Riecco i titolarissimi

Ogni allenatore a un certo punto sceglie i suoi legionari. Ranieri sembra aver trovato gli undici titolarissimi, quelli che giocherebbero un’ipotetica finale. Sono gli stessi, guarda caso, che la Roma ha schierato nel derby, una partita da non sbagliare. Questa contro l’Eintracht invece è addirittura da dentro o fuori: ecco perché a Udine, rischiando di lasciare punti importanti in campionato, hanno riposato Hummels, Paredes e Saelemaekers, mentre Dybala è entrato solo nel finale per facilitare il possesso palla. (…) E allora, salvo intoppi della nottata, dalle scalette sotto alla tribuna Monte Mario usciranno Svilar, il portiere, il terzetto composto da Mancini, Hummels e l’ex N’Dicka in difesa, Saelemaekers e Angeliño esterni a tutto gas, la coppia Paredes–Koné in mezzo al campo, Pellegrini a fare da elastico tra linea mediana e trequarti più Dybala e Dovbyk a costruire pericoli in attacco.

(corsport)

Zalewski vuole solo l’Inter: ora o a giugno

Prosegue il restyling dell‘Inter a sinistra. Dopo Tomas Palacios, da ieri ufficialmente in prestito al Monza, è il turno di Tajon Buchanan: il canadese è atteso oggi dal Villarreal. È lì che Inzaghi attende un sostituto: il primo nome è quello di Nicola Zalewski della Roma. L’esterno non convinceva come contropartita per Frattesi, ma adesso è ritenuto il più adatto anche per la sua duttilità. (…) Il nodo da sciogliere riguarda il contratto in scadenza nel 2025: il caso estivo si è chiuso, ma le trattative per il rinnovo non sono finora decollate. L’Inter lavora sul prestito con diritto di riscatto attorno ai 6/7 milioni e il prolungamento è una condizione necessaria: se non arriverà – ci si attende una risposta tra oggi e domani – il trasloco a Milano slitterà a giugno a parametro zero. (…)

(tuttosport)

Zalewski, no al Marsiglia: c’è l’Inter. Per Paredes al Boca si muove Riquelme

Nicola Zalewski è pronto a dire addio a Trigoria. Forse a zero, anche se si sta cercando una soluzione per evitare di lasciare a zero. La destinazione prediletta sembra essere Milano, parte nerazzurra. L’Inter è dove Zalewski si vede per ripartire, con Inzaghi che lo stima da tempo e che è pronto anche a reinventarlo tatticamente. Prima dell’Inter, però, l’esterno polacco ha collezionato diverse offerte, tutte respinte al mittente. Note quelle di Marsiglia e Galatasaray, così come vari club interessati in Italia. Tra questi, anche l‘Udinese. Il club friulano, infatti, aveva chiesto informazioni alla Roma: la destinazione, però, non era gradita al 23enne. (…) Nessun passo in avanti per Lucca nonostante l’esposizione pubblica di Ranieri. Si valutano i profili di Embolo, Emegha e Isaac Romero. Mikautadze, invece, non vuole lasciare il Lione e ha declinato l’interesse della Roma. (…) A proposito di argentini: c’è stato un contatto diretto tra Riquelme (presidente del Boca) e Leandro Paredes. L’offerta, però, non è ancora allettante e Ranieri ha provato a spegnere le voci intorno a lui.

(Il Messaggero)

Come una finale

IL TEMPO (L. PES) – Notte d’Europa, notte da Roma. Difficilmente quando c’era un appuntamento da dentro o fuori nelle coppe europee La Roma lo ha sbagliato. Soprattutto all’Olimpico. E stasera, contro i tedeschi dell’Eintracht Francoforte (fischio d’inizio ore 21, diretta Sky Sport), la missione è tutt’altro che impossibile, ma l’avversario è di livello e i giallorossi non possono davvero sbagliare. Serve almeno un punto (a meno che il Braga non batta 6-0 la Lazio) per accedere ai playoff che si giocheranno la settimana prossima. Non c’è tempo per i calcoli o la scelta delle possibili avversarie, è già grave il fatto che la Roma sia invorticata nella lotta per restare tra le prime 24 della competizione e che abbia raccolto solo 9 punti in 7 giornate incontrando squadre del calibro di Dinamo Kiev, Elfsborg„ Az Allarmar e Union Saint-Gilloise. Il fattore Olimpico sarà importante e Ranieri conta molto sulla spinta del proprio pubblico. «Vogliamo andare avanti in Europa, continuare a crescere, domani ci sarà una gran bella partita. Il pubblico ci soffierà dietro, giocheremo contro una squadra che ha automatismi meravigliosi, è seconda in Europa League, terza in campionato, giocano bene, veloci, ma anche noi abbiamo le nostre armi». Armi che dovreb-bero essere quelle «solite» da-to che dopo il turnover di Udine il tecnico giallorosso è pronto a schierare la sua formazione-tipo col ritorno di Hummels, Paredes, Saelemaekers e Dybala dal primo minuto e la conferma di Pellegrini alle spalle di Dovbyk. Ci sarà un Cristante in più in panchina, che Ranieri ha promosso come sostituto di Paredes. «Cristante è un giocatore ritrovato, con caratteristiche differenti potrebbe fare quel ruolo. Non ha la verticalità di Paredes, ha altre doti, potrebbero essere complementari e giocare insieme». Parole al miele anche per Soulé, uno che sta giocando poco ma che il tecnico vuole trattenere. «Per me Soulé è un gran bel giocatore. Ha bisogno di sveltire la manovra, di esse-re più concreto, è una cosa che gli chiedo sempre. E sono sicuro che sarà un ottimo giocatore per il futuro della Roma». Accanto a Sir Claudio c’era Hummels. Il tedesco conosce bene gli avversari di turno ma non ha ancora le idee chiare sul proprio futuro nella Capitale. «L’Eintracht è una squadra che conosco bene, sono molti forti e sono ben organizzati in campo. Stiamo facendo di con-tinuo passi avanti. Abbiamo ot-tenuto risultati positivi guadagnando punti anche a Milano, contro il Tottenham, contro il Bologna. Quindi si tratta di un processo di una certa continuità. Il mio futuro? Ormai ho 36 anni quindi vediamo, ci sono delle questioni da vedere anche a livello privato. Per prendere una decisione ci vorrà ancora del tempo». Ma il tempo delle parole è finito, ora servono i fatti ma soprattutto i punti. La Roma non può permettersi di uscire così dall’Europa.

Zalewski rifiuta I’OM. Affondo Inter

IL TEMPO (L. PES) – Hermoso saluta, Shomurodov quasi mentre Zalewski aspetta. È una Roma molto più attiva sulle cessioni in attesa degli ultimi colpi che presumibilmente arriveranno dopo la gara di oggi a uscite ultimate. Nella giornata di ieri Hermoso ha lasciato la Capitale in direzione Leverkusen dove vestirà la maglia del Bayer fino a giugno. Operazione in prestito secco con ingaggio pagato dai tedeschi e alcuni bonus per i giallorossi legati al rendimento dello spagnolo. Domani, invece, dovrebbe essere la giornata giusta per l’addio di Shomurodov, convocato per la sfida all’Eintracth ma promesso sposo del Venezia. I lagunari salutano Pohjanpalo (direzio-ne Palermo) e regaleranno a Di Francesco l’attaccante uzbeko in prestito con obbligo di riscatto, probabilmente legato alla salvezza dei veneti, a circa 3.5 milioni di euro. Gli ultimi dettagli dopo la gara di coppa. Terzo «no» di Zalewski che ora aspetta l’Inter. Il polacco era nel mirino del Marsiglia che ieri aveva trovato un accordo con h Roma per circa 6 milioni di euro bonus compresi, ma l’esterno ha rifiutato la proposta aprendo solo alla cessione all’Inter che lo cerca dopo aver dato Buchanan in prestito con diritto al Villarreal. Con la stessa formula i nerazzurri vorrebbero anche il polacco, ma da Trigoria per ora sono fermi sul trasferimento a titolo definitivo, anche perché in caso di prestito con diritto i giallorossi dovrebbero rinnovare il contratto si Zalewski che a settembre aveva rifiutato una proposta di Ghisolfi. Intanto Dahl piace a Hoffenheim e Psv ma b Roma non ha ancora deciso se liberarlo a titolo temporaneo.

Roma, stasera non sbagliare

Per capire il differente peso delle sfide di stasera di Lazio e Roma in Europa League, basta dare un’occhiata alle formazioni schierate domenica scorsa: i titolari per Baroni (sconfitto dalla Fiorentina), turnover per Ranieri (vittorioso a Udine). (…) La Roma, invece, ha in ballo qualcosa di molto più importante per lo sviluppo della sua stagione. Per i giallorossi le coppe hanno un valore diverso rispetto al campionato. Il distacco dal 4° posto è sensibile, esiste una speranza di rimonta ma è legata in gran parte al crollo di tante rivali: possibile, ma improbabile. Nelle due coppe, invece, la Roma può mostrare quelle ambizioni che a un certo punto sembravano precluse e che con l’arrivo di Ranieri sono rifiorite. In una settimana i giallorossi si giocano tanto, se non tutto: oggi devono sbarcare ai playoffdi Europa League (e una vittoria contro l’Eintracht potrebbe rendere più agevole il sorteggio, se non altro per la possibilità di disputare in casa il ritorno piazzandosi entro i116° posto) e mercoledì affronteranno a San Siro il Milan nei quarti di Coppa Italia. I rossoneri domenica sono attesi dal derby e spenderanno tante energie fisiche e mentali. È ipotizzabile, invece, che Ranieri anche contro il Napoli in campionato ricorrerà al turnover per fare l’alt-in contro Concekao. Sarebbe una scelta logica per la situazione generale e anche per le caratteristiche del gruppo giallorosso. Dal 2017-18 in Europa la Roma ha vinto un trofeo, giocato una finale e tre semifinali. E se pensiamo alla formazione titolare e alle prime riserve, in Europa League non ci sono tante squadre superiori a quella di Ranieri. La Roma non è favorita, ma nemmeno un’avversaria che gli altri club sarebbero contenti di affrontare nella fase a eliminazione diretta. In primavera le condizioni possono essere molto differenti e la stessa Roma nelle ultime tre campagne europee ha alzato il livello dopo una partenza poco brillante. (…)

(gasport)

Marmol, trattativa a oltranza. Embolo nuovo obiettivo per l’attacco

Ore frenetiche. La Roma tratta ad oltranza con il Las Palmas per Mika Marmol, prima scelta in difesa per rimpiazzare Mario Hermoso, appena approdato al Bayer Leverkusen (prestito secco). Sul difensore mancino 23enne, in scadenza a giugno 2026, c’è una clausola rescissoria di 10 milioni di euro oltre alla concorrenza di Girona e Betis, ma il club giallorosso non vuol andare oltre i 7: decisive le prossime 48 ore. Se il Las Palmas non dovesse arretrare, il ds Florent Ghisolfi proverà a bussare alla porta del Genoa per il suo pilastro Koni De Winter: le alternative si chiamano Marco Di Cesare del Racing, italoargentino, e Nicolò Bertola, rivelazione con lo Spezia della Serie B e in scadenza di contratto (per il 21enne servono 5 milioni). Nel frattempo, il dirigente giallorosso lavora sul fronte attaccanti per ingaggiare un vice Dovbyk, (…) la società è sempre più concentrata nelle ultime ore su Breel Embolo del Monaco e Isaac Romero del Siviglia, che costano la metà. (…)

(gasport)

Obbligo di svolta in tre mosse

Archivio alla mano, non era mai capitato che la Roma cedesse in gennaio tre giocatori ingaggiati nell’estate precedente. Un record. Di cui, in realtà, c’è poco da vantarsi. Attenzione, però: il mercato è ancora aperto e chissà cos’altro potrebbe accadere. Già così, comunque, la prova provata che quanto fatto nei mesi passati era stato visibilmente toppato. (…) Prima Le Fée, poi Ryan e a seguire Hermoso: tre neo acquisti diventati in fretta ex giocatori della Roma. Può capitare di sbagliare, certo. Ma l’errore è stato pesante. E lo sarà ancora di più se i tre non verranno adeguatamente sostituiti. Ryan è stato già rimpiazzato da Gollini mentre si è sempre in attesa di un centrocampista e di un difensore centrale per consentire alla Roma di restare competitiva almeno a livello quantitativo. A cavallo del fischio finale delle trattative, intanto, la squadra dovrà affrontare in fila tre partite che chiariranno, in un modo o nell’altro, il suo destino. Stasera l’Eintracht Francoforte per restare in corsa in Europa League; domenica sera il Napoli per tentare di dare un senso minimamente compiuto a un campionato finora mediocre e, mercoledì prossimo a mercato chiuso, il Milan in Coppa Italia. Appuntamenti complicati che la Roma in due casi (Europa League e Serie A) potrà affrontare nel suo habitat preferito, cioè lo stadio Olimpico. (…)

(corsera)

La Roma si gioca l’Europa. Ranieri: “Serve gara super”

Nervoso e concentrato solo sul campo, dove stasera (ore 21, diretta tv su Sky) la Roma affronterà l’Eintracht Francoforte (direttamente qualificato agli ottavi) per conquistare i play-off di Europa League. Ranieri per alcune ore lascia i panni del dirigente e indossato solo quelli dell’allenatore: zero risposte sul mercato, ancora in alto mare a pochi giorni dalla chiusura, ma solo sul match. “Le coppe sono importanti per noi, ma ogni partita lo è. Quando sono arrivato tutti avevano paura di come sarebbe finita, oggi dobbiamo solo pensare a fare il meglio possibile soprattutto come approccio contro le big. Quando giochi contro grandi squadre che stanno andando bene, devi fare un superlavoro per cercare di arginarle e creare loro dei problemi. Ogni giorno vedo che la squadra lavora per migliorarsi, questa è la cosa più bella che un allenatore possa registrare“. (…) Con la partenza di Hermoso, gli restano solo tre difensori centrali di ruolo. “Mario mi piace perché ha la grinta giusta, ha un bel carattere ma quando sono arrivato era infortunato e sono partito con altri giocatori. Lui vuole giocare, capisco la sua voglia ma non posso garantire il posto a nessuno. Un difensore del genere deve essere titolare, lo capisco, se lo merita e io non trattengo calciatori che non vogliono rimanere. Vale lo stesso per Paredes, ma lui non mi ha mai detto che vuole andare via“. Ranieri spegne sul nascere anche la possibile polemica sulla presenza, che non ha fatto piacere ai tifosi, di alcuni calciatori – Pellegrini, Mancini e Cristante – due sere fa al concerto di Max Pezzali. “Avevano il mio permesso“, taglia corto l’allenatore che non risparmia complimenti a Hummels, seduto al suo fianco. “Non capivo come potesse rimanere fuori un campione come lui, è un leader“.

(corsera)

Per sostituire il ds Ghisolfi i Friedkin sondano Berta

In attesa di capire come si concluderà il mercato di gennaio, i Friedkin proseguono le valutazioni attorno alla figura di Florent Ghisolfi. Il ds francese resta sotto la lente di ingrandimento degli americani, delusi dall’andamento stagionale della squadra dopo un mercato estivo da 120 milioni e la sua sostituzione resta argomento d’attualità a Houston. (…) Il nome nuovo è quello di Andrea Berta, ex dirigente plenipotenziario dell’Atletico Madrid, che ha lasciato i Colchoneros dopo 12 anni. Il 53enne risponde a tutti i criteri richiesti: italiano, con esperienza internazionale, focalizzato sui giovani e capace di sintetizzare le parole sostenibilità e vittorie. Ha portato a Madrid talenti come Gimenez, Oblak, Suarez, Morata e João Félix, costruendo una rosa capace di vincere due volte la Liga, una Europa League e raggiungendo due finali di Champions League nel 2014 e 2016. (…) Oggi l’italiano è considerato tra i migliori direttori sportivi del mondo. Il mercato della Premier ha un appeal maggiore. E a Londra c’è spazio. L’Arsenal cerca il sostituto di Edu, andato al Nottingham Forest e il Tottenham a fine anno farà una rivoluzione. I Friedkin però restano appetibili, potendosi giocarsi una doppia carta: Roma e Everton. (…)

(La Repubblica)