per quello che è, una persona semplice, che ti mette a tuo agio. Nonostante sia praticamente un idolo a Roma, non è certamente uno che vive sul piedistallo. Anzi, è un ragazzo molto alla mano, simpaticissimo, davvero un uomo-spogliatoio, un leader vero”.

A proposito di quello spogliatoio, come è stato dividerlo con Cassano e le sue “cassanate”?
“Diciamo che non ci siamo annoiati, anche perché quelle che sono uscite sono solo una parte di quelle che in quegli anni abbiamo vissuto da dentro. Antonio è un ragazzo simpaticissimo, ma devo dire che ammiro i mister dell’epoca, perché – con sincerità e tanta umiltà – oggi, da allenatore, se capitasse a me, non so se sarei in grado di gestire certe situazioni (sorride, ndr). Lo spogliatoio è un ambiente molto delicato e trovare un equilibrio non è affatto facile. Quando ci riesci, devi preservarlo in ogni modo”.

Qual è stato, invece, il giocatore più “fastidioso” incontrato nella tua carriera?
“Anche se era un mio compagno, devo dire che Pizarro era veramente insopportabile. Non dal punto di vista caratteriale perché anche lui era simpaticissimo e un uomo-spogliatoio, ma perché, quando lo andavi a pressare in partitella, cercando di togliergli la palla, cominciava a sterzare una-due, dieci volte, e tu non la vedevi mai. Un giocatore di un livello eccezionale, forse anche sottovalutato per la sua qualità e quella che riusciva a dare al gioco delle squadre in cui giocava. Che giocatore El Pek…”.

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SASSUOLO-ROMA: dove vederla in tv, le probabili formazioni e le quote

La Roma vuole dimenticare il clamoroso ko casalingo contro il Viktoria Plzen e oggi alle ore 15 ha l’occasione per riscattarsi: i giallorossi affronteranno il Sassuolo al Mapei Stadium nel match valido per l’ottava giornata di Serie A. I capitolini si trovano al terzo posto in classifica con 15 punti e in caso di vittoria aggancerebbero il Napoli in vetta, mentre i neroverdi sono undicesimi a quota 10.

Gasperini è pronto ad affidarsi allo zoccolo duro della squadra, effettuando alcuni cambi rispetto alla gara di Europa League: Celik-Mancini-Ndicka davanti a Svilar, a destra Wesley e a sinistra Tsimikas. A centrocampo Koné recupera e gioca al fianco di Cristante, mentre in attacco torna Dybala in versione falso nove e alle sue spalle agiranno Soulé e uno tra Pellegrini e Bailey.

DOVE VEDERE SASSUOLO-ROMA IN TV E IN STREAMING

Sassuolo-Roma sarà trasmessa in esclusiva sulla piattaforma DAZN. Per vedere la partita in diretta è necessario connettersi all’app Dazn tramite Smart tv collegata alla connessione internet, console di gioco (Play Station e Xbox) oppure Google Chromecast, Amazon Fire Stick Tv e TIMVISION BOX. Inoltre coloro che sono abbonati anche a Sky potranno seguire il match sul canale 214 attivando ‘Zona DAZN’.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SASSUOLO: Muric, Walukiewicz, Idzes, Romagna, Doig, Koné, Matic, Thorstvedt, Berardi, Pinamonti, Laurienté.

ROMA: Svilar; Çelik, Mancini, Ndicka; Wesley, Koné, Cristante, Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Dybala.

LE QUOTE

SASSUOLO-ROMA1X2
EUROBET4.303.451.85
SISAL4.503.401.90
PLANETWIN3654.303.451.87
SNAI4.403.501.85

LR24

La critica di Verdone: “Campagna acquisti disastrosa. Squadra senza attacco”

IL TEMPO (G. BIANCONI) – In occasione del lancio della quarta stagione di “Vita da Carlo” e del film “Scuola di seduzione” che sarà presentato alla Festa di Roma, Carlo Verdone ha parlato ai microfoni della testata giornalistica. L’attore si è anche lasciato andare ad un piccolo commento sulla sua Roma. Ecco le sue parole.

Cosa dice della Roma di Gasperini?
“La società ha fatto una campagna acquisti disastrosa. È una squadra senza attacco. Dovbyk e Ferguson non stanno dando un apporto. Era necessario dare via Shomurodov? Anche Saelemaekers stava facendo bene”.

SASSUOLO-ROMA: le probabili formazioni dei quotidiani. Gasp conferma Dybala falso 9, ballottaggio Pellegrini-Bailey

La Roma non può sbagliare ancora. Dopo le due sconfitte consecutive arrivate contro Inter e Viktoria Plzen, ora la squadra di Gasperini deve battere il Sassuolo per non cadere nella spirale negativa. Il tecnico, che in conferenza stampa ha parlato della difficoltà di fare gol, si affiderà nuovamente a Paulo Dybala. La Joya, verrà schierata da falso 9, segnale che le prestazioni di Dovbyk e Ferguson non stanno convincendo. A supporto dell’argentino ci saranno Soulé e uno tra Pellegrini e Bailey.

A centrocampo torna Cristante in coppia con Koné, mentre, sugli esterni confermati Wesley e Celik con Rensch che scalpita per un posto. In caso giochi l’olandese, il turco scalerà nuovamente in difesa, in caso contrario dovrebbe giocare Hermoso. A completare il reparto gli imprescindibili Mancini e Ndicka.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI PRINCIPALI QUOTIDIANI

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley, Koné, Cristante, Rensch; Pellegrini, Soulé; Dybala.

CORRIERE DELLO SPORT – Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Celik, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Bailey; Dybala.

IL MESSAGGERO – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Rensch, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala.

IL TEMPO – Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Celik, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Bailey; Dybala.

TUTTOSPORT – Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Celik, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala.

CORRIERE DELLA SERA – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Rensch, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala.

IL ROMANISTA – Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley, El Aynaoui, Cristante, Tsimikas; Soulé, Bailey; Dybala.

Gasp sperimenta ma a gennaio vuole la svolta

IL TEMPO (L. PES) – Gasperini non si arrende. Il mercato estivo, com’è stato evidente dall’inizio, non lo ha soddisfatto ma quello di gennaio è ancora troppo lontano. Per questo il tecnico piemontese continua a mescolare le carte cercando la giusta chimica per far rendere al massimo la sua Roma. E per farlo, restano quasi solo le partite. Il calcio corre ormai troppo per consentire di lavorare situazioni specifiche, giocando ogni tre giorni il tempo resta poco per sperimentare davvero. Per questo nelle ultime settimane Gasp ha cominciato a cambiare qualcosa, sia nel reparto offensivo sia in difesa e sugli esterni dove inizialmente sembrava avere più certezze. Ma l’assenza di Angelino e questo Tsimikas hanno portato il tecnico a spostare Wesley a sinistra riportando Celik più avanti con l’obiettivo di inserire anche Ziolkowski nelle rotazioni. Diverso, invece, il discorso dell’attacco dove soltanto adesso a Trigoria si sono rivisti insieme Bailey e Dybala e non avendo centravanti risolutivi ora Gasp intende continuare con l’argentino riferimento centrale. La conseguenza inevitabile sono le panchine continue di Ghilardi, Tsimikas e Ferguson. Per questo Gasp auspica un cambio netto di direzione per il mercato di gennaio, dove è vero che non si aspetta molto, ma spera che alcune richieste nelle caratteristiche dei rinforzi siano prese in considerazione. L’allarme del reparto offensivo l’aveva già lanciato durante l’estate ma alla fine ha preferito non investire su calciatori che non avrebbero rispecchiato quello che cercava lui. Tempo di prove, quindi, anche se le partite ora contano eccome e i punti in palio cominciano ad essere pesanti. Ma l’esigenza di esplorare fino in fondo le potenzialità della rosa attualmente a disposizione sono altrettanto importanti per l’ex atalantino che come primo obiettivo continua ad avere quello di fare segnare più gol. A partire da oggi.

Prove di volo

IL TEMPO (L. PES) – La Roma di Gasperini ha voglia di volare. Dopo le due sconfitte interne consecutive tra campionato ed Europa, i giallorossi fanno visita al Sassuolo a caccia dei tre punti che li proietterebbero in testa al campionato insieme al Napoli che ieri ha battuto l’Inter. Il tecnico non dà niente per scontato anche se le difficoltà maggiori finora sono arrivate nelle gare dell’Olimpico, ma serviranno fame e attenzione per battere i neroverdi di Grosso. […] Di atteggiamento aveva parlato Paulo Dybala dopo la gara col Viktoria Plzen, col quale il tecnico però ha già chiarito tutto: “Parlando con i ragazzi nello spogliatoio, le parole non sono sempre esattamente quelle. La parola moscio non esiste, la parola sottovalutazione dell’avversario in questa squadra non esiste perché non lo merita questo gruppo. Paulo non voleva dire questo”. […]

Rebus con il Sassuolo, i dubbi di Gasperini: “Il problema è l’attacco”

Cambia registro Gian Piero Gasperini. L’allenatore che rimarca sempre l’importanza del gruppo, stavolta parla anche di singoli. La conferenza stampa è lo specchio dei suoi dubbi sull’attacco da schierare contro il Sassuolo, perché il reparto fatica troppo: “È il nostro problema principale, bisogna entrare meglio in area di rigore”. Parla anche di Dovbyk e Ferguson, che annaspano ma del resto come tutti i loro colleghi. […] È quindi percorribile la strada del falso 9 con Dybala, almeno fino a quando non torneranno in forma i due bomber. Il pensiero di ricalibrare la rosa con il mercato quasi sfiora Gasperini che non si aspetta nulla di fantastico dalle trattative invernali: “Non sto pensando a gennaio, sto pensando a migliorare questa situazione che ci penalizza”.

(La Repubblica)

Roma per il primo posto con Dybala. Gasp: “Però da lui voglio gol e assist”

Paulo Dybala dopo il rigore segnato al Viktoria Plzen ha fatto il ciuccio, per festeggiare la figlia in arrivo. Ma, se ne sono accorti in pochi perché quel gol non è servito a niente. La Roma ha rimediato solo una figuraccia. Il nome dell’argentino, poi, era salito agli onori per le sue dichiarazioni, che avevano definito la squadra moscia e con un atteggiamento sbagliato, cosa che non è piaciuta molto a Gasperini, che ha voluto difendere il suo gruppo. […] Oggi la Roma con il Sassuolo ha almeno 4 obiettivi da centrare: invertire questa tendenza negativa, riprendersi la vetta del campionato, approcciare bene la sfida e fare un gol. Dybala ha fatto 200 e vorrebbe fare 201. Oggi la Joya torna titolare da falso 9, nonostante l’esperimento non sia riuscito bene contro l’Inter. Ci si aspetta quindi che l’argentino giochi più vicino alla porta avversaria e meno chiamato in costruzione in modo da percorre meno metri e arrivare più lucido sotto porta. […]

(corsera)