El Shaarawy più esperto: è in vantaggio su Pisilli. A destra Saelemaekers

Come contro il Milan, Claudio Ranieri arriva con il solo grande dubbio alla sfida di domenica prossima: El Shaarawy o Pisilli? Ma mentre a San Siro il ballottaggio alla fine lo ha vinto il baby romano, nel derby di domenica il Faraone sembra partire in leggero vantaggio. Non fosse altro perché Ranieri in questo tipo di partite si affida spesso e volentieri ai giocatori di esperienza ed El Shaarawy di derby ne ha già giocati 14. […]

In uno dei derby del 2010 Ranieri lanciò Leandro Greco, ma a partita in corso (facendolo entrare al posto di Jeremy Menez al 40′) e poi Greco aveva già 24 anni. […] L’altro piccolo dubbio resta sempre a destra, dove Saelemaekers è in netto vantaggio su Celik, ma non è detto che il turco non riesca a mettere la freccia. Del resto il belga a San Siro non ha giocato una grandissima partita e in fase difensiva concede sempre qualcosa di troppo.

(gasport)

Derby da non credere. In 95 anni Lazio e Roma mai così distanti all’andata

Un derby mai visto. […] Già, perché prima di un derby di andata non c’era mai stato un distacco così ampio tra le due squadre, né da una parte né dall’altra: 15 punti, quelli che la Lazio ha accumulato di vantaggio sulla Roma in queste prime diciotto giornate di campionato. […] E se è vero che il derby sfugge sempre a qualsiasi pronostico, è anche vero che un distacco del genere mette i brividi solo a pensarci. “Come si vince il derby? Con la serenità – ha detto Claudio Ranieri nell’intervista esclusiva rilasciata ieri proprio alla Gazzetta dello Sport – Ma la verità è che siamo sotto di 15 punti, questa è la realtà”. […]

Questi 15 punti di distacco, comunque, sono anche il record assoluto per quanto riguarda la Lazio, che pure considerando le sfide di ritorno non è mai arrivata ad un derby con la testa così tanto più avanti rispetto a quella romanista. Diverso invece il discorso per la Roma. […] I giallorossi, infatti, hanno vissuto la vigilia del derby con un maggiore distacco di quello attuale per ben 7 volte: la più lontana fu il 24 maggio 1931 (+17), la più recente il 3 aprile 2016 (+18). […] Ed allora come andrà a finire domenica prossima? Difficile prevederlo, proprio perché i derby sono derby e sfuggono a qualsiasi pronostico. […]

(gasport)

MANCINI: “I fischi dei tifosi della Lazio mi danno la carica”

IL TEMPO – Gianluca Mancini, difensore della Roma e vicecapitano della squadra, ha rilasciato un’intervista al quotidiano a tre giorni dal derby, partita nella quale ha già lasciato il segno. Ecco un’anticipazione:

Ormai è tanti anni che sto a Roma, è una partita particolare. Non c’è un avvicinamento diverso per ogni derby, ma è una settimana particolare, si sente subito dagli allenamenti, è nei pensieri da quando ti svegli fino ad andare a letto. Durante la giornata fai una cosa e pensi ‘devo stare attento, c’è il derby’. Ti fa vivere una situazione diversa e l’avvicinamento alla partita ti porta carica e voglia di far bene. Dopo la mia esultanza dell’anno scorso se ci saranno fischi saranno normali. Quando sei in campo non ci pensi. Anche nei derby precedenti c’è stato un po’ di accanimento nei miei confronti, c’è sempre stato questo sentimento ma la vivo in maniera serena. Anzi, i fischi mi danno quella carica in più di stare per concentrato

HUMMELS: “La Lazio è forte, vogliamo vincere per iniziare a ridurre il gap” (FOTO)

IL MESSAGGERO – In vista del derby di domenica Mats Hummels ha rilasciato un’intervista al quotidiano romano che sarà in edicola domani. Questa un’anticipazione delle parole del centrale tedesco: “Ho visto diverse partite della Lazio anche per cercare di capire il divario in classifica. Sappiamo che sono forti. Chi mi preoccupa in particolare? Non porrei l’accento sul singolo perché è una squadra che si basa sul collettivo, hanno tanti calciatori che vanno in gol e a essere onesti meritano il vantaggio che hanno. Domenica però vogliamo vincere per iniziare a ridurre il gap. Sono convinto che se ci riusciamo possiamo ancora arrivare sopra a loro”.

 

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Lo strano viaggio per arrivare all’undici tipo

[…] La cronaca ci racconta che CR3 fino alla partita contro il Parma è stato costretto a studiare, a provare, a sperimentare, a testare la sua nuova squadra proprio come si fa in luglio. Ranieri, però, non ha potuto giocare amichevoli: è stato obbligato a fare subito sul serio con un gruppo che non conosceva a fondo e che era in enorme difficoltà. Ci ha impiegato un po’ di partite poi, contro il Parma, ha scelto la sua Roma. E, di fatto, l’ha confermata in casa del Milan. Dimostrando, al di là di ogni sua dichiarazione, di essere arrivato al punto di voler/poter fare affidamento (soltanto) su una dozzina di elementi. Una scelta forte, ma assolutamente ponderata. Questo non significa che la rosa si è drasticamente ridotta a 12-13 giocatori, ma che adesso c’è una Roma A e una Roma A bis. […]

(corsera – M. Ferretti)

Stramaccioni: “Esagerate le critiche a Pellegrini, è un leader nato. Addio? Il posto migliore è sempre la Roma”

IL MESSAGGERO – Andrea Stramaccioni, ex allenatore delle giovanili della Roma e attualmente opinionista di DAZN, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato su Lorenzo Pellegrini. Ecco le sue parole.

Andrea, in che periodo alla Roma ha avuto Pellegrini e Romagnoli?
«Stagione 2010-11. Erano aggregati sotto età con gli Allievi Nazionali. Romagnoli è un classe
1995 e Pellegrini ’96; entrambi, ma in misura diversa, si allenavano con i ’94 che allenavo io».

Il loro talento si capiva fin da ragazzi?
“[…] Lorenzo, a sua volta, appariva di intelligenza calcistica superiore, vedeva il gioco, ne capiva prima l’evoluzione e aveva un gran bel piede per finalizzare».

Che carattere mostravano in gioventù?
“[…] Lorenzo era amatissimo da tutti i compagni. Lo sentivi poco, ma poi in campo si faceva notare con i suoi numeri e le sue giocate”.

Quanto pesa giocare una gara così da tifosi?
«Vale doppio, nel bene e nel male. Tutto si amplifica perché la gente ti identifica ancora di più come responsabile di ciò che accade. In certi momenti ne paghi il prezzo”.

Il fatto di essere leader quanto pesa a entrambi?
«Sono due leader nati, che sanno farsi rispettare, ma soprattutto voler bene da tutti i compagni. Sono positivi anche nei momenti molto negativi».

Come arrivano al prossimo derby?
«Con stati d’animo diversi. La Lazio sta facendo un grande campionato, gioca bene e ha armonia. La Roma invece ha avuto mesi travagliati e tante delusioni. Pellegrini ha perso la titolarità e non arriva di sicuro al derby in ‘pole position’, ma anche se subentrasse darà tutto».

Come starebbe Lorenzo al Napoli?
«E’ forte e starebbe bene ovunque. Anche se il posto migliore dove lo vedo è sempre la Roma. Alcune critiche sono state esagerate e frutto della rabbia per il momento di tutta la squadra».

Ranieri è in grado di tirare fuori il suo meglio?
«Certo. Ranieri ha inizialmente coccolato Lorenzo con le parole – vedi il paragone con Lampard – ma poi spesso lo ha lasciato in panchina. Questo è il comportamento di un allenatore esperto che vuole recuperare un ragazzo che vive un momento difficile”.

Come vede questo derby in arrivo?
«Calcisticamente parlando, la Lazio sta globalmente meglio, ma la Roma, fra Parma in casa e Milano, mi è piaciuta e ha ritrovato la sua stella, perché Dybala è stato stratosferico”.

La Roma insiste per Frattesi

[…] Sull’altra sponda del Naviglio sta per scoppiare un malumore improvviso. Davide Frattesi è stanco di essere considerato una riserva di lusso e perciò fatica a restare insensibile davanti al corteggiamento insistente della Roma. Del resto i giallorossi che dovranno sfoltire la rosa non si opporranno a una partenza di Lorenzo Pellegrini e anzi sono pronti a inserire il cartellino del capitano per arrivare alla mezzala nerazzurra. Beppe Marotta sarebbe anche disposto a trattare la cessione di Frattesi pagato 27 milioni più 6 di prestito (versati però con il cartellino di Mulattieri) ma a fronte di un corrispettivo che riconosca il valore del giovane, nel giro della Nazionale. E non certo accettando uno scambio tout court. […]

(corsera)

Operazioni uscite: Betis su Le Fée

[…] Serve operare sul mercato, rinforzando la rosa e allo stesso tempo cedendo quei giocatori che non rientrano più nei piani di Ranieri. Uno su tutti, Enzo Le Fée, arrivato in estate per 23 milioni e adesso vero e proprio oggetto misterioso e riserva fissa. Ranieri non lo ritiene in questo momento all’altezza, motivo per cui Ghisolfi sta pensando a un prestito fino alla fine della stagione per cercare di farlo giocare con regolarità. Su di lui ci sono gli occhi del Betis Siviglia che secondo la stampa spagnola avrebbe già avuto un contatto con l’entourage del francese che ha dato disponibilità al trasferimento. Si lavora sulla situazione, chissà magari anche inserendo un diritto di riscatto che potrebbe fare molto comodo alla Roma per reinvestire una ventina di milioni sul mercato della prossima estate.

[…] Ad andare via potrebbero essere Shomurodov (cercato sia dal Cagliari che dall’Empoli), Dahl, Sangaré ed Hermoso che sembrerebbe essere finito nel mirino del Fenerbahce di Mourinho. […] Tra i nomi in uscita c’è anche quello di Nicola Zalewski che a quanto sembra non rinnoverà il contratto in scadenza a giugno e potrebbe decidere di accettare o la corte di qualche club nel mercato inverale (potrebbe esserci il Marsiglia di De Zerbi) oppure di firmare per una squadra e trasferirsi a giugno da svincolato. […]

(corsport)

Stallo Arthur col Betis Siviglia: la carta Le Fée

[…] È il caso di Arthur Melo e del Betis Siviglia, che fino a poche ore fa sembravano quasi promessi sposi e che ora rischiano di veder sfumare il matrimonio a un passo dall’altare. Da giorni gli andalusi sono al lavoro per ingaggiare un centrocampista e la scelta era ricaduta sul brasiliano, da tempo ai margini della Juventus. Tanto che il club bianconero aveva subito dato il via libera alla cessione in prestito con diritto di riscatto. L’ultimo step da raggiungere riguardava lo stipendio del regista (5 milioni all’anno che per 6 mesi sono 2.5 netti e circa 4.5 lordi), ebbene da qualche giorno le parti sono ferme sul mancato accordo relativo alla ripartizione dell’ingaggio. […] In questa fase di stallo a Capodanno si è inserita la Roma. Gli spagnoli, infatti, hanno trovato l’intesa pure con Enzo Le Fée, in uscita dai giallorossi, e puntano a chiudere con la stessa formula impostata con la Vecchia Signora: prestito con diritto di riscatto, ma lo stipendio del francese pesa la metà di quello di Arthur. […]

(tuttosport)

Frattesi agita l’Inter: si vede alla Roma

Dopo un anno e mezzo di Inter, Davide Frattesi gioca ancora troppo poco. E non ci sono neppure i segnali che la situazione possa cambiare almeno in futuro. […] La novità di questi giorni è che l’entourage di Frattesi si starebbe muovendo non solo per la prossima estate, ma anche per l’immediato. Insomma, il giocatore farebbe le valigie anche subito. Anche perché un’idea su dove potrebbe trovare lo spazio tanto desiderato esiste già nella sua testa. Ed è la Roma, ovvero la squadra dove ha concluso la sua traiettoria giovanile iniziata nella Lazio e club a cui, evidentemente, è ancora legato. Chiaro che Ranieri accoglierebbe a braccia aperte Frattesi. Si tratterebbe di un rinforzo di assoluto livello, capace anche di accendere la piazza. […] Dando fede anche alle recenti parole di Marotta, l’Inter non sbarrerebbe la porta all’uscita di Frattesi, qualora dovesse chiedere in maniera diretta di andare a giocare altrove. Ma le condizioni le detterebbe comunque il club di viale Liberazione. E, a proposito del centrocampista romano, la prima è proprio la sua valutazione, anche perché, come riportato sull’ultimo bilancio, l’investimento per portarlo a Milano è stato di quasi 32 milioni. Evidentemente, sotto quella cifra non si scende. Anzi, è probabile che le richieste nerazzurre arrivino anche a quota 40. E allora la Roma ha quel tipo di disponibilità? No. Sarebbe difficile anche studiare un prestito, visto che l’Inter
avrebbe comunque la necessità di dare a Inzaghi un sostituto. […]

(corsport)