«Questi risultati sono un segnale». Gian Piero Gasperini lo dice con voce bassa, ma i numeri raccontano una storia ben precisa. La Roma vince 1-0 sul campo del Sassuolo, torna in vetta alla classifica e prosegue il cammino perfetto in trasferta. […]
«Sul piano tattico siamo abbastanza evoluti – ha aggiunto il tecnico – giochiamo con tre attaccanti, a volte passiamo a quattro, a volte spostiamo dei giocatori da destra a sinistra, con Wesley che ha fatto una grande partita. È un ragazzo che sta venendo fuori ed è molto forte».
Il tecnico fotografa così la trasformazione silenziosa della sua Roma, che forse non entusiasma ma comincia ad assomigliare a ciò che lui ha in mente: intensità, duttilità, spirito. E Wesley, il 22enne brasiliano arrivato in estate dal Flamengo, è il simbolo di questo percorso: il primo dei nuovi acquisti a diventare un punto fermo. Dopo l’esordio con il Bologna, quella di ieri è stata la migliore prestazione in maglia giallorossa.
Nel primo tempo è rimasto sulla fascia destra, attento in copertura e sempre nel vivo dell’azione; nella ripresa, con l’uscita di Tsimikas, è slittato sull’out di sinistra. Un jolly tattico che Gasperini muove come un pedone prezioso, capace di occupare ogni spazio libero. Nel finale, poi, ha avuto due volte la palla del 2-0. La prima respinta dal portiere, la seconda – un piatto destro su assist di Dovbyk – finita a lato. […]
Wesley ha già messo insieme nove presenze da titolare tra campionato ed Europa League, per un totale di 767 minuti, e si è conquistato la fiducia piena dell’allenatore. […] Corre, raddoppia, cambia lato, sbaglia e riparte: è la fotografia di una Roma che non ha ancora trovato la brillantezza offensiva, ma è consapevole che il vero punto di forza è seduto in panchina.
(La Repubblica)