Svastiche e adesivi contro gli ebrei rovinano ancora la festa del derby

Tornano svastiche, adesivi e striscioni antisemiti. Il primo derby della capitale celebrato in notturna dopo sei anni coincide con il ritorno dei tifosi xenofobi. L’intera giornata prepartita in realtà è stata scandita da diversi momenti di tensive. La polizia prima dell’incontro ha trovato un arsenale tra le fioriere di ponte Milvio, sponda biancoceleste, e anche vicino al River bar, punto di ritrovo dei romanisti sul lungotevere. Decine di mazze da baseball, bastoni trasformate in lance con le lame fissate sull’estremità e coltelli erano nascosti nei pressi dell’Olimpico. […] Un ragazzo è anche stato fermato mentre cercava di entrare allo stadio con un cacciavite. E poi una pioggia di petardi durata due ore: uno è anche esploso sotto una macchina elettrica andata in fiamme.

Il tutto all’ombra dei manifesti e degli adesivi antisemiti con la stella di David fatti girare dalle opposte tifoserie. Perché la notte prima della partita, sabato, uno striscione è stato esposto sul cavalcavia della Tangenziale est: «Laziale ebreo», corredato da due svastiche. Ieri circolavano tra i tifosi adesivi con il “Asr” al centro una stella di David e altri con i colori della Lazio. Insulti antisemiti. Non sono i primi ma gli ultimi di una lunga serie di episodi analoghi. […] Negli annali c’è anche l’ex difensore biancoceleste Stefan Radu che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo è andato ad assistere al derby in curva Nord ed è stato fotografato con un polsino della manica sinistra della sua felpa che riportava la scritta
SS Lazio, il nome della società, ma con le due S che riproducono il carattere delle SS di Adolf Hitler. […]

(La Repubblica)

Il ritorno del capitano: Pellegrini gol vale la vittoria. E Ranieri fa pokerissimo

Non poteva esserci finale diverso. Un destino che sembrava già scritto dal tardo pomeriggio, quando nelle chat romaniste è rimbalzata compulsivamente una notizia: Pellegrini gioca titolare. Ma come? […] Ranieri ha creato l’occasione per cancellare in un battibaleno tutte le difficoltà, le panchine, i malumori e le contestazioni del suo capitanо. E in dieci minuti Pellegrini riscrive la sua storia con la Roma. Con un gol bellissimo. Il terzo personale al derby, sempre sotto la Curva Nord. Esultando quasi rabbiosamente con Paredes, Mancini e nell’abbraccio finale con Dybala. E scrollandosi di dosso tutti i veleni degli ultimi mesi.

Il lavoro di “reset” promesso da Ranieri può dirsi concluso. Pellegrini si è ripreso la Roma e i suoi tifosi. Nella maniera più fragorosa possibile. Segnando il gol che sblocca il derby e prendendosi la standing ovation di tutto l’Olimpico al momento del cambio. Battendosi forte il cuore e stringendo lo stemma della Roma. Un gesto che forse dice tutto. E allontana sempre più le voci di un imminente addio. […]

Lo sa bene Ranieri. Sempre più uomo derby. Con il 2-0 di ieri sera sono cinque vittore consecutive sulla panchina giallorossa nella stracittadina. Imbattuto e imbattibile, se l’avversario si chiama Lazio. E adesso per la Roma può iniziare un altro campionato. […] Guidata da Sir Claudio. Sicuramente fino a giugno. E poi chissà se la vittoria di ieri sera potrà cambiare anche la sua di storia. Ranieri ci pensa, Ghisolfi “ci spera”. Ora la palla passa ai Friedkin.

(La Repubblica)

Ranieri, il re dei derby: “È passata la nottata”

C’è tanto di Ranieri (5 vittorie in 5 derby giocati da allenatore giallorosso) nel modo in cui la Roma ha vinto (2-0) il derby. Per come l’ha preparata, per come l’ha gestita e per le scelte di formazione coraggiose. “Con Lorenzo ho parlato – l’analisi del tecnico – e ho capito che aveva una voglia matta di essere il capitano nel derby, non aspettavo altro. […] Adesso siamo una squadra, ognuno sa quello che deve fare e si aiutano uno con l’altro. Dobbiamo far vedere che abbiamo passato la nottata”. […]

Mancini non ha segnato come nella passata stagione, ma è stato comunque protagonista. “È troppo bello festeggiare dopo un derby vinto – le sue parole – i tifosi sono il nostro orgoglio e il nostro cuore, ci danno una grande spinta e sono felicissimo. […] Pellegrini è un mio amico, ha sofferto per il brutto momento che stavamo passando: prima di entrare in campo gli ho detto di riprendersi lo stadio e i tifosi, sono felicissimo per lui perché ci è riuscito subito. Ranieri ha portato serenità e tranquillità, stiamo facendo bene e l’unico scivolone è stato a Como. Siamo un grande gruppo e anche nei momenti di difficoltà non abbiamo mai mollato, siamo rimasti sempre uniti”.

Altra grande prestazione, e altro gol, per Saelemaekers. «Emozione incredibile – le parole del belga – il derby di Roma è qualcosa di speciale. Nel pullman avevo detto a Pellegrini che avrebbe segnato. Ranieri? E una leggenda di Roma, ha preso il gruppo nel momento più difficile, ha messo la sua grande mentalità e abbiamo vinto per lui e per tutti i nostri tifosi».

(corsera)

Beto come vice Dovbyk, via Hermoso e Le Fée. In difesa c’è Marmol

Claudio Ranieri aveva detto di esser felice con due o tre acquisti. I ruoli da copri-
re: un difensore centrale, un terzino destro e il vice Dovbyk. I centrali ad arrivare potrebbero essere due in caso di addio di Hermoso che va verso il Fenerbahce. Per sostituirlo in pole c’è Marmol. Difensore spagnolo che ha una clausola di 10 milioni di euro. La Roma non vorrebbe pagarla per intero ma è pronta a mettere sul piatto un’offerta da 6/7. Sullo stondo Di Cesare. Piace anche Delprato che è un giocatore duttile. Sulla fascia fari puntati su Kayode e Sildillia. […] Aumenta la concorrenza per Mingueza. In vantaggio c’è il Lipsia. Occhi anche su Ratiu e Zappa.

[…] Dybala va verso la permanenza e nei prossimi giorni è atteso il procuratore a Roma.
Shomurodov resta in uscita e piace a Empoli, Venezia e Cagliari. In pole c’è sempre Beto che all’Everton sta trovando poco spazio. Si allontana Raspadori.

Cambia lo scenario nella trattativa per Le Fée al Betis. Si è raffreddata la pista e il francese non è più diretto verso la Liga. […] Frattesi resta un sogno al momento proibito. […] Occhi anche su Doucouré e Reitz.

(Il Messaggero)

Coltelli e bombe carta, tensione fuori lo stadio: fermati gli ultrà violenti

Cori, striscioni, bandiere, petardi: i primi tifosi per il derby della Capitale, in notturna dopo sei anni e terminato 2 a 0 per la Roma, sono arrivati nella mattina. Con lo Stadio Olimpico blindato (già da sabato) e la massima allerta sicurezza: oltre 2 mila agenti schierati, strade chiuse, bonifiche e controlli mirati. La miccia si è accesa nel primo pomeriggio a Ponte Milvio vicino al Bar River quando le due tifoserie, circa 300 ultras con il volto coperto e alcuni armati di mazze, hanno lanciato fumogeni creando disordini comunque contenuti. Per allontanare i tifosi e spegnere le micce dei fumogeni, le forze dell’ordine hanno acceso gli idranti prevenendo cosi potenziali scontri diretti tra gli ultras. Ancora un allarme è scattato intorno alle 19,30 al Flaminio, sul Lungotevere Gran Ammiraglio Thaon di Revel, quando una macchina è stata centrata da un petardo e ha preso fuoco. […]

Attimi di tensione anche al termine della partita. All’uscita dallo stadio, all’altezza di Via San Giuliano – via dei Robilant, alcuni tifosi laziali hanno lanciato delle bottiglie in direzione della polizia schierata. Gli agenti hanno intercettato e bloccato uno degli ultras subito trasferito nel vicino Distretto Ponte Milvio. […]

Su entrambi i fronti delle tifoserie sono stati sequestrati oggetti atti ad offendere. Nello specifico, sono state sequestrate aste in plastica modificate con punte metalliche taglienti, coltelli da cucina, mazze da baseball, mazze di legno, alcune delle quali anche abbinate a bombe carta che nell’ultimo derby giocato in Coppa Italia hanno causato diversi feriti dentro lo stadio. Sono invece ancora in corso le indagini per capire chi, nella notte di sabato, ha posizionato lo striscione «Laziale ebreo» con due svastiche accanto sul cavalcavia di via Boccea, all’angolo fra Torrevecchia e Montespaccato in direzione di Casalotti.

Numerosi anche i coltelli che sono stati trovati nascosti all’interno di alcune aiuole, in particolare nell’area nord dello stadio. Durante le fasi di accesso della tifoseria laziale
all’interno dell’Olimpico per l’allestimento della coreografia nel settore curva Nord, un tifoso laziale è stato trovato con un cacciavite e un altro oggetto atto ad offendere. Per questo, il ragazzo – un ventenne romano – è stato denunciato e sottoposto immediatamente a Daspo. […]

(Il Messaggero)

Rivincita Pellegrini

Poteva firmare la resa o scegliere di rinascere. Ha deciso di riprendersi la scena nella serata più difficile. Già, nella notte del derby. In dieci minuti Lorenzo Pellegrini si è issato di nuovo al di sopra di tutto, mettendosi alle spalle mesi di fischi, polemiche, giornate in panchina e quell’incertezza sul suo futuro nella Capitale che poteva risucchiarlo in un vortice di cattivi pensieri. Ed invece il capitano si è regalato la terza gioia personale contro la Lazio con un destro a giro all’incrocio bellissimo. E poi ha baciato lo stemma della Lupa impresso sulla maglia, proprio davanti a quei tifosi a cui si è rivolto per ribadire l’amore per i colori giallorossi. Per dimostrare una volta di più di essere il trascinatore di sempre.

A sorpresa Lui, Claudio Ranieri, con una mossa di alta psicologia, aveva tenuto nascosta la decisione di schierarlo nel derby (sembrava favorito Pisilli), quasi a volergli togliere la pressione scaricandolo di responsabilità. E il capitano ha ripagato la fiducia con una prova all’altezza della sua fama, impreziosita dal gol e da altre intuizioni, andando anche vicino al secondo acuto personale. […]

In una notte da leoni Pellegrini ha saputo trasformare i fischi in applausi: quelli di un Olimpico che finalmente si è riconciliato con uno dei più importanti “figli di Roma” della storia recente, tributandogli una standing ovation al momento della sostituzione. […] Così è rinato “uno dei migliori centrocampisti italiani”.

(gasport)

Mancini esulta: “È per i tifosi”

IL TEMPO (M. CIRULLI) – Da un lato uno tra i migliori in campo, dall’altro un muro in difesa. Saelemaekers e Mancini dopo la vittoria del derby hanno parlato ai microfoni di Dazn, sottolineando l’importanza della partita. «Avevo già giocato il derby di Milano – ha esordito il belga – ma quello di Roma è speciale, è un’emozione incredibile aver segnato e sono contento di aver aiutato la squadra». Gli fa eco Mancini: «Troppo bello festeggiare dopo ogni derby, come l’anno scorso. Bellissimo farlo con questi tifosi, sono la nostra spinta e il nostro cuore, è bellissimo vederli felici. Il derby è una partita a parte, anche se sono sempre tre punti. Non abbiamo vinto il campionato, ma era importante regalarci questa gioia».

Entrambi hanno poi parlato di Pellegrini, che con il gol dell’1-0 ha allontanato una volta per tutte le critiche: «Nel pullman avevo detto a Lorenzo che avrebbe fatto gol e così è stato – ha affermato Saelemaekers – sono molto contento, perché è stato un momento difficile per lui.
Per noi e importante e oggi l’ha fatto vedere». «lo e Lorenzo abbiamo un’amicizia intima – ha aggiunto Mancini – l’ho visto soffrire per il momento che stava passando ma era comunque felice per i risultati positivi. Quando è entrato in campo gli ho detto di riprendersi lo stadio e i tifosi perché se lo meritava. Lo ha fatto in 10 minuti con un grandissimo gol».

Artefice della vittoria è sicuramente Claudio Ranieri, al quinto derby vinto su cinque disputati: «Lui è una leggenda qui a Roma – ha confermato Saelemaekers- siamo contenti perché ha ripreso un gruppo in un momento difficile e lui l’ha saputo rialzare. Oggi abbiamo vinto per lui e per i tifosi». Sulle qualità del tecnico si è soffermato anche Mancini: «Ha portato serenità e tranquillità. Stiamo lavorando in maniera ottima e prepariamo le partite bene, l’unico scivolone è stato a Como».

Proprio il difensore centrale ha poi concluso l’intervista ribadendo un concetto espresso da Hummels in un’intervista di qualche giorno fa sulla possibilità di superare la Lazio in classifica in caso di vittoria del derby: «Sono d’accordo con Mats. Abbiamo fatto veramente poco nel girone d’andata, dobbiamo essere onesti e obiettivi. Per una squadra come la Roma 23 punti è veramente poco. Nel girone di ritorno, con questa spinta nel derby, dobbiamo dare qualcosa in più per risalire la classifica».

Nel frattempo si registra una brusca frenata nell’affare che avrebbe dovuto portare Le Fée al Betis di Siviglia. Gli spagnoli hanno chiesto tempo all’entourage del francese che ha deciso di interrompere le trattative.

Il giubileo di Pellegrini

[…] Quanto sono lunghi dodici mesi passati a sentirsi un indesiderato, con una città -la tua città – a rinfacciarti la fascia che porti al braccio, di non essere abbastanza romano, di non essere Totti. Né De Rossi. Poi, proprio la notte che quella città aspetta tutto l’anno diventa in un attimo la tua notte, la notte di san Lorenzo. Pensare che Pellegrini non avrebbe nemmeno dovuto giocarlo, questo derby. Ma Ranieri, che quindici anni fa vinse rimontando contro la Lazio togliendo due capitani romani – proprio Totti e De Rossi – stavolta ha vinto facendo la mossa opposta: mettendo in campo il leader romano inviso a tutti da un anno. […]

Pellegrini ci ha messo poco più di dieci minuti a spedire la palla all’incrocio dei pali dopo un controllo delizioso, cancellando il tabù da gol di questa stagione maledetta. Un esorcismo ai fantasmi, celebrato da un abbraccio collettivo che ha raccontato quanto pesasse sulle sue spalle quel processo continuo, quella smania popolare di abbattere il totem. Una danza rituale a spegnere le illusioni di Baroni. […] Quel gol è stato l’inizio di una serata chiusa da Pellegrini indicandosi la lupa sul cuore: un modo per spegnere le voci che lo davano oggi al Napoli, ieri all’Inter, domani chissà. No, grazie: «lo resto qui». […]

(La Repubblica)

Pellegrini disegna un capolavoro: il derby (con rissa) è della Roma

Pokerissimo. Cinque su cinque. Claudio Ranieri lascia ancora una volta la sua firma sul derby capitolino, che lui sa soltanto vincere. Non basta il più 15 con cui la Lazio inizia la partita, alla fine chi festeggia è la Roma. […]

Ha tenuto nascosta la grande sorpresa: Pellegrini titolare. Una scelta per certi versi clamorosa ma tutto sommato logica. Le alternative erano Pisilli (senza esperienza di derby) o El Shaarawy (squadra troppo leggera). La decisione è stata beatificata dallo svolgimento del match perché è stato proprio Pellegrini a segnare dopo 10′. Simbolica l’azione: Ndicka salta il centrocampo, Dovbyk difende bene palla e innesca Dybala; l’argentino, magnifico per un’ora, apre per Saelemaekers che trova l’inserimento di Pellegrini. Finta su cui abbocca Gila, Rovella è in ritardo e il capitano giallorosso piazza la palla sotto l’incrocio dei pali.

Roma si carica, la Lazio si chiede cosa ci sia di sbagliato e prende il secondo gol con un’altra palla lunga, questa volta di Svilar, anche questa volta ben difesa da Dovbyk e rifinita da Dybala. Nuno Tavares non difende e Saelemaekers ha spazio e tempo per tirare due volte: Provedel ci mette una pezza solo sul primo tentativo. […]

Ranieri ha ridato alla Roma compattezza e gioco. Non è soltanto un «normalizzatore» ma parecchio di più. Nella prossima stagione è previsto che lasci la panchina per sedersi dietro a una prestigiosa scrivania di Trigoria, ma ne varrà la pena solo se alla Roma arriverà un allenatore top, non uno normale. Il calcio ha età solo per chi vuole sentirsela addosso. […]

Nel finale la rissa che ha portato all’espulsione di Castellanos. Doveva ricevere il rosso (e non il giallo) anche Hummels. Però è stato l’unico errore vero di Pairetto, chiamato all’ultimo minuto a dirigere una partita sempre difficile per l’infortunio di Guida.

(corsera)

Bella Roma, derby bollente: Pellegrini e Saelemaekers gol. Lazio al tappeto, poi la rissa

Il derby è un’altra storia. Il derby non ha regole. Non conta la classifica, non conta che la Roma si presenti per la prima volta a meno 15 dai cugini lanciatissimi, dopo aver cambiato tre allenatori nel girone d’andata. Il derby se lo prende la Roma con un terribile uno-due in neanche 20 minuti: Pellegrini con una meraviglia all’incrocio dal limite, Saelemaekers con tocco nell’area piccola.

Proprio lui, Pellegrini, l’agita-spogliatoio, l’irriconoscente da mandar via: Ranieri quasi lo ignora in settimana, liberandolo così dalle responsabilità, quindi lo schiera titolare a sorpresa. Viene ricompensato da un capolavoro che può cambiare gli scenari di mercato. […]

Ranieri, maestro di tattica e strategia, mette in ginocchio Baroni. Un tempo dominato in lungo e in largo, una ripresa soltanto difensiva, ma con linee sbarrate e una Lazio che si muove più per strappi e soluzioni individuali che da squadra. Da quando c’è Ranieri la Roma viaggia alla stessa velocità della celebratissima Lazio: 10 punti. La Roma ha svoltato e Sor Claudio è il suo profeta.

[…] Ranieri ha ricostruito uomini e schemi, scegliendo una squadra-tipo da aggiornare a seconda degli avversari. Con la Lazio il progetto era chiaro da tempo: Pellegrini nel doppio ruolo di mezzala e trequartista nel 3-4-2-1 che accoglieva basso la Lazio, concedendole possesso e tocchi, ma asfissiandola con tre linee fittissime prima che si avvicinasse a Svilar.
Una pressione per riconquistare palla e ripartire a mille all’ora con un Dybala impressionante. […]

[…] Effetto del derby giocato al limite, come vuole tra dizione, con Rovella e Paredes graziati del secondo “giallo”, fin ché, nel recupero, un genio della panchina giallorossa, Dovbyk, lancia una palla ad azione in corso. Da lì nasce un rissone totale che porta al “rosso” a Castellanos. Ma perché? Se la prova tv ha senso, sarebbe il caso di usarla, altrimenti meglio cancellarla. Ma il gesto inutile niente toglie al meritatissimo successo della Roma.

(gasport)