KONÉ: “Mai pentito di aver scelto la Roma, possiamo vincere l’Europa League. L’esonero di De Rossi uno shock. Il derby? Sarà una battaglia”

IL ROMANISTA – Manu Koné ha rilasciato un’intervista al quotidiano a tinte giallorosse e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura alla Roma e sul Derby della Capitale, in programma oggi alle ore 20:45. Ecco le sue parole.

Manu, come procede con lo studio dell’italiano?
«In campo inizio a capire sempre di più, la comprensione va migliorando gara dopo gara ma con i compagni mi esprimo ancora in francese. Il tedesco? No, non l’avevo imparato, meglio l’inglese».

Un inizio complicato qui a Roma. Ti sei mai pentito di aver scelto il club giallorosso? No, vero?
«No (sorride, ndr), assolutamente. La Roma è una grande squadra e sono assolutamente orgoglioso di farne parte».

Hai raccontato che uno dei motivi per il quale hai scelto la Roma è stata la possibilità di lavorare con De Rossi. Con quale concetto ti aveva convinto a venire?
«A lungo mi aveva spiegato come mi avrebbe utilizzato, senza dubbio una delle ragioni che mi ha portato qui era il feeling che si era instaurato tra di noi, ma ripeto la Roma rimane un grande club. Non c’è stato purtroppo il tempo per conoscerci meglio, non nascondo che per me è stato un piccolo shock il suo esonero, ma sappiamo bene come va il calcio. Io ho uno spirito competitivo ma sono stato molto dispiaciuto per lui. In estate mi ha detto che aveva bisogno di me, della mia qualità e che mi aveva seguito con attenzione durante i Giochi Olimpici: in sintesi per lui ero il giocatore perfetto».

Dopo De Rossi è arrivato Juric. Ci racconti qual è stata la reazione del gruppo?
«Quando è arrivato il nuovo coach, il passaggio è stato talmente rapido che non c’è stato troppo tempo per parlare tra di noi, ci siamo solo detti di dare il massimo per noi stessi e per i tifosi. Volevamo cercare di dimostrare in campo quello che valevamo».

Dalle Olimpiadi alla Roma fino alla nazionale maggiore: è il momento più importante della tua carriera?
«Sono un tipo a cui piace prendersi le proprie responsabilità, ho grande fiducia nelle mie qualità. Sono state tutte tappe molto importanti in pochi mesi, dalle Olimpiadi alla Roma fino all’esordio con la nazionale francese, ma per me non è stato uno shock o una sorpresa, ma la logica conseguenza del lavoro che avevo fatto. Qualcuno può avvertire la pressione, ma in campo io entro sempre con la tranquillità di chi sa quello che può fare».

Arriviamo al derby di domenica. È il primo vero della tua carriera.
«Ne ho giocati altri, ma tra squadre rivali e non un derby di città come questo. Per me sarà la prima volta, capisco che è qualcosa di enorme, ma veniamo da una bella prestazione. Cercheremo di fare del nostro meglio».

Se dovessi segnare, hai già pensato a qualche esultanza? Magari ancora con la bandierina…
«La cosa più importante è vincere, partiamo da questo. Poi quando ho segnato con il Lecce e ho alzato la bandierina ammetto che non sapevo che mi sarebbe costata un cartellino giallo. Bisogna quindi stare attenti, ma a fine partita ci penserò».

Hai già avvisato Guendouzi che lo batterai?
«No, no (ride, ndr), ma quando siamo stati in nazionale abbiamo già parlato del derby. Domenica poi ci saranno tanti francesi, c’è anche Enzo, ma in campo per me non ci sono amici, sarà una battaglia. Nessuno sconto».

Sei un giocatore che ha grandi margini di crescita dal punto di vista realizzativo. Sei più da gol o da assist?
«Vero, crescendo negli anni ho sempre più occasioni per segnare, ma in realtà la mia idea resta sempre quella di fare la scelta giusta: se un compagno è meglio piazzato di me, preferisco passargli il pallone. Se qualcuno si lamenta? No…(ride,ndr). Ma Artem, come normale che sia, vuole sempre il pallone in area di rigore».

Che rapporto hai con il capitano, Pellegrini? Sta attraversando sicuramente un periodo complicato…
«Molto buono, molto bello, mi ha accolto nei migliori dei modi, è uno di quelli che scherza spesso con me e per noi è un giocatore molto importante: si allena sempre forte, lui è sempre lì per aiutare la squadra. Ma soprattutto è un esempio per tutti noi».

Al netto delle difficoltà di questa stagione, che posto ritieni dovrebbe avere la Roma in campionato?
«Abbiamo avuto un inizio complicato, con tre allenatori e abbiamo faticato a trovare il ritmo, ma ora siamo sulla strada giusta. Siamo sempre più coesi come gruppo e anche in allenamento, va sempre meglio. Difficile ad ogni modo dare indicazioni di dove potremmo arrivare, ma spero il più alto possibile per poterci qualificare in Europa per la prossima stagione».

La Roma è una squadra attrezzata per vincere l’Europa League?
«Sì».

In tutto questo trambusto, la squadra quanto ha percepito la famiglia Friedkin presente?
«Noi avvertiamo sempre la loro presenza, li sentiamo sempre vicini e ci hanno sempre messo nelle condizioni migliori per vincere le gare. Al momento non sono di certo contenti dei risultati, ma siamo noi a dover rispondere sul campo, rispondere così alle loro attese per realizzare il loro progetto».

Quali differenze hai trovato in Serie A rispetto al calcio tedesco?
«Il calcio italiano l’ho trovato ad un livello superiore, sia dal punto di vista tattico che tecnico, in Serie A ci sono tante squadre con idee di calcio ben definite. In Germania era più fisico, un calcio più “box to box”, qui è uno sport più tattico e intelligente, partite sempre molto intense che spesso si vincono con un gol negli ultimi minuti. Di sicuro è un campionato che va a completare il mio bagaglio di esperienza».

Adesso c’è Ranieri: cosa ha portato l’arrivo del tecnico?
«Per noi è una grande fortuna averlo come allenatore, è un grande tecnico, ma lo conoscevo già dai tempi del Monaco: lui è un allenatore molto esperto, la sua idea di calcio si rivela sempre vera. Lo ascoltiamo e cresciamo con i suoi consigli perché ci fa giocare bene».

Tu hai convinto sin da subito, il tuo connazionale Enzo Le Fée, invece, è ancora un oggetto misterioso. Come mai secondo te? Andrà via a gennaio?
«Non parliamo di mercato tra di noi. Lo conosco da 4 anni, dai tempi della nazionale, e lo trovo un giocatore fortissimo. Ritrovarlo a Roma è stato un piacere. In allenamento dimostra sempre il suo valore, sicuramente per lui è un momento difficile ma deve avere pazienza e continuare a lavorare forte: l’atteggiamento è quello giusto, lotta e si batte, trovo che sia molto forte e un giocatore importante».

In chiusura, possiamo tranquillizzare i tifosi che già ti hanno eletto come loro beniamino? Resti a Roma per vincere qui?
«Sì, sì, ho un contratto molto lungo. E ho percepito sin da subito l’amore dei tifosi, questo senza dubbio ha facilitato il mio ambientamento».

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ROMA-LAZIO: le probabili formazioni dei quotidiani. Pisilli favorito su El Shaarawy, ok alla coppia Dybala-Dovbyk

Alle 20:45 all’Olimpico ci sarà il derby tra Roma e Lazio. Il ritorno del match in orario serale contribuirà a rendere l’atmosfera unica. Trovata una formazione-tipo, Claudio Ranieri non la lascia più. I giallorossi, infatti, scenderanno in campo nuovamente con la difesa a 3. Se il modulo sarà un 3-5-2 o un 3-4-2-1, invece, lo sapremo dalla presenza di uno tra Niccolò Pisilli e Stephan El Shaarawy (in costante ballottaggio). Gli altri 10, invece, saranno gli stessi che sono scesi in campo contro il Milan.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI PRINCIPALI QUOTIDIANI

CORRIERE DELLO SPORT: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pisilli, Angelino; Dybala, Dovbyk.

GAZZETTA DELLO SPORT: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Dybala, Pisilli; Dovbyk.

IL MESSAGGERO: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pisilli Angelino; Dybala, Dovbyk.

IL TEMPO: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pisilli, Angelino; Dybala, Dovbyk.

CORRIERE DELLA SERA: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pisilli, Angelino; Dybala, Dovbyk.

IL ROMANISTA: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pisilli Angelino; Dybala, Dovbyk.

L’abbraccio al Tre Fontane e la promessa del tecnico

IL TEMPO (L. PES) – “Faremo di tutto perché siate orgogliosi di noi”. Con questa promessa Claudio Ranieri ha dato il via al 2025 giallorosso. Nell’allenamento aperto del primo gennaio il tecnico della Roma ha voluto ringraziare i tifosi presenti e ha lanciato un appello per cercare di risollevare la stagione. Tanti cori e sfottò all’indirizzo dei rivali biancocelesti e uno striscione per caricare la squadra affinché interpreti al meglio l’appuntamento più sentito della città. Già da oltre un mese la Curva Sud stava raccogliendo fondi per organizzare la coreografia e ieri sui social sono arrivate alcune indicazioni. Ci saranno dei cartoncini e non dovranno essere accesi fumogeni né sventolate bandiere. Spazio alla creatività dei ragazzi della Curva per accedere ancora di più l’atmosfera di una serata carica di emozioni.

Tonetto: “Roma, guai a perdere. Serve fare punti”

IL TEMPO (M. CIRULLI) – Ha accompagnato la squadra come ospite il primo gennaio, concedendosi ai tanti tifosi presenti. Max Tonetto, ex calciatore della Roma ha analizzato il momento dei giallorossi in vista del derby.

Che atmosfera ha percepito al Tre Fontane tra squadra e tifosi?
“I tifosi si sono fatti sentire e credo che sia un ottimo segnale. Molto dipenderà dalla gestione delle emozioni: la capacità di rimanere concentrati mentalmente può fare la differenza, anche più della tattica”.

Sulla panchina della Roma ci sarà Ranieri. Può essere un valore aggiunto?
“Il mister ha grande esperienza e questo rappresenta un piccolo vantaggio. Tuttavia, è la squadra che scende in campo”.

Come pensi possa vivere il derby un romano e romanista debuttante come Pisilli?
“C’è sempre il rischio che venga sovraccaricato di pressioni, perché per chi è romano e romanista il peso emotivo è maggiore. Ci sono tanti debuttanti che non avvertono quella stessa pressione. Spero che riesca a giocare con la spensieratezza dei suoi anni”. 

Quanto è importante per Roma questo derby anche in termini di classifica?
“C’è bisogno di punti e quella deve essere la priorità. Una vittoria potrebbe rilanciare la squadra, perché sappiamo bene quanto un successo possa dare una spinta positiva. Al contrario, una sconfitta complicherebbe ulteriormente la situazione”. 

Forfait Guida, arbitra Pairetto: un solo precedente nel 2021

IL TEMPO (M. CIRULLI) – Ci si avvicina al derby con un colpo di scena: Guida non sarà più l’arbitro designato per la gara. Con una nota ufficiale, l’AIA ha annunciato il cambiamento. Al posto del fischietto di Torre Annunziata ci sarà Pairetto. Per l’arbitro torinese si tratta della seconda direzione in una stracittadina romana, dopo quello che vide la Roma imporsi per 2-0 sulla Lazio. In quell’occasione, la squadra allenata da Fonseca vinse grazie alle reti di Mkhitaryan e Pedro. […] Il ruolo di quarto ufficiale sarà ricoperto da Chiffi. […]

Ranieri punta su Pisilli: Pellegrini resta a guardare

IL TEMPO (F. BIAFORA) – Anno nuovo, ma la Roma non cambia volto. Nella prima partita del 2025 Ranieri ha deciso di ripartire dalla stessa formazione vista a Milano. […] Per affrontare la Lazio i giallorossi scenderanno infatti in campo con il 3-5-2, con una leggera variazione rispetto al match contro il Milan: gli undici saranno gli stessi, ma il raggio di azione del giovane Pisilli dovrebbe essere leggermente arretrato. Ciò rinforzerà la mediana e permetterà a Saelemaekers e Mancini di avere un aiuto per contrastare la catena di sinistra formata da Zaccagni e Tavares. […] Per il resto Hummels e Ndicka completeranno la difesa, Koné e Paredes il centrocampo, Angelino agirà da sinistra e l’attacco è affidato a Dovbyk e Dybala. Inizia dalla panchina El Shaarawy e, anche se non fa più notizia, anche Pellegrini. […] Alla vigilia della stracittadina, Ranieri ha usato tutta la sua saggezza nell’intervista con DAZN: “Non pensavo di poter rivivere queste sensazione del derby. Ogni partita è a sé, figuriamoci il derby, che sfugge da ogni logica. La Lazio è favorita perché se ha 15 punti di vantaggio vuol dire che ha subito ingranato la marcia giusta e sta meritando ciò che sta facendo”. […]

Dybala sogna ancora la prima “Joya”

IL TEMPO (L. PES) – Deve essere la sua notte. Undici reti segnate alla Lazio ma mai una firma nel derby. Paulo Dybala è alla ricerca della sua prima “Joya” alla quarta stracittadina, gara che ha vinto una sola volta. L’argentino sembra rinato dall’arrivo di Ranieri ed è reduce da tre gol nelle ultime due partite contro Parma e Milan. […] Lontani i tempi di Totti e De Rossi, dei capitani che talvolta incidevano e ogni tanto si facevano trascinare dall’atmosfera dell’Olimpico. Lo sa bene Ranieri che nel 2010 li tolse entrambi per vincere un derby che poteva valere lo scudetto. Sarà proprio Sir Claudio a guidare i cinque esordienti che stasera affronteranno la Lazio di Baroni. Dall’esperto Hummels al giovane Pisilli, passando per Koné e Dovbyk. I fari sono ovviamente puntati sul fantasista argentino che vuole iniziare con il piede giusto l’anno, dopo un 2024 deludente dal punto di vista del rendimento. […]

Ranieri, l’uomo della svolta vuole il pokerissimo: ballottaggio Elsha-Pisilli

Pochi dubbi ma anche poche certezze. Se da un lato Ranieri ha in mente la formazione da utilizzare questa sera contro la Lazio, le perplessità sono legate all’approccio mentale con cui la Roma scenderà in campo. […] Le risposte della squadra raramente sono state all’altezza della partita e otto sconfitte in campionato restano un bottino pesante. Il derby deve essere il match della svolta. […] Ranieri lo sa bene, nei derby è a 4 su 4, e questa sera punterà al poker. Ci proverà facendo affidamento sugli 11 che in questo momento gli garantiscono le maggiori certezze. […] Davanti a Svilar agiranno Mancini, Hummels e Ndicka. In mezzo al campo Saelemaekers a destra e Angelino a sinistra mentre al centro riecco la coppia Paredes-Koné. In attacco ci sarà Dovbyk insieme a Dybala, ancora alla ricerca del suo primo gol nel derby. L’unico dubbio rimane tra Pisilli ed El Shaarawy. Ranieri deciderà questa mattina. […] La certezza è l’esclusione di Lorenzo Pellegrini che partirà ancora dalla panchina. Finché non sarà sereno, resterà a guardare. Oggi, poi, con 60mila persone sugli spalti peserà come un macigno. […]

(La Repubblica)

Il debuttante Baroni e lo specialista Ranieri nel derby sottosopra

Lo specialista contro il debuttante: il confronto tra i due allenatori accende il derby di stasera all’Olimpico. Guardando la classifica, Baroni appare super favorito: la Lazio ha 15 punti in più della Roma di Ranieri, distacco mai visto nella storia del match. In realtà, però, ha ragione l’allenatore biancoceleste: “Nelle ultime cinque partite, le due squadre hanno fatto gli stessi punti e da quando c’è Ranieri, la Roma segna il doppio”. Baroni è consapevole che il suo avversario i derby sa solo vincerli: 4 successi su 4. […] Adesso però la situazione è diversa. […] Stasera alla Lazio mancheranno Vecino e Pedro, ma potrà contare sull’instancabile Guendouzi e su Rovella. […] Dall’altra parte, Ranieri ha trovato la sua formazione-tipo e adesso ha bisogno di una svolta. Ha recuperato psicologicamente Paulo Dybala, che nel derby non ha mai segnato e vuole sbloccarsi soprattutto dopo la prestazione di San Siro. Peserà sulla gara il duello tra Tavares e Saelemaekers. Ranieri aspetta impazientemente un gol di Dovbyk, mentre Baroni punterà sui concetti chiave del suo gioco: “È una partita diversa ma non dobbiamo snaturarci”. […]

(La Repubblica)

La Roma riparte da Mancini: l’uomo dei derby che divide la città

È stato l’eroe romanista dell’ultimo derby, in cui ha segnato il gol vittoria e a meno di grandi sorprese, stasera Gianluca Mancini scenderà in campo con la fascia al braccio. […] Alla sesta stagione in giallorosso, il derby non è più una partita come tutte le altre. L’esultanza dopo la vittoria dello scorso 6 aprile, lo ha fatto diventare un eroe per i romanisti e un nemico per i laziali. Per lui, arriveranno molti fischi dal lato Nord. […] Dall’arrivo di Ranieri, una grossa mano gliela sta dando Mats Hummels. A completare il reparto ci sarà il solito Ndicka. L’unico vero dubbio riguarda Pisilli ed El Shaarawy, scelta che sarà determinante anche per il modulo: con il primo sarà il solito 3-5-2, se dovesse giocare il secondo, invece, si andrà sul 3-4-2-1. […]

(corsera)