IL TEMPO (M. CIRULLI) – Celik in dubbio per il derby. A due giorni dal fischio d’inizio di una delle partite più sentite nella Capitale, la Roma si è ritrovata ieri a Trigoria per svolgere l’ultimo allenamento prima della rifinitura. Ranieri potrà contare su tutta la rosa, ad eccezione di Cristante e con il dubbio legato alle condizioni di Celik. Durante l’allenamento di ieri, sotto gli occhi di Amantino Mancini, autore di un gol di tacco proprio contro la Lazio, hanno partecipato anche Dovbyk e Pisilli, che nei giorni scorsi avevano svolto lavoro in palestra in una gestione programmata dei carichi di lavoro. L’eventuale assenza dell’ex Lille obbligherebbe Ranieri a confermare Saelemaekers sulla fascia destra, considerano che gli unici ricambi di ruolo disponibili sarebbero Saud e Sangarè.
Ranieri: “La classifica non conta. Nel derby si azzera tutto”
“La Lazio sta vivendo un momento eccezionale, vanno con il pilota automatico. Ma il derby fa sempre storia a sé”. Come ogni vigilia che si rispetti il rimpallo di complimenti è d’obbligo. Un po’ per scaramanzia ma anche perché “la classifica parla chiaro, hanno fatto un girone d’andata stratosferico”. Ranieri tesse le lodi della Lazio di Baroni, quarta in classifica e avanti di 15 punti rispetto alla Roma. Non si può nascondere un’evidenza, ma l’allenatore giallorosso sa bene che “nel derby non conta la classifica, è una partita dove si azzera tutto”. Il suo score contro la Lazio nella stracittadina è immacolato: 4 vittorie su 4 nel biennio 2009-2011. Ranieri sa come si fa, anche dal punto di vista emozionale: “Essendo tifoso so quanto è importante il derby, una partita che uno sente ancora di più. Noi come loro ci teniamo a far bene e a vincere”. La Roma ci arriva con buone sensazioni. Il pareggio contro il Milan e la vittoria con il Parma hanno regalato maggiori certezze a Ranieri e ai calciatori. (…) E vincere regalerebbe euforia e tranquillità per programmare al meglio la rivoluzione tecnica promessa dalla proprietà americana poche settimane fa: “I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, sarebbe ora di dare loro qualche soddisfazione”. (…) Anche ieri Ranieri ha parlato di Pellegrini, sottolineando ancora una volta le attuali difficoltà: “Lorenzo non gioca per una questione psicologica. Lui soffre i tifosi e io devo tenere presente questo aspetto. Quando sarà sereno lo metterò in campo“. Domani sera partirà dalla panchina. A guidare la Roma, da capitano, ci sarà Mancini, l’eroe dell’ultimo derby. (…)
(La Repubblica)
Con Hummels e Romagnoli vietato passare
(…) Mats Hummels semrava destinato all’oblio ed a un saluto veloce a tutti. Alessio Romagnoli invece è nato e si è imposto in giallorosso, ma anche a Trigoria non ha mai nascosto la sua profonda fede biancoceleste. E allora toccherà a loro mettere il lucchetto alle rispettive difese, permettendo una serata relativamente serena a Svilar e Provedel. Il tedesco della Roma vive un po’ quello che ha vissuto Paredes: messo da parte da Juric, resuscitato da Ranieri. Da superfluo a indispensabile, a dimostrazione che il calcio è sempre pieno di storie bellissime. Hummels, poi, non ha neanche raggiunto ancora la forma ideale, a causa di un paio di influenze che nell’ultimo periodo gli hanno interrotto il ritmo partita. Ma anche così, al 70-80%, è fondamentale per esperienza, personalità e letture difensive. Non è un velocista, ma ha l’intelligenza tattica di un campione del mondo. Per Alessio Romagnoli il derby non è e non potrà mai essere una partita normale. (…) L’impatto con la stracittadina romana (in giallorosso non ne aveva mai giocate) è stato trionfale: due vittorie su due nella sua prima annata laziale, due stagioni orsono. L’anno scorso il bilancio è stato in parità: una vittoria, un pareggio e una sconfitta tra campionato e Coppa Italia. Adesso il ministro della difesa biancoceleste vuole tornare ai livelli della prima stagione.
(gasport)
Dovbyk-Castellanos, la doppia cifra missione comune
Che poi a decidere queste sfide basta poco, a volte anche solo un gol. Ecco perché Artem Dovbyk e Valentin Castellanos domani possono lasciare il segno: gli attacchi di Roma e Lazio ruotano proprio intorno a loro due. (…) Per Dovbyk questo sarà il primo derby capitolino in assoluto, uno dei tanti debuttanti in giallorosso (con lui anche Hummels, Koné, Saelemaekers e forse pure Pisilli). Artem sta gestendo da tempo un ginocchio che non lo lascia mai sereno e come ha detto Ranieri due giorni fa “deve crescere in cattiveria agonistica e determinazione”. Ma le occasioni se le crea, che poi è ciò che conta. O ci finisce dentro in modo determinante, come successo proprio a San Siro, con quel tacco per Dybala che è stato un bel cioccolatino che l’argentino ha dovuto soltanto scartare. Dall’altra parte della barricata c’è un Castellanos che scalpita. L’argentino ha evidenziato da tempo col cerchietto la data del derby. Vuole lasciare il segno nel match più sentito dai tifosi. Dei quali, a partire da quest’anno, è diventato uno dei beniamini assoluti. (…)
(gasport)
Paredes-Rovella, ecco i direttori d’orchestra
E poi ci sono i cervelli in campo, quelli che gestiscono ritmi ed equilibrio. Sono le menti delle due squadre, da una parte Leandro Paredes e dall’altra Nicolò Rovella. Molto del derby si deciderà anche lì, in cabina di regia, dove nascono idee e giocate. Paredes era finito nel dimenticatoio con Juric e sembrava già destinato a salutare tutti, destinazione casa sua, al Boca Juniors. Ed invece Ranieri lo ha tirato fuori dall’armadio impolverato e gli ha ridato la vecchia lucentezza. Non fa mai a meno di lui, proprio perché Leo ha in testa il calcio che vuole Ranieri: verticale, improvviso, pronto a ribaltare l’azione ed a regalare imprevedibilità alla manovra romanista. (…) Dopo gli alti e bassi della prima annata in biancoceleste, Rovella in questa sta impressionando per quantità e qualità. È uno dei segreti della sorprendente cavalcata della formazione di Baroni. Al suo rendimento quasi perfetto manca solo il gol. (…)
(gasport)
Dybala-Zaccagni e le tradizioni da rispettare
Se ci sono piedi che domani possono accendere la fantasia sono proprio i loro, quelli di Paulo Dybala e Mattia Zaccagni. Perché sono i giocatori di maggior estro di Roma e Lazio. La Lazio per Paulo Dybala è quasi un amuleto, un porta fortuna, se è vero – come è vero – che i biancocelesti sono la sua seconda vittima preferita (11 reti al pari del Genoa, di più la Joya ha segnato solo contro l’Udinese, 14 gol). Insomma, Dybala quando incrocia la Lazio va quasi a nozze, considerando anche i tre assist piazzati finora. C’è un però e – cioè – il fatto che finora non ha mai lasciato il segno con la Roma, inteso come gol (lo scorso anno piazzò l’assist per Mancini). Così, dopo aver segnato nelle ultime due partite contro Parma e Milan, ora Paulo va a caccia del tris. Anche per preparare al meglio la settimana che dovrebbe finalmente vedere l’incontro tra il suo agente (Carlos Novel) e Florent Ghisolfi per decidere insieme il futuro dell’argentino. Che, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere ancora colorato di giallorosso. (…)
(gasport)
Stadio, la Roma accelera con il progetto: arriverà a febbraio
Quando i tifosi della Roma, a Capodanno, sono andati a vedere con curiosità il video di auguri del The Friedkin Group sono rimasti piacevolmente sorpresi di trovarci anche il nuovo stadio giallorosso, quello che. dovrebbe nascere a Pietralata.Il 2025 sarà davvero l’anno chiave, quello il cui la Roma dovrebbe finalmente arrivare alla chiusura del cerchio. Ad iniziare dal progetto definitivo, che al Comune di Roma aspettano con ansia da tempo. E che a Trigoria contano di consegnare al massimo entro la fine di febbraio. Insomma, dovremmo davvero essere vicini al passo finale, dove per passo finale si intende dare la palla alle istituzioni. Dopo la presentazione del progetto, infatti, toccherà alla Conferenza dei Servizi valutarne l’effettiva corrispondenza alle richieste presentate alla Roma nei scorsi mesi. E dopo l’ok conclusivo bisognerà attivare i bandi internazionali per l’appalto dei lavori, di solito sei mesi di tempo. A conti fatti, se tutto dovesse andare veloce potremmo arrivare al sì definitivo a fine anno. (…) Nel frattempo, però, i costi dell’opera sono sostanzialmente raddoppiati, rispetto ai 570 milioni di euro previsti nel corso dallo studio di fattibilità presentato il 3 aprile del 2022. Adesso, di fatto, i Friedkin hanno messo in preventivo una spesa complessiva di circa un miliardo di euro.
(gasport)
Supercoppa, Juventus-Milan 1-2: i rossoneri la ribaltano in 4 minuti e accedono alla finale
Sarà derby di Milano in finale di Supercoppa Italiana. A Riad la Juventus va in vantaggio al 21′ con Kenan Yildiz, ma il Milan la ribalta nel giro di 4 minuti. Prima con il gol su rigore di Christian Pulisic, poi, con lo sfortunato autogol di Federico Gatti. I rossoneri, dunque, approdano in finale, in programma il 6 gennaio contro i “cugini” dell’Inter che ieri hanno battuto l’Atalanta per 2-0.
-2 a Roma-Lazio, out Celik e Cristante. Ranieri: “Derby? Una partita a parte”. Calciomercato, per la fascia spunta Kayode, interesse concreto per Frattesi
A due giorni dal derby della Capitale, la Roma scende in campo a Trigoria per preparare la delicata sfida contro la Lazio. Durante l’allenamento odierno, Claudio Ranieri ha ritrovato Artem Dovbyk, che in via precauzionale aveva saltato la seduta del primo gennaio al Tre Fontane. Assenti, invece, Bryan Cristante e Zeki Celik. Il centrocampista ex Atalanta è ancora alle prese con il problema alla caviglia, mentre, il terzino turco è out per influenza. Le sue condizioni sono dunque da valutare in vista di domenica.
Oggi alle 13, in conferenza stampa, è intervenuto Claudio Ranieri per presentare il derby contro la Lazio. Il tecnico di Testaccio ha risposto alle domande sugli indisponibili, su capitan Lorenzo Pellegrini e del rapporto attuale tra la Roma e i propri tifosi.
Da ieri si è ufficialmente aperto il calciomercato invernale, sessione che vedrà la Roma molto attiva. I giallorossi sono alla ricerca di un terzino destro, ruolo in cui la rosa è carente. Oltre ai nomi di Delprato, Zappa e Rensch, il ds Florent Ghisolfi avrebbe messo gli occhi su Michael Kayode della Fiorentina. L’italiano è in uscita dalla Viola e nei discorsi potrebbero rientrare anche Cristante e Zalewski. In mezzo al campo, una volta perfezionata la cessione di Enzo Le Fée al Betis, il sogno è Davide Frattesi, che è alla ricerca di un minutaggio più alto. L’operazione, però, non è semplice e serviranno anche i soldi della cessione di Lorenzo Pellegrini. Per il centrocampo, inoltre, si tengono sempre d’occhio i profili di Matteo Prati del Cagliari e Rocco Reitz del Borussia Monchengladbach.
I LINK ALLE NEWS PIÙ IMPORTANTI DELLA GIORNATA
GASPORT – EL SHAARAWY PIÙ ESPERTO: È IN VANTAGGIO SU PISILLI. A DESTRA SAELEMAEKERS
TUTTOSPORT – DOVBYK C’È. PELLEGRINI IN PANCHINA
CORSERA – DOMANI TORNA IL DERBY IN NOTTURNA, È MASSIMA ALLERTA
CORSERA – PER LA FASCIA SPUNTA IL VIOLA KAYODE. IPOTESI DI SCAMBIO TRA PELLEGRINI E FRATTESI
CORSPORT – CESSIONE E RINNOVI, GHISOLFI AL LAVORO
CALCIOMERCATO ROMA: CONTATTI CON L’ENTOURAGE DI MARMOL E MINGUEZA
TRIGORIA: ROMA IN CAMPO A DUE GIORNI DAL DERBY: OUT CRISTANTE E CELIK, OK DOVBYK (FOTO)
CALCIOMERCATO ROMA, TANTE RICHIESTE PER SOULÈ: L’ARGENTINO VUOLE RESTARE IN GIALLOROSSO
NAINGGOLAN: “FA MALE VEDERE LA ROMA COSÌ IN CLASSIFICA. PELLEGRINI? FORSE GLI STA PESANDO LA FASCIA”
MASSIMO ASCOLTO: VOCI E UMORI DALL’ETERE ROMANO
LR24
Caicedo: “Il derby di Roma? Ne ho vissuti tanti, ma quello della Capitale è unico perché ti entra dentro”
RADIO LAZIALE – Felipe Caicedo, ex calciatore della Lazio, è intervenuto alla trasmissione della radio romana “Diario di Bordocampo” per parlare del derby di domenica. Ecco le sue parole.
Sul rapporto coi tifosi romanisti su X
“Non so perché si arrabbino tanto sinceramente. Lo sfottò ci sta, fa parte del calcio. Anche loro lo fanno con me, è così. Ci facciamo due risate, poi finisce lì”.
Sul derby di Roma
“Sono stato in diversi paesi, ma il derby a Roma è unico. Ho vissuto il derby di Manchester, di Milano, di Barcellona. Però a Roma si vive diversamente. Vai al ristorante e al supermercato e ti parlano del derby anche due-tre mesi prima. Ti entra proprio dentro. Inter-Milan è un derby pesante, ma non si vive. È una bella partita da giocare, da vedere, ma non è la stessa di quello di Roma”.
Sui battibecchi in campo
“Io e Fazio in campo ci dicevamo cose poco carine, non mi stava simpatico. Litigavamo però solamente in campo. Credo che fuori sia un bravo ragazzo”.