Trasferta vietata anche a Udine

Dopo quella di Bologna, anche la trasferta di Udine è stata vietata ai tifosi romanisti residenti nel Lazio. Il prefetto di Udine ha firmato ieri il decreto con il quale si dispone il divieto di vendita dei biglietti della partita (domenica 26, alle 15) tra i bianconeri e la Roma.

“La disposizione – la nota della Prefettura friulana – è stata adottata in esecuzione alla determinazione con la quale il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive ha indicato che l’incontro è connotato da elevati profili di rischio, in relazione ai fatti avvenuti lo scorso 5 gennaio in occasione del derby Roma-Lazio”. I legali della società giallorossa stanno visionando il dispositivo del decreto, poi decideranno se ci saranno i presupposto per presentare un ricorso.

(corsera)

Ranieri, via libera per Pellegrini. Contro il Genoa chance per Pisilli

Domani sera all’Olimpico la Roma torna in campo contro il Genoa, dopo il pareggio sofferto di Bologna. […] “Sicuramente, con un centrocampo a tre siamo più pragmatici”, ha spiegato Claudio Ranieri alla vigilia, quasi anticipando un possibile cambio di formazione. Dentro Pisilli, fuori Pellegrini. Il capitano resta sul mercato. […] “Non credo che se ne vada, ma è una mia considerazione – specifica Ranieri – Se dovesse arrivare un’offerta di una squadra e lui volesse andare allora faremo le nostre considerazioni”. […]

Il mercato della Roma continua a tenere banco, tra i possibili acquisti di Frattesi e Rensch e le uscite. Ma sull’argomento Ranieri è categorico: “Non parlo di mercato e tanto meno di giocatori che escono sui giornali. Cerco un giocatore da Roma”. […] Ranieri non manca di soffermarsi sulla questione mentale della squadra, evidenziando le difficoltà nelle fasi di ripiegamento: “Credo sia un problema di attenzione e mi dispiace. Attacchiamo con troppe persone; se cinque salgono, due devono rimanere a fare da sentinelle con la difesa”. […] Infine Ranieri parla della chiusura della trasferta per i tifosi romanisti a Udine: “Non sapevo di questa notizia. Noi giochiamo per i tifosi, il tifo è la cosa più bella che ci possa essere. La società farà i passi che riterrà opportuni”. […]

(la Repubblica)

Lavori in corso

IL TEMPO (L. PES) – “Stiamo lavorando per voi”. E’ un Ranieri dai volti diversi quello che presenta in conferenza stampa la gara col Genoa di domani. A tratti pungente ma anche protettivo e consapevole. Fa capire le difficoltà della squadra sotto alcuni aspetti ma difende i più giovani e l’operato suo e della società per far crescere la Roma. Un allenatore che parla già da dirigente. “Come sull’autostrada, “stiamo lavorando per voi”. Io sto lavorando per me, cercando di immettere le mie convinzioni. A volte ce la facciamo, a volte torniamo indietro. Non credo sia un problema psicologico, ma penso di attenzione. E mi dispiace. Oltre a fargli vedere i filmati, anche oggi (ieri, ndr) gliel’ho fatti vedere per mostrargli dove sbagliamo. Io più di quello non posso fare. Poi quando giochiamo, sono i ragazzi che se lo devono ricordare”. Insomma, della serie “in campo ci vanno loro” quasi a voler responsabilizzare una squadra che soprattutto in trasferta mostra ancora parecchi limiti, in particolare dal punto di vista mentale. “Mi chiedo, perché a Tottenham siamo stati sul pezzo fino in fondo? Abbiamo fatto la nostra partita, invece adesso no? Io li interrogo i ragazzi, la risposta ce la deve dare solo il campo. Noi lavoriamo per questo. Oggi in partitella tutti dicevano “le preventive”, si parlavano. Mi auguro che a forza di essere la squadra che ha subito più ripartenze di tutta la Serie A, si migliori. Ci giocano su questo, io ci giocherei”.

Quelle ripartenze che non hanno permesso ai giallorossi di vincere a Bologna e che Sir Claudio non vuole più vedere, anche perché come lui stesso dice: “Non sono uno da possesso palla”. C’è spazio anche e ovviamente per il mercato, partendo proprio dal capitano sul cui futuro Ranieri risponde con sincerità. “Se dovesse venire una squadra e lui fosse contento di andare…Ma credo che questo valga un po’ per tutti, però onestamente non credo che vada via. E’ una mia sensazione”. Diverso e più fermo invece su due giovani come Soulé e Baldanzi. “Io credo molto in questo ragazzo (l’argentino). Sono convinto che può essere un giocatore del futuro della Roma. Sta migliorando, chiedo spesso a lui di essere più pratico, di toccare meno la palla. Resta qui con noi, io credo in lui, sicuramente avrà le sue opportunità per vedere che sta migliorando. Baldanzi, in questo momento, lo sto preferendo a Soulé perché ha fatto i sei mesi di adattamento nella scorsa stagione. Lui dà quel brio in quelle partite in cui mi manca. E’ un altro ragazzo che tengo molto in considerazione”. Intanto domani all’Olimpico arriva il Genoa e la Roma dovrà dare seguito alle buone prove casalinghe dell’ultimo mese.

Il Boca pressa Paredes. Attesa Rensch

IL TEMPO (M. CIRULLI) – A circa 18 giorni dalla chiusura della sessione invernale, i giallorossi hanno ufficializzato soltanto il prestito di Le Fée al Sunderland, mentre si attendono ulteriori movimenti sia in entrata che in uscita. Diversi i giocatori che Ghisolfi sta cercando di piazzare: Empoli e Cagliari sono interessati a Shomurodov, mentre Zalewski è nel mirino del Marsiglia, che però non sembra rappresentare una destinazione gradita per il polacco. A questi nomi potrebbe aggiungersi anche Paredes, che potrebbe lasciare Roma a giugno. Ieri il centrocampista è stato oggetto di domande da parte di alcuni tifosi del Boca Juniors, squadra per la quale non ha mai nascosto il desiderio di tornare prima di concludere la carriera. All’arrivo di Ander Herrera, nuovo acquisto del Boca, alcuni tifosi hanno mostrato una foto di un giovane Paredes, chiedendo all’ex giocatore dell’Athletic Bilbao, suo compagno ai tempi del Psg, se lo conoscesse. Lo spagnolo ha risposto: “Ho parlato con lui cinque minuti fa, credo possa tornare”.

Per quanto riguarda le entrate, prosegue il braccio di ferro con l’Ajax per Rensch. La Roma non intende alzare l’offerta di circa 5 milioni presentata ai Lancieri. Sulla trattativa traspare comunque ottimismo, visto il contratto del terzino in scadenza a giugno. Ferma la posizione dei giallorossi anche su Frattesi: il centrocampista ieri è partito nuovamente dalla panchina e Ghisolfi spera che il suo malcontento possa spingere l‘Inter a rivedere al ribasso le richieste economiche, attualmente considerate eccessive. Nel frattempo ieri è arrivato a Milano il procuratore Stipic di Saelemaekers per incontrare i rossoneri: comincia la trattativa per la permanenza alla Roma del belga.

Tris Juve alla Lazio, giallorosse ok a Napoli

IL TEMPO (A. DI PASQUALE) – In archivio l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia. La Lazio cade in casa contro la Juventus: al Fersini finisce 1-3; la Roma vince 1-0 a Napoli. Le biancocelesti crollano nel finale contro la capolista della A: bianconere in vantaggio con Bonansea nel primo tempo, pari di Piemonte nella ripresa e poi la squadra di mister Canzi dilaga allo scadere con Vangsgaard (86′) e Cantore (90+2′). Una buona prova non basta alle capitoline, che da oggi torneranno a pensare al campionato: sabato è in programma il delicato match in casa delle partenopee. “Questa prova ci dà morale, abbiamo dimostrato di poter tenere tener testa a tutte le squadre – il commento di Simonettiora andiamo a Napoli per riscattarci”. Da valutare le condizioni di Reyes che ha lasciato anzitempo il campo in lacrime.

Le giallorosse sbagliano un rigore con Troelsgaard ma poi Dragoni regala la vittoria alle sue. Non hanno preso parte alla trasferta Ceasar e Pante ancora ferme per problemi muscolari, Pilgrim che sta continuando il programma di lavoro specifico, Giacinti a causa di un versamento post contusivo riportato domenica a seguito dell’intervento subito da Milinkovic e Kumagai che ha ricevuto un’importante offerta dall’estero (su di lei un club inglese): da monitorare la situazione legata al futuro della giapponese, con la società romanista già attiva sul mercato per cautelarsi in caso di addio della centrocampista. Inoltre il club sta procedendo con il ricorso per la squalifica di Giacinti (tre giornate). Intanto mister Spugna punta la Juve: domenica al Tre Fontane ci sarà il big match con le bianconere.

Sviluppo e stadi: perché la nostra A fa gola agli Usa

Nell’ultima classifica di Forbes sulle squadre sportive che valgono di più al mondo ci sono 29 franchigie di Nfl, 12 di Nba, 3 di Mlb, e poi 3 club di Premier League, 2 di Liga, 1 di Bundesliga e 1 di Ligue 1. Nessuno di Serie A. I prezzi delle squadre di calcio italiane sono relativamente bassi, e molti ritengono che siano sottostimati. Tra questi gli investitori americano che, negli ultimi anni, hanno eletto il Belpaese a territorio di caccia preferito. […] Il comune denominatore è il seguente: investo su un’azienda in difficoltà economica e/o dalle grandi potenzialità scommettendo sulla sua valorizzazione in un arco temporale di medio-lungo periodo. […]

Nove proprietà nordamericane: otto statunitensi (Atalanta, Fiorentina, Inter, Milan, Parma, Roma, Venezia e, ultimo, Verona) e una canadese (Bologna). […] Qual è, allora, il potenziale che dall’estero intravedono? La Serie A ha un fortissimo legame con il territorio nazionale: nonostante gli scandali e le crisi, sono sempre circa 30 milioni gli interessati al campionato. Ma non ha ancora compiuto un salto di qualità in termini manageriali e di visione. Non a caso, quando rilevano il controllo di un club italiano, gli investitori americano tendono a dare fiducia alle aree sportive del club. […] Di sicuro puntano tutti sullo stadio come leva di sviluppo. Da Friedkin a Saputo, da Oaktree a RedBird, da Krause alla cordata del Venezia, tutti stanno tentando di mettere a terra un progetto immobiliare. […] L’altro fronte è quello dell’internazionalizzazione. I club italiani fanno generalmente fatica a sviluppare i propri marchi fuori confine. […]

(gasport)

Porte girevoli. “Pellegrini può partire, Soulé rimane alla Roma”

LEGGO (F. BALZANI) – Un cambio di testimone con vista sul mercato. Ranieri contro il Genoa, domani sera all’Olimpico, è pronto a tornare alle origini: dentro Pisilli, fuori Pellegrini. In campo il ragazzo di Casal Palocco col rinnovo solo da firmare e un futuro in giallorosso, in panchina (probabilmente) il capitano che invece rischia di salutare. “C’è una possibilità che Lorenzo possa andare via anche se a sensazione dico di no – ha detto ieri il tecnico -. Se dovesse arrivare una squadra e lui è contento di andare può capitare, ma vale per tutti”. L’Inter, però, non sembra affascinata dall’ipotesi di uno scambio (con conguaglio) per Frattesi che resta l’obiettivo primario. Mentre a Napoli ora pensano soprattutto al dopo Kvara.

Più netto Ranieri lo è su Soulè: “Non andrà via. Io credo molto in lui, sono convinto che sia un giocatore del futuro della Roma. Sta migliorando sotto l’aspetto pratico e sicuramente resta qui con noi. Gli ho preferito Baldanzi perché conosce meglio alcune dinamiche”. Quelle che Ranieri non vuole vedere riguardano i gol presi in contropiede: “Ci sono problemi di attenzione. Oggi ho fatto vedere dove sbagliamo e più di questo non posso fare. Non riescono a capire che se 5 attaccano due devono stare come sentinelle. Gli avversari ci giocano sui questo, è normale, io ci giocherei”. Per questo il tecnico promuoverà Pisilli: “Sicuramente con un centrocampista in più siamo più pragmatici anche se le preventive che chiedo sono quelle dei difensori”.

Oltre al campo a tenere banco è soprattutto il mercato con la trattativa per Rensch. L’Ajax ha abbassato le pretese a 8 milioni, la Roma non vuole andare oltre i 5. “Cerco un esterno da Roma sia a destra che a sinistra. Cerco di non sbagliare il giocatore per quest’anno e per la Roma che verrà. Deve saper giocare a 3 a 4 e a 5”. Oltre all’olandese nel mirino ci sono Kayode, Sildillia e Zemura. Nuovi contatti, infine, col Napoli per Raspadori che vuole giocare di più.

Calciomercato Roma: Shomurodov resta nel mirino del Cagliari. Dessers, Bonazzoli e Johnsen le priorità per l’attacco dei sardi

Il futuro di Eldor Shomurodov, confermato la scorsa estate nella rosa giallorossa come prima alternativa di ruolo ad Artem Dovbyk, resta in bilico. Come si legge sull’edizione odierna del quotidiano infatti l’uzbeko sembra essere ancora nel mirino del Cagliari (dove ha giocato la scorsa stagione in prestito), con la pista che potrebbe scaldarsi negli ultimi giorni di mercato. Il giocatore sarebbe però un’alternativa ai principali obiettivi Cyriel Dessers (Glasgow Rangers), Federico Bonazzoli e Dennis Johnsen (Cremonese).

(gasport)

Boniek: “A Roma tre anni bellissimi, anche se vinsi solo una Coppa Italia. E quel gol annullato in Roma-Lecce…”

GASPORT – Il vice presidente Uefa ed ex giocatore della Roma Zbigniew Boniek ha parlato in esclusiva sull’edizione odierna del quotidiano, parlando della sua esperienza in giallorosso e in generale della sua importante carriera. Queste le sue parole.

[…]

Quell’estate passò alla Roma, mantenendo una promessa fatta al presidente Viola, e divenne il secondo polacco più famoso della Capitale dopo Papa Wojtila…
“Non scherziamo, lui è stato un gigante della Storia. Furono tre anni bellissimi anche se vinsi solo una Coppa Italia, perdendo lo scudetto del 1986 nella famosa gara col Lecce. Partimmo male, poi rimontammo la Juve grazie a un calcio straordinario, il più bello che abbia mai giocato. In mezzo al campo c’erano Conti, Ancelotti, Cerezo, Boniek, in attacco Graziani e Pruzzo…”.

A cui lei fece tanti assist.
“Si dice spesso che, alla Juve, Platini facesse fare i gol a me. Era vero il contrario. Grazie a me Michael vinse tre volte di fila il titolo di capocannoniere dal 1983 al 1985. Poi sono andato alla Roma e, guarda caso, nel 1986 lo vinse Pruzzo…Io ero più centrocampista che attaccante ed ero altruista, ne ho fatti fare di gol”.

Roma-Lecce è stato il grande rimpianto della sua carriera?
“Mi consenta una premessa. Sento sempre parlare del gol annullato a Turone a Torino con la Juve e mai di quello regolarissimo annullato contro il Lecce sull’1-0 per noi. Sul 2-0 il Lecce non avrebbe mai vinto. Detto questo, il grande rimpianto è stato un altro: aver saltato la semifinale del Mondiale ’82 Italia-Polonia per una ingiusta squalifica”.

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Lei è rimasto a vivere a Roma e spesso si è dichiarato romanista. Negli anni il suo rapporto con la Juventus si è rovinato, tanto che le è stata tolta la Stella col suo nome allo Stadium.
“Per tre anni ho dato tutto alla Juve. Pago qualsiasi cifra se si trova una mia dichiarazione contro la Juventus società, i giocatori, i tifosi. Io ho contestato solo l’operato di chi l’ha gestita in certi anni: Moggi e Giraudo. Della Stella tolta non deve chiedere a me ma ad Andrea Agnelli, decise lui”.

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“Tutto è possibile con Pellegrini: ma non credo che andrà via”

[…] Il futuro di Lorenzo Pellegrini continua a tenere banco a Trigoria tra le voci di un inserimento nella trattativa con l’Inter per Frattesi e le tentazioni del Napoli. Ieri Claudio Ranieri è tornato a parlare della situazione del capitano: “Nel mondo del calcio tutto è possibile e se dovesse arrivare una squadra e lui fosse contento di andare non escludo nulla – ha detto il tecnico in conferenza stampa -. Ma questo discorso vale per tutti. Onestamente non credo che vada visa, ma è una mia sensazione”. […]

Più imminente è l’impegno col Genoa di domani. Ranieri non ammette altri cali di attenzione come a Bologna: “I ragazzi devono capire che se 5 attaccano 2 devono stare come sentinelle. Altrimenti basta un rimpallo per rischiare di subire gol. Più di dirglielo e farglielo vedere non so cosa fare”.

(gasport)