Cuore Roma

IL TEMPO (L. PES) – Premiata dal carattere. La Roma torna da Bologna con un punto che vale più di quello che sembra. Certo, il tabù trasferta resiste e si prolunga a diciassette gare senza vittoria e sfiorerà i nove mesi il 23 gennaio quando in Europa i giallorossi faranno visita all’Az Alkmaar. Ma la squadra di Ranieri dimostra di esserci con i sentimenti pur concedendo tanto ad un’avversaria comunque preparata e insidiosa come il Bologna di Italiano. Il post derby sembrava il momento perfetto per tornare a gioire lontano dall’Olimpico, ma tutto sommato anche aver evitato la sconfitta in un pomeriggio complicato rende merito alla squadra. Ranieri conferma lo stesso undici del derby dando fiducia soprattutto a Pellegrini che nella stracittadina aveva segnato eritrovato il sorriso. Ma il capitano a Bologna è già tornato sulla terra con una prestazione nettamente insufficiente a conferma che una rondine non fa primavera, e che alcune difficoltà strutturali del calciatore, soprattutto a livello mentale sono diffidi da modificare. Per il resto la «solita Roma», verrebbe da dire. Primo tempo piacevole, come del resto tuta la gara, giocato a ritmi alti da entrambe le squadre e con diverse occasioni per entrambe. Sale in cattedra la Roma che prima col colpo di testa di Dovbyk e poi con la grande occasione sciupata da Dybala in area di rigore va vicina a sbloccare il match. Al 33′ il primo caso da Var della serata. Saelemaekers anticipa Miranda che poi colpisce il belga col pallone già in viaggio. Abisso ignora e da Lissone tutto tace. Anche Ranieri al fischio finale lamenterà il mancato fischio: il rigore sembrava netto. Riparte bene la ama che al 58′ confeziona il gol del vantaggio ancora una volta con Saelemaekers al secondo gol consecutivo: l’esterno riceve da Koné e col sinistro batte uno Skorupski tutt’altro che impeccabile. Poi i blackout giallorosso. Dovbyk gestisce male un contropiede dove Saelemaekers perde un pallone sanguinoso e il Bologna arriva in porta col triangolo Dominguez-Odgaard-Dallinga (colpevolmente abbandonato da Mancini). Quattro minuti dopo Abisso fischia un calcio di rigore per i pardoni di casa per mani di Koné (dubbi restano ma in area c’era anche una tratte-nuta sospetta di Pellegrini). Ferguson spiazza Svilar e la Roma si ritrova sotto. Gestione confusa del match per i giallorossi che attaccano con disordine e concedono spazi ai rossoblù. Ranieri si affida al cambio modulo e inserisce Celik, Pisilli ed El Shaarawy a dieci dal termine. Cambi che funzionano anche con le ultime mosse Baldanzi e Zalewski. Il Bologna non chiude la gara e La Roma è brava a crederci. Al 94′ stavolta Abisso concede il penalty ala Roma sul tocco di mano di Lucumi. Freddissimo Dovbyk dagli undici metri e pareggio tutto sommato meritato. Peccato non aver sfruttato una giornata ricca di pareggi ma la Roma deve recriminare anche con se stessa e con alcuni singoli sottotono. Pellegrini delude ancora ma anche Dybala e Saelemaekers (nonostante il gol) hanno trovato maggiori difficoltà. Tanti spazi anche in difesa con un Mancini distratto e Hummels sopraffatto dal ritmo avversario. Dovbyk bene a metà: glaciale dal dischetto e bravo nel giocare per la squadra, ma a volte manca cattiveria sotto porta. Venerdì all’Olimpico arriva il Genoa, ma è ancora presto per guardare la classifica.

Per la Roma non è mai troppo tardi

«Voglio chiedere a Ranieri che ha 73 anni se lui sa come si allenano gli ultimi 8 secondi perché io non ci riesco, per me fanno parte delle cose inallenabili». Sorride amaro alla fine Vincenzo Italiano, l’allenatore del Bologna che è uscito dal campo prendendosela con l’arbitro, ma anche con i suoi più acerbi giocatori incapaci di tenere in pugno una meritata vittoria contro la Roma. (…) L’analisi di Italiano è lucida e onesta: le ultime reti del 2-2 sono arrivate su rigori da Var, analoghi tocchetti involontari di mano su cross (prima Koné poi Lucumi) pescati col microscopio da Manganiello davanti alla tv, impossibili da vedere a occhio nudo sul campo. Ma quello definitivo trasformato da Dovbyk è arrivato oltre il recupero, dopo che il Bologna non era riuscito a chiudere un match dominato nella ripresa contro una Roma che non aveva saputo reagire. L’unico tiro in porta giallorosso dal 2-1 del 65′ in poi è stato quello finale dal dischetto. Dopo un primo tempo equilibrato nel gioco, ma con Dybala a sciupare l’occasione migliore, è successo tutto. (…) «C’era rigore per noi e per loro», commenta Ranieri. «Nel primo tempo dovevamo giocare con più ritmo, siamo una squadra più briosa. Siamo stati lenti, troppi palloni all’in-dietro. Sono contento perché abbiamo ripreso un pari importante, ma non mi piace questo ritmo, voglio un ritmo da chi prova a vincere».

(La Repubblica)

Frattesi scalpita, Ghisolfi prepara l’offerta. Marotta: “Se vuole andare lo ascolteremo

Parte la settimana dell’assalto a Davide Frattesi. Oggi Ghisolfi parlerà con l’Inter per iniziare ad intavolare la trattativa. L’interesse è reale e i nerazzurri sono anche disposti ad abbassare le pretese. La richiesta iniziale di 45 milioni può scendere fino a 35/40. (…)  Frattesi è scontento per il poco spazio a disposizione, ma anche Marotta ha provato a mettere a tacere le voci di mercato: “Non ha chiesto di andare via. Questo è un mercato in cui dall’oggi al domani possono arrivare richieste“. Ha poi aggiunto: “Di natura non vogliamo vendere nessuno, se un giocatore manifesta la volontà di cambiare noi cerchiamo di ascoltarlo“. Ma al di là delle solite frasi di circostanza, la Roma comincia a pensare all’offerta. Ghisolfi vuole proporre un prestito oneroso con obbligo di riscatto nella speranza di poter incassare a giugno i 24 milioni del Sunderland per Le Fée. Nell’affare può entrare anche il prestito di Cristante che aiuterebbe il club ad abbassare il monte ingaggi.

(Il Messaggero)

Ranieri chiama Frattesi: oggi il vertice con l’Inter

Entra sempre più nel vivo la trattativa per Davide Frattesi. È fissato per oggi infatti un primo contatto tra Roma e Inter per parlare concretamente delle cifre dell’operazione. Frattesi ha chiesto di essere ceduto, nonostante la mezza smentita di ieri del presidente Marotta: “Noi non vogliamo vendere nessuno, ma se qualcuno manifesta l’intenzione di cambiare, noi cercheremo di ascoltarlo”. Che vuol dire: portate i soldi e ne parliamo. È quello che farà la Roma nell’incontro di oggi. I giallorossi partono da una buona base: hanno il placet del calciatore al trasferimento nella Capitale. Un’intesa verbale arrivata nei giorni scorsi e confermata dallo stesso calciatore a Claudio Ranieri. I due infatti si sono sentiti telefonicamente. (…) Pochi minuti di telefonata conclusi con la promessa di vedersi presto. Ora toccherà ai due club trovare l’accordo. La Roma oggi potrebbe presentare un’offerta economica attorno ai 30 milioni di euro: prestito con obbligo di riscatto e pagamento pluriennale. Una prima proposta per iniziare a parlare concretamente dell’affare. (…)

(La Repubblica)

Gol di Saelemaekers, poi il blackout: la Roma si salva solo su rigore

Nemmeno la vittoria nel derby riesce a risollevare la Roma di Ranieri che pareggia all’ultimo secondo contro il Bologna ma prosegue la sua striscia negativa in trasferta. Adesso sono otto i mesi senza vittoria lontano dall’Olimpico e salvandosi dalla nona sconfitta in campionato. Un punto guadagnato grazie al tocco di mano di Lucumi che al 95’ regala un rigore ai giallorossi. Ci pensa Dovbyk a tirare fuori la Roma dalle sabbie mobili. (…) L’effetto derby è durato un’ora. Fatto di un primo tempo di controllo delle sfuriate del Bologna e qualche buona trama offensiva guidata da Paredes – poi sparito nella ripresa – e il solito Saelemaekers. Ed è proprio il gol del belga ad inizio ripresa, il quarto nelle ultime sei giornate, a spegnere di colpo la Roma. Che stacca la spina e si scioglie in meno di sette minuti. Quelli intercorsi dall’esultanza con scuse dell’esterno destro (era l’ex della partita) al fallo di mano di Koné. Prima Dallinga e poi il rigore di Ferguson ribaltano il risultato e riportano la Roma a vedere i fantasmi degli ultimi mesi. Ranieri cambia mezza squadra e toglie tutti i senatori. Fuori Hummels, Paredes, Dybala, Pellegrini e lo stesso Saelemaekers. Dentro El Shaarawy, Pisilli, Celik, Zalewski e Baldanzi. La musica non cambia. E solo l’imprecisione di Odgaard e Orsolini non peggiora il risultato. Poi ci pensa il Var e la disattenzione di Lucumi a regalare un insperato pareggio ai giallorossi. (…)

(La Repubblica)

Ecco Romano: lo “svizzero” della Primavera

Un nome a sorpresa è comparso nella lista dei convocati di Bologna-Roma: si tratta di Alessandro Romano, 18 anni, centrocampista della Primavera, regista stile Paredes. Il nome può trarre in inganno: non è italiano ma svizzero, sebbene le sue origini siano chiare. […] Alessandro è arrivato a Trigoria tre anni fa dal Winterthur e quest’estate non ha partecipato al ritiro con la squadra di Daniele De Rossi. Quest’anno, invece, un infortunio lo ha tenuto fuori a lungo ma adesso è tornato. Questa convocazione ha un sapore speciale e può dargli la spinta per rinnovare il contratto. Il classe 2006 è squalificato nel campionato Primavera e salterà dunque la sfida contro il Torino.

(corsport)

Bologna, rebus e certezze: tante varianti sulle fasce, ma la difesa non si tocca

Non parte titolare dal 24 novembre, giorno della debacle contro la Lazio, eppure è ancora il capocannoniere del Bologna. Si è fatto male nel suo miglior momento ed è stato costretto a saltare Juventus e Fiorentina. Ma, oggi, Riccardo Orsolini potrebbe ritornare dal primo minuto contro la Roma. […] È a disposizione anche Ndoye, l’altro super titolare di Vincenzo Italiano. Dubbi non ce ne sono, se solo non fosse che lasciare in panchina Dominguez dopo la doppietta contro il Verona è complesso ed è il grande dubbio della vigilia. Odgaard dovrebbe trovare spazio sulla trequarti, mentre, Castro è favorito su Dallinga. […] Mercoledì, però, c’è l’Inter e non è da escludere che l’argentino possa essere risparmiato. […] Ancora out El Azzouzi e Aebischer, mentre Pobega è squalificato. C’è l’intoccabile Freuler. Insieme allo svizzero, uno tra Ferguson e Moro. […] Dietro, invece, non ci sono dubbi. Skorupski in porta, Holm, Beukema, Lucumi e Miranda a comporre la linea a quattro. […]

(Il Resto del Carlino)

Il viaggio della speranza alla ricerca della continuità

Il viaggio della speranza. Non tanto per dare un seguito alla prestazione del derby, ma a anche per dare un calcio all’ingombrante tabù trasferta. Ma la Roma è pronta a tutto questo? Una volta male, un’altra malissimo e qualche rara cosa positiva: questo è il trend giallorosso testimoniato dai 23 punti in 19 partite. […] Non c’è mai stato un rendimento costante e lineare. Dall’arrivo di Ranieri, però, qualcosa sembra essere cambiato. E le ultime 3 uscite starebbero confermando un cambio di tendenza. Ma, quando si tratta della Roma, mai dare nulla per scontato. […] Resta da verificare che tipo di conseguenze avranno lasciato il successo contro la Lazio. La classifica impone alla Roma di non adagiarsi, ma, di continuare a badare al piazzamento. […] Parlare di crocevia della stagione alla prima giornata di ritorno è esagerato, ma l’attualità non consente di allontanarsi da questa etichetta. […]

(corsera)