Il Boca pressa Paredes. Attesa Rensch

IL TEMPO (M. CIRULLI) – A circa 18 giorni dalla chiusura della sessione invernale, i giallorossi hanno ufficializzato soltanto il prestito di Le Fée al Sunderland, mentre si attendono ulteriori movimenti sia in entrata che in uscita. Diversi i giocatori che Ghisolfi sta cercando di piazzare: Empoli e Cagliari sono interessati a Shomurodov, mentre Zalewski è nel mirino del Marsiglia, che però non sembra rappresentare una destinazione gradita per il polacco. A questi nomi potrebbe aggiungersi anche Paredes, che potrebbe lasciare Roma a giugno. Ieri il centrocampista è stato oggetto di domande da parte di alcuni tifosi del Boca Juniors, squadra per la quale non ha mai nascosto il desiderio di tornare prima di concludere la carriera. All’arrivo di Ander Herrera, nuovo acquisto del Boca, alcuni tifosi hanno mostrato una foto di un giovane Paredes, chiedendo all’ex giocatore dell’Athletic Bilbao, suo compagno ai tempi del Psg, se lo conoscesse. Lo spagnolo ha risposto: “Ho parlato con lui cinque minuti fa, credo possa tornare”.

Per quanto riguarda le entrate, prosegue il braccio di ferro con l’Ajax per Rensch. La Roma non intende alzare l’offerta di circa 5 milioni presentata ai Lancieri. Sulla trattativa traspare comunque ottimismo, visto il contratto del terzino in scadenza a giugno. Ferma la posizione dei giallorossi anche su Frattesi: il centrocampista ieri è partito nuovamente dalla panchina e Ghisolfi spera che il suo malcontento possa spingere l‘Inter a rivedere al ribasso le richieste economiche, attualmente considerate eccessive. Nel frattempo ieri è arrivato a Milano il procuratore Stipic di Saelemaekers per incontrare i rossoneri: comincia la trattativa per la permanenza alla Roma del belga.

Tris Juve alla Lazio, giallorosse ok a Napoli

IL TEMPO (A. DI PASQUALE) – In archivio l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia. La Lazio cade in casa contro la Juventus: al Fersini finisce 1-3; la Roma vince 1-0 a Napoli. Le biancocelesti crollano nel finale contro la capolista della A: bianconere in vantaggio con Bonansea nel primo tempo, pari di Piemonte nella ripresa e poi la squadra di mister Canzi dilaga allo scadere con Vangsgaard (86′) e Cantore (90+2′). Una buona prova non basta alle capitoline, che da oggi torneranno a pensare al campionato: sabato è in programma il delicato match in casa delle partenopee. “Questa prova ci dà morale, abbiamo dimostrato di poter tenere tener testa a tutte le squadre – il commento di Simonettiora andiamo a Napoli per riscattarci”. Da valutare le condizioni di Reyes che ha lasciato anzitempo il campo in lacrime.

Le giallorosse sbagliano un rigore con Troelsgaard ma poi Dragoni regala la vittoria alle sue. Non hanno preso parte alla trasferta Ceasar e Pante ancora ferme per problemi muscolari, Pilgrim che sta continuando il programma di lavoro specifico, Giacinti a causa di un versamento post contusivo riportato domenica a seguito dell’intervento subito da Milinkovic e Kumagai che ha ricevuto un’importante offerta dall’estero (su di lei un club inglese): da monitorare la situazione legata al futuro della giapponese, con la società romanista già attiva sul mercato per cautelarsi in caso di addio della centrocampista. Inoltre il club sta procedendo con il ricorso per la squalifica di Giacinti (tre giornate). Intanto mister Spugna punta la Juve: domenica al Tre Fontane ci sarà il big match con le bianconere.

Sviluppo e stadi: perché la nostra A fa gola agli Usa

Nell’ultima classifica di Forbes sulle squadre sportive che valgono di più al mondo ci sono 29 franchigie di Nfl, 12 di Nba, 3 di Mlb, e poi 3 club di Premier League, 2 di Liga, 1 di Bundesliga e 1 di Ligue 1. Nessuno di Serie A. I prezzi delle squadre di calcio italiane sono relativamente bassi, e molti ritengono che siano sottostimati. Tra questi gli investitori americano che, negli ultimi anni, hanno eletto il Belpaese a territorio di caccia preferito. […] Il comune denominatore è il seguente: investo su un’azienda in difficoltà economica e/o dalle grandi potenzialità scommettendo sulla sua valorizzazione in un arco temporale di medio-lungo periodo. […]

Nove proprietà nordamericane: otto statunitensi (Atalanta, Fiorentina, Inter, Milan, Parma, Roma, Venezia e, ultimo, Verona) e una canadese (Bologna). […] Qual è, allora, il potenziale che dall’estero intravedono? La Serie A ha un fortissimo legame con il territorio nazionale: nonostante gli scandali e le crisi, sono sempre circa 30 milioni gli interessati al campionato. Ma non ha ancora compiuto un salto di qualità in termini manageriali e di visione. Non a caso, quando rilevano il controllo di un club italiano, gli investitori americano tendono a dare fiducia alle aree sportive del club. […] Di sicuro puntano tutti sullo stadio come leva di sviluppo. Da Friedkin a Saputo, da Oaktree a RedBird, da Krause alla cordata del Venezia, tutti stanno tentando di mettere a terra un progetto immobiliare. […] L’altro fronte è quello dell’internazionalizzazione. I club italiani fanno generalmente fatica a sviluppare i propri marchi fuori confine. […]

(gasport)

Porte girevoli. “Pellegrini può partire, Soulé rimane alla Roma”

LEGGO (F. BALZANI) – Un cambio di testimone con vista sul mercato. Ranieri contro il Genoa, domani sera all’Olimpico, è pronto a tornare alle origini: dentro Pisilli, fuori Pellegrini. In campo il ragazzo di Casal Palocco col rinnovo solo da firmare e un futuro in giallorosso, in panchina (probabilmente) il capitano che invece rischia di salutare. “C’è una possibilità che Lorenzo possa andare via anche se a sensazione dico di no – ha detto ieri il tecnico -. Se dovesse arrivare una squadra e lui è contento di andare può capitare, ma vale per tutti”. L’Inter, però, non sembra affascinata dall’ipotesi di uno scambio (con conguaglio) per Frattesi che resta l’obiettivo primario. Mentre a Napoli ora pensano soprattutto al dopo Kvara.

Più netto Ranieri lo è su Soulè: “Non andrà via. Io credo molto in lui, sono convinto che sia un giocatore del futuro della Roma. Sta migliorando sotto l’aspetto pratico e sicuramente resta qui con noi. Gli ho preferito Baldanzi perché conosce meglio alcune dinamiche”. Quelle che Ranieri non vuole vedere riguardano i gol presi in contropiede: “Ci sono problemi di attenzione. Oggi ho fatto vedere dove sbagliamo e più di questo non posso fare. Non riescono a capire che se 5 attaccano due devono stare come sentinelle. Gli avversari ci giocano sui questo, è normale, io ci giocherei”. Per questo il tecnico promuoverà Pisilli: “Sicuramente con un centrocampista in più siamo più pragmatici anche se le preventive che chiedo sono quelle dei difensori”.

Oltre al campo a tenere banco è soprattutto il mercato con la trattativa per Rensch. L’Ajax ha abbassato le pretese a 8 milioni, la Roma non vuole andare oltre i 5. “Cerco un esterno da Roma sia a destra che a sinistra. Cerco di non sbagliare il giocatore per quest’anno e per la Roma che verrà. Deve saper giocare a 3 a 4 e a 5”. Oltre all’olandese nel mirino ci sono Kayode, Sildillia e Zemura. Nuovi contatti, infine, col Napoli per Raspadori che vuole giocare di più.

Calciomercato Roma: Shomurodov resta nel mirino del Cagliari. Dessers, Bonazzoli e Johnsen le priorità per l’attacco dei sardi

Il futuro di Eldor Shomurodov, confermato la scorsa estate nella rosa giallorossa come prima alternativa di ruolo ad Artem Dovbyk, resta in bilico. Come si legge sull’edizione odierna del quotidiano infatti l’uzbeko sembra essere ancora nel mirino del Cagliari (dove ha giocato la scorsa stagione in prestito), con la pista che potrebbe scaldarsi negli ultimi giorni di mercato. Il giocatore sarebbe però un’alternativa ai principali obiettivi Cyriel Dessers (Glasgow Rangers), Federico Bonazzoli e Dennis Johnsen (Cremonese).

(gasport)

Boniek: “A Roma tre anni bellissimi, anche se vinsi solo una Coppa Italia. E quel gol annullato in Roma-Lecce…”

GASPORT – Il vice presidente Uefa ed ex giocatore della Roma Zbigniew Boniek ha parlato in esclusiva sull’edizione odierna del quotidiano, parlando della sua esperienza in giallorosso e in generale della sua importante carriera. Queste le sue parole.

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Quell’estate passò alla Roma, mantenendo una promessa fatta al presidente Viola, e divenne il secondo polacco più famoso della Capitale dopo Papa Wojtila…
“Non scherziamo, lui è stato un gigante della Storia. Furono tre anni bellissimi anche se vinsi solo una Coppa Italia, perdendo lo scudetto del 1986 nella famosa gara col Lecce. Partimmo male, poi rimontammo la Juve grazie a un calcio straordinario, il più bello che abbia mai giocato. In mezzo al campo c’erano Conti, Ancelotti, Cerezo, Boniek, in attacco Graziani e Pruzzo…”.

A cui lei fece tanti assist.
“Si dice spesso che, alla Juve, Platini facesse fare i gol a me. Era vero il contrario. Grazie a me Michael vinse tre volte di fila il titolo di capocannoniere dal 1983 al 1985. Poi sono andato alla Roma e, guarda caso, nel 1986 lo vinse Pruzzo…Io ero più centrocampista che attaccante ed ero altruista, ne ho fatti fare di gol”.

Roma-Lecce è stato il grande rimpianto della sua carriera?
“Mi consenta una premessa. Sento sempre parlare del gol annullato a Turone a Torino con la Juve e mai di quello regolarissimo annullato contro il Lecce sull’1-0 per noi. Sul 2-0 il Lecce non avrebbe mai vinto. Detto questo, il grande rimpianto è stato un altro: aver saltato la semifinale del Mondiale ’82 Italia-Polonia per una ingiusta squalifica”.

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Lei è rimasto a vivere a Roma e spesso si è dichiarato romanista. Negli anni il suo rapporto con la Juventus si è rovinato, tanto che le è stata tolta la Stella col suo nome allo Stadium.
“Per tre anni ho dato tutto alla Juve. Pago qualsiasi cifra se si trova una mia dichiarazione contro la Juventus società, i giocatori, i tifosi. Io ho contestato solo l’operato di chi l’ha gestita in certi anni: Moggi e Giraudo. Della Stella tolta non deve chiedere a me ma ad Andrea Agnelli, decise lui”.

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“Tutto è possibile con Pellegrini: ma non credo che andrà via”

[…] Il futuro di Lorenzo Pellegrini continua a tenere banco a Trigoria tra le voci di un inserimento nella trattativa con l’Inter per Frattesi e le tentazioni del Napoli. Ieri Claudio Ranieri è tornato a parlare della situazione del capitano: “Nel mondo del calcio tutto è possibile e se dovesse arrivare una squadra e lui fosse contento di andare non escludo nulla – ha detto il tecnico in conferenza stampa -. Ma questo discorso vale per tutti. Onestamente non credo che vada visa, ma è una mia sensazione”. […]

Più imminente è l’impegno col Genoa di domani. Ranieri non ammette altri cali di attenzione come a Bologna: “I ragazzi devono capire che se 5 attaccano 2 devono stare come sentinelle. Altrimenti basta un rimpallo per rischiare di subire gol. Più di dirglielo e farglielo vedere non so cosa fare”.

(gasport)

Pisilli promosso. Da 70mila euro a mezzo milione: la Roma lo blinda

E poi ci sono quelli come Niccolò Pisilli: vent’anni, zero retropensieri e tutto il futuro davanti. […] E in quella che sembra una staffetta “generazionale“, un passaggio di consegne “made in Trigoria” già scritto, il ragazzo ex Primavera […] si prepara pure al graduale sorpasso di Lorenzo Pellegrini, il capitano in scadenza di contratto che potrà decidere nelle prossime settimane se restare nella Capitale o vivere una nuova esperienza altrove. […] Domani toccherà con ogni probabilità a Pisilli vestire la maglia da titolare dopo il secondo tempo di Bologna, dove al posto proprio di Pellegrini ha dato una scossa come riconosciuto dal tecnico Claudio Ranieri, che ne ha esaltato l’atteggiamento in campo. […]

E ora che è diventato un giovane in grado di prendersi pure responsabilità, Sir Claudio e il club vorrebbero blindarlo con un rinnovo da formalizzare entro fine mese. Per l’ex Primavera da 70 mila euro a stagione (in scadenza di contratto nel giugno 2026) è pronto un nuovo contratto fino al 2029 da circa mezzo milione. Un giusto riconoscimento per un giocatore che in prospettiva può diventare il nuovo capitano della Roma e un punto fermo per la Nazionale. […] Da ormai certo partente a titolare, da uno dei tanti a gioiello nella Roma di Ranieri, tutti i sogni sono ormai possibili per Niccolò. […]

(gasport)

La lunga rincorsa per Frattesi

Hakan Çalhanoglu mette nei guai la Roma. Non in campo, ma in infermeria. Perché il quarto stop stagionale del calciatore turco sta spingendo l’Inter a ulteriori riflessioni riguardo l’interesse dei giallorossi per Davide Frattesi. Ghisolfi e il procuratore del giocatore stanno lavorando a fari spenti sull’offerta da presentare ad Ausilio, ma al tempo stesso sono consapevoli che l’emergenza di Inzaghi a centrocampo non può far altro che complicare il ritorno del venticinquenne al Fulvio Bernardini. (…) Così adesso l’ostacolo economico forse è l’ultimo dei problemi della Roma per riuscire ad andare a dama in inverno. L’emergenza infortuni e la ricerca dell’Inter di un eventuale sostituto di Frattesi sono i principali ostacoli per il suo trasferimento. Inzaghi chiaramente deve lottare su tre fronti e ha bisogno di un rinforzo in caso di cessione dell’ex Sassuolo. (…) La Roma in ogni caso continua a lavorare sull’offerta da presentare all’Inter, che non cederà il suo giocatore (se questo chiederà la cessione) per meno di 40-45 milioni di euro. La formula su cui starebbe ragionando Ghisolfi è del prestito oneroso a 10 milioni con l’obbligo di riscatto a 20-25 milioni più ulteriori 10 di bonus, la metà facili, gli altri più complicati. Se potrà soddisfare o meno l’Inter lo si potrà sapere solo se e quando verrà presentata la proposta ufficiale. (…)

(corsport)

“Frattesi a metà”: l’Inter ora valuta la pista Cristante

Il mal di pancia di Davide Frattesi ha provocato un triplo problema all’Inter. Il primo riguarda il mercato, con i vertici dei nerazzurri convinti di trascorrere la fi nestra invernale tranquilli, senza dover affrontare, né risolvere, possibili complicazioni. (…) Di fatto la valutazione comunque importante di Frattesi – i famosi 45 milioni di euro – permetterebbe alle casse societarie di iscrivere a bilancio una corposa plusvalenza visto che l’ex Sassuolo pesa “soli” 22 milioni, ma viste le tempistiche ristrette di una finestra trasferimenti sicuramente più frenetica rispetto a quella estiva, esiste il rischio di non sostituire come si dovrebbe il venticinquenne. A gennaio infatti è difficile che qualsiasi club si privi dei propri migliori calciatori, se non a fronte di un’offerta irrinunciabile. (…) Per evitare oggi di sbagliare si potrebbe pure cercare di tamponare il problema accettando una seconda, se non terza, scelta, vedi Cristante, con la consapevolezza però che non accenda davvero gli entusiasmi milanesi. L’ex Benfica e Atalanta ha dalla sua esperienza, capacità e un contratto nemmeno così oneroso, per un’operazione che comunque tecnicamente sarebbe in prestito e slegata da quella di Frattesi. (…)

(tuttosport)